Coppa del mondo. Olimpionici azzurri tra le superstar
Tre città d'oriente per le superstar mondiali di nuoto. Dopo l'abbuffata estiva di Parigi torna il grande nuoto con la coppa del mondo che farà da preludio ai mondiali in vasca corta di Budapest, in programma dal 10 al 15 dicembre. Tre tappe prestigiose come Shanghai (Cina, 18-20 ottobre), Seoul/Incheon (Corea del Sud, 24-26 ottobre) e Singapore (31 ottobre-1 novembre), sede poi dei mondiali estivi 2025, con un montepremi da 1.2 milioni di dollari (10.000 dollari per un record mondiale). Tante le stelle annunciate hanno brillato ai Giochi di Parigi: il francese quadriolimpionico, diventato eroe nazionale, Leon Marchand, i cinesi Qin Haiyang e Pan Zahnle, l'evergreen Chad Le Clos, l'olandese Arno Kamminga; l'olimpionica australiana Kaylee McKeown, le americane Kate Douglass e Regan Smith, l'honkonghese Siobhan Haughey e la cinese Zhang Yufei. Gli azzurri schierano la coppa d'oro olimpica con Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi, insieme a Benedetta Pilato; parteciperanno anche Alberto Razzetti e Lorenzo Mora. Il detentore del trofeo è il tricampione iridato della rana cinese di Fukuoka 2023 Qin Haiyang. Nella scorsa edizione disputata in vasca lunga, Ceccon fu secondo e il sudafricano Matt Sates terzo e ci furono due record mondiali e 33 record della manifestazione. Tra le donne, la detentrice uscente è l’australiana Kaylee McKeown (su Haughey seconda e Zhang terza), fresca di record mondiale nei 100 dorso e detentrice di quello dei 200 che gareggera in coppa anziché ai mondiali di Budapest. Importante anche il contingente americano che parteciperà con 21 atleti tra cui Jack Alexy, Carson Foster, Regan Smith e Gretchen Walsh. In acqua anche diversi campioni del mondo in carica in vasca corta, tra cui gli olimpionici di Tokyo e Parigi Kate Douglass, Torri Huske, Lilly King, Hunter Armstrong e Kieran Smith. A Shanghai in acqua alle 3.30 italiane per le batterie e le 12.30 per le finali.
I CONVOCATI: Thomas Ceccon (Leosport/Fiamme Oro), Nicolò Martinenghi e Benedetta Pilato (CC Aniene). Seguono la spedizione i tecnici Marco Pedoja e Alberto Burlina e il fisioterapista Giuseppe Mondì.
Foto Andrea Staccioli / DBM - Insidefoto
Paralimpiadi. Record e medaglie in chiusura

Due medaglie in meno di Tokyo ma addirittura 5 ori in più. Nell’ultima giornata di gare di nuoto alle Paralimpiadi, l’Italia ha vinto tre medaglie d’oro, con Stefano Raimondi, Alberto Amodeo e la staffetta mista 4x100 stile libero, e una di bronzo con Giulia Terzi, concludendo un’edizione delle Paralimpiadi davvero eccezionale con 37 medaglie totali: 16 ori, 6 argenti e 15 bronzi. È un record per la Nazionale italiana di nuoto alle Paralimpiadi, che nel medagliere è arrivata terza, dietro solo alla Cina e alla Gran Bretagna, e ha confermato di essere una delle migliori al mondo nel nuoto paralimpico.
L’ultimo oro è un inno alla squadra: Nella 4×100 sl uomini-donne, il quartetto azzurro in gran recupero nell’ultima frazione con Simone Barlaam (51″85), trionfa col record mondiale di 4’01″54 e con gli altri componenti come la coppia Stefano Raimondi (51″43) e Giulia terzi (1’10″97) e Xenia Palazzo (1’07″29). Battute l’Australia dal record oceanico di 4’01″90 e gli Usa dal record continentale a 4’04″70. L’Italia ha migliorato il suo record mondiale del 2022 a Funchal di 4’02″53.
Nella prima finale di sabato pomeriggio, Stefano Raimondi ha vinto la medaglia d’oro nei 200 misti SM10, la categoria del nuoto paralimpico che comprende atleti con disabilità moderate alle gambe, ai fianchi o a un piede. Raimondi ha 26 anni e viene considerato uno dei migliori nuotatori paralimpici del mondo, che gareggia ai massimi livelli in tutti e quattro gli stili: nei 200 misti ha dominato la gara dall’inizio alla fine. In queste Paralimpiadi aveva vinto già tre medaglie d’oro nei 100 stile, nei 100 rana e nei 100 farfalla e una d’argento nei 100 dorso. Poco dopo Alberto Amodeo ha vinto la medaglia d’oro nei 100 metri farfalla S8 con una rimonta eccezionale nella seconda vasca, superando nei metri finali il cinese Hongliang Wu. Amodeo ha 23 anni e in queste Paralimpiadi aveva già vinto l’oro nei 400 metri stile libero e il bronzo nei 100 stile. Nei 100 farfalla, una gara decisamente faticosa, Amodeo ha battuto il record italiano, vincendo in 1 minuto, 2 secondi e 35 centesimi.
Stoica Giulia Terzi che ha vinto la medaglia di bronzo nei 50 farfalla S7, il terzo bronzo per lei a Parigi. Terzi ha 29 anni e in queste Paralimpiadi aveva già vinto due bronzi, nei 100 e nei 400 metri stile libero S7, che erano stati parecchio raccontati ed elogiati per il fatto che meno di sette mesi fa ha partorito un figlio e la sua preparazione per queste Paralimpiadi è stata molto ridotta e complicata (per qualificarsi era tornata a gareggiare, agli Europei, appena 58 giorni dopo il parto). Alle Paralimpiadi di Tokyo aveva vinto due ori, due argenti e un bronzo.
"Con una staffetta meravigliosa e con un record del mondo, si conclude una paralimpiade superlativa per il nuoto paralimpico italiano – ha dichiarato il Presidente della FINP Roberto Valori – Sedici medaglie d’oro, sei argenti, quindici bronzi: trentasette medaglie, più della metà di tutta la spedizione azzurra alle Paralimpiadi di Parigi, ai quali vanno aggiunti tredici quarti posti, spesso sul filo dei centesimi, e una presenza uniforme nelle finali di tutti gli stili, distanze e classi: una squadra profonda, con numerose eccellenze e la capacità di rinnovarsi. mLa squadra che è scesa in acqua fra le corsie della Défense Arena è un mix di veterani, atleti d’élite e giovani talenti che tutto il mondo ci invidia. L’unico difetto di queste ragazze e ragazzi è di averci abituato troppo bene e dopo Tokyo, Madeira e Manchester si rischia di dare per scontato quello che è un autentico miracolo sportivo: terzi nel medagliere dietro a due corazzate come Cina e Gran Bretagna e davanti a Stati Uniti, Australia e altri paesi che possono contare su una base enormemente più ampia della nostra. L’ingrediente principale di questo successo è un tessuto di società sempre più esteso e ramificato su tutto il territorio nazionale, che danno fiducia a centinaia di tecnici preparati ed aggiornati".
Nuoto Paralimpico Italiano a Parigi 2024, gli atleti medagliati nel nuoto
Oro (16 medaglie):
Simone Barlaam: 100m stile libero S9
Antonio Fantin: 400m stile libero S6
Stefano Raimondi: 100m farfalla S10
Monica Boggioni: 50m rana SB3
Francesco Bocciardo: 200m stile libero S5
Carlotta Gilli: 100m farfalla S13
Xenia Francesca Palazzo: 400m stile libero S8
Staffetta 4×100 stile libero mista 34 punti (Giulia Terzi, Stefano Raimondi, Simone Barlaam, Xenia Palazzo)
Argento (6 medaglie):
Simone Barlaam: 400m stile libero S9
Francesco Bettella: 50m dorso S1
Efrem Morelli: 50m rana SB3
Carlotta Gilli: 400m stile libero S13
Antonio Fantin: 400m stile libero S6
Stefano Raimondi: 100m dorso S10
Bronzo (15 medaglie):
Vittoria Bianco: 400m stile libero S9
Francesco Bettella: 100m dorso S1
Angela Procida: 100m dorso S2
Monica Boggioni: 200m stile libero S5, 100m stile libero S5
Carlotta Gilli: 100m dorso S13, 50m stile libero S13
Alessia Scortechini: 100m stile libero S10
Giulia Terzi: 400m stile libero S7, 100m stile libero S7, 50m farfalla S7
Manuel Bortuzzo: 100m rana SB4
Federico Bicelli: 100m dorso S7
Alberto Amodeo: 100m stile libero S8
Xenia Francesca Palazzo: 400m stile libero S9
Paralimpiadi di Parigi. Al via il nuoto con 28 atleti

Prendono il via oggi i Giochi Paralimpici Parigi 2024. l’Italia sarà presente in 17 discipline, 141 gli atleti in gara, delegazione più numerosa di sempre ai Giochi. Si svolgeranno in 12 giorni, dal 28 agosto all’8 settembre 2024, riunendo 4.400 tra i più importanti atleti Paralimpici del mondo, rappresentando un’opportunità unica per concentrare l’attenzione sullo sport e sulla disabilità. Si tratta della XVII edizione, con 185 Comitati Paralimpici Nazionali, 22 sport,18 sedi di gara, 549 eventi. Il nuoto paralimpico italiano è presente con 28 atleti. La disciplina che vanta più medaglie, dal 1960 a oggi, è l’atletica, ben 185, seguita dal nuoto con 167 e dalla scherma con 94.
Prevista per oggi la cerimonia di apertura lungo gli Champs-Élysées sul tragitto che va dall’Arco di Trionfo sino a Place de la Concorde, lo spettacolo metterà in mostra gli atleti Paralimpici e i valori che rappresentano, presenzierà il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. I portabandiera italiani sono Ambra Sabatini, atletica, e il ciclista Luca Mazzone. Diretta Raidue dalle 20.00. L’Italia partecipa alle Paralimpiadi di Parigi 2024 con la squadra più numerosa di sempre: 141 atleti, 71 uomini e 70 donne, che parteciperanno alle gare in in 17 sport: atletica, badminton, canoa, canottaggio, ciclismo, equitazione, judo, nuoto, scherma, sitting volley, sollevamento pesi, taekwondo, tennis in carrozzina, tennis tavolo, tiro a segno, tiro con l’arco, triathlon.
Il nuoto paralimpico fu uno degli 8 sport facenti parte della rassegna paralimpica di Roma 1960, la prima Paralimpiade della storia. Nel corso degli anni, questa disciplina è diventata una delle più famose in campo sportivo. Alla prima edizione le discipline presenti erano stile libero, misto, dorso e rana. Successivamente ne vennero aggiunte altre: alle Paralimpiadi di Tokyo 1964 venne introdotta la staffetta, mentre alle Paralimpiadi di Toronto 1976 venne incluso lo stile a farfalla. La squadra di Parigi del Direttore Riccardo Vernole, che si è preparata al Centro Federale Polo Natatorio di Ostia, conta 12 femmine e 16 maschi fra i quali tre esordienti Manuel Bortuzzo, Federico Cristiani, Domiziana Mecenate. A Tokyo furono 39 medaglie su 69 totali e 11 ori su 14 dell'intera spedizione. Gare dal 29 agosto al 7 settembre.
Categoria. Barelli: "Tanti giovani forti. Grande lavoro delle società"

Si conclude la lunga stagione del nuoto azzurro. Ultima giornata di gare allo Stadio del Nuoto di Roma per i categoria 2024, vero e proprio spartiacque per l'inizio di un nuovo quadriennio olimpico che porterà alle Olimpiadi di Los Angeles 2028. Tanti i giovani in evidenza e non solo per un movimento in costante fermento e sempre al vertice in Europa e nel Mondo.
Vibranti a tutti livelli come sempre i 50 rana. Ludovico Blu Art Viberti, di rientro dalle Olimpiadi di Parigi, si impone in un bel testa a testa su Simone Cerasuolo. Il 22enne piemontese - tesserato per Fiamme Oro e CN Torino, seguito da Antonio Satta - vince con la sesta prestazione personale di sempre in 27"13 contro il 27"28 del 21enne romagnolo di Fiamme Oro ed Imolanuoto e seguito da Cesare Casella. Terzo l'altro sabaudo Flavio Mangiamele - tesserato per CN Torino e allievo dello stesso Satta - con il personale in 27"49 che cancella il 27"87 siglato lo scorso marzo agli Assoluti UnipolSai di Riccione.
