.

instagram

.

Italfondo tra lavoro e multimedialità

Fondo
images/0_foto-articoli/medium/large/20190716_AMas_AM0_4001_1.JPG

Gregorio Paltrinieri, Mario Sanzullo e la vice campionessa olimpica Rachele Bruni. Loro i qualficati per la dieci chilometri a cinque cerchi, testimonial del gruppo azzurro in cerca di continuità in un momento di emergenza totale. L'Italfondo prova a riorganizzarsi verso quegli obiettivi stagionali, rappresentati prevalentemente dagli Europei di Budapest e dalle Olimpiadi di Tokyo, che traballano sotto i colpi della pandemia. "Ci siamo coordinati con tutti gli allenatori, sia quelli dei gruppi sportivi militari sia civili, per monitorare e dare continuità al lavoro", dichiara Massimo Giuliani, da cinque lustri alla guida della nazionale di nuoto in acque libere.
"Ringrazio le istituzioni e la Federazione per darci la possibilità di lavorare nell'impianto dell'Acquacetosa e nel centro federale di Ostia nella massima osservanza delle disposizioni governative e delle raccomandazioni che impongono comportamenti irreprensibili per il bene di tutti - continua Giuliani - Gli obiettivi non cambiano, seppur posticipati o in fase di analisi come le Olimpiadi. Auspico una decisione urgente e definitiva entro pochi giorni per il rispetto di tutte le persone coinvolte come atleti, tecnici e dirigenti. L'obiettivo è mantenere alta la concentrazione considerando che prima ogni ora, minuto dei ragazzi era incentrato su una meta sicura, adesso vige l'incertezza e bisogna ridisegnare strategie nell'ambito del possibile. I programmi da svolgere sono divisi per obiettivi: chi era nella rosa degli europei sta privilegiando un lavoro di quantità, soffermandosi più specificatamente su alcune particolarità come la velocità o la tecnica dei rifornimenti; mentre per il gruppo olimpico si cerca di mantenere la programmazione impostata. E' ovvio che ci sono delle difficoltà oggettive di spazi acqua, ma ci stiamo adattando nella consapevolezza di essere privilegiati. Insieme al dirigente Stefano Rubaudo ci siamo attivati per svolgere periodicamente riunioni a distanza con gli allenatori ed estendere ai ragazzi le nostre riflessioni e indicazioni nel rispetto del motto distanti, ma uniti". 

foto A. Masini deepbluemedia.eu