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(repubblica.it) Barelli e la sospensione dalla Fin: "Fatto politico, nulla di rilevanza penale. Resto in FI, a meno che capisca di essere di disturbo"

Federazione
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L'ex capogruppo di Forza Italia alla Camera: "Resto in Forza Italia, ma vedo un panorama politico in grande trasformazione attorno a me"

(di Emanuele Lauria)

Paolo Barelli, lei è stato uno dei deputati più in vista della scorsa legislatura, ex capogruppo di Forza Italia: ora è oggetto di una sorta di "daspo". Squalificato per due anni dalla Federazione internazionale nuoto. Che effetto le fa?
"Guardi, è un fatto politico. Il comitato di giustizia sportiva che ha preso questa decisione dipende dai vertici della federazione internazionale. C'è un contenzioso sportivo interno che va avanti da anni".

Su di lei ci sono accuse pesanti.
"Chiariamo subito, mai nulla di penale. Tutto è poggiato su esposti, su azioni di delegittimazione che non si usano solo in politica, purtroppo, ma anche in ambito sportivo".

Il primo lo fece il presidente del Coni Giovanni Malagò.
"Sì, ma è un'annosa vicenda, che verteva attorno a rimborsi del Coni alla federazione nuoto che presiedo, in relazione alla gestione delle piscine Foro Italico. La denuncia del Coni di Malagò in sede penale fu subito archiviata perché ritenuta inconsistente dal giudice preliminare e anche la Corte dei Conti in primo grado respinse ogni addebito. In appello la Corte ha condannato la federazione, e quindi me quale presidente, e anche Coni Servizi, a restituire quelle somme. Ma la sentenza è stata sospesa in virtù di un nostro ricorso; cioè non ha alcun effetto. La strana squalifica ricevuta e la precedente sospensione provvisoria poggiano su questo, ovvero sul nulla".

Viene contestato anche altro.
"Si sostiene che avrei prodotto un vantaggio alla Federazione Italiana Nuoto attraverso un contratto integrativo firmato da me, in veste di presidente della Lega Europea di Nuoto (lo ero fino al febbraio 2022) e dal segretario generale della FIN. Sono speculazioni che sarà facile chiarire perché ho firmato molteplici contratti con la FIN nel corso della mia presidenza europea per eventi continentali, così come i miei predecessori, e non sono mai stati oggetto di contestazione. Peraltro, nella circostanza, si riferiscono al contratto per organizzare gli strepitosi campionati europei di nuoto di Roma dello scorso agosto, con particolare riferimento agli effetti della pandemia. Gli Europei sono stati un successo riconosciuto anche dal nuovo management della federazione continentale che mi ha ringraziato personalmente. Cag...te che però hanno avuto grande risonanza".

E per le quali ha perso il posto di capogruppo e un ruolo nel governo Meloni.
"Non lo so; la vicenda può essere stata strumentalizzata, ma sottolineo che sono questioni prive di rilevanza penale e tutto si scioglierà come neve al sole. La Federazione italiana nuoto è un miracolo sul piano tecnico e organizzativo, ha solidità economica ed è ammirata nel mondo. Sto pagando il prezzo di questi successi. Qualche invidioso ha utilizzato contro di me contestazioni che, ripeto, sono basate sul nulla".

Ha pagato anche le liti interne fra la corrente Tajani, uomo a cui è legato, e quella di Licia Ronzulli?
"Questo lo sta dicendo lei".

Resta in Forza Italia?
"Resto, a meno che io capisca di essere di disturbo; ma vedo un panorama politico in grande trasformazione attorno a me, sarà una legislatura interessante. E io parteciperò alle evoluzioni che verranno".

Si è pentito di aver disertato l'assemblea di gruppo in cui Berlusconi ha fatto acclamare il suo successore.
"Avevo un altro impegno improrogabile. E poi, non so se avete letto, fra le tante cose dette da Berlusconi in quella riunione, c'erano anche parole di affetto nei miei confronti e una candidatura al governo".

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