Il vincitore del 2021 Fabrizio Antonelli, il due volte detentore uscente Alberto Burlina e il tre volte finalista Marco Giovanni Pedoja (in rigoroso ordine alfabetico) superano la prima votazione del premio "Alberto Castagnetti" per il 2024 giunto alla decima edizione.
I finalisti sono i tecnici che hanno ottenuto il maggior numero di voti dalla giuria presieduta dal consigliere federale responsabile del settore istruzione tecnica Roberto Del Bianco e composta da Camillo Cametti (già responsabile delle commissioni media di World Aquatics ed European Aquatics), Piero Mei (decano del nuoto e del giornalismo sportivo), Paolo De Laurentiis (Corriere dello Sport), Arianna Ravelli e Stefano Arcobelli (Gazzetta dello Sport), Giorgio Pasini (TuttoSport), Benny Lucchi Casadei (il Giornale), Lia Capizzi (Corriere della Sera), Alessandra Retico (la Repubblica), Giulia Zonca (La Stampa), Tommaso Mecarozzi (Rai Sport), Novella Calligaris (RaiNews24), Gabriele Cattaneo (Mediaset), Riccardo Re (Sky Sport), Christian Zicche (Swimbiz), Marco Bonifazi (responsabile dei settori agonistici), Cesare Butini (direttore tecnico squadra nazionale), Gianfranco Saini (direttore sportivo) e dai campioni olimpici e/o primatisti mondiali Federica Pellegrini e Alessia Filippi, Domenico Fioravanti, Massimiliano Rosolino, Giorgio Lamberti e Luca Sacchi.
Nella prima fase delle votazioni ciascun membro della giuria ha espresso tre preferenze.
Oltre ai finalisti, hanno raccolto voti anche Luca De Monte, Stefano Franceschi, Matteo Giunta, Thomas Maggiora, Sandra Michelini, Christian Minotti e Antonio Satta a dimostrazione dell'eccellente base tecnica che rappresenta il lavoro formativo svolto da tutti gli allenatori italiani artefici, con atleti, dirigenti e società, dei ciclici e prestigiosi risultati ottenuti dalle squadre nazionali italiane.
Nella seconda votazione ciascun membro della giuria esprimerà una preferenza tra i tre tecnici finalisti. In caso di parità sarà determinante il voto del presidente della giuria.
Il riconoscimento sarà consegnato in occasione della 61esima edizione del Trofeo Settecolli IP / Internazionali di Nuoto, in programma a Roma dal 26 al 28 giugno.
Albo d'oro e finalisti del premio Alberto Castagnetti
2014 Stefano Morini; finalisti Fabrizio Bastelli e Gianni Leoni
2015 Stefano Morini; finalisti Matteo Giunta ed Emanuele Sacchi
2016 Stefano Morini; finalisti Fabrizio Antonelli e Claudio Rossetto
2017 Stefano Morini; finalisti Matteo Giunta e Christian Minotti
2018 Christian Minotti; finalisti Stefano Morini e Antonio Satta
2019 Matteo Giunta; finalisti Christian Minotti e Stefano Morini
2020 non assegnato causa Covid
2021 Fabrizio Antonelli; finalisti Alberto Burlina e Marco Giovanni Pedoja
2022 Alberto Burlina; finalisti Fabrizio Antonelli e Marco Giovanni Pedoja
2023 Alberto Burlina; finalisti Christian Minotti e Marco Giovanni Pedoja
2024 finalisti Fabrizio Antonelli, Alberto Burlina, Marco Giovanni Pedoja
ALBERTO CASTAGNETTI. Nasce a Verona il 3 febbraio 1943. Da atleta partecipa ai Giochi Olimpici di Monaco 1972 e ai mondiali di Belgrado 1973, inoltre conquista numerosi titoli italiani con le staffette e si piazza secondo nei 100 stile libero ai campionati assoluti di Napoli, nel 1969. Commissario tecnico della nazionale italiana di nuoto ininterrottamente dal 1987 alla prematura scomparsa avvenuta il 12 ottobre 2009, ha allenato campioni del calibro di Giorgio Lamberti, Roberto Gleria, Marcello Guarducci, Giovanni Franceschi, Domenico Fioravanti, Massimiliano Rosolino, Emiliano Brembilla, Federica Pellegrini. Grazie alla sua conduzione l'Italia del nuoto arricchisce il medagliere olimpico con 4 ori, 2 argenti e 7 bronzi, diventando così una delle più rilevanti potenze mondiali. Alberto Castagnetti nel 2013 è stato inserito nella Hall of Fame del nuoto con sede a Fort Lauderdale in Florida.
