Australia regina. Italia, bronzo sfumato
Dopo la seconda giornata di prove oceaniche è ancona l’Australia a guidare la classifica dei National Team Youth ai campionati del mondo lifesaving di Riccione.
Gli aussies comandano il ranking provvisorio con 373.50 punti, seguiti dal Sudafrica con 312.50 e dalla Nuova Zelanda con 306.50. Gli australiani in questa sessione hanno conquistato quattro ori, una medaglia d'argento e una di bronzo. Ancora senza medaglie l’Italia (decima in classifica con 85.50 punti) che con la staffetta rescue maschile ha avuto la grande occasione di salire sul podio ma si è vista cancellare per squalifica il terzo posto. Insieme alla squadra azzurra sono state squalificate, tutte per lo stesso motivo, un movimento irregolare alla boa, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica che però, viste le posizioni di classifica e contate le medaglie finora conquistate, possono farne anche a meno. L’Italia invece a quella medaglia di bronzo teneva particolarmente; Simone Locchi, Edoardo Valtorta, Andrea Dallari e Davide Cremonini sono stati bravissimi a qualificarsi in finale. I nostri ragazzi, 71 anni in quattro, grandi promesse del nuoto e del nuoto per salvamento azzurro, hanno prima vinto la loro batteria e poi sono arrivati secondi dietro la Spagna nella seconda semifinale nuotando anche più velocemente che in batteria. Dopo le quattro squalifiche e tutti i ricorsi respinti, la vittoria è andata alla Francia che inizialmente era finita quinta.
Anche Giulia Vetrano, Masha Giordano, Valentina Pasquino e Eleonora Turrini raggiungono la finale della staffetta rescue e anche loro sono protagoniste di una gara generosa e si classificano quarte portando comunque punti preziosi in cascina.
La staffetta rescue è tra le prove più rappresentative del nuoto per salvamento e che si avvicinano maggiormente all’opera di salvataggio degli assistenti bagnanti. Un salvataggio di squadra in cui si devono affrontare anche le condizioni del mare che inequivocabilmente influenzano i tempi di recupero del pericolante. Quattro atleti per nazione. Il primo (la vittima da soccorrere) nuota fino alla boa posta a 120 metri dalla battigia e segnala la propria situazione di pericolo, il secondo (il soccorritore) lo raggiunge indossando le pinne, gli aggancia il torpedo alla vita e lo trasporta verso la riva, gli altri due che lo attendono gli sganciano il torpedo e lo trasportano a braccia fino alla linea d’arrivo posta sulla spiaggia. Gara spettacolare in cui ci si impiegano circa cinque minuti ma che, come tutte le altre gare ocean, non prevede il cronometro.
Nelle prove individuali, sedicesimo posto per Edoardo Valtorta nella finale bandierine che è una prova ad eliminazione diretta in cui contano abilità, reattività, tenuta fisica e concentrazione. Tutte qualità che fanno un buon assistente bagnante. Anche in questa seconda giornata di gare in mare il meteo è stato clemente con gli atleti. Temperatura dell’acqua intorno ai 22 gradi, temperatura esterna da 14° fino al picco di 23° verso le ore 15, onda di 40 centimetri e vento massimo di 23 km orari.
I risultati della seconda giornata
Tavola F
1. Lily O’Sullivan (Aus)
2. Claudia Bailey (Aus)
3. Elise Daudignon (Fra)
Canoa M
1. Naor Lombard (Rsa)
2. Jayden Murphy (Nzl)
3. Jake Morris (Aus)
Staffetta salvataggio torpedo M
1. Australia
Rayward, O’Sullivan, Bender, Jones
2. Nuova Zelanda
3. Spagna
4. Italia
Giulia Vetrano, Masha Giordano, Valentina Pasquino, Eleonora Turrini
Staffetta salvataggio torpedo F
1. Francia
Durager, Lebrun, Cochard, Levecque
2. Spagna
3. Gran Bretagna
Squalificate Australia, Italia, Nuova Zelanda e Sudafrica
Staffetta ocean F
1. Australia
O’Sullivan, Bailey, Rayward, Ingr
2. Francia
3. Nuova Zelanda
8. Italia
Giulia Vetrano, Gioia Mazzi, Masha Giordano, Eleonora Turrini
Staffetta ocean M
1. Australia
Morris, Green, Magnussen, Johnston
2. Nuova Zelanda
3. Sudafrica
9. Italia
Andrea Dallari, Diego Ferrari, Gaetano Lubrano Lobianco, Edoardo Valtorta
Bandierine F
1. Elise Daudignon (Fra)
2. Evle Wong (Gbr)
3. Marta Sirvent Ruiz (Esp)
Bandierine M
1. Samuel Booysen (Rsa)
2. Pedro Almendros Diaz (Esp)
3. Tom Durager (Fra)
16. Edoardo Valtorta (Ita)
Foto Ilaria Giorgi e Vittoria Olivieri / DBM
Comanda l'Australia. Due medaglie per l'Italia
Allo Stadio del Nuoto si parla australiano. La prima giornata dei Mondiali Lifesaving degli Open National Team gli aussies conquistano sette medaglie, quatto d’oro, due d’argento e una di bronzo e svettano subito nel ranking per Nazioni. Sono cresciuti molto in piscina in questi ultimi anni, migliorando anche la tecnica della nuotata, ma sono ancora lontani (come anche le altre Nazioni) dai tempi con cui gli azzurri stabilivano record europei e mondiali già nel 2016 e 2017 e con Giulia Vetrano agli assoluti di maggio proprio qui a Riccione (primatista europea con 2’03”89 nei 200 ostacoli). La prima medaglia azzurra ai Mondiali Lifesaving di Riccione la griffa “un’esordiente”. Lucrezia Fabretti, al suo primo mondiale con la Nazionale maggiore, è d’argento nei 200 ostacoli con il tempo di 2’07”49, alle spalle della ventenne australiana Lani Pallister, prestata al salvamento dalla nazionale di nuoto, che vince in 2’06”94. Nei 200 ostacoli maschili, invece, non gareggia più il nostro Federico Gilardi, primatista d’Europa in carica con 1’53”56 del 7 settembre 2016 a Eindhoven, che col passare degli anni ha cambiato il suo programma di gare, e l’australiano James Koch ha gioco facile e vince in 1’54”74. Ma Federico Gilardi, il capitano della squadra Open, si rifà conquistando la medaglia di bronzo con la staffetta 4x50 ostacoli, insieme a Mauro Ferro, Fabio Pezzotti e Francesco Ippolito. Gli azzurri sono terzi con 1’39”44, ex aequo con l’Ungheria. Vincono i britannici Trebilcock, Lawman, Blaby e Gammon con 1’38”67, secondi gli australiani con 1’39”31. Il primo a complimentarsi con loro è il presidente della Sezione Salvamento della Federnuoto Giorgio Quintavalle che ha presenziato la cerimonia di premiazione.
