Champions league. Sorteggiati i gironi

Campionati A1. Calendario e formule

Il 5 ottobre scattano i campionati di serie A1 maschile e femminile. Per gli uomini si tratta dell'edizione numero 101, mentre per le donne la trentaseiesima. La stagione regolare terminerà il 2 maggio per le femmine e il 23 maggio per i maschi. Novità principale il ritorno dei playoff scudetto e playout retrocessione. Cinque i turni infrasettimanali per i maschi (23 ottobre, 6 novembre, 27 novembre, 26 febbraio, 29 aprile) e due per le femmine (5 febbraio e 8 aprile). Le pause principali scandite dalle nazionali: entrambe parteciperanno dal 12 al 26 gennaio agli Europei di pallanuoto a Budapest. Con il Settebello campione del mondo già qualificato, il Setterosa invece si gioca la qualificazione olimpica già in Ungheria (vincendolo o arrivando secondo dietro la Spagna) e poi eventualmente anche anche nel torneo di qualificazione che si disputerà a Trieste dal 8 al 15 marzo 2019.
campionato maschile: lo scudetto sarà assegnato dallo scontro diretto tra le prime due società classificate al termine della stagione regolare; il terzo posto, che assegna l'ultimo pass utile per partecipare alla Champions League della stagione successiva, sarà determinato dal confronto tra le società terza e quarta classificate. Il quinto posto, ultimo per partecipare alla Euro Cup della stagione successiva, sarà determinato dalla classifica della stagione regolare. Premesso che l'ultima squadra classificata retrocederà in serie A2, la seconda retrocessione sarà determinata dallo scontro diretto tra le società dodicesima e tredicesima classificate a meno che non vi siano 10 o più punti di differenza che determinerebbero la retrocessione diretta della tredicesima classificata. Le serie dei playoff e playout salvezza si disputeranno al meglio delle due partite su tre. La prima partita ed eventuale terza partita si disputeranno in casa della squadra meglio classificata al termine della stagione regolare.
campionato femminile: la formula dei playoff scudetto, cui parteciperanno le prime quattro squadre classificate al termine della stagione regolare, prevede semifinali e finale per il primo posto. Le semifinali si disputeranno secondo gli abbinamenti prima-quarta e seconda-terza con partite di andata e ritorno. Le gare di ritorno si giocheranno in casa delle squadre meglio classificate al termine della stagione regolare. Le squadre vincenti giocheranno la finale scudetto con serie al meglio delle due partite su tre. Il terzo posto, ultimo per partecipare alle coppe europee della stagione successiva, sarà determinato dalla migliore classifica al termine della stagione regolare tra le squadre perdenti le semifinali. Premesso che l'ultima squadra classificata retrocederà in serie A2, la seconda retrocessione sarà determinata dal confronto tra le società ottava e nona classificate a meno che non vi siano 7 o più punti di differenza che determinerebbero la retrocessione diretta della nona classificata. La prima partita ed eventuale terza della finale scudetto e del playout salvezza si disputeranno in casa della squadra meglio classificata al termine della stagione regolare.
CRITERI DI QUALIFICAZIONE OLIMPICA FEMMINILE. In gara nella rassegna nipponica ci saranno 10 squadre contro le 8 delle edizioni precedenti. Nove posti saranno in palio nei diversi tornei di qualificazione, mentre un posto è riservato al Giappone in qualità di Paese ospitante. Ogni selezione sarà formata da 11 atlete.
Il primo torneo che ha messo in palio un posto per le Olimpiadi è stata la World League di Budapest, vinte dagli Stati Uniti che poi hanno bissato il successo ai mondiali scalando la qualifica alla Spagna seconda. Oltre alla qualificazione di diritto riservata al Giappone, altri cinque posti andranno alle formazioni che vinceranno i rispettivi campionati continentali. Nel caso in cui alcune delle vincitrici fossero già qualificate attraverso i tornei precedenti, la qualificazione andrebbe alla squadra meglio classificata nel rispettivo torneo continentale. Gli ultimi due posti saranno assegnati alle prime due squadre classificate nel torneo di qualificazione olimpica che precederà la rassegna a cinque cerchi.
Qualora un posto non venisse utilizzato, sarebbe ripescata la prima delle nazionali non qualificate al torneo di qualificazione olimpica, tranne nel caso in cui a non utilizzare il pass olimpico sia il Giappone, poiché in questa eventualità ad usufruire del pass olimpico sarà la prima squadra non qualificata nel campionato continentale asiatico.
1^ giornata maschile
TeLiMar-Sport Management
C.C. Napoli-R.N. Savona
R.N. Nuoto Salerno-A.N. Brescia
Pallanuoto Trieste-S.S. Lazio Nuoto
R.N. Florentia-Pro Recco N e PN
Roma Nuoto-C.N. Posillipo
C.C. Ortigia-S.C. Quinto
1^ giornata femminile
L’Ekipe Orizzonte-N.C. Milano
S.I.S. Roma-Pallanuoto Trieste
Bogliasco 1951-C.S.S. Verona
Vela Nuoto Ancona-R.N. Florentia
C.S. Plebiscito Padova-Rapallo Pallanuoto
Cristina e Leonardo Pesci accolgono l'under 17 a Fiumicino

E' rientrata lunedì mattina dalla Georgia la nazionale under 17 maschile che, battendo 10-6 in finale la Spagna, ha conquistato il titolo europeo di categoria. Ad attendere gli azzurri all'aeroporto di Fiumicino Cristina e Leonardo Pesci, moglie e figlio di Nando deceduto improvvisamente mercoledì 7 agosto e sostituito in panchina da Massimo Tafuro, cui il capitano Filippo Ferrero ha regalato la medaglia d'oro e il tricolore con scritto "Grazie Nando" per un momento di profonda commozione. Presente a Fiumicino anche Alessandro Campagna, commissario tecnico del Settebello campione del mondo a Gwangju e bronzo olimpico a Rio 2016.
