Europei. Bertocchi-Verzotto quarti, Batki 6^ e Di Maria 8^

La finale dal trampolino mixed apre il programma pomeridiano alla piscina del Liko Center di Kiev, che ospita fino a domenica 11 agosto gli europei di specialità. Qualche rimpianto per Elena Bertocchi e Maicol Verzotto quarti, dopo un'ottima gara, e forse non premiati come avrebbero meritato dai giudici, con 274.62 punti; il bronzo, agli svizzeri Michelle Heimberg e Jonathan Suckow, è distante meno di otto punti (282.00); oro ai padroni di casa Viktoriya Kesar e Stanislav Oliferchyk con 297.69 e argento ai tedeschi Lou Massenberg e Tina Punzel - bronzo iridato a Gwangju e oro continentale ad Edimburgo 2018 - che si fermano a 294.09 punti.
La gara di Bertocchi e Verzotto. Gli azzurri dopo gli obbligatori sono terzi con 91.80 punti, alle spalle di tedeschi ed ucraini appaiati a 94.80. Il doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato (63.90) piace per pulizia e sincro e mantiene gli svizzeri quarti, distanti tre punti e mezzo. Il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato è leggermente sporco (59.52), la sufficienza non c'è e la coppia elvetica mette la freccia con il doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato (63.90). Il doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato, che chiude la prova degli italiani, è un po' impreciso nel sincro (59.40) e comunque peggiore rispetto a quello di Heimberg e Suckow (65.70) che pongono il punto esclamativo sul gradino più basso del podio, con Bertocchi e Verzotto fuori per otto punti.
Il commento di capitan Verzotto. "Peccato perché la medaglia era alla nostra portata e forse potevamo avere qualche punto in più: alcune valutazioni mi hanno lasciato perplesso. E' una coppia che può crescere ancora la nostra; dobbiamo migliorare nel sincro e ci lavoreremo da settembre".
Il commento di Bertocchi. "Onestamente sono un po' delusa. Il bronzo era alla nostra portata: mancavano molte coppie forti. Sono un po' stanca ma adesso devo rimanere concentrata perché ho altre gare importanti. Poi penserò a riposarmi per qualche settimana".
Elena e Maicol. In coppia hanno conquistato la medaglia d'oro agli europei di specialità di Kiev 2017, si sono classificati settimi ai mondiali di Budapest nello stesso anno e settimi agli europei di Edimburgo 2018 e hanno vinto la tappa del Grand Prix a Mission Viejo quest'anno.
Maicol Verzotto, trentino di Bressanone, 31 anni da poco compiuti, tesserato per Fiamme Oro e Bolzano Nuoto, è allenato da Max Brick, dopo essere cresciuto sotto la guida tecnica di Giorgio Cagnotto. E' tra i pluristellati della Nazionale di tuffi, in azzurro da quasi quindici anni, ha preso parte a sette mondiali: sei assoluti e uno juniores. Argento agli europei di Londra 2016 nel trampolino olimpico individuale.
Elena Bertocchi è la campionessa europea dei tre metri sincro insieme a Chiara Pellacani. Meneghina di Esercito e Canottieri Milano, 25 anni il 19 settembre, è allenata da sempre da Dario Scola. Nella finale da un metro sabato 13 luglio si è classificata settima. Al Grand Prix di Mission Viejo è stata seconda da tre metri. Agli utlimi assoluti a Bolzano non ha partecipato, perché bloccata dal mal di schiena. Insieme a due mondiali giovanili (2008 Aachen e 2010 Helsinki) vanta due presenze ai mondiali assoluti (Budapest 2017 e Gwangju 2019).
Piattaforma amara. Niente da fare anche per Noemi Batki e Sarah Jodoin Di Maria che chiudono la finale dalla piattaforma rispettivamente al sesto posto con 275.10 e ottava con 266.40 punti. La 31enne nata a Budapest ma giuliana d'adozione e vice campionessa europea - preparata dal tecnico federale Domenico Rinaldi, tesserata per Esercito e Triestina Nuoto, già certa della partecipazione ai Giochi di Tokyo 2020 dopo lo splendido ottavo posto ai mondiali di Gwangju - paga la stanchezza, per una stagione in cui ha sempre spinto a tutta, e l'entrata abbondante nel doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (38.40). La 19enne italocanadese (mamma di Toronto e papà calabrese) Sarah Jodoin Di Maria - seguita sempre da Rinaldi, tesserata per Marina Militare ed MR Sport F.lli Marconi e studentessa all'ultimo anno di liceo scientifico in Italia - dopo un'ottima eliminatoria (271.90), sbaglia il doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (31.90) ma comunque non può che uscire a testa alta dalla sua prima finale europea. Trionfa, conquistando anche il pass per i giochi olimpici, l'ucraina Sofiia Lyskun con 330.00, seconda è l'olandese e campionessa uscente Celine Van Duijn con 304.50, terza la russa Iuliia Timoshinina con 304.45.
La gara. Dopo i primi due round Sarah e Noemi sono rispettivamente sesta con 114.50 e decima con 98.30 punti, con l'italoungherese che paga l'entrata abbondante nel doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (38.40). Con il terzo tuffo Batki risale al settimo posto con la verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo; mentre Di Maria scende al nono con il doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (31.90). La quarta rotazione mantiene invariate le posizioni dell'azzurre.La 31enne italoungherese conclude con un eccellente doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato (61.60) che le fa guadagnare la sesta posizione; sale anche la 19enne italocanadese con un bel doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (62.40). Intanto Sofiia Lyskun vince e strappa il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020 con 333.00 punti, facendo impazzire il numeroso pubblico del Liko Sport Centre.
Il commento di Batki. "Sono stanca morta: sto raschiando il barile di una stagione molto lunga, nella quale ho puntato tutto sui mondiali di Gwangju per ottenere la qualificazione olimpica. La gara non è andata malissimo, certo si può fare sempre meglio ma oggi ho dato il massimo. Non ho rimpianti".
Il commento di Jodoin Di Maria. " Non capisco questo peggioramento rispetto al mattino. L'emozione c'è stata sicuramente ma devo essere più fredda in futuro. Mi dispiace perchè valgono molti punti in più".
