Mondiali jrs. Ceccon e Pilato d'oro, Salin bronzo

L'oro con record italiano juniores di Thomas Ceccon nei 100 dorso e quello di una solida Benedetta Pilato nei 50 rana; e il bronzo di Giulia Salin, talento in ascesa del fondo e del mezzofondo italiano, negli 800 stile libero. Tre pagine azzurre, che confermano l'eccellente stato di salute dell'Italnuoto, colorano la seconda giornata della settima edizione dei mondiali juniores, in svolgimento a Budapest fino a domenica 25 agosto.
Finalmente Thomas. Emozioni subito in avvio di programma con uno strepitoso e finalmente concentrato Thomas Ceccon che vince i 100 dorso con il record italiano juniores. L'enfant prodige di Schio - tesserato per Fiamme Oro e Leosport, allenato da Alberto Burlina, oro agli eurojrs di Kazan 2019, cinque medaglie agli Youth Olimpic di Buenos Aires 2018 - nuota in 53''46 (26''14), abbassando di quattordici centesimi il 53''60 che il talento veneto stabilì lo scorso 3 aprile agli Assoluti di Riccione e ad appena dodici centesimi dal primato italiano assoluto di Simone Sabbioni (53''34). Alle spalle di Ceccon il russo Nikolay Zuev in 53''59 e lo statunitense Wyatt Davis in 54''14.
Benedetta d'oro. Non smette più di sorprendere, nonostante una stagione logorante nella quale ha praticamente raggiunto tutti gli obiettivi possibili, Benedetta Pilato che domina da campionessa la finale dei "suoi" 50 rana. La 14enne pugliese, vice campionessa del mondo - tesserata per Fimco, allenata da Vito D'Onghia, primatista italiana (29''98 in batteria a Gwangju) e prima anche agli europei juniores in Russia - tocca in 30''60, distante trentuno centesimi la britannica Kayla Van der Merwe argento in 30''91, che precede d'un centesimo la statunitense Kaitlyn Dobler terza in 30''92.
Giulia di bronzo. Chiusura dolce con il bronzo di Giulia Salin negli 800 stile libero. La 17enne di Venezia - Nuoto Venezia, tornata ad allenarsi con Stefano Rossi e medaglia d'oro nella 5 chilometri agli europei juniores di nuoto in acque libere a Piombino 2016 - scende per la prima volta in carriera sotto l'8'29 (prec. 8'29''19 per l'oro agli eurojrs di Kazan) e nuota in 8'28''99, confermandosi al decimo posto tra le performer italiane; oro all'aussie Lani Pallister in 8'22''49, con la giapponese Miyu Namba seconda in 8'27''24.
Burdisso avanti. Accede alla finale dei 100 farfalla Federico Burdisso con il quarto tempo. Il 17enne pavese - tesserato per Esercito e Tiro a Volo, seguito da Simone Palombi, nei 200 bronzo europeo a Glasgow 2018, quarto ai Mondiali di Gwangju e primatista italiano - chiude in 52''25 per la quarta prestazione personale di sempre; il più veloce è il russo e vice campione iridato Andrej Minakov in 51''35 e unico semifinalista a scendere sotto i 52''.
Così gli italiani nelle semifinali e finali della 2^ giornata
Finale 100 dorso mas
1. Thomas Ceccon 53''46 RIJ (precedente 53''60 di Thomas Ceccon del 03/04/2019 a Riccione)
2. Nikolay Zuev (Rus) 53''59
3. Wyatt Davis (Usa) 54''14
Finale 50 rana fem
1. Benedetta Pilato 30''60
2. Kayla Van der Merwe (Gbr) 30''91
3. Kaitlyn Dobler (Usa) 30''92
Semifinale 100 farfalla mas
1. Andrej Minakov (Rus) 51''35
4. Federico Burdisso 52''25 qual. in finale
13. Claudio Antonio Faraci 53''34 pp (precedente 53''47 del 07/07/2019 a Kazan) eliminato
Finale 800 stile libero fem
1. Lani Pallister (Aus) 8'22''49 CR
2. Miyu Namba (Jpn) 8'27''24
3. Giulia Salin 8'28''99 pp (precedente 8'29''19 del 03/07/2019 a Kazan)
Convocati, iscrizione gara e staff. Helena Biasibetti (Dynamic Sport) 50 e 100 farfalla, Federico Burdisso (Tiro a Volo) 100 e 200 farfalla, Thomas Ceccon (Fiamme Oro/Leosport) 50 e 100 dorso, 50 farfalla e 200 misti, Costanza Cocconcelli (NC Azzurra 91) 50 stile libero, 50 dorso e 50 farfalla, Paolo Conte Bonin (Team Veneto), Claudio Antonio Faraci (Tennis Club Match Ball) 100 farfalla, Erika Francesca Gaetani (Gestisport) 50, 100 e 200 dorso, Ivan Giovannoni (Tiro a Volo) 800 e 1500 stile libero, Maria Ginevra Masciopinto (Fimco Sport) 100 stile libero, Emma Virginia Menicucci (Sisport) 50 stile libero, Stefano Nicetto (Team Veneto) 50 e 100 stile libero, Mario Nicotra (Team Nuoto Toscana Empoli) 100 stile libero, Gaia Pesenti (Team Trezzo), Benedetta Pilato (Fimco Sport) 50 e 100 rana, Giulia Salin (Nuoto Venezia) 400, 800 e 1500 stile libero, Chiara Tarantino (Gestisport) 100 stile libero e Emiliano Tomasi (RN Torino) 50, 100 e 200 rana. Nello staff, oltre a Walter Bolognani, i tecnici Davide Pontarin, Simone Palombi e Alberto Burlina, il medico Andrea Felici e la fisioterapista Paola Moreschi.
Mondiali jrs. 4x100 sl di bronzo, Pilato e Ceccon ok

Il bronzo della 4x100 stile libero maschile. Benedetta Pilato e Thomas Ceccon che si qualificano in scioltezza per la finale dei 50 rana e dei 100 dorso, aprendo scenari interessanti per il pomeriggio di mercoledì. Pagine d'azzurro importanti fin dalla prima giornata della settima edizione dei mondiali juniores, in svolgimento a Budapest fino a domenica 25 agosto. Si nuota nella suggestiva cornice della Duna Arena.
La prima medaglia per l'Italnuoto è firmata dalla 4x100 stile libero maschile in una finale stellare con tre nazioni che scedono sotto il record del mondo junores (prec. 3'16''96 dell'Australia del 2013) . Gli alfieri sono un super Federico Burdisso (49''38 primato personale - precedente 49''72 in batteria), Thomas Ceccon (48''59), Mario Nicotra (49''65) e Stefano Nicetto (48''67) che toccano in 3'16''29, a tre centesimi dall'argento che va alla Russia in 3'16''26, mentre l'oro è degli Stati Uniti in 3'15''80.
Certezze Benedetta e Thomas. Volano in finale Benedetta Pilato e Thomas Ceccon rispettivamente nei 50 rana e nei 100 dorso. La 14enne pugliese, vice campionessa del mondo - tesserata per Fimco, allenata da Vito D'Onghia e primatista italiana (29''98 in batteria a Gwangju) - chiude con un 30''39 (dopo aver nuotato 30''37 al mattino) per il miglior tempo e la nona prestazione personale di sempre; il gigante di Schio - tesserato per Fiamme Oro e Leosport, seguito da Alberto Burlina - tocca in 54''49 (26''36) per il terzo riscontro cronometrico.
Eliminata nei 100 dorso Erika Gaetani - tesserata per Gestisport e preparata da Gianni Zippo, oro agli Eyof di Baku 2019 - dodicesima in 1'01''94; davanti a tutte la canadese Jade Hannah in 59''97.
Così gli italiani nelle semifinali e finali della 1^ giornata
Finale 400 stile libero mas
1. Gabor Zombori (Hun) 3'46''06 CR
Nessun italiano in gara
Semifinale 50 rana fem
1. Benedetta Pilato 30''39 qual. in finale
Semifinale 100 dorso mas
1. Nikolay Zuev (Rus) 54''08
3. Thomas Ceccon 54''49 qual. in finale
Finale 400 misti fem
1. Alba Vazquez Ruiz (Esp) 4'38''53 WJ
Nessuna italiana in gara
Semfinale 100 rana mas
1. Josh Matheny (Usa) 1'00''32
Nessun italiano in gara
Semifinale 100 dorso fem
1. Jade Hannah (Can) 59''97
12. Erika Gaetani 1'01''94
Finale 4x100 stile libero mas
1. Usa 3'15''80 WJ
2. Russia 3'16''26
3. Italia 3'16''29
Federico Burdisso 49''38 pp (precedente 49''72 in batteria), Thomas Ceccon (48''59), Mario Nicotra (49''65), Stefano Nicetto (48''67)
Convocati, iscrizione gara e staff. Helena Biasibetti (Dynamic Sport) 50 e 100 farfalla, Federico Burdisso (Tiro a Volo) 100 e 200 farfalla, Thomas Ceccon (Fiamme Oro/Leosport) 50 e 100 dorso, 50 farfalla e 200 misti, Costanza Cocconcelli (NC Azzurra 91) 50 stile libero, 50 dorso e 50 farfalla, Paolo Conte Bonin (Team Veneto), Claudio Antonio Faraci (Tennis Club Match Ball) 100 farfalla, Erika Francesca Gaetani (Gestisport) 50, 100 e 200 dorso, Ivan Giovannoni (Tiro a Volo) 800 e 1500 stile libero, Maria Ginevra Masciopinto (Fimco Sport) 100 stile libero, Emma Virginia Menicucci (Sisport) 50 stile libero, Stefano Nicetto (Team Veneto) 50 e 100 stile libero, Mario Nicotra (Team Nuoto Toscana Empoli) 100 stile libero, Gaia Pesenti (Team Trezzo), Benedetta Pilato (Fimco Sport) 50 e 100 rana, Giulia Salin (Nuoto Venezia) 400, 800 e 1500 stile libero, Chiara Tarantino (Gestisport) 100 stile libero e Emiliano Tomasi (RN Torino) 50, 100 e 200 rana. Nello staff, oltre a Walter Bolognani, i tecnici Davide Pontarin, Simone Palombi e Alberto Burlina, il medico Andrea Felici e la fisioterapista Paola Moreschi.