Il commento di Alessandro Campagna. "Nando Pesci è stato il grande artefice di quest'oro ed i suoi ragazzi hanno giocato tutto il torneo con un unico scopo: vincere per il loro allenatore. Infatti la nazionale in acqua andava alla grande, giocando quasi a memoria: il successo è stato meritatissimo. In aeroporto il gruppo è stato accolto dalla moglie e dal figlio di Nando, per un momento molto toccante e di grande valore. La vittoria del titolo europeo deve rappresentare per questi ragazzi un punto di partenza nella carriera e non d'arrivo, uno stimolo ad arrivare sempre più in alto e a traguardi più importanti. Un successo che suggella un anno magico per la pallanuoto italiana, dopo i trionfi del Settebello in Corea e dell'Universitaria a Napoli, che conferma di godere di ottima salute. Risultati che dimostrano ancora una volta, l'eccezionale lavoro svolto dai tecnici sociali e dai club".
Eurojrs a Tiblisi. Italia d'oro per Nando

Non poteva che finire così, con un oro meraviglioso e commovente da dedicare con tutto il cuore a Nando Pesci, responsabile tecnico dell'under 17 che ci ha lasciato improvvisamente mercoledì 7 agosto, ma che dall'alto ha condotto i suoi ragazzi insieme al suo degno sostituto, Massimo Tafuro, sul gradino più alto del podio degli europei juniores di Tiblisi. Gli azzurri completano uno straordinario percorso netto e in finale, imitando il Settebello ai Mondiali di Gwangju, superano 10-6 la Spagna. Italia sempre padrona del match, ad eccezione del 3-3 del secondo tempo, e trascinata dalla strepitosa cinquina di capitan Ferrero. Alla fine sono lacrime e gioia da far arrivare il più in alto possibile a Nando Pesci che starà abbracciando i suoi magnifici ragazzi.
I complimenti del presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli. "Questi ragazzi sono stati commoventi; hanno giocato dal primo all'ultimo giorno per Pesci che è l'artefice principale di questo grande successo. Anche il mio pensiero va ovviamente a Nando che conoscevo da cinquant'anni. Una vittoria straordinaria che conferma l'eccezionale stato di salute della pallanuoto italiana a tutti i livelli, dopo il trionfo del Settebello ai Mondiali di Gwangju. Un risultato che fa onore alla Federazione e all'impegno dei tecnici sociali e delle società che tanto fanno per la pallanuoto italiana."
SPAGNA-ITALIA 6-10
Spagna: Aguirre, Valera 1, Biel 1, Ponferrada, Arizaga, Ramon, Andrade 1, Aznar, Valls, Gascon, Daura 3, Casabella, Matarredonda.
Italia: Castorina, Cassia 2 (1 rig.), Mladossich, Gianazza 1, Occhione, Condemi, Caldieri, Silvestri, Iocchi Gratta 1 rig., Ferrero 5 (3 rig.), De Gregorio, Parrella J. 1, Spinelli.
Arbitri: Bura (Cro) e Haentschel (Ger).
Note: 1-2, 2-1, 0-3, 3-4.
I convocati: Matteo Iocchi Gratta (Roma Vis Nova), Alessandro Balzarini e Tommaso Gianazza (AN Brescia), Alessio Caldieri (RN Savona), Andrea Mladossich (Pallanuoto Trieste), Francesco Cassia (CC Ortigia), Davide Occhione (Telimar), Jacopo Parrella e Luca Silvestri (Circolo Nautico Posillipo), Roberto Spinelli (Tgroup Arechi), Filippo Ferrero (Bogliasco Bene), Francesco Condemi e Luca Castorina (Nuoto Catania), Alessandro Carnesecchi (RN Florentia) e Daniele De Gregorio (Acquachiara ATI 2000). Nello staff, con il tecnico Massimo Tafuro, l'assistente Arnaldo Castelli, il team manger Alessandro Maizan, il videoanalista Paolo Baiardini, il medico Vincenzo Ciaccio. Arbitro al seguito Luca Castagnola.
Under 15 fem. Titolo a Bogliasco, Orizzonte ko

La Bogliasco Bene vince il titolo under 15 femminile. Le liguri nell'ultimo atto della final eight, svolta al Centro Federale di Ostia e davanti alle telecamere di Waterpolo Channel, superano 7-4 L'Ekipe Orizzonte. Chiude al terzo posto la Venere Azzurra che sconfigge 9-5 l'Acquachiara ATI 2000 nella finale di consolazione. Premi speciali a Paola Di Maria (Acquachiara ATI 2000) come miglior giocatrice, Olimpia Serena (RN Bologna) come miglior portiere e Morena Leone (Orizzonte) e Morena Leone (L'Ekipe Orizzonte) come migliore marcatrice.