Scopriamo i tre finalisti.
Fabrizio Antonelli nasce a Roma il 27 aprile del 1981. Partecipa al circuito europeo della Coppa Len 2004 e 2005 e raggiunge come miglior risultato il terzo posto nella 10 km agli assoluti di Lerici nel 2005. Diventa allenatore di secondo livello nel 2010.
Muove i primi passi da allenatore seguendo la squadra esordienti della Nuoto Livorno; nel gennaio del 2009 diventa responsabile tecnico della sezione nuoto del Centro Sportivo Esercito. Inizia la sua collaborazione con la Federazione Italiana Nuoto e il settore acque libere dagli europei di Piombino del 2012, assumendo il ruolo di atleti top come Simone Ruffini, Arianna Bridi e Rachele Bruni che porta all'argento olimpico a Rio de Janeiro nel 2016. Nel maggio del 2020 accoglie nel suo gruppo di lavoro Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza. I risultati sono subito positivi: il campione di tutto dei 1500 migliora il record europeo al Sette Colli post Covid del 2020 e agli europei di Budapest nel 2021 conquista cinque medaglie: ori nella 5 km, sul podio con Dario Verani di bronzo, nella 10 km e nella 5 km a squadre e argento negli 800 e 1500 con Acerenza compagno di staffetta e bronzo nei 1500. Paltrinieri sembra lanciatissimo verso le Olimpiadi di Tokyo, ma a giugno incombe la mononucleosi. I risultati sono straordinari considerate le premesse: argento negli 800 stile libero, bronzo nella 10 km. Nel 2022 i risultati dei suoi ragazzi rimangono d'eccellenza. Paltrinieri conquista altre quattro medaglie ai mondiali di Budapest: oro nella 10 chilometri con Acerenza d'argento per una doppietta da urlo, argento nella 5 km, bronzo nella 5 km a squadre con Acerenza compagno di staffetta, titolo iridato nei 1500 stile libero. In Ungheria brilla anche Dario Verani che si prende il titolo nella 25 chilometri. Quaranta giorni dopo Paltrinieri, Acerenza e Verani esaltano il pubblico degli europei di Roma 2022: il campione olimpico torna padrone continentale degli 800 ed è argento nei 1500 e nelle acque libere di Ostia trionfa nella 5 km, con Acerenza subito alle sue spalle, e con la 4x1.25; il fondista lucano, invece, vince la 10 chilometri e Verani diventa vice campione europeo della 25 km. Ai mondiali di Fukuoka 2023 Barbara Pozzobon si unisce alla festa di Paltrinieri e Acerenza vincendo l'oro con la 4x1.25. Paltrinieri e Acerenza conquistano pure l'argento e il bronzo nella 5 km. Il 2024 è un anno memorabile. Ai mondiali di Doha si festeggia l'argento iridato della 4x1.25 con Bridi, Paltrinieri e Acerenza; i bronzi di Paltrinieri negli 800 stile libero e di Acerenza nella 5 km. Agli europei di Belgrado è tripletta d'oro: Paltrinieri trionfa nella 10 km, Verani e Pozzobon nella 25 km. Risultati eccellenti cui aggiungere l'argento della stessa Pozzobon nella 10 km e della 4x1500 con il giovane Andrea Filadelli. Ai Giochi di Parigi Paltrinieri conquista il bronzo negli 800 stile libero e l'argento nei 1500, diventando il primo nuotatore italiano della storia a salire sul podio olimpico in tre edizioni consecutive per un totale record di cinque medaglie.
