Azzurri ricevuti dal Presidente Mattarella in Quirinale
Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha ricevuto, al Palazzo del Quirinale, nella Sala degli Specchi, gli atleti medagliati ai recenti campionati mondiali di Gwangju e Yeosu delle nazionali di nuoto, di pallanuoto maschile, di nuoto sincronizzato e di nuoto di fondo guidati dal Presidente della Federnuoto Paolo Barelli, dal Segretario Generale Antonello Panza, dai rispettivi direttori tecnici Cesare Butini, Alessandro Campagna, Patrizia Giallombardo e Massimo Giuliani ed accompagnati dal Presidente del CONI Giovanni Malagò e dal segretario generale del CONI Carlo Mornati.
Presenti gli atleti Federica Pellegrini, Gregorio Paltrinieri, Simona Quadarella, Benedetta Pilato, Gabriele Detti e Martina Carraro (nuoto), Marco Del Lungo, Vincenzo Dolce, Gianmarco Nicosia, Niccolò Figari (pallanuoto), Rachele Bruni, Giulia Gabbrielleschi, Domenico Acerenza e Alessio Occhipinti (fondo), Manila Flamini, Giorgio Minisini, Beatrice Callegari, Linda Cerruti, Costanza Di Camillo, Gemma Galli, Alessia Pezone, Federica Sala, Domiziana Cavanna, Francesca Deidda, Costanza Ferro ed Enrica Piccoli (nuoto sincronizzato), i tecnici Matteo Giunta, Christian Minotti e Cesare Casella (nuoto), Amedeo Pomilio (pallanuoto), Fabrizio Antonelli ed Emanuele Sacchi (fondo), Roberta Farinelli (nuoto sincronizzato), il capo delegazione Marco Bonifazi, i team leader delle squadre nazionali Roberto Del Bianco (nuoto), Giuseppe Marotta (pallanuoto), Antonio De Pascale (sincro) e Stefano Rubaudo (fondo). La delegazione federale era completata dalla responsabile delle relazioni esterne Laura Del Sette, dal responsabile della comunicazione Francesco Passariello, dagli addetti stampa Massimo Cicerchia e Valerio Salvati, dal funzionario Maurizio Narduzzi e dai vertici di alcuni sponsor federali che hanno contribuito alla trasferta coreana e all'attività federale: Carlo Cimbri (UnipolSai), Giuseppe Musciacchio (Arena) e Rebecca Varoli Piazza (Herbalife).
Il portiere del Settebello Marco Del Lungo, Federica Pellegrini, Benedetta Pilato e Gregorio Paltrinieri al termine degli interventi hanno consegnato al Capo dello Stato un pallone da pallanuoto autografato dai campioni del mondo e il kit d'abbigliamento ufficiale della FIN.
Il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Benvenuti a tutti,
ringrazio per gli interventi e i saluti dei presidenti Giovanni Malagò e Paolo Barelli, di Alessandro Campagna e di Federica Pellegrini.
E’ davvero un grande piacere accogliervi al Quirinale, per rivolgervi i complimenti e ringraziarvi tutti: atleti, tecnici, preparatori e dirigenti.
Il mondiale è stato un evento che ha coinvolto tanti nostri concittadini e in tanti vi hanno seguito con grande partecipazione, coinvolgimento e affetto. Io sono tra questi. Quando mi è stato possibile vi ho seguito: non tutto purtroppo. Ma sono riuscito a vedere le tre gare d’oro in piscina, qualche gara d’argento; mi è sfuggita quella di Benedetta Pilato, mi dispiace, ma vedo che i capelli sono tornati adesso dello stesso colore.
Complimenti alla nazionale di pallanuoto. Ho seguito soltanto il terzo e quarto tempo della finale. Quando ho acceso il televisore, pensando che contro la Spagna, avversario di tutto rispetto, sarebbe stata una gara sul filo di lana, ho visto che avevamo tre gol di vantaggio e mi sono rasserenato: poi avete chiuso alla grande. Avete rinverdito una tradizione di successi che parte da Londra 1948: all’epoca ero già al mondo, da qualche anno, e si seguiva l’andamento delle olimpiadi attraverso la radio. Voglio dire a Federica Pellegrini, che ci ha abituato a rimonte di successo in questi anni, che quest’ultima è stata particolarmente emozionante. Voglio dire a Gregorio Paltrinieri che, per chi non è avvezzo a queste imprese, vedergli fare tutte quelle vasche fa nascere un interrogativo: ce la farà con tutte quelle vasche da percorrere?
A Simona Quadarella vorrei dire che la determinazione e la voglia di vincere dimostrate sono state straordinarie. Complimenti a tutte e a tutti, è stato veramente un grande evento per tanti nostri concittadini e un grande risultato.
Vorrei dire ad Alessandro Campagna, che lo ricordo non soltanto come tecnico ma anche come campione mondiale ed olimpico. E il gesto fatto dal suo staff, nel momento del tuffo alla fine della gara, è stato sincronizzato perfettamente, quasi alla pari delle nostre campionesse del nuoto sincronizzato che sono così brave.