Hanno premiato il consigliere federale Nello Russo, il dirigente federale Gianfranco De Ferrari, il presidente FIN Lazio Gianpiero Mauretti, la campionessa olimpica Martina Miceli e il campione del mondo Arnaldo Deserti.
Regolamento. Gli incontri della Prima Fase si disputano con la formula del girone all’italiana, con partite di sola andata; poi quarti di finale, semifinali e finali.
Finali
1° posto
L'Ekipe Orizzonte-Bogliasco Bene 4-7
L'Ekipe Orizzonte: Santapaola, Lombardo, Maresca, Leone 2, Moschetti, Galati, Oliva, Pulvirenti 1, Dato, Sciuto, Lanzafame, Spampinato 1, Scibona. All. Caruso
Bogliasco Bene: Sokhna, De March, Boer, Deserti, Barbieri, Cama, Lombella 2, Civardi, Paganello 1, Rayner 2, Carpaneto 1, Albasini 1, Oberti. All. Sinatra
Arbitro: Calabrò
Note: parziali 1-1, 1-2, 1-2, 1-2. Nessuna giocatrice uscita per limite di falli.
Finali
4^ giornata
(7°/8°) F&D H2O-CSS Verona 5-12
(5°/6°) RN Bologna-US L. Locatelli 6-3
(3°/4°) Venere Azzurra-Acquachiara ATI 2000 9-5
(1°/2°) L'Ekipe Orizzonte-Bogliasco Bene 4-7
Semifinali
3^ giornata - lunedì 12 agosto
RN Bologna-F&D H2O 11-5
US L. Locatelli-CSS Verona 7-6
L'Ekipe Orizzonte-Venere Azzurra 6-3
Bogliasco Bene-Acquachiara ATI 2000 12-3
Quarti di finale
3^ giornata - lunedì 12 agosto
Venere Azzurra-RN Bologna 4-1
Acquachiara ATI 2000-US L. Locatelli 10-4
L'Ekipe Orizzonte-F&D H2O 11-1
Bogliasco Bene-CSS Verona 7-5
Prima fase
Girone 1: Bogliasco Bene, Venere Azzurra, US L. Locatelli, F&D H2O
Girone 2: RN Bologna, CSS Verona, L'Ekipe Orizzonte, Acquachiara ATI 2000
1^ giornata - sabato 10 agosto
Bogliasco Bene-US L. Locatelli 12-6
Venere Azzurra-F&D H2O 11-3
RN Bologna-CSS Verona 6-3
L'Ekipe Orizzonte-Acquachiara ATI 2000 7-4
2^ giornata - domenica 11 agosto
F&D H2O-Bogliasco Bene 2-12
US L. Locatelli-Venere Azzurra 3-10
Acquachiara ATI 2000-RN Bologna 9-9
CSS Verona-L'Ekipe Orizzonte 4-5
F&D H2O-US L. Locatelli 10-11
Venere Azzurra-Bogliasco Bene 1-4
Acquachiara ATI 2000-CSS Verona 9-7
L'Ekipe Orizzonte-RN Bologna 9-4





Finali under 15. Posillipo campione d'Italia

Gli under 15 del Circolo Nautico Posillipo sono campioni d'Italia. Al Centro Federale - Polo Natatorio di Ostia, nella finale nazionale, trasmessa in diretta streaming su Waterpolo Channel, la squadra guidata da Francesco Falco batte la Rari Nantes Savona allenata da Federico Mistrangelo 6-5, dopo aver superato giovedì la Roma Vis Nova 10-8 ai tiri di rigore (5-5 al termine dei quattro tempi). Gara sempre in equilibrio. Savona avanti 3-1 in apertura di secondo tempo, Posillipo in vantaggio 5-4 al quarto minuto del terzo e nuovo pareggio con il gol Urbinati (Savona). Decide il gol di Trivellini nel quarto ed utlimo periodo. Terza classifcata la Roma Vis Nova che nella finale di consolazione supera l'Acquachiara Ati 2000 5-4: parità 3-3 dopo tre quarti di gara, poi il +2 dei romani con Barchiesi e Carchedi e forcing finale dei campani che riescono soltanto a ridurre lo svantaggio (Maioni a 4'36" da giocare). Consegnano i premi il presidente della FIN Lazio Giampiero Mauretti, il dirigente della Federazione Italiana Nuoto Gianfranco De Ferrari, il campione olimpico, mondiale ed europeo Franco Porzio e il campione del mondo con il Settebello a Shanghai 2011 Amaurys Perez.