Categoria. Sei record. Poker De Tullio e Vetrano

Ultima giornata delle finali categoria ragazzi. Numeri record con 816 atleti (494 maschi nati 2003/04 e 322 femmine nate 2005/06) in rappresentanza di 283 società, per un totale di 1894 presenze gara e 118 staffette. Protagonisti ancora Luca De Tullio e Giulia Vetrano con quattro titoli ciscuno e Christian Mantegazza al quarto record in tre giorni che porta a sei il totale della manifestazione. Obbligatorio il minuto di silenzio in ricordo di Nando Pesci, il professore della pallanuoto, che tanto amava allenare i suoi ragazzi e formare le coscienze dei giovani atleti, campioni del futuro.
Pronti via e Giulia Gorlier, quattro ori e due bronzi agli Eyof di Bourgas, griffa i 100 dorso in 1'03"63 vincendo il primo titolo personale. La quattordicenne allenata da Marco Bellino per la RN Torino, bronzo agli Eyof della specialità, migliora di due centesimi il personale fatto il 20 luglio scorso, precedendo Benedetta Scalise (1'04"09) e Arianna Tava (1'04"60). La stessa atleta piemontese si ripete poi nei 200 misti, vinti agli Eyof in 2'20"09: stavolta il personale la porta a sfondare il muro dei 2'20 con 2'19"93 davanti a Giulia Vetrano (un oro in staffetta e tre argenti agli Eyof) che manca la manita ma si consola con un argento da 2'22"95.
Nella categoria ragazzi 14 anni vola Daniele De Matteis (Centro Sportivo Babel) che si impone col personale di 1'00"40, migliorandosi di oltre un secondo (precedente 1'01"54 del 7 giugno scorso). Sotto al personale anche Martino Pavan che nei 100 dorso chiude in 57"69. Il quindicenne della Como Nuoto sfonda abbondantemente il muro dei 58", precedendo Raffaele De Simone (58"19) e Gabriele Brambillaschi (58"30).
Poker per Giulia Vetrano. L’allieva di Marcello Onadi, punta di diamante del Centro Nuoto Nichelino, che nella giornata d’esordio aveva vinto prima il 200 stile libero con 2’03”99 e a distanza di 50 minuti i 1500 stile libero con 16’56”15, ieri gli 800 con una performance convincente avvicinandosi moltissimo al record italiano di categoria che Giulia Salin ha stabilito l’8 agosto di tre anni fa proprio qui a Roma con 8’45”18, oggi completa l'opera con i 400 stile libero. La quattordicenne piemontese che ripercorre le specialità del mito Katie Ledecky, chiude col personale di 4'18"75 migliorandosi di 70 centesimi rispetto al tempo con cui aveva conquistato l'argento agli Eyof lo scorso 21 luglio. Seconda Nicole Santuliana (4'21"63), terza Renata Vigano' (4'22"28).
Nella gara regina ancora due firme importanti. Nei ragazzi 14 anni si ripete dopo i 100 farfalla con record Alfonso Della Morte (Fritz Dennerlein): l'alfiere del rinascente nuoto campano, allenato da Riccardo Siniscalco, già mentore del campione olimpico di Sydney 2000 Massimiliano Rosolino, vince anche i 100 stile libero in 54"26 migliorando il precedente di 55"63 dello scorso anno a Roma. Nella categoria ragazzi vince Davide Dalla Costa, allenato da Michele Dalan a Campodarsego in provincia di Padova, tesserato Team Veneto, con 51"19 ripetendosi dopo il successo nella distanza doppia e migliorandosi rispetto al precedendte di 51"96.
Nei 50 stile libero femminili si fa aprrezzare ancora Marina Cacciapuoti (Olimpic Nuoto Napoli), allenata da Lorenzo Iaccarino, che dopo i 100 stile libero (56”73) raddoppia nella distanza sprint in 26"28 (battuto il personale di 26"41).
Poker anche per l'astro nascente, Luca De Tullio, classe 2003, fratello di Marco quinto nella finale dei 400 stile libero a Gwangju (3’44”36). Dopo i 400 stile libero e i 400 misti, oggi si aggiudica i 200 misti in 2'07"04 e i 1500 stile libero in 15'44"22. Luca, tesserato con lo Sport Progect, che a differenza del fratello, seguito da Stefano Morini al Centro Federale di Ostia, si allena a Bari con Daniele Borace, vince una gara nei misti dall'esito incerto: primo ai 50 farfalla in 26"87, poi al dorso secondo in 33"98 dietro ad Alessandro Montanari (alla fine quarto), ancora secondo a rana e poi con un super 50 stile libero da 29"05 tocca davanti a Federcio Rizzardi (2'08"03). Sul podio sale ancora Christian Mantegazza, milanese del Team Trezzo Sport, allenato da Davide Conconi, al quarto record in tre giorni e secondo odierno nei 200 misti dopo quello in batteria. Il lombardo classe 2005 chiude in 2'08"04, migliora il precedente di 2'08"99 di questa mattina, nonostante un brutta partenza che lo fa toccare ottavo ai 50 farfalla, per poi compiere già nella frazione a dorso la rimonta fino al terzo posto.
Nella classifica generale domina il Circolo Canottieri Aniene: al femminile vince con 579.50 punti, davanti alla Gestisport Coop (373.50) e la RN Torino (306.50), al maschile con 484 punti, davanti a Team Veneto (348.75) e Aurelia Nuoto (298.00).
AL TERMINE DELLA TERZA E ULTIMA GIORNATA DI GARE CLASSIFICA DI ARENA-MOST VALUABLE SWIMMER
RAGAZZE 2 FEMMINE - ZAMBELLI GIULIA - President Bologna - pti 1066 - 200 farfalla
RAGAZZE 1 FEMMINE - BIANCHINO GRAZIA - Piscine San Vincenzo 2 - pti 1015 - 100 farfalla
RAGAZZI 2 MASCHI - DE TULLIO LUCA - Sport Project - pti 991 - 400 misti
RAGAZZI 1 MASCHI - DE SIMONE RAFFAELE - Assonuoto Caserta - pti 998 - 200 dorso
RAGAZZI R14 MASCHI - MANTEGAZZA CHRISTIAN - Team Trezzo Sport - pti 1098 - 400 misti
PREMIAZIONE CAMPIONATO A SQUADRE RAGAZZI. Prima dell'inizio delle finali sono state premiate le prime tre società classificate del campionato nazionale a squadre categoria ragazzi maschi e femmine 2019.
CAMPIONATO A SQUADRE RAGAZZE 2018-19
1. Leosport 12.229
2. RN Torino 11.622
3. Team Veneto 11.582
CAMPIONATO A SQUADRE RAGAZZI 2018-19
1. CC Aniene 11.317
2. Aurelia Nuoto 11.119
3. Team Veneto 10.974
LA SQUADRA PER I MONDIALI JUNIORES. Al termine dei campionati nazionali di categoria, allo Stadio del Nuoto di Roma, è stata comunicata la composizione della squadra nazionale di nuoto che parteciperà ai campionati del mondo juniores a Budapest dal 20 al 25 agosto. Gli azzurri saranno in collegiale al Centro Federale di Ostia dal 13 al 18 agosto, giorno della partenza per l’Ungheria.
Gli atleti convocati sono Helena Biasibetti (Dynamic Sport), Federico Burdisso (Tiro a Volo Nuoto), Stefano Ceccon (Fiamme Oro/Leosport), Costanza Cocconcelli (NC Azzurra 91), Paolo Conte Bonin (Team Veneto), Claudio Antonino Faraci (Tennis Club Match Ball), Erika Francesca Gaetani (Gestisport), Ivan Giovannoni (Tiro a Volo Nuoto), Maria Ginevra Masciopinto (Fimco Sport), Emma Virginia Menicucci (Sisport), Stefano Nicetto (Team Veneto), Mario Nicotra (Team Nuoto Toscana Empoli), Gaia Pesenti (Team Trezzo Nuoto), Benedetta Pilato (Fimco Sport), Giulia Salin (Nuoto Venezia), Chiara Tarantino (Gestisport), Emiliano Tomasi (RN Torino).
Nello staff, con il responsabile delle squadre nazionali giovanili Walter Bolognani, i tecnici Davide Pontarin, Simone Palombi e Alberto Burlina, il medico Andrea Felici e la fisioterapista Paola Moreschi.