L' articolazione della vostra Federazione è una raccolta di capacità, di eccellenze sportive, ma anche di richiami per i nostri giovani di grande importanza.
Adesso vorrei spiegarvi perché vi ho ringraziato e vi faccio i complimenti: quindici medaglie sono un patrimonio importante naturalmente; davanti a voi nazioni che sono continenti come Cina, Stati Uniti, Russia e Australia. Quindi avete conseguito un risultato di straordinaria importanza; avete fatto risuonare l’inno di Mameli; avete fatto alzare il tricolore spesso nelle premiazioni. Ma l’orgoglio è di aver misurato le proprie capacità, di avere espresso le capacità di cui disponete.
Ha detto Federica Pellegrini che lo sport indica ai giovani i valori autentici della vita. Ha detto anche Campagna che si trasmettono in questo modo valori come l'impegno, il misurasi con se stessi e il sacrificio: tutto quello che è alla base dei vostri successi. E ci sono dietro, non soltanto sacrifici, ma la fatica degli allenamenti e l’impegno costante per migliorarsi. Tutto questo trasmette un messaggio importante. E la vostra Federazione, con questo immenso numero di praticanti, è un esempio in questa direzione.
I praticanti sono insieme il bacino e la base cui si attinge per far emergere eccellenze, quali voi siete, e il punto finale di ricaduta in cui si riflettono i successi, perchè esortano i ragazzi a impegnarsi nello sport.
Tutto questo avete fatto ed è merito vostro e accresce il valore delle vostre medaglie e dei vostri successi: questo è il senso dello sport ed è un incoraggiamento che va dato sempre, ringraziandovi, quello di far comprendere che lo scopo finale, accanto ai successi e alle medaglie, è quello di coinvolgere sempre più tanti giovani ad impegnarsi.
Grazie per quello che fate, auguri e ancora una volta benvenuti al Quirinale.
Il discorso del Presidente Paolo Barelli
Signor Presidente,
la Federazione Italiana Nuoto è onorata di essere ospite oggi nella casa degli italiani.
Le assicuro che anche i nostri atleti, come quelli di tutte le discipline sportive del nostro Paese, vedono in lei un punto di riferimento fondamentale, nel momento in cui si apprestano a confrontarsi con gli atleti del resto del mondo.
Il presidente del Coni Malagò, che ringrazio per le parole che ha usato nei confronti della nostra Federazione, sa quanto è difficile rimanere a questi livelli; quindi restiamo prudenti nel momento in cui guardiamo l’orizzonte, immaginando il futuro.
Le nostre società fanno un lavoro enorme; i tecnici della FIN e quelli sociali hanno raggiunto altissimi livelli di professionalità, tanto da essere invidiati in tutto il mondo.
La particolarità della nostra Federazione, signor Presidente, è che l’attività agonistica si svolge all’interno di un ambiente che non è quello naturale per l’uomo: la meravigliosa acqua.
Per questo le nostre società compiono sforzi enormi, non solo nel formare atleti; esse svolgono un ruolo fondamentale nella società perché saper nuotare vuol dire salvare la vita a se stessi e agli altri.
Un grazie va anche alle famiglie che praticano un altro sport: accompagnare i figli in piscina.
Fondamentale è il supporto degli enti pubblici e privati che ci aiutano e sostengono la realizzazione di progetti e programmi per ottenere sempre i risultati migliori. Affrontiamo l’anno olimpico con entusiasmo: i ragazzi, i tecnici e la Federazione sono concentrati con l’obiettivo di far fare bella figura a tutta la Nazione e di essere all’altezza della giornata che lei oggi, Signor Presidente, ci ha dedicato.
Il discorso del Presidente del Coni Giovanni Malagò
Signor Presidente, presidente Barelli, tutta la delegazione della Federazione Italiana Nuoto, tecnici, atleti, atlete,
Sono molto felice di essere qui oggi, in questa bellissima occasione di incontro, di tutti voi che siete stati protagonisti e protagoniste dei Mondiali di Gwangju in Corea del Sud, recentemente completati. Ricordo benissimo la telefonata che mi ha fatto Lei, signor Presidente, durante e alla fine dei Mondiali, esprimendo il suo desiderio, la volontà di voler incontrare il prima possibile questi protagonisti nella casa degli italiani, qui al Quirinale; e devo dire che è l’ennesima prova di quella che è la sua attenzione, la sua sensibilità nei confronti dello sport italiano, di tutte le discipline più che mai se hanno così onorato il tricolore. Questa spedizione è stata eccezionale: quindici medaglie; solo Stati Uniti, Cina, Russia e Australia hanno saputo fare meglio. Ma quello che è ancora più incredibile è che questa Federazione, come d’altronde è stato annunciato poco fa, si chiama Federazione Italiana Nuoto ma in realtà è una Federazione di più discipline sportive, è una confederazione di federazioni: c’è il nuoto, c’è la pallanuoto, c’è il nuoto di fondo, che in questo caso non è quello di vasca ma quello in acque libere, c’è il nuoto sincronizzato e ci sono i tuffi, per cui una complessità organizzativa, gestionale veramente straordinaria. E tutto si svolge con formidabile lavoro che fanno le società, i tecnici, soprattutto i ragazzi e le ragazze spesso con uno spirito di sacrificio, un’abnegazione impressionante, sotto traccia ogni tanto nell’ombra, che poi non sono così tante le occasioni di avere i riflettori accesi, di avere le luci della ribalta e in questo caso il successo. Il Presidente Barelli presiede, guida questa Federazione, devo dire con eccellenti risultati: noi del Comitato Olimpico siamo molto felici. Peraltro il Presidente Barelli è stato un grande atleta; un medagliato ai Mondiali nel 1975 a Cali e due volte è stato finalista olimpico, per cui sa bene di che cosa stiamo parlando. Vittorie di questo mondiale: penso a Simona Quadarella, alla sua prima a vent’anni; penso a Gregorio Paltrinieri per la terza volta consecutiva in cima al mondo; penso a Federica Pellegrini, trentunenne che nel nuoto non sono proprio pochissimi, però è la sua sesta vittoria in un Mondiale. E devo dire con altrettanta franchezza che però, come dimostra la medaglia di Benedetta Pilato, c’è stato un grande passato, c’è un formidabile presente ma sicuramente c’è un futuro altrettanto roseo.
