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Verso la ripresa. I programmi post quarantena

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Via alla fase 2. Per il nostro Paese e il nostro sport è un nuovo inizio. Per i nostri atleti la piscina è la confort zone, il mare l’habitat naturale. Passata la quarantena, durante la quale tutti hanno sostenuto un grosso lavoro a secco, sempre monitorati dai propri tecnici e preparatori, in contatto costante con lo staff azzurro e il direttore tecnico Massimo Giuliani, si comincia a pensare alla ripresa e al graduale ritorno alla normalità. “Durante la quarantena ci siamo sentiti tutti i giorni con i tecnici e gli atleti – dice il direttore tecnico organizzativo Stefano Rubaudo – Sono stati giorni difficili ma siamo rimasti vicini. Tra chat, videochiamate, sedute collegiali in streaming abbiamo fatto il possibile per aiutare i ragazzi. C’ è chi ha mandato i lavori per condividerli con i compagni. E quando ci sentiamo, parliamo anche di altro, non soltanto di nuoto. È il modo migliore per continuare a stare tutti insieme”.
Il gruppo seguito dal tecnico Emanuele Sacchi, lavora singolarmente e attende la riapertura della piscina dell’Acquacetosa. Tra questi ci sono Mario e Pasquale Sanzullo, Alessio Occhipinti e Simone Ruffini.
Rachele Bruni, Barbara Pozzobon e Giulia Gabrielleschi si sono procurate piscine sopraelevate da 10 mila litri e svolgono lavori specifici con gli elastici in acqua. Si tratta di vasche di 1,20 metri di profondità 4 di lunghezza che si possono montare in giardino e in spazi aperti. Bruni, come anche Arianna Bridi è seguita in chat da Fabrizio Antonelli e la fisioterapista Federica Dionisi, Pozzobon da Barbara Bertelli e Gabrielleschi da Massimiliano Lombardi. Anche loro sono in attesa della riapertura delle piscine, prevista la prossima settimana: a Treviso Barbara Pozzobon, a Pistoia Giulia Gabbrielleschi.
Del gruppo di Napoli, seguito da Raffaello Avagnano, Marcello Guidi è tornato a Cagliari per la quarantena e si allena in mare, come faceva agli inizi della carriera, prima di esplodere agli assoluti a Genova e Andrea Manzi ha ripreso ieri a nuotare in mare con un gommone a disposizione che lo segue e assiste negli allenamenti.
Matteo Furlan, che si è allenato a Padova con Moreno Daga fino all’ultimo giorno possibile è fermo e continua a svolgere esercizi a secco; Ginevra Taddeucci insieme al tecnico Fabrizio Pistelli raggiunge periodicamente Livorno per le sedute in mare, in attesa che riapra la piscina di Empoli.
In cuor loro tutti sperano nel via libera alle gare in acque libere. Annullate quelle internazionali, Rubaudo confida nel circuito nazionale. “Proverò a ricalendarizzare il campionato italiano – afferma – confidando nell’aiuto del Governo e rispettando le norme di sicurezza. Spero di riuscire a trovare le date per tre gare, 10, 5 e 2,5 chilometri, entro e non oltre l’ultima settimana di settembre “.
“In questo periodo di incertezza – commenta il direttore tecnico della Nazionale di nuoto di nuoto in acque libere, che dal 1995 guida gli azzurri della long distance - da alcuni giorni abbiamo la fortuna di poter nuotare in mare con le mute, alternativa che in Italia stanno adottando anche atleti di piscina, come ad esempio il gruppo seguito dal tecnico federale Stefano Franceschi. A questa lenta ripresa si aggiunge l’incertezza dei prossimi obbiettivi agonistici. Annullate per tutto il 2020 le gare internazionali, bisognerà capire se ci saranno le condizioni per riprogrammare alcune manifestazioni nazionali. Mi riferisco ai campionati italiani che ci auguriamo possano essere disputati tra agosto e settembre, sempre nel pieno rispetto delle norme di sicurezza”.
“Per i nostri ragazzi – continua Giuliani - che durante il periodo di quarantena si sono mantenuti in forma fisica con allenamenti a secco, si prospetta un lungo periodo di ripresa, ma molto, molto importante e che acquisisce un significato diverso rispetto alle stagioni precedenti. La differenza con gli altri anni è sostanziale: un atleta di interesse nazionale si fermava al massimo tre settimane, oggi stiamo parlando di mesi. In questa fase di ripartenza, che ci auguriamo sia possibile per tutti in tempi ragionevolmente brevi, vorremmo già poter guardare alla prossima estate in chiave nazionale. In caso contrario saremo pronti a programmare tutto in funzione del 2021 che ci vedrà impegnati negli europei di maggio e ai Giochi Olimpici in estate, con gli obbiettivi intermedi dei meeting in acque libere e dei campionati assoluti in vasca”.