Nella finale dei 50 farfalla seniores femminile vince l'olimpica Viola Scotto di Carlo con il crono di 25"85, terza prestazione italiana all time. La 21enne di Pozzuoli - allenata da Fabrizio Fusco per Napoli Nuoto - abbassa di quattro centesimi il personal best (25"89) nuotato lo scorso 21 giugno al 60° Settecolli IP. Secondo posto per la primatista italiana (25"78) Silvia Di Pietro. La 31enne romana - seguita da Mirko Nozzolillo e tesserata per Carabinieri e CC Aniene - conclude con il tempo di 26"12. Terza Elena Capretta (CC Aniene) in 26"55, che migliora il personale (precedente 26"63 del 03/08/2023 a Roma).
La sfida tra Silvia Di Pietro e Viola Scotto di Carlo si ripropone nei 50 stile libero. Il primo posto se lo aggiudica Di Pietro che abbatte il muro dei 25 secondi e tocca in 24"90 (sesta prestazione personale di sempre), mentre Scotto Di Carlo è seconda in 25"17. Terza posizione per Claudia Lutecka (Juventus Nuoto) che con il tempo di 25"56 registra il primato personale (precedente 25"79 del 12/04/2022 a Riccione).
Nella finale seniores dei 200 misti femminili sale sul gradino più alto del podio Anita Gastaldi (Carabinieri/VO2 Nuoto Torino) in 2'12"04. Seconda Chiara Della Corte (Campania Sport) che col crono di 2'12"25 lima il personale rispetto al 2'12"50 del 7 marzo agli Assoluti UnipolSai di Riccione. Terzo posto per Francesca Fangio, anche lei come Viberti rientrata da Parigi 2024: la 29enne livornese e primatista italiana dei 200 rana (2'23"06) - tesserata per Esercito ed In Sport Rane Rosse e seguita da Stefano Franceschi - stampa il tempo di 2'14"41.
Il Presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli, di rientro da Parigi, ha salutato e ringraziato le società, i tecnici e gli atleti intervenuti ai campionati nazionali di categoria, iniziati il 5 agosto con cadetti e juniores (5 giornate di gare) e proseguiti con tre giorni dedicati a ragazzi e seniores. "Innanzitutto ringrazio le società e i tecnici per il grande lavoro svolto, tra mille difficoltà dettate principalmente dai costi di gestione - afferma il presidente della Federazione Italiana Nuoto - I campionati italiani di categoria hanno confermato la grande qualità del nuoto italiano. Vi sono densità e capillarità: credo siano andati a podio atleti di quasi tutte le regioni d'Italia e ciò fino a un po' di tempo fa era impensabile. Questo dimostra che alle spalle dei big, che hanno fatto cose eccezionali alle Olimpiadi, ci sono giovani interessanti e forti: guardiamo quindi con fiducia al prossimo quadriennio Olimpico che porterà ai Giochi di Los Angeles 2028".
PREMI SPECIALI. In questi giorni, prima delle finali, sono stati premiati gli atleti della squadra Nazionale, guidata dal tecnico responsabile delle giovanili Marco Menchinelli, che a giugno hanno vinto la Mediterranen Cup 2024 - Coppa COMEN a Cipro aggiudicandosi la classifica per nazioni con 840 punti e conquistando 34 medaglie; le società che hanno vinto il campionato nazionale a squadre ragazzi Team Veneto e ragazze Rari Nantes Florentia.
Nel tracciare un bilancio sulla stagione appena conclusa, il tecnico responsabile delle giovanili Marco Menchinelli dichiara: "Siamo alla fine di una stagione eccellente per quanto riguarda i giovani. Campionato junior di qualità. C'è stato il record italiano di Momoni, unico della manifestazione tra junior e ragazzi. Non è che incida più di tanto, è solo un dato. Va tenuto conto che la maggior parte dei record dei categoria appartegono ad atleti come Ceccon e Martinenghi. Vedo un ottimo movimento nella categoria junior sia maschile che femminile e qualcosa di interessante anche con la categoria ragazzi. Per esempio nella categoria ragazzi sono andati a podio società di tanti territori diversi: Sicilia, Sardegna, Puglia, centro Italia. Mi fa ben sperare. L'anno prossimo - prosegue Menchinelli - ci aspetta una stagione molto lunga e impegnativa. Oltre alla COMEN, ci saranno gli Europei Juniores, i Mondiali Juniores Under 23, gli EYOF. Ci sarà spazio per tanti ragazzi per mettersi in mostra. Molti anni di nascita praticamente possono partecipare a più di una manifestazione, però vorrei come ho fatto l'anno scorso cercare di coinvolgere il maggior numero di atleti possibile".
Finali della terza e ultima giornata
50 rana - Seniores F
1. Arianna Castigioni (Fiamme Gialle/Team Insubrika) 30"79
2. Viviane Graif (Sportclub Meran) 31"54
3. Francesca Zucca (Esperia Cagliari) 31"76
50 rana - Seniores M
1. Ludovico Blu Art Viberti (Fiamme Oro/CN Torino) 27"13
2. Simone Cerasuolo (Fiamme Oro/Imolanuoto) 27"28
3. Flavio Mangiamele (CN Torino) 27"49 pp
100 dorso - Ragazze
1. Emmanuela Leu (CN M. Carrara) 1'04"66
2. Giorgia Barozzi (Coopernuoto) 1'04"85
3. Elena Iannolo (RN Florentia) 1'05"71
100 dorso - Seniores F
1. Erika Francesca Gaetani (Carabinieri/In Sport Rane Rosse) 1'01"53
2. Asia Ricci (CC Aniene) 1'01"75
3. Giada Gorlier (Aquatica Torino) 1'01"77
100 dorso - Ragazzi 2010
1. Gennaro Ferraro (Napoli Nuoto) 1'00"17
2. Giorgio Sartori (Leosport) 1'00"59
3. Carlo Perozeni (RN Torino) 1'01"54
100 dorso - Ragazzi
1. Cesare Gagiola (Amatori Nuoto) 57"15
2. Pietro Remorini (In Sport Rane Rosse ssd) 58"48
3. Federico Giorgio Pietro Viberti (Rari Nantes Torino) 58"76
100 dorso - Seniores M
1. Matteo Brunella (Heaven Due) 54"79
2. Dylan Buonaguro (Fondazione M.Bentegodi) 54"95
3. Mattia Morello (Sport Club 12 Ispra) 55"83
50 farfalla - Seniores F
1. Viola Scotto di Carlo (Napoli Nuoto) 25"85 pp (precedente 25"89 del 21/06/2024 a Roma)
2. Silvia Di Pietro (Carabinieri/CC Aniene) 26"12
3. Elena Capretta (CC Aniene) 26"55 pp (precedente 26"63 del 03/08/2023 a Roma)
50 farfalla - Seniores M
1. Lorenzo Gargani (CUS Udine) 23"30
2. Luca Todesco (Imolanuoto) 23"66
3. Gianmarco Sansone (Fiamme Oro/Esseci Nuoto) 23"69
400 stile libero - Ragazze
1. Sofia Biagi (H. Sport Firenze) 4'17"59
2. Alessandra Mao (Team Veneto) 4'18"20
3. Gemma Sfoggia (Montebelluna Nuoto) 4'25"19
400 stile libero - Seniores F
1. Noemi Cesarano (Time Limit) 4'13"20
2. Linda Caponi (Carabinieri) 4'13"23
3. Antonietta Cesarano (Fiamme Oro/Time Limit) 4'14"89
100 stile libero - Ragazzi 2010
1. Jacopo Apicerni (Rari Nantes Trento) 53"93
2. Alex Suruc (Hydros Oderzo) 53"95
3. Mattia Affricano (Phoenix) 54"05
100 stile libero - Ragazzi
1. Francesco Ceolin (Team Veneto) 51"19
2. Cristian Tassan - Caser (GIS Milano) 51"69
3. Andrea Zanin (Nottoli Nuoto 74l) 51"71
100 stile libero - Seniores M
1. Giovanni Carraro (Fiamme Oro/Riviera Nuoto - Dolo) 49"00
2. Sebastiano Augusto Matteo Merlini (Nuoto Club Milano) 49"57
3. Alessio Proietti Colonna (Marina Militare/Aurelia Nuoto) 49"76
50 stile libero - Ragazze
1. Carlotta Giannini (Imolanuoto) 26"12
2. Caterina Callegari (Amatori Nuoto) 26"40
3. Alessandra Mao (Team Veneto) 26"48
50 stile libero - Seniores F
1. Silvia Di Pietro (Carabinieri/CC Aniene) 24"90
2. Viola Scotto di Carlo (Napoli Nuoto) 25"17
3. Claudia Lutecka (Juventus Nuoto) 25"56 pp (precedente 25"79 del 12/04/2022 a Riccione)
200 misti - Ragazzi 2010
1. Cristian Ciciriello (Olimpica Salentina) 2'12"07
2. Davide D'Elia (Nuotatori Pugliesi) 2'12"18
3. Gabriel Rochetti (Titans) 2'13"49
200 misti - Ragazzi
1. Biagio Aldrighetti (Nuotatori Trentini) 2'05"75
2. Francesco Volpe (Portici) 2'05"82
3. Luigi Vitello (Nuotatori del Golfo VDG) 2'05"91
200 misti - Seniores M
1. Lorenzo Glessi (Esercito/Gorizia Nuoto) 1'31"41
2. Pietro Paolo Sarpe (VV.F. Fiamme Rosse/CC Aniene) 1'33"22
3. Andrea Grassi (Sporting Lodi) 1'33"62
200 misti - Ragazze
1. Giorgia Barozzi (Coopernuoto) 1'46"94
2. Alice Paioletti (Sportiva Nuoto Grosseto) 1'52"34
3. Mia Monika Moldovan (SSV Bozen) 1'51"64
200 misti - Seniores F
1. Anita Gastaldi (Carabinieri/VO2 Nuoto Torino) 2'12"04
2. Chiara Della Corte (Campania Sport) 2'12"25 pp (precedente 2'12"50 del 07/03/2024 a Riccione)
3. Francesca Fangio (Esercito/In Sport Rane Rosse) 2'14"41
1500 stile libero - Ragazzi
1. Matteo Busilacchi (Nandi Ars Loreto) 15'42"29
2. Roberto Di Ruscio (Team Centro Italia) 15'54"03
3. Nicolò Bianchi (SC Cassino) 15'54"78
1500 stile libero - Seniores M
1. Ivan Giovannoni (Esercito/Aurelia Nuoto) 15'15"53
2. Davide Marchello (Esercito/Aurelia Nuoto) 15'20"62
3. Matteo Diodato (Livorno Aquatics) 15'28"69
4x100 misti - Ragazze
1. Team Veneto 4'24"41
2. NS Emilia 4'24"44
3. Rari Nantes Florentia 4'24"90
4x100 misti - Ragazzi
1. Team Veneto 3'53"81
2. Forum Assago 3'56"98
3. Aurelia Nuoto 3'58"29
Classifiche - Podi
Generale Femminile
1. CC Aniene 557.50
2. Rari Nantes Florentia 430.50
3. Team Veneto 385.00
Generale Maschile
1. CC Aniene 561.00
2. Aurelia Nuoto 485.50
3. In Sport Rane Rosse 351.00
Ragazze
1. Rari Nantes Florentia 128.00
2. Team Veneto 100.00
3. Coopernuoto 79.00
Ragazzi
1. Team Veneto 133.00
2. Aurelia Nuoto 104.00
3. GIS Milano 67.00
Seniores F
1. CC Aniene 206.50
2. Carabinieri 122.00
3. In Sport Rane Rosse 91.00
Seniores M
1. Esercito 178.00
2. Aurelia Nuoto 131.00
3. Fiamme Oro 110.00
Finali della 2ª giornata
50 dorso - Seniores F
1. Federica Toma (Carabinieri/In Sport Rane Rosse) 28"46
2. Anita Gastaldi (Carabinieri/VO2 Nuoto Torino) 28"53
3. Giada Gorlier (Aquatica Torino) 28"66
50 dorso - Seniores M