Foto Pasquale Mesiano/Diego Montano/Deepbluemedia.eu
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Categoria. Altri due record. Vetrano verso il poker

Le emozioni si ripetono nella seconda giornata dei campionati outdoor ragazzi. Le belle prestazioni e i record rispecchiano nell’acqua dello Stadio del Nuoto. Christian Mantegazza, 14enne che gareggia con quelli più grandi di lui, nuota da record anche la finale A dei 200 rana. Giulia Vetrano, che lunedì aveva vinto 200 e 1500 stile libero, si prende anche gli 800 e mercoledì tenta il poker sui 400. Luca De Tullio, fratello del finalista mondiale Marco, si prende la scena e dopo i 400 misti (lunedì) vince anche i 400 stile libero. Gulia Zambelli, primatista dei 200 farfalla ragazze, vince i suoi 200 senza migliorare il suo primato, salendo al comando della speciale classifica Arena –Most Valuable Swimmer. La staffetta 4x200 ragazze della Leosport stabilisce il record italiano di categoria di club.
Pronti, via e Giulia Vetrano realizza il personalissimo triplete. L’allieva di Marcello Onadi, punta di diamante del Centro Nuoto Nichelino, che nella giornata d’esordio aveva vinto prima il 200 stile libero con 2’03”99 e a distanza di 50 minuti i 1500 stile libero con 16’56”15, si aggiudica anche gli 800 con una performance convincente, continue accelerazioni e ultima vasca in 31”61 per un tempo di 8’47”55 (primato personale) che si avvicina moltissimo al record italiano di categoria che Giulia Salin ha stabilito l’8 agosto di tre anni fa proprio qui a Roma con 8’45”18. Mercoledì Giulia Vetrano ha la possibilità di vincere la quarta gara con i 400 stile libero.
Nei 400 stile libero Luca Di Tullio prova ad emulare il fratello Marco, che nella stessa distanza ai campionati del mondo a Gwangju ha esordito con il quinto posto in finale da 3’44”36. Il 15enne Luca, allenato a Bari da Daniele Borace, tesserato con lo Sport Project, che lunedì aveva vinto i 400 misti (4’26”40) avvicinandosi al record italiano della categoria (4’25”43), vince e convince anche nei 400 stile libero che chiude in 3’57”87 e con otto metri di vantaggio dal secondo Pasquale Angelo Giordano (CC Napoli, 4’02”94). Luca De Tullio è il miglior performer della sua categoria dopo due giornate di gare.
Christian Mantegazza timbra il secondo record in due giorni. Il milanese classe 2005 del Team Trezzo Sport , allenato da Davide Conconi, non sfigura in mezzo ai più grandi, non vince ma sale comunque sul podio e soprattutto, cosa più importante, riscrive i record dei 14enni. Lunedì, secondo classificato nei 400 misti dietro a De Tullio, stabiliva il record nazionale di categoria con 4’29”34, oggi pomeriggio è terzo nei 200 rana con 2’21”18 e cancella anche il precedente primato che apparteneva a Christian Ponga (2’21”98 del 26 luglio 2013 a Roma). Finale vinta da Andrea Vannucchi (Azzurra Nuoto Prato) con 2’10”09.
Nei suoi 200 farfalla Giulia Zambelli, anche lei purosangue, figlia di Roberto, dorsista e nazionale giovanile e Federica Santi, ex nuotatrice, si riprende la scena, dopo averla in parte ceduta lunedì all’altra figlia d’arte Virginia Consiglio nei 100 farfalla. Giulia, che compirà 14 anni il 29 settembre, allenata da Riccardo Lanozzi alla President Bologna, si aggiudica la finale A dalla corsia 3 in 2’14”01, non molto lontana dal record che aveva stabilito il 31 maggio a Riccione (2’13”38). Apre con 30”04 i primi 50 metri, vira 1’03”48 a metà gara ed ai 150 metri passa in 1’38”32. Venticinque minuti dopo partecipa alla finale dei 100 stile libero classificandosi quinta con 57”94 nella gara vinta da Marina Cacciapuoti (Olimpic Nuoto Napoli) con 56”73, davanti a Matilde Biagiotti (Fiorentina Nuoto Club, 57”81) che lunedì aveva vinto i 100 rana (1’10”79).
Il secondo record di giornata arriva in staffetta. Ci pensano le ragazze della Leosport nella 4x200 stile libero: Lucia Scartozzoni 2’05”60, Serena Marchetto 2’10”45, Nicole Santuliana 2’04”77 e Rita Cerveglieri 2’08”72. Con 8’29”54 fissano il record italiano ragazze di club migliorando il precedente di 8’33”07 che apparteneva alla stessa società, stabilito l’8 agosto dello scorso anno.
In chiusura di programma si fa apprezzare Simone Dutto, già due anni di Comen alle spalle e l’esordio quest’anno agli Eyof, allenato da Marco Briatore al CSR Granda, che vince i 200 farfalla con 2’03”29. Mercoledì 7 agosto, nella giornata conclusiva (batterie alle 9 e finali dalle 15.45), sono attese le convocazioni per i campionati mondiali junior, in programma a Budapest dal 20 al 25 agosto.
ARENA-MOST VALUABLE SWIMMER. Classifica provvisoria al termine della seconda giornata
RAGAZZE 2
ZAMBELLI GIULIA (President Bologna) 1066 - 200 farfalla
RAGAZZE 1
BIANCHINO GRAZIA (Piscine San Vincenzo 2) 1015 - 100 farfalla
RAGAZZI 2
DE TULLIO LUCA (Sport Project) 991 - 400 misti
RAGAZZI 1
DE SIMONE RAFFAELE (Assonuoto Caserta) 998 - 200 dorso
RAGAZZI 14
MANTEGAZZA CHRISTIAN (Team Trezzo Sport) 1098 - 400 misti
PREMIAZIONE NAZIONALE MEDITERRANEAN CUP. Prima delle finali sono stati premiati gli atleti e lo staff che hanno partecipato alla Medieterranean Cup, ex Coppa Comen, a Bourgas in Bulgaria dal 21 al 23 giugno.
CACCIAPUOTI MARINA (OLIMPIC NAPOLI)
PEPE PUGLIESE BENEDETTA (PISCINE S. VINCENZO 2)
GORLIER GIADA (RN TORINO)
CONSIGLIO VIRGINIA (ANDREA DORIA)
ZAMBELLI GIULIA (PRESIDENT BOLOGNA)
SANTULIANA NICOLE (LEOSPORT)
BIANCHINO GRAZIA (PISCINE S. VINCENZO 2)
RADWAN DANA CATERINA (GESTISPORT)
SCALISE BENEDETTA (STELLE MARINE)
VETRANO GIULIA (CN NICHELINO)
BIAGIOTTI MATILDE (FLORENTIA NUOTO CLUB)
AMATI SOFIA (G. SPORT VILLAGE)
UBERTI ALIC (GAM TEAM)
OPPIOLI MATTEO (GENS AQUATICA RSM)
MARTELLI SAMUELE (H. SPORT FIRENZE)
DE SIMONE RAFFAELE (AN CASERTA)
GALLINA GIOVANNI (ZEUS LAB MONTEBELLUNA)
DENTICO CHRISTIAN (CUS BARI)
SABATTANI ALEX (IMOLANUOTO)
NANETTI ETTORE (GYMNASIUM)
BETTI MATTEO (N. LIVORNO)
DE PAOLIS DAVIDE (GESTISPORT)
RINALDI FILIPPO (GENOVA NUOTO)
FERRI RICCARDO (SN GROSSETO)
MONTANARI ALESSANDRO (SWIM PRO SS9)
ROSI PIETRO (COOPERNUOTO)
Nello staff, insieme al direttore tecnico responsabile delle squadre giovanili Walter Bolognani, i tecnici Davide Pontarin, Marco Bellino e Lorenzo Iaccarino e il medico Andrea Felici.
IL MEDAGLIERE AZZURRO A BOURGAS 2019
ORO - 13
4x100 stile libero Matteo Oppioli, Christian Dentico, Ettore Nanetti, Giovanni Gallina 3'29"45
50 stile libero Marina Cacciapuoti 26"75
100 stile libero Marina Cacciapuoti 57"76
100 dorso Benedetta Scalise 1'03"24
100 rana Matilde Biagiotti 1'11"56
100 farfalla Giulia Zambelli 1'01"69
200 misti Giada Gorlier 2'20"09
4x100 stile libero Giada Gorlier, Matilde Biagiotti, Giulia Zambelli, Marina Cacciapuoti 3'53"87
4x200 stile libero Nicole Santuliana, Giulia Vetrano, Giada Gorlier, Alice Uberti 8'29"34
4x100 mista Benedetta Scalise, Matilde Biagiotti, Giulia Zambelli, Marina Cacciapuoti 4'15"14
4x100 stile libero mixed Matteo Oppioli, Giovanni Gallina, Giulia Zambelli, Marina Cacciapuot 3'40"36
4x50 mista mixed Davide De Paolis, Alex Sabattani, Virginia Consiglio, Marina Cacciapuoti 1'50"78
4x50 stile libero Christian Dentico, Matteo Oppioli, Giada Gorlier, Marina Cacciapuoti 1'40"33
ARGENTO - 7
200 farfalla Filippo Rinaldi 2'06"44
200 misti Alessandro Montanari 2'07"54
4x200 stile libero Giovanni Gallina, Matteo Oppioli, Ettore Nanetti, Filippo Rinaldi 7'40"91
200 stile libero Giuliano Vetrano 2'05"76
400 stile libero Giulia Vetrano 4'19"55
800 stile libero Giulia Vetrano 8'59"05
200 farfalla Giulia Zambelli 2'15"03
BRONZO - 11
50 stile libero Christian Dentico 23"56
100 farfalla Ettore Nanetti 55"90
200 farfalla Ettore Nanetti 2'06"60
50 stile libero Giada Gorlier 27"14
100 stile libero Matilde Biagiotti 59"01
200 stile libero Nicole Santuliana 2'06"39
100 dorso Giada Gorlier 1'03"89
100 rana Sofia Amati 1'13"91
200 rana Benedetta Pepe Pugliesi 2'36"74
100 farfalla Virginia Consiglio 1'02"42
Foto Pasquale Mesiano/Diego Montano/Deepbluemedia.eu
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Categoria. Deplano boom, Simo standing ovation

Seconda giornata di gare allo Stadio del Nuoto di Roma, sede dei campionati di categoria. La prima sessione in programma fino al 4 agosto, è dedicata ai cadetti, juniores e seniores. In acqua 1096 atleti (561 maschi e 535 femmine) in rappresentanza di 259 società, per un totale di 2600 presenze gara e 214 staffetta. Seguono i vincitori delle batterie del mattino. Finali alle 16.30. Grare in streaming sul sito della federnuoto.