E poi un’attenzione al lavoro della pallanuoto, il famoso Settebello. Ricordo che è la squadra più titolata nella storia dello sport del nostro Paese, da sempre. Guidata da un tecnico eccezionale, che è nella hall of fame della pallanuoto, che è stato campione olimpico, campione mondiale ma che ha portato da tecnico due volte a rivincere il titolo: Sandro Campagna. A lui e a tutti i ragazzi, anche delle altre discipline che hanno conquistato le altre medaglie il mio ringraziamento perché siamo molto fieri di quello che si è fatto e di quelle che sono le prospettive che ci saranno e tra dieci mesi a Tokyo 2020 siamo convinti che i protagonisti di ieri lo saranno soprattutto del domani.
Grazie ancora Signor Presidente.
Il discorso di Federica Pellegrini
Caro Presidente,
saluto Lei con affetto e in modo particolare i miei compagni di squadra, con i quali ho vissuto un’altra edizione entusiasmante dei Campionati del Mondo in Corea.
Sono felice nel dirle che quest’anno ho avvertito in noi atleti una piacevole responsabilità perché il nuoto, e con il nuoto intendo tutte le discipline acquatiche, sta diventando sempre più popolare, ed è quasi un dovere far capire alle nuove generazioni che fare sport ti insegna a rispettare tutti i valori, fondamentali anche nella vita.
Non sono frasi fatte! E’ importante far comprendere la differenza tra impegnarsi con serietà oppure credere che l’impegno sia un pensiero e un’attitudine superflui.
All’interno di 16 anni e 4 Olimpiadi, spero anche la quinta fra poco, ci sono talmente tanti sacrifici che sono il tratto comune di tutti noi atleti e, parlando davvero a nome di tutti i miei compagni della Nazionale, sottolineo che lo Sport è un modo molto appassionato e concreto di vivere la propria adolescenza e la propria gioventù.
E’ per questo, caro Presidente, che le chiedo umilmente di proteggerci, di proteggere il nostro mondo, perché lo sport in Italia - che sicuramente può migliorare sotto diversi aspetti - funziona e continua a far crescere generazioni intere, nel segno del sacrificio, della disciplina, della dedizione e del fair-play.
Concludo ringraziandola per averci invitato qui oggi: per noi sono onori importantissimi e che ricorderemo a lungo.
Il discorso di Alessandro Campagna
Signor Presidente,
se chiudo gli occhi mi ritrovo bambino su una spiaggia, Mondello, che Ella conosce bene.
Il sole, il mare, l’acqua.
Simboli che ci accomunano e legano le nostre radici ad una terra storica, leggendaria, difficile, ma orgogliosa e tenace come la squadra della nostra federazione: il Settebello campione del mondo e tutte le nazionali del movimento acquatico che hanno colto numerosi successi iridati.
Oggi ho l’onore di parlare anche a nome di tutti gli allenatori federali e di ricordare le generazioni di atleti del passato che da oltre settant’anni contribuiscono a dare lustro all’Italia.
Desidero ricordare la prima medaglia d’oro olimpica vinta dal Settebello a Londra, nel ‘48, quando il nostro Paese era impegnato nel ricostruire la normalità distrutta dallo scempio della seconda guerra mondiale.
Quell’oro rappresentò una speranza e, allora come oggi, ha un valore speciale: quello del Paese che, unito come una squadra, banditi interessi personali e individualità, lotta e supera le difficoltà.
Noi tecnici svolgiamo un lavoro edificante e difficile, che deve coniugare l’insegnamento di valori agonistici ed etici, che deve formare sì atleti che eccellano nello sport, ma soprattutto uomini e donne al servizio di un Paese migliore.
All’indomani del successo ai mondiali di Gwangju sono stato sommerso dall’affetto di parenti, amici e conoscenti, ma anche di moltissimi sconosciuti che si sono sentiti veramente parte della nostra famiglia.