LIKO SPORT CENTRE. La piscina - unico centro olimpico per i tuffi di tuttoil paese, che si trova all'interno dello Sport Center LIKO - è stata inaugurata nel 2013 ed ha una capienza di circa 600 posti; tre trampolini da un metro ed altrettanti da tre metri, una piattaforma da un metro, una da tre, una da cinque, una da sette e una da dieci metri. Ventitre nazioni al via come agli Europei di Edimburgo 2018 e a quelli di Kiev 2017, una in più rispetto a Londra 2016 e quattro a Rostock 2015. Il programma sarà aperto lunedì 5 alle 17.00 dal Team Event, la prova a squadre: il regolamento prevede che si eseguano 3 salti dalla piattaforma e 3 dal trampolino dei tre metri (la suddivisione dei salti è libera) e che nel programma siano presenti tutti i gruppi.
EUROTUFFI SU RAI SPORT. Tutte le finale dei campionati europei di tuffi, in programma fino all'11 agosto a Kiev, saranno trasmesse in diretta sul Rai Sport + HD.
Il podio del sincro trampolino mixed
1. Viktoriya Kesar-Stanislav Oliferchyk (Ukr) 297.69
2. Lou Massenberg-Tina Punzel (Ger) 294.09
3. Michelle Heimberg-Jonathan Suckow (Sui) 282.00
4. Elena Bertocchi-Maicol Verzotto (Ita) 274.62
I tuffi di Elena Bertocchi e Maicol Verzotto - quarti 274.62
401B ritornato carpiato 48.60
301B rovesciato carpiato 43.20
5152B doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 63.90
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 59.52
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 59.40
Il podio della piattaforma fem
1. Sofiia Lyskun (Ukr) 330.00
2. Celine Van Duijn (Ned) 304.50
3. Iuliia Timoshinina (Rus) 304.45
6. Noemi Batki (Ita) 275.10
8. Sarah Jodoin Di Maria (Ita) 275.10
I tuffi di Noemi Batki - sesta 275.10
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 61.50
5253B doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 38.40
6243D verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo 67.20
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 48.00
305C doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 61.60
I tuffi di Sarah Jodoin Di Maria - ottava 266.40
405B doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato 56.00
107B triplo salto mortale e mezoo avanti carpiato 58.50
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 31.90
6243D verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo 57.60
5253B doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 62.40
GLI AZZURRI IN UCRAINA. Questi i convocati: Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Noemi Batki (Esercito/Triestina Nuoto), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro), Sarah Jodoin Di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (MR Sport F.lli Marconi), Giovanni Tocci (Esercito/Cosenza Nuoto), Julian Verzotto (Bolzano Nuoto) e Maicol Verzotto (Fiamme Oro/Bolzano Nuoto). Nello staff il tecnico federale responsabile della squadra assoluta Oscar Bertone, il tecnico federale responsabile delle squadre giovanili Domenico Rinaldi, il tecnico federale Dario Vittorio Scola, i tecnici Benedetta Molaioli e Lybuov Barsukova, i fisioterapisti Valentina Tisci e Ciro Orabona, i preparatori atletici Silvia Scatola e Fabrizio Mezzetti e il medico Gianluca Camilleri.
GLASGOW 2018. Ai campionati europei disputati lo scorso anno - che riunivano anche nuoto e sincro - l'Italia si classificò al quarto posto nella classifica per nazioni (19 a punti) con 163 punti e nel medagliere con un oro, 2 argenti, e un bronzo. Prima nella graduatoria chiuse la Gran Bretagna con 252 punti, seguita dalla Russia a quota 236 e dalla Germania a 200. Avanti a tutte nel medagliere la Russia con 5 ori, 4 argenti e 3 bronzi, seconda la Gran Bretagna con 4 ori, 5 argenti e un bronzo e terza la Germiania con un oro, 2 argenti e 5 bronzi. Le medaglie dell'Italtuffi: oro di Elena Bertocchi, che poi fu di bronzo dal metro, e Chiara Pellacani dal sincro 3 metri; argenti di Noemi Batki dalla piattaforma e di Giovanni Tocci dal metro. Nel 2017 a Kiev l'Italia chiuse al quinto posto la classifica per nazioni (18 a punti) con 143 punti e quarta nel medagliere con due ori e un bronzo: sul gradino più alto del podio salì due volte Elena Bertocchi, dai tre metri e nel sincro da trampolino con Maicol Verzotto, con quest'ultimo che fu di bronzo dalla piattaforma sincro insieme a Noemi Batki.



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Foto Giorgio Scala/Deepbluemedia.eu
Da Gwangju a Kiev. Ecco l'Italtuffi per gli Europei

Sono undici gli atleti selezionati per i campionati europei di tuffi, in programma a Kiev dal 5 all'11 agosto. Questi i convocati: Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Noemi Batki (Esercito/Triestina Nuoto), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro), Sarah Jodoin Di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (MR Sport F.lli Marconi), Giovanni Tocci (Esercito/Cosenza Nuoto), Julian Verzotto (Bolzano Nuoto) e Maicol Verzotto (Fiamme Oro/Bolzano Nuoto). Nello staff il tecnico federale responsabile della squadra assoluta Oscar Bertone, il tecnico federale responsabile delle squadre giovanili Domenico Rinaldi, il tecnico federale Dario Vittorio Scola, i tecnici Benedetta Molaioli e Lybuov Barsukova, i fisioterapisti Valentina Tisci e Ciro Orabona, i preparatori atletici Silvia Scatola e Fabrizio Mezzetti e il medico Gianluca Camilleri. Gli azzurri saranno in collegiale a Roma, al Centro di Preparazione Olimpica "Giulio Onesti", dal 29 luglio all'1agosto poi il giorno successivo il trasferimento nella capitale ucraina.