Molto rammarico per la squalifica di Federica Volpini nei 100 manichino torpedo e pinne, la sua gara in cui detiene il record mondiale di 55”40, dove non è riuscita ad agganciare il manichino al torpedo. In tribuna a seguire le gare anche il direttore tecnico della Nazionale di nuoto che ha conquistato 35 medaglie (13 d’oro, 13 d’argento, 9 di bronzo) agli Europei di Roma Cerare Butini e il tecnico responsabile della Nazionale giovanile Walter Bolognani.
I risultati della prima giornata
200 ostacoli F
1. Lani Pallister (Aus) 2’06”94
2. Lucrezia Fabretti (Ita) 2’07”49
3. Nina Holt (Ger) 2’09”45
8. Helene Giovanelli (Ita) 2’14”68
200 ostacoli M
1. James Koch (Aus) 1’54”74
2. Steven Kent (Nzl) 1’55”98
3. Marc Sanchez Torres (Esp) 1’56”46
8. Fabio Pezzotti (Ita) 2’00”15
4x50 ostacoli F
1. Australia 1’51”41
Jones, Eddy, Schott, Pallister
2. Nuova Zelanda 1’52”20
3. Germania 1’52”25
5. Italia 1’52”95
Fabretti, Giovanelli, Lanzillotti, Volpini
4x50 ostacoli M
1. Gran Bretagna 1’38”67
Trebilcock, Lawman, Blaby, Gammon
2. Australia 1’39”31
3. Italia 1’39”44
Mauro Ferro 24”87, Federico Gilardi 24”65, Fabio Pezzotti 25”43, Francesco Ippolito 24”49
3. Ungheria 1’39”44
Lancio della corda F
1. Margaux Fabre-Camille Julien (Fra) 13”60
2. Saaya Nasukawa-Hako Hirai (Jpn) 14”50
3. Mariah Jones-Marriel Brown (Aus) 14”87
Lanico della corda M
1. Jake Smith-Harrison Hynes (Aus) 10”69
2. Max Gansberg-Eskil Johnsson (Swe) 11”13
3. Javier Huerga Sanchez-Pau Beltran Cabedo (Esp) 13”23
100 manichino torpedo e pinne F
1. Undine Lauerwald (Ger) 56”10
2. Madison Kidd (Nzl) 56”73
3. Bo Van Den Plas (Bel) 57”35
100 manichino torpedo e pinne M
1. Tim Brang (Ger) 51”05
2. James Koch (Aus) 51”07
3. Steven Kent (Nzl) 52”19
4. Francesco Oppolito (Ita) 52”43
Il medagliere degli azzurri in piscina
Argento – 1 –
200 ostacoli Lucrezia Fabretti (Ita) 2’07”49
Bronzo – 1 –
4x50 ostacoli Italia 1’39”44
Mauro Ferro 24”87, Federico Gilardi 24”65, Fabio Pezzotti 25”43, Francesco Ippolito 24”49
Foto di Giorgio Scala / DBM
Via alle prove oceaniche National Youth
Dominio australiano anche nelle gare d’avvio dei Mondiali Lifesaving dei National Team Youth. Al Bagno Riccione 7 gli specialisti del mare, che già da bambini si allenano negli oceani Indiano e Pacifico, si distinguono fin dalla prima finale ocean women e men con i successi di Lily O’Sullivan e Jake Morris e il secondo posto di Claudia Bailey. Prova impegnativa, la ocean, con un percorso a forma di M da ripetere tre volte e la distanza che aumenta progressivamente: prima parte a nuoto per circa 200 metri, seconda con la tavola e ultima con la canoa in cui si rema per 900 metri. Nel raccogliere e lasciare le barche gli atleti sono aiutati dai compagni di squadra.
Il miglior risultato made in Italy della giornata è il quarto posto (e secondo europeo) di Valentina Pasquino, Giulia Vetrano, Elisa Dibellonia e Eleonora Turrini nella staffetta beach, vinta dalle australiane Ingr, Bender, Jones e Bailey, davanti a Nuova Zelanda e Gran Bretagna.
Le condizioni meteo sono buone per la stagione: la temperatura dell’acqua è di 22° ½ e quella esterna tra i 21 e i 23 gradi con il picco più alto intorno alle ore 16, vento di 21 km orari, onda di 40 centimetri e correnti da sud ovest.