E’ stata questa la gratificazione più grande: avere unito ed emozionato gli italiani.
La nostra promessa, Signor Presidente, è quella di continuare a lavorare al massimo delle nostre possibilità per ambire sempre alla vittoria e rendere fieri i nostri connazionali nel mondo.
Foto Ferdinando Mezzelani GMT

















IL MEDAGLIERE DELL'ITALIA AI MONDIALI DI GWANGJU E YEOSU (4 ORI, 6 ARGENTI, 5 BRONZI)
PALLANUOTO
ORO - 1
Marco Del Lungo, Francesco Di Fulvio, Stefano Luongo, Pietro Figlioli, Edoardo Di Somma, Alessandro Velotto, Vincenzo Renzuto Iodice, Oscar Gonzalo Echenique, Niccolò Figari, Michael Alexandre Bodegas, Matteo Aicardi, Vincenzo Dolce, Gianmarco Nicosia. CT Alessandro Campagna - 27/7
NUOTO
ORO - 3
Federica Pellegrini 200 sl - 24/7 1'54"22 MPT
Gregorio Paltrinieri 800 sl - 24/7 7'39"27 RE
Simona Quadarella 1500 sl - 23/7 15'40"89 RI
ARGENTO - 2
Benedetta Pilato 50 rana - 28/7 30"00
Simona Quadarella 800 stile libero - 27/7 8'14"99 RI
BRONZO - 3
Gregorio Paltrinieri 1500 stile libero - 28/7 14'38"75
Gabriele Detti 400 stile libero - 21/7 3'43"23 RI
Martina Carraro 100 rana - 23/7 1'06"36 RI
NUOTO DI LUNGA DISTANZA
ARGENTO - 1
4x125 mixed - 18/7 53'58"9
Rachele Bruni, Giulia Gabbrielleschi, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri
BRONZO - 2
Rachele Bruni 10 km - 14/7 1h54'49"9
Alessio Occhipinti 25 km - 19/7 4h51'09"5
NUOTO SINCRONIZZATO
ARGENTO - 3
Duo mixed tecnico - 15/7 90.8511
Manila Flamini e Giorgio Minisini
Highlight routine - 15/7 91.7333
Beatrice Callegari, Linda Cerruti, Costanza Di Camillo, Gemma Galli, Alessia Pezone, Federica Sala, Domiziana Cavanna, Francesca Deidda, Costanza Ferro, Enrica Piccoli
Duo mixed libero - 20/7 91.8333
Manila Flamini e Giorgio Minisini
Foto Deepbluemedia.eu
Ciao Nando. L'ultimo saluto dal mondo della pallanuoto

C’erano tutti i suoi amici, stretti in un grande abbraccio con i familiari, a dargli l’ultimo saluto. Questa mattina nella Basilica di Santa Croce a Via Flaminia, in via Guido Reni, a Roma, Ferdinando Pesci, il nostro Nando, è stato accompagnato nel suo viaggio verso l’azzurro dalla moglie Cristina e dai figli Benedetta e Leonardo, dal presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli e dal Segretario Generale Antonello Panza, dai suoi ragazzi della Nazionale under 17 con i quali domenica scorsa a Cagliari conquistava l’argento in coppa CO.ME.N. e venerdì 9 agosto sarebbe dovuto partire per Tblisi per gli europei di categoria, in programma dall'11 al 18 agosto e da tutti gli amici della pallanuoto, che con lui hanno condiviso la passione, il lavoro, i successi e le sconfitte, del loro sport preferito. Alla cerimonia, avvolti da un velo di tristezza ma forti dell’amicizia e dell’amore che ne manterrà sempre vivo il ricordo, i commissari tecnici del Settebello Alessandro Campagna e del Setterosa Fabio Conti e i tanti giocatori che con lui hanno iniziato e da lui sono stati forgiati, fino ad arrivare alla conquista del titolo di campioni del mondo il 27 luglio a Gwangju. Non sono voluti mancare il direttore tecnico della Nazionale di nuoto Cesare Butini, il presidente del Gruppo Ufficiali di Gara Roberto Petronilli e i tanti tecnici federali e di club che hanno collaboraro con lui.
Il presidente Paolo Barelli ha voluto accanto a sé il capitano della squadra giovanile Filippo Ferrero per il suo ultimo saluto a Nando. “Conosco Nando da cinquant’anni e l’ho sempre visto un tutt’uno con la sua splendida famiglia. Cari Cristina, Benedetta e Leonardo, in questo giorno triste, c’è un’altra famiglia, quella della FIN, che divide con voi lo stesso dolore per la perdita di un amico fraterno, allenatore esemplare e uomo stimato che ha dedicato la propria vita professionale allo sport, in modo particolare alla pallanuoto. Ci ha lasciato all’improvviso, di rientro da Cagliari dove ha conquistato un’altra delle sue tante medaglie. Vogliamo continuare a vivere e lavorare nel suo nome, portando ciascuno dentro di sé i ricordi più belli e gli insegnamenti che ci ha tramandato, a cominciare dai prossimi campionati europei che si svolgeranno a Tblisi. Sono molti e da tutto il mondo i messaggi di cordoglio giunti in queste ore, a dimostrazione dell’affetto e dell’ammirazione che Nando si è guadagnato in questi anni di lavoro e sacrifici. Ringrazio tutti voi che siete intervenuti, e siete tanti, e abbraccio forte Cristina, Benedetta e Leonardo”. La selezione azzurra è stata affidata al tecnico federale Massimo Tafuro che sarà assistito dal tecnico Arnaldo Castelli, presenti nella Basilica insieme alla squadra e tutto lo staff.
