Mondiali. Razzetti e Martinenghi argento, Paltrinieri bronzo
Due argenti, di cui uno storico, un bronzo, due pass per le finali, altrettante qualificazioni alle Olimpiadi e due primati personali. E' trionfale la quarta giornata dei ventunesimi campionati del mondo all'Aspire Dome a Doha per l'Italnuoto, che vede impennare il suo medagliere a quota sei (1-4-1) con tante frecce al suo arco ancora da scoccare fino a domenica 18 febbraio.
HIGHLANDER RAZZO D'ARGENTO. Ormai è proiettato in una nuova dimensione, quella che lo sta trasportando verso la consacrazione definitiva e dunque all'eccellenza. Alberto Razzetti è in forma extralusso, quella che non teme tour de force e fatiche, ed è vice campione del mondo nei 200 farfalla che in semifinale gli avevano regalato il terzo pass olimpico, dopo quelli conquistati nei 200 e nei 400 misti agli Assoluti di Riccione a novembre. Di altissimo livello la finale del 24enne di Genova - tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport, allenato dal 2020 a Livorno da Stefano Franceschi e bronzo europeo a Roma 2022 - che nuota il primato personale in 1'54"65 (precedente 1'54"87), dove spicca il clamoroso terzo cinquanta in 29"48 con un ultimo invece leggermente più contratto in 31"15. Sul gradino più alto del podio sale il giapponese Tomoru Honda in 1'53"88 e sul terzo l'austriaco Martin Esperenberger in 1'55"16. Quella del "Razzo" è una medaglia storica, la prima per l'Italnuoto nei 200 farfalla in una rassegna iridata.
Neanche il tempo di rifiatare per Razzetti, che va forte come la Ferrari e la Ducati di cui è tifoso (tra i suoi sogni c'è quello di guidare un'automobile), e mezz'ora dopo è sui blocchi per le semifinali dei 200 misti. La fatica, come più volte dimostarto, non è un fattore per il polivalente ligure che accede alla finale con un tranquillo quinto tempo in 1'58"21; davanti c'è l'americano Carston Foster in 1'57"13 ma giovedì i pronostici sono aperti, perché sono in sei sullo stesso livello e tra questi c'è ovviamente anche Alberto Razzetti.
“E’ valsa la pena fare fatica questi giorni – afferma Alberto Razzetti, stanchissimo dopo il doppio impegno ravvicinato nella finale dei 200 farfalla e semifinale dei 200 misti, mentre si aggiusta la medaglia al collo – E’ una medaglia pesante. Sono contento dei 200 farfalla ovviamente, ma anche dell’altra gara, dove comunque non era scontato entrare in finale. Argento molto importante, la prima medaglia mondiale in vasca lunga e sicuramente un bel passo in avanti. Era l’obiettivo che avevo da tempo e sapevo che questo era il momento giusto per provarci. Sapevo di potermela giocare. Ho provato a stare con Honda fino alla fine, poi lui ha avuto più energia, pero sono davvero contento. Ho migliorato il personale, ho conquistato un argento, direi che oggi è perfetto così. Domani c’è un’altra finale e cercherò di giocarmela, di divertirmi. Non ho ancora visto i tempi degli altri. Ci penseremo più tardi, ora mi godo la medaglia”.
Gregorio Paltrinieri, il capitano degli azzurri, gli ha fatto i complimenti. “Sono contento per Razzo. Mi piace molto. E’ diventato supercompetitivo in tante gare, un atleta di elité, ha conquistato tre pass olimpici, davvero bravissimo”. “Fa sempre piacere ricevere i complimenti, soprattutto da un campione del suo calibro. Sono molto contento che abbia detto queste cose e lo ringrazio. Sicuramente ho fatto dei grandi passi avanti, sia mentalmente che atleticamente. E’ tutta fiducia che entra. Cerco di rimanere sull’onda, continuare così e divertirmi”.
E sulla gestione di una giornata tanto impegnativa conclude dicendo: “ormai ci sono abituato. Cerco sempre di concentrarmi su una gara alla volta. Comincio la giornata cercando di pensare il meno possibile alla seconda. Quindi fare la prima il meglio possibile e poi preoccuparmi di recuperare un po'. Anche oggi ci sono riuscito. Ottima la giornata”.
IL BIS DI TETE. Era arrivato a questi Mondiali con qualche punto interrogativo, tornerà in Italia solo con escalamativi. Nicolò Martinenghi è sempre fenomenale e, dopo l'argento con pass olimpico nei 100, concede un favoloso bis ed è secondo anche nei 50 rana, preceduto dall'aussie Sam Williamson che lo supera a dieci metri dall'arrivo e vince in 26"32. Il 24enne di Varese - tesserato per CC Aniene e allenato da Marco Pedoja, vice campione iridato a Budapest 2022 - tocca in 26"39 ad appena sei centesimi dal suo record italiano di 26"33 siglato per il titolo europeo diciotto mesi fa a Roma. Il bronzo è dello statunitense Nic Fink - primo nella doppia distanza lunedì - in 26"49. Il vero sconfitto è sua maestà sir Adam Peaty solamente quarto in 26"77.
“Perdere un 50 con 26”3 è qualcosa di bello e assurdo contemporaneamente – commenta Nicolò Martinenghi, sempre col sorriso che lo contraddistingue – C'ho sperato, stavo veramente bene. Non ho pensato mai alla gara in tutta la giornata, anche sul blocco ero molto rilassato, ero senza pensieri e mi sono detto <so quello che devo fare>. E’ uno dei miei miglior cinquanta, quindi non posso nascondere che rosico un po'.A forza di raccattare i centesimi lasciati in giro questi anni nei 50 diventerò milionario. Bellissima gara, comunque, l’australiano Sam Williamson è andato davvero forte, il livello si è alzato tantissimo. Non sembra ma sono contento perché mi porto a casa un 50 migliore rispetto al cento. Quindi con tanta felicità addosso”.
Finisce sesto Simone Cerasuolo, ancora poco sciolto nella sua nuotata che sarà al top per gli assoluti di inizio marzo. Il 20enne di Imola che a Roma fu d'argento - tesserato per Fiamme Oro, preparato da Cesare Casella - conclude in 26"93. Per l'Italia si tratta della quarta medaglia nella specialità (0-3-1), secondo argento per Martinenghi dopo quello di Budapest 2022: la prima fu il bronzo di Domenico Fioravanti a Fukuoka nel 2001.
Nicolò Martinenghi dopo Gregorio Paltrinieri (9) e Thomas Ceccon (6) è il terzo nuotatore italiano a conquistare almeno 5 medaglie iridate in vasca lunga; e diventa, insieme a Paltrinieri e Federica Pellegrini, il terzo nuotatore azzurro a salire su due podi individuali in almeno due edizioni dei campionati mondiali.
SUPERGREG BRONZO. Un fuoriclasse, un campione assoluto lo si riconosce dalla capacità di andare oltre i propri limiti anche quando la condizione fisica non è quella dei giorni migliori. Gregorio Paltrinieri è leggendario e dalla corsia 1, una di quelle da cui in genere partono i “comprimari”, sorprende quasi tutti gli avversari e si mette al collo un pesantissimo bronzo negli 800 stile libero, continuando a scrivere la sua storia da mito e conquistando un altro pass olimpico dopo quello nei 1500 e nella 10 km in acque libere. Lo battono, superandolo negli ultimi cinquanta metri dopo che SuperGreg aveva preso il comando da metà gara, l'irlandese e primatista europeo (7'39"19) Daniel Wiffen, che proprio a Paltrinieri strappò il record con il quarto posto a Fukuoka, oro in 7'40"94 e l'aussie Elijah Winnington argento in 7'42"95. Il vincitore di tutto, primatista italiano e vice campione olimpico - tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto - nuota in 7'42"98, sedici vasche a 29"1-29"2 con frequenza che è calata solo nell'ultimo. Questi i passaggi di Paltinieri ogni cento metri: 55"18 (2), 1'52"87 (2), 2'51"00 (2), 3'49"27 (2), 4'47"42 (1), 5'45"99 (1), 6'44"66 (1). Paltrinieri torna sul podio nella gara in cui è vice campione olimpico ed è stato una volta mondiale (Gwangju 2019), una argento (2015) ed una bronzo (2017).
“Faccio le gare per vincere, però nell’ultimo cento non ne avevo più ed ho cercato di difendere la seconda posizione – spiega Gregorio Paltrinieri, allenato al Centro Federale Polo Acquatico Frecciarossa di Ostia da Fabrizio Antonelli – Daniel Wiffen è molto forte e Winninngton alla otto non riuscivo a vederlo. Un po' di sfortuna per la medaglia, però è stata una bella gara. Una volta ci sarei rimasto peggio, adesso vado più alla caccia di emozioni positive. Finalmente le ho trovare e non è sempre così, anzi è sempre più difficile. Può essere argento, può essere bronzo, però hai provato belle sensazioni. Quando faccio una gara del genere mi sento veramente vivo in pieno. E’ stato bello partire forte, faticare in mezzo, morire e vedere gli altri che risalivano. E’ una cosa che mi piace fare; mi piace gareggiare in generale. La differenza tra ieri e oggi è che in batteria è difficile trovare queste sensazioni perché la posta in palio è minore, mentre in finale è sempre bello lottare. Questa è la cosa di cui sono più contento”.
Dal bordo vasca il suo allenatore Fabrizio Antonelli era incontenibile. “Lo vedevo agitarsi e incitarmi ad ogni passaggio – sorride Greg – e la sua spinta fa la differenza; mi aiuta a tenere duro quando si fa critica”. Gregorio Paltrinieri, lasciati alle spalle i malanni in serie che hanno caratterizzato l’anno solare 2023, si è messo al collo la 16esima medaglia della gloriosa e irripetibile carriera ai Campionati mondiali. SuperGreg rimane ovviamente il nuotatore azzurro con più podi iridati individuali, con tredici piazzamenti nelle prime tre posizioni in diciotto gare, tra finali e finali dirette (acque libere) disputate. Analizzando il significativo percorso del fuoriclasse carpigiano, balza all’occhio come negli ultimi dieci anni vanti quali peggiori risultati due sesti posti negli 800 a Barcellona 2013 e nella 10 km a Gwangju 2019, e l'ottavo negli 800 sl a Fukuoka con il fuoriclasse azzurro in precarie condizioni fisiche. Paltrinieri diventa il primo uomo della storia a mettere al collo quattro medaglie iridate negli 800 stile libero: numeri, insomma, da leggenda.
Finisce settimo un comunque bravissimo Luca De Tullio - tesserato per Fiamme Oro e CC Aniene e seguito da Christian Minotti - in 7'49"79.
MISTA MIXED SESTA. In chiusura di giornata l'ottimo sesto posto, sperare in qualcosa in più era difficile, della 4x100 mista mixed che in mattinata aveva ottenuto, con l'ingresso in finale, il pass olimpico. Michele Lamberti (54"48), Nicolò Martinenghi (58"21), Giulia D'Innocenzo (1'00"22) e Chiara Tarantino (54"38) concludono in 3'47"29. L'oro è degli Stati Uniti in 3'40"22, l'argento dell'Australia in 3'43"12 e il bronzo della Gran Bretagna in 3'45"09.
MIRESSI SOGNA, FRIGO ALLE OLIMPIADI. La finale dei 100 stile libero è da sempre una delle più attese, uno spettacolo nello spettacolo. A farne parte giovedì pomeriggio ci sarà anche un superbo Alessandro Miressi che ci entra dalla porta principale, stampando in semifinale il secondo crono. Davanti all'azzurro, infatti, c'è il cinese e neo primatista del mondo (46"80 in finale nella prima frazione della 4x100) Pan Zhanie in 47"73 e che non sembrerebbe così invulnerabile. Il 25enne torinese - tesserato per Fiamme Oro e CN Torino, seguito da Antonio Satta - nuota un super 47"88, con un passaggio ottimo in 23"05, considerando le sue caratteristiche, e un ritorno notevole in 24"83. Eliminato, malgrado il personale e per quattro centesimi che sanno di rimpanti, Manuel Frigo nono e primo degli esclusi. Il 27enne patavino di Cittadella - tesserato Fiamme Oro e Team Veneto, preparato al Centro Federale di Ostia da Claudio Rossetto - tocca in 48"25 (prec. 48"45), tempo che però gli consente di essere qualificato alle Olimpiadi come staffettista, contro il 48"22 dello statunitense Matthew Richards.
COCCONCELLI OUT PER DUE CENTESIMI. Sono solo due i centesimi, invece, che dividono Costanza Cocconcelli dalla finale dei 50 dorso. La 22enne di Bologna - tesserata per Fiamme Gialle e Nc Azzurra 91, seguita da Paolo Palchetti - è nona ex aequo, come l'orange Maaike de Waard, in 28"14, un centesimo peggio della svedese Louise Hansson e dell'olandese Kira Toussaint, anche loro in condominio al settimo posto in 28"13. Nel successivo spareggio come miglior riserva, l'emiliana è battuta dall'avversaria 27"89 contro 28"24. Guida la giovanissima australiana, diciannove anni ancora da compiere, Iona Anderson in 27"51.