Programma, date e orario locale (-1 ora in Italia)
1^ giornata - lunedì 5 agosto
Ore 17.00 Team Event - FINALE
2^ giornata - martedì 6 agosto
Ore 10.00 Piattaforma fem - Preliminari
Ore 16.30 Sincro misto trampolino - FINALE
Ore 18.00 Piattaforma fem - FINALE
3^ giornata - mercoledì 7 agosto
Ore 10.00 Trampolino un metro mas - Preliminari
Ore 16.30 Sincro piattaforma fem - FINALE
Ore 18.00 Trampolino un metro mas - FINALE
4^ giornata - giovedì 8 agosto
Ore 10.00 Trampolino 3 metri fem - Preliminari
Ore 16.30 Sincro piattaforma mas - FINALE
Ore 18.00 Trampolino 3 metri fem - FINALE
5^ giornata - venerdì 9 agosto
Ore 10.00 Trampolino 3 metri mas - Preliminari
Ore 16.30 Sincro piattaforma misto- FINALE
Ore 18.00 Trampolino 3 metri mas - FINALE
6^ giornata - sabato 10 agosto
Ore 10.00 Trampolino un metro fem - Preliminari
Ore 16.30 Sincro trampolino 3 metri mas - FINALE
Ore 18.00 Trampolino un metro fem - FINALE
7^ giornata - domenica 11 agosto
Ore 10.00 Piattaforma mas - Preliminari
Ore 16.30 Sincro trampolino 3 metri fem - FINALE
Ore 18.00 Piattaforma mas - FINALE
Mondiali. Grandi altezze. De Rose quinto

L'eroe di Budapest, che due anni fa conquistava un bronzo storico, l'idolo di Polignano, che lo ha ribattezzato Mister Volare dedicandogli anche un sandwich, è quinto al mondo e terzo d'Europa. Da 27 metri di altezza, dove sono in pochi ad avere il coraggio di saltare, Alessandro De Rose conclude il suo terzo mondiale con 378.90 punti, a meno di 2 dal ceco Michael Navratil (380.80) e distante dalle posizioni del podio che sembravano irraggiungibili. Vince l'inglese Gary Hunt che due anni fa a Budapest sbagliò l'ultimo salto favorendo l'accesso sul podio dell'azzurro. Per il 35enne 442.20 punti. La medaglia d'argento va allo statunitense Steve Lo Bue (433.65) e quella di bronzo al messsicano Jonathan Paredes (430.15).
Dopo un preliminare regolare, in cui ha ottenuto i punteggi preventivati, al taglio del terzo salto De Rose ha mantenuto la quinta posizione perdendo però di vista il terzo posto che da 6.5 si è allontanato a 16 punti. Galeotto il triplo avanti con un avvitamento e mezzo, il secondo a coefficiente fisso (3.6), che solitamente gli riesce meglio. "Il terzo non era il tuffo che di solito so fare - commenta - E' il mio tuffo migliore e ci prendo dei voti più alti, però sono stato costante e sono contento". Il quarto ed ultimo salto è decisamente migliore. Tre secondi di spettacolo. Al pubblico coreano presenta il triplo indietro con tre avvitamenti, uno in più rispetto a quelli del tuffo con cui chiudeva di bronzo due anni fa in Ungheria. Ha ricevuto, guistamente, più di 110 (il coefficiente era 4.6) rosicchiando punti al ceco Navratil ma non sufficienti per ripetere l'impresa. "Il quarto posto era alla portata - continua - gli altri tre no. Hunt e Lo Bue imprendibili, Paredes è prendibile perchè abbiamo lo stesso coefficiente, però ha saltato meglio". Mister Volare, come lo chiamano ormai i suoi amici e supporters, è soddistaffo e felice di questa esperienza. Il lungo abbraccio finale con l'allenatrice e futura moglie Nicole Belsasso è la fotografia più bella. In attesa di quella del matrimonio, fissato il 19 settembre a Trieste. "E' bello far parte di un evento del genere. Mi sento orgoglioso di essere stato tra i protagonisti di una gara dove ce le siamo date di santa ragione. Questo mondiale me lo sono goduto in pieno. E' un viaggio che inizia nel 2018 con una caduta e una lenta ripresa. Tanti giorni in palestra e tanta sofferenza. Anche questo è bello e adesso posso gioire, orgoglioso di quello che ho fatto". Ha portato anche un quinto tuffo di riserva, come la maggior parte dei divers, il triplo avanti con due avvitamenti e mezzo che non è servito.
I tuffi di Alessandro De Rose piattaforma 27m - quinto 378.90
5441B doppio e mezzo ritornato con barani (obbligatorio con coefficiente fisso 2.8) 70.00
6256D verticale indietro con doppio e mezzo indietro e tre avvitamenti (libero da 4.7) 117.50
5163B triplo avanti con un avvitamento e mezzo (coefficiente fisso 3.6) 81.00
5266B triplo indietro con tre avvitamenti (libero da 4.6) 110.40
NB. Il barani è la posizione di raccoglimento a gambe e braccia tese con cui si chiude il tuffo
MOVIMENTO IN CRESCITA. Quarta edizione dei campionati del mondo e undicesima stagione delle World Series. I tuffi dalle grandi altezze sono una realtà consolidata e sono molte le federazioni sportive, Federnuoto in testa, ad investire su questa disciplina particolare e spettacolare. Dopo i primi due mondiali che prevedevano cinque salti a testa (Barcellona 2013 e Kazan 2015) la federazione internazionale ha unificato il regolamento a quello delle World Series riducendo a 4 i tuffi degli atleti (3 + 1). Tra i giudici presenti in Corea del Sud ci sono gli italiani Marco Polazzo (tra gli otto che assegnano i voti) e Claudio De Miro (assistente). "Di base il criterio di giudizio è lo stesso dei tuffi tradizionali - spiega Polazzo - diversamente vanno valutate le entrate di piede e le aperture che sono differenti e si presta un'attenzione particolare alla spinta, alla parabola, al volo in cui si possono assumere varie posizioni e all'entrata".
BICAMPIONESSA MONDIALE. La gara iridata femminile, da 20 metri, è stata vinta di nuovo dall'australiana Rhiannan Iffland, che già aveva trionfato a Budapest 2017. La bicampionessa del mondo delle grandi altezze, 27 anni, compagna dell'high diver bulgaro Todor Spasov, ha superato la messicana Adriana Jimenez al quarto ed ultimo round e si è imposta per 15 centesimi di punto: 298.05 per Iffland (quarta dopo il terzo tuffo) a 297.90. Terza si è classificata la britannica Jessica Macaulay con 295.40 punti.
CAMPIONI E ISTRIONI. Tra gli high divers più famosi al mondiale corano sono presenti David Colturi, 30 anni di Los Angeles, ex tuffatore dalla piattafrma da 10 metri, che nella sua pagina del Cliff Diving dice "Le possibili conseguenze di un errore commesso mentre ci si tuffa dalle grandi altezze mi terrorizzano quasi quanto l'idea di dover lavorare tutti i giorni in un ufficio"; Steve Lo Bue, 34 anni da poco compiuti, del New Jersey, medaglia d'oro ai campionati mondiali di nuoto di Budapest 2017; l'inglese Gary Hunt (35) che per diversi anni ha partecipato a gare di alta subacquea per consolidare la sua sicurezza e tecnica, campione del mondo a Kazan 2015 e argento a Barcellona 2013, che due anni fa sulle rive del Danubio con il suo errore all'ultimo tuffo ha permesso il recupero di Alessandro De Rose; il colombiano Orlando Duque, 45 anni il prossimo 11 settembre, atleta in grado di tuffarsi anche da 34 metri, che ha vinto la prima edizione dei mondiali high diving nel 2013 a Barcellona e il cui nome è stato inserito due volte nel Guinnes dei primati.