Attesissima sale sul blocco numero 4 alle 19.10 la pupona Simona Quadarella. A quattro giorni dal rientro in Italia, la campionessa mondiale dei 1500 stile libero di Gwangju, gareggia nei 400 stile libero, dove ha titolo europeo e seconda prestazione italiana all time nonchè primato in tessuto in 4'03"35. La ventunenne romana allenata da Christian Minotti chiude la sua ultima fatica in 4'07"72 comodamente davanti a Giorgia Romei (4'09"30) e Martina Rita Caramignoli terza 4'09"34, personale limato di oltre un secondo dopo tre anni. L'iridata e argento negli 800 stile libero a Gwangju, che lo scorso anno fece il triplete a Glasgow vincendo 400, 800 e 1500, esprime ancora la sua incredulità per i grandi risultati ottenuti in Corea: "E' bellissimo ritornare a casa perchè avrei dovuto gareggiare in Coppa del mondo e non ne avevo voglia - dichiara la romana di Fiamme Rosse e Circolo Canottieri Aniene che vive ed abita ad Ottavia - ancora non ho realizzato quello che ho fatto a Gwangju, mi devo abituare a tutto questo calore. La cosa più bella è stata la festa a sorpresa che mi hanno organizzato i miei compagni di squadra. Oggi mi sentivo pesante ma devo ancora nuotare per una settimana poi partirò per le vacanze il 14 agosto. Forse faccio in tempo per vedere Roma-Real Madrid l'11 agosto, mi piacerebbe andare all'Olimpico".
Luca Dotto regola la concorrenza nei 50 stile libero, dove fu argento mondiale a Shanghai 2011. Il Carabiniere veneto, campione europeo dei 100 stile libero a Londra 2016, rende omaggio al vice brigadiere Cerciello col fiocco nero sul braccio chiudendo in 22"14. Chi stupisce invece è Leonardo Deplano, ventenne velocista tesserato della Esseci Nuoto di Calenzano e allenato da Sandra Michelini. Nella categoria cadetti il toscano, che due anni fa vinse gli eurojuniores e fu bronzo mondiale junior ad Indianapolis, nuota il quarto all time italiano vincendo in 21"85 (migliorando il personale di 21 centesimi) davanti ad Alberto Razzetti (22"83) e Nicola Gasparotto (22"91). Davanti a lui solo il primatista italiano Andrea Vergani (21"37), Marco Orsi (21"64) e Luca Dotto (21"84). Resiste il record cadetti 21"82 che Marco Orsi nuotò col gommato nel 2009 a Roma.
Apre la sessione pomeridiana la vittoria nei 50 farfalla di Elena Di Liddo reduce dal mondiale di Gwangju dove ha colto due quarti posti sui 100 farfalla e nella 4x100 mista. La 25enne di Bisceglie che si allena col tecnico Raffaele Girardi, autrice del record italiano dei 100 in 57"04 in semifinale iridata, vince la gara sprint dei 50 che in Corea la videro protagonista fino alle semifinali col personale di 26"03. Qui al Foro Italico il tocco è comodo in 26"23 davanti alla primatista italiana Silvia Di Pietro (26"55) e alla millenials Tania Quaglieri (26"64). "La forma è ancora buona e questa è la mia ultima gara prima delle vacanze - racconta l'atleta tesserata per Carabinieri e CC Aniene - a Gwangju ho raggiunto la consapevolezza di essere tra le prime al mondo. L'anno prossimo dovrò consolidare questa posizione per cercare di migliorarmi in vista delle Olimpiadi". La gara maschile va invece a Daniele D'Angelo ventiquattrenne di Marina Militare e Aniene che tocca in 23"77, davanti a Giulio Brugnoni (23"87) e Giovanni Izzo (23"89). Nei 200 dorso femminili la firma importante di Carlotta Zofkova. La ventiseienne romagnola di Lugo che si allena col gruppo di Verona di Matteo Giunta e che vinse il bronzo europeo nei 100 dorso a Glasgow, prende il titolo in 2'13"20, davanti a Giulia Ramatelli 2'14"21 e la poliedrica Alessia Polieri, un argento e due bronzi europei in corta, che tocca in 2'15"35. Nella gara maschile la spunta il romano Christopher Ciccarese che tocca in 1'58"87 davanti al primatista italiano Matteo Restivo, bronzo europeo lo scorso anno a Glasgow e semifinalista ai mondiali di Gwangju, che paga 8 centesimi dall'atleta di Fiamme Oro e Aniene. Nei 100 stile libero donne invece si impone col personale Paola Biagioli che si migliora dopo quattro anni di quattro centesimi toccando in 55"46. Dietro di lei Giulia Spaziani in 56"14 e Agalia Pezzato (56"58).
Da segnalare la sedicenne Chiara Tarantino che nuota per la Gestisport che vince nella categoria juniores in 55"60, migliorandosi di un secondo rispetto al personale.
Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle / Insubrika) vince i 100 rana in 1'07"63. La quasi 22enne varesina di Busto Arsizio, allenata dal tecnico federale Gianni Leoni, ottava nella finale iridata a Gwangju dietro la compagna Martina Carraro di bronzo, lo scorso 22 luglio nuotò il suo migliore in 1'06"39 (record italiano poi battuto dalla Carraro in finale di tre centesimi) nello swim off con la belga Lecluyse in semifinale. Il doppio bronzo europeo di Berlino nel 2014 tocca davanti ad Anna Pirovano (1'08"58) e Ilaria Scarcella (1'08"91). Passata dai Ragazzi agli Juniores bel balzo della altoatesina Julia Berger (SportClub Meran) che toglie 54 centesimi dal personale e vince la sua categoria nei 100 rana in 1'10"46.
Si prende i 400 stile libero Matteo Ciampi. Il ventitrenne di Latina che si allena con Stefano Franceschi a Livorno, bronzo europeo in staffetta e che ha portato la 4x200 sl in finale a Gwangju (staffetta poi quarta), chiude in 3'51"23 davanti a Fabio Lombini (3'52"71) e Alessio Proietti Colonna (3'53"35). Nella Categoria Cadetti si impone a quattro decimi dal personale Matteo Lamberti. Il ventenne lombardo allenato dal padre campione del mondo Giorgio e dalla madre Tanya Vannini alla GAM Team Brescia, chiude in 3'53"55.
Deplano sul podio dei 50 stile libero
RICORDO. Un fiocco nero tracciato con pennarello indelebile sulla pelle: è il ricordo che gli atleti della Sezione Nuoto del Centro Sportivo Carabinieri, ai Campionati Italiani di categoria di nuoto al Foro italico di Roma, stanno tributando in memoria del V. Brig. Mario Cerciello Rega. Foto Pino Fama
LE PROSSIME PREMIAZIONI. Lunedì 5 agosto è prevista la premiazione della squadra Nazionale che ha preso parte agli Eyof, martedì 6 agosto a quella della Mediterranean Cup e mercoledì 7 agosto la premiazione del campionato a squadre ragazzi. Sono previste tutte prima dell’inizio delle finali: lunedì a martedì alle 17, mercoledì alle 15.45.
AL TERMINE DELLA SECONDA GIORNATA DI GARE RISULTANO AL COMANDO DELLA CLASSIFICA PROVVISORIA DI ARENA-MOST VALUABLE SWIMMER
CADETTI FEMMINE - COCCONCELLI CON PUNTI 950 NEI 50 SL
JUNIORES 2 FEMMINE - TARANTINO CON PUNTI 984 NEI 100 SL
JUNIORES 1 FEMMINE - FONTANA CON PUNTI 1027 NEI 200 DORSO
CADETTI MASCHI - DEPLANO CON PUNTI 1048 NEI 50 SL
UNIORES 2 MASCHI - FARACI CON PUNTI 968 NEI 100 FA
JUNIORES 1 MASCHI - GIOVANNONI CON PUNTI 972 NEI 800 SL
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Categoria. Gli azzurri di Gwangju sfilano al Foro Italico

Dopo il Trofeo Sette Colli riprende lo spettacolo allo Stadio del Nuoto di Roma. I 200 stile libero “coreani” accendono la prima giornata e mettono in moto i campionati nazionali outdoor di categoria. Nella finale dei senior ci sono ben quattro azzurri di Gwangju tra i protagonisti. Dalla corsia quattro vince Stefano Ballo, neoprimatista italiano con la 4x200 ai mondiali, quarta per tre centesimi in una finale superveloce dove l’Italia riscrive il record nazionale in 7’02”01, insieme a Filippo Megli, Gabriele Detti e Stefano Di Cola. Il 26enne, tesserato per gli Amici Nuoto FFVV Modena e allenato da Andrea Sabino, vince con il primato personale di 1’47”80. Secondo Filippo Megli (Carabinieri/Florentia) con 1’47”94, terzo Matteo Ciampi (Esercito/Nuoto Livorno) con 1’48”75 e decimo Alessandro Bori (Fiamme Gialle/In Sport Rane Rosse) con 1’51”49.