Così gli azzurri nelle semifinali e finali della 4^ giornata
Mercoledì 14 febbraio
800 stile libero mas FINALE
RI 7'39''27 di Gregorio Paltrinieri del 24/07/2019 a Gwangju
Tempo limite olimpico 7'42"8
1. Daniel Wiffen (Irl) 7'40"94
2. Elijah Winnington (Aus) 7'42"95
3. Gregorio Paltrinieri 7'42"98
7. Luca De Tullio 7'49"79
200 stile libero fem
1. Siobhan Haughey (Hkg) 1'54"89
2. Erika Fairweather (Aus) 1'55"77
3. Brianna Thorsell (Aus) 1'56"00
Nessuna italiana qualificata
100 stile libero mas semi
RI 47''45 di Alessandro Miressi del 19/05/2021 a Budapest
Tempo limite olimpico 48"2
1. Pan Zhanle (Chn) 47"73
2. Alessandro Miressi 47"88 qual. in finale
9. Manuel Frigo 48"25 pp (precedente 48"45 del 26/07/2023 a Fukuoka) eliminato
50 dorso fem semi
RI 27''39 di Silvia Scalia del 13/08/2022 a Roma
1. Iona Anderson (Aus) 27"51
9. Costanza Cocconcelli 28"14 eliminata
Spareggio come prima riserva
1. Maike de Waard (Ned) 27"89
2. Costanza Cocconcelli 28"24
200 farfalla mas FINALE
RI 1'54''28 di Federico Burdisso del 19/05/2021 a Budapest
Tempo limite olimpico 1'55"0
1. Tomoru Honda (Jpn) 1'53"88
2. Alberto Razzetti 1'54"65 pp (precedente 1'54"87 del 20/06/2022 a Budapest)
3. Martin Espernberger (Aut) 1'55"16
50 rana mas FINALE
RI 26''33 di Nicolò Martinenghi del 16/08/2022 a Roma
1. Sam Williamson (Aus) 26"32
2. Nicolò Martinenghi 26"39
3. Nic Fink (Usa) 26"49
6. Simone Cerasuolo 26"93
200 farfala fem semi
Nessuna italiana iscritta
200 misti mas semi
RI 1'56"21 di Alberto Razzetti del 28/11/2023 a Riccione
1. Carston Forster (Usa) 1'57"13
5. Alberto Razzetti 1'58"21
4x100 mista mixed FINALE
RI 3'39''28 di Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Elena Di Liddo, Federica Pellegrini del 31/07/2021 a Tokyo
1. Usa 3'40"22
2. Australia 3'43"12
3. Gran Bretagna 3'45"09
6. Italia 3'47"29
Michele Lamberti 54"48, Nicolò Martinenghi 58"21, Giulia D'Innocenzo 1'00"22, Chiara Tarantino 54"38
Atleti qualificati alle Olimpiadi di Parigi 2024
Gregorio Paltrinieri nei 1500 e negli 800 stile libero
Alberto Razzetti nei 200 e nei 400 misti e nei 200 farfalla
Thomas Ceccon nei 100 dorso
Benedetta Pilato nei 100 rana
Alessandro Miressi nei 100 stile libero
Nicolò Martinenghi nei 100 rana
Simona Quadarella nei 1500 stile libero
Manuel Frigo 4x100 stile libero
Staffette qualificate alle Olimpiadi di Parigi 2024
4x100 stile libero mas
4x100 stile libero fem
4x100 mista mixed
Medaglie dell'Italia (1-4-1)
O. Simona Quadarella in 15'46"99 nei 1500 stile libero il 13/02/2024
A. 4x100 stile libero maschile in 3'12"08 l' 11/2/2024
con Alessandro Miressi 47"90, Lorenzo Zazzeri 47"99, Paolo Conte Bonin 47"83, Manuel Frigo 48"36
A. Nicolò Martinenghi in 58"84 nei 100 rana il 12/2/2024
A. Alberto Razzetti in 1'54"65 nei 200 farfalla il 14/02/2024
A. Nicolo Martinenghi in 26"39 nei 50 rana il 14/02/2024
B. Gregorio Paltrinieri in 7'42"98 negli 800 stile libero il 14/02/2024
Primati personali (4)
Michele Lamberti nei 100 dorso in 53"73 nelle batterie il 12/2/2024
Luca De Tullio negli 800 stile libero in 7'46"55 nelle batterie il 13/02/2024
Manuel Frigo nei 100 stile libero in 48"25 in semifinale il 14/02/2024
Alberto Razzetti nei 200 farfalla in 1'54"65 in finale il 14/02/2024
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Mondiali. Quadarella regina dei 1500 con pass olimpico
Simona Quadarella si prende lo scettro dei 1500 stile libero e stacca il biglietto per le Olimpiadi di Parigi 2024; Alberto Razzetti si qualfica con il miglior tempo per la finale dei 200 farfalla, conquistando il suo terzo pass olimpico dopo 200 e 400 misti; Nicolò Martinenghi e Simone Cerasuolo avanzano nei 50 rana e mercoledi proveranno a far saltare il banco. La terza giornata dei 21esimi Mondiali all'Aspire Dome di Doha arricchisce il medagliere dell'Italnuoto (1-2-0) e regala emozioni.
QUADARELLA IMPERATRICE. La regina del mezzofondo europeo si è ripresa il mondo e proverà a conquistare tra sei mesi il podio alle Olimpiadi di Parigi. Simona Quadarella compie l’impresa, approfitta, come avvenne a Gwangju 2019 quando portò il record italiano a 15'40"89, dell’assenza della statunitense pluricampionessa olimpica e del mondo Katie Ledecky, e vince l'oro nei 1500 stile libero. Strepitosa la finale della 24enne romana e tricampionessa europea in carica - tesserata per CC Aniene, allenata da Christian Minotti - che conduce trenta vasche a 31"8-31"9 di media e nuota in 15'46"99 nettamene più veloce del tempo limite olimpico (15'55"0). Questi i passaggi di Quadarella ogni cento metri: 1'00"56, 2'03"87, 3'07"18, 4'10"51, 5'13"17, 6'16"19, 7'19"24, 8'22"49, 9'25"64, 10'29"07, 11'32"60, 12'36"36, 13'40"06, 14'44"52. Annientate le avversarie con la cinese Li Bingjie argento in 15'56"62 e la tedesca Isabel Gose terza in 15'57"55.
“Volevo vincere, sapevo che era alla mia portata e sono contenta per il tempo, che non mi aspettavo così buono”. Simona Quadarella è un fiume in piena. Sorridente e soddisfatta. “Anche mentre nuotavo non mi accorgevo del tempo che stavo nuotando - continua la 25enne mezzofondista romana - Sono contenta anche per i miei genitori che hanno fatto tanta strada per essere qui e tra qualche giorno mi raggiungerà anche mia sorella che vive in Arabia. Aver ottenuto la qualificazione olimpica è uno stimolo in più; adesso davvero posso lavorare per Parigi e basta. Questo 15’46” mi fa sperare molto di più. E’ ovvio che poi alle Olimpiadi per provare a conquistare una medaglia ci vorrà molto di meno, però se nuoto questo tempo adesso potrò fare anche meno”. E pensare che a questo mondiale avrebbe potuto non esserci. “All’inizio era incerta se partecipare o meno – spiega Simona, tesserata per il CC Aniene – C’è stato un attimo in cui ho titubato perché le sensazioni non erano proprio fantastiche e quindi adesso sono contenta ancora di più. Questa medaglia la dedico a me stessa perché ultimamente in allenamento stavo facendo tanta fatica ed è servita a qualcosa. Rispetto alla medaglia d’oro mondiale precedente, quella di Gwangju, questa è completamente diversa: sono arrivata un po' più tranquilla e con meno aspettative perché comunque un mondiale a febbraio è diverso. Sapevo che l’oro era alla mia portata, ma poi bisogna sempre confrontarsi con le avversarie in vasca”.
Il risultato odierno le consente di salire sul podio per la quinta edizione consecutiva, primeggiando in due occasioni; in ambito nazionale ci sono due illustri precedenti: Federica Pellegrini che è salita otto volte consecutive sul podio iridato nei 200 stile libero tra il 2005 e il 2019 vincendo in quattro occasioni e Gregorio Paltrinieri in cinque nei 1500 stile libero tra il 2013 e il 2022 imponendosi tre volte.
Se si considerano le medaglie iridate complessive in vasca lunga, la otto volte campionessa europea si attesta a quota 6 come Thomas Ceccon, cifra che li pone alle spalle dei soliti noti Pellegrini (11) e Paltrinieri (8).
Il prossimo obiettivo è rappresentato dal podio negli 800 metri, che andranno in scena tra le eliminatorie venerdì e la finale sabato. La possibilità di ottenere due medaglie nella stessa rassegna iridata, come avvenuto nel 2019, appaiono concrete e poi cadrebbero altri inediti numeri come la doppietta d'oro 800-1500.
Simona Quadarella è diventata la terza atleta nella storia dopo la statunitense Katie Ledecky (36 volte) e la cinese Wang Jianjie (7) a infrangere in almeno sei occasioni la barriera dei 15'50.
Quello della fuoriclasse azzurra è un oro storico vale a dire il numero 50 ai Mondiali per l'Italia, traguardo finora superato da autentiche corazzate come Stati Uniti, Cina, Australia, Russia e Germania.
TETE E CERA IN FINALE SUL VELLUTO. Promettono scintille e spettacolo i 50 rana che avranno in finale due azzurri che saranno attori protagonisti. Sono Nicolò Martinenghi, quasi al top della condizione psicofisica dopo l'argento nella doppia distanza con annesso pass olimpico conquistato in semifinale, e un ottimo Simone Cerasuolo che, pur avendo focalizzato la sua preparazione per essere al meglio agli assoluti di Riccione, si dimostra in palla anche in Qatar. Il 24enne di Varese - tesserato per CC Aniene e allenato da Marco Pedoja, vice campione iridato a Budapest 2022 - tocca in 26"65 che vale il secondo crono, preceduto solamente dall'aussie Sam Williamson in 26"41, non troppo lontano dal suo record italiano di 26"33 siglato per il titolo europeo diciotto mesi fa e che mercoledì pomeriggio può provare a migliorare; il 20enne di Imola che a Roma fu d'argento - tesserato per Fiamme Oro, preparato da Cesare Casella - conclude in 26"98 per il sesto tempo. Sarà una finale dal livello altissimo e ne faranno parte anche lo statunitense ed oro nella doppia distanza Nic Fink quarto in 26"77 e il vincitore di tutto sir Adam Peaty quinto in 26"85.
“Siamo contenti – dice Nicolò Martinenghi condividendo la soddisfazione per il risultato con Simone Cerasuolo – Entrambi in finale. Mi sentivo bene. Pensavo di stare un pochino peggio perché durante il riscaldamento ero un po' affaticato, appesantito, poi in gara ero molto concentrato, sapevo quello che stavo facendo. C’è ancora un po' di margine, è uscito Ilya Shymanovich che ha liberato un posto, ma la concorrenza è comunque altissima”.
RAZZO AVANTI CON ALTRO PASS OLIMPICO. Alberto Razzetti si conferma garista d'autore, uno di quelli che cresce di condizione con il passare delle sessioni, e accede alla finale dei 200 farfalla con il miglior tempo, prendendosi un altro pass olimpico, dopo quelli conquistati nei 200 e 400 misti agli assoluti di Riccione lo scorso novembre. Il 24enne di Genova - tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport, allenato dal 2020 a Livorno da Stefano Franceschi e bronzo europeo a Roma 2022 - nuota in 1'55"09 (tempo limite 1'55"0), con un fantastico ultimo 50 in 30"42, a ventidue centesimi dal primato personale e a otto decimi dal record italiano di 1'54"28 di Federico Burdisso (Esercito/Aurelia Nuoto), che questa volta paga la solita condotta gara sparagnina, ed è nono in 1'56"68, primo degli esclusi; il 23enne pavese - allenato al Centro Federale di Ostia da Fabrizio Antonelli - per entrare in finale doveva fare meglio dell'1'56"04 del magiaro Richard Marton.
“Sono molto contento – afferma Alberto Razzetti – Ho disputato una buona gara, ottenuto un buon tempo e centrato il doppio obiettivo: entrare in finale e qualificarmi per le Olimpiadi anche nei 200 farfalla. Ho commesso anche qualche picciolo errore, quindi credo che in finale possa nuotare un tempo migliore. Si cerca sempre di fare meglio. In finale siamo tutti lì. Tutti atleti che hanno fatto 1’54” nella vita, anche meno”.
Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 3^ giornata
Martedì 13 febbraio
200 stile libero mas
1. Hwang Sunwoo (Kor) 1'44"75
2. Danas Rapsys (Ltu) 1'45"05
3. Luke Hobson (Usa) 1'45"26
1500 stile libero fem
RI 15'40''89 di Simona Quadarella del 23/07/2019 a Gwangju
Tempo limite olimpico 15'55"0
1. Simona Quadarella 15'46"99
2. Li Bingjie (Chn) 15'56"62
3. Isabel Gose (Ger) 15'57"55
50 rana mas semi
RI 26''33 di Nicolò Martinenghi del 16/08/2022 a Roma
1. Sam Williamson (Gbr) 26"41
2. Nicolò Martinenghi 26"65 qual. in finale
6. Simone Cerasuolo 26"98 qual. in finale
100 dorso fem
1. Claire Curzan (Usa) 58"29
2. Iona Anderson (Aus) 59"12
3. Ingrid Wilm (Can) 59"18
100 dorso mas
1. Hunter Armstrong (Usa) 52"68
2. Hugo Gonzalez (Esp) 52"70
3. Apostolos Christou (Gre) 53"36
200 stile libero fem semi
1. Erika Fairweather (Aus) 1'57"75
Nessuna italiana qualificata
200 farfalla mas semi
RI 1'54''28 di Federico Burdisso del 19/05/2021 a Budapest
Tempo limite olimpico 1'55"0
1. Alberto Razzetti 1'55"09 qual. in finale e pass olimpico
9. Federico Burdisso 1'56"68 eliminato
100 rana fem
Nessun italiano qualificato
Atleti qualificati alle Olimpiadi di Parigi 2024
Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero
Alberto Razzetti nei 200 e nei 400 misti e nei 200 farfalla
Thomas Ceccon nei 100 dorso
Benedetta Pilato nei 100 rana
Alessandro Miressi nei 100 stile libero
Nicolò Martinenghi nei 100 rana
Simona Quadarella nei 1500 stile libero
Staffette qualificate alle Olimpiadi di Parigi 2024
4x100 stile libero mas
4x100 stile libero fem
Medaglie dell'Italia (1-2-0)
4x100 stile libero maschile in 3'12"08 l' 11/2/2024
con Alessandro Miressi 47"90, Lorenzo Zazzeri 47"99, Paolo Conte Bonin 47"83, Manuel Frigo 48"36
Nicolò Martinenghi in 58"84 nei 100 rana il 12/2/2024
Simona Quadarella in 15'46"99 nei 1500 stile libero il 13/02/2024
Primati personali (2)
Michele Lamberti nei 100 dorso in 53"73 nelle batterie il 12/2/2024
Luca De Tullio negli 800 stile libero in 7'46"55 nelle batterie il 13/02/2024
Foto Giorgio Scala, Giorgio Perottino, Andrea Staccioli, Andrea Masini / DBM
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Mondiali. Martinenghi si conferma d'argento nei 100 rana
“Qualificazione ottenuta, medaglia presa, adesso posso anche tornare a casa”. E’ soddisfatto e sorridente come sempre Nicolò Martinenghi quando scende dal podio, dopo aver ricevuto l’argento conquistato nella finale dei 100 rana. “Medaglia bella, pesante e sudata e soprattutto conquistata in un periodo atipico della stagione. E poi ho battuto Peaty per la prima volta al mondiale”. E' Tete, che si conferma per la terza volta consecutiva sul podio iridato, il protagonista della seconda giornata dei 21esimi Mondiali all'Aspire Dome Arena di Doha.
SEMPRE SU. Un fuoriclasse sempre capace di rigenerarsi e di trovare nuovi stimoli, andando oltre i propri limiti. Un campione vero dentro e fuori dall'acqua che vuol regalarsi un 2024 da assoluto protagonista. Nicolò Martinenghi aveva annunciato in semifinale, dove aveva conquistato il pass per le Olimpiadi, di avere ancora margine e si prende l'argento nei 100 rana, restando sul podio iridato dopo il secondo posto di Fukuoka 2023 e l'oro di Budapest quando raccolse l'eredità lasciata vacante dal baronetto britannico Adam Peaty, oggi terzo in 59"10. Diventa re lo statunitense Nic Fink, che con Tete fu ex aequo in Giappone, in 58"57 grazie a super primo 50 in 26"98. Il 23enne di Varese e primatista italiano (58"26) - campione europeo in carica nei 50 e 100 e bronzo olimpico - nuota in 58"84, passa in controllo (come avvenuto in tutte e tre i turni) in 27"43 e poi accelera con un ritorno sublime in 31"41, scendendo ancora sotto il limite olimpico richiesto (59"1) e come avvenuto in semifinale in cui ha chiuso in 59"13.
“Prima della gara ho pensato che sarebbe stato bello prendere la terza medaglia di fila in tre mondiali diversi –racconta Nicolò Martinenghi– E’ stata una gara molto strana, molto nervosa. Non tanto per me, quanto per gli altri. Io sapevo di valere questo tempo, magari qualche decimo in meno. Volevo passare 27”4, anche un pochino più forte, per questo ho lavorato. Ero qua per guadagnare la qualificazione olimpica con questo tempo e ci sono riuscito in semifinale. Oggi sarebbe era importante mettere la mano davanti perché bisogna dimostrare di esserci sempre quando conta, non quando non serve. Magari potevo anche andare a vincerla, ma va bene così. Mi aspettano sei mesi di allenamenti per arrivare all’Olimpiade al top. Quando si vince non è mai semplice ripetersi e trovare nuovi stimoli. Io provo a cogliere ovunque per migliorare sempre. E’ una lotta con se stessi, a tratti sfiancante, ma anche entusiasmante. Lo si fa per medaglie come queste e prospettive ancora più importanti”.
Cresciuto nel Nuoto Club Brebbia seguito dal tecnico Marco Pedoja, prima di passare al Circolo Canottieri Aniene, Martinenghi sta effettuando in queste stagioni un percorso caratterizzato da una crescita graduale e costante: iniziata dai successi internazionali in tutte le piscine giovanili per l'esordio ai mondiali del 2017 a Budapest con un nono posto propiziatorio, seppur sfortunato, non ancora maggiorenne; poi la squalifica in semifinale a Gwangju nel 2019. Un'esperienza formativa, che ha alimentato sia la consapevolezza sia la voglia di emergere esplosa alle Olimpiadi di Tokyo con il bronzo anche con la 4x100 mista; poi nel 2022 la consacrazione definitiva gli ori ai mondiali di Budapest e agli europei allo Stadio del Nuoto di Roma; nel 2023 l'argento iridato della maturità a Fukuoka 2023.
Per l'Italnuoto è la settima medaglia nella specialità (1-5-1) e per la prima volta nella storia un ranista si conferma per tre volte sul podio dei campionati mondiali di nuoto in vasca lunga; Gianni Minervini fu due volte medaglia nei 100 rana (argento Madrid 1986 e bronzo Perth 1991). I riferimenti storici sono illustri: Federica Pellegrini è salita otto volte consecutive sul podio iridato nei 200 stile libero tra il 2005 e il 2019 vincendo in quattro occasioni, Gregorio Paltrinieri cinque nei 1500 stile libero tra il 2013 e il 2022 imponendosi tre volte e Simona Quadarella quattro volte nei 1500 tra 2017 e 2023 vincendo nel 2019.
Nicolò Martinenghi dopo Gregorio Paltrinieri (8), Thomas Ceccon (6) e Massimiliano Rosolino (5) è diventato il quarto nuotatore italiano a conquistare almeno 5 medaglie iridate in vasca lunga.
SEMIFINALI. Eliminato nei 100 dorso Michele Lamberti - allenato da settembre al Centro Federale di Verona da Alberto Burlina - che paga una piccola indecisione allo start per una semifinale tutta in rincorsa. Il 23enne bresciano - tesserato per Fiamme Gialle e GAM Team, figlio del campione del mondo Giorgio, della stileliberista Tania Vannini e fratello di Noemi e Matteo - chiude in 53"89 che vale l'undicesimo crono, per l'ingresso in finale serviva far meglio del 53"72 dello statunitense Jack Aikins. Davanti a tutti l'altro americano Hunter Armstrong in 53"04. “La finale era accessibile – ammette Michele Lamberti – Penso che sia stato tutto per una virata sbagliata: sono arrivato un po' troppo a ridosso del muro e li ho perso uno o due decimi e la qualificazione in finale sta li. Peccato perché domani sarebbe stata una bella opportunità di disputare la finale. Mi dispiace. Ci sono ancora altre gare, proverò a rifarmi”.
Si fermano in semifinale nei 100 rana Benedetta Pilato, non al top della condizione per una preparazione tutta incentrata sulle Olimpiadi cui è già qualificata. Stop anche per la primatista italiana (1'05"67) Arianna Castiglioni. La 19enne tarantina e campionessa europea - tesserata per Fiamme Oro e CC Aniene, seguita a Torino da Antonio Satta e campionessa mondiale a Budapest 2022 - è nona e prima delle escluse in 1'06"70, con un ottimo stacco (0”64), un buon passaggio in 30"64 ma un rientro molto contratto soprattutto negli ultimi 10 metri per il 36"06 che la esclude dalle migliori otto. Davanti a lei c'è la canadese Sophie Angus (1'06"66). “Ho cambiato atteggiamento perché fondamentalmente la mia gara è da fare così - spiega Benedetta Pilato – però non ne ho proprio più. Per come sono arrivata a questo mondiale è anche un tempo che va bene. Mi lascia perplessa farlo a Budapest in coppa del mondo con un mese di allenamento, dopo essermi trasferita a Torino e non riuscire a nuotare qui anche 1’06” basso, come già successo in tante occasioni. Mentalmente io ci sono sempre, fisicamente adesso un po’ meno. Penso che si sia visto. Ho provato anche ad aggredire la gara, quindi la motivazione non mi manca”.
Invece la 27enne lombarda e primatista italiana - tesserata per Fiamme Gialle e Team Insubrika, preparata da Cesare Casella - non va oltre l'1'07"57 per il sedicesimo posto. La migliore, come in mattinata, è la cinese Tang Qianting in 1'05"36 e finora unica a scendere sotto all'1'06. “Mi dispiace proprio tanto – commenta la primatista italiana Arianna Castiglioni – Dopo Natale in allenamento sono tornata a fare dei tempi che non nuotavo da due anni a questa parte, anzi addirittura più veloci. Non so commentare queste mie due prestazioni; non capisco perché in acqua sia che passo un po' più veloce o più lenta mi sento sempre stanca a finire un cento. Torno a casa, ci sono circa due settimane e mezzo per gli Assoluti, vediamo a Riccione. Certo non mollo. Nella terza olimpiade, considerando che quella scorsa non la considero, voglio prendermi il posto nei 100 rana”.
Out nei 100 dorso anche la debuttante Francesca Pasquino. La 21enne torinese - tesserata per In Sport Rane Rosse e seguita da Riccardo Bianchessi - è sedicesima in 1'01"68. Comanda la statunitense Claire Curzan in 58"73. “Pensiamo subito alla prossima – commenta Francesca Pasquino – Stasera ho provato a passare un pochino più forte, però penso che la tensione mi abbia condizionato un po' negli ultimi metri. Stavo bene, quindi devo ancora capire bene come mai. Ho la staffetta domenica, quindi ho tempo anche per riprendermi. Comunque una semifinale mondiale all’esordio va sempre bene”.
Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 2^ giornata
Lunedì 12 febbraio
100 rana mas FINALE
RI 58"26 di Nicolò Martinenghi del 19/06/2022 a Budapest
1. Nic Fink (Usa) 58"57
2. Nicolò Martinenghi 58"84
3. Adam Peaty (Gbr) 59"10
100 farfalla fem FINALE
RI 57"04 di Elena Di Liddo del 21/07/2019 a Gwangju
1. Angelina Kohler (Ger) 56"28
2. Claire Curzan (Usa) 56"61
3. Louise Hansson (Swe) 56"94
Nessuna italiana qualificata
100 dorso mas semi
RM-RE-RI 51"60 di Thomas Ceccon del 20/06/2022 a Budapest
Tempo limite olimpico 53"2
1. Hunter Armstrong (Usa) 53"04
11. Michele Lamberti 53"89 eliminato
100 rana fem semi
RI 1'05"67 di Arianna Castiglioni del 25/06/2021 a Roma
Tempo limite olimpico 1'06"3
1. Tang Qianting (Chn) 1'05"36
9. Benedetta Pilato 1'06"70 eliminata
16. Arianna Castiglioni 1'07"57 eliminata
50 farfalla mas FINALE
RI 22"68 du Thomas Ceccon del 24/07/2023 a Fukuoka
1. Matos Ribeiro (Por) 22"97
2. Michael Andrew (Usa) 23"07
3. Cameron McEvoy (Aus) 23"08
100 dorso fem semi
RI 58"92 di Margherita Panziera del 04/04/2019 a Riccione
Tempo limite olimpico 59"5
1. Claire Curzan (Usa) 58"73
16. Francesca Pasquino 1'01"68 eliminata
200 stile libero mas semi
1. Danas Rapsys (Ltu) 1'44"96
Nessun italiano qualificato
200 misti fem FINALE
1. Kate Douglass (Usa) 2'07"05
2. Sydney Pickrem (Can) 2'08"56
3. Yu Yiting (Chn) 2'09"01
Nessuna italiana qualificata
Atleti qualificati alle Olimpiadi di Parigi 2024
Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero
Alberto Razzetti nei 200 e nei 400 misti
Thomas Ceccon nei 100 dorso
Benedetta Pilato nei 100 rana
Alessandro Miressi nei 100 stile libero
Nicolò Martinenghi nei 100 rana
Staffette qualificate alle Olimpiadi di Parigi 2024
4x100 stile libero mas
4x100 stile libero fem
Medaglie dell'Italia (0-2-0)
4x100 stile libero maschile in 3'12"08 l' 11/2/2024
con Alessandro Miressi 47"90, Lorenzo Zazzeri 47"99, Paolo Conte Bonin 47"83, Manuel Frigo 48"36
Nicolò Martinenghi in 58"84 nei 100 rana il 12/2/2024
Primati personali (1)
Michele Lamberti nei 100 dorso in 53"73 nelle batterie il 12/2/2024
Foto Giorgio Scala, Giorgio Perottino, Andrea Staccioli, Andrea Masini / DBM
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Mondiali. 4x100 d'argento, Martinenghi in finale con pass olimpico

Alessandro Miressi, Lorenzo Zazzeri, Paolo Conte Bonin e Manuel Frigo conquistano l'argento e confermano per la terza volta consecutiva la 4x100 stile libero sul podio iridato; Chiara Tarantino, Sofia Morini, Emma Virginia Menicucci e Costanza Cocconcelli portano invece la staffetta veloce al quinto posto, che vale il miglior piazzamento della storia. Nicolò Martinenghi si prende la finale dei 100 rana con il pass olimpico per Parigi. Tanti protagonisti azzurri, ed altri scenderanno in acqua da lunedì, nel racconto della giornata d'apertura dei 21esimi Mondiali di nuoto all'Aspire Dome di Doha.