1. Lorenzo Glessi (Esercito/Gorizia Nuoto) 25"46
2. Matteo Brunella (Heaven Due) 25"47
3. Pietro Rosi (Coopernuoto) 25"65
800 stile libero - Ragazze
1. Sofia Biagi (H. Sport Firenze) 8'50"58
2. Alessandra Mao (Team Veneto) 8'50"78
3. Silvia Piras (Esperia Cagliari) 9'03"22
800 stile libero - Seniores F
1. Noemi Cesarano (Time Limit) 8'43"58
2. Antonietta Cesarano (Fiamme Oro/Time Limit) 8'45"17
3. Giulia Salin (Fiamme Oro/Nuoto Venezia) 8'48"69
400 stile libero - Ragazzi - Finale Giovani
1. Luca Soriani (Aurelia Nuoto) 4'12"02
2. Cosimo Pacini (Livorno Aquatics) 4'12"88
3. Alex Suruc (Hydros Oderzo) 4'13"22
400 stile libero - Ragazzi
1. Francesco Volpe (Portici) 3'58"16
2. Matteo Busilacchi (Nandi Ars Loreto) 3'58"56
3. Nicolò Bianchi (SC Cassino) 3'59"63
400 stile libero - Seniores M
1. Matteo Lamberti (Carabinieri/G.A.M. Team Brescia) 3'50"64
2. Gabriele Detti (Esercito/In Sport Rane Rosse) 3'50"75
3. Ivan Giovannoni (Esercito/Aurelia Nuoto) 3'54"37
200 rana - Ragazze
1. Emma Crepaldi (Libertas Nuoto Novara) 2'31"94
2. Giorgia Punturieri (Gonzaga Sport Club) 2'37"11
3. Aurora Ongaro (Rari Nantes Florentia) 2'37"82
200 rana - Seniores F
1. Alessia Ferraguti (Imolanuoto) 2'28"45
2. Giulia Verona (Esercito/Imolanuoto) 2'28"63
3. Francesca Zucca (Esperia Cagliari) 2'29"25
200 rana - Ragazzi - Finale Giovani
1. Vincenzo Maniaci (Tennis Club Palermo) 2'23"47
2. Ettore Colombo (Aurelia Nuoto) 2'26"71
3. Cristian Vittorio Bergonzini (Coopernuoto) 2'27"74
200 rana - Ragazzi
1. Michele Longobardo (Ranidae) 2'16"84
2. Gabriele Garzia (Nuotatori Pugliesi) 2'16"97
3. Klaudio Agaj (Genova Nuoto My Sport) 2'19"19
200 rana - Seniores M
1. Andrea Castello (Esercito/Imolanuoto) 2'13"15
2. Cosimo Bugli (Rari Nantes Florentia) 2'13"89
3. Alessandro Fortini (Heaven Due) 2'14"16
200 farfalla - Ragazze
1. Sara Lai (Esperia Cagliari) 2'18"26
2. Michelle Montagnini (G.A.M. Team Brescia) 2'20"09
3. Camilla Giannelli (Rari Nantes Florentia) 2'21"22
200 farfalla - Seniores F
1. Antonella Crispino (Esercito/Assonuoto Club Caserta) 2'11"08
2. Claudia Di Passio (CC Aniene) 2'11"94
3. Cristina Caruso (CS Roero) 2'12"05
200 farfalla - Ragazzi - Finale Giovani
1. Davide Mazzaro (Team Veneto) 2'11"56
2. Alessandro Casetti (Lib Nuoto Ravenna) 2'11"66
3. Tommaso Lamura (Nuotatori Pistoiesi) 2'11"80
200 farfalla - Ragazzi
1. Lorenzo Salvati (Dimensione Nuoto L'Aquila) 2'02"11
2. Francesco Ceolin (Team Veneto) 2'02"65
3. Pietro Remorini (In Sport Rane Rosse) 2'03"41
200 farfalla - Seniores M
1. Claudio Antonino Faraci (CC Aniene) 1'57"51
2. Simone Dutto (Carabinieri/Centro Nuoto Torino) 1'59"95
3. Pietro Paolo Sarpe (VV.F. Fiamme Rosse/CC Aniene) 2'01"11
100 stile libero - Ragazze
1. Alessandra Mao (Team Veneto asd) 56"78
2. Carlotta Giannini (Imolanuoto) 57"54
3. Caterina Callegari (Amatori Nuoto ssd arl) 57"56
100 stile libero - Seniores F
1. Viola Scotto di Carlo (Napoli Nuoto) 55"08 pp (precedente 55"62 del 30/04/2023 a Napoli)
2. Emma Virginia Menicucci (Esercito/CC Aniene) 55"43
3. Matilde Biagiotti (Fiamme Oro/Rari Nantes Florentia) 55"73
50 stile libero - Ragazzi - Finale Giovani
1. Luca Ghidoni (Silver Sport) 24"66
2. Jacopo Apicerni (Rari Nantes Trento) 24"73
3. Alessandro Piola (UISP Bologna) 24"82
50 stile libero - Ragazzi
1. Alessio Mustaccioli (Sport 2000 Lucera) 23"07
2. Cristian Tassan - Caser (GIS Milano) 23"27
3. Biagio Aldrighetti (Nuotatori Trentini) 23"65
50 stile libero - Seniores M
1. Gabriele Brambillaschi (In Sport Rane Rosse) 22"31
2. Samuele Congia (Mediterraneo Sport) 22"40
3. Giovanni Guatti (Rari Nantes Florentia) 22"43
4x200 stile libero - Ragazze
1. Team Veneto 8'36"47
2. Rari Nantes Florentia 8'37"13
3. Hydros Oderzo 8'44"68
4x200 stile libero - Ragazzi
1. Team Veneto 7'41"26
2. Aurelia Nuoto 7'47"16
3. Libertas Nuoto Chivasso 7'49"42
Finali della 1^ giornata
200 dorso Ragazze
1. Martina Masi (RN Florentia) 2'25"70
2. Aurora Spreafico (Aquamore Acqua 13) 2'26"24
3. Maddalena Bertarelli (Team Dimensione Nuoto) 2'26"38
200 dorso Seniores F
1. Francesca Romana Furfaro (CC Aniene) 2'12"04
2. Anna Conti (Sport Full Time Sassari) 2'12"74
3. Benedetta Scalise (Stelle Marine) 2'14"04
200 dorso Ragazzi - Finale giovani
1. Francesco Cecconi (SIS Roma) 2'11"93
2. Matteo Sarta (DDS) 2'12"73
3. Gennaro Ferraro (Napoli Nuoto) 2'13"66
200 dorso Ragazzi
1. Mattia Turchetto (Team Veneto) 2'08"93
2. Cristiano Sartori (Leosport Nice Footwear) 2'09"05
3. Giovanni Cornelli (Can Vittorino Da Feltre) 2'19"16
200 dorso Seniores M
1. Mattia Morello (Sport Club 12 Ispra) 2'00"45
2. Dylan Buonaguro (Fondazione M Bentegodi) 2'00"66
3. Lorenzo Giuseppe Ciancia (RN Torino) 2'03"14
100 farfalla Ragazze
1. Camilla Lotti (Team Veneto) 1'03"96
2. Michelle Montagnini (GAM Team Brescia) 1'04"62
3. Irene De Angelis (Matrix Roma) 1'04"70
100 farfalla Seniores F
1. Elena Capretta (CC Aniene) 59"34
2. Ilaria Bianchi (Fiamme Azzurre/NC Azzurra 91) 59"36
3. Giulia Caprai (Esseci Nuoto) 59"90
100 farfaffa Ragazzi - Finale giovani
1. Ludovico Nicola Ponticorvo (Pol Balnaea Battipaglia) 58"05
2. Francesco Grassilli (Tergeste Nuoto Altura) 58"47
3. Alessandro Casetti (Lib Nuoto Ravenna) 59"14
100 farfalla Ragazzi
1. Francesco Troise (Olimpic Nuoto Napoli) 56"61
2. Tommaso Sistopaoli (Circolo Antico Tiro a Volo) 57"03
3. Matteo Gelain (Viadana Nuoto Libertas) 57"04
100 farfalla Seniores M
1. Lorenzo Gargani (CUS Udine) 52"34
2. Christian Ferraro (Montebelluna Nuoto) 52"39
3. Gianmarco Sansone (Fiamme Oro/Esseci Nuoto) 52"45
100 rana Ragazze
1. Valentina Meli (NS Emilia) 1'47"67
2. Elisa Di Ruscio (Team Centro Italia) 1'14"98
3. Giulia Bertolissio (CUS Udine) 1'15"10
100 rana Seniores F
1. Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle/Team Insubrika) 1'07"28
2. Francesca Zucca (Esperia Cagliari) 1'08"09
3. Alessia Ferraguti (Imolanuoto) 1'08"66
100 rana Ragazzi - Finale giovani
1. Ettore Colombo (Aurelia Nuoto) 1'07"31
2. Filippo Ionadi (Superba Nuoto) 1'08"00
3. Davide Ongaro (RN Florentia) 1'08"12
100 rana Ragazzi
1. Federico Gissi (Pinguino Nuoto Avezzano) 1'05"56
2. Klaudio Agaj (Genova Nuoto My Sport) 1'05"67
3. Tommaso Porcu (RN Saronno) 1'05"83
100 rana Seniores M
1. Gabriele Mancini (Marina Militare/CN Torino) 1'00"40
2. Simone Cerasuolo (Fiamme Oro/Imolanuoto) 1'00"95
3. Flavio Mangiamele (CN Torino) 1'01"06
200 stile libero Ragazze
1. Carlotta Giannini (Imolanuoto) 2'08"12
2. Maria Ilinca Petrof (Team Veneto) 2'09"44
3. Santi Fanti (Rinascita Team Romagna) 2'09"49
200 stile libero Seniores F
1. Matlde Biagiotti (Fiamme Oro/RN Florentia) 1'59"89
2. Anita Gastaldi (Carabinieri/VO2 Nuoto Torino) 2'00"61
3. Noemi Lamberti (GAM Team Brescia) 2'00"67
200 stile libero Ragazzi - Finale giovani
1. Luca Soriani (Aurelia Nuoto) 1'58"64
2. Alex Suruc (Hydros Oderzo) 1'58"81
3. Jacopo Apicerni (RN Trento) 1'58"87
200 stile libero Ragazzi
1. Piergiorgio Sgarbossa (Team Veneto) 1'54"97
2. Andrea Lucarelli (Sportiva Nuoto Grosseto) 1'55"37
3. Filippo Turcato (Team Veneto) 1'55"99
200 stile libero Seniores M
1. Davide Dalla Costa (Fiamme Gialle/Team Veneto) 1'48"25
2. Alessio Proietti Colonna (Marina Militare/Aurelia Nuoto) 1'48"78
3. Stefano Ballo (Esercito/Time Limit) 1'49"59
400 misti Ragazze
1. Sofia Napoli (CNAT 99 Amici del Nuoto) 4'58"50
2. Giorgia Barozzi (Coopernuto) 4'59"04
3. Matilde Pascalizi (Gonzaga Sport Club) 5'05"06
400 misti Seniores F
1. Claudia Di Passio (CC Aniene) 4'40"94
2. Chiara Della Corte (Campania Sport) 4'45"73
3. Alessia Capitano (Triestina Nuoto) 4'50"07
400 misti Ragazzi
1. Davide Dapri (DDS) 4'56"82
2. Edoardo Gaeta (CC Aniene) 5'00"94
3. Alessio Romagno (Cus Bari) 5'05"67
400 misti Seniores M
1. Pier Andrea Matteazzi (Esercito/IN Sport Rane Rosse) 4'16"94
2. Samuele Martelli (H Sport Firenze) 4'19"43
3. Pietro Paolo Sarpe (Fiamme Rosse/CC Aniene) 4'21"69
800 stile libero Ragazzi
1. Tommaso De Vettori (Hydros Oderzo) 8'44"68
2. Gabriele Marson (San Vito Nuoto) 8'54"25
3. Christian Esposito (Il Gabbiano Napoli) 9'06"97
800 stile libero Seniores M
1. Ivan Giovannoni (Esercito/Aurelia Nuoto) 7'55"13
2. Matteo Diodato (Livorno Aquatics) 8'01"82
3. Nicola Roberto (Marina Militare/GAM Team Brescia) 8'03"55
1500 stile libero Ragazze
1. Sofia Biagi (H Sport Firenze) 17ì06"46
2. Francesca Melillo (Netium) 17'22"89
3. Gemma Sfoggia (Montebelluna Nuoto) 17'23"39
1500 stile libero Seniores F
1. Noemi Cesarano (Time Limit) 16'32"65
2. Alisa Tettamanzi (Marina Militare/Nuotatori Milanesi) 16'38"75
3. Emma Randellini (H Sport Firenze) 16'41"42
4x100 stile libero Ragazze
1. Team Veneto 3'56"14
2. Rari Nantes Florentia 4'00"32
3. Montebelluna Nuoto 4'00"38
4x100 stile libero Ragazzi
1. Team Veneto 3'27"11
2. Rari Nantes Florentia 3'34"52
3. Olimpia Sport Village 3'34"66
Foto di Diego Montano / PHOTO STUDIO DM / DBM
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Olimpiadi. Paltrinieri argento da fenomeno. Dt Butini: "Grande Italia. Complimenti ad atleti e tecnici"
Leggenda. Gregorio Paltrinieri, dopo il terzo posto negli 800, è argento nei 1500 e tinge d'azzurro anche l'ultima giornata delle Olimpiadi di Parigi alla Defense Arena. Una medaglia storica, la quinta personale come nessun nuotatore in tre edizioni consecutive a cinque cerchi.