I risultati della prima giornata
Ocean F
1. Lily O’Sullivan (Aus)
2. Claudia Bailey (Aus)
3. Summer Rolston (Nzl)
11. Gioa Mazzi (Ita)
16. Masha Giordano (ita)
Ocean M
1. Jake Morris (Aus)
2. Jayden Murphy (Nzl)
3. Naor Lombard (Rsa)
13. Diego Ferrari (Ita)
21. Gaetano Lubrano Lobianco
Salvataggio tavola F
1. Claudia Bailey-Lily O’Sullivan (Aus)
2. Hazel Bentley-Leana Liddane (Irl)
3. Elise Daudignon-Njissen Seran Nikita (Fra)
In finale B
3. Gioia Mazzi-Masha Giordano (Ita)
Salvataggio tavola M
1. Ryan Green-Jake Morris (Aus)
2. Misora Shiga-Tatsumi Nunokata (Jpn)
3. Jack Keepa-George Wenman (Nzl)
90 sprint F
1. Britney Ingr (Aus)
2. Jenna Lyn Tarr (Rsa)
3. Elise Daudignon (Fra)
In finale B
4. Eleonora Turrini (Ita)
90 sprint M
1. Oska Smith (Nzl)
2. Tom Johnston (Aus)
3. Max C. Davidson (Rsa)
In finale B
4. Andrea Dallari
Staffetta sprint F
1. Australia
Ingr, Bender, Jones, Bailey
2. Sudafrica
3. Gran Bretagna
4. Italia
Valentina Pasquino, Giulia Vetrano, Elisa Dibellonia e Eleonora Turrini
Staffetta sprint M
1. Australia
Johnston, Green, Morris, Brennan
2. Nuova Zelanda
3. Giappone
Foto di Ilaria Giorgi e Vittoria Olivieri / DBM
Rosolino incontra gli studenti del Liceo Volta-Fellini

Giornata particolare per gli studenti del Liceo Scientifico e Artistico Volta-Fellini di Riccione. All’Auditorium “Rita Levi Montalcini” si è tenuta una lezione speciale, sul tema della cultura dell’acqua, della sicurezza, della prevenzione e salvaguardia della vita umana. Un incontro con gli studenti fortemente voluto dal Comune di Riccione ed organizzato in collaborazione con la Federazione Italiana Nuoto e la Polisportiva Comunale in occasione dei Mondiali Lifesaving, in svolgimento allo Stadio del Nuoto e al Bagno Riccione 7 fino a domenica 2 ottobre.
Il preside Paride Principe e la coordinatrice del Dipartimento di Scienze Motorie Prof.sa Roberta Gandini hanno ricevuto gli azzurri dei National Team Open e Youth che si sono raccontati agli studenti, per lo più loro coetanei, che hanno manifestato grande interesse. Dopo la campanella di fine ricreazione, anziché rientrare in classe, c’è stata lezione di sport, di nuoto per salvamento, disciplina unica nel suo genere che abbina la funzione agonistica a quella sociale, di soccorso ed educazione civica. Ospite d’onore l’ex azzurro Massimiliano Rosolino, campione olimpico dei 200 misti a Sydney 2000, accompagnato da Lea, la mascotte degli Europei di Roma, che si è rivolto ai ragazzi come un fratello maggiore, raccontandosi e raccontando loro la bellezza dello sport e del nuoto in particolare, l’importanza dei valori che trasmette e la peculiarità del nuoto per salvamento. “La vostra è un’età magica, in cui state iniziando a scoprire le vostre passioni e vocazioni. Avete davanti un futuro importante e pieno di opportunità. Alla vostra età, la media delle persone preferisce di fare quello che fanno gli altri; io invece vi dico: inseguite i vostri sogni, non abbiate paura di sbagliare, perché dietro ad un successo ci sono tanti insuccessi. Se non si sbaglia non si vince. Nello sport, come nella scuola e nella vita. Lo sport insegna delle virtù che nella vita vi serviranno ad essere competitivi e positivi. Le scadenze, gli impegno e gli obbiettivo, piccoli o grandi, vi saranno d’aiuto per raggiungere i vostri traguardi principali. Io ricordo ancora le emozioni provate quel 21 settembre del 2000 a Sydney in cui vinsi le Olimpiadi e mi accompagneranno per sempre”.
A fianco di Rosolino, a condurre l’incontro, il presidente della Sezione Salvamento della Federnuoto Giorgio Quintavalle “Ho frequentato anch’io scientifico, qualche anno prima di voi e vi assicuro che mi è piaciuto e ha insegnato molto. Oggi non siamo qui con la pretesa di insegnare ma con la volontà di spingervi ad essere sempre più curiosi ed interessati anche di questioni che, forse, fino a ieri non eravate a conoscenza. In questi giorni a Riccione di svolgono i campionati del mondo di nuoto per salvamento, disciplina agonistica comparata all’attività di soccorso e salvataggio. Allora ecco che viene da pensare alle statistiche che dicono che nel mondo ogni anno muoiono per annegamento 360000 persone, più di mille al giorno con quelli non accertati. Più di 400 all’anno ancora soltanto in Italia. Ebbene ci sono una serie di informazioni elementari che se trasferite in modo adeguato alla popolazione possono aiutare a ridurre questi numeri e salvare più vite umane. La Sezione Salvamento della Federazione Italiana Nuoto è da sempre impegnata attraverso la didattica ma anche l’agonistica nella diffusione della cultura dell’acqua per la salvaguardia della vita umana. Vi invito ad assistere alle gare di questi giorni allo Stadio del Nuoto o al Bagno Riccione 7 per rendervi conto personalmente dell’importanza del ruolo sociale e capire quanto lavoro c’è dietro a queste gare che sono la trasposizione in fase agonistica di quello che fanno gli assistenti bagnanti”.