4X100 CONFERMA D'ARGENTO. I quattro moschettieri della 4x100 stile libero in 3'12"08 non scendono giù dal podio iridato, si confermano vice campioni del mondo, battuti solo dalla Cina con il record asiatico in 3'11"08 e una prima frazione monstre di Pan Zhanle che nuota il primato del mondo in 46"80, cancellando il 46"86 siglato dal romeno David Popovici agli europei di Roma 2022. Il bronzo è degli Stati Uniti in 3'12"29; mastica amaro la Gran Bretagna quarta in 3'12"55. Gara come sempre coraggiosa e di altissimo livello da parte degli azzurri. Alessandro Miressi (47"54) cambia al terzo posto; Lorenzo Zazzeri (47"99) risale al secondo e lancia uno strepitoso Paolo Conte Bonin (47"83) che mantiene la posizione, rintuzzando gli attacchi dello statunitense Luke Hobson e del britannico Tom Dean. La chiusura di Manuel Frigo è di alto livello (48"36) per uno scintillante argento.
"Ancora una volta secondi – dice Alessandro Miressi, tesserato per Fiamme Oro e CN Torino - E' una medaglia mondiale importante e ce la teniamo stretta. Siamo contenti per il grande Conte Bonin, che ha nuotato una bella prestazione all'esordio iridato. Riusciamo ad essere competitivi ed inerirci tra le migliori nazioni al mondo anche inserendo un elemento nuovo".
"E' il mio primo campionato del mondo in vasca lunga – continua Paolo Conte Bonin, tesserato con Fiamme Oro e Team Veneto – per cui posso ritenermi soddisfatto. Con 47"8 ho migliorato il tempo della batteria; avevo una leggera scia dal cinese, ma ho chiuso abbastanza bene. C’è un po' di rammarico sapevamo di poter giocarci l'oro anche senza Thomas Ceccon. Il prossimo step sono gli assoluti a Riccione.
“Personalmente sono più contento della medaglia che della mia prestazione – aggiunge Manuel Frigo, tesserato con Fiamme Oro e Team Veneto – Pensavo di nuotare un tempo più basso considerate le sensazioni in acqua. Spero che questa medaglia e questa gara siano da stimolo per i prossimi mesi e per arrivare preparati ai Giochi Olimpici dove siamo i vice campioni”.
"Volevamo vincerla anche senza Thomas – conclude Lorenzo Zazzeri, tesserato con Esercito e RN Florentia – Siamo stati un pochino sottotono, ma è insolito anche partecipare ad un mondiale a febbraio con la preparazione finalizzata per le Olimpiadi di Parigi. La gara, secondo me, si è subito complicata con il record del mondo di Pan Zhanle: è stato sorprendente soprattutto per il momento della stagione. Abbiamo cercato di difenderci e siamo ancora sul podio”.
E' la medaglia della continuità, dopo il quarto posto ai Mondiali di Gwangju 2019, l'argento olimpico a Tokyo 2021, il bronzo iridato a Budapest, l'argento di sette mesi fa con pass olimpico a Fukuoka, e il titolo continentale a Roma nel 2022: rispetto al Giappone c'è Conte Bonin al posto di Ceccon e Frigo in ultima frazione e non in seconda. Si tratta della sesta medaglia nella specialità (0-3-3); il primo argento fu conquistato da Massimiliano Rosolino, Alessandro Calvi, Christian Galenda e Filippo Magnini a Melbourne 2007.
4X100 FEMMINILE QUINTA E NELLA STORIA. Un nuovo capitolo della storia del nuoto italiano lo stanno scrivendo quattro giovanissime velociste che in batteria hanno conquistato la carta olimpica e nel pomeriggio hanno fatto sognare un podio mai visto. Chiara Tarantino (54"60), Sofia Morini (54"49), Emma Virgina Menicucci (54"95) e Costanza Cocconcelli (54"63) portano in 3'38"67 la 4x100 stile libero femminile al quinto posto, che vale il miglior piazzamento in una rassegna iridata: Erika Ferraioli, Silvia Di Pietro, Laura Letrari e Federica Pellegrini erano state seste a Kazan 2015. Sul gradino più alto sale l'Olanda, trascinata in ultima frazione da Marrit Steenbergen (52"35), che precede l'Australia in 3'36"39 e il Canada in 3'37"95.
“L'obiettivo principale era la qualificazione e quella è stata raggiunte - parla ancora a nome di tutte Emma Virginia Menicucci, tesserata con Aniene e Esercito – Riguardo alla gara, complessivamente siamo soddisfatte. Con il tempo che abbiamo fatto a Fukuoka saremmo arrivate sul podio, però considerando il periodo della stagione, considerando che dobbiamo essere preparate anche a marzo agli assoluti a Riccione, è difficile riuscire a mantenere uno stato di forma per un mese intero. Personalmente sono un pochino dispiaciuta perché non sono riuscita a fare del mio meglio. Comunque un quinto posto per la 4x100 stile libero femminile è qualcosa di nuovo, senza Federica Pellegrini. Siamo contente della crescita. Siamo entrate in finale, a differenza di Fukuoka, e ci siamo confrontate con le migliori. E' un ulteriore momento di crescita per il gruppo”.
MARTINENGHI A PARIGI E IN FINALE. Pimpante fisicamente e motivato psicologicamente per una stagione in cui non ha intenzione di mollare nulla. Nicolò Martinenghi è tirato a lucido e in un solo colpo si prende, con il quarto tempo, la finale dei 100 rana e il pass per le Olimpiadi, senza dover aspettare gli assoluti di inizio marzo. Il 23enne di Varese e primatista italiano (58"26) - campione europeo in carica nei 50 e 100 e bronzo olimpico - nuota in 59"13 (tempo limite 59"1), con un passaggio molto controllato in 28"10 e un ritorno a tutto gas in 31"03, e lunedì proverà a confermarsi sul podio iridato, dopo l'argento a Fukuoka 2023, e perché no a riprendersi il titolo strappatogli in Giappone dal fenomeno cinese Qin Haiyang assente in Qatar. La concorrenza per Tete però sara agguerritissima, poiché davanti a lui ci sono il britannico e vincitore di tutto sir Adam Peaty per un ritorno da fenomeno in 58"60 - secondo in terra nipponica ex aequo con Martinenghi - in 58"73 e l'olandese Arno Kamminga in 58"87.
"L'obiettivo pass olimpico è stato raggiunto e sono arrivato a Doha soprattutto con questo obiettivo - racconta Martinenghi, tesserato per CC Aniene e allenato da Marco Pedoja - Adesso sarò più sereno per affrontare la finale e la preparazione in vista di Parigi. Sono convinto che in finale siamo tutti sullo stesso livello. Rispetto a Fukuoka sono più sereno e ho migliorato alcune cose nella mia vita personale e in vasca".
Eliminato un comunque bravissimo Ludovico Blu Art Viberti con il decimo crono, secondo degli esclusi. Il 22enne piemontese - tesserato per CN Torino, preparato da Antonio Satta e figlio di Giorgio, storica firma de La Stampa - chiude con la seconda prestazione personale di sempre in 59"61 e per essere tra i migliori otto doveva andare più veloce del 59"40 del russo Ilya Shymanovich.
FRANCESCHI OUT. Una condizione fisica non delle migliori, dopo l'infortunio che l'ha costretta a saltare gli assoluti invernali, per Sara Franceschi che manca l'accesso alla finale dei 200 misti per dodici centesimi, quelli che le avrebbero consentito di superare la canadese Ashley McMillan ottava in 2'21"23. La 24enne di Livorno e primatista italiana (2'09"30) - tesserata per Fiamme Gialle e Livorno Acquatics, allenata dal padre Stefano e bronzo europeo a Roma 2022 - in 2'12"34 è nona e adesso proverà a ritrovare le risorse giuste in vista della doppia distanza, a lei più congeniale e in programma nella giornata conclusiva. La più veloce, come in batteria, è la statunitense e campionessa uscente Kate Douglass in 2'08"41.
“C’ho provato fino alla fine – racconta la mistista azzurra – evidentemente non gareggiare per così tanto tempo mi ha penalizzata più di quanto pensassi. Dopo il periodo di stop non è stato facile sia fisicamente sia mentalmente ricominciare e acquisire i ritmi necessari per l'altissimo livello. Rimane un po' di rammarico perché avrei voluto nuotare questa finale. Adesso subito la testa rivolta ai 200 rana”.
Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 1^ giornata
Domenica 11 febbraio
400 stile libero mas
RI 3'43"23 di Gabriele Detti del 21/07/2019 a Gwangju
1. Kim Woomin (Kor) 3'42"71
2. Elijah Winnington (Aus) 3'42"86
3. Lukas Martens (Ger) 3'42"96
Nessun italiano qualificato
100 farfalla fem semi
RI 57"04 di Elena Di Liddo del 21/07/2019 a Gwangju
1. Angelina Kohler (Ger) 56"11
Nessuna italiana qualificata
50 farfalla mas semi
RI 22"68 di Thomas Ceccon del 24/07/2023 a Fukuoka
1. Michael Andrew (Usa) 22"94
Nessun italiano qualificato
400 stile libero fem
RI 3'59''15 di Federica Pellegrini del 26/07/2009 a Roma
Migliore prestazione in tessuto 4'01''97 di Federica Pellegrini del 24/07/2011 a Shanghai
1. Erika Fairweather (Aus) 3'59"44
2. Li Bingjie (Chn) 4'01"62
3. Isabel Gose (Ger) 4'02"39
Nessuna italiana iscritta
100 rana mas semi
RI 58"26 di Nicolò Martinenghi del 19/06/2022 a Budapest
Tempo limite olimpico 59"1
1. Adam Peaty 58"60
4. Nicolò Martinenghi 59"13 qual. in finale e pass olimpico
10. Ludovico Blu Art Viberti 59"61 eliminato
200 misti fem semi
RI 2'09"30 di Sara Franceschi del 25/06/2023 a Roma
Tempo limite olimpico 2'10"9
1. Kate Douglass (Usa) 2'08"41
9. Sara Franceschi 2'12"34 eliminata
4x100 stile libero fem FINALE
RI 3'35''90 di Erica Ferraioli, Silvia Di Pietro, Aglaia Pezzatto e Federica Pellegrini del 06/08/2016 a Rio de Janeiro
1. Olanda 3'36"61
2. Australia 3'36"93
3. Canada 3'37"95
5. Italia 3'38"67
Chiara Tarantino 54"60, Sofia Morini 54"49, Emma Virginia Menicucci 54"95, Costanza Cocconcelli 54"63
4x100 stile libero mas FINALE
RI 3'10''11 di Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri, Manuel Frigo del 26/07/2021 a Tokyo
1. Cina 3'11"08 AS e RM di Pan Zhanle in 46"80
2. Italia 3'12"08
Alessandro Miressi 47"90, Lorenzo Zazzeri 47"99, Paolo Conte Bonin 47"83, Manuel Frigo 48"36
3. Usa 3'12"29
Atleti qualificati alle Olimpiadi di Parigi 2024
Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero
Alberto Razzetti nei 200 e nei 400 misti
Thomas Ceccon nei 100 dorso
Benedetta Pilato nei 100 rana
Alessandro Miressi nei 100 stile libero
Nicolò Martinenghi nei 100 rana
Staffette qualificate alle Olimpiadi di Parigi 2024
4x100 stile libero mas
4x100 stile libero fem
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Tragedia di Brema. Il 58° anniversario

Il 28 gennaio 1966 nel cielo di Brema si infrangevano per crudele destino le vite dei giovani nuotatori italiani Bruno Bianchi, Amedeo Chimisso, Sergio De Gregorio, Carmen Longo, Luciana Massenzi, Chiaffredo Rora, Daniela Samuele, dell'allenatore Paolo Costoli e del telecronista Nico Sapio mentre erano avviati ad una gioiosa competizione di sport. Il Comitato Olimpico Italiano e la Federazione Italiana Nuoto posero questa stele sul luogo del sacrificio per affidare il ricordo degli scomparsi alla fedele e fraterna amicizia degli sportivi di Germania.
