Aggiornamento e confronto, condivisione e discussione, sono alla base della crescita professionale di ciascuno di noi. Così i tecnici del nuoto si trovano a Chianciano Terme per il convegno allenatori che dal 1989 rappresenta il consueto appuntamento formativo della stagione. In questo caso il primo del nuovo quadriennio olimpico e l’inizio del convegno globale che in quattro giorni abbraccia tutte le discipline acquatiche della Federazione Italiana Nuoto.
Apre i lavori il consigliere federale, organizzatore e direttore Prof. Roberto Del Bianco che nel presentare il convegno introduce le riflessioni del primo relatore Gianfranco Saini, direttore sportivo della nazionale, sui progressi del nuoto in questi ultimi trent’anni, dal 1995 ad oggi, attraverso un focus dei primati mondiali.
Sold out in sala Lorenzo il Magnifico e circa 770 partecipanti tra inscritti e invitati che fino a lunedì si divideranno tra gli hotel Excelsior e Ambasciatori. Il vice presidente della Federazione Italiana Nuoto Andrea Pieri, il sindaco di Chianciano Grazia Torelli e l’assessore allo sport del comune Michele Micheli salutano i presenti. Le loro interviste, insieme a quella al direttore tecnico della nazionale di nuoto Cesare Butini si possono vedere nel TG di Idea Plus TV (Canale 112 del digitale terrestre) in onda questa sera alle 19:30 con replica all 22:30 e sul sito web ideaplustv.com
IL BENVENUTO DELLE ISTITUZIONI. La sindaca Grazia Torelli è la prma ad intervenire. “Buongiorno a tutti e benvenuti a Chianciano Terme. Siamo lieti di ospitarvi e non per la prima volta e questo ci onora ancora di più perché in genere quando si ritorna vuol dire che si è stati bene, ricevendo risposte positive e restando soddisfatti dell'accoglienza e dei servizi. La nostra città è impegnata da tempo e ancora di più lo sarà in queste iniziative ed eventi di livello nazionale perché siamo sicuri di avere le carte in regola per poter rappresentare ed ospitare appuntamenti così importanti, soprattutto nello sport che è un elemento a cui diamo molta attenzione sia per l'aspetto turistico che sociale e di aggregazione. Auguro a voi tutti un buon lavoro, buona permanenza, ricordando che siamo a disposizione per qualsiasi occasione e qualsiasi bisogno anche in questi giorni. Ringrazio soprattutto i dirigenti della Federazione Italiana Nuoto che sono diventati anche degli amici dopo una collaborazione stretta e proficua, che utlimamente ci ha visto lavorare insieme in occasione dei campionati nazionali di categoria estivi di nuoto. Di ciò siamo e ci auguriamo che lo siate altrettanto voi. Buona giornata e grazie di avermi dato quest'opportunità di salutare tutti i rappresentanti”.
L’assessore allo sport Michele Micheli si unisce ai ringraziamenti. “Vi ringrazio anch’io chiaramente per questa longeva collaborazione tra FIN e Chianciano e unisco al benevuto della nostra sindaca. Abbiamo assistito quest'estate al successo dei campionati di categoria di nuoto con grandissima soddisfazione. Oggi ci apprestiamo a vivere altri quattro gironi di lavori e confronto. Vedo davanti a me tanti allenatori, tanti professionisti del settore che con il loro impegno quotidiano fanno crescere i nostri giovani; quello che fate voi è un lavoro assolutamente importante, da tutti i punti di vista, perché una sana competizione, la disciplina, l'allenamento sono valori che i nostri ragazzi si porteranno con loro per tutta la vita. Grazie ai professionisti del settore, ai formatori, agli allenatori, alle società che spero si siano trovate bene quest'estate e grazie soprattutto alla Federazione Italiana Nuoto per la considerazione che ci rivolge e ci rinnova. Buona permanenza e buon convegno a tutti”.
IL SALUTO DEL VICEPRESIDENTE ANDREA PIERI. “ I ringraziamenti sono già stati fatti ed io ringrazio gli organizzatori, in maniera particolare il consigliere Roberto Del Bianco e il coordinatore tecnico scientifico delle squadre nazionali Marco Bonifazi che hanno coordinato e portato avanti questo progetto. Ringrazio la sindaca Grazia Torelli; questa è la settimana delle donne nella nostra regione e quindi vorrei che questo fosse un ulteriore contributo a quella parte che vorremmo sempre più vedere presente in tutte le nostre attività. Porto i saluti del presidente Paolo Barelli che non è potuto essere con noi perché come tutti ben sapete è super impegnato nella sua attività parlamentare ed è di oggi una notizia di un ulteriore grande obiettivo raggiunto a beneficio delle nostre associazioni con la proroga dei termini dell’IVA non più soltanto di un anno ma di ben dieci anni. Ciò dà un sospiro di soddivo a tutte le nostre associazioni. E così come Barelli è impegnato a Roma, cerchiamo anche noi di metterci altrettanto impegno in questi giorni perché l’aggiornamento professionale è un elemento fondante per la crescita della nostra società. I vostri numeri sono importante: siete in settecento e l'inizio del quadriennio olimpico fa ben sperare per il contributo che vorrete dare, per condurre le nostre attività sempre più in alto, affinchè il nostro tricolore prosegua a sveltolare in tutto il mondo. Grazie e buon lavoro a tutti”.