Alberto Burlina nasce a Vicenza l'11 febbraio 1969. Diplomato perito tecnico-meccanico, specializzato in lavori subacquei ed iperbarici. Nelle camere iperbariche lavora fino all'età di 24 anni. Nel 1991 consegue il brevetto di assistente bagnanti FIN e da quel momento il suo legame con l'acqua diventa indissolubile. Dal 1995 è tecnico di base; dal 1999 allenatore di secondo livello. È capo allenatore presso la Leosport di Creazzo (VI); è consigliere del Comitato Regionale Veneto della Federnuoto. Formatore di centinaia di giovani nuotatori, la sua carriera di allenatore di alto livello è legata a Thomas Ceccon, astro nascente del nuoto italiano che segue sin dai primi successi. Pluricampione a livello giovanile e assoluto, Burlina porta Ceccon fino all'oro olimpico conquistato a Parigi nel 2024 nei 100 dorso, dove l'azzurro si conferma anche sul podio con la 4x100 stile libero per il bronzo che segue l'argento dei Giochi di Tokyo 2021 dove conquistò pure il bronzo con la frazione a dorso nella 4x100 mista. Nel mezzo decine di trionfi tra cui gli ori mondiali individuali nei 100 dorso a Budapest 2022, dove firma il record mondiale ancora imbattuto di 51"60, e nei 50 farfalla a Fukuoka 2023. In totale 3 ori, 2 argenti e un bronzo ai mondiali; 4 ori, 2 argenti e 3 bronzi agli europei; in vasca corta 4 ori, 2 argenti e 4 bronzi ai mondiali e 2 ori, 3 argenti e 2 bronzi agli europei.
Burlina è anche il tecnico del bresciano e figlio d'arte Michele Lamberti e da settembre guida Sofia Morini e Chiara Tarantino al centro federale di Verona.
Inoltre ha allenato per tre anni anche Stefano Raimondi, sia in piscina sia in palestra, contribuendo alla sua formazione esplosa con le sette medaglie conquistate alle Paralimpiadi di Tokyo.
Nel corso della sua carriera, ha collaborato con la nazionale dagli Eyof 2011 di Trebisonda (Turchia) quando venne convocato dal tecnico responsabile delle squadre nazionali giovanili Walter Bolognani per seguire Giorgia Biondani, che conquistò i bronzi nei 50 stile libero e con la 4x100 mista.
Ama definirsi un umile costruttore di giovani per contribuirne alla crescita prima umana e poi sportiva. I suoi allenamenti coniugano l'aspetto tecnico-atletico a quello mentale. Dalla Leosport altri giovani sono in rampa di lancio come Giada Alzetta.
Marco Giovanni Pedoja nasce il 6 gennaio 1986 a Varese dove si laurea in Scienze Motorie nel 2009. Tecnico di base dal 2014, diventa allenatore di secondo livello nel 2016.
E' stato presidente e capo allenatore della NC Brebbia di Varese dal 2011 al 2020, per poi passare al CC Aniene fino al febbraio scorso quando entra dello staff delle squadre nazionali giovanili ed universitaria come collaboratore tecnico nell'ambito di un progetto federale che mira a valorizzare ulteriormente le professionalità che hanno contribuito a ottenere i ciclici successi delle ultime stagioni.
Buon mistista, gli mancava la rana per aspirare all'alto livello ed è un paradosso considerato che Pedoja lega la sua carriera di allenatore a Nicolò Martinenghi, enfant prodige del nuoto internazionale che segue dalle prime bracciate fino all'oro olimpico nei 100 rana dei Giochi di Parigi 2024. Già pluricampione mondiale ed europeo in ambito giovanile, Pedoja porta Martinenghi nell'elite del nuoto internazionale cogliendo i primi risultati nel 2021. Da allora i due bronzi olimpici nella gara individuale e nella staffetta mista a Tokyo 2021, l'oro mondiale individuale nei 100 a Budapest e quelli europei nei 50 e 100 a Roma nel 2022. In tutto un oro e 2 bronzi olimpici; 2 ori, 4 argenti e un bronzo mondiali; 3 ori, un argento e 3 bronzi europei; in vasca corta 2 ori, 5 argenti e tre bronzi iridati e 5 ori, 2 argenti e un bronzo europei.
Pedoja ha dunque portato Martinenghi a vincere tutto a livello giovanile ed assoluto e, nel corso della sua carriera, ha curato anche la preparazione dei medagliati internazionali come Alessandro Pinzuti e Matteo Rivolta.
Pedoja - che pone al centro del rapporto con gli atleti la riservatezza, il dialogo e l'armonia di gruppo, ritenuti fondamentali per la crescita individuale - è stato convocato per la prima volta in nazionale nel 2015 per l'Energy Standard di Mosca. Da allora dieci anni di lavoro, evoluzione e successi.