Sempre nei 200 stile libero, ma tra i cadetti, il classe 2000 Marco De Tullio, quinto nella finale dei 400 stile libero a Gwangju (3’44”36) dove Gabriele Detti ha conquistato la medaglia di bronzo (3’43”23), 19 anni da compiere il 21 settembre, tesserato con Fiamme Oro e Sport Projet e allenato dal tecnico federale Stefano Morini al centro federale di Ostia, vince con il personale di 1’48”00. Nella stessa gara c’è Matteo Lamberti, allenato dal padre Giorgio e dalla madre Tanya Vannini alla GAM Team Brescia, che chiude quinto con 1’51”12. Duecento cari a papà Giorgio che divenne campione del mondo a Perth 1991 (1’47”27) e che detiene tuttora il record italiano di categoria cadetti con 1’46”69 stabilito a Bonn il 15 agosto 1989 (allora record del mondo). In chiusura di giornata Marco De Tullio vince anche gli 800 stile libero con 7’52”12. E negli 800 stile libero senior Domenico Acerenza, che ai mondiali in Corea del Sud, al pari di Gregorio Paltrinieri e Giulia Gabbrielleschi si è diviso tra gare di lunga distanza e gare in piscina, vince con 7’58”32 e conclude al meglio la propria stagione. Il vice campione del mondo nella rada dell'Expo Ocean Park con la staffetta mixed 4x125 insieme a Paltrinieri, Rachele Bruni e Gabbrielleschi, tesserato con Fiamme Oro e Canottieri Napoli e allenato dal tecnico federale Stefano Morini, saluta tutti e da domani è in vacanza.
L’azzurro Alberto Razzetti, che ha rappresentato l’Italia alle Universiadi di nuoto a Napoli, s'impone nei 100 farfalla cadetti. L’atleta di Fiamme Gialle e Genova Nuoto, allenato da Davide Ambrosi, con 52”17 stampa la sesta prestazione italiana di sempre. Supera in classifica il 52”29 di Giacomo Carini (Riccione il 5 aprile 2017) e ha davanti il 52”14 che Joseph Davide Natullo nuotava l’11 agosto 2009 a Roma col gommato.
Discreta prestazione di Carlotta Zokfkova, tesserata con Carabinieri e Imolanuoto e allenata dal tecnico federale Matteo Giunta, nei 100 dorso. L’azzurra, terza agli Europei di Glasgow 2018 con 59”61, al rientro da una stagione sfortunata e condizionata dagli infortuni, vince tra le senior con 1’00”55, precedendo Silvia Scalia (Fiamme Gialle/Aniene), seconda con 1’01”32, titolare in questa gara ai mondiali di Gwangju insieme a Margherita Panziera.
Successo e qualificazione ai campionati del mondo juniores, in programma a Budapest dal 20 al 25 agosto, per Ivan Giovannoni (Tiro a Volo Nuoto) che vince gli 800 stile libero della sua categoria con 7’59”08. Il tempo limite richiesto per la qualificazione è di 8’00”.
BENTORNATI. Direttamente dalla Nambu University Municipal Aquatics Center di Gwangju allo Stadio del Nuoto di Roma. Sono molti gli azzurri del mondiale in Corea del Sud presenti ai campionati nazionali di categoria. Oggi in finale Simone Sabbioni (Esercito/Swim Pro SS9) terzo nei 100 dorso senior con 54”92, Silvia Scalia, Stefano Ballo, Filippo Megli, Matteo Ciampi e Alessandro Bori nei 200 stile libero senior e Marco De nei 200 e 800 stile libero cadetti, Giulia Gabbrielleschi seconda negli 800 stile libero senior con 8’37”72 e Domenico Acerenza.
FIGLI D’ARTE. Insieme a Matteo Lamberti (GAM Team Brescia), figlio di Giorgio, campione del mondo dei 200 stile libero a Perth ’91, primo azzurro nella storia del nuoto maschile a vincere una medaglia d’oro ai mondiali, tre volte campione d’Europa e sei medaglie d’oro ai Giochi del Mediterraneo, inserito nella hall of fame internazionale nel 2004, sono allo Stadio del Nuoto Andrea Abbio (CSR Granda), figlio del cestista azzurro Alessandro detto “Picchio” che vent’anni fa a Parigi vinceva il titolo di campione d’Europa con la Nazionale di basket, che nella finale dei 100 dorso junior è ottavo con 58”67, e Ludovico Viberti (CN Torino), figlio del giornalista de La Stampa Giorgio, che negli 50 rana junior si classifica settimo con 29”40. Ludovico Blu Art non è l’unico a nuotare in famiglia Viberti: con lui anche la sorella Eleonora (14 anni) che sarà in acqua il 6 agosto nei 200 rana per la categoria ragazze e il fratellino Federico (11 anni proprio oggi, auguri) esordiente che predilige dorso e misti.
IN MEMORIA DI MARIO CERCIELLO REGA. Gli atleti del Centro Sportivo Carabinieri nuotano con un fiocco nero disegnato sul deltoide in memoria del vice brigadiere Mario Cerciello Rega ucciso a Roma nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 luglio.
ARENA-MOST VALUABLE SWIMMER. Classifiche provvisorie al termine della prima giornata di gare.
CADETTI FEMMINE: COCCONCELLI CON 950 NEI 50 SL
JUNIORES 2 FEMMINE: CRISPINO CON 976 NEI 200 FARFALLA
JUNIORES 1 FEMMINE: IOTCU CON 1012 NEI 200 FARFALLA
CADETTI MASCHI: RAZZETTI CON 1014 NEI 100 FARFALLA
JUNIORES 2 MASCHI: FARACI CON 968 NEI 100 FARAFALLA
JUNIORES 1 MASCHI: GIOVANNONI CON 972 NEGLI 800 SL
Foto Diego Montano/Pasquale Mesiano/Deepbluemedia.eu
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Mondiali. Argento Quadarella. Panziera 4^. Pilato e Carraro avanti

Quasi sfiora l'impresa Simona Quadarella che conquista un meraviglioso argento negli 800 stile libero tenendo testa alla campionessa di tutto Katie Ledecky, che s'impone in 8'13"58 (2'00"19, 4'04"90, 6'10"99) contro 8'14"99 (2'01"33, 4'05"38, 6'10"15). Ovviamente record italiano, 1"46 più basso del precedente nuotato per il titolo continentale a Glasgow che ha reso la 20enne romana reginetta d'Europa e del mezzofondo (tris 400-800-1500).
La campionessa mondiale dei 1500 (già bronzo a Budapest due anni fa) sfodera una prestazione ricca di consapevolezza e determinazione; attacca senza paura e supera la 22enne americana imbattuta sulla distanza dalle Olimpiadi del 2012 ai 450 metri (4'36"33 contro 4'36"42 con una vasca da 30"95 contro 31"52). L'azzurra, tesserata per Fiamme Rosse e Circolo Canottieri Aniene, difende il primo posto fino ai 750 metri (7'44"21 contro 7'44"39) cedendo centesimi importanti in virata e recuperando in nuotata. Però negli ultimi 50 viene staccata inesorabilmente (29"19! contro 30"78).
"Fosse stato un altro tipo di gara mi sarei accontentata di più. Avere assaporato l'oro in questo modo e non essere riuscita a prenderlo lascia amarezza, diciamo che ci ho creduto tantissimo - racconta l'azzurra allenata da Christian Minotti - C'è un po' di rammarico per il risultato, ma non per la prestazione. Ho dato l'anima. Ho dato tutto. Non ne avevo più. Siamo al top. Mi sembra assurdo di aver tenuto testa ad un'atleta del genere. Magari non era al massimo della forma. Però essere stata lì, davanti, è stato emozionante. Pensavo fosse imbattibile, invece no. Qui ho avuto la consapevolezza che posso batterla e mi deve aiutare la prossima stagione per arrivare alle Olimpiadi credendoci ancora di più".
Al terzo posto, mai in gara per i primi due, l'australiana Ariarne Titmus, che ha sconfito Ledecky nei 400 e perso da Federica Pellegrini nei 200. La 18enne della Tasmania copre la distanza in 8'15"70 (4'07"75). La vice campionessa mondiale dei 1500, la tedesca Sarah Kohler è quarta in 8'16"43; la statunitense Leah Smith - bronzo in carica - quinta in 8'17"10.
Con questa medaglia Simona Quadarella diventa la terza atleta italiana plurimedagliata nella stessa rassegna iridata dopo Novella Calligaris - oro negli 800, bronzo nei 400 stile libero e nei 400 misti a Belgrado nel 1973 - e Federica Pellegrini, autrice delle doppiette d'oro nei 200 e 400 stile libero a Roma 2009 e Shanghai 2011.