Finali - 9 agosto
7/8 posto Telimar-San Mauro 3-9
5/6 posto Pro Recco-AN Brescia 6-4
3/4 posto Acquachiara Ati 2000-Roma Vis Nova 4-5
1/2 posto RN Savona-CN Posillipo 5-6
(trasmessa in diretta su WPChannel)
CLASSIFICA FINALE
1. CN Posillipo
2. RN Savona
3. Roma Vis Nova
4. Acquachiara Ati 2000
5. Pro Recco
6. AN Brescia
7. San Mauro Nuoto
8. Telimar
Quarti di finale - 8 agosto
(13) Pro Recco-Acquachiara Ati 2000 5-6
(14) AN Brescia-CN Posillipo 0-7
(15) RN Savona-Telimar 10-7
(16) Roma Vis Nova-San Mauro 6-4
Semifinali 5/8 posto
Pro Recco-Telimar 10-1
AN Brescia-San Mauro 7-1
Semifinali 1/4 posto
RN Savona-Acquachiara Ati 2000 4-2
Roma Vis Nova-CN Posillipo 8-10 dtr
Risultati della 1^ giornata - 6 agosto
G1 Posillipo-Pro Recco 6-8
G1 Roma Vis Nova-Telimar 13-2
G2 RN Savona-AN Brescia 5-4
G2 Acquachiara Ati 2000-San Mauro 7-3
Risultati della 2^ giornata - 7 agosto
G1 Telimar-Posillipo 6-11
G1 Pro Recco-Roma Vis Nova 1-2
G2 San Mauro-RN Savona 5-6
G2 AN Brescia-Acquachiara Ati 2000 6-4
G1 Telimar-Pro Recco 2-10
G1 Roma Vis Nova-Posillipo 5-1
G2 San Mauro-AN Brescia 3-3
G2 Acquachiara Ati 2000-RN Savona 5-5
FASE PRELIMINARE
Classifica finale girone 1: Roma Vis Nova 9; Pro Recco 6; Posillipo 3; Telimar Palermo 0
Classifica finale girone 2: Savona 7; Brescia e Acquachiara 4; San Mauro 1
Programma completo e tabellini














Tragedia a Gwangju. Il racconto di Viacava

Giulia Viacava era entrata da cinque minuti con Izabella Chiappini nel locale Coyote Ugly, una discoteca al centro di Gwangju. Era finito il torneo mondiale di pallanuoto femminile e desideravano passare una serata in allegria prima del rientro in Italia previsto l'indomani. All'interno ci si divertiva a ritmo di musica. C'erano la nazionale statunitense campione del mondo che festeggiava il titolo appena conquistato, l'Ungheria, l'Olanda, la Nuova Zelanda e atleti di molteplici nazionali, tra cui brasiliani e australiani.
Le azzurre erano in un corridoio laterale, lontano dal centro della pista quando hanno sentito un tremendo rumore commisto a urla di paura e dolore. Erano le 2:30 tra venerdì e sabato ed era appena crollata una balconata sospesa a due metri e mezzo di altezza con - secondo agenzie coreane - un centinaio di persone. Il bilancio, ancora ufficioso, indica due morti e circa 16 feriti, che sarebbero potuti essere anche di più se non fosse intervenuta subito Viacava che, oltre a giocare a pallanuoto, e bene, si è laureata in scienze infermieristiche a Genova un paio di anni fa grazie alle insistenze di papà medico e mamma infermiera. La fuga verso l'esterno delle 400 persone presenti (ben oltre il limite consentito) ha creato il panico, tra detriti e bottiglie di vetro rotte. Caos e parapiglia. Scale piene di corpi che si ammassavano e fuggivano disordinatamente. "Ho cercato di intervenire il prima possibile - racconta la 24enne genovese - Vedevo persone ferite, che si lamentavano e chiedevano aiuto. I soccorsi tardavano e così ho cominciato ad assistere chi potevo. Vicino a me c'era l'americana Kaleigh Gilchrist. Aveva il polpaccio sinistro esposto. Le ho fermato l'emorragia prima che intervenisse l'ambulanza per portarla in ospedale dove è stata operata. Poi mi sono occupata di un nuotatore brasiliano che aveva subito un trauma contusivo con escoriazioni alla scapola destra. Ho disinfettato la ferita e con Izabella e altri atleti brasiliani l'abbiamo accompagnato in taxi al centro medico del villaggio atleti dove è stato medicato. Volevamo distrarci e passare una serata piacevole dopo la lunga preparazione e il mondiale andato così così - conclude Viacava - invece abbiamo vissuto una tragedia che difficilmente dimenticherò. Rientrata nell'appartamentino ho provato a dormire, ma continuavo a ricordare quelle scene di panico. Avevamo percepito il dramma in corso. Abbiamo visto uno dei due sudcoreani morti con gli occhi sbarrati e la testa penzoloni. Poche ore e siamo partite con la squadra verso l'aeroporto. Erano le 6, ma solo in aereo sono riuscita a dormire un po'. Finalmente sono tornata a casa".
foto deepbluemedia.eu
Mondiali. Spagna-Italia 5-10. Campioni del mondo!

Settebello sul trono mondiale. Padroni e campioni del mondo. Stradominata la Spagna in una partita con gli avversari rimasti a contatto soltanto sul 2-2. Poi una sinfonia azzurra con una difesa imperforabile (4/13 con l'uomo in meno), Del Lungo che para un rigore a Barroso a 23 secondi dalla fine del primo periodo e due break di tre a zero (5-2, 8-3) che annientano e stordiscono gli spagnoli, incapaci di rientrare nel match. Dalla piscina Natatorium dell'Oriental Sports Center di Shanghai alla Nambu University Grounds di Gwangju, dal 2011 al 2019. Otto lunghissimi anni con Alessandro Campagna che torna sul tetto del mondo insieme a Pietro Figlioli, Matteo Aicardi e Niccolò Figari. E' il quarto mondiale dopo Berlino 1978, Roma 1994 e Shanghai 2011, il secondo con il coach siracusano, che ne ha vinto uno anche da giocatore nel 1994 a Roma, tornato alla guida dell'Italia alla vigilia dei mondiali di Roma 2009 dopo il biennio 2001-2002. E' la settima medaglia della storia della squadra nazionale più titolata dello sport italiano.