L’INTERVENTO DEL DIRETTORE TECNICO DELLA NAZIONALE DI NUOTO CESARE BUTINI. “E' un piacere incontrarvi ed è anche l'occasione per poter parlare con alcuni colleghi e confrontarci su tante cose. La mia presentazione verterà su quella che è l'analisi dell'anno passato, della stagione appena trascorsa, ma soprattutto guardando un po' a quello che potrebbero essere le aspettative di questo nuovo quadriennio. Analisi e prospettive e alla fine una riflessione su quelli che sono gli aspetti della preparazione e la parte conclusiva”.
“In questa scheda – prosegue Butini entrando nel merito - sono elencate le gare a cui abbiamo partecipato nella stagione precedente, cominciando dai campionati mondiali di vasca corta a Budapest, arrivando ai mondiali di Singapore, proseguendo con i Giochi mondiali universitari a Berlino e i campionati europei under 23. Sicuramente questi dati li conoscete bene, però ciò che vorrei che si evidenziasse riguardo le due manifestazioni della squadra assoluta sono la composizione e il rendimento della squadra; nel rendimento più che nel numero delle medaglie che comunque sono state cospicue e sicuramente nel rendimento inteso come presenza nelle finali: 30 nel campionato mondiale di vasca corta e 25 nel campionato mondiale di vasca lunga. Questo significa che sotto l’aspetto della profondità abbiamo un movimento importante, soprattutto in considerazione che questo campionato è stato disputato senza i maggiori rappresentanti del nostro mondo, mancavano infatti Ceccon, Martinenghi e Partinieri; quindi la risposta è che quel famoso ricambio generazionale che abbiamo avviato anche dall'Olimpiade del 2024 sicuramente sta facendo e ottenendo dei buoni effetti”.
“Si è svolto un buon lavoro e questo è un ottimo inizio – aggiunge il direttore tecnico azzurro - Poi andiamo ad analizzare e dibattere le strategie e gli obiettivi attravreso cinque punti cardine: il mantenimento della posizione di prestigio conquistata negli ultimi anni, contrastando l’accelerazione delle altre Nazioni; l’attuazione di interventi mirati per mantenere alta la motivazione e l’impegno degli atleti esperti; consolidare, attraverso progetti speciali, i segnali di crescita del settore femminile specialmente nella velocità; favorire la crescita di alcune specialità, individuandone i motivi e cercando insieme le possibili soluzioni; agevolare la crescita del settore giovanile, inserendo gradualmente gli atleti più meritevoli nella squadra assoluta”.
A conclusione Cesare Butini illustra i criteri di selezione per l’attività internazionale del prossimo anno (Europei a Parigi dal 10 al 16 agosto e Giochi del Mediterraneo a Taranto dal 21 al 25 agosto) sottolineando di “aver manteuto il sistema misto di qualificazione ed efettuato, però, un’attenzione all’attualità utilizzando il Trofeo Settecolli 2026 per completare la squadra, anche per le staffette”.
LE ESPERIENZE. La testimonianza di Massimo Meloni, head coach della Svizzera e allenatore del fuoricasse Noè Ponti che a Singapore 2025 ha conquistato le medaglie d’argento nei 50 col record mondiale e 100 farfalla, le sue prime iridate in vasca lunga, già pluri campione europeo e mondiale in vasca da 25 metri (Otopeni 2023 e Budapest 2024). “Molti di voi mi conoscono. Ho lavorato circa trentanni all’Aniene e da nove alleno in Svizzera. Ho maturato una grande esperienza avendo come guide i principali tecnici di nuoto e una visione del nuoto un po' particolare. La tecnica per me è un aspetto non fondamentale, perché la tecnica è il modo migliore in cui riesce a nuotare un atleta. Ciascuno ha delle caratteristiche diverse dall’altro. Resta inteso che le apnee, le virate e le partenze vanno studiate, però è praticamente impossibile riprodurre quello che riesce a fare un singolo atleta con un altro. Esempi lampanti sono Melanie Marshall e Adam Peaty o rifacendomi alla mia eseriena Elena Gemo e Mattia Aversa; questi ultimi sott'acqua erano cmpletamente differenti, un missile lei, immobile lui, eppure hanno partecipato entrambi alle Olimpiadi. Quindi ci sono tante differenze, tante cose che purtroppo non possiamo migliorare. Ogni atleta ha dei pregi e dei difetti, secondo me bisogna esaltare tutti i pregi, cercare di migliorare qualche difetto, ma il difetto deve rimanere tale, perché se le due cose diventano uguali significa che hai perso tutti e due i pregi e non vai più come devi andare. Ricordo che tanti anni fa a Massimiliano Rosolino, che aveva nuotato un gran tempo, spostarono la respirazione da destra a sinistra; aveva difficoltà evidenti ma poi si chiamava Massimiliano Rosolino, in acqua era un ottimo elemento e riuscì a ritornare a nuotare come sapeva. Anche la palestra a mio avviso è un altro aspetto variabile. Nel mio caso, alenando un atleta eclettico come Noè Ponti, insieme ad un preparatore atletico che faceva tuffi, Alessandro Mancini, lavoriamo su tanti esercizi propri della ginnastica artistica. Ponti fa un po' tutte le distanze e quindi è molto importante per me la sua fluidità dentro l'acqua”.