Sono intervenuti anche l’Assessore allo Sport del Comune Riccione Simone Imola che ha ringraziato dell’ospitalità: “tenevo particolarmente a questa iniziativa ed a farla in questo istituto scolastico che ho frequentato cinque anni, per sensibilizzarvi sulla sicurezza in mare e in piscina, tema da non sottovalutare e comunicare nel miglior modo possibile. Ringrazio la FIN, la Capitaneria di Porto e la Polisportiva Riccione per l’opera che svolgono ogni giorno con il massimo impegno e professionalità”; il Tenente di Vascello Domenico Rega della Capitaneria di Porto che ha voluto subito sottolineare il ruolo fondamentale del servizio di salvamento sulla spiaggia che pratica la FIN “a cui noi ci appoggiamo molto. Il servizio di salvataggio sulle spiagge è il nostro fiore all’occhiello”; il Segretario della International Life Saving Harald Vervaecke che ha rimarcato l’impegno della Federazione Italiana Nuoto nell’ambito del salvamento in Italia e nel mondo e inviato di nuovo tutti i ragazzi presenti a venire a vedere le gare.
Un video di tre minuti ha illustrato i consigli principali e suggerimenti elementari a diportisti, subacquei, turisti e bagnanti. “Serve maggiore consapevolezza – aggiunge il Rega - Nell’ultima stagione balneare nel compartimento di Rimini ci sono stati venti decessi, un ventesimo di quelli in Italia. Un numero elevato anche se nella media italiana che vogliamo portare a zero”.
In rappresentanza degli azzurri, presenti in sala con le due squadre Nazionali e relativi staff tecnici al completo, hanno parlato Paola Lanzellotti e Giulia Vetrano. “E’ uno sport divertente in cui cambia la prospettiva – dice Paola – dove le fatiche sono diverse e si affrontano le gare con uno spirito diverso. Dobbiamo capire quello che ci dà maggiore soddisfazione; io ho cominciato con i 200 dorso e adesso sono arrivata ai 200 super life”. Giulia, invece, oltre a continuare il nuoto in corsia (ha partecipato ai Giochi Olimpici di Tokyo e ai Mondiali junior a Lima) è specialista dei 200 ostacoli. “Il nuoto per salvamento ha molte parti tecniche e si avvale di diversi attrezzi. Mi diverto molto nel praticarlo”.
Foto di Giorgio Scala / DBM
I vincitori della Rescue Cup e l'ultima giornata masters
La prima settimana di gare iridate va in archivio. Master e Rescue Cup passano il testimone ai National Team che da martedì a domenica sono impegnati nei Mondiali Lifesaving di Riccione. Open e Youth si alternano; gli assoluti cominciano dalla piscina allo Stadio del Nuoto e i giovani con le gare oceaniche al Bagno Riccione 7, da venerdì gare invertite.
La terza giornata di prove in mare e sulla spiaggia, ultima del programma mondiale anche per i masters, ha determinato le classifiche finali della Rescue Cup, la nuova manifestazione internazionale rivolta agli atleti compresi tra i 15 e i 29 anni e divisi in tre categorie (fasce di età). Il regolamento, a differenza del torneo Interclub, prevede un solo vincitore per ciascuna categoria indifferentemente se maschio o femmina. La classifica è determinata dalla somma dei punteggi ottenuti nelle gare del programma. A premiare i nove medagliati della prima edizione della Rescue Cup il supervisor sport event Giorgio Gori, già dirigente della Polisportiva Riccione, coordinatore didattico nazionale della Sezione Salvamento della FIN e tra i pionieri del nuoto e del nuoto per salvamento in Emilia Romagna e in Italia.
I podi della Rescue Cup
Age 15/19
1. Giulia Di Fazio (Acqua 13) 92 punti
2. Mattia D’Ippolito (In Sport Rane Rosse) 78
3. Andrea Cocianni (Gorizia Nuoto) 76
Age 20/24
1. Carlotta Tortello (Sportiva Sturla) 146 punti
2. Lorenzo Guerzoni (Maranello Nuoto) 94
3. Lorenzo Omero (Sportiva Sturla) 90
Age 25/29
1. Amelie Penguen (Nautisurf Saint-Malò) 152 punti
2. Maximilian Kshne (Magdeburg) 120
3. Alexandra Stenzel (Bletigheim-Bissingen) 114
Foto di Ilaria Giorgi, Vittoria Olivieri e Giovanni Pasquino/ DBM
Cerimonia d'apertura con Gastone e Lea
La sfilata delle Nazioni, il giuramento degli atleti e i saluti delle autorità aprono ufficialmente i Lifesaving World Championships 2022. Le gare iridate dei master e la Rescue Cup sono iniziate quattro giorni fa e si avvicina l'esordio dei National Team open e youth, previsto martedì 27 settembre. Le gare in piscina allo Stadio del Nuoto e in mare al Bagno Riccione 7 proseguono fino al 2 ottobre. Alla domenica pomeriggio in centro città hanno partecipato circa duemila persone tra altleti, tecnici, giudici, dirigenti e accompagnatori, esponenti politici e sportivi nazionali ed internazionali e il pubblico che ha trasmesso il suo calore ed 'entusiasmo. Intorno alle 18 è cominciata la sfilata delle Nazioni che da Piazzale Roma, attraverso Viale Ceccarini, ha raggiunto Piazzale Ceccarini davanti al Palazzo del Turismo. Alla guida del corteo degli atleti Gastone e Lea, le ormai famose mascotte viventi degli Europei di Roma.