VIAGGI DI AGGIORNAMENTO. L’australiana campionessa del mondo dai 20 metri Rhiannan Iffland (28 anni il 9 settembre) e il britannico Gary Hunt - vincitori della prima tappa delle World Series 2019 al largo della costa di El Nido, nelle Filippine - hanno esplorato la riserva naturale del Blyde River Canyon lungo la Panorama Route nell'estremo sud del continente africano, alla ricerca di nuovi luoghi per i loro tuffi da grandi altezze. Nel corso della ricerca la loro attenzione è stata catturata dal Bourke's Luck Potholes, un canyon con cavità e formazioni di roccia rossa, in cui il fiume Blyde e il fiume Treur confluiscono creando delle piscine naturali.
Foto Giorgio Scala/Deepbluemedia.eu







Mondiali. Verzotto-Bertocchi 13simi da 3 sincro mixed
I tuffatori azzurri si congedano dal Nambu University Municipal Aquatics Center di Gwangju. Nell'ultima gara che li ha visti protagonisti, la finale del trampolino tre metri mixed, Maicol Verzotto ed Elena Bertocchi, campioni d'europa a Kiev 2017, concludono la loro esperienza mondiale, la settima per Maicol e la quarta per Elena, con 261.60 punti e il tredicesimo posto. I nuovi campioni del mondo sono gli australiani Maddison Keeny e Matthew Carter con 304.86, davanti ai canadesi Francois Imbaeau-Dulac e Jennifer Abel (che salgono un gradino del podio rispetto a due anni fa) con 304.08 e ai tedeschi Lou Massenberg e Tina Punzel con 301.62. Gli inglesi Thomas Daley e Grace Reid sono quarti con 298.47.
Finale diretta con venti coppie al via. Non ci sono i campioni del mondo in carica - Wang Han e Li Zheng - anzi, non ci sono proprio i cinesi. Però del podio di Budapest sono presenti i vicecampioni del mondo Thomas Daley e Grace Reid e i canadesi, bronzo in Ungheria, Imbaeau-Dulac e Abel.
Cominciano gli ucraini Stanislav Oliferchyk e Viktoriya Kesar con il loro ordinario indietro da 46.80. Gli azzurri, decimi in ordine di salto, con lo stesso tuffo eguagliano il punteggio (due 7, dopodichè tutti 7 1/2, 8 e anche due 8 1/2). Dopo i due tuffi d'ingresso, quelli dal coefficiente 2.0, sono decimi con 93 punti e cominciano la loro gara vera e propria. Il doppio e mezzo avanti con un avvitamento, però, non è tra i più puliti e rasentano la sufficienza. Il triplo e mezzo avanti va decisamente meglio (media del 7 e coefficiente 3.1) e al quarto round sono dodicesimi con 209.40 punti. L'ultimo, doppio e mezzo ritornato, va peggio che in allenamento e non riescono a risalire le posizioni. A Budapest due anni fa si erano classificati settimi ma c'erano anche sei coppie in meno a gareggiare.
Questa sera il gran finale con il top mondiale della piattaforma uomini, dove dominano ancora i cinesi: Yang Jian vince con 598.65 e Yang Hao è secondo con 585.75. Terzo il russo Aleksandr Bondar con 541.05.
"A mente calda è difficile fare un bilancio di questo mondiale - commenta Maicol Verzotto a fine gara - bisogna un attimo soffermarsi e analizzare con calma. Per quanto mi riguarda non posso assolutamente essere soddisfatto. E' un mondiale andato storto per una serie di motivi. La forma fisica era molto buona, gli allenamenti anche, quindi la delusione è maggiore. Oggi, per esempio, in allenamento non mancava niente e poi in finale le cose sono andate semplicemente storte. Ho commesso un errore banale sbagliando il presalto nel rovesciato carpiato, un tuffo per me facile. Adesso andiamo agli europei a Kiev con la consapevolezza che comunque durante la stagione abbiamo lavorato bene, che la forma fisica c'è, con la voglia di prenderci una bella rivincita. Le possibilità le abbiamo".
In coppia hanno conquistato la medaglia d'oro agli europei di specialità di Kiev 2017, si sono classificati settimi ai mondiali di Budapest nello stesso anno e settimi agli europei di Edimburgo 2018 e hanno vinto la tappa del Grand Prix a Mission Viejo quest'anno.
Maicol Verzotto, trentino di Bressanone, 31 anni da poco compiuti, tesserato per Fiamme Oro e Bolzano Nuoto, è allenato da Max Brick, dopo essere cresciuto sotto la guida tecnica di Giorgio Cagnotto. E' tra i pluristellati della Nazionale di tuffi, in azzurro da quasi quindici anni, al suo settimo mondiale: sei assoluti e uno juniores. Argento agli europei di Londra 2016 nel trampolino olimpico individuale.
Elena Bertocchi è la campionessa europea dei tre metri sincro insieme a Chiara Pellacani. Meneghina di Esercito e Canottieri Milano, 25 anni il 19 settembre, è allenata da sempre da Dario Scola. Nella finale da un metro sabato 13 luglio si è classificata settima. Al Grand Prix di Mission Viejo è stata seconda da tre metri. Agli utlimi assoluti a Bolzano non ha partecipato, perché bloccata dal mal di schiena. Insieme a due mondiali giovanili (2008 Aachen e 2010 Helsinki) vanta due presenze ai mondiali assoluti (Budapest 2017 e Gwangju 2019).
Il direttore tecnico Oscar Bertone traccia il bilancio e guarda già al prossimo appuntamento. "Se paragonato a Budapest, dove abbiamo conquistato due medaglie, il bilancio di questo mondiale non è positivo. E' anche vero, però, che il lavoro è stato spostato principalmente verso il trampolino maggiore e la piattaforma. Il valore che si è visto non è il valore dei nostri atleti, che è sicuramente molto vicino alla finale e sempre da semifinale. Purtroppo non ci siamo arrivati e dobbiamo capire dove sono stati commessi gli errori. In parte lo abbiamo già capito: è stato sbagliato l'approccio a questo tipo di gara, a questo evento. Molti dei ragazzi e delle ragazze arrivano al mondiale e si lasciano condizionare dall'importanza della manifestazione, poi si accorgono che per entrare tra i primi 12 o tra i primi 18 basterebbe ripetere il "compitino" che si esegue normalmente in allenamento. Si lasciano prendere ancora un po' troppo dalla paura di dover gareggare di più rispetto a quello che è il loro potenziale. Basta vedere l'ultima gara con Verzotto e Bertocchi, dove Verzotto è partito come non era mai successo prima. Resta l'amaro in bocca, perchè sappiamo che il nostro potenziale non è questo, ma adesso bisogna ripartire da subito. Rientriamo in Italia, stacchiamo qualche giorno tutti, il 29 luglio ci raduniamo a Roma e il 2 agosto partiamo per gli europei a Kiev. A questa squadra aggiungeremo altri elementi giovani da provare per non farli arrivare alla coppa del mondo il prossimo anno senza aver fatto una prova a livello assoluto. Sono dei giovani che hanno prospettive importanti, che dobbiamo far crescere e maturare cominciando dagli europei. Le convocazioni saranno pronte lunedì".