Tra i tanti messaggi di cordoglio che continuano ad arrivare ci sono quelli dei tecnici della Croazia Ivica Tucak e degli Stati Uniti Dejan Udovičić, dell'allenatore dello Yug Dubrovnik Vjekoslav Kobešćak e dell'ex citti della Spagna Rafael Aguilar, del tecnico della Pro Recco ed ex cittì della Nazionale Ratko Rudic, del tecnico rumeno Vlad Hagiu e di quello ungherese della Nazionale under 17 che ha battuto gli azzurrini in finale di Mediterranean Cup a Cagliari Bulcsu Szekely. Lettere e messaggi di condoglianze giungono dalle federazioni di Croazia, Montenegro e Ungheria.
Il ricordo di Francesco Scannicchio a nome dello staff tecnico
Caro Nando,
non ho intenzione di parlare delle tue tante qualità di uomo, perché chiunque abbia avuto la fortuna ed il privilegio di viverti e volerti bene le conosce a fondo.
Vorrei consegnarti un messaggio da parte dei tanti ragazzi che hai allevato e dei tanti collaboratori che nel tempo ti hanno affiancato.
Un messaggio che abbiamo condiviso nel tempo e che adesso più che mai vorremmo ti accompagnasse in questo viaggio.
Vogliamo ringraziarti perché sei stato in grado di tirar fuori il meglio di noi, sei riuscito a farci dare anche più di quanto non fosse nelle nostre capacità e senza mai doverlo chiedere.
Ci siamo sempre sentiti chiamati a fare tanto semplicemente per riconoscenza nei tuoi confronti, per riconoscenza del modo in cui ci hai sempre trattati.
Tu ci hai reso uomini migliori e vivrai sempre negli insegnamenti che hai scolpito nei nostri cuori e nelle nostre menti.
Ti vogliamo bene.
Ciao Na'
Mondiali. Il plauso della Camera dei deputati

In apertura della seduta odierna, la Camera dei deputati della Repubblica Italiana ha tributato con un lungo applauso ai successi ottenuti dalle nazionali delle discipline acquatiche ai mondiali di Gwangju, quando il vice presidente on. Ettore Rosato (PD), rompendo il protocollo, ne ha riconosciuto i meriti salutando l'ingresso in aula del collega Paolo Barelli, presidente della Federnuoto.
Mondiali. Medagliere azzurro

L'estate degli azzurri alla Nambu University Municipal Aquatics Center di Gwangju, in Corea del Sud per la 18esima edizione dei mondiali di nuoto, tuffi, pallanuoto (Nambu University Grounds), nuoto di lunga distanza (Yeosu EXPO Ocean Park), sincronizzato (Yeomju Gymnasium) e tuffi dalle grandi altezze (Chosun University) si è conclusa. Le gare si sono svolte dal 12 al 28 luglio. Il medagliere dell'Italia è di 4 ori, 6 argenti e 5 bronzi.
PALLANUOTO
ORO - 1
ITALIA: Del Lungo, Di Fulvio, Luongo, Figlioli, Di Somma, Velotto, Renzuto Iodice, Echenique, Figari, Bodegas, Aicardi, Dolce, Nicosia. CT Campagna - 27/7
NUOTO
ORO - 3
Federica Pellegrini 200 sl - 24/7 1'54"22 MPT
Gregorio Paltrinieri 800 sl - 24/7 7'39"27 RE
Simona Quadarella 1500 sl - 23/7 15'40"89 RI
ARGENTO - 2
Benedetta Pilato 50 rana - 28/7 30"00
Simona Quadarella 800 stile libero - 27/7 8'14"99 RI
BRONZO - 3
Gregorio Paltrinieri 1500 stile libero - 28/7 14'38"75
Gabriele Detti 400 stile libero - 21/7 3'43"23 RI
Martina Carraro 100 rana - 23/7 1'06"36 RI
NUOTO DI LUNGA DISTANZA
ARGENTO - 1
4x125 mixed - 18/7 53'58"9
Rachele Bruni, Giulia Gabbrielleschi, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri
BRONZO - 2
Rachele Bruni 10 km - 14/7 1h54'49"9
Alessio Occhipinti 25 km - 19/7 4h51'09"5
NUOTO SINCRONIZZATO
ARGENTO - 3
Duo mixed tecnico - 15/7 90.8511
Manila Flamini e Giorgio Minisini
Highlight routine - 15/7 91.7333
Beatrice Callegari, Linda Cerruti, Costanza Di Camillo, Gemma Galli, Alessia Pezone, Federica Sala, Domiziana Cavanna, Francesca Deidda, Costanza Ferro, Enrica Piccoli
Duo mixed libero - 20/7 91.8333
Manila Flamini e Giorgio Minisini
Foto Deepbluemedia.eu
Mondiali. Lettera aperta del presidente Barelli

Carissimi,
innanzitutto desidero ringraziarvi per averci trasmesso calore e sostegno appassionato malgrado novemila chilometri di distanza e sette ore di fuso orario. Seppur a Gwangju, a volte ci è sembrato di essere a casa. Noi speriamo di avervi regalato le stesse, profonde emozioni che abbiamo vissuto in vasca e fuori.