L'Italnuoto chiude con due ori, un argento e due bronzi, tre quarti posti e la conferma di essere tra le nazioni più forti e vincenti al mondo.
Sorridente e sfacciato. Semplicemente immenso. Un fenomeno capace di schernire il destino e battere generazioni che si alternano. Gregorio Paltrinieri, dopo il terzo posto negli 800, si prende l'argento nei 1500 stile libero in attesa di essere tra i protagonisti della dieci chilometri. Non si molla niente. E' straordinaria l'azione dell'azzurro cresciuto al centro federale di Ostia. Regolare tra i 100 e i 500 metri; arrembante tra i 600 e i 1000 e poi favoloso e commovente fino al traguardo, quando le energie lasciano spazio all'orgoglio e al carattere. Una finale di livello mai visto. Lo batte solamente il pazzesco americano Bobby Finke, che accende il turbo dall'inizio e trionfa con il record del mondo in 14'30"67 che abbassa il 14'31"02 siglato dal cinese Sun Yang per il titolo olimpico a Londra 2012.
Il campione olimpico, trimondiale e trieuropeo - tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto, allenato da Fabrizio Antonelli - nuota un clamoroso 14'34"55, trenta vasche a 29"1/29"2 di media, quarta prestazione all time italiana a meno di due secondi dal suo record europeo di 14'32"80.
Di bronzo l'irlandese Daniel Wiffen - oro negli 800 - con in tempo di 14'30"63 e mai sul corpo di Paltrinieri e Finke.
Questi i passaggi del vincitore di tutto ogni cento metri: 56"02, 1'54"95, 2'35"52, 3'52"05, 4'50"37, 5'48"55, 6'47"19, 7'45"72, 8'44"34, 9'43"02, 10'41"43, 11'39"68, 12'38"05, 13'36"49.
Nell’occasione il ventinovenne carpigiano ha collezionato due podi nel nuoto in vasca nella stessa edizione olimpica: impresa realizzata da Domenico Fioravanti (oro nei 100 e 200 rana) e Massimiliano Rosolino a Sydney 2000 e Novella Caligaris a Monaco 1972 (rispettivamente oro nei 200 misti, argento nei 400 stile libero e bronzo nei 200 stile libero; argento nei 400 stile libero, bronzo nei 400 misti e negli 800).
Paltrinieri è, inoltre, diventato il secondo italiano dopo Rosolino a collezionare quattro podi nel nuoto in vasca, ma allargando il campo al nuoto in acque libere è l’unico ad avere toccato quota cinque; diventando il secondo italiano, dopo Klaus Dibiasi, a conquistare medaglie in tre edizioni consecutive delle Olimpiadi (il tuffatore in quattro).
Il capitano, Gregorio Paltrinieri, che fin dal primo cinquanta, ha nuotato sempre in zona medaglia e nella seconda parte sotto il record del mondo; venerdì 9 agosto alle 7:30 è atteso dalla dieci chilometri. “Sono contentissimo, perché essere a podio di nuovo nei 1500, la gara che ho sempre sentito più mia, è stupendo - racconta - Ho ottenuto, tra l’altro, lo stesso tempo con cui avevo vinto a Rio de Janeiro otto anni fa e anche questo è incredibile. All’inizio mi sono trovato un po’ impreparato. Non mi aspettavo che Bobby partisse così forte, mi aspettavo più Daniel. Poi ho cercato di stare al suo ritmo e credo di esserci riuscito fino all’ultimo cinquanta in cui lui va fortissimo”. “E’ la quinta medaglia olimpica - continua - ed è incredibile. L’ho già detto più volte, ma non ci avrei mai scommesso. Ogni volta che finisce una Olimpiade penso che a quella successiva non ci arriverò: lo avevo pensato a Rio, lo avevo pensato a Tokyo e invece sono qui. Sono senza parole”.
Tanto allenamento, grande determinazione, tanta concentrazione ogni giorno. “Quello fa la differenza. Sono sempre stato molto costante, anche in quest’ultimo periodo; ci sono stati i momenti difficili, ma ho sempre continuato a credere in me stesso e nelle mie potenzialità”. E non è finita qui. “Non è finita affatto. Manca la dieci chilometri. Ora qualche giorno di riposo. Sono stati giorni super impegnativi mentalmente e fisicamente. Ho decimi di febbre da tre giorni, credo da stress e da energie nervose consumate. Ho misurato la temperatura fino ad un’ora prima di entrare in acqua. Devo un attimo riprendermi. E’ stato tutto veramente difficile: dal giorno dopo Tokyo a dieci minuti prima della gara”.
"Gregorio ha compiuto un capolavoro - spiega l'allenatore Antonelli - In questi quattro anni si è rimesso in discussione, cercando di cambiare riadattarsi ai cambiamento del suo fisico e agli avversari. Adesso è più freddo, accetta tutte le situazioni di gara: da questo punto di vista è maturato tantissimo. Questa sera ha disputato una gara fantastica e Finke è stato eccezionale: l'americano si è scatenato dopo aver disputato una batteria in modalità eco. Oggi staccarlo era impossibile e l'abbiamo capito dai 1300. Io sono onorato di allenare Gregorio: prima della partenza gli ho detto che è un genio, un fuoriclasse. Ora aspettiamo le acque libere e poi avrà diritto a una vacanza vera al termine della quale deciderà il suo futuro".
IL BILANCIO DEL DT BUTINI. L'Italia chiude l'Olimpiade del nuoto con due ori, un argento e due bronzi, tre quarti posti e altre sei finali; il tutto con sei primati personali, tra cui il record italiano di Simona Quadarella negli 800. Un bilancio strapositivo, come sottolinea il direttore tecnico Cesare Butini: "Al di là delle medaglie, che ovviamente sono sempre un buon termometro, abbiamo ottenuto tre quarti posti e qualche nono posto che ci fanno rammaricare. La squadra si è comportata benissimo, lo staff si è rivelato una risorsa fondamentale per guidare la squadra. Abbiamo chiuso con un grande Gregorio Paltrinieri, il nostro capitano che ha costretto Finke a stabilire il record del mondo per batterlo. Non abbiamo avuto controprestazioni eclatanti se non l'eliminazione della staffetta mista maschile in cui i campioni olimpici Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi non hanno brillato, così come Alessandro Miressi, tra gli sfortunati fermati al nono posto per un centesimo nei 100 stile libero. Complimenti anche a Benedetta Pilato, che ha nuotato un'ottima rana dimostrando di avere un grande futuro anche nella distanza olimpica, e a Simona Quadarella, che forse avrebbe potuto ottenere qualcosa in più nei 1500 con una gestione più oculata nella prima parte alla luce degli 800. Ma è stata bravissima, per continuità ed impegno, e ci sono anche gli avversari da applaudire. Sono sicuro che i ragazzi e le ragazze hanno dato il massimo. Stanno crescendo pure gli atleti più giovani, che cominceranno il nuovo quadriennio con esperienza ed entusiasmo. Desidero rivolgere un plauso ai tecnici che hanno dimostrato ancora una volta il valore degli allenatori italiani, che formano, seguono e preparano dalla base all'alto livello gli atleti che poi arrivano in nazionale, assicurando con il supporto delle società ciclicità di risultati. E’ stata sicuramente un’Olimpiade difficile – conclude Butini -Non soltanto sotto l’aspetto tecnico e prestativo, ma anche e soprattutto logistico. Tra gli aspetti negativi i trasporti sicuramente sono stati i peggiori. Non avevano l'aria condizionata e spesso non erano in numero adeguato per garantire posti a sedere per tutti. Avevamo mediamente tre ore e mezza di pullman al giorno. Questo rappresenta certamente una difficoltà per tutti ma qualcuno ne ha risentito di più degli altri”.
Così gli azzurri nelle finali della 9^ giornata
Domenica 4 agosto
50 stile libero fem
1. Sarah Sjoestroem (Swe) 23"71
2. Meg Harris (Aus) 23"97
3. Zhang Yufei (Chn) 24"20
1500 stile libero mas
1. Bobby Finke (Usa) 14"30"67 WR (precedente 14'31"02 di Sun Yang del 04/08/2012 a Londra)
2. Gregorio Paltrinieri 14'34"55
3. Daniel Wiffen (Irl) 14'39"63
4x100 mista fem
Italia non qualificata
4x100 mista mas
Italia non qualificata
Foto Giorgio Scala, Andrea Masini e Andrea Staccioli / DBM
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Olimpiadi. Deplano e Razzetti in finale. Meloni con Martinenghi e Ceccon
Leonardo Deplano alla finale dei 50 stile libero col terzo tempo; Alberto Razzetti a quella dei 200 misti per uno splendido tris di finali individuali. L'Italia è sempre protagonista alle Olimpiadi di Parigi, in svolgimento alla Defense Arena.
Alla finale più veloce di tutte Deplano vi accede con un pazzesco primato personale che si traduce in terzo riscontro cronometrico. Il 24enne fiorentino - tesserato per Carabinieri e CC Aniene e seguito da Sandra Michelini - nuota un ottimo 21"50, con un'esaltante progressione dai trentacinque metri, che cancella il 21"60 siglato a Roma 2022 per l'argento continentale. "Prestazione bellissima - commenta Deplano - Stavo in acqua molto bene. Ho cercato di stare più alto sulle frequenze delle gambe, fare attenzione a essere un po' più disteso con le braccia in fase di partenza e anche di nuotata. È venuto fuori un gran tempo. Domani sarò nelle corsie centrali, avrò gli occhi puntati su di me. Sicuramente un qualcosa che non avrei immaginato. È un po' un sogno ritrovarsi in questa posizione. Ora voglio dare il meglio di me e godermi questo momento". Davanti a lui ci sono solamente il britannico Benjamin Proud - bronzo iridato a Doha 2024 e campione continentale a Roma - e l'australiano Cameron McEvoy in 21"38. Sarà una finale di altissimo livello. Gli altri protagonisti saranno il rappresentante delle Isole Cayman Jordan Crooks (21"54), lo statunitense e campione olimpico uscente Caeleb Dressel (21"58), il francese Maxime Grousset (21"60), l'ellenico Kristian Gkolomeev (21"62) e l'altro transalpino Florent Manaudou - campione olimpico a Londra 2012, argento a Rio 2016 e Tokyo 2020 - ottavo in 21"64.