Finale trampolino 3m mixed
con Maicol Verzotto e Elena Bertocchi / 13esimi con 261.60
201B ordinario indietro carpiato 46.80
301B tuffo rovesciato carpiato 46.20
5152B doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 51.30
107B triplo e mezzo avanti carpiato 65.10
405B doppio e mezzo ritornato carpiato 52.20
Foto Andrea Staccioli/Deepbluemedia.eu
Mondiali. Bertocchi-Pellacani none dai 3 metri sincro

Le "Regine di Scozia", campionesse europee a Edimburgo 2018, sono none al mondo. Nel trampolino del cuore, alla prima uscita mondiale in coppia, ottengono 274.74 in finale e si fermano a 3.40 punti dalla qualificazione alle prossime World Series. "Avevo pronosticato 280 punti - dice il direttore tecnico Oscar Bertone - e con quelli saremmo finiti davanti all'Australia". Annabelle Smith e Maddison Keeney ottengono la sesta posizione con 278.13, che offre loro l'ultimo pass per le World Series. Rischiano molto le australiane con il doppio e mezzo avanti con doppio avvitamento (coefficiente 3.4) che Smith non ha ancora assimilato bene, a differenza di Keeney. "Puntano a salire il ranking mondiale - continua Bertone - ed è giusto che rischino. Anche noi stiamo crescendo e ci stiamo migliorando. Elena e Chiara saltano insieme da due anni, ultimamente hanno potuto allenarsi poco per i dolori alla schiena prima e la botta al tallone poi di Elena. L'ultimo salto, tra l'altro, è proprio quello in cui ha preso il trampolino in allenamento e in questi casi ti scatta qualcosa in testa che ti condiziona". Un po' di delusione ci stà ma c'è anche tanta consapevolezza della crescita di un doppio che due anni fa neanche immaginava di arrivare a giocarsi una finale mondiale da campione d'Europa. "Non vogliamo paragonarci a Cagnotto e Dallapè - dice Elena - ma fare il nostro percorso. Loro rimangono le più forti di tutte, le supercampionesse, noi stiamo lavorando su questa gara, come sulle altre individuali, per fare del nostro meglio". Wang Han e Shi Tingmao si laureano campionesse del mondo con 342.00: per Shi Tingmao è doppietta dopo l'oro a Budapest 2017, allora in coppia con Yani Chang. La medaglia d'argento è delle canadesi Melissa Citrini Beaulieu e Jennifer Abel con 311.10 e il bronzo delle messicane Paola Espinosa Sanchez e Melany Hernandez Torres con 294.90. Per loro tre arriva il pass olimpico.
Elena Bertocchi e Chiara Pellacani partono dal dodicesimo posto, quindi sono le prime a saltare. Al termine dei due round obbligatori sono ottave con 91.80, a 60 centesimi di punto dalle inglesi e a meno di due punti dalle statunitensi. Nell'ordinario indietro ripetono il punteggio del preliminare, nel tuffo rovesciato partono male ma si aggiustano in volo. In media con la presentazione del mattino. Wang Han e Shi Tingmao prendono subito il largo e sono davanti a tutte con 106.20, nove di vantaggio sulle seconde, le canadesi Citrini Beaulieu e Abel. Con il doppio e mezzo avanti con un avvitamento, che questa mattina avevano eseguito male, superano la sufficienza mente Grace Reid e Katherine Torrance lo fanno molto meglio (69.30) e si avvicinano al podio. Nel triplo e mezzo avanti carpiato le azzurre alzano l'asticella e meritano almeno un mezzo voto in più di quanto ricevuto (63.40 in virtù del coefficiente 3.1) con Bertocchi che forse sporca poco, poco ma con un tuffo sincro complessivamente molto buono. Le messicane sono le più regolari, canadesi brave e anche molto ben pagate, cinesi di qualità superiore. Ma questa non è una novità. Le australiane, fino a quel momento in linea con i loro standard, rovinano il quarto salto (doppio e mezzo avanti con doppio avvitamento) e scendono in classifica. Elena e Chiara affrontano l'ultimo tuffo da settime: è il doppio e mezzo ritornato carpiato, l'altro nuovo rispetto ad un anno fa, insieme a quello d'apertura. Lo fanno un po' meglio del preliminare, oppure lo sbagliano di meno, comunque non basta per salire quell'ultimo gradino che le avrebbe qualificate alle World Series del prossimo anno. Le cinesi sono top, le messicane Paola Espinosa Sanchez e Melany Hernandez Torres sono nella media (si alza ad applaudirle il loro coach). Le vicecampionesse europee Grace Reid e Katherine Torrance, rimaste già bruciate un anno fa a Edimburgo, chiudono al quinto posto con 289.80, dietro alle russe Kristina Ilinykh e Mariia Poliakova (quarte con 292.80).