Emozioni che nessuno dei tanti amici dello sport acquatico potrà mai dimenticare.
Torniamo dalla Corea del Sud fieri delle prestazioni di splendidi ragazzi e ragazze, tutti indistintamente, che hanno offerto il meglio di loro stessi, spendendosi fino alla fine, uniti come gruppo e nell'intento, riuscito, di portare l'Italia tra le nazioni più medagliate del diciottesimo campionato mondiale della storia.
Questi successi rappresentano la forza del modello federale, che fonda saldamente le proprie radici su una base composta, alimentata e coltivata dalle società, che formano e crescono gli atleti.
La federazione, con i comitati regionali, continua ad essere di stimolo e supporto ad un'attività capillare che coniuga le esigenze di uno sport sociale a quelle agonistiche di altissimo livello. Senza l'impegno dei dirigenti, per lo più volontari, dei tecnici e il sacrificio delle famiglie, nessun risultato di prestigio sarebbe possibile, nessuno Inno di Mameli sarebbe suonato, nessuna bandiera sventolata.
Purtroppo lo sport in Italia non ha il sostegno di scuole o università e gli enti locali annaspano in difficoltà che rendono secondario contribuire ulteriormente allo sviluppo delle attività sportive e dell'impiantistica.
Perciò il sostegno, il dinamismo e la progettualità dello Stato, e ora di Sport e Salute Spa, diventano fondamentali e improcrastinabili per garantire strumenti adeguati atti a supportare l'attività delle società e degli atleti italiani oltre che a garantire la tutela della salute nel Paese attraverso la crescita dei praticanti soprattutto in età adolescenziale.
Proprio quello che la federazione e le nostre società fanno da sempre con capacità, dedizione e professionalità. Noi, nel nostro mondo, composto da oltre cinque milioni di praticanti, ce la stiamo mettendo tutta.
Torniamo dalla Corea del Sud soddisfatti del nostro lavoro, proiezione del vostro, e compiaciuti degli attestati di stima ricevuti dalle altre nazioni.
Politica sportiva, investimenti, scelte, e talvolta scommesse, si sono rivelati, corretti accrescendo tutti i settori, anche quelli meno in evidenza perché in fase di rinnovamento.
Rivolgo un grazie sentito a tutti i tesserati, i dirigenti, i tecnici, gli atleti e i giudici che dedicano quotidianamente impegno, passione e competenza per elevare le qualità del nostro movimento.
Ci attende un anno particolarmente impegnativo, che ci porterà alle Olimpiadi di Tokyo. Mantenerci su questi standard sarà difficile, ma sono certo che affronteremo anche il prossimo esame pronti, preparati, uniti ed estremamente competitivi.
Grazie a tutti voi!
il presidente Paolo Barelli
Foto Deepbluemedia.eu
Europei 2022. Ryder Cup. Barelli: "Clausola Federgolf sarebbe assurda e illegittima"
"Apprendo con sconcerto e incredulità da alcuni quotidiani che l'accordo formale stipulato dalla Federgolf e dalla società organizzatrice della Ryder Cup, la RCE, vincolerebbe l'Italia a non ospitare altre manifestazioni sportive internazionali nei sei mesi precedenti e successivi all'evento golfistico che si dovrebbe tenere a Guidonia Montecelio, vicino a Roma, nel settembre 2022", afferma il presidente della Federnuoto Paolo Barelli. "La clausola improvvida servirebbe per evitare un impatto negativo mediatico e di partecipazione che, secondo i sottoscrittori, comprometterebbe l'avvenimento golfistico. Se vera - prosegue Barelli - ritengo questa clausola assurda e illegittima perché coinvolge volontà altrui mai interpellate e perché impegna federazioni ignare che lavorano per promuovere le proprie discipline anche attraverso l'organizzazione di eventi internazionali. Quindi secondo questa risibile clausola l'Italia nel 2022 rinuncerà al Giro d'Italia? O agli Internazionali di nuoto e a quelli di tennis? O al Gran Premio di Monza? O al Sei Nazioni di rugby? O al concorso equestre di Piazza di Siena? O al Golden Gala di atletica? Solo per citare alcuni degli eventi più noti dimenticandone certamente altri parimenti importanti. Chi era a conoscenza di questo documento? Perché non è stato reso noto a tutti l'esistenza di una clausola che pone lo sport italiano ostaggio di una manifestazione? Chi ha firmato il contratto per la Ryder non aveva nessun titolo ad impegnarsi per gli altri eventi! Sono certo - conclude Barelli - che si tratta di un enorme fraintendimento che gli artefici dell'accordo ci spiegheranno presto".