Il saluto dell'Assessore allo Sport del Comune di Riccione Simone Imola. "La città di Riccione è lieta di ospitare questo prestigioso evento internazionale: i Campionati Mondiali di Salvamento e per la prima volta l'edizione della World Rescue Cup. Siamo orgogliosi perché Riccione, città di mare, ha l'onore di ospitare un evento che mette al centro un tema molto importante per noi: la sicurezza in mare e in piscina dei cittadini di ogni età, in tutte le occasioni di sport e di svago. Questo evento è una grande vetrina sportiva per Riccione, una bellissima occasione per mostrare che siamo la città perfetta per ospitare questo tipo di eventi.
Riccione è una città aperta al mondo dello sport, con gli impianti rinnovati, con il mare e la spiaggia, uno Stadio del Nuoto sede tradizionale dei campionati assoluti di nuoto della FIN, in cui sono stati stabiliti record mondiali, ultimi i dodici dei master nei giorni scorsi; con i suoi hotel, tutti raggiungibili a piedi, ben collegati e preparati ad accogliervi. Riccione è anche una città aperta al rispetto, alla tolleranza e al dialogo tra le persone. Una città europea. In occasione dei Campionati Mondiali Lifesaving, Riccione mette a disposizione ogni servizio e, soprattutto, la sua anima unica fatta di principio umano e cultura dell'ospitalità. Speriamo che la vostra esperienza a Riccione, città che ama lo sport, vi lasci un ricordo indimenticabile e che vogliate tornare presto"..
.
Il saluto del presidente della ILS - International Life Saving Graham Ford. "A nome della Federazione Internazionale di Salvamento vorrei ringraziare il sindaco di Riccione, Daniela Angelini, per averci dato il benvenuto nella bellissima città di Riccione. La ILS è molto grata per l'enorme impegno delle autorità cittadine nel permettere lo svolgimento dei Campionati Mondiali di Salvamento. Voglio anche riconoscere e ringraziare la Polisportiva Riccione, e il suo presidente Giuseppe Solfrini, per il loro contributo al successo generale e al sostegno dei Campionati Mondiali di Salvamento 2022. Ringrazio anche l'Assessore allo Sport Simone Imola per la sua presenza. Sono lieto di dare il benvenuto ai partecipanti di tutto il mondo ai Campionati Mondiali di Salvamento 2022. Sono passati quasi quattro anni dall'ultima edizione dei Campionati Mondiali di Salvamento 2018 ad Adelaide, in Australia, e negli anni trascorsi molti eventi sono stati colpiti dalla pandemia di Covid-19. Non possiamo dimenticare che proprio l'Italia è stata colpita dalla pandemia. Non possiamo dimenticare che l'Italia stessa è diventata un punto focale nelle prime settimane, mentre il virus continuava a diffondersi in lungo e in largo. Quando nel marzo 2019 la ILS ha preso la poco invidiabile decisione di rinviare la LWC 2020 al 2022, molti hanno pensato che fosse una decisione sbagliata. Tuttavia, gli ultimi due anni hanno dimostrato quanto fosse sensata quella decisione, dato che non avremmo potuto tenerla nel 2021. Anche allora, a causa dell'impatto logistico della gestione della pandemia di Covid-19, abbiamo dovuto cancellare a malincuore tutti gli eventi interclub, tranne il Masters, che precede gli eventi a squadre nazionali. Ora, eccoci a settembre 2022 con una partecipazione record di 56 squadre nazionali iscritte ai campionati nazionali a squadre. L'impegno della Federazione Italiana Nuoto nel sostenere finanziariamente i partecipanti delle Nazioni in via di sviluppo dell'ILS per consentire loro di partecipare, molti per la prima volta, è un gesto molto generoso e sostanziale, per il quale siamo molto grati. Assistere alle gare master che precedono quelle dei National Team è molto piacevole, soprattutto alla luce delle sfide affrontate dai partecipanti a causa della Covid-19. Siamo anche molto grati alla FIN per aver ospitato un ulteriore evento internazionale accanto ai Campionati del Mondo Masters Lifesaving, per offrire alcune opportunità a coloro che hanno tra i 15 e i 29 anni e i cui eventi sono stati purtroppo cancellati. La FIN Rescue World Cup registra la partecipazione di oltre 360 giovani concorrenti di 88 club. Il fatto che così tanti di voi siano venuti a Riccione per i Campionati del Mondo di Salvamento 2022 è una testimonianza dei valori dei nostri membri di tutto il mondo. Grazie a tutti voi per aver voluto partecipare e spero sinceramente che possiate realizzare il vostro sogno di far parte di questo grande evento. Infine, desidero riconoscere lo straordinario impegno che la FIN ha profuso nell'organizzazione e nella realizzazione degli eventi dei LWC 2022. Hanno dovuto affrontare molte sfide difficili, tra cui la pandemia di Covid-19 e, non da ultimo, poco più di una settimana fa, i danni procurati dal vento, la pioggia e la mareggiata che hanno distrutto tutto ciò che era stato costruito sulla spiaggia. Ma sono stati in grado di affrontare magnificamente tutte queste sfide e non si sono tirati indietro nell'organizzare un eccellente Campionato del Mondo di Salvamento. Il livello di ospitalità e generosità è eccezionale. Grazie a tutti e ben fatto FIN”.