Recita così la stele nei pressi dell'aeroporto di Brema dove il 28 gennaio 1966 un aereo della Lufthansa partito da Francoforte - il Convair Metropolitan - precipitò in fase di atterraggio. Nessun superstite. Tra le 46 vittime vi erano una selezione della Nazionale di Nuoto e il giornalista Nico Sapio - telecronista nato a Novara nel 1929, impiegato presso la sede RAI di Genova e voce del Nuoto Italiano nelle occasioni importanti - diretti al meeting di Brema, il più prestigioso appuntamento della stagione indoor che sarebbe stato trasmesso in eurovisione. La manifestazione si svolse comunque e nelle corsie che sarebbero dovute essere occupate dagli atleti italiani fu posto un drappo nero, sui blocchi un bouquet di fiori. "Dio come ti amo" cantavano Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti dal palcoscenico del teatro Ariston. Avrebbero vinto loro quell'edizione; ma mentre le case degli italiani erano rallegrate dalla musica, la televisione della Germania Ovest (il Muro di Berlino era stato eretto nel 1961) dava notizia ai tedeschi dell'incidente aereo avvenuto pochi minuti prima.
Gli Azzurri periti nella Tragedia di Brema sono ricordati con una stele allo Stadio del Nuoto di Roma e al Tempio Sacrario degli sport acquatici e nautici eretto sulla via che porta a Brunate, elevato a cento metri da Como, in zona panoramica. Il Santuario è dedicato alla Madonna del Prodigio, una effigie bizantina, trovata in mare Adriatico il 12 settembre 1669 dai Conti Zancaropulo Berardo, mentre fuggivano dalla Candia caduta in potere dei Turchi e navigavano verso Venezia. Alla loro memoria è anche dedicato il campionato nazionale a squadre invernale di nuoto.
I NOSTRI ANGELI
Bruno Bianchi, nato a Trieste il 26 settembre 1943, stile liberista, tesserato per la FIAT Ricambi, era il capitano della Nazionale. Aveva conquistato 3 titoli assoluti (100 sl nel 1963-64 e 200 sl nel 1959), 4 titoli primaverili (100 sl nel 1961-63-64-65), aveva migliorato 16 primati assoluti di cui 2 individuali e contava 19 presenze in azzurro. I suoi primati personali erano 55"7 nei 100 sl e 2'04"0 nei 200 sl. Al suo nome è intitolata il Centro Federale di Trieste che ha ospitato, tra l'altro, i Campionati Europei indoor 2005.
Amedeo Chimisso, nato a Venezia il 26 ottobre 1946, dorsista tesserato per la RN Patavium. Era all'alba della sua carriera in azzurro con una presenza. I suoi primati personali erano 1'04"0 nei 100 e 2'20"2 nei 200 dorso. Proprio il giorno della tragedia aveva stabilito la migliore prestazione italiana nei 200 misti.
Sergio De Gregorio, nato a Roma il 24 febbraio 1946, stile liberista e delfinista della Roma Nuoto. Aveva conquistato 5 titoli assoluti (200 sl nel 1964-65, 400 sl nel 1964-65, 1500 sl nel 1965). Primatista italiano nei 200 sl in 2'01"1, 400 sl in 4'22"9, 800 sl in 9'24"5, 1500 sl in 17'57"6. Il suo primato personale nei 100 delfino era 1'06"4. Aveva migliorato 16 record assoluti di cui 8 individuali. Contava 16 presenze in Nazionale.
Carmen Longo, nata a Bologna il 16 agosto 1947, ranista e mistista della RN Bologna. Aveva conquistato il titolo assoluto nei 200 rana nel 1965 e 3 titoli primaverili (100 rana nel 1965 e 200 rana nel 1964-65). Primatista assoluta nei 200 rana in 2'54"7, aveva record personali nei 100 rana di 1'20"6 e nei 400 misti di 6'08"4. Contava 4 presenze in Nazionale.
Luciana Massenzi, nata a Roma il 22 novembre 1945, stile liberista e dorsista della Roma Nuoto. Aveva conquistato 2 titoli assoluti (100 dorso nel 1962-65) e 2 titoli primaverili (100 dorso nel 1962-63). Primatista italiana nei 100 dorso in 1'12"4, aveva il primato personale dei 100 sl in 1'07"4. Aveva migliorato 9 record assoluti di cui 6 individuali. Contava 10 presenze in Nazionale.
Chiaffredo Rora, noto come Dino, nato a Torino il 5 marzo 1945, dorsista e stile liberista, tesserato per la FIAT Ricambi, allora era uno dei quattro nuotatori italiani ad aver detenuto il record europeo. Nel corso della carriera ha conquistato 4 titoli assoluti nei 100 dorso (1962-63-64-65) e 5 nei 200 dorso (1961-62-63-64-65), oltre a 4 titoli primaverili nei 100 dorso (1962-64-65) e 2 nei 200 dorso (1962-65). Primatista italiano ed europeo nei 100 dorso in 1'01"9, aveva come primati personali 56"8 nei 100 sl, 2'06"7 nei 200 sl, 2'16"7 nei 200 dorso. Aveva migliorato 13 record assoluti di cui 5 individuali. Contava 15 presenze in Azzurro.
Daniela Samuele, nata a Genova l'11 settembre 1948, mistista e delfinista, era alla seconda presenza in Nazionale e ancora non aveva vinto un titolo assoluto al cospetto di una brillante carriera giovanile. Nuotava per la Canottieri Olona. I suoi primati personali erano di 1'13"6 nei 100 delfino e 6'01"8 nei 400 misti.
Paolo Costoli, un uomo nato per vivere in acqua. Pioniere del nuoto di fondo, brillante atleta prima e saggio maestro nel nuoto poi, pallanotista con la RN Florentia con cui aveva conquistato 4 scudetti. Costoli, nato a Firenze nel 1910, è stato il miglior nuotatore italiano dell'anteguerra, capace di conquistare ai Campionati europei, a livello individuale, due medaglie d'argento (400 sl e 1500 sl a Magdeburgo 1934) e un bronzo (1500 a Parigi 1931) e, in staffetta, due medaglie di bronzo con la 4x200 (Parigi 1931 e Magdeburgo 1934). Nel corso della carriera da atleta ha conquistato 14 titoli assoluti (nei 100 sl nel 1930, nei 200 sl nel 1931-32, nei 400 sl nel 1929-31-32-34, nei 1500 nel 1929-30-32-34-35-37-38), oltre ad aver stabilito ben 11 record italiani tra cui spiccano il 2'19"0 nei 200 sl (1930), il 4'54"8 nei 400 sl (1935), il 10'41"0 negli 800 sl (1930) e il 20'25"4 nei 1500 sl (1930). Da tecnico ha guidato prima la RN Florentia di Paolo Galletti e poi l'AS Roma di Sergio De Gregorio, collaborando costantemente con lo staff della Nazionale.
COPPA CADUTI DI BREMA - CAMPIONATO ITALIANO A SQUADRE. Come ogni anno la Federazione Italiana Nuoto abbina l'intitolazione del Campionato Nazionale a squadre di nuoto alla Coppa Caduti di Brema. Nell'edizione 2023-2024 s'impone ancora il CC Aniene con entrambe le selezioni: maschile con 13642 punti e femminile con 13733 punti. Al secondo posto, in ambedue i ranking, gli atleti della In Sport Rane Rosse rispettivamente con 12872 e 12843; terze in classifica la squadra maschile del Centro Nuoto Torino con 12839 e quella femminile dell'Imolanuoto con 12549. Nel campionato di serie A2, invece, la primo posto dei maschi c'è l'Imolanuoto con 11906 e al primo delle femmine la H. Sport Firenze con 11727.
ALBO D'ORO DAL 2000
2000 Fiamme Gialle (m) e Desenzano (f)
2001 Carabinieri (m) e DDS (f)
2002 Fiamme Gialle (m) e DDS (f)
2003 Fiamme Gialle (m) e DDS (f)
2004 Carabinieri (m) e DDS (f)
2005 Carabinieri (m) e Team Nuoto Padova (f)
2006 Larus Nuoto (m) e DDS (f)
2007 Larus Nuoto (m) e CC Aniene (f)
2008 DDS (m) e CC Aniene (f)
2009 CC Aniene (m) e Esercito (f)
2010 CC Aniene (m) e CC Aniene (f)
2011 CC Aniene (m) e CC Aniene (f)
2012 CC Aniene (m) e CC Aniene (f)
2013 CC Aniene (m) e CC Aniene (f)
2014 CC Aniene (m) e CC Aniene (f)
2015 CC Aniene (m) e CC Aniene (f)
2016 CC Aniene (m) e CC Aniene (f)
2017 CC Aniene (m) e CC Aniene (f)
2018 CC Aniene (m) e CC Aniene (f)
2019 CC Aniene (m) e CC Aniene (f)
2020 CC Aniene (m) e CC Aniene (f)
2021 CC Aniene (m) e CC Aniene (f)
2022 CC Aniene (m) e CC Aniene (f)
*2022 CC Aniene (m) e CC Aniene (f)
*2023 CC Aniene (m) e CC Aniene (f)
- nel 2020 e 2021 finali non disputate per Covid, titoli onorifici assegnati in base a punteggi conseguiti nelle eliminatorie
- nel dicembre 2022 e 2023 titoli assegnati in base a punteggi conseguiti nei concentramenti regionali
Italnuoto verso Doha. Il report di Butini sui collegiali

A poco meno di tre settimane dai Mondiali di Doha (11-18 febbraio) si stanno ultimando i raduni di preparazione, cui hanno preso parte molti atleti che faranno parte della nazionale in Qatar. Va evidenziato che sono stati inseriti in tutti i gruppi di lavoro, nuotatori che potenzialmente potranno qualificarsi per le Olimpiadi di Parigi 2024.
Sui vari collegiali, alcuni dei quali ancora in corso, ha tracciato un bilancio il direttore tecnico Cesare Butini. "Il primo team a partire è stato quello coordinato dal tecnico Stefano Franceschi che ha svolto la preparazione in altura a Johannesburg dal 30 dicembre al 20 gennaio. Un gruppo numeroso e nel quale hanno fatto il loro ingresso anche Gabriele Detti e Matteo Lamberti che hanno così avuto possibilità di integrarsi in un nuovo contesto. Sono arrivate ottime risposte da parte di tutti - spiega Butini - In particolare mi fa piacere sottolineare il recupero di Sara Franceschi che, a causa di un infortunio, è stata costretta a rinunciare agli Assoluti a Novembre e successivamente agli Europei in vasca corta di Otopeni. A Johannesburg, ma in un'altra struttura, si è allenata anche Margherita Panziera con il suo allenatore Gianluca Belfiore e il report giunto è molto incoraggiante".
"Il secondo gruppo a iniziare la preparazione nel 2024 è stato quello affidato a Claudio Rossetto e che ha visto coinvolti alcuni velocisti, tra cui Leonardo Deplano e Anita Bottazzo, a Tenerife dal 3 al 17 gennaio - prosegue il direttore tecnico - Tutti i ragazzi hanno svolto un ottimo lavoro e le sedute d'allenamento in comune sono servite a stimolare anche un confronto tecnico tra gli atleti stessi".
Poi Cesare Butini si è soffermato sui gruppi che si trovano tutt'ora in collegiale. "A Livigno in altura, fino al 29 gennaio, si trova il gruppo di mezzofondisti e fondisti del tecnico Fabrizio Antonelli, con Gregorio Paltrinieri, Federico Burdisso e Domenico Acerenza, che termineràil ciclo d'allenamenti il prossimo lunedì e il giorno successivo partirà direttamente per Doha. I riscontri che arrivano da Livigno sono importanti e incoraggianti. E' entrato a far parte di questo team Lorenzo Galossi, che si sta ben integrando". "Altro gruppo ancora a lavoro è quello composto da Simona Quadarella, Nicolò Martinenghi, Giulia D'Innocenzo e i fratelli Luca e Marco De Tullio e affidato ai tecnici Marco Pedoja e Christian Minotti. Si trovano a Hurgada, in Egitto, e grazie a un clima favorevole tutti si sono potuti allenare in condizioni ottimali. Va ricordato che Martinenghi, prima di arrivare nel nord Africa, ha svolto due settimane di preparazione al Centro di Preparazione Olimpica di Livigno. Voglio sottolineare ancora una volta il supporto fondamentale della Federazione a tutti i gruppi di lavoro - conclude Butini - Attività che sono finalizzate a far arrivare gli atleti nella miglior condizione possibile alle Olimpiadi di Parigi".
