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Sardinia Cup. Italia-Croazia 12-15, domenica la Russia alle 12

Pallanuoto
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L'Italia campione del mondo e bronzo olimpico torna a Cagliari dopo 10 anni, ma nel pieno del lavoro verso i Giochi di Tokyo non riesce a difendersi dalla pressione della Croazia, che già venerdì aveva dimostrato di essere in gran forma contro la Russia, battuta 14-5. La selezione biancorossa - argento olimpico e bronzo iridato - vince 15-12 (parziali 4-3, 6-1, 2-6, 3-2) piazzando due break di 4-0 nei primi due tempi e gestendo il prosieguo della partita, seppur soffrendo nel terzo tempo (2-6). Alla piscina di Terramaini gli azzurri - senza Echenique, a riposo precauzionale per un leggero risentimento - mostrano sia l'orgoglio, che gli consente di riaprire una partita in gran salita tornando due volte sul -1, sia uno stato di forma ancora appesantito dal percorso che li separa dall'esordio a cinque cerchi che avverrà il 25 luglio contro il Sud Africa. Domenica si torna in vasca contro la Russia alle 12:00 ancora in diretta su Rai Sport + HD. Poi ancora qualche giorno di lavoro a Cagliari e il trasferimento al centro federale di Ostia prima della partenza per il Giappone in programma il 19 luglio.

Italia-Croazia 12-15 tabellino
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 3 (1 rig.), Luongo, Figlioli 3, N. Presciutti, Velotto 1, Renzuto Iodice 1, Damonte, Figari, Bodegas 2, Aicardi 1, Dolce 1, Nicosia. All. Campagna.
Croazia: Bijac, Macan, Fatovic 2, Loncar 1, Jokovic 3, Bukic 2, Vukicevic 2, Buslje 1, Milos 1, Vrlic, Obradovic 2, Garcia 1, Marcelic. All. Tucak.
Arbitri: Peris (Cro) e Galkin (Rus).
Note: parziali 3-4, 1-6, 6-2, 2-3. Superiorità numeriche: Italia 4/6 + 2 rigori di cui uno parato da Bijac su Figari sul 3-3, Croazia 2/6.

Cronaca. L'Italia passa subito con Aicardi che impugna ai due metri, aggira Loncar e la mette alle spalle di Bjiac. Il pari è di Jokovic, che la piazza nel sette dal perimetro, in posizione 3. Il gioco si sviluppa prevalentemente sul perimetro, con le difese che evitano che il pallone arrivi ai due metri. Quando avviene propizia la superiorità numerica e alla prima occasione Fatovic porta avanti i biancorossi. Di Fulvio risponde subito, cerca il fallo per il tiro diretto e segna il 2-2 con un preciso tiro a schizzo. Poi Velotto ruba palla in difesa e, sul prosieguo dell'azione, Figlioli firma il controsorpasso in diagonale. L'Italia applica molto bene la zona ad emme e sfiora il +2 con un'altra bella girata di Aicardi; invece è Vukicevic che va in controfuga e prima con una mezza finta impatta sul 3-3, poi a fil di sirena la piazza nel sette dal perimetro, ancora da posizione 3 per il 4-3 che chiude il primo tempo. Nel mezzo Bijac tiene su i suoi, mura due conclusioni pericolose e respinge un rigore a Figari che Aicardi aveva guadagnato con una magia.
Nel secondo parziale Milos sorprende Bodegas e Del Lungo per il primo doppio vantaggio da posizione 2. Presciutti prova ad accorciare arrivando sino ai 3 metri, ma Bijac ci arriva col la cuffia e devia. Non sbaglia, invece, capitan Buslje che trova un po' di spazio, s'incunea nel perimetro e realizza il 6-3. Break di 4-0, splendidamente fermato dalla beduina di Renzuto Iodice (6-4) in posizione di doppio centro. Ma Bukic replica subito dall'angolo corto (7-4) e Loncar, che riceve palla in ripiegamento da Aicardi (che avrebbe voluto servire Del Lungo e non si avvede del croato) ringrazia per l'8-4. Poi l'Italia spreca malamente la prima superiorità numerica e, nell'azione successiva, Obradovic segna in diagonale e Fatovic approfitta della deviazione di Presciutti per bucare Nicosia che era subentrato a Del Lungo (10-4). Altro break di 4-0 e cambio campo.
In apertura di terzo tempo gli azzurri tornano al gol con Dolce, che si prende la seconda superiorità numerica e la trasforma, e Bodegas, che trasforma il terzo uomo in più. Poi difendono bene in inferiorità e con Velotto guadagnano il secondo rigore che questa volta segnano con Di Fulvio per il 10-7 e il break di 3-0 in meno di 3 minuti. Jokovic riporta sul +4 la Croazia con un bellissimo gol da posizione 1 per velocità, coordinazione e qualità; ma Di Fulvio e Velotto rispondono con due precise bordate dal centro del perimetro per il -2 (11-9) e il 5-1 di parziale in poco più di 6 minuti. Tucak chiama il secondo timeout in pochi minuti. Garcia risponde presente, ma Figlioli non ci sta e segna da casa sua per il nuovo -2 (12-10).
Nel quarto tempo l'Italia ricuce due volte lo svantaggio con Figlioli e Bodegas in superiorità numerica (12-11, 13-12); ma subisce il piazzato di Obradovic (13-11) e la deviazione di Bukic con l'uomo in più (14-12) che ripristinano il +2. La Croazia fallisce la superiorità numerica del ko a 2 minuti dal termine, però poi difende bene e archivia con un altro splendido colpo di Jokovic (14-11), che dall'alto verso il basso insacca il gol che vale successo e trofeo della Sardinia Cup.

Le dichiarazioni del cittì Campagna: "Abbiamo sofferto nell'applicazione difensiva, poi siamo riusciti a cambiare qualcosa e a rientrare in partita. In questa fase è molto importante continuare a lavorare con intensità, analizzare le sconfitte e correggere in corsa".

foto di Andrea Chiaramida. Consentito l'uso editoriale citando il credit.