“Quandi - continua Meloni - mi sono trasferito in Svizzera, l’inizio non è stato affatto facile. Sono arrivato ed avevo sei atleti. Passavo dall'allenatore Luca Marin che faceva 4’10”, al primo mio mistista che faceva 4’54”. Poi pian piano, credendo in quello che facevo, e con una buona dose di fortuna, ho incontrato un atleta come Noè e il connubio tra noi due ha funzionato. Quindi l'esperienza conta. Sono solito dire una cosa: posso essere l'allenatore più scarso sulla terra, posso sbagliare tutti i miei allenamenti, ma se l'atleta crede e ha fiducia in quello che faccio, l'atleta va forte; se poi faccio un pochino meglio l'atleta va ancora più forte, se faccio bene l'atleta va molto forte. Quindi l'unico consiglio che posso dare a tutti i tecnici è credere in quello che fate e portarlo avanti fino alla fine. Il compito fondamentae di un allenatore è portare l'atleta nella migliore condizione nell'appuntamento più importante, dopo subentrano mille componenti, ma un non vittoria, in quel caso, non può ritenersi una sconfitta. Faccio un esempio: cronometro alla mano con Noè Ponti alle Olimpiadi di Parigi avremmo dovuto vincere la medaglia d'oro e fare un tempo incredibile, ma purtroppo si è rotto qualcosa all'interno della testa e non siamo andati oltre il quarto e quinto posto. Dopodiché siamo ripartiti l'anno dopo semplicemente e ottenuto tre record del mondo in Coppa del mondo, due record del mondo ai mondiali in corta con tempi incredibili che mai avrei pensato. Siamo andati a Singapore e conquistato due medaglie d'argento. Lui un po' arrabbiato per i due arrivi sbagliati, e questo fa parte della mia mancanza nella cura della tecnica, però con due tempi incredibili. Il mio discorso alla base è molto semplice, credere tanto in quello che si fa, non aver paura di sbagliare e soprattutto continuare per la propria strada”.
Di particolare interesse anche le esperenze dirette, completamente differenti, di altri due allenatori di club: Mirko Nozzolillo che allena Silvia Di Pietro e Verika Scorza che segue Christian Bacico. La preparazione adottata da Nozzolillo per Silvia Di Pietro è un esempio molto particolate. “Silvia nel 2026 compirà 33 anni, dal 2009 ha sempre nuotato ai massimi livelli spendendosi moltissimo e da un anno e mezzo abbiamo deciso di asciugare il programma di lavoro e cambiare completamente la preparazione. Abbiamo scelto di nuotare soltanto i 50 farfalla e stile libero abbandonando i 100. Durante la settimana fa sei sedute da due ore in acqua, quattro in palestra e fasi di riscaldamento molto lunghe. La sua carriera si è allungata, è diventata una sprinter e soprattutto non ha perso la voglia di gareggiare ed allenarsi”. E’ singolare anche la testimonianza di Verika Scorza con il suo allievo Christian Bacico. “All’inizio non ci volevamo. Dovevamo lavorare insieme soltanto pochi mesi e poi ci siamo trovati e abbiamo continuato con ottimi risultati. Quando è arrivato da me, nel suo percorso aveva fatto soltanto velocità. La prima volta che l’ho visto in acqua ho prensato che fosse un potenziale dorsista. Quindi abbiamo cambiato metodo di lavoro, compreso quello aerobico, concentando tutto nelle due ore che aveva libere dalla scuola e ci siamo concentarti sui 50, 100 e 200 dorso”.
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Nuoto e nuoto in acque libere
Tuffi e tuffi dalle grandi altezze
Pallanuoto
Foto Giorgio Scala / DBM
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