Bronzo alla Croazia che batte 10-7 l'Ungheria.
Le parole del presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli. "La squadra è stata allenata e preparata alla perfezione. Sono arrivati alla finale in condizioni eccellenti e hanno dominato la Spagna che era data per favorita dai pronostici. Complimenti a loro e a tutte le società che seguono questi meravigliosi ragazzi. Questo successo dimostra, ancora una volta, che il sistema federale funziona. I nostri tecnici sono i migliori al mondo, sono i più richiesti e i più esperti: di questo siamo orgogliosi. Dobbiamo andare avanti così, consapevoli che è sempre più difficile". Al termine del match Italia-Spagna il presidente della Federazione Italiana Nuoto ha ricevuto la telefonata del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti che si è congratulato per la splendida vittoria del Settebello.
Il commento del cittì Campagna. "La partita perfetta, in una giornata perfetta, nella finale di un mondiale. Sono venuti fuori il nostro gioco, la nostra personalità e il nostro orgoglio. I ragazzi sono stati perfetti, eccezionali. Siamo cresciuti alla distanza in questo campionato del mondo: all'inizio non stavamo benissimo. Nella sofferenza siamo cresciuti. Il prossimo anno ci sarà ancora più tensione, una Olimpiade è sempre differente: questo è stato un test superato alla grandissima. Voglio ringraziare tutto il mio staff, determinante sempre. Un ringraziamento particolare lo rivolgo al presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli che sa come gestire perfettamente i settori agonistici".
Il commento del capitano Figlioli. "Siamo entrati in acqua con la testa libera, in riscaldamento ci sentivamo tutti bene. Il gol (quello del 3-2, ndr) mi ha caricato ancora di più e da quel momento è stata una grande cavalcata. Abbiamo eseguito alla perfezione le indicazioni del nostro allenatore. Non abbiamo concesso spazi agli spagnoli, perché siamo rimasti sempre concentrati sull'obiettivo. Questo gruppo è molto unito, sa soffrire e uscire dalle difficoltà. Il prossimo anno ci aspettano le Olimpiadi, un altro grande appuntamento. Dedico questa vittoria alla mia famiglia, ovviamente ai miei compagni, anche a quelli rimasti a casa, e a tutti gli italiani che spero si innamorino ancora di più di questo sport".
Il commento di Echenique. "Incontrare la Spagna è ormai un'abitudine; batterla è molto bello. Siamo arrivati meglio di loro alla finale, con più fame e voglia di vincere. Che differenza c'è tra me e Messi? Io ho vinto un campionato del mondo. Dopo l'espulsione nella prima partita, passata la rabbia, mi sono gasato e sono cresciuto fisicamente e psicologicamente. Non mi sono lasciato condizionare. In finale siamo stati strepitosi assolutamente".
Il commento di Aicardi. "Voglio ringraziare tutte le società italiane che hanno dato la possibilità a tutti noi giocatori di arrivare in condizioni perfette a questi mondiali. Noi poi ci abbiamo messo del nostro. E' una vittoria meravigliosa dopo tante sofferenze".
Il commento di Figari. "Non riesco a spiegare quanto sia emozionato per questa vittoria. E' stata una grande impresa: ancora non ci credo. Siamo sul tetto del mondo, con pieno merito".
Il commento di Del Lungo. "Ancora non ci credo, è l'emozione più grande della mia vita. Siamo stati grandiosi dall'inizio alla fine".
Il commento di Dolce. "Sono sul tetto del mondo. Non svegliatemi, non ci sto credendo".
Il tweet del presidente del consiglio Giuseppe Conte. "Il Settebello torna sul tetto del mondo dopo otto anni. Un altro oro che impreziosisce il medagliere azzurro ai Mondiali di Gwangju 2019 dopo i trionfi di Simona Quadarella, Gregorio Paltrinieri e Federica Pellegrini. Grandi ragazzi, grande Italia".
Spagna-Italia 5-10
Spagna: Lopez Pinedo, Munarriz Egana 1 (rig.), Granados Ortega, De Toro Dominguez, Cabanas Pegado, Larumbe Gonfaus, Barroso Macarro, Fernandez Miranda, Tahull I Compte, Rocha Perrone 2, Mallarach Guell 2, Bustos Sanchez, Lorrio Bejar. All. Martin Lozano.
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 1, Luongo 2, Figlioli 1, Di Somma, Velotto, Renzuto Iodice 1, Echenique 1, Figari, Bodegas 1, Aicardi 1, Dolce 2, Nicosia. All. Campagna.
Arbitri: Margeta (Slo) e Goldenberg (Usa).
Note: parziali 2-2, 1-3, 1-3, 1-2. Del Lungo (I) para un rigore a 7'37 del primo tempo, sul 2-2, a Barroso. Espulso con sostituzione Di Somma (I) a 1'45 del quarto tempo. Uscito per limite di falli Figari (I) a 3'36 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Spagna 4/13 + due rigori e Italia 4/6.