200 DORSO DEL RAMMARICO. La medaglia sfuma per 5 centesimi. Margherita Panziera è quarta nella finale dei 200 dorso in 2'06"67 (passaggio ai 100 in 1'02"08) alle spalle della canadese Kylie Masse che chiude in 2'06"62 (1'01"20) il podio completato dalla campionessa statunitense Regan Smith che domina in 2'03"69 (59"45), seguita dall'australiana Kaylee McKeown in 2'06"26 (1'01"20). Che la 17enne del Minnesota Smith fosse fuori portata per tutte si era capito dopo il record del mondo stampato in semifinale in 2'03"35 (passaggio 1'00"37) ed era anche presumibile che per salire sul podio sarebbe stato necessario avvicinare il record italiano di 2'05"72 che la campionessa europea aveva stabilito il 6 aprile scorso agli assoluti di Riccione. Purtroppo non ci è riuscita e resta rammarico perché sarebbe bastato nuotare il crono delle semifinali per la medaglia ex aequo con la nordamericana campionessa dei 100. Forse è stato determinante il passaggio meno brillante (1'01"74 contro 1'02"08). "Probabilmente ero un po' troppo tesa. Sono partita col freno a mano per paura di non averne dopo - spiega la 23enne trevigiana di Montebelluna allenata a Roma da Gianluca Belfiore - Avrei dovuto scendere il passaggio almeno di otto decimi e sarebbe venuta fuori un'altra gara. Forse sono stata condizionata da Katinka (l'ungherese Hosszu, vice campionessa olimpica e bronzo mondiale, che ha vinto il quarto oro consecutivo nei 200 misti), che pensavo passasse più forte (1'02"99, poi ottava in 2'10"08). Perdo la medaglia per cinque centesimi. Brucia. Ci sono rimasta male. La medaglia era alla portata. Purtroppo ho sbagliato gara - prosegue l'azzurra tesserata per Fiamme Oro e CC Aniene - Adesso devo resettare. Restare concentrata perché domenica c'è la staffetta e poi si penserà alla stagione olimpica con questa esperienza in più".
PELLEGRINI A DUE 100 DAL SIPARIO MONDIALE. La staffetta mixed mista non si migliora e finisce ottava in 3'25"58, 52 centesimi oltre il tempo delle qualificazioni con vista sul primato nazionale di 3'24"55 con cui conquistò l'argento europeo a Londra, nel 2016. Manuel Frigo apre in 48"80 (+0"05) e il campione europeo Alessandro Miressi prosegue in 48"27 (-0"12); Ilaria Bianchi eguaglia il tempo delle batterie in 54"81 (+0"01), mentre Federica Pellegrini lascia in vasca 58 centesimi (53"70 contro 53"12) anche perché gli avversari erano troppo lontani (la giapponese Aya Sato era passata con 1"04 di vantaggio). Si confermano campioni gli Stati Uniti di Caeleb Dressel col record del mondo di 3'19"40, seguiti dall'Australia col record oceanico in 3'19"97 e dalla Francia campione d'Europa in 3'25"58.
"Mi aspettavo qualcosa in più - esordisce Frigo (Team Veneto) - Però l'attesa sul blocco troppo lunga non mi ha aiutato". "In questo mondiale non mi è entrato un cento - dice Miressi (Fiamme Oro / CN Torino) - Peraltro siamo anche verso la fine quindi siamo tutti stanchi, soprattutto mentalmente". "Sono contenta che mi abbiano considerata per questa staffetta e che, malgrado abbia staccato due decimi in ritardo rispetto a stamattina, ho ottenuto lo stesso tempo - racconta Bianchi (Fiamme Azzurre / Azzurra 91) - Il 100 stile libero non lo nuoto praticamente mai e non era scontato che nuotassi un buon tempo due volte. "E' stata una staffetta su cui bisogna lavorare - dichiara Pellegrini (CC Aniene) - Non siamo contenti del risultato, ma non ci saremmo giocati nulla neanche col record italiano. Bisogna proprio andare più veloci in tutte le frazioni. Abbiamo sempre avuto la velocità maschile forte, quindi è una staffetta che può fare bene. Mi mancano ancora due da cento, sperando di qualificarci alla finale con la staffetta mista, per chiudere coi mondiali".
50 RANA DI PREMESSE E PROMESSE. Benedetta Pilato e Martina Carraro si qualificano alla finale dei 50 rana rispettivamente col terzo tempo di 30"17 e col quarto e primato personale di 30"23. Avanti a loro le esperte e favorite: la 22enne statunitense Lilly King (campionessa in carica e primatista mondiale in 29"40, nonché iridata e olimpica nei 100) in 29"84 e la 27enne russa Yuliya Efimova (vice campionessa mondiale e campionessa europea, sul podio iridato della specialità dal 2009 e a Gwangju già oro nei 200 e argento nei 100) in 30"12. Poi c'è la 30enne giamaicana Alia Atkinson (vice campionessa mondiale a Kazan nel 2015), quinta in 30"61.
"Sapevo che sarebbe stato difficile migliorare il tempo delle batterie perché mi sono accorta di nuotare meglio di mattina. Però va bene così - racconta Pilato, 14enne tarantina allenata da Vito D'Onghia per la Fimco Sport - Sono entrata col terzo tempo, Martina col quarto. Considero King ed Efimova di un altro livello. Gareggiare con tutto questo pubblico, con campionesse più grandi di me è da stimolo e trasmette tantissima adrenalina ed emozioni molto forti. Sarà sicuramente una bella finale perché qui è bello tutto. Però è anche il mio primo mondiale, la mia prima finale iridata quindi sarà ancora più bello", conclude la campionessa europea juniores che in batteria ha infranto il muro dei 30 secondi portando il record italiano sul 29"98, 15 centesimi meglio di quello precedente che aveva stabilito al Sette Colli il 22 giugno scorso.
Soddisfatta anche Carraro. "Sono molto contenta perché nel 50 non è facile migliorarsi ogni turno di gara - sottolinea la 26enne genovese, già bronzo nei 100, che in batteria aveva abbassato sul 30"23 il personale da 30"38 - Mi sto divertendo molto in questo mondiale. Sembra facile quando arrivano i risultati, ma prima no. Mi diverte stare in questo ambiente. Mi piace essere tra le prime, giocarmela. E' proprio una figata - continua la ranista di Fiamme Azzurre e Azzurra 91, allenata dal 2018 dal tecnico Cesare Casella a Imola insieme al compagno Fabio Scozzoli, prima ranista italiana su un podio mondiale - Sicuramente la presenza di Benedetta è uno stimolo, ma per me è un'avversaria come un'altra. Anche con Arianna Castiglioni. Siamo italiane, ci conosciamo e fa sempre piacere quando vi è un risultato positivo di una compagna, però in vasca siamo avversarie. Sarà una finale combattuta e aperta. Secondo me chi ripeterà questi tempi andrà sul podio", conclude l'azzurra che proprio a Gwangju conquistò il bronzo nei 50 rana alle Universiadi del 2015 prima di esplodere la scorsa stagione con l'argento ai Giochi del Mediterraneo e il bronzo ai mondiali in vasca corta nella breve distanza diventando, peraltro, la prima italiana a nuotarla sotto i 30 secondi (29"59).
APETTANDO PALTRINIERI. Il re è tornato. Nelle batterie firma il primo tempo dei 1500 stile libero in 1'45"80 (1'57"08 ai 200, 3'55"67 ai 400, 7'50"97 agli 800, 11'48"16 ai 1200) avanti al campione europeo e vincitore della 10 chilometri Florian Wellbrock (14'47"52) e all'ucraino vice campione del mondo e d'Europa Mykhailo Romanchuk (14'47"54), che vince la penultima batteria davanti a Domenico Acerenza, sesto in 14'52"03. Quarto tempo per il danese Alexander Norgaard (14'47"75), quinto per il norvegese Henrik Christiansen (14'50"28), argento negli 800 dietro a Paltrinieri e avanti al francese David Aubry (14'53"38).
Il 24enne di Carpi - allenato al centro federale di Ostia dal tecnico Stefano Morini insieme a Gabriele Detti (bronzo uscente) e a Domenico Acerenza - mira al terzo oro consecutivo sulla distanza e a diventare il primo nuotatore italiano della storia a firmare una doppietta iridata nella stessa edizione. "La batteria è andata abbastanza bene - racconta l'azzurro, d'argento nella 4x1250 metri a Yeosu insieme ad Acerenza, Rachele Bruni e Giulia Gabbrielleschi e sesto nella 10 chilometri con qualificazione olimpica - Ho nuotato con buone sensazioni. Non ho voluto tirare troppo, non ho voluto strafare. Ho gestito. Domenica sarà un'altra gara. Romachuk e Wellbrock mi sembrano già più in forma rispetto agli 800. Ne avrò uno da una parte e uno dall'altra. Proverò a fare la mia gara e a controllarli", conclude il campione olimpico, bimondiale e trieuropeo fino al 2016, che ha ceduto lo scettro continentale l'estate scorsa perché malmesso da un'influenza intestinale, e che tre giorni fa ha vinto per la prima volta gli 800 mondiali (dopo l'argento a Kazan 2015 e il bronzo a Budapest 2017) col record europeo di 7'39"27 (1'53"36, 3'48"92, 5'43"69).