Europei 2022. Roma approva. Barelli: "Soddisfazione e cautela"

Con una memoria firmata dalla sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi ed approvata in giunta, il Campidoglio "riconosce l'importanza dell'evento European Aquatics Championships 2022", campionati europei di nuoto, sincronizzato, tuffi e nuoto in acque libere, e manifesta il proprio interesse "a presentare la candidatura ad ospitare l'evento".
Il presidente della Federnuoto Paolo Barelli esprime "soddisfazione" per "la crescita della candidatura", ma suggerisce anche cautela. "La candidatura nasce dal desiderio della Federazione Italiana Nuoto e della famiglia delle discipline acquatiche di riportare in Italia un grande evento come il campionato europeo che manca dal 1983 - sottolinea Barelli - Abbiamo condiviso progetto e ipotesi di fattibilità con il Governo e in particolar modo con il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Giancarlo Giorgetti, che si è espresso favorevolmente a valutare, ed eventualmente a sostenere, la candidatura. Poi ne abbiamo parlato con la sindaca Virginia Raggi nell'imminenza del trofeo Sette Colli e siamo lieti di ricevere ufficialmente l'interesse suo e della Città di Roma. Ma esorto cautela. Ciò non significa che i campionati europei del 2022 si terranno a Roma. Significa che la candidatura comincia a crescere e a diventare competitiva nei confronti di altri concorrenti, tra cui Russia e Germania. In caso di successo, il piano operativo prevederebbe lo svolgimento della manifestazione all'interno del parco del Foro Italico con le gara di nuoto e tuffi presso lo Stadio del Nuoto e di sincro in un impianto provvisorio. Il nuoto di fondo si disputerebbe ad Ostia e i tuffi dalle grandi altezze meriterebbero una venue da dolce vita. Non sarebbero costruiti impianti nuovi, ma verrebbero adeguati gli esistenti per una manifestazione del tutto sostenibile che accrescerebbe l'economia della città, l'offerta culturale e turistica e promuoverebbe ulteriormente lo sport e le discipline acquatiche".
La memoria di giunta definisce i campionati europei "una occasione di crescita e valorizzazione della città di Roma sia in termini di evento mediatico e turistico sia sotto il profilo economico" e conferisce all'assessore allo sport e ai grandi eventi Daniele Frongia il ruolo di referente istituzionale. L'evento è previsto nell'agosto del 2022 e coinvolgerà 52 nazioni. La sindaca Virginia Raggi ha anche diffuso un tweet: "la Capitale d'Italia vuole confermarsi protagonista delle rassegne sportive internazionali. Siamo pronti alla sfida per realizzare un evento sostenibile e che avvicini i cittadini allo sport".
L'olimpionico, lo special guest e il ragazzo coraggioso

Il preshow dellla seconda giornata del 56° trofeo Sette Colli - Internazionali di Nuoto ha due ospiti particolari che hanno in comune la passione per il nuoto. Come tutti del resto qui al Foro Italico. Presentati dal campione olimpico, mondiale ed europeo, Mr. 60 medaglie Massimiliano Rosolino, fanno il loro ingresso in vasca, insieme al presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli, l'attore romano, ex nuotatore Raoul Bova e Manuel Bortuzzo. Il pubblico numeroso (in tribuna si contano più di 4000 persone) gli dedica un grande, unico, lungo applauso. Anche gli atleti impegnati nel riscaldamento si fermano stropicciandosi gli occhi. Tra flash, selfie e strette di mano si parla di sport e di vita. Poi l'annuncio che tutti si auguravano e che proietta Manuel nel mondo del cinema. "Quando Raoul Bova mi ha chiamato con l'idea di girare un film per la tv che raccontasse una storia vicina al nostro mondo - racconta Barelli - gli ho subito risposto che una storia davvero importante c'è ed è quella del nostro Manuel". "Nel film ci sarà anche Massi - aggiunge Bova - ma non posso svelarvi altro. Inizieremo in un lago per poi trasferirci nella piscina di un centro federale". "Recitare al fianco di Raoul e Rosolino - dice Manuel - sarà un onore per me. Ringrazio di questa opportunità il presidente Paolo Barelli, Rauol Bova e Massimiliano Rosoino. Grazie a tutti voi per l'affetto che mi dimostrate ogni giorno. Cercerò di fare il mio meglio". Nel corso del pomeriggio Raoul Bova accompagnerà il presidente Paolo Barelli in fase cerimoniale insieme al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Simone Valente.