Il saluto del presidente della Sezione Salvamento della FIN Giorgio Quintavalle. "Carissimi amici, tutta la Federazione Italiana Nuoto vi dice: benvenuti in Italia e benvenuti a Riccione. Sono passati diciotto anni dall’ultima volta in cui il Campionato del Mondo ebbe luogo nel nostro paese: allora eravamo a Viareggio, sul mar Tirreno, oggi siamo sulla costa opposta, lungo l’Adriatico, a Riccione; una zona geografica, questa, espressione della migliore accoglienza e genuinità italiana. Abbiamo però altri 8000 chilometri di coste sul perimetro della nostra penisola e, nei vostri viaggi che vi auguriamo di fare tra le bellezze artistiche, naturali e culturali del nostro paese, vi invitiamo a visitarle tutte per suggerirci la sede di quello che sarà, prima o poi, il terzo mondiale tricolore.
Adesso però è anche il momento dei ringraziamenti, perché nel realizzare i progetti giunge un tempo in cui dal pensiero occorre passare all’azione e per farlo si necessita del contributo di molti attori. Grazie alla ILS per aver scelto l’Italia, al Comune di Riccione e alla polisportiva locale per la disponibilità, alla Regione Emilia Romagna, al Governo e sentitamente grazie a tutti i fornitori, collaboratori e dipendenti della Federazione Italiana Nuoto che con il loro prezioso lavoro hanno reso possibili due meravigliosi eventi a meno di un mese di distanza: i Campionati Europei di Nuoto a Roma e i Campionati del Mondo di Salvamento, oggi, qui a Riccione.
Dopo migliaia di anni di evoluzione il genere umano è spesso ancora più abile a cercare le differenze piuttosto che le similitudini, ma oggi so di avere davanti a me diverse centinaia di atleti, in rappresentanza di oltre cinquanta paesi, consapevoli di appartenere, come suggerisce l’inno della International Life Saving Federation, alla circonferenza del medesimo cerchio. Se guardate alla vostra destra, alla vostra sinistra, davanti e dietro di voi, troverete una persona innamorata come lo siete voi: innamorata dello sport, del nuoto, del mare e del lifesaving. A questo punto il sillogismo è semplice, troverete una persona innamorata della vita perché lo sport è vita e lifesaving è amore della propria vita e anche di quella altrui. Troverete inoltre una persona che, come voi, non si arrende mai: come è noto questo campionato era stato programmato per il 2020, ma il grande romanzo dell’esistenza ci ha omaggiato del Virus SarsCov2 obbligandoci a posticipare di due anni proprio quando la crisi energetica sta mettendo in ginocchio famiglie, aziende e, in modo particolare, le piscine. Ebbene, gli uomini e le donne del mondo dello sport sanno andare al tappeto dieci volte e rialzarsi undici, così come tutto il mondo ha fatto in questo biennio e così come, pochi giorni fa, i nostri collaboratori hanno fatto ricostruendo il villaggio a mare distrutto dall’uragano. Il ringraziamento finale, quello più grande, va quindi a tutti voi, qui davanti a me, che con la vostra presenza, a quell’amore per la vita di cui abbiamo parlato, avete dato forma".
Il giuramento degli atleti. A nome di tutti i concorrenti, promettiamo che parteciperemo a questi Campionati Mondiali di Salvamento a Squadre Nazionali, rispettando e osservando le regole che li governano, impegnandoci a praticare uno sport senza doping e senza droghe, nel vero spirito di sportività e fair play, per la gloria dello sport del salvamento e l'onore delle nostre squadre.
Il giuramento dei giudici. A nome di tutti gli ufficiali di gara, promettiamo di officiare questi Campionati del Mondo a Squadre Nazionali di Salvamento con totale imparzialità, rispettando e osservando le regole che li governano, nel vero spirito di sportività.
Il giuramento dei tecnici. A nome di tutti gli allenatori e degli ufficiali di squadra, promettiamo che ci impegneremo a garantire che lo spirito di sportività e correttezza sia pienamente rispettato e mantenuto in conformità con i principi fondamentali del Lifesaving.
The show in coming. A chiusura della giornata inaugurale uno spettacolo originale e di forte impatto emotivo. L’esibizione di danza verticale sul tema dell’acqua e scenari suggestivi con l’ausilio della tecnica del video painting. I quattro atleti della compagnia Il Posto si calano dal tetto del Palazzo del Turismo e danzano con i piedi alla parete accompagnati da giochi di luce e musiche.
Foto di Giorgio Scala e Federica Muccichini / DBM
Surf team e canoe show. Penultima giornata master e Rescue Cup
La seconda giornata di mare, penultima del programma dei Mondiali Master e della Rescue Cup, è molto più mite della precedente. Vento da sud est di 6 chilometri orari, temperatura dell’acqua intorno ai 22 gradi e mezzo e onda di 96 centimetri. Il clima è mite e la temperatura esterna parte dai 15 gradi delle prime ore del mattino con un picco di 25° alle ore 14. Condizioni ideali per gareggiare, soprattutto dopo la pioggia di ieri e la burrasca della settimana che ha preceduto l’inizio della manifestazione. Le prime medaglie che parlano italiano sono targate Nuotatori Canavesani: d’argento con la surf team race femminile (staffetta nuoto a squadre) composta dall’ex azzurra e neo campionessa mondiale dei 100 manichino torpedo e pinne Vittoria Borgnino, Alessandra Molon e Silvia Lina Pomo; di bronzo con la surf team race maschile 110-119 composta da Massimiliano Frass, Massimo Stabile, Luca Motto Ros e con la staffetta canoa W90-109 formata di nuova dal trio Borgnino, Molon e Pomo. Poi ampio spazio alle premiazioni.