Potrebbe essere la finale più veloce della storia col primatista europeo Paltrinieri, autore della seconda prestazione all time in 14'34"04 (2016), Wellbrock e Romanchuk che detengono personali da 14'36"15 e 14'36"88. Mancherà il cinese Sun Yang (oro tra le polemiche nei 200 e 400, solo sesto negli 800), che detiene il primato mondiale in 14'31"02 dal 2012 e non è iscritto. Tra loro, in veste di rookie, Acerenza, alla prima finale mondiale. "Mi sentivo molto bene in acqua. Non vedevo l'ora di gareggiare dopo aver visto i miei compagni andare forte - asserisce il 24enne potentino di Fiamme Oro e CC Napoli, quinto nella 5 chilometri e d'argento con la staffetta 4x1250 - Ho accelerato un po' l'ultimo 50 perché non volevo farmi mettere la mano davanti dagli altri perché ogni posizione è importante per accedere alla finale. Ho sfiorato il personale e proverò a migliorarlo. E' stato difficile mantenere la condizione per tutti questi giorni, ma sembra che ci sia riuscito".
IL MONDIALE PIU' VINCENTE DELLA STORIA. Con l'argento di Simona Quadarella l'Italia ottiene il miglior risultato della sua storia ai campionati mondiali di nuoto. Peraltro mai cinque atleti diversi erano saliti sul podio iridato in gare individuali. Il riferimento da battere era la rassegna di Budapest di due anni fa con gli ori di Gabriele Detti negli 800 stile libero, Federica Pellegrini nei 200 stile libero, Gregorio Paltrinieri nei 1500 e i bronzi di Detti nei 400 stile libero, Paltrinieri negli 800 e Quadarella nei 1500. Domenica il nuoto italiano sarà protagonista in finale sicuramente con Paltrinieri e Domenico Acerenza nei 1500 e con Pilato e Carraro nei 50 rana in attesa delle batterie dei 400 misti con Ilaria Cusinato e delle staffette miste.
Risultati semifinali e FINALI
50 FARFALLA F - nessun'azzurra qualificata
1. Sara Sjoestroem (Swe) 25"02
2. Ranomi Kromowidjojo (Ned) 25"35
3. Farida Osman (Egy) 25"47
50 STILE LIBERO M - nessun azzurro qualificato
1. Caeleb Dressel (Usa) 21"04
2. Bruno Fratus (Bra) e Kristian Gkolomeev (Gre) 21"45
50 sl F - nessun'azzurra qualificata
1. Sara Sjoestroem (Swe) 24"05
50 rana F
RI 29"98 di Benedetta Pilato in batteria
prec. RI 30"13 di Benedetta Pilato il 22 giugno 2019 al Sette Colli di Roma
1. Lilly King (Usa) 29"84
2. Yuliya Efimova (Rus) 30"12
3. Benedetta Pilato 30"17 qualificata alla finale
4. Martina Carraro 30"23 pp (prec. pp 30"38 in batteria; prec. pp 30"45 il 6/4/2019) qualificata alla finale
5. Alia Atkinson (Jam) 30"61
100 FARFALLA M
1. Caeleb Dressel (Usa) 49"66
2. Andrei Minakov (Rus) 50"83
3. Chad le Clos (Rsa) 51"16
200 DORSO F
RI 2'05"72 di Margherita Panziera il 6 aprile 2019 agli assoluti di Riccione
1. Regan Smith (Usa) 2'03"69
2. Kaylee McKeown (Aus) 2'06"26
3. Kylie Masse (Can) 2'06"62
4. Margherita Panziera 2'06"67
50 dorso M
RI 24"65 di Nicolò Bonacchi il 12 aprile 2014 agli assoluti di Riccione
1. Kliment Kolesnikov (Rus) 24"35
14. Simone Sabbioni 25"06 (pp 24"97 il 21/6/2019) eliminato
800 STILE LIBERO F
prec. RI 8'16"45 di Simona Quadarella il 4 agosto 2018 agli europei di Glasgow
1. Katie Ledecky (Usa) 8'13"58
2. Simona Quadarella 8'14"99 RI
3. Ariarne Titmus (Aus) 8'15"70
4X100 MIXED STILE LIBERO
RI 3'24"55 della nazionale il 20 maggio 2016 agli europei di Londra
con Filippo Magnini, Luca Dotto, Erika Ferraioli e Federica Pellegrini
1. Stati Uniti 3'19"40 RM
2. Australia 3'19"97 OC
3. Francia 3"22"11
8. Italia 3'25"58
con Manuel Frigo 48"80, Alessandro Miressi 48"27, Ilaria Bianchi 54"81, Federica Pellegrini 53"70
consulta i risultati ufficiali
TUTTE LE MEDAGLIE AI MONDIALI DEL NUOTO ITALIANO
Belgrado 1973 (1-0-2)
ORO Novella Calligaris negli 800
BRONZO Novella Calligaris nei 400 sl
BRONZO Novella Calligaris nei 400 misti
Cali 1975 (0-0-1)
BRONZO 4x100 sl con Roberto Pangaro, Paolo Barelli, Claudio Zei e Marcello Guarducci
Guayaquil 1982 (0-0-1)
BRONZO Giovanni Franceschi nei 200 misti
Madrid 1986 (0-2-0)
ARGENTO Stefano Battistelli nei 1500
ARGENTO Gianni Minervini nei 100 rana
Perth 1991 (1-1-4)
ORO Giorgio Lamberti nei 200 sl
ARGENTO Stefano Battistelli nei 200 dorso
BRONZO Giorgio Lamberti nei 100 sl
BRONZO Stefano Battistelli nei 400 misti
BRONZO Gianni Minervini nei 100 rana
BRONZO 4x200 sl con Emanuele Idini, Roberto Gleria, Stefano Battistelli e Giorgio Lamberti
Roma 1994 (0-0-1)
BRONZO Lorenza Vigarani nei 200 dorso
Perth 1998 (0-2-0)
ARGENTO Massimiliano Rosolino nei 200 sl
ARGENTO Emiliano Brembilla nei 1500
Fukuoka 2001 (2-2-2)
ORO Massimiliano Rosolino nei 200 misti
ORO Alessio Boggiatto nei 400 misti
ARGENTO Domenico Fioravanti nei 100 rana
ARGENTO 4x200 sl con Emiliano Brembilla, Andrea Beccari, Matteo Pelliciari e Massimiliano Rosolino
BRONZO Emiliano Brembilla nei 400 sl
BRONZO Domenico Fioravanti nei 50 rana
Barcellona 2003 (0-0-1)
BRONZO Massimiliano Rosolino nei 200 misti
Montreal 2005 (1-2-0)
ORO Filippo Magnini nei 100 sl
ARGENTO Federica Pellegrini nei 200 sl
ARGENTO Luca Marin nei 400 misti
Melbourne 2007 (1-1-4)
ORO Filippo Magnini nei 100 sl
ARGENTO 4x100 sl con Massimiliano Rosolino, Alessandro Calvi, Christian Galenda e Filippo Magnini
BRONZO Loris Facci nei 200 rana
BRONZO Luca Marin nei 400 misti
BRONZO Federica Pellegrini nei 200 sl
BRONZO Federico Colbertaldo negli 800
Roma 2009 (3-0-1)
ORO Federica Pellegrini nei 200 sl
ORO Federica Pellegrini nei 400 sl
ORO Alessia Filippi nei 1500
BRONZO Alessia Filippi negli 800
Shanghai 2011 (2-3-0)
ORO Federica Pellegrini nei 200 sl
ORO Federica Pellegrini nei 400 sl
ARGENTO Luca Dotto nei 50 sl
ARGENTO Fabio Scozzoli nei 50 rana
ARGENTO Fabio Scozzoli nei 100 rana
Barcellona 2013 (0-1-1)
ARGENTO Federica Pellegrini nei 200 sl
BRONZO Gregorio Paltrinieri nei 1500
Kazan 2015 (1-3-1)
ORO Gregorio Paltrinieri nel 1500
ARGENTO Federica Pellegrini nei 200 sl
ARGENTO Gregorio Paltrinieri negli 800
ARGENTO 4x200 sl con Alice Mizzau, Erica Musso, Chiara Masini Luccetti e Federica Pellegrini
BRONZO 4x100 sl con Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci e Filippo Magnini
Budapest 2017 (3-0-3)
ORO Gabriele Detti negli 800 sl
ORO Federica Pellegrini nei 200 sl
ORO Gregorio Paltrinieri nei 1500
BRONZO Gabriele Detti nei 400 sl
BRONZO Simona Quadarella nei 1500
BRONZO Gregorio Paltrinieri negli 800
Gwangju (3-1-2)
ORO Simona Quadarella nei 1500
ORO Gregorio Paltrinieri negli 800
ORO Federica Pellegrini nei 200 sl
ARGENTO Simona Quadarella negli 800
BRONZO Gabriele Detti nei 400 sl
BRONZO Martina Carraro nei 100 rana
Foto Deepbluemedia.eu
Mondiali. Bum bum. Paltrinieri e Pellegrini d'oro

Il nuoto azzurro scrive una pagina storica dello sport italiano in pochi minuti. Prima Gregorio Paltrinieri vince gli 800 stile libero col record europeo di 7'39"27, poi Federica Pellegrini s'impone nei 200 stile libero per l'ottava medaglia in altrettante edizioni consecutive, nonché quarto oro e secondo di fila, con la terza prestazione mai nuotata, ma migliore in tessuto, di 1'54"22.