CRONACA. Subito in gol. Trenta secondi e dopo l'espulsione di Aicardi al centro, l'extraplayer passa dalle mani di Di Fulvio che scarica a Luongo per l'1-0 da posizione cinque. Un minuto e cinquanta secondi e Perrone pareggia da cinque metri alla prima superiorità iberica concessa per fallo grave di Figari (1-1). Munarriz e Granados falliscono due extraman e dall'altra parte gli azzurri raddoppiano col Chalo dopo un'azione insistita e conclusa magistralmente sotto il sette dall'italoargentino. Quarta superiorità spagnola, la difesa scala male e ancora Perrone la piazza nell'angolo per il pareggio a 1'22 dalla fine (2-2). Il fuoriclasse iberico a 20 secondi dal termine innesca l'azione che porta al rigore commesso da di Di Fulvio su De Toro. Dai cinque metri spara Barroso ma Del Lungo è magistrale e intusce il tiro.
Nel secondo tempo, dopo un minuto e mezzo capitan Figlioli piazza la bomba a uomini pari del +1. Tre minuti sul cronometro, terza espulsione iberica e Dolce mette la firma sul 4-2. Settebello a petto gonfio: quarto extraplayer, palla velocissima e Renzuto che dai due metri segna il 5-2 a metà tempo. Tre reti in quattro minuti, musica maestro. Si succedono tre superiorità senza gol, poi a un minuto dalla fine la controfuga spagnola si conclude col rigore di Figari su Perrone, che stavolta Munarriz realizza per il 3-5. La difesa azzurra stoppa l'ottavo extraman e si cambia campo sul +2.
L'apertura del terzo tempo è tutta azzurra. Apre il bomber Aicardi in parità dai due metri. Il cavaliere mascherato di Rio 2016 riceve al centro dal mancino Echenique e compie una rotazione velocissima con il pallone che riappare alle spalle di Lopez Pinedo (6-3). Pallanuoto da fantascenza: ancora il Chalo inventa e Dolce (doppietta) realizza da sette metri con l'aiuto del palo (7-3). Mezzo minuto e Di Fulvio prende controfallo, parte come un centrometrista al centro, doppia finta e rete magistrale per l'8-3 a 3"42 dalla fine del parziale. E' grande Italia. Se ne accorge Martin, chiama time out, cerca di rinfrescarre le idee ai suoi. Secondo fallo grave di Di Fulvio e Mallarach col mancino infila il 4-8 realizzando il terzo extraman su nove tentativi. Più quattro a otto minuti dalla gloria.
Gli azzurri sono in trance. Implacabili. La Spagna non c'è più. Segnano Luongo e Bodegas, nel mezzo Mallarach in superiorità (4/13 + 2 rigori contro 4/6 dell'Italia). Game, set and match. Campioni del mondo!
Settebello medagliati ai campionati mondiali (4 ori, 2 argenti, 1 bronzo)
CALI 1975
3. Italia: Alberani, Simeoni, Baracchini, Marsili, Castagnola, De Magistris, Ghibellini, Castagnola, Del Duca, D'Angelo, Scotti Galletta. CT Lonzi
BERLINO 1978
1. Italia: Alberani, Simeoni, Baracchini, Marsili, Fondelli, De Magistris, Ghibellini, Galli, Ragosa, Collina, Scotti Galletta. CT Lonzi
MADRID 1986
2. Italia: Trapanese, Misaggi, Pisano, Steardo, Campagna, Caldarella, Fiorillo, Giuseppe Porzio, Postiglione, Tempestini, Ferretti, D'Altrui, Averaimo. CT Dennerlein
ROMA 1994
1. Italia: Attolico, D'Altrui, Bovo, Giuseppe Porzio, Campagna, Roberto Calcaterra, Fiorillo, Franco Porzio, Pomilio, Gandolfi, Ferretti, Silipo, Averaimo. CT Rudic
BARCELLONA 2003
2. Italia: Gerini, Postiglione, Mangiante, Buonocore, Rath, Roberto Calcaterra, Tempesti, Angelini, Felugo, Alessandro Calcaterra, Goran Fiorentini, Silipo, Bencivenga. CT De Crescenzo
SHANGHAI 2011
1. Italia: Tempesti, Perez, Gitto, Figlioli, Giorgetti, Felugo, Figari, Gallo, Presciutti, Deni Fiorentini, Aicardi, Deserti, Pastorino. CT Campagna
GWANGJU 2019
1. Italia: Del Lungo, Di Fulvio, Luongo, Figlioli, Di Somma, Velotto, Renzuto Iodice, Echenique, Figari, Bodegas, Aicardi, Dolce, Nicosia. CT Campagna
Albo d'oro e piazzamenti Italia
Belgrado 1973: 1. Ungheria, 2. Urss, 3. Jugoslavia; Italia quarta
Cali 1975: 1. Urss, 2. Ungheria, 3. Italia
Berlino 1978: 1. Italia, 2. Ungheria, 3. Jugoslavia
Guayaquil 1982: 1. Urss, 2. Ungheria, 3. Germania Ovest; Italia nona
Madrid 1986: 1. Jugoslavia, 2. Italia, 3. Urss
Perth 1991: 1. Jugoslavia, 2. Spagna, 3. Ungheria; Italia sesta
Roma 1994: 1. Italia, 2. Spagna, 3. Russia
Perth 1998: 1. Spagna, 2. Ungheria, 3 Jugoslavia; Italia quinta
Fukuoka 2001: 1. Spagna, 2. Jugoslavia, 3. Russia; Italia quarta
Barcellona 2003: 1. Ungheria, 2. Italia, 3. Serbia&Montenegro
Montreal 2005: 1. Serbia&Montenegro, 2. Ungheria, 3. Grecia; Italia ottava
Melbourne 2007: 1. Croazia, 2. Ungheria, 3. Spagna; Italia quinta
Roma 2009: 1. Serbia, 2. Spagna, 3. Croazia; Italia undicesima
Shanghai 2011: 1. Italia, 2. Serbia, 3. Croazia
Barcellona 2013: 1. Ungheria, 2. Montenegro, 3. Croazia; Italia quarta
Kazan 2015: 1. Serbia, 2. Croazia, 3. Grecia; Italia quarta
Budapest 2017: 1. Croazia, 2. Ungheria, 3. Serbia; Italia sesta
Gwuangju 2019: 1. Italia, 2. Spagna, 3. Croazia
Foto Marcel ter Bals orangepictures/Deepbluemedia.eu
Mondiali. Olanda ko, 7rosa per il quinto con la Russia

Semifinale tra deluse. Il Setterosa, argento olimpico e fuori dal podio in tutte le competizioni internazionali dopo i Giochi di Rio 2016, batte le campionesse d'Europa 10-5. Decisiva la difesa che stoppa nove inferiorità su dodici. Protagonista ancora Avegno con una quaterna. La Nazionale di Fabio Conti tornerà in vasca per la finale del quinto posto contro la Russia, bronzo olimpico e mondiale, venerdì alle 15.30, quando in Italia saranno le 8.30. L'Olanda in finale per il settimo posto con la Grecia.
