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"La resistenza dell'acqua". Magnini si racconta

Nuoto
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Quattro volte campione del mondo di nuoto, due in vasca lunga a Montreal 2005 e a Melbourne 2007 sempre nei 100 stile libero e due in vasca corta a Shanghai 2006 con le staffette 4x100 e 4x200 stile libero. Diciassette medaglie d’oro europee complessive (9 in lunga e 8 in corta), il bronzo olimpico ad Atene 2004 con la 4x200 con cui vince i Giochi del Mediterraneo nel 2009 a Pescara. Nato a Pesaro il 2 febbraio 1982, ha annunciato da pochi giorni la paternità con la compagna Giorgia Palmas.  
Alle ultime bracciate di una carriera esemplare, durante la quale ha promosso l'associazione "I'm doping free" ed è stato capitano della Nazionale, arrivano le accuse di tentato uso e  somministrazione di doping e la lunga battaglia a difesa della propria innocenza, fino al TAS. Un’altra vittoria, questa volta fuori dall’acqua, forse la più difficile della sua carriera, che rende giustizia all’uomo prima ancora che al campione.
Filippo Magnini racconta la sua storia nel libro 'La resistenza dell'acqua'. “Sono molto emozionato – commenta Filo – perché ho lavorato tanto su questo libro e ho messo tutto me stesso per raccontare la mia storia. Una lunga storia fatta di tante vittorie ma anche di tanti alti e bassi. Stringere questo libro tra le mani è un sogno che si realizza e sono molto curioso di sapere cosa ne penseranno le persone”.

Ecco qualche goccia de “La Resistenza dell’Acqua”, edito da Sperling & Kupfer (17,90 €).

"Sono nato a Pesaro, città di mare, sotto il segno dell’Acquario – spiega l’ex nuotatore – Come tutti i bambini italiani, avrei voluto fare il calciatore, ma poi ho cominciato a nuotare e non mi sono più fermato. Sono stato quattro volte campione del mondo, ho partecipato a quattro Olimpiadi, ho vinto 55 medaglie tra Olimpiadi campionati mondiali ed europei, sono stato incoronato ‘Re Magno’. Ho una famiglia formidabile, che ha creduto in me e mi ha accompagnato in ogni tappa della mia carriera. E ho avuto grandi allenatori, come Claudio Rossetto, che è stato per me come un padre e un fratello maggiore".

"Ho perduto il sonno e la serenità, ho speso energie e rabbia per riuscire a dimostrare un fatto del tutto evidente: non ho mai tentato di doparmi, e infatti non esiste alcuna prova in questo senso. È stata una battaglia difficile e dolorosa. Ma per fortuna, a un certo punto ho avuto accanto Giorgia, una donna favolosa, che mi ha ridato la voglia di vivere e il sorriso. In questo libro racconto la mia vita, la mia storia e i miei progetti futuri. La fatica di essere campioni e la gioia che provo quando sono in acqua".