Eliminato l'altro gigliato, come Deplano artefice in batteria del bronzo della staffetta. Lorenzo Zazzeri - tesserato per Esercito e RN Florentia, allievo di Paolo Palchetti - è dodicesimo in 21"83 dopo aver abbassato il primato personale in batteria, portandolo da 21"70 a 21"64. "Nuotata un pochino più sporca rispetto a stamani - ammette "Zazzart" - Nel riscaldamento sentivo che purtroppo non avevo smaltito le scorie del 21"6. In semifinale mi sarei dovuto ripetere. Sono contento di uscire da questa Olimpiade con un personal best che non nuotavo da prima dei problemi di salute di un anno e mezzo fa. È un segnale positivo. Almeno uno è entrato in finale. Leonardo ha nuotato un gran tempo e credo che se riuscirà a ripeterlo potrebbe giocarsi qualcosa di importante in finale. Lui è un po' un'artista perché non si sa mai la prestazione che può tirare fuori".
Terza finale individuale in un'edizione olimpica per Alberto Razzetti che, dopo il quinto posto nei 400 misti e l'ottavo nei 200 farfalla, si qualifica all'atto conclusivo dei 200 misti: un traguardo notevole raggiunto da Massimiliano Rosolino a Sydney 2000 e Novella Calligaris a Monaco 1972. Il 25enne ligure di Lavagna - tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport, bronzo mondiale in carica e argento a Roma 2022 - nuota il settimo crono in 1'57"10, con un eccellente 33"45 nella frazione a rana e un discreto 28"13 nella chiusura a stile libero, a meno di un secondo dal suo record italiano di 1'56"21. Il più veloce è il campionissimo francese Leon Marchand - oro nei 400 misti, nei 200 farfalla e nei 200 rana - in 1'56"31. "Mi è mancata un pochettino di lucidità alla fine - racconta - Pensavo di essere a rischio nono posto. Sono contentissimo di aver raggiunto tre finali olimpiche perché sono già un grande risultato. Vediamo di onorare anche l'ultima e cercare di dare il 110%. Ci sarà da lottare e provare a nuotare il mio personale. Vedremo che succede."
MARTINENGHI E CECCON A CASA ITALIA COL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. “Questa mattina a Casa Italia per sostenere e ringraziare i tanti atleti italiani che, come sempre, stanno dando lustro alla nostra Nazione nello sport. E tanti auguri a Nicolò Martinenghi, primo oro italiano in queste Olimpiadi, per il suo compleanno”. Con questo post il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha commentato l’incontro con gli azzurri protagonisti a Parigi, capitanati dai campioni olimpici Nicolò Martinenghi dei 100 rana e Thomas Ceccon dei 100 dorso. Durante la cerimonia, proseguita con il pranzo conviviale, il Presidente Meloni ha consegnato agli atleti una targa ricordo con l’Esemplare cromatico del Tricolore Italiano. Successivamente si è recata al Villaggio Olimpico per visitare la palazzina dell’Italia Team.
Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 6^ giornata
Giovedì 1 agosto
200 farfalla fem
1. Summer McIntosh (Can) 2'03"03
2. Regan Smith (Usa) 2'03"84
3. Zhang Yufei (Chn) 2'05"09
200 dorso mas
1. Hubert Kos (Hun) 1'54"26
2. Apostolos Christou (Gre) 1'54"82
3. Roman Mityukov (Sui) 1'54"85
50 stile libero mas semi
RI 21''37 di Andrea Vergani del 08/08/2018 a Glasgow
1. Benjamin Proud (Gbr) 21"38
1. Cameron McEvoy (Aus) 21"38
3. Leonardo Deplano 21"50 pp (precedente 21"60 del 17/08/2022 a Roma) qual. in finale
12. Lorenzo Zazzeri 21"83 eliminato
200 rana fem
Nessuna italiana qualificata
1. Kate Douglass (Usa) 2'19"24
2. Tatjana Smith (Rsa) 2'19"60
3. Tes Schouten (Ned) 2'21"05
200 dorso fem semi
1. Phoebe Bacon (Usa) 2'07"32
Nessuna italiana qualificata
200 misti mas semi
RI 1'56"21 di Alberto Razzetti del 28/11/2023 a Riccione
1. Leon Marchand (Fra) 1'56"31
7. Alberto Razzetti 1'57"10 qual. in finale
4x200 stile libero fem
1. Australia 7'38"08 OR
2. Stati Uniti 7'40"86
3. Cina 7'42"34
Italia non qualificata
Foto Giorgio Scala, Andrea Masini e Andrea Staccioli / DBM
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Obbligatorio menzionare i credit.













Olimpiadi. Quadarella quarta, ottavo Razzetti. Out Ceccon e Fangio

Dalle delusioni è sempre risorta nel giro di poche ore. Esce dall'acqua con la consapevolezza di aver dato tutto, ma questa volta non è bastato a Simona Quadarella che finisce quarta nei 1500 stile libero dopo infinite sportellate con la tedesca Isabel Gose che si prende la medaglia. La 24enne romana, oro iridato e tricampionessa europea in carica - tesserata per CC Aniene, allenata da Christian Minotti - nuota in 15'44"05; fa gara appaiata con Gose - terza a Doha 2024 - che regge gli strappi e la supera negli ultimi cento metri per chiudere in 15'41"16. Trionfa sua maestà Katie Ledecky che disputa una finale a parte e si prende l'ottavo oro olimpico, diventando la nuotatrice più vincente di sempre. La 27enne di Washington - trentotto medaglie tra Mondiali ed Olimpiadi, tra cui il bronzo conquistato nei 400 nella giornata d'apertura - trionfa in 15'30"02; l'argento è della sorprendente francese Anastasiia Kirpichinkova, generalmente più a suo agio in vasca corta, in 15'40"35. Si prevedeva cedesse intorno al chilometri, invece ha tenuto.
Per la mezzofondista azzurra i 1500 olimpici rimangono stregati dopo il quinto posto a Tokyo 2020; ma proprio come in Giappone, quando salì sul gradino più basso del podio tre giorni dopo, la possibilità di riscatto è rappresentata dagli 800 in programma venerdì con le batterie e l'eventuale finale sabato sera. "Ho lottato tantissimo - commenta la bicampionessa iridata a Doha - È stata una gara faticosissima. Per me questa è una delusione enorme. Ho lottato fino alla fine e ho nuotato comunque un tempo buono. Ero stanchissima alla fine e avevo le gambe che mi scoppiavano. Dispiace perché nelle ultime gare avevo sempre battute Kirpichinkova e Gose. In realtà mi sentivo abbastanza bene, forse troppe aspettative e troppa tensione. L'ho vissuta forse come la gara più importante della mia vita. Magari riuscirò a fare un'altra Olimpiade, però non lo so come ci arriverò. Era come se fosse la mia ultima cartuccia da sparare in ambito olimpico. È stata una gara veloce, conclusa con un buon tempo, ma non è quello che volevo. Adesso gli 800, però non me li sento come i 1500".
OTTAVO RAZZETTI. Paga una prima parte coraggiosa, forse troppo. Alberto Razzetti è ottavo senza rimpianti nei 200 farfalla vinti dal padrone di casa Leon Marchand - oro nei 400 misti - in 1'51"21. Il 25enne ligure di Lavagna e bronzo europeo a Roma 2022 - tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport, seguito da Stefano Franceschi a Livorno, già quinto nei 400 misti - tocca in 1'54"85. Era quarto fino ai centocinquanta metri, dopo aver portato in semifinale il primato personale a 1'54"51, cancellando l'1'54"65 siglato a Doha per l'argento iridato. Completano il podio il magiaro Kristof Milak in 1'51"75 - bruciato dal francese nell'ultima vasca - e il canadese Ilya Kharun in 1'52"80. "Oggi - dichiara il Razzo - ho patito un po' più di quanto pensassi, nell'ultima vasca soprattutto. Poi quando sei in difficoltà e ti rimontano è anche difficile riuscire a rimanere sul pezzo. È stata una prova, in linea con le altre. La finale è sempre una gara a parte: esserci era l'obiettivo iniziale. Si poteva fare meglio sì, però comunque va bene. Ora vediamo di nuotare bene i 200 misti e la 4x100 mista: alle staffette ci tengo molto e cercherò di dare il 110% per aiutare la squadra".
SEMIFINALI. Sette centesimi fatali per Thomas Ceccon che non riesce a strappare il pass per i 200 dorso che, va sottolineato, non nuotava dall'ottobre scorso e mai ad un livello così competitivo. Il 23enne di Schio, oro nei 100 e bronzo con la staffetta veloce - tocca in 1'56"59, sette centesimi più lento dello spagnolo Hugo Gonzales de Oliveira, ottavo in 1'56"52 e ultimo degli ammessi. Comanda l'ungherese Hubert Kos in 1'55"96. "Potevo limare qualcosa da questo tempo - afferma l'atleta tesserato per Fiamme Oro e Leosport e allenato al Centro Federale di Verona da Alberto Burlina - Almeno avvicinarmi o fare il record italiano. Dispiace perché non sono entrato in finale. Una gara in più non faceva mai male. Purtroppo posso dire che non sono entrato con la stessa convinzione che avevo nei 100 e questo è un errore. L'ho imparato oggi. Gara comunque abbastanza lineare, forse sono un po' calato alla fine. Sono stanco anch'io un pochino. Adesso recupero le energie in vista della staffetta mista".
Fuori dalla finale dei 200 rana Francesca Fangio. La 29enne livornese e primatista italiana (2'23"06) - tesserata per Esercito ed In Sport Rane Rosse e seguita da Stefano Franceschi, bronzo europeo a Roma 2022 - nuota in 2'25"36 per il quattordicesimo tempo. "Sicuramente posso nuotare molto meglio - commenta Fangio - Il tempo non mi soddisfa, ma sono contenta perché me la sono goduta. Sono andata senza ansia. L'atmosfera è strepitosa. Sono molto contenta di essermi riuscita a godere tutto quanto: la gara, il contesto, l'emozione. Anche se la gara non è venuta proprio in modo perfetto. Non mi aspettavo di riuscire a qualificarmi ad un'altra Olimpiade. Per i giornalisti magari è brutto sentirsi dire: 'È bello anche solo poter partecipare', ma per me lo è stato. A Tokyo non era esattamente così. Viverla ora in questo modo mi ha fatto emozionare tanto e sono molto felice". Guida la statunitense Kate Douglass in 2'19"74.
FINALMENTE SARAH. Ha deciso solo alla vigilia se disputarli o meno, per paura di non essere competitiva a trentun'anni in una gara ricca di giovani talenti che non era mai riuscita a vincere alle Olimpiadi e ai mondiali. Sarah Sjoestroem è una fuoriclasse pazzesca, sbaraglia la concorenza ed è regina dei 100 stile libero. La campionessa svedese di Salem - novantasette medaglie tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei - si impone in 52"16, bruciando negli ultimi dieci metri la statunitense Torri Huske 52"29 e Siobahn Haughey di Hong Kong in 52"33.
100 STILE LIBERO DA RECORD. Pazzeschi i 100 stile libero che chiudono la serata olimpica. Il cinese Pan Zhanle trionfa con un folle primato del mondo in 46"40, che demolisce il 46"80 che aveva stabilito a Doha per il titolo mondiale. Annichilita la concorrenza che viaggia ad oltre un secondo. Argento è l'australiano Kyle Chalmers in 47"48 e bronzo il romeno e oro nei 200 David Popovici in 47"49.
isultati delle semifinali e FINALI della 5^ giornata
Mercoledì 31 luglio
100 stile libero fem
1. Sarah Sjoestroem (Swe) 52"16
2. Torri Huske (Usa) 52"29
3. Siobhan Haughey (Hkg) 52"33
200 farfalla mas
1. Leon Marchand (Fra) 1'51"21 OR
2. Kristof Milak (Hun) 1'51"75
3. Ilya Kharun (Can) 1'52"80
8. Alberto Razzetti 1'54"85
200 farfalla fem semi
Nessuna italiana iscritta
1500 stile libero fem
1. Katie Ledecky (Usa) 15'30"02
2. Anastasiia Kirpichinkova (Fra) 15'40"35
3. Isabel Gose (Ger) 15'41"16
4. Simona Quadarella 15'44"05
200 dorso mas semi
RI 1'56''29 di Matteo Restivo del 08/08/2018 a Glasgow
1. Hubert Kos (Hun) 1'55"96
9. Thomas Ceccon 1'56"59 eliminato
200 rana fem semi
RI 2'23''06 di Francesca Fangio del 27/06/2021 a Roma
1. Kate Douglass (Usa) 2'19"74
14. Francesca Fangio 2'25"39 eliminata
200 rana mas
Nessun italiano iscritto
100 stile libero mas
1. Pan Zhanle (Chn) 46"40 WR
2. Kyle Chalmers (Aus) 47"48
3. David Popovici (Rou) 47"49
Foto Giorgio Scala, Andrea Masini e Andrea Staccioli / DBM
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Obbligatorio menzionare i credit.