Il commento del CT Conti. "Adesso non dobbiamo pensare ai quarti di finale ma al presente. Oggi siamo scesi in acqua per riscattarci e le ragazze ci sono riuscite, anche se ho ancora visto alcune ingenuità che poi ci costano care nei momenti importanti. L'obiettivo resta la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Per quanto riguarda questi mondiali dispiace perchè durante l'annata abbiamo fallito solo un match, proprio quello con l'Ungheria. Faremo delle valutazioni a fine stagione, per capire cosa è mancato e cosa ancora manca per essere a certi livelli".
Il commento del capitano Queirolo. "Abbiamo avuto una reazione da grande squadra, contro un avversario ostico come l'Olanda. Siamo state bravissime, perchè non è mai facile ripartire dopo le brutte sconfitte. Abbiamo dimostrato di essere forti e soprattutto che il gruppo c'è ed è molto unito. Resta ancora tanta rabbia dentro ma questo sarà un nuovo inizio per il Setterosa".
Olanda-Italia 5-10
Olanda: Koenders, Megens 3 (1 rig.), D. Genee, Van Der Sloot 1, Wolves , Stomphorst, Rogge, Sevenich, Keuning 1, Koolhaas, Van Der Kraats, Voorvelt, Buis. All. Havenga.
Italia: Gorlero, Tabani 1, Garibotti 1, Avegno 4 (1 rig.), Queirolo 1, Aiello, Picozzi, Bianconi 1 (rig.), Emmolo 1, Palmieri, Chiappini 1, Viacava, Lavi. All. Conti.
Arbitri: Ohme (Ger) e Deslieres (Can).
Note: parziali 1-3 2-3 1-2 1-2 Spettatori 300 circa. Superiorità numeriche: Olanda 3/12 + 1 rigore, Italia 2/9 + 3 rigori (1 parato da Koenders a Garibotti nel secondo tempo a 7.28). Ammonito Havenga a 7'28 del secondo tempo per proteste. Queirolo fuori per tre falli a 4.30 del quarto tempo. Koolhas fuori per tre falli a 5.36 del quarto tempo.
CRONACA. Il Setterosa parte sciolto e sembra aver recuperato le scorie della battaglia contro l'Ungheria. Tabani da distanza ravvicinata porta in vantaggio le compagne, ma Megens pareggia da fuori (1-1). L'Italia attacca e si muove bene: due extraplayer falliti, non demoralizzano le azzurre che tornano in vantaggio con Avegno e vanno sul +2 grazie alla bomba di Garibotti; marchi di fabbrica che sono mancati nel quarto di finale contro le magiare (3-1).
Le squadre sprintano e giocano senza patemi: la "catanese" Van der Sloot trasforma la prima superiorità, ma anche la mancina Emmolo non è da meno per l'uomo in più del 4-2 al primo minuto. A metà tempo Tabani guadagna il fallo da rigore che Bianconi trasforma (5-2) ma Megens replica per il bis ancora dai 5 metri (5-3). Si gioca da una parte e dell'altra senza pause. Genee commette il sesto fallo grave di squadra e Avegno timbra il bis personale per il 6-3 che chiude metà gara, non prima che Garibotti fallisca il rigore (parato) del massimo vantaggio.
Picozzi prova subito la bomba e Avegno è brava e lesta sul tap-in del palo a insaccare la tripletta e il 7-3 dopo neanche un minuto della terza frazione. Le oranges sprecano altri due extraplayer ma al quinto passano ancora con Megens (tripletta) per il 7-4 dopo quattro minuti. Il tempo si chiude con la bella controfuga orchestrata da capitan Queirolo che fa tutto da sola e insacca l'8-4, incrociando sul secondo palo.
Chiappini apre le marcature dell'ultimo periodo con la colomba del 9-4 convalidata dal Var. Queirolo commette il terzo fallo grave e l'Olanda accorcia con Koening che dal centro fa 9-5. Secondo episodio grave al centro ed è Koolhas, questa volta, pescata per fallo da rigore che Avegno trasforma firmando la quaterna personale, che vale il 10-5 conclusivo.
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Mondiali. Italia-Grecia 7-6, 7bello in semifinale

Batticuore Settebello. Gli azzurri sconfiggono di misura gli ellenici e tornano in una semifinale mondiale da Kazan 2015, quando persero proprio contro la Grecia 11-9 ai rigori. L'Italia, che non va a medaglia iridata dalla vittoria di Shanghai 2011, vince una partita difficile che la Grecia è stata brava a mettere sul piano del contatto fisico con le quindici espulsioni e un rigore fischiati contro gli azzurri. La grande difesa che stoppa il 75% degli attacchi in extraplayer, le belle reti in controfuga e le doppiette di Luongo e Di Fulvio (sua la splendida rete che decide la partita a sette minuti dal termine) regalano la semifinale contro l'Ungheria giovedì 25 luglio alle 18.30 locali, le 11.30 in Italia. Magiari che hanno sofferto non poco contro una grande Australia sostenuta dal gigante della Pro Recco Kayes che aveva impattato il match a un minuto dal termine. Il mancino velenoso di Vamos ha deciso il match a sette secondi dalla fine per 10-9.
Il commento del CT Campagna. "Una partita vinta con il cuore, la testa e la determinazione. La squadra può fare ancore dei passi in avanti, soprattutto in attacco. La difesa bene. La presenza di poco pubblico ha aiutato i ragazzi, perchè hanno sentito meglio le mie indicazioni. Adesso ci aspetta il match della vita contro l'Ungheria, che mette in palio il pass olimpico. Noi dobbiamo dare il 110% per battere i magiari. L'arbitraggio? Non mi piace questo metro ma è uniforme dall'inizio del torneo iridato e quindi bisogna accettarlo".
Il commento di Velotto. "E' stato un quarto di finale duro, ma è normale che siano così queste partite importanti. Abbiamo tenuto mentalmente alla grande, siamo sempre rimasti nel match, senza mai perdere il controllo e l'attenzione; nonostante alcuni errori in inferiorità numerica. Ci siamo aiutati l'uno con l'altro nei momenti difficili e ciò rende una squadra vincente, difficile da battere".
Italia-Grecia 7-6
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 2, Luongo 2, Figlioli 1, Di Somma , Velotto 1, Renzuto Iodice , Echenique , Figari 1, Bodegas , Aicardi , Dolce , Nicosia . All. Alessandro Campagna
Grecia: Zerdevas , Genidounias 2 (1 rig.), Skoumpakis , Papanastasiou , Fountoulis 1, Kapotsis , Dervisis , Argyropoulos , Mourikis , Kolomvos 1, Gounas 2, Vlachopoulos , Galanidis . All. Theodoros Vlachos
Arbitri: Margeta (Slo), Alexandrescu (Rom)
Note: parziali 2-2, 2-1, 2-3, 1-0. Nel terzo tempo, al minuto 1'10" espulso Di Somma (I). Usciti per limite di falli Figari (I) a 5'50" del terzo e Fountoulis (G) a 2'48" del quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 3/10 e Grecia 5/14 + un rigore
CRONACA. Inizio equilibrato. La Grecia spreca una superiorità e una controfuga con Gounas e dopo 2'43" Velotto sblocca la partita infilando da sette metri il primo extraplayer. Mezzo giro di lancette e capitan Fountoulis pareggia sfruttando il secondo uomo in più (1-1). Di Somma commette fallo e stavolta Gounas, ex Savona, porta in vantaggio gli ellenici segnando sul palo corto (2-1). Gli azzurri reagiscono ma Figlioli spara sulla traversa il possibile pareggio in extraman (1/3). Campagna richiama dalla panchina i suoi e l'ottimo pressing di Di Fulvio porta alla controfuga della "freccia azzurra" ben rifinita da Luongo che riceve solo soletto e appoggia il tap-in del 2-2 di fine parziale.
Due belle reti in controfuga di Luongo e Figari riportano gli azzurri al doppio vantaggio (4-2). Genidounias reagisce in un amen e accorcia (3/6) il 3-4 che chiude il secondo parziale.
La partita si innervosisce con gli arbitri che iniziano a fischiare a favore dei biancocelesti. Di Fulvio si iscrive a referto dopo 1'44 capitalizzando la sesta superiorità numerica e riporta l'Italia sul +2. Il doppio vantaggio destabilizza, però, il Settebello che subisce tanto in difesa con la Grecia che finalizza le sue sfuriate con la seconda rete in più di Gounas e il rigore di Genidounias che infila Del Lungo, dopo il suo fallo grave proprio su Gounas. Cinque pari e tutto da rifare. Kolomvos addirittura porta in vantaggio i compagni decidendo il quinto extraman su dodici tentativi. Brividi. Non per capitan Figlioli che si sblocca e dopo sette minuti a secco pareggia con l'uomo in più (6-6).
Dopo un minuto e dieci l'azione insistita degli azzurri porta al gol personale di Di Fulvio che spara dai cinque metri alle spalle del portiere greco il 7-6. Fountoulis esce per terzo fallo grave ma Di Fulvio non riesce a infilare il tris. La difesa si copre bene e stavolta è Figlioli che spara la bomba del possibile +2 sulla traversa. A 2.35 ha l'occasione la Grecia ma Gounas spreca il pareggio al quindicesimo uomo in più (5/15). La difesa azzurra è superlativa e la Grecia tira soltanto da fuori. Game, set match.
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