Mondiali. Butini svela l'Italnuoto. In 34 a Doha

Il direttore tecnico della nazionale di nuoto Cesare Butini, facendo seguito ai risultati dei campionati assoluti di fine novembre e alle valutazioni tecniche funzionali alla composizione della migliore rappresentativa, comunica l'elenco degli atleti convocati per i XXI campionati mondiali in vasca lunga, che si disputeranno a Doha, in Qatar, presso l’Aspire Dome dall’11 al 18 febbraio. Batterie dalle 8.30 (ora in Italia), semifinali e finali pomeridiane dalle 18.00 (ora in Italia). La squadra azzurra è composta da 34 atleti (20 maschi e 14 femmine). "Nel comporre la rappresentativa abbiamo rispettato quanto era indicato nei criteri di selezione coniugando le esigenze di squadra con quelle individuali in un ottica olimpica - dichiara Butini, alla guida della nazionale dal settembre 2012 - Abbiamo formato anche questa volta una squadra che abbina esperienza a novità; ci sono 9 atleti, tra maschi e femmine, che sono alla loro prima esperienza iridata. Sono state operate alcune scelte discrezionali che tendono a favorire la crescita di atleti giovani; tredici tra atlete e atleti sono nati dopo il 2001 (8 su 14 tra le ragazze e 5 su 20 tra i ragazzi). Abbiamo cercato di favorire la migliore composizione delle staffette per provare a ottenere il pass olimpico in tutte le sette in programma a Parigi 2024 - continua Butini - Ricordo che le prime 16 nazioni nel ranking - tra mondiali di Fukuoka 2023 e Doha 2024 - avranno titolo per partecipare ai Giochi Olimpici (la 4x100 stile libero maschile è già qualificata grazie all'argento conquistato ai mondiali di Fukuoka, ndr). Non ci saranno Thomas Ceccon e Margherita Panziera che per esigenze diverse abbiamo preferito preservare per il resto della stagione. La scelta per Thomas è stata condizionata anche dall'infortunio al dito della mano nella seconda metà dello scorso dicembre, che ha costretto l'atleta a rallentare la preparazione; abbiamo quindi ritenuto opportuno, condividendo la scelta con l'atleta, il tecnico e le società, sia civile sia militare, di dedicarci con maggiore attenzione al suo completo recupero fisico e mantenere la determinazione necessaria per il prosieguo della stagione. Avremmo voluto con noi anche Margherita (una indisposizione l'aveva costretta a rinunciare agli assoluti di novembre, ndr), ma abbiamo condiviso con atleta e società la scelta di puntare sul campionato Italiano di marzo che varrà, insieme ai Mondiali di Doha, come selezione olimpica. Quello di Doha sarà un campionato mondiale particolare. inserito in una data improbabile e in una stagione densa di appuntamenti. A noi sarà comunque utile per maturare ulteriore esperienza e arrivare pronti all'evento principale della stagione: le Olimpiadi di Parigi".
MASCHI (20)
Federico Burdisso (Esercito / Aurelia Nuoto)
Simone Cerasuolo (Fiamme Oro / Imolanuoto)
Matteo Ciampi (Esercito / Livorno Aquatics)
Paolo Conte Bonin (Fiamme Oro / Team Veneto)
Luca De Tullio (Fiamme Oro / CC Aniene)
Marco De Tullio (CC Aniene)
Leonardo Deplano (Carabinieri / CC Aniene)
Stefano Di Cola (Marina Militare / CC Aniene)
Manuel Frigo (Fiamme Oro / Team Veneto)
Michele Lamberti (Fiamme Gialle / Gam Brescia)
Nicolò Martinenghi (CC Aniene)
Filippo Megli (Carabinieri / RN Florentia)
Alessandro Miressi (Fiamme Oro / CN Torino)
Lorenzo Mora (Fiamme Rosse / Amici Nuoto Modena)
Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro / Coopernuoto)
Alessandro Ragaini (Carabinieri / Team Marche)
Alberto Razzetti (Fiamme Gialle / Genova Nuoto My Sport)
Giammarco Sansone (Esseci Nuoto)
Ludovico Blu Art Viberti (CN Torino)
Lorenzo Zazzeri (Esercito/RN Florentia)
FEMMINE (14)
Anita Bottazzo (Fiamme Gialle / Imolanuoto)
Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle / Team Insubrika)
Costanza Cocconcelli (Fiamme Gialle / Azzurra 91)
Giulia D'Innocenzo (Carabinieri / CC Aniene)
Francesca Fangio (Esercito / In Sport)
Sara Franceschi (Fiamme Gialle / Livorno Aquatics)
Sonia Laquintana (Azzurra 91)
Emma Virginia Menicucci (Esercito / CC Aniene)
Sofia Morini (Esercito / Azzurra 91)
Francesca Pasquino (In Sport)
Benedetta Pilato (Fiamme Oro / CC Aniene)
Simona Quadarella (CC Aniene)
Giulia Ramatelli (CS Esercito / Aurelia Nuoto)
Chiara Tarantino (Fiamme Gialle / In Sport)
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Foto DBM / DeepBlueMedia
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Campionato a squadre - Coppa Brema. Classifiche 2023

Gli atleti del Circolo Canottieri Aniene vincono anche quest'anno le classifiche maschile e femminile di serie A1 del campionato nazionale a squadre - Coppa Caduti di Brema. L'edizione 2023 vede il team maschile gialloblu primo con 13642 e quello femminile primo con 13733 punti. Al secondo posto, in entrambe i ranking, gli atleti della IN Sport rispettivamente con 12872 e 12843; terze in classifica la squadra maschile del Centro Nuoto Torino con 12839 e quella femminile dell'Imolanuoto con 12549. Nel campionato di serie A2, invece, la primo posto dei maschi c'è l'Imolanuoto con 11906 e al primo delle femmine la H. Sport Firenze con 11727. Segue il riepilogo delle prime 19 posizioni (1-8 serie A1, 9-16 serie A2, 17-19 podio serie B) della classifica dei due settori.
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Campionato Italiano a Squadre - Coppa Caduti di Brema 2023 - Classifica Maschile e Femminile
CAMPIONATO NAZIONALE A SQUADRE – COPPA “CADUTI DI BREMA” 2023
SETTORE MASCHILE
Serie A1
1 CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE 13642.00
2 IN SPORT 12872.00
3 CENTRO NUOTO TORINO 12839.00
4 RARI NANTES FLORENTIA 12654.00
5 AURELIA NUOTO 12587.00
6 FONDAZIONE MARCANTONIO BENTEGODI 12179.00
7 H. SPORT 12158.00
8 TEAM TREZZO SPORT 11974.00
Serie A2
9 IMOLANUOTO 11906.00
10 SPORT CLUB 12 11861.00
11 HEAVEN DUE 11787.00
12 G.A.M. TEAM 11782.00
13 REALE CIRCOLO CANOTTIERI TEVERE REMO 11753.00
14 NUOTO CLUB MILANO 11674.00
15 FERRARANUOTO 11646.00
16 TEAM VENETO 11526.00
Serie B
17 LIVORNO AQUATICS 11514.00
18 NUOTATORI MILANESI 11467.00
19 CIRCOLO NUOTO UISP 11300.00
CAMPIONATO NAZIONALE A SQUADRE – COPPA “CADUTI DI BREMA” 2023-24
SETTORE FEMMINILE
Serie A1
1 CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE 13733.00
2 IN SPORT 12843.00
3 IMOLANUOTO 12549.00
4 NUOTO CLUB AZZURRA 1991 12194.00
5 LEOSPORT 12037.00
6 AURELIA NUOTO 11878.00
7 AQUATICA TORINO 11802.00
8 RARI NANTES FLORENTIA 11730.00
Serie A2
9 H. SPORT 11727.00
10 VIRTUS BUONCONVENTO 11679.00
11 G.A.M. TEAM 11555.00
12 TEAM VENETO 11541.00
13 VO2 NUOTO TORINO 11482.00
14 CIRCOLO NUOTO UISP 11434.00
15 RARI NANTES TORINO 11395.00
16 LIVORNO AQUATICS 11077.00
Serie B
17 REALE CIRCOLO CANOTTIERI TEVERE REMO 11019.00
18 CENTRO SPORTIVO ROER 10965.00
19 NUOTATORI MILANESI 10940.00
Foto DeepBlueMedia / DBM
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Europei. Sei ori, due argenti e un bronzo. Italnuoto che show finale!
Sei medaglie d'oro, come mai in un'unica sessione, due d'argento, una di bronzo e tre record italiani rendono l'idea di una serata, l'ennesima, che rimarrà nella storia. L'ultima giornata dei 22esimi campionati europei in vasca corta all'Acquatic Complex di Otopeni regala emozioni senza sosta da parte dell'Italnuoto che chiude il medagliere seconda a quota ventidue (7-12-3), preceduta solo dalla Gran Bretagna (9-8-6) che vince anche la classifica per nazioni con 816 punti, l'inezia di sei in più della nazionale del direttore tecnico Cesare Butini.
MARTINENGHI ORO-CERASUOLO ARGENTO. Lo ha voluto a tutti i costi, rinunciando anche alla finale dei 200 rana in cui poteva lottare per il podio. Nicolò Martinenghi sale sul tetto d'Europa nei 50 rana e sulla sua scia c'è un eccezionale Simone Cerasuolo per una doppietta da urlo. Il 24enne di Varese e vice campione del mondo - tesserato per CC Aniene e seguito da Marco Pedoja, oro con la 4x50 mista e argento nei 100 - trionfa in 25"66, con un velocissimo passaggio ai venticinque in 14"06; il 20enne emiliano - tesserato per Fiamme Oro ed Imolanuoto - nuota in 25"83. Terzo è il turco e primatista iridato Emre Sakic in 25"90. Tete e Simone sono rivali ed amici e alla fine gioiscono insieme. "Ho vinto è vero, ma alcune cose non sono state perfette - dichiara il lombardo e primatista italiano (25"37). Sono felicissimo per la vittoria che voglio dedicare al capitano Matteo Rivolta, che ha guidato in finale la staffetta riportando un infortunio. Sono contento anche per Simone: se lo merita". Gli fa eco il romagnolo: "E' una gioia incredibile per me. Nicolò è un esempio e uno stimolo costante: un grande campione - racconta l'allievo di Cesare Casella, quinto nella doppia distanza - Un pensiero voglio rivolgerlo alla mia società, al mio allenatore e a tutta la mia famiglia".
MORA HIGHLANDER D'ORO. Non è mai contento di se stesso. Questa volta però compie un capolavoro che va oltre la stanchezza accumulata in questi giorni e una condizione fisica che da qualche settimana non è perfetta. Lorenzo Mora si prende tutto nei 200 dorso: titolo europeo e un clamoroso record al termine di una prestazione, frutto del lavoro svolto in questi mesi al Centro Federale di Ostia insieme a Claudio Rossetto. Il 25enne emiliano - già oro con la 4x50 mixed e bronzo nei 50 e nei 100 - vince in 1'48"43 che ritocca di due centesimi l'1'48"45 che stabilì per il bronzo iridato a Melbourne 2022; battuti il britannico Luke Greenbank in 1'48"53 e soprattutto il francese Mewen Tomac, vincitore nei 50 e nei 100, infine terzo 1'48"55. "La condizione è andata crescendo durante la settimana e all'inizio non ero soddisfatto. Non mi aspettavo il record italiano, perché non sono passato troppo forte a metà gara (quinto 54"12), e invece è arrivato - afferma Mora, tesserato per Fiamme Rosse e VVFF Modena - Adesso lavorerò per migliorare ancora".
QUADARELLA DA URLO. In batteria era sorridente, rilassata come non mai. Sapeva che l’avversaria di questa settimana aveva una crepa e l’ha sfruttata. Simona Quadarella si conferma campionessa dalle mille vite è oro nei 400 stile libero, dopo gli argenti negli 800 e nei 1500, sconfiggendo per sei centesimi la russa dalla cittadinanza francese Anastasia Kirpichnikova. La 25enne romana - tesserata per il CC Aniene - nuota in primato personale di 3'59"50, dopo aver preso il comando ai settantacinque metri ed aver resistito nell'ultima vasca, e abbassa il 3'59"75 stampato per il sucesso a Glasgow 2019. "Sapevo che per vincere dove impostare questo tipo di gara: sostenuta fin da subito - afferma la regina del mezzofondo continentale, allenata da Christian Minotti e bronzo olimpico negli 800 stile libero a Tokyo - Nei giorni scorsi ero un po' sfiduciata, adesso sono molto ottimista: il lavoro che sto svolgendo rende sempre i suoi frutti".
RAZZETTI D'ORO. Nettamente il più forte. Un passo insostenibile per gli avversari, in primis per il britannico Duncan Scott, favorito della vigilia, che si deve accontentare di un argento ad oltre tre secondi. Alberto Razzetti fa saltare il banco e, dopo l'argento nei 200 farfalla e nei 200 misti, proprio alle spalle dell'inglese, mette la corona di re dei 400 misti e demolisce record italiano e primato della manifestazione (prec. 3'57"27 del magiaro Laszlo Cseh). Il 24enne di Genova - tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport - nuota in 3'57"01, che cancella il 3'59"57 per il quarto posto ai Mondiali di Abu Dhabi 2021, con frazioni da 53"82, 1'02"67, 1'07"06 e 54"46. Il bronzo è del greco Apostolos Papastamos in 4'05"19. "Questa mattina ho conservato energie durante le batterie, per cercare il tempone in finale - dichiara Razzo, preparato da due stagioni a Livorno da Stefano Franceschi - Ovviamente sono felicissimo dell'oro e di tutte queste medaglie mie e della squadra. Mi dispiace solo di non essere sceso sotto i 3'57, sarà per un'altra volta".