Olimpiadi. Ceccon re dei 100 dorso, Pilato quarta per un centesimo
Un campione pazzesco sempre alla ricerca di nuovi stimoli e ancora dai confini illimitati. Thomas Ceccon sale lì dove sono gli dei dell’Olimpo e si prende il titolo olimpico nei 100 dorso che riscrive la storia del nuoto italiano: oltre il possibile quasi a toccare l’impossibile. Strepitosa e in rimonta la cavalcata del campione europeo - tesserato per Fiamme Oro e Leosport, allenato da Alberto Burlina - che vince in 52"00, con un passaggio volutamente controllato in 25"10 e una progressione micidale nel ritorno in 26"90 a rimontare il cinese Xu Jiayu argento in 52"32 e lo statunitense Ryan Murphy che, avanti fino agli 80 metri, finisce terzo in 52"39. Il 23enne fenomeno di Schio nuota a quattro decimi dal suo record del mondo di 51"60 siglato venticinque mesi fa a Budapest per diventare il re del mondo, ma è un dettaglio di una serata leggendaria, l'ennesima per il nuoto azzurro.
Il gigante veneto si è imposto da detentore del primato mondiale, impresa realizzata in ambito nazionale dalla sola Federica Pellegrini, che, per la verità, nella finale di Pechino del 2008, si tolse anche la soddisfazione di ritoccare il record portandolo momentaneamente a 1'54"82; la Divina poi lo abbasso altre tre volte fino all'1'52"98 siglato per il titolo mondiale a Roma 2009.
E’ un Thomas inedito. Commosso, con la testa sulla luna. “L’ho preparata in ogni minimo dettaglio, sono molto emozionato. Quando ero ragazzino – racconta – avrò avuto 15 anni, stavo andando in macchina con il mio allenatore Alberto Burlina ad allenarmi e mi chiese quale fosse il mio sogno ed io risposi di vincere le Olimpiadi. Lui subito mi disse di stare calmo, tranquillo, di fare una cosa alla volta e che alla fine i risultati sarebbero arrivati. Fin da ragazzino il mio sogno era questo. Oggi è il giorno e non posso essere più felice di così. Sul podio ho provato qualcosa di molto forte, che ai Mondiali non mi era successo, però qui è un’altra cosa. E’ una gara che capita ogni quattro anni, dove ti giochi tutta in un minuto, dove se sbagli qualcosa hai perso praticamente tutto. Il nuoto è così: uno sport un po’ crudele, si gioca sui decimi e puoi buttare via tutto. Oggi mi è andata bene: ho fatto una gara che andava nuotata così. E’ un tempo buono ma in questo momento valgono di meno e nella staffetta mista proverò a gestirla in maniera differente. Una finale che l’anno scorso ho perso perché sono passato troppo piano per paura di essere troppo stanco alla fine, però una finale così va passata forte provando a tenere fino alla fine; oggi ho fatto così, infatti negli ultimi metri ero veramente al limite. La cosa brutta è che avendo anche i 200 tra due giorni la medaglia d’oro me la posso godere soltanto fino a stasera, perché da domani mi devo svegliare, resettare tutto e pensare soltanto ai 200 dorso. Quelli che come me hanno la fortuna di fare più gare, vedi Marchand che ha vinto i 400 misti ma ne ha ancora tre, non possono dire adesso mi riposo, devono andare a dormire sereni, pensando di fare le prossime gare. Stasera non è che si festeggia più di tanto: si giocherà a carte con gli altri e poi a dormire. Stasera me la godo”.
Il movimento italiano del nuoto ha portato il numero di medaglie olimpiche a quota 29, sette delle quali del metallo più pregiato. Ceccon diventa re dell'olimpo come fatto da Domenico Fioravanti nei 100 e 200 rana e Massimiliano Rosolino nei 200 misti a Sydney 2000, da Federica Pellegrini nei 200 stile libero a Pechino 2008 e da Gregorio Paltrinieri nei 1500 sl a Rio 2016 e ieri dall'amico Nicolò Martinenghi nei 100 rana. E' una medaglia storica per l'Italia: la prima assoluta nella specialità e la terza complessiva nel dorso dopo i bronzi nei 200 conquistati da Stefano Battistelli a Barcellona 1992 e da Emanuele Merisi ad Atlanta 1996. Per Ceccon è la quarta medaglia alle Olimpiadi, affianca in questo record Massimiliano Rosolino, che si aggiunge all'argento con la 4x100 sl e il bronzo con la 4x100 mista a Tokyo e il fresco bronzo, da assoluto protagonista, preso con la staffetta veloce nella giornata d'apertura dei 33esimi Giochi Olimpici.
I complimenti del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Thomas Ceccon trionfa nei 100 dorso e regala all'Italia la seconda medaglia d'oro nel nuoto. Grazie per le emozioni che state regalando a tutti gli italiani in questi Giochi Olimpici".
La commozione del tecnico Alberto Burlina. "Questi mesi d'avvicinamento sono stati difficili, perché c'erano molte pressioni. Due anni fa, dopo il record del mondo, avevamo promesso l'oro olimpico, mettendoci la faccia sia io sia Thomas. Siamo onorati di aver mantenuto questa promessa. Non è stato facile, poiché le Olimpiadi sono un evento a parte: si deve stare attenti fin dal primo turno. Non è stato un anno facile, come detto. Abbiamo dovuto gestire i mondiali di Fukuoka, la doppia squalifica agli Europei di Otopeni che per Thomas sono stati schiaffoni. In mezzo c'è stato anche l'infortunio al dito, che sembrava nulla di grave ma poi si è rivelato più complicato del previsto. Adesso focalizzeremo altri obiettivi: sicuramente ci concentreremo anche sui 200 misti, che sono nelle corde di Thomas. Lui è sempre ambizioso e ha una costante voglia di esplorare nuovi orizzonti. Thomas in questi anni è maturato molto. E' diventato uomo ed ha cambiato alcuni aspetti del suo carattere".
PILATO QUARTA MA FELICE. Un centesimo tra la gloria di un podio che avrebbe meritato e un quarto posto che è un passo in avanti di consapevolezza per una carriera ancora lunga e già da campionessa. Benedetta Pilato, non troppo a suo agio in una piscina lenta e poco adatta alle sue alte frequenze, è quarta in ex aequo con l'olimpionica statunitense Lilly King nei 100 rana, vinti dalla sudafricana Tatjana Smith - la Schoenmaker che usa il cognome del marito, primatista mondiale (1'04"82), argento a Tokyo dove ha vinto i 200 - in 1'05"28. Coraggiosa e tutto cuore la gara della 19enne tarantina, campionessa europea e primatista italiana (1'05"44) - tesserata per Fiamme Oro e CC Aniene, preparata a Torino da Antonio Satta - che passa veloce a metà gara in 30"62, poi si contrae un po' negli ultimi 15 metri di una vasca di ritorno (34"98) che chiude in 1'05"60, superata all'arrivo dall'irlandese Mona McSharry che si prende il bronzo in 1'05"59; seconda è la cinese Tang Qianting in 1'05"54. Alla fine, però, la campionessa pugliese sorride; si emoziona perché ripensa a quando fu squalificata in batteria a Tokyo tre anni fa e pensa già al prossimo step: d'altronde la strada che porta ai Giochi di Los Angeles 2028 è lunga, ma neanche troppo.Benedetta piange ancora, come dopo la semifinale; sono lacrime di gioia. “C’ho provato fino alla fine, mi dispiace, però sono lacrime di gioia, ve lo giuro! Rinnovo tutto quello che ho detto ieri. Sono felice: un anno fa non ero neanche in grado di fare questa gara ed oggi ho nuotato la finale olimpica provandoci fin dal primo metro. Il cambiamento mi serviva e mi è servito, questo è soltanto il punto di partenza. Tutti si aspettavano di vedermi sul podio, tranne me. Io mi vedevo soltanto in corsia laterale, dove non sono abituata, però è andata bene così. Peccato perché un centesimo è proprio brutto. Sono contentissima anche per Thomas, che in camera di chiamata mi ha detto e per Tete che con la sua vittoria di ieri mi ha dato una spinta infinita. Siamo una grande squadra".
Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 3^ giornata
Lunedì 29 luglio
400 misti fem
RI 4'34''34 di Alessia Filippi del 10/08/2008 a Pechino
Migliore prestazione in tessuto 4'34''65 di Ilaria Cusinato del 30/06/2018 a Roma
1. Summer McIntosh (Can) 4'27"71
2. Katie Grimes (Usa) 4'33"40
3. Emma Weyant (Usa) 4'34"93
200 stile libero mas
1. David Popovici (Rou) 1'44"72
2. Matthew Richards (Gbr) 1'44"74
3. Luke Hobson (Usa) 1'44"79
100 dorso fem semi
Nessuna italiana iscritta
100 dorso mas
RM-RE-RI 51"60 di Thomas Ceccon del 20/06/2022 a Budapest
1. Thomas Ceccon 52"00
2. Xu Jiyau (Chn) 52"32
3. Ryan Murphy (Usa) 52"39
100 rana fem
RI 1'05"44 di Benedetta Pilato del 21/06/2024 a Roma
1. Tatjana Smith (Rsa) 1'05"28
2. Tang Qianting (Chn) 1'05"54
3. Mona McSharry (Irl) 1'05"59
4. Benedetta Pilato e Lilly King (USA) 1'05"60
200 stile libero fem
Nessuna italiana iscritta
Foto Giorgio Scala, Andrea Masini e Andrea Staccioli / DBM
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Obbligatorio menzionare i credit.
Olimpiadi. Martinenghi oro nei 100 rana. Quinto Razzetti
Nicolò Martinenghi accende il fuoco sacro d'olimpia e vince, al termine di una gara irreale, i 100 rana, sbaragliando una concorrenza dal valore mai visto: è il primo oro dell'intera spedizione olimpica italiana. Il 24enne di Varese fa saltare il banco in 59"03, al termine di una finale che conferma non solo lo strapotere fisico di Tete, ma anche la maturità tattica di un campione assoluto e di un ragazzo dai grandi valori umani. Il 23enne di Varese, primatista italiano (58"26) e vice campione del mondo - tesserato per CC Aniene e bronzo a Tokyo 2020 anche nella staffetta mista - passa infatti terzo ai cinquanta 27"34 per volare con un ritorno sontuoso in 31"69 che annichilisce avversari e che avversari: il primo tra i battuti è il bicampione olimpico uscente sir Adam Peaty secondo in 59"05 come lo statunitense Nic Fink, di nuovo secondo come tre anni fa. Il vero sconfitto è il cinese e autore della tripletta iridata a Fukuoka Qin Haiyang, settimo in 59"50, dopo una partenza troppo baldanzosa in 27"03 e un rientro stremato in 32"47.
Martinenghi esce dall'acqua incredulo, il primo a congratularsi con lui è proprio Peaty, e va ad abbracciare a bordo vasca il presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli, il suo allenatore Marco Pedoja che lo segue da sempre, i familiari, la fidanzata e tutti i suoi supporter giunti dall'Italia per una serata storica.
Il risultato odierno di Tete rappresenta il coronamento di un triennio vissuto da assoluto protagonista e caratterizzato dalla vittoria ai Mondiali di Budapest del 2022 e dai posti d’onore collezionati a Fukuoka nel 2023 e a Doha nel 2024.