PRELIMINARE. Elena Bertocchi e Chiara Pellecani sono dodicesime nel preliminare dei tre metri sincro con 257.37. Con loro ci sono anche le inglesi Grace Reid e Katherine Torrance, battute all'ultimo salto il 12 agosto 2018 nella finale continentale. Nel mirino c'è la medaglia, perchè per volare in Giappone si deve andare sul podio. Difficile ma non impossibile per due ragazze che 11 mesi fa vincevano l'oro all'esordio in coppia. Certo, allora era delle outsider mentre oggi hanno gli occhi addosso, ma "noi pensiamo soltanto a fare bene i nostri tuffi". Sono dentro col brivido. Ma non era facile e sono rimaste fuori in tante, anche le tedesche Lena Hentschell e Tina Punzel (in lacrime) e le giapponesi Haruka Enmoto e Hazuki Miyamoto. "Eravamo agitate e tese, ma non per la pressione dell'oro europeo - racconta Elena - bensì perchè con 23 coppie la finale non era scontata. Questa mattina mi sono svegliata pensando solo a questo. L'importante era qualificarci ed anche se abbiamo fatto la peggiore gara della stagione siamo contente. Adesso mangiamo, ci riposiamo un po' e proviamo di nuovo la serie prima della finale". Dopo Edimburgo hanno cambiato due tuffi: il 201B al posto del 205B e il 405B al posto del 401B. "E' soltanto una questione pratica - continua Elena - il ritornato è più sicuro, anche se oggi non è andato bene. Lo avevamo fatto molto meglio a Bolzano. I coefficienti di difficoltà non cambiano". Per Chiara, invece, tre su cinque sono gli stessi che fa con Noemi Batki dalla piattaforma. I due differenti sono il 5152B e il 405B. "Farli da tre anzichè da dieci metri è più difficile - spiega Chiara - perchè hai il presalto e cambiano le prospettive. Io mi trovo bene in entrambi. Per me che ho soltanto 16 anni è un sogno partecipare a una finale mondiale". E' sempre lei a contare e dare i via all'azione, come in Scozia. "Lascio a lei questo compito - sorride Elena - io ho già una certa età e due cose insieme non riesco a farle". In cima alla classifica provvisoria ci sono già le cinesi Wang Han e Shi Tingmao con 309.90 e le britannche Grace Reid e Katherine Torrance sono quarte con 280.53.
Cosi le azzurre in finale trampolino 3m sincro
9. Bertocchi-Pellacani 274.74
201B ordinario indietro carpiato 46.80
301B tuffo rovesciato carpiato 45.00
5152B doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 60.30
107B triplo e mezzo avanti carpiato 63.40
405B doppio e mezzo ritornato carpiato 59.40
Cosi le azzurre nel preliminare trampolino 3m sincro
Bertocchi-Pellacani 257.37
201B ordinario indietro carpiato 46.80
301B tuffo rovesciato carpiato 43.20
5152B doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 61.20
107B triplo e mezzo avanti carpiato 54.87
405B doppio e mezzo ritornato carpiato 51.30
Cosi le azzurre nella finale europea a Edimburgo 2018
1. Bertocchi-Pellacani 289.26
401B tuffo ritornato carpiato 42.60
301B tuffo rovesciato carpiato 47.40
5152B doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 69.30
107B triplo e mezzo avanti carpiato 66.96
205B doppio e mezzo indietro carpiato 59.40
Foto Andrea Staccioli/Deepbluemedia.eu
Universiadi. Auber di bronzo dal trampolino 1m

La prima medaglia della delegazione italiana alla 30esima Universiade, in svolgimento a Napoli, è di Gabriele Auber (Marina Militare/Trieste Tuffi), iscritto all'Università degli Studi Niccolò Cusano di Roma.
Il 25enne tuffatore triestino conquista dal trampolino 1m della Mostra d'Oltremare la medaglia di bronzo con 356.20 punti, 1.55 di vantaggio di vantaggio sul tedesco Alexander Lube, quarto con 354.65, ed altrettanti di svantaggio rispetto all'altro tedesco Frithjof Seidel, d'argento con 357.75 punti. Inarrivabile il cinese Liu Chengming, che s'impone con 399 punti e che nel tardo pomeriggio vincerà anche la finale del trampolino 3m con 421.20 punti avanti al coreano Yi Jeagyeong (410.05) e al russo Ilia Molchanov (409.65). Azzurri più lontani. Nono Auber con 356.70 e decimo Andrea Cosoli (Carlo Dibiasi) con 328.45.
In programma anche la finale della piattaforma con Flavia Pallotta (Marina Militare/Carlo Dibiasi) che migliora l'undicesimo pass d'ingresso, chiudendo all'ottavo posto con 251.35 punti. Dal gradino più alto del podio si erge la messicana Alejandra Estrella, unica a superare il muro dei 300 con 327.65 punti, che precede la coreana Cho Eunbi con 281.25 e la britannica Gemma Louise McArthur con 267.95.
Universiade. Martedì si comincia con Auber, Cosoli, Porco e Pallotta

Tutto pronto alla piscina della Mostra d'Oltremare per il via delle gare di tuffi della 30esima edizione delle Universiadi, a Napoli. I primi a tuffarsi martedì saranno Gabriele Auber, Andrea Cosoli e Francesco Porco dal trampolino 1m; a seguire Flavia Pallotta dalla piattaforma. Seguono i convocati, le iscrizioni gara e il calendario.
Gli atleti sono seguiti dai tecnici Fabrizio De Angelis e Tommaso Marconi e da Nicola Marconi per la logistica:
Gabriele Auber (Marina Militare/Trieste Tuffi) 1m, 3m, sincro mixed 3m
Laura Bilotta (Fiamme Oro/Cosenza Nuoto) 1m, 3m, sincro mixed 3m
Andrea Cosoli (Carlo Dibiasi) 1m, 3m, sincro 3m
Flavia Pallotta (Marina Militare/Carlo Dibiasi) 1m, piattaforma, sincro mixed piattaforma e team event
Francesco Porco (Fiamme Oro/Cosenza Nuoto) 1m, 3m e sincro 3m
Antonio Volpe (Cosenza Nuoto) piattaforma, sincro mixed piattaforma e team event
Nessun iscritto nel sincro piattaforma maschile e femminile, nel sincro trampolino femminile
foto deepbluemedia.eu
Calendario
Martedì 2/7: alle 10:00 preliminari trampolino 1m M (Auber, Cosoli e Porco); alle 13:00 preliminari piattaforma F (Pallotta); alle 15:00 semifinali trampolino 1m M; alle 16:45 semifinali piattaforma F
Mercoledì 3/7: alle 10:00 preliminari trampolino 3m M (Auber, Cosoli e Porco); alle 12:45 preliminari trampolino 1m F (Bilotta e Pallotta); alle 15:15 semifinali trampolino 1m F
Giovedì 4/7: alle 10:00 semifinali trampolino 3m M; alle 12:00 finale trampolino 1m F; alle 13:00 finale trampolino 1m M; alle 15:00 finale piattaforma F; alle 16:45 finale trampolino 3m M
Venerdì 5/7: alle 12:00 preliminari 3M F (Bilotta); alle 14:45 finale sincro piattaforma M; alle 17:00 finale sincro mixed trampolino 3m (Auber-Bilotta)
Sabato 6/7: alle 10:00 semifinali 3m F; alle 12:00 finale trampolino 3m F; alle 14:00 finale sincro trampolino 3m F (Cosoli-Porco); alle 16:45 finale sincro piattaforma F
Domenica 7/7: alle 11:30 preliminari piattaforma M (Volpe); alle 14:30 finale sincro trampolino 3m F; alle 16:30 finale sincro mixed piattaforma (Volpe-Pallotta)
Lunedì 8/7: alle 10:00 semifinali piattaforma M; alle 12:00 finale piattaforma M; alle 14:15 finale team event (Volpe-Pallotta)
consulta i risultati ufficiali
Europei Giovanili. Argento Belotti, bronzo Cafiero

Seconda giornata di gare agli europei giovanili in programma a Kazan fino al 30 giugno. Un argento, un bronzo e due legni chiudono le finali per gli azzurrini. Da un metro categoria B seconda medaglia d’argento europea individuale in carriera, dopo quella dalla piattaforma dello scorso anno a Helsinki, per Stefano Belotti che chiude con 395.90 dietro il tedesco Taranu unico a sfondare il muro dei 400 punti (409.70). Terzo e medaglia di bronzo Matteo Cafiero (386.80) che chiude una gara tutta in rimonta. Dai tre metri invece Elisa Pizzini è quarta in 332.20, nella gara vinta ancora dalla tedesca Lotti Hubert in 359.95. Virginia Tiberti chiude undicesima in 291.80. In chiusura altro legno con la coppia sincro Elisa Pizzini / Elettra Neroni che si piazza quarta con 256.95 a meno di sei punti dal podio delle svedesi Nilson Garip / Nordstedt terze con 262.14. Ecco il programma delle gare completo, orario italiano:
LUNEDÌ 24 GIUGNO
Finale jump event.