PILATO IMBATTIBILE E ROOKIE DI BRONZO. Quando è al top della condizione le avversarie possono solo raccogliere le briciole. Benedetta Pilato vince i 50 rana e sul podio sale pure la rookie Jasmine Nocentini che ancora una volta sorprende per freddezza ed eleganza. A dividere le due c'è solamente l'estone Eneli Jefimova, vincitrice nella doppia distanza, in 29"12. La 18enne tarantina e vice campionessa uscente - tesserata per Fiamme Oro e CC Aniene, seguita da Antonio Satta e argento nei 100 - vola in 28"86 (13"19 e 15"67) a cinque centesimi dal primato italiano che ha griffato alla Isl di Budapest nel 2021. La 21enne patavina, ma studentessa alla Virginia University - tesserata per Team Veneto e allenata da Tod De Sorbo, seconda con la 4x50 mista e con la 4x50 sl mixed - chiude in 29"41, dopo aver nuotato il primato personale in 29"31 in semifinale. Nei 50 rana è la terza volta consecutiva con due azzurre sul podio: a Glasgow oro Pilato e argento Martina Carraro; a Kazan a vincere fu Arianna Castiglioni con Pilato alle sue spalle. "L'atmosfera questa sera era migliore rispetto ai giorni precedenti e quindi mi sono galvanizzata tantissimo - spiega Pilato, argento con la 4x50 mista - In acqua mi sentivo benissimo ed è venuto anche un ottimo tempo". Incredula la rookie Nocentini, vera rivelazione della nazionale: "Sono successe cose che mai mi sarei aspettata. Tantissime emozioni e tutte in pochissime ore: devo ancora realizzare".
MIXED ORO SIMBOLO. Un successo che è l'emblema dello stato di salute del nuoto italiano e di una serata che rimarra negli annali. Sul calar del sipario la 4x50 mista mixed regala il sesto oro di un pomeriggio leggendario. Lorenzo Mora (23"01), Nicolò Martinenghi (24"87), Silvia Di Pietro (25"32) e Jasmine Nocentini (23"38) vincono in 1'36"58; insieme agli azzurri sul podio la Francia in 1'37"14 e l'Olanda, prima in Russia due anni fa, in 1'37"86. "Non potevamo desiderare finale più bello. Io non ho disputato una frazione perfetta, ma poco importa. E' andata alla grande" dichiara Mora. "Bello, bello e anzi bellissimo. Siamo stati bravissimi tutti e come affermato in precedenza un abbraccio speciale a Matteo Rivolta" prosegue Martinenghi. "Un oro che mi riempe d'orgoglio e che mi piace tantissimo. Siamo un gruppo straordinario" prosegue Di Pietro, tesserata per Carabinieri e CC Aniene, preparata da Mirko Nozzolillo. "Che dire? Non ho semplicemente parole. Ero stanca e i miei compagni mi hanno aiutata a non mollare" chiude Nocentini.
ARGENTO VELOCE. Alessandro Miressi lima il suo record italiano, si conferma vice campione nei 100 stile libero e dà linfa alla tradizione italiana costituita da 16 podi (5-6-5) nella gara regina aperta dal successo di Lorenzo Vismara a Riesa nel 2002. Qualche rimpianto può avercelo. Per un oro scappato per cinque centesimi e vinto dal francese Maxime Grousset in 45"46, ma resta la soddisfazione di essere ancora tra i migliori in Europa. Il 25enne piemontese e primatista italiano - tesserato per Fiamme Oro e CN Torino, seguito da Antonio Satta - tocca in 45"51, togliendo sei centesimi al 45"57 nuotato per il bronzo ai Mondiali di Melbourne 2022. "Dispiace un po' per i cinque centesimi, però a freddo ci ripenso e sono soddisfatto - afferma il velocista piemontese, argento con la 4x50 sl e la 4x50 sl mista - Sto molto bene fisicamente e mentalmente. Sono già proiettato al 2024 e alla stagione olimpica". Sul gradino più basso del podio sale il romeno David Popovici, sconfitto di serata e ancora non a suo agio sotto pressione, in 46"06. Sesto è Leonardo Deplano (CC Aniene) in 46"36.
LE ALTRE FINALI. Un paio d'anni in cui il nuoto era finito in secondo piano, per lasciare spazio agli studi e alla laurea in Management conseguita alla North Carolina Univeristy; poi il ritorno quasi a pieno regime al suo primo amore. Il coraggio, l'abnegazione e i sacrifici ripagano alla grande Giovanni Izzo ottimo quarto nei 100 misti. Il 25enne emiliano - tesserato per Esercito e Imolanuoto, in Italia preparato da Cesare Casella - conclude in 51"99, distante otto centesimi dal greco Andreas Vazaios terzo in 51"91. Davanti a tutti l'austriaco Bernhard Reithshammer in 51"39, con lo svizzero Noè Ponti (autore del tris nella farfalla) che finisce d'argento in 51"62.
Un po' d'emozione, ma alla fine solo applausi per Sofia Morini e Giulia D'Innocenzo rispettivamente quinta e sesta nei 200 stile libero, dopo aver nuotato entrambe i primati personali (1'54"20 e 1'54"32) in semifinale ed essere salite al secondo e terzo posto tra le performer italiane alle spalle di Federica Pellegrini. La 22enne di Reggio Emilia - tesserata Esercito e NC Azzurra 91, preparata da Franceschi - tocca in 1'54"85; la 20enne romana - tesserata per Carabinieri e CC Aniene, plasmata da sempre da Sandro Signori - in 1'54"95. Vince la britannica Freya Anderson in 1'52"16.
Clamoroso l'irlandese Daniel Wiffen che vince gli 800 stile libero con il record del mondo. Il 22enne di Dublino - primatista europeo in vasca lunga dopo il quarto posto a Fukuoka 2023 - nuota un pazzesco un 7'20"46 che cancella il 7'23"42 siglato nel 2008 a Melbourne dal fuoriclasse aussie Grant Hackett; protagonista di una finale storica è anche Luca De Tullio - tesserato per Fiamme Oro e CC Aniene - quinto con il personale in 7'34"08 (prec. 7'35"64).
IL DT BUTINI SODDISFATTO. "La squadra è stata brava e determinata, rispondendo alla Gran Bretagna che aveva finalizzato la preparazione invernale proprio per questi europei. Dispiace per Thomas (Ceccon ndr), ma sono convinto che le squalifiche subite lo aiuteranno a crescere ulteriormente e a diventare ancora più forte. Sono contento dei giovani, che hanno dimostrato di poter competere in palcoscenici del genere: Nocentini è stata una sorpresa, peccato che sia stata male all'inizio. Sono arrivati segnali importanti dalla velocità femminile con le finali ottenute nei 50, nei 100 e nei 200 stile libero. L'Italia ha confermato ancora una volta di non deludere le aspettative e di rispondere sempre alla grande durante le manifestazioni internazionali. L'ultima giornata degli europei in vasca corta è stata trionfale e rappresenta un viatico ottimale verso la stagione olimpica. A febbraio ci saranno i mondiali di Doha, dove saremo per lo più al completo; poi forse gli europei di cui ancora non conosciamo date e sede e che affronteremo con una squadra prevalentemente giovane. Il calendario è molto denso e subito dopo la rassegna iridata in Qatar ci saranno a Riccione gli assoluti, che metteranno in palio altri pass per le Olimpiadi di Parigi. Insomma non sarà facile programmare tutto ma lo faremo, come sempre, nel migliore dei modi".
MEDAGLIERE
21 nazioni a punti
1. Gran Bretagna 9 - 8 - 6 = 23
2. Italia 7 - 12 - 3 = 22
3. Francia 7 - 10 - 6 = 23
4. Paesi Bassi 6 - 0 - 5 = 11
5. Svezia 4 - 1 - 2 = 7
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CLASSIFICA A SQUADRE (prime posizioni)
1. Gran Bretagna 816 (382 M + 370 F + 64 mix)
2. Italia 810 (411 M + 331 F + 68 mix)
3. Francia 546 (247 M + 237 F + 62 mix)
4. Paesi Bassi 456 (201 M + 197 F + 58 mix)
5. Svezia 394 (73 M + 321 F + 0 mix)
Così gli azzurri nelle finali dell'ultima giornata
Domenica 10 dicembre
100 misti mas
RI 50"95 di Marco Orsi del 07/11/2021 a Kazan
1. Bernhard Reitshammer (Aut) 51"39
2. Noe Ponti (Sui) 51"62
3. Andreas Vazaios (Gre) 51"91
4. Giovanni Izzo 51"99
50 rana mas
RI 25"37 di Nicolò Martinenghi del 06/11/2021 a Kazan
1. Nicolò Martinenghi 25"66
2. Simone Cerasuolo 25"83
3. Emre Sakic (Tur) 25"90
200 stile libero fem
RI 1'51''17 di Federica Pellegrini del 13/12/2009 a Istanbul
1. Freya Anderson (Gbr) 1'52"16
2. Barbora Seemenova (Cze) 1'52"66
3. Freya Colbert (Ned) 1'54"07
5. Sofia Morini 1'54"85
6. Giulia D'Innocenzo 1'54"96
200 dorso mas
1. Lorenzo Mora 1'48"43 RI (precedente 1'48"45 di Lorenzo Mora del 18/12/2022 a Melbourne)
2. Luke Greenbank (Gbr) 1'48"53
3. Mewen Tomac (Fra) 1'48"55
400 stile libero fem
RI 3'57''59 di Federica Pellegrini del 06/03/2011 a Ostia
1. Simona Quadarella 3'59"50 pp (precedente 3'59''75 del 08/12/2019 a Glasgow)
2. Anastasia Kirpichnikova (Fra) 3'59"56
3. Valentine Dumont (Bel) 4'00"84
400 misti mas
1. Alberto Razzetti 3'57"07 RI-CR (precedente RI 3'59"57 di Alberto Razzetti del 20/12/2021 ad Abu Dhabi)
2. Duncan Scott (Gbr) 3'57"01
3. Apostolos Papastamos (Gre) 4'05"19
50 rana fem
RI 28''81 di Benedetta Pilato del 21/11/2020 a Budapest
1. Benedetta Pilato 28"86
2. Eneli Jefimova (Est) 29"12
3. Jasmine Nocentini 29"41
100 stile libero mas
1. Maxime Grousset (Fra) 45"46
2. Alessandro Miressi 45"51 RI (precedente 45"57 di Alessandro Miressi del 12/12/2021 ad Abu Dhabi)
3. David Popovici (Rou) 46"05
6. Leonardo Deplano 46"36 pp (precedente 46"77 del 20/10/2022 a Berlino)
50 farfalla fem
1. Anna Ntountounaki (Gre) 25"10
1. Tessa Giele (Ned) 25"10
3. Sara Junevik (Swe) 25"16
8. Silvia Di Pietro 25"65
800 stile libero mas
RI 7'27"74 di Gregorio Paltrinieri del 05/11/2021 a Kazan
1. Daniel Wiffen (Irl) 7'20"46 WR
2. David Aubry (Fra) 7'30"32
3. Mykhailo Romanchuk (Ukr) 7'31"20
5. Luca De Tullio 7'34"08 pp (precedente 7'35"64 in batteria; precedente pp 7'38"33 del 03/04/2023 a Riccione)
4x50 mista mixed
RI 1'36"01 di Lorenzo Mora, Nicolò Martinenghi, Silvia Di Pietro e Costanza Cocconcelli del 14/12/2022 a Melbourne
1. Italia 1'36"58
Lorenzo Mora 23"01, Nicolò Martinenghi 24"87, Silvia Di Pietro 25"32, Jasmine Nocentini 23"38
2. Francia 1'37"14
3. Olanda 1'37"86
Foto di Andrea Staccioli/DBM
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Europei. 4x50 sl mixed d'argento con record, azzurri quasi perfetti
L'argento con record italiano della 4x50 stile libero mixed. I pass per le finali nei 50 rana di Benedetta Pilato, Jasmine Nocentini, Nicolò Martinenghi e Simone Cerasuolo, nei 100 misti di Giovanni Izzo, nei 100 stile libero di Alessandro Miressi e Leonardo Deplano, nei 50 farfalla di Silvia Di Pietro, nei 200 dorso di Lorenzo Mora e nei 200 stile libero di Sofia Morini e Giulia D'Innocenzo. Si tinge d'azzurro anche la quinta giornata dei 22esimi campionati europei in vasca corta i Otopeni, in Romania, che termineranno domenica 10 dicembre. Il medagliere dell'Italnuoto arriva a tredici (1-10-2) ma ci sono i presupposti per renderlo decisamente più numeroso.