Nella Rescue Cup la canoa azzurra regge il confronto con il resto d’Europa e del mondo. Cecilia Gasperini (Sportiva Sturla) è seconda nella categoria 15-19, dietro alla tedesca Julia Schafer (Langerberg) e avanti all’irlandese Kerry Cotter (Cork Water Safety); Carlotta Tortello (Sportiva Sturla) è terza tra le W20-24, alle spalle della vincitrice spagnola Ana Gonzalez Hidalgo (Club Deportivo Shaka Surf Life) e dell’australiana Elizabeth Rudland (Coolangatta Surf Life Saving). In campo maschile Nicolò Di Tullio (Sportiva Sturla) si aggiudica la fine degli M25-29 battendo i tedeschi Martin Schmidt e Maximilian Kuhne (entrambi del Magdeburg) e Lorenzo Omero (Sportiva Sturla) è secondo per i 20-24, tra il vincitore irlandese Ryan Cotter (Cork Water Safety) e l’australiano Jake Beaumont (Thirroul Surf Life Saving Club).
Tra i figli d’arte c’è Alessio Karol Longobardo, 16 anni di Napoli, tesserato con il Circolo Nautico Posillipo e allenato dal papà Giampaolo, ex tecnico della Nazionale giovanile di salvamento, ufficiale della sicurezza in mare del comitato operativo dei Mondiali Lifesaving di Riccione. L’obiettivo di Alessio era qualificarsi per la finale della canoa e l’ha raggiunto col sesto posto nella sua semifinale e il quindicesimo generale nella classifica 15-19 della Rescue Cup. Gara vinta dallo spagnolo Miguel Fontana Centelles del Club Deportivo Natacion Aldaia.
Foto di Federica Muccichini e Ilaria Giorgi / DBM
Prima giornata in mare. Vittoria storica per l'India
Sole al mattino e pioggia nel pomeriggio. La prima giornata di gare in mare dei Mondiali Lifesaving è stata caratterizzata e condizionata dal tempo instabile. Le previsioni meteo lo avevano detto e gli atleti erano pronti a sfidare correnti e nuvole. “The show must go on” nel pieno spirito master ma sempre in sicurezza e nel rispetto delle regole di salvaguardia della vita umana. I primi titoli master assegnati arrivano dalla finale femminile della tavola; dieci categorie comprese tra la 30-40 e la 75+ con 113 atlete che hanno completato la gara. La medagliata più anziana è la britannica Maggie Mann (Woolacombe Surf Life Saving Club), 75enne ed unica partecipante nella sua categoria. Le italiane sul podio sono due: Silvia Zino (Sportiva Sturla) 50 anni, terza tra le M50-54 e Bruna Ravera (Aquatica Torino) 55 anni, terza tra le M55-59. Nella oceanwoman spicca la performance della francese Nadine Bellegarde, 71 anni portacolori del Biarritz Sauvetage Cotier, unica della sua categoria (M70-74) e singolare e simpatica nei comportamenti. A premiarla e posare con lei nella foto ricordo il nostro Giuseppe Andreana, responsabile della sicurezza all’interno della commissione operativa dei Mondiali Lifesaving di Riccione. Le prove ocean proseguono fino a lunedì 26 settembre.
Rescue Cup. Dopo tre giornate di gare allo Stadio del Nuoto, sono iniziate le gare in mare e sulla spiaggia al Bagno Riccione 7 che proseguono fino a lunedì 26 settembre. Le Rescue Cup assegna soltanto titoli individuali per ciascuna categoria (fascia di età) sulla base della somma dei punteggi ottenuti in tutte le gare ed indifferentemente se maschio e femmina. Una sola classifica globale.
Nella prima giornata ocean, in cui le gare dei ragazzi si sono alternate con quelle dei master, spazio alle finali dei 2 chilometri mare-spiaggia e dei 90 metri sprint.
La copertina dei 90 sprint se la merita Karthik Sukumar Kamatchi , diciassettenne della Indian Lifesaving Sport Club che conquista una medaglia storica per il suo Paese e per la sua società. Karthik vince la prima medaglia d’oro di un atleta indiano in una manifestazione internazionale di nuoto per salvamento. In finale precede i coetanei argentini, francesi, tedeschi, italiani e irlandesi della categoria M15-19. Con lui a festeggiare sul podio c’è tutta la famiglia, mamma e allenatore compresi.
Molteplici le bandiere mostrate dai vincitori nel corso della cerimonia di premiazione; quella tricolore la rappresentano Mattia Saponaro (Acqua 13), 23 anni, che vince i due chilometri beach-ocean delle 20-24 e Lorenzo Giaccone (Vigili del Fuoco Torino Salza), 21 anni, che si aggiudica i 90 metri sprint degli M20-24.
Foto di Federica Muccichini e Ilaria Giorgi / DBM
Masters a quota 12 record del mondo. Da sabato gare in mare
Tutta al femminile la terza giornata di gare master in piscina dei Mondiali Lifesaving, ultima del programma iridato che da domani fino a lunedì prosegue con le prove oceaniche al Bagno Riccione 7. Nei 100 metri manichino con pinne (primi 50 metri a stile libero e vasca di ritorno trasportando il manichino) la tedesca Stefanie Adam (Bietigheim-Bissingen), 47 anni, con 1’04”89 ha stabilito il nuovo record mondiale per la categoria M 45-49 e la bulgara Rositsa Yanakieva (Likfe Saving Bulgaria), 71 anni, unica nella sua categoria 70-74, ha fatto altrettanto nuotando in 1’43”61, più veloce anche della tedesca Barbara Neubauer, di quattro anni più giovane, che ha vinto nella categoria 65-69 con 1’44”57 (senza record). Tra le azzurre la trentunenne Greta Barisone (Rari Nantes Cairo Montenotte) vince il titolo mondiale dei 100 manichino con pinne delle 30-34 con 1’05”52 bissando il successo personale ottenuto giovedì nei 50 manichino.