MARTEDÌ 25 GIUGNO
Eliminatoria maschile 1 metro categoria “B”, a seguire eliminatoria femminile 3 metri categoria “B”.
Finale maschile 1 metro categoria “B”, a seguire finale femminile 3 metri categoria “B” e finale femminile sincro 3 metri categoria “A+B”.
MERCOLEDÌ 26 GIUGNO
09:00 – Eliminatoria femminile piattaforma categoria “A”, a seguire eliminatoria maschile 1 metro categoria “A”.
16:00 – Finale femminile piattaforma categoria “A”, a seguire finale maschile 1 metro categoria “A” e finale femminile sincro piattaforma categoria “A+B”.
GIOVEDÌ 27 GIUGNO
09:00 – Eliminatoria maschile piattaforma categoria “B”, a seguire eliminatoria femminile 1 metro categoria “B”.
16:00 – Finale maschile piattaforma categoria “B”, a seguire finale femminile 1 metro categoria “B” e finale maschile sincro piattaforma categoria “A+B”.
VENERDÌ 28 GIUGNO
09:00 – Eliminatoria femminile 1 metro categoria “A”, a seguire eliminatoria maschile 3 metri categoria “A”.
16:00 – Finale femminile 1 metro categoria “A”, a seguire finale maschile 3 metri categoria “A”.
SABATO 29 GIUGNO
09:00 – Eliminatoria maschile 3 metri categoria “B”, a seguire eliminatoria femminile piattaforma categoria “B”
16:00 – Finale maschile 3 metri categoria “B”, a seguire finale femminile piattaforma categoria “B” e finale maschile sincro 3 metri categoria “A+B”.
DOMENICA 30 GIUGNO
09:00 – Eliminatoria femminile 3 metri categoria “A”, a seguire eliminatoria maschile piattaforma categoria “A”.
16:00 – Finale femminile 3 metri categoria “A”, a seguire finale maschile piattaforma categoria “A”.
Eduard Cristian Timbretti Gugiu è cittadino italiano

Eduard Cristian Timbretti Gugiu è cittadino italiano. Il 17enne tuffatore di Cuneo ha acquisito la cittadinanza italiana per trasferimento dopo il giuramento effettuato questa mattina dal padre Sandro nel corso di una cerimonia officiata dal sindaco Federico Borgna.
Nato e cresciuto a Cuneo da genitori rumeni arrivati in Italia negli anni ottanta, studente del liceo scientifico "Peano-Pellico", l'atleta è tesserato per la ASD Blu 2006, dopo essersi formato alla Libertas Tuffi Cuneo.
"Sono molto felice - racconta Edy - Già mi sentivo italiano al 100%, ora lo sono anche formalmente. Mi sento come prima, ma con un pezzo di carta in più che mi permetterà di gareggiare a pieno titolo ai campionati italiani ambendo alla convocazione in nazionale. Il mio sogno è l'Olimpiade di Tokyo 2020".
L'iter per ottenere la cittadinanza italiana è stato avviato dai genitori di Eduard Cristian il 30 dicembre 2016, dopo aver atteso nel biennio precedente la formalizzazione dello ius soli che auspicavano. Nelle ultime settimane, grazie anche al sostegno della città di Cuneo, di molteplici autorità cittadine e della Federnuoto, si è giunti a conclusione positiva. "Ringrazio tutte le forze politiche che si sono unite per sostenere la nostra richiesta - afferma il papà Sandro - In particolare il presidente della Federnuoto Paolo Barelli; sappiamo che ha lavorato moltissimo per velocizzare l'iter procedurale".
Tra i primi in ogni categoria di appartenenza dalla piattaforma, Eduard Cristian non è ancora convocabile per la nazionale italiana perché ha gareggiato nell'aprile 2016 per la Romania in un meeting giovanile a Dresda. La Federnuoto ha avviato con la FINA (federazione mondiale) l'iter per l'acquisizione della cittadinanza sportiva italiana. Il percorso azzurro di Eduard Cristian Timbretti Gugiu è ormai a un passo.