Protagonista, come da tradizione, il pubblico. Massimiliano Rosolino e Cristina Calleri giocano con la gente, tra la gente. Foto, quiz e domande di storia del nuoto del recente passato per vincere cuffie, madaglie ed occhialini. Tra i giochi anche il più tecnico "Centra il tempo", dove i ragazzi presenti in tribuna devono indovinare il crono esatto della gara indicata. Quella di oggi è il 100 stile libero maschile. Venerdì ha vinto Marco Conforto, nipote del direttore sportivo federale Gianfranco Saini, che ha indovinato al centesimo il tempo di Adam Peaty, primo nei 100 rana con 58"72. Il vincitore del gioco si aggiudica la foto ricordo con il suo campione e un buono di 100 euro da utilizzare presso gli stand Arena presenti allo Stadio del Nuoto. Oggi ha vinto il giovanissimo Lorenzo Di Stefano, che ha scelto Breno Correia col tempo di 48"61 (13 centesimi in più del tempo effettivo) perché assonante a Joaquín Correa, attaccante della Lazio per cui tifa.
Foto Baldassarre/Staccioli/Scala/Deepbluemedia.eu/Insidefoto











Europei 2020. Barelli incontra Orban a Budapest

Il presidente della Ligue Europeenne de Natation, nonché della Federnuoto, Paolo Barelli, ha incontrato a Budapest il Primo Ministro di Ungheria Viktor Orban per approfondire molteplici tematiche relative all'organizzazione dei campionati europei di pallanuoto (12-26 gennaio) e di nuoto, tuffi, sincro e fondo (11-24 maggio) che si svolgeranno nella capitale magiara il prossimo anno.
L'incontro è avvenuto nel castello di Buda e i colloqui si sono svolti in un'atmosfera amichevole alla presenza di Balazs Furjes, segretario di Stato per lo sviluppo.
Seppur in periodi diversi, le manifestazioni torneranno a disputarsi nella stessa città dal 1999.
Orban ha ribadito fiducia e soddisfazione nella gestione del presidente Barelli e della LEN, rinnovando disponibilità ed interesse per pianificare ulteriori sinergie di collaborazione e futuribili manifestazioni.
"L'Ungheria è un paese molto fortunato; Viktor Orban è un leader che crede fattivamente nello sport e nella formazione", sottolinea Barelli, che conosce il Primo Ministro da tempo e ha avuto modo di incontrarlo privatamente di recente sia alla Convention mondiale della pallanuoto (30 aprile 2018) sia al Congresso LEN, peraltro alla presenza del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani (3 giugno 2018).
"Come già avvenuto in altre occasioni, l'ho trovato molto informato sullo sport e sulle discipline acquatiche; ho colto quindi l'occasione per congratularmi per la vittoria del Ferencvaros nella Champions League - continua Barelli - Orban ha una visione semplice e chiara della situazione politica internazionale e destina grandi attenzioni e risorse alle attività e alle manifestazioni sportive affinché diventino un eccezionale volano promozionale per i giovani, per la città Budapest e per il paese. Sono sicuro che i campionati europei del 2020, così come tutte le manifestazioni ospitate dall'Ungheria, saranno un successo sportivo, mediatico ed economico".
La storia di Pizzo in un libro imperdibile. Sconto ai tesserati

Con vista sull'edizione numero 100 del campionato di pallanuoto maschile - che la Federnuoto ha dedicato alla città di Genova a seguito del crollo Morandi in segno di solidarietà e vicinanza - l'amico e giornalista Claudio Mangini ha redatto un libro, edito dalla Sagep Editori S.r.l., dal titolo "Eraldo Pizzo. Caimani come me. Il mito Pro Recco".
Il volume, con molteplici testimonianze di rappresentanti di eccellenza del mondo sportivo e delle discipline acquatiche, è il viaggio coinvolgente e appassionante della carriera di Eraldo Pizzo, icona e messaggero internazionale della pallanuoto italiana e della Pro Recco, che peraltro quest'anno ha conquistato il 33esimo scudetto, nonché 14esimo consecutivo.
Eraldo Pizzo fino ai 44 è stato un giocatore di pallanuoto. Il migliore di tutti i tempi in Italia, una leggenda in tutto il mondo. Ha vinto tutto quello che c'era da vincere in ogni genere d'acqua: di mare, di piscina e anche di fiume.
È nato il 21 aprile 1938 a Rivarolo, delegazione genovese senza sbocco sul mare. Le vicende familiari, in quei tempi di guerra, lo hanno portato a Recco. Destino amico, per lui e per lo sport italiano. Eraldo ha vinto, da giocatore, 16 scudetti, una coppa dei campioni, l'Olimpiade e molto altro; è entrato nella Swimming Hall of Fame, il suo nome è stato inserito fra le 100 leggende dello sport italiano, ha ricevuto il Collare d’Oro del Coni e la medaglia al valore civile per un salvataggio in mare. Naturalmente ha vinto anche da allenatore, da presidente e in tutti i ruoli che ha ricoperto.
La sua è una vita da raccontare.
In accordo con la casa editrice, la Federazione Italiana Nuoto è lieta di poter offrire ai propri tesserati il volume - peraltro finalista al premio Bancarella dello Sport 2019 - al prezzo concordato di 20 € comprese le spese di spedizione.
Basta un click e il libro arriverà comodamente a casa vostra.