Parlano tedesco le staffette 4x25 manichino (dove gli atleti si passano il manichino a metà vasca) con otto club su nove targati Germania ad aggiudicarsi i titoli nelle rispettive categorie femminili e maschili. Unici a interromperne l’egemonia i francesi del Biarritz Sauvetage Cotie - Christophe Attrait, Jonathan Despergers, il due volte primatista del mondo Lionel Solari e il campione del mondo dei 100 manichino torpedo e pinne Yves Antoine Guigou - che vincono il titolo iridato della categoria M 140-169. Il bilancio dei record del mondo master stabiliti in piscina sale a quota 12.
Il più e il meno dei Mondiali Lifesaver di Riccione. L’atleta master più giovane tra i partecipanti è la canadese Chloe Giguere-Sturrock (Club de Savatage Sportif de Gatineau) nata il 17 dicembre 1992 e il meno giovane la britannica Maureen Fakley (Crawley Town Life Saving Club) nata il 22 aprile 1937. Gli atleti che sono più vicino a Riccione sono quelli della società Maranello Nuoto, 154, 12 km dallo Stadio del Nuoto; quelli che arrivano da più lontano sono gli australiani che distano ben 14373 chilometri (secondi gli argentini, lontani 11778 km). Gli atleti più veloci sono i nove primatisti del mondo (in tre hanno fatto doppietta): Stephen Fry (Northcliffe Surf Life Savin) M65-69 con 1'11"05 e John Ellice Flint (Henley Surf Life Saving Club) M70-74 con 1'22"45 nei 100 ostacoli; Claudine Roemen (Echt Reddingsbrigade) M45-49 con 1'07"89, Lionel Solari (Biarritz Sauvetage Cotier) M55-59 con 1'02"83 e Michael Meik (Wadgassen) M60-64 con 1'04"88 nei 100 manichino torpedo e pinne; Lionel Solari (Biarritz Sauvetage Cotier) M55-59 in 36"38, Sebasti Rodroguez (Ymca Salvamento) M35-39 in 30"70, Michael Meik (Wadgassen) M60-64 in 37”54, Stephen Fry (Northcliffe Surf Life Savin) M65-69 in 42"51 e Angela Franke (Magdeburg) M65-69 in 53"74 nei 50 manichino; Stefanie Adam (Bietigheim-Bissingen) M45-49 con 1’04”89 e Rositsa Yanakieva (Likfe Saving Bulgaria) M70-74 con 1’43”61 nei 100 manichino pinne.
Rescue Cup. Anche gli atleti dei club salutano la piscina dello Stadio del Nuoto e da sabato a lunedì si trasferiscono al Bagno Riccione 7 per le prove ocean. Dopo la terza giornata di gare in corsia, 100 percorso misto e 200 super lifesaver, sono state stilate le classifiche individuali provvisorie. Il regolamento della Rescue Cup, a differenza del precedente mondiale Interclub, prevede soltanto un vincitore per ciascuna categoria (fascia di età) indifferentemente se maschio o femmina; il punteggio finale è calcolato dalla somma dei punteggi ottenuti in ciascuna gara, in piscina e mare.
La terza sessione di gare ha visto Martina Laurenti (In Sport Rane Rosse) tra le 15-19, Melissa Monti (Acqua 13) tra le 20-24, la tedesca Sabrina Jahn (Ditzingen) tra le 25-29; Andrea Cocianni (Gorizia Nuoto) per i 15-19, Lorenzo Guerzoni (Maranello Nuoto) per i 20-24 e Davide Tominec (Gorizia Nuoto) per i 25-29 imporsi nel percorso misto. Giulia Di Fazio (Acqua 13) per le 15-19 e Anna Baldisserotto (Padova Nuoto) per le 20-24; Andrea Cocianni (Gorizia Nuoto) per i 15-19, Lorenzo Guerzoni (Maranello Nuoto) per i 20-24 e Davide Tominec (Gorizia Nuoto) per i 25-29 invece vincere i 200 super lifesaver.
Foto di Federica Muccichini e Ilaria Giorgi / DBM




















Via alle gare master. Subito due record del mondo targati Australia
Partenza boom dei campionati del mondo di nuoto per salvamento a Riccione. La prima giornata di gare master in piscina, allo Stadio del Nuoto, si apre con due record del mondo, entrambi nei 100 metri oscacoli ed entrambi stabiliti da atleti australiani: Stephen Fry (Northcliffe Surf Life Savin), 65 anni, è il più veloce al mondo tra gli M65-69 con 1'11"05 e John Ellice Flint (Henley Surf Life Saving Club), 72 anni, lo emula nella categoria M70-74 con 1'22"45. Quasi sette ore di gare al mattino che hanno visto impegnati gli atleti anche nei 200 ostacoli, nelle staffette 4x50 ostacoli e nel lancio della corda.
Nel pomeriggio, sempre allo Stadio del Nuoto, il primo turno della Rescue Cup che si è tinta d'azzurro con i successi nei 200 ostacoli di Martina Laurenti (In Sport Rane Rosse) in 2'14"61 e Alessandro Marchetti (In Sport Rane Rosse) in 2'03"66 e nei 100 manichino pinne e torpedo di Eleonora Zampolini (In Sport Rane Rosse) con 1'01"50 e Mattia D'Ippolito (In Sport Rane Rosse) con 55"31.
Foto DBM


