Grand Prix. A Bolzano è super l'Italtuffi

Ultima giornata del del 25esimo Grand Prix Fina in svolgimento fino a domenica 16 giugno al Lido di Bolzano. La mattina si apre con un oro che in ottica Mondiali di Gwangju e soprattutto Europei di Kiev può far sognare. Lo vincono Noemi Batki e Chiara Pellacani - quarte agli Europei di Edimburgo 2018 - dalla piattaforma sincro. Le azzurre - entrambe allenate dal tecnico federale Domenico Rinaldi - conducono una gara con pochissime sbavature (88.80 dopo gli obbligatori), impreziosita dai 65.70 punti del triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato e dai 65.28 del rovesciato carpiato e chiudono con 284.10 punti, dieci in più rispetto alle romene Nicoleta Muscanu e Crina Tofan seconde con 274.96, mentre terze sono le russe Daria Selvanovskaia e Tatina Stepanova con 226.98, con la giovane coppia azzurra formata da Maia Biginelli (Fiamme Oro) ed Elettra Neroni (Carlo Dibiasi) ai piedi del podio con 221.88 punti. "Una vittoria che trasmette fiducia, anche perchè da poco abbiamo ripreso ad allenarci insieme - sottolinea Batki, tesserata per Esercito e Triestina Nuoto e otto medaglie continentali - Adesso intensificheremo la preparazione in vista dei grandi appuntamenti stagionali". Sorridente e soddisfatta anche Pellacani: "Benissimo così, queste sono vittoria che trasmettono morale - sottolinea la 16enne romana, tesserata per MR Sport F.lli Marconi, oro agli eurojrs a Bergen 2017 e campionessa europea in Scozia dal sincro 3 metri con Elena Bertocchi - Oggi siamo state brave, non perfette perchè si può sempre fare di più".
Batki che non scende giù dal podio, infatti, successivamente è d'argento dalla piattaforma sincro mixed con Micol Verzotto (Fiamme Oro/Bolzano Nuoto). I capitani della nazionale italiana - bronzo agli Europei di Kiev 2017, quarti in Scozia - chiudono con 274.68 punti, dopo essere stati primi dopo gli obbligatori (93.60); i migliori sono stati i romeni Antonia Pavel e Catalin Cozma con 285.00; splendido terzo posto, che però non gli permetterà di salire sul podio perchè per regolarmento può farlo una sola coppia per nazione, dei giovanissimi Riccardo Giovannini e Maia Biginelli - tesserati per Fiamme Oro e preparati da Fabrizio De Angelis - che concludono con 254.28 punti, per un futuro che è tutto dalla loro parte.
Sorrisi dall'Italtuffi senza sosta nella mattinata altoatesina, d'argento con Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci (Esercito/Cosenza Nuoto) dal sincro 3 metri con 351.33 punti, ventisei in meno rispetto ai colombiani Sebastian Morales e Daniel Restrepo primi con 377.25, con i cinesi Xiaohu Tai e Chao Zhang terzi con 340.59. Lineare e concreta la gara degli azzurri (passano gli obbligatori a quota 93.00), con un doppio salto mortale e mezzo avanti con due avvitamenti ben riuscito (67.32) e un eccellente triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (66.96). "Rispetto alla prova individuale di sabato, ho fatto dei passi in avanti - sottolinea Tocci, seguito da Lyubov Barsukova e argento agli Europei in Scozia e a Londra 2016 e bronzo iridato a Budapest 2017 dal metro - Stiamo affinando l'intesa con Lorenzo allenamento dopo allenamento e gara dopo gara. Peccato perchè i sudamericani si poteva acciuffare". Gli fa eco Marsaglia, già di bronzo dai 3 metri: "Abbiamo sbagliato poco e potevamo anche fare qualcosa in più - sottolinea l'allievo di Benedetta Molaioli, tesserato per Marina Militare - Personalmente sono in fiducia fisica e psicologica; aspetto di vedere quanto valgo ai Mondiali e agli Europei".
Le finali del pomeriggio. Chiara Pellacani dimostra tutta la sua classe e conquista un argento pesante dal trampolino 3 metri, in una gara condizionata dalle folate di vento. La 16enne di Roma - tesserata per MR Sport F.lli Marconi, allenata dal tecnico federale e responsabile delle squadre nazionali giovanili Domenico Rinaldi, oro agli eurojrs a Bergen 2017 - termina con 289.90 punti, dopo una prova lineare nella quale spicca un buon doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato (58.50). "Sono un po' stanca per tutte le gare ravvicinate di questi giorni - sottolinea Pellacani - Devo migliorare molto, ognitanto mollo le gambe e questo non va bene, mi penalizza abbastanza. Il punteggio poteva essere anche più alto". Davanti e dietro all'azzurra due cinesi: oro ad Ying Wei con 294.15 punti e bronzo a Ma Tong con 280.75.
Faccia da bravo ragazzo, timido quanto basta con il coraggio e la consapevolezza da predestinato. Riccardo Giovannini, al debutto internazionale con la nazionale assoluta, è bronzo a sorpresa dalla piattaforma, alle spalle dei cinesi Song Yuan e Ling Yang rispettivamente primo con 387.30 e secondo con 384.20 punti. Solida la prova del quindicenne romano - seguito da Fabrizio De Angelis - che conclude con 367.40 punti ma strappa applausi con il triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato che vale 79.20 punti. "Sono stato bravo a non farmi condizionare dal meteo, soprattutto dalle improvvise raffiche di vento - sottolinea il tuffatore di Roma - Certo non mi aspettavo di salire sul podio, soprattutto in Italia e contro questi grandi campioni. Sono giovane, ho tanto da imparare e devo fare esperienza, gara dopo gara. Posso solo che migliorare".
Risultati finali ^ giornata - domenica 16 giugno
Sincro piattaforma fem - finale
1. Noemi Batki-Chiara Pellacani (ITA) 284.10
2. Nicoleta Muscanu-Crina Tofan (ROU) 274.92
3. Daria Selvanivskaia-Tatiana Stepanova (RUS) 226.98
4. Maia Biginelli-Elettra Neroni (ITA) 221.88
Sincro trampolino mas - finale
1. Sebastian Morales-Daniel Restrepo (COL) 377.25
2. Lorenzo Marsaglia-Giovanni Tocci (ITA) 351.33
3. Xiaohu Tai-Chao Zhang (CHN) 340.59
5. Andrea Chiarabini-Tommaso Rinaldi (ITA) 326.94
Sincro misto piattaforma - finale
1. Antonia Pavel-Catalin Cozma (ROU) 285.00
2. Noemi Batki-Maicol Verzotto (ITA) 276.48
3. Maia Biginelli-Riccardo Giovannini (ITA) 254.28
4. Igor Vnukov- Daria Selvanivskaia (RUS) 242.34
Trampolino 3 metri fem - finale
1. Ying Wei (CHN) 294.15
2. Chiara Pellacani (ITA) 289.90
3. Ma Tong (CHN) 280.75
Piattaforma mas - finale
1. Song Yuan (CHN) 387.30
2. Ling Yang (CHN) 384.20
3. Riccardo Giovannini (ITA) 367.40
Sincro misto trampolino - finale
1. Kooi Alisa-Scapes Brose (AUS) 257.76
2. Elena Chernyk-Egor Lapin (RUS) 250.80
3. Chiaki Otsuka-Jukiko Wakabayashi (JPN) 238.32