MIXED D'ARGENTO CON RECORD. E' la medaglia simbolo del valore d'insieme, reso possibile da resilienza, passione, sacrifici delle società malgrado covid e rincari energetici, dalle sinergie pianificate con il settore tecnico-dirigenziale della federazione e dal continuo lavoro parlamentare svolto da Paolo Barelli a sostegno dell'intero movimento. La medaglia delle stafette miste e mixed, a prescindere da stili e sesso e dalla lunghezza della vasca, è sempre identificabile col senso più ampio di squadra. L'argento della 4x50 stile libero mixed è emblematico, suggestivo e conferma il piazzamento di due anni fa a Kazan. Un secondo posto che porta la firma di Alessandro Miressi (20"87), Lorenzo Zazzeri (20"48), Jasmine Nocentini (23"39) e Silvia Di Pietro (23"54) per un argento scintillante in 1'28"28 che vale il record italiano: migliorato l'1'29"22 di Luca Dotto, Marco Orsi, Erika Ferraioli e della stessa Di Pietro in finale ai Mondiali di Doha 2014. Oro alla favorita Gran Bretagna, trascinata da Benjamin Proud (20"39), in 1'27"75. Sul gradino più basso del podio sale la Francia in 1'28"35. "E' stata una bella staffetta con un mia bella frazione; abbiamo ottenuto il risultato che c'aspettavamo" dichiara Miressi, tesserato per Fiamme Oro e CN Torino e allenato da Antonio Satta. "Questi europei sono incredibili per me. Sto disputando tante gare e andando oltre le aspettative" prosegue la rookie Jasmine Nocentini, tesserata per Team Veneto e seguita negli Usa da Tod De Sorbo. Poi tocca a Zazzeri, tesserato per Esercito e RN Florentia e allievo di Paolo Palchetti: "Tutti sanno che mi esalto nelle staffette. Mi piace vincere con i miei compagni e riesco sempre a dare qualcosa in più. Jasmine e Silvia sono state bravissime". Chiusura affidata, di diritto, alla "capitana" Di Pietro, tesserata per Carabinieri e CC Aniene e seguita da Mirko Nozzolillo: "Ormai sono la più vecchia del gruppo. Mi diverto ancora tantissimo e gli stimoli sono quelli di sempre. Un'altra medaglia e non abbiamo ancora finito gli europei".
PANZIERA E CIAMPI OTTAVI. Non riesce il colpaccio a Margherita Panziera. La 27enne di Montebelluna e primatista italiana (56''57) - tesserata per Fiamme Oro e CC Aniene e allenata da Gianluca Belfiore - si piazza ottava nei 100 dorso, molto lontana dal podio che vede salire sul gradino più alto l'olandese Kira Toussaint, già vincitrice nei 50 e campionessa uscente, in 55"88. L'argento è della britannica Medi Harris, oro nella doppia distanza, in 56"81 e il bronzo della transalpina Mary Moluh-Ambre in 57"10. Mai in lotta per le prime posizioni l'azzurra - quarta nei 200 - che, oltre a una lieve indecisione allo start, paga soprattutto la mancanza di allenamento a causa del covid che l’ha costretta a rinunciare agli assoluti invernali. Il passaggio di metà gara è lento (28"29) e si chiude in 58"25. "Una mattonella verso la stagione in vasca lunga. Sapevo di non essere in condizione, ma una gara vale più di un allenamento ed è stato molto importante avvertire nuovamente certe sensazioni che si possono sentire solo in competizione. C'ho provato - afferma la veneta, laureata in Economia, Marketing and Brand Management alla Luiss - Sono comunque soddisfatta. Riparto da Otopeni".
Podio ancora rimandato nei 200 stile libero dopo 14 medaglie conquistate dal 1998 al 2011. Matteo Ciampi è ottavo, senza rimpianti e neanche troppo distante dalla zona medaglie. Finale a dir posto stellare. Davanti ci sono i britannici Matthew Richard - campione del mondo in vasca lunga a Fukuoka 2023 - in 1'41"01 e James Guy in 1'41"14; terzo è il lituano Danas Rapsys in 1'41"15. Clamoroso quarto posto del beniamino di casa David Popovici, che forse paga tensione e responsabilità di avere il pubblico tutto per lui, e non va oltre l'1'41"52. Il 27enne di Latina - tesserato per Esercito e Livorno Aquatics e preparato da Stefano Franceschi - nuota comunque un buon 1'43"16. "E' stata una finale di altissimo livello. Mi sarebbe piaciuto scendere sotto l'1'43 ma è mancato qualcosa - afferma Ciampi, quarto a Glasgow 2019 e a Kazan 2021 - Non sarebbe bastato per salire sul podio, però mi sembra di non essere lontanissimo dai più forti".
SEMIFINALI PERFETTE O QUASI. A diciassette centesimi dal suo record italiano (28"81), dodici più veloce rispetto al primato della manifestazione di 29"10 siglato dalla lituana Ruta Meilutyte a Herning 2013. Benedetta Pilato si esalta, sbaraglia per il momento l'agguerrita concorrenza e accede alla finale dei 50 rana con il miglior crono nonché record dei campionati. La 18enne tarantina e vice campionessa uscente - tesserata per Fiamme Oro e CC Aniene, seguita da Antonio Satta e argento nei 100 - nuota in 28"98, con un primo venticinque da fuoriclasse in 13"26 e un ritorno "controllato" in 15"72. Terzo riscontro cronometrico in 29"31 e personale per una solidissima Jasmine Nocentini. La 21enne patavina ma studentessa alla Virginia University - tesserata per Team Veneto e allenata da Tod De Sorbo - ritocca il 21"63 stampato in batteria, che a sua volta aveva cancellato il 29"78 siglato in Canada nel 2022, e sale al terzo posto tra le performer italiane. A dividere le due azzurre solo l'estone Eneli Jefimova, oro nella doppia distanza, in 29"10.
Passano otto minuti e la scena si ripete, però tra i maschi che coltivano analoghe ambizioni. In finale, infatti, partirà dalla corsia quattro Nicolò Martinenghi e dalla tre Simone Cerasuolo; alla cinque ci sarà il turco e detentore del record del mondo (24"95) Emre Sakic che nuota in 25"83. Il 24enne di Varese e vice campione del mondo - tesserato per CC Aniene e seguito da Marco Pedoja, oro con la 4x50 mista e argento nei 100 - tocca in 25"72, lontano poco più di cinque decimi dal record italiano che nuotò a Kazan 2021 per il bronzo europeo; il 20enne emiliano - tesserato per Fiamme Oro ed Imolanuoto, allenato da Cesare Casella e quinto nella doppia distanza - conclude con la quinta prestazione personale di sempre in 25"94.
Un galvanizzato Alessandro Miressi e un convincente Leonardo Deplano si qualificano alla finale della gara regina. I due cavalieri della 4x50 stile libero d'argento, sono protagonisti anche nei 100. il 25enne piemontese e primatista italiano (45"57) - tesserato per Fiamme Oro e CN Torino, seguito da Antonio Satta - chiude in 45"76 per il secondo crono d'ingresso, preceduto solamente dal francese Maxime Grousset in 45"63; il 24enne fiorentino - tesserato per CC Aniene, allenato da sempre da Sandra Michelini - è settimo in 46"91.
Emerge anche un eccellente Giovanni Izzo che si prende il pass per la finale dei 100 misti con il quarto tempo d'ingresso. Il 25enne bolognese - tesserato per Esercito ed Imolanuoto, allievo di Cesare Casella - nuota la seconda prestazione personale di sempre in 52"48, più lento solo del 51"73 siglato due anni fa agli assoluti di Riccione. Altra squalifica per Thomas Ceccon, dopo quella incorsa nei 200 misti, per aver alternato con una gambata a farfalla la frazione a rana. Peccato, avrebbe avuto il primo tempo. Comanda il britannico Joe Litchfield in 52"16.
Gli europei di Otopeni appropriano l'Italnuoto di due talenti definitivamente sbocciati e che domenica proveranno a far saltare i pronostici nei 200 stile libero. Sofia Morini e la debuttante Giulia D'Innocenzo compiono una piccola impresa, entrambe sbriciolano i primati personali, scendono per la prima volta in carriera sotto l'1'55 e si qualificano per la finale rispettivamente con il quarto e sesto tempo. Le due amiche e compagne in azzurro escono dall'acqua, inserite tutte e due nella seconda semifinale una a fianco all'altra, si abbracciano ed esultano. La 20enne di Reggio Emilia - tesserata per Esercito e NC Azzurra 91, allenata da Stefano Franceschi, sesta nei 100 sl - nuota in 1'54"20, con un passaggio super in 54"97, che cancella l'1'55"58 siglato lo scorso novembre al Nico Sapio; la 20enne romana - tesserata per Carabinieri e CC Aniene, plasmata da sempre da Sandro Signori - tocca in 1'54"32, con un ultimo venticinque favoloso in 14"70, che abbassa l'1'55"70 siglato in batteria (prec. 1'56"32). "Quando mi sono vista in testa ai cento metri quasi quasi non ci credevo - racconta l'emiliana, da settembre di casa a Livorno - Ho faticato un po' nel finale ma non ho mollato". Le fa eco l'amica Giulia: "Meglio di così proprio non poteva andare ed ho disputato la gara che volevo - dichiara la romana, studentessa in Odontoiatria - In finale può succedere di tutto". Morini e D'Innocenzo salgono al secondo e terzo posto tra le performer italiane, davanti a loro solo la vincitrice di tutto e primatista italiana (1'51"17) Federica Pellegrini. Miglior crono in semifinale dell'inglese Freya Anderson in 1'53"10, seguita dalla magiara Nikolett Padar, seconda con il record europeo juniores in 1'53"51.
ORARI E TV. Diretta su Raisport delle batterie dalle ore 8.30 e delle finali dalle 16.55 su Raidue e alle 18.00 su Raisport; approfondimenti (servizi ed interviste) su www.raisport.it e il tg di Raisport. La telecronaca è come sempre affidata a Tommaso Mecarozzi, con il commento tecnico di Luca Sacchi; mixed zone a cura di Elisabetta Caporale.
Così gli azzurri nelle Semifinali e FINALI della 5^ giornata
Sabato 9 dicembre
100 dorso fem FINALE
RI 56''57 di Margherita Panziera del 04/12/2019 a Glasgow
1. Kira Touissant (Ned) 55"88
2. Medi Harris (Gbr) 56"81
3. Mary-Ambre Moluh (Fra) 57"10
8. Margherita Panziera 58"25
200 stile libero mas FINALE
RI 1'41''65 di Filippo Magnini del 13/12/2009 a Istanbul
Migliore prestazione in tessuto 1'42''06 di Stefano Ballo del 22/12/2019 a Portici
1. Matthew Richards (Gbr) 1'41"01
2. James Guy (Gbr) 1'41"12
3. Danas Rapsys (Ltu) 1'41"15
8. Matteo Ciampi 1'43"16
100 farfalla fem FINALE
RI 56''06 di Elena Di Liddo del 15/12/2018 a Hangzhou
Nessuna italiana qualificata
200 rana mas FINALE
RI 2'03''80 di Edoardo Giorgetti del 18/12/2009 a Manchester
Migliore prestazione in tessuto 2'03''98 di Nicolò Martinenghi del 14/04/2022 a Riccione
Nessun italiano qualificato
semi 200 stile libero fem
RI 1'51''17 di Federica Pellegrini del 13/12/2009 a Istanbul
1. Freya Anderson (Gbr) 1'53"10
4. Sofia Morini 1'54"20 pp (1'55"58 del 11/11/2023 a Genova) qual. in finale
6. Giulia D'Innocenzo 1'54"32 pp (precedente 1'55"70 in semifinale; pp precedente1'56"32 del 10/12/2022 a Riccione) qual. in finale
200 misti fem FINALE
RI 2'06''17 di Ilaria Cusinato del 15/12/2018 a Hangzhou
Nessuna italiana iscritta
50 farfalla mas FINALE
RI 22"02 di Matteo Rivolta del 20/12/2022 ad Abu Dhabi
Nessun italiano qualificato
semi 100 misti mas
RI 50"95 di Marco Orsi del 07/11/2021 a Kazan
1. Joe Litchfield (Gbr) 52"16
4. Giovanni Izzo 52"48 qual. in finale
Thomas Ceccon squalificato
semi 50 rana fem
RI 28''81 di Benedetta Pilato del 21/11/2020 a Budapest
1. Benedetta Pilato 28"98 CR qual. in finale
3. Jasmine Nocentini 29"31 pp (precedente 29"63 in batteria; precedente pp 29"78 del 12/11/2022 a Calgary) qual. in finale
semi 50 rana mas
RI 25"37 di Nicolò Martinenghi del 06/11/2021 a Kazan
1. Nicolò Martinenghi 25"72 qual. in finale
3. Simone Cerasuolo 25"94 qual. in finale
semi 100 stile libero mas
RI 45"57 di Alessandro Miressi del 12/12/2021 ad Abu Dhabi
1. Maxime Grousset (Fra) 45"63
2. Alessandro Miressi 45"76 qual. in finale
7. Leonardo Deplano 46"91 qual. in finale
semi 50 farfalla fem
RI 25"03 di Silvia Di Pietro del 05/11/2021 a Kazan
1. Sara Junevik (Swe) 25"28
4. Silvia Di Pietro 25"45 qual. in finale
14. Costanza Cocconcelli 26"06 eliminata
semi 200 dorso mas
RI 1'48"45 di Lorenzo Mora del 18/12/2022 a Melbourne
1. Luke Greenbank (Gbr) 1'49"87
2. Lorenzo Mora 1'50"06 qual. in finale
4x50 stile libero mixed FINALE
RI 1'29''22 di Luca Dotto, Marco Orsi, Erika Ferraioili, Silvia Di Pietro del 06/12/2014 a Doha
1. Gran Bretagna 1'27"75
2. Italia 1'28"28 RI (precedente1'29''22 di Luca Dotto, Marco Orsi, Erika Ferraioili, Silvia Di Pietro del 06/12/2014 a Doha)
Alessandro Miressi 20"87, Lorenzo Zazzeri 20"48, Jasmine Nocentini 23"39, Silvia Di Pietro 23"54
3. Francia 1'28"35
Foto di Andrea Staccioli/DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit