.

instagram

.

Ciao Roberto. Il mondo del giornalismo e dello sport piange il maestro Perrone

Federazione
images/large/perrone_roberto_ritaglio.jpg
Scrittore e giornalista, appassionato dello sport e della buona cucina, aveva un debole per quella che definiva la "Santa Waterpolo", ma tutto il mondo del nuoto gli voleva bene dopo 25 anni vissuti insieme, lo stimava per l'uomo e il professionista diventato amico e consigliere. Scriviamo al passato, col cuore in subbuglio e confuso, perché Roberto, il maestro Perrone, non c'è più. 
Nato a Rapallo il 14 marzo 1957, tifoso del Genoa, ci lascia straordinarie memorie sulle pagine del Corriere della Sera, cui ha lavorato dal 1989 sino alla pensione, sul Corriere dello Sport e su Il Foglio, con cui ha collaborato negli ultimi anni. Aveva iniziato al quotidiano Avvenire (dove si occupa di cronaca sindacale) per poi passare al Giornale nel 1981, a 24 anni. 
Nel corso della sua attività ha seguito tutte le manifestazioni sportive più importanti, dalle Olimpiadi ai Mondiali di calcio a tutti i grandi eventi delle discipline acquatiche, e nel contempo si è dedicato a scrivere racconti per ragazzi, libri sportivi e romanzi, l'ultimo "Un odore di Toscano", un nuovo noir pubblicato la scorsa primavera dopo i successi raccolti con la trilogia dell'ex colonnello Annibale Canessa. 
Pluripremiato, nel 2011 ha vinto il Premiolino-Premio Birra Moretti perché "La rubrica Scorribande, appuntamento fisso sulle pagine del sabato del Corriere della Sera, è ormai una perla del giornalismo eno-gastronomico", nel 2014 il Premio Bancarella della Cucina con il romanzo "La cucina degli amori impossibili"; è stato il primo autore a raggiungere la finale in due categorie differenti, sport e cucina, del Premio Bancarella. Ospite di molteplici salotti sportivi televisivi, fondatore del blog personale perrisbite.it, era un uomo dal pensiero libero, pronto a esaltare, criticare, difendere e consolare col sorriso, l'ironia e il sigaro ristoratore.
Giungano ai familiari e agli amici, e a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e lavorarci insieme, le più sentite condoglianze di Paolo Barelli, del presidente onorario Lorenzo Ravina, del vicepresidente vicario della Federazione Italiana Nuoto Andrea Pieri, dei vicepresidenti Giuseppe Marotta e Teresa Frassinetti, del segretario generale Antonello Panza, del consiglio federale, degli uffici federali e dell’intero movimento acquatico.
Ciao Roberto.