“Sesta medaglia per l’Italia e prima d’oro qui a Parigi. Noi viviamo per questi momenti – commenta Tete sfoggiando i suoi capelli biondo platino – Per tutto quello che sto vivendo dagli ultimi cinque anni a questa parte. Ce lo meritiamo e non trovo le parole per esprimere l’emozione che provo in questo momento; vorrei dire tante cose ma forse un sorriso ogni tanto racchiude tutte le parole che non si riescono a dire. E’ bello vedere la mia famiglia, la mia ragazza, i miei amici, i miei compagni di squadra, qui a supportarmi e condividere questa grande gioia. Oggi c’era chi credeva più di me in quello che potevo fare, Marco, il mio allenatore e lo ringrazio: abbiamo passato tantissime cose insieme, credo che quest’anno arrivare alla fine con un oro olimpico al collo sia un’emozione indescrivibile. Volevo ringraziare in generale anche tutti voi televisione e organi di informazione che siete sempre pronti ad aiutarci, seguirci a raccontarci. Oggi è una giornata incredibile: il podio è quel momento che tengo per me stesso e oggi rispetto a tre anni fa me lo sono goduto completamente, ho capito cosa mi stava succedendo. Questo mi darà una forte mano ad arrivare alla fine dei Giochi Olimpici nel migliore dei modi. Tra qualche giorno compirò anche 25 anni e il regalo più prestigioso me lo sono fatto in anticipo. Avrò modo per festeggiare doppio.”
A ventiquattro anni di distanza dal successo di Domenico Fioravanti a Sydney, un atleta azzurro è tornato sul gradino più alto del podio nei 100 rana, prima gara ad avere regalato un titolo all’Italnuoto. E' la terza medaglia nella disciplina (2-0-1) e per l'Italia del nuoto è la ventottesima olimpica, sei delle quali d'oro (6-6-16). Martinenghi, infatti, sale sul tetto d'olimpia come fatto da Fioravanti nei 100 e 200 rana e Massimiliano Rosolino nei 200 misti a Sydney 2000, da Federica Pellegrini nei 200 stile libero a Pechino 2008 e da Gregorio Paltrinieri nei 1500 sl a Rio 2016.
Nell’occasione, il ranista lombardo si è tolto la soddisfazione di diventare il secondo italiano dopo Federica Pellegrini a ottenere due podi olimpici nella stessa gara individuale. Nicolò Martinenghi si è aggiunto alla ristretta cerchia di azzurri capaci di ottenere almeno tre medaglie, che comprende la pioniera Novella Calligaris, Thomas Ceccon, Alessandro Miressi e Massimiliano Rosolino unico a vantare quattro podi.
Le congratulazioni del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Complimenti a Nicolò Martinenghi per la vittoria nei 100 rana. Un grande risultato che fa conquistare all'Italia la sua prima medaglia d'oro in questi Giochi Olimpici. Avanti così!".
Le parole del presidente della FIN Paolo Barelli. "Ho ricevuto anche i complimenti del ministro dello Sport Andrea Abodi che conosco da tanto tempo, perché nuotava con me alla Lazio Nuoto. Quest'oro è una bella soddisfazione; è il primo della spedizione olimpica intera. Questo ragazzo ha fatto impazzire tutti e sto ricevendo tantissimi messaggi. Una vittoria che ripaga il lavoro svolto dalle società, da allenatori e dai dirigenti che si fanno in quattro. In questi anni le società hanno compiuto grande sacrifici; malgrado gli aiuti ricevuti dal Governo, anche grazie al mio intervento, senza la capacità resilente dei dirigenti, dei tecnici delle società, nulla di tutto ciò sarebbe possibile. Questi risultati sono un miracolo vero e proprio che va descritto e rimarcato: conferma la capacità dei dirigenti italiani di rigenerarsi sempre, trovare soluzioni, risolvere i problemi, pianificare il futuro. Sono loro che consentono ai campioni di allenarsi al meglio e alla collettività di svolgere attività motoria e, in particolare, di imparare a nuotare".
La commozione del tecnico Marco Pedoja. "Mi ricordo il 2012, a Roma, era il primo anno che lavoravamo insieme; allora gli avevo predetto che il 2024 sarebbe stato il suo anno. Prima delle Olimpiadi abbiamo aggiustato dei dettagli tecnici: alzava la testa prima dell'attacco della bracciata in spinta e perdeva energia a caso. Abbiamo corretto la posizione della testa portandola un centimetro più avanti: questo dettaglio è stato determinante per battere Peaty che ancora si è dimostrato un grande campione. Oggi avrei accettato che venisse battuto da Peaty ma non da Qin Haiyang. Questa sera è stato perfetto: economico nel primo cinquanta, per poi sprigionare tutta la sua potenza nella vasca di ritorno. Gli ho detto prima della finale che è il più forte; per me lo è, ed oggi l'ha confermato. La stagione del 2023 è stata la più difficile, quella in cui le motivazioni erano minori. Poi abbiamo cambiato preparazione; siamo stati sei mesi fuori casa e gli è tornata la voglia di vincere. Cercava l'oro e l'ha meritato".
RAZZO QUINTO. Un'ascesa costante e iniziata nel maggio del 2021 quando il suo tecnico Stefano Franceschi lo convinse a disputare, praticamente senza tempo d'iscrizione, i 400 misti agli Europei di Budapest in cui conquistò un clamoroso argento.
Alberto Razzetti esce dall'acqua con la consapevolezza di aver dato tutto e chiude al quinto posto, migliorando l'ottavo di Tokyo 2020, una finale che deve rappresentare un altro tassello fondamentale e di alto livello nella sua strada che ancora sarà piena di grandi obiettivi. Il 25enne campione europeo in carica di Lavagna ma da due anni di casa a Livorno - tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport - nuota in 4'09"38, pagando il solito gap con la frazione a dorso (33"09-32"12), lontano appena otto centesimi dal suo record italiano di 4'09"29 siglato agli Assoluti di Riccione nel mese di novembre. Vince, anzi domina mandando in delirio il pubblico della Defense Area, il transalpino e primatista del mondo (4'02"50) Leon Marchand - oro iridato a Fukuoka 2023, dove ha dominato anche i 200 misti e i 200 farfalla - con il record della manifestazione in 4'02"95; sul podio ci sono anche il giapponese Tomoyuki Matsushita in 4'08"62 e lo statunitense Carson Forster in 4'08"66. “La progressione è stata molto bella, la gara mi è piaciuta - racconta Razzetti - Ero gasato anch’io ma forse sono partito un po’ troppo piano; ho voluto gestire un po’ troppo all’inizio e non mi sono entrati bene dorso e delfino come questa mattina. Bastava fare il primo duecento come stamattina e avrei potuto fare anche il secondo allo stesso modo, perché così facendo non ho salvato grandi energie, ho fatto più o meno la fatica di questa mattina. Ho dovuto recuperare dopo: i passaggi rana e stile non mi sembrano neanche male, poi andrò a rivederli. Ho visto che alla fine eravamo un po’ tutti li ma oggi mi è mancato lo sprint finale; gli ultimi quindici metri ero veramente morto, soprattutto le gambe stanche. Comunque alla fine un quinto posto alle Olimpiadi è sempre un ottimo risultato. Dopo aver raggiunto la finale, speravo di migliorare il mio tempo e anche lì ci sono andato vicino. Il podio oggi era alla portata: 4’08”7 è un tempo che penso di poter fare e pensavo di poterlo fare. Ci prendiamo questo quinto posto e pensiamo alle prossime gare che ho da fare”.
SEMIFINALI. Sogni azzurri li possono regalare lunedì sera i 100 rana. Benedetta Pilato va forte, sicuramente con maggiore convinzione rispetto alle batterie, e si qualifica per l'atto conclusivo, di una delle gare più attese del programma olimpico, con il settimo crono ma la concorrenza è tutta ravvicinata. La 19enne tarantina e campionessa europea - tesserata per Fiamme Oro e CC Aniene, allenata a Torino da Antonio Satta e bronzo mondiale nei 50 - tocca in 1'06"12 (1'06"19 al mattino), con un passaggio velocissimo in 30"26 e un ritorno più strappato in 35"86, non troppo lontana dal suo record italiano di 1'05"44 nuotato al 60esimo Settecolli. Miglior tempo, come al mattino, della sudafricana Tatjana Smith - argento olimpico a Tokyo - in 1'05"00. Sarà una superfinale di cui faranno parte l'irlandese Mena McSharry (1'05"51), la statunitense e primatista mondiale (1'04"13) Lilly King (1'05"64), la cinese Tang Qianting (1'05"83), la bielorussa Alina Zmushka (1'05"93), la britannica Angharad Evan (1'05"99) e l'estone Eneli Jefimova (1'06"23); proprio Jefimova di fatto estromette Lisa Angiolini - tesserata per Carabinieri e Virtus Buoncovento, allieva di Gianluca Valeri - nona e prima delle escluse in 1'06"39.
Benedetta è molto commossa. “Abbiamo capito che i tempi non contano più di tanto. Io alla fine della gara arrivo stremata: oggi sono passata forte. E’ un’Olimpiade e le gambe tremare sempre prima di partite. Sto vivendo questi giorni con tanta emozione: sono contenta, serena, cercando di captare tutto e per è già una vittoria rispetto all’altra volta. Sono contenta ma non mi accontento. Ci tengo a dire alcune cose, senza piangere; non so domani in quale universo sarò e quindi voglio farlo oggi. Quest’anno sono cambiata tanto e penso di aver fatto la scelta giusta, però ritengo che principalmente le persone che ho incontrato mi hanno date qualcosa di grande. Persone di cui ho tantissima stima e che mi riempiono in cuore ogni giorno. Mi hanno fatto sempre confermato che fosse la scelta giusta. Spero di aver dato anch’io in cambio un minimo, una briciola ed insieme al mio allenatore vorrei ringraziare anche Paolo e Marco che sono gli altri due nostri tecnici che ci seguono, perché c’è tanto lavoro dietro le quinte. In questi mesi ho capito che tutto quello che facciamo e il nostro futuro dipende dalle persone che abbiamo intorno. Mi sono circondata di un esercito di persone che mi vuole bene e che forse non sanno quanto io ne voglio a loro”.
Una batteria nuotata a gas ridotto, quasi a distrarre gli avversari come spesso gli è capitato negli ultimi anni; poi in semifinale spara un tempone dei suoi. Thomas Ceccon gioca come il gatto con il topo e si qualifica per la finale dei suoi 100 dorso con il secondo crono e la sensazione che domani possa regalare un altro show dei suoi. Il campione europeo - tesserato per Fiamme Oro e Leosport, allenato da Alberto Burlina - chiude in 52"58, con un passaggio "soft" come avvenuto al mattino in 25"46 ma un ritorno devastante in 27"12, lontano meno di un secondo dal suo record del mondo di 51"60 siglato venticinque mesi fa a Budapest per diventare il re del mondo. Davanti al fuoriclasse di Schio c'è solo un impressionante Xu Jiayu: il cinese spara un super 52"02, con una condotta di gara differente (24"89-27"13).
“Sono contento di me - dice Thomas - Sapevo di valere questo oggi; ho controllato e gestito bene, sono sereno. Mi sono fermato a vedere la gara di Tete: è la prova vivente che una finale così, soprattutto con ranisti che l’anno scorso facevano temponi, quest’anno si vince con 59”0 che è un tempo non lento, di più ancora. Però non conta niente, il tempo vale zero, lui ha messo la mano davanti ed è stato bravissimo. Fortuna anche un po’ e anche quella conta sicuramente. I centesimi girano e penso che se lo sia meritato. Riguardo alla mia finale le sensazioni sono buone; sono vicino al cinese che oggi ha fatto una buona gara passando molto forte; se mi tira il passaggio son contento e poi al ritorno vediamo. Qualcuno si è nascosto, qualcun altro si è un po’ defilato. Sarà una bella finale”.
Eliminati nei 200 stile libero Filippo Megli e il debuttante olimpico Alessandro Ragaini. Il 27enne gigliato e primatista italiano (1'45"67) - tesserato per Carabinieri e RN Florentia, allenato da Paolo Palchetti - non va oltre l'1'46"87 che vale il tredicesimo posto; subito alle spalle del toscano, il 17enne jesino - tesserato per Carabinieri e Team Marche, seguito da Andrea Cavalletti - quattordicesimo in 1'47"08. Davanti a tutti, come avvenuto in batteria, il fenomeno romeno David Popovici - quarto alle Olimpiadi di Tokyo 2020 - in 1'44"53.
Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 2^ giornata
Domenica 28 luglio
400 misti mas
RI 4'09"29 di Alberto Razzetti del 30/11/2023 a Riccione
1. Leon Marchand (Fra) 4'02"95
2. Tomoyuki Matsushita (Jpn) 4'08"62
3. Carson Forster (Usa) 4'08"66
5. Alberto Razzetti 4'09"38
100 farfalla fem
1 Torri Huske (Usa) 55"59
2. Gretchen Walsh (Usa) 55"63
3. Zhang Yufei (Chn) 56"21
200 stile libero mas semi
RI 1'45"67 di Filippo Megli del 23/07/2019 a Gwangju
1. David Popovici (Rou) 1'44"53
13. Filippo Megli 1'46"87 eliminato
14. Alessandro Ragaini 1'47"08 eliminato
100 rana fem semi
RI 1'05"44 di Benedetta Pilato del 21/06/2024 a Roma
1. Tatjana Smith (Rsa) 1'05"00
7. Benedetta Pilato 1'06"12 qual. in finale
9. Lisa Angiolini 1'06"39 eliminata
100 dorso mas semi
RM-RE-RI 51"60 di Thomas Ceccon del 20/06/2022 a Budapest
1. Xu Jiayu (Chn) 52"02
2. Thomas Ceccon 52"58 qual. in finale
100 rana mas
RI 58"26 di Nicolò Martinenghi del 19/06/2022 a Budapest
1. Nicolò Martinenghi 59"03
2. Adam Peaty (Gbr) 59"05
2. Nic Fink (Usa) 59"05
200 stile libero fem semi
Nessuna italiana iscritta
Foto Giorgio Scala e Andrea Masini/ DBM
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Olimpiadi. Staffetta veloce di bronzo, Martinenghi in finale
Le frecce tricolori illuminano la prima serata della 33esima edizione dei Giochi Olimpici di Parigi, nel palcoscenico della Defense Arena. Una favolosa impresa contro avversari che nell'ultimo quadriennio sono cresciuti smisuratamente. La staffetta 4x100 stile libero ripete lo show regalato a Tokyo, quando fu d'argento, e si prende un bronzo dal peso specifico pazzesco. Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Paolo Conte Bonin e Manuel Frigo sono gli attori protagonisti di una gara mostruosa, che li vede battuti solamente dagli Stati Uniti, che diventano così bicampioni olimpici, e dall'Australia che in Giappone fu terza. Il quartetto azzurro chiude in 3'10"70, lontani sessantanove centesimi dal record italiano siglato dagli stessi attori, ma con Conte Bonin al posto di Zazzeri, in Giappone ma è un dettaglio di una serata straordinaria. La cavalcata è aperta da Alessandro Miressi che al lancio è settimo, in linea con la concorrenza, in 48"04; poi entra in scena un funambolico Thomas Ceccon che in 47"44, con un passaggio monstre in 22"51, recupera cinque posizioni e si mette addiriturra in scia agli Usa con Chris Giuliano che comunque stampa un super 47"33; il fenomeno di Schio lascia il testimone ad un sublime Paolo Conte Bonin che non si fa intimorire e in 48"16 mantiene gli alfieri italiani terzi, scavalcati dagli aussie trascinati dal 47"73 di Kai Taylor; infine la chiusura d'autore di Manuel Frigo che con un 47"06 di livello mondiale certifica un bronzo commovente. Gli Stati Uniti vincono in 3'09"28 e l'Australia è seconda in 3'10"35.
"Medaglia importantissima ed io sono molto felice - afferma Ceccon, tesserato per Fiamme Oro e Leosport e seguito al Centro Federale di Verona da Alberto Burlina - E' una medaglia che pesa tantissimo e forse potevamo attaccare anche l'Australia. Oggi c'era un po' di tensione ma alla fine mi sono sciolto; la vasca è pià lenta rispetto alle altre e potrebbe essere un fattore", conclude il 23enne di Schio.
Poi Alessandro Miressi - tesserato per Fiamme Oro e CN Torino, seguito da Antonio Satta - soddisfatto a metà. "Ovviamente sono contento per la medaglia e per esserci confermati sul podio olimpico - racconta il 27enne piemontese - Non sono però felice della mia frazione. Mi dispiace perché non ho dato il massimo: è stato un mezzo scivolone che devo resettare per la prova individuale". Sorride il 28enne di Cittadella Frigo: "Non mi aspettavo di andare così forte. Ci credevamo molto anche se sapevamo che non era facile - dichiara il veneto, tesserato per Fiamme Oro e Team Veneto e preparato al Centro Federale di Ostia da Claudio Rossetto - C'era un po' di pressione intorno a noi ma siamo rimasti concentrati e non abbiamo deluso le aspettative". Emozionato, infine, Paolo Conte Bonin altro allievo di Rossetto: "E' per me un'emozione indescrivibile. Non so cosa dire e ancora devo realizzare - chiosa il 22enne di Thiene, tesserato per Fiamme Oro e Team Veneto - Questa mattina ero un po' teso in batteria; invece in finale mi sono caricato anche per le urla e l'incitamento dei tifosi".
Una medaglia storica quella della staffetta veloce che ha archiviato il secondo podio consecutiva nella “staffetta veloce” olimpica, fatto senza precedenti nelle prove a squadre del nuoto. Nell’occasione, Alessandro Miressi e Thomas Ceccon si sono aggiunti alla ristretta cerchia di nuotatori azzurri capaci di ottenere almeno tre medaglie olimpiche. Il rinomato club comprende Novella Calligaris e Massimiliano Rosolino unico ad aver conquistato il poker.
Un altro dato, che rende la portata di un'impresa d'eccellenza. La staffetta veloce maschile dopo Tokyo 2020 non è mai scesa dal podio nelle più importanti manifestazioni internazionali: bronzo iridato a Budapest 2022, oro agli Europei di Roma 2022 e argento iridato a Fukuoka 2023 e Doha 2024.
L'emozione del direttore tecnico Cesare Butini. "I ragazzi sono stati splendidi e la squadra è molto coesa. E' una medaglia diversa dall'argento di Tokyo, ma l'ingresso nella staffetta di Conte Bonin, che è un 2002, ci fa ben sperare per il futuro. La frazione di Ceccon è stata strepitosa e ci fa ben sperare per le sue gare individuali che iniziano domenica".
4X100 FEMMINILE PER IL FUTURO
Nessun rimpianto, anzi la certezza che potranno scrivere capitoli di storia del nuoto italiano perchè la loro giovanissima età porterà un futuro ricco di successi e soddifazioni. Sofia Morini (54"16), Chiara Tarantino (54"27), Sara Curtis (54"24), Emma Virginia Menicucci (53"84) sono ottave in 3'36"51 lontane sessantuno centesimi dal record italiano siglato da Erika Ferraioli, Silvia Di Pietro, Aglaia Pezzato e Federica Pellegrini in batteria alle Olimpiadi di Rio 2016. Ma per il quartetto azzurro, il più giovane tra le otto sui blocchi nella serata parigiana, non possono che esserci sorrisi, perché già la qualificazione in finale, dopo aver nuotato in batteria un favoloso 3'36"28 con Sofia Morini che ha eguagliato il suo personale (53"92) al lancio, è stato un traguardo fenomenale. L'oro è dell'Australia, trascinata in ultima frazione da Meg Harris (51"94), che domina in 3'28"92; l'argento degli Stati Uniti in 3'30"20 e il bronzo della Cina in 3'30"30.
TETE IN UNA FINALE STELLARE, VIBERTI OUT
Pimpante fisicamente e motivato psicologicamente per una stagione in cui non ha mollato nulla e nella quale vuol provare a porre la ciliegina sulla torta. Nicolò Martinenghi, tirato a lucido come nelle grande occasioni, si prende con il sesto crono la finale dei 100 rana, che si preannuncia di livello straordinario, e proverà a difendere, se ci riuscisse sarebbe una magistrale impresa, il bronzo di Tokyo 2020. Il 23enne di Varese, primatista italiano (58"26) e vice campione del mondo - tesserato per CC Aniene - nuota in 59"28, con un super passaggio in 27"43 e (come al mattino) un ritorno più contratto in 31"85; accanto a Tete in corsia quattro il bicampione olimpico in carica e vincitore di tutto Sir Adam Peaty che sigla il miglior crono in 58"86 che precede il cinese e campione iridato di Fukuoka Qin Haiyang in 58"93. Il britannico e l'asiatico sono gli unici a scendere sotto ai 59" al pomeriggio e in una vasca che non sembra felicissima. Terzo è l'olandese e argento di Tokyo Arno Kamminga in 59"12, quarto lo statunitense e campione iridato in carica dei 50 Nic Fink in 59"16 e quinto l'altro olandese Caspar Corbeau in 59"24. "Sono stanco. La fatica la sentivo molto anche quando nuotavo - racconta Martinenghi, allenato da Marco Pedoja - Stanchezza che incide un po’ anche sul tempo. Pensavo di nuotare più o meno come al Settecolli, 58 alto, in quel modo sarebbe stato perfetto. In realtà ho fatto fatica più del dovuto. Siamo comunque tutti li e bisogna saper sfruttare le grandi occasioni. Spero di essere al posto giusto al momento giusto. Non faccio calcoli, non sono preoccupato e non mi lascio condizionare da questa gara. Sono anni che nuoto tra i grandi, a questi livelli, e darò tutto quello che avrò. Ho imparato che il nuoto è molto strano: un giorno stai malissimo e quello dopo sei velocissimo".
Bravo ma sfortunato Ludovico Blu Art Viberti ottavo come il tedesco Melvin Imoudu e quindi costretto allo spareggio. Il 22enne piemontese - tesserato per CN Torino, preparato da Antonio Satta - in semifinale chiude con la seconda prestazione personale di sempre in 59"38 (personale 59"27). Poi non trova lo spunto vincente, soprattutto nel secondo cinquanta, nello swim-off con Imoudu che tocca in 59"69 contro il 59"90 del ranista di Torino.
Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 1^ giornata
Sabato 27 luglio
100 farfalla fem semi
RI 57"04 di Elena Di Liddo del 21/07/2019 a Gwangju
1. Gretchen Walsh (Usa) 55"38 OR
400 stile libero mas
RI 3'43"23 di Gabriele Detti del 21/07/2019 a Gwangju
1. Lukas Maertens (Ger) 3'41"78
2. Elijah Winnington (Aus) 3'42"21
3. Woomin Kim (Kor) 3'42"50
400 stile libero fem
RI 3'59''15 di Federica Pellegrini del 26/07/2009 a Roma
Migliore prestazione in tessuto 4'01''97 di Federica Pellegrini del 24/07/2011 a Shanghai
1. Ariarne Titmus (Aus) 3'57"49
2. Summer McIntosh (Can) 3'58"37
3. Katie Ledecky (Usa) 4'00"86
100 rana mas semi
RI 58"26 di Nicolò Martinenghi del 19/06/2022 a Budapest
1. Adam Peaty (Gbr) 58"86
6. Nicolò Martinenghi 59"28 qual. in finale
8. Ludovico Blu Art Viberti 59"38 swim-off con il tedesco Melvin Imoudu
Swim-off
1. Melvin Imoudu (Ger) 59"69
2. Ludovico Blu Art Viberti 59"90 eliminato
4x100 stile libero fem
RI 3'35''90 di Erica Ferraioli, Silvia Di Pietro, Aglaia Pezzato e Federica Pellegrini del 06/08/2016 a Rio de Janeiro
1. Australia 3'28"92
2. Usa 3'30"20
3. Cina 3'30"30
8. Italia 3'36"51
Sofia Morini 54"16, Chiara Tarantino 54"27, Sara Curtis 54"24, Emma Virginia Menicucci 53"84
4x100 stile libero mas
RI 3'10''11 di Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri, Manuel Frigo del 26/07/2021 a Tokyo
1. Usa 3'09"28
2. Australia 3'10"35
3. Italia 3'10"70
Alessandro Miressi 48"04, Thomas Ceccon 47"44, Paolo Conte Bonin 48"16, Manuel Frigo 47"06
Foto Giorgio Scala e Andrea Masini/ DBM
L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali.
Obbligatorio menzionare i credit.












