PALTRINIERI TORNA RE. Gli mancava l'oro mondiale e se l'è preso con prepotenza, rabbia, aggressività sportiva che dimostra la sua leadership. Gregorio Paltrinieri vince gli 800 e timbra il record europeo col tempo di 7'39"27 (1'53"36, 3'48"92, 5'43"69), un secondo e mezzo in meno di quanto aveva nuotato il 26 luglio di due anni fa a Budapest il campione uscente Gabriele Detti, purtroppo quinto in 7'43"89 dopo un avvio molto veloce (primo in 55"34, poi secondo fino ai 300 metri in 2'51"95, quarto a metà gara in 3'51"11 e poi quinto sino alla fine). Salgono sul podio, insieme a Paltrinieri, il norvegese Henrik Christiansen in 7'41"28 e il francese, qualificato alle Olimpiadi nella 10 chilometri, David Aubry in 7'42"08. Restano giù il campione europeo ucraino Mykhailo Romanchuk, ultimo in 7'49"32, e il cinese Sun Yang (oro nei 200 e 400), che vinse nel 2011 e nel 2015 e che finisce sesto in 7'45"01. "La volevo. Avevo vinto l'argento a Kazan. Avevo vinto il bronzo a Budapest e mi mancava solo l'oro. Prima o poi avrei dovuto vincerlo anche nell'800 che è la gara più difficile da gestire per me - racconta Paltrinieri, carpigiano che compirà 25 anni il 5 settembre, anche due volte campione d'Europa nel 2014 e 2016 con gli argenti nel 2012 e 2018 - Seppur abbiamo cominciato da poco perfino la 10 chilometri di fondo la sento più mia. L'800 è davvero complicato; so che mi può venire bene, ma era da troppo tempo che non ci riuscivo. Sapevo che senza scia non mi avrebbero preso, ma per mettermi in quella situazione dovevo azzeccare la strategia. Così sono partito non troppo forte, però cercando di imporre un ritmo abbastanza alto e poi ai 400 me ne sono andato. Era dal 2015 che non miglioravo il personale sulla distanza (peraltro record europeo all'epoca dell'argento iridato in 7'40"81, ndr), era impensabile perché in generale sono cresciuto come atleta da tutti i punti di vista - conclude il campione olimpico, bimondiale e trieuropeo dei 1500 tesserato per Fiamme Oro e Coopenuoto, cresciuto e diventato campione insieme a Detti al centro federale di Ostia col tecnico Stefano Morini responsabile del progetto sul mezzofondo dall'autunno del 2010 - Il 7'39 è un tempo che cercavo da tanto e non mi era mai venuto. Credo che servano stimoli in questo mondo, voglia di provare cose nuove e testarsi. Dopo le Olimpiadi di Rio de Janeiro ho comunicato che volevo provare le acque libere senza distogliere l'attenzione del nuoto e ho sempre pensato che ciò avrebbe aiutato il mio nuoto perché mi avrebbe motivato di più e indotto a dover dimostrare che posso continuare a vincere innanzitutto a me stesso".
"Paltrinieri è un'atleta immenso e ha disputato una gara perfetta - sottolinea il 'Moro' - E' un ragazzo superintelligente. Sa quello che vuole. Conosce le sue sensazioni, il suo corpo. Si assume le sue responsabilità nel bene e nel male. Lo scorso anno agli europei di Glasgow non si è tirato indietro seppur debilitato da un'influenza intestinale per difendere i suoi titoli ed è salito comunque sul podio malgrado non si reggesse in piedi. Quest'anno abbiamo esplorato insieme una nuova dimensione. Abbiamo preparato le gare sia di fondo sia di piscina incontrando incognite e difficoltà nuove che abbiamo affrontato direi bene e da cui abbiamo appreso tante cose che ci serviranno per la stagione olimpica. Le gare sono state costruite con attenzione, come sempre. Passo dopo passo, andando anche incontro a prestazioni come quelle del Sette Colli che non ci preoccupavano perché conoscevamo i carichi di lavoro che stavamo sostenendo. Banalmente sono soddisfatto e contento in attesa dei 1500".
Ovviamente deluso Detti (Esercito / In Sport Rane Rosse), campione uscente e bronzo nei 400 stile libero come due anni: "Ho disputato una gara strana, sono rientrato distrutto. Non ne avevo. Non capisco. Fa parte del gioco. Sono contento che il titolo sia rimasto in casa. Testa bassa e si pensa alla prossima stagione", sintetizza il livornese, 25 anni il prossimo 29 agosto, che ha conquistato anche un argento (2012) e un bronzo (2014) europeo sulla distanza che questa volta l'ha tradito.
I-N-F-I-N-I-T-A PELLEGRINI. Immensa. Nazionalpopolare. Fenomenale. Inarrivabile. Notevole. Travolgente. Inimitabile. Assolutamente unica. Federica Pellegrini riesce anche a fermare il tempo. Dopo 14 anni è sempre lì, sul podio mondiale dei 200 stile libero per l'ottava volta consecutiva (4-3-1), che guarda tutti dall'alto verso il basso. E' la quarta medaglia d'oro, strepitosamente in 1'54"22 (27"05, 56"10, 1'25"32) per il secondo successo consecutivo con la terza prestazione mai nuotata e migliore in tessuto. "Questa medaglia è qualcosa che va oltre tutto - racconta raggiante - E' stata una gara incredibile. Mi sono sentita sempre come volevo. Metro dopo metro. Il mio ultimo mondiale. Il mio miglior tempo col costume normale. Non potevo aspettarmi di meglio e non pensavo di valere questo tempo. Sono stati due anni in progressione. L'anno scorso abbiamo intrapreso un'altra strada anche al di fuori del nuoto; agli europei abbiamo disputato delle gare secondarie e abbiamo ricominciato ad allenare seriamente i 200 da gennaio. E' stata una scommessa vinta e ne sono felicissima. Devo ancora realizzare quello che ho fatto. Veramente. Vivere la gara da dentro è una cosa, rivederla un'altra. Forse per la prima volta non ho guardato la posizione, ma il tempo e sono davvero supercontenta. Ho preso i miei anni di mezzo servizio. Ho preso il mio anno sulla velocità che poi mi è servito. Ho il lavoro di un grande team alle spalle che studia anche i dettagli come l'altura pochi giorni prima di raggiungere Gwangju direttamente da casa. Se dovessi scrivere sulla lavagna il tempo dell'ultima gara della mia vita sarebbe 1'54"0 e ci proverò".
L'azzurra di Spinea - che vive a Verona, dove ha comprato casa ed è allenata dal tecnico federale Matteo Giunta presso il centro federale intitolato al maestro del nuoto italiano e suo vate Alberto Castagnetti - era già entrata nella storia del nuoto internazionale con la settima medaglia consecutiva vinta a Budapest due anni fa, quando conquistò il terzo oro nei 200 infliggendo la prima sconfitta internazionale della carriera alla statunitense Katie Ledecky e superò nella speciale classifica lo statunitense pluricampione olimpico e mondiale Ryan Lochte nei 200 misti (3 ori, un argento e un bronzo dal 2005 al 2015).
La divina, tesserata per il Circolo Canottieri Aniene, fa parte della storia del Paese da 15 anni ed è indiscutibilmente (finiamola di porre in discussione un'ovvietà) la più forte atleta dello sport italiano di cui è stata portabandiera alla cerimonia inaugurale olimpica a Rio de Janeiro.
Sul primo podio c'era arrivata col broncio per un argento a Montreal 2005 che seguiva quello olimpico di Atene 2004 conquistato a 16 anni e 12 giorni quando fu battuta dalla rumena Camelia Potec nascosta in corsia laterale. Adesso ci torna sorridente e con una carriera leggendaria alle spalle che sembrerebbe conoscerà fine alle Olimpiadi di Tokyo per la quinta partecipazione a cinque cerchi dell'azzurra, a 32 anni: altro record del nuoto italiano e mondiale femminile in gare individuali, a meno che non si consideri la statunitense Dara Torres che partecipò a cinque edizioni non consecutive nel 1984, 1988, 1992, 2000 e 2008 a 41 anni.
Nel mezzo ci sono 51 medaglie internazionali, undici record del mondo, l'oro olimpico nei 200 a Pechino nel 2008, le doppiette iridate 200-400 nel 2009 a Roma (con record mondiale ancora imbattuto di 1'52"98) e nel 2011 a Shanghai, 981.000 follower su instagram e 742.000 su twitter, ovviamente in crescita, sfilate in passerella (anche alla settimana della moda di Milano per la stilista Raffaella D'Angelo), partecipazioni in programmi tivvù (ultimamente giurata ad Italia's Got Talent), storie d'amore e di gossip, di tatuaggi e di leoncini di peluche, di gatti (Malfalda che non c'è più) e cani (la cucciolotta di bulldog francese Vanessa che quando può porta sempre con sé).
I 200 a Gwangju sono un inno alla gioia di nuotare e alla magnificenza di un'atleta "rock and roll", come si definisce. Parte in pieno controllo, virando al quarto posto ai 100 e puntando l'australiana Ariarne Titmus che la precedeva di 45 centesimi. Le ultime due vasche sono trionfali, un incedere che avrebbe potuto accompagnare solo Beethoven: 29"22 per il secondo posto a -0"17 e 28"90 (nessun'altra sotto i 29") a +0"46. La 18enne aussie della Tasmania, oro nei 400, se la vede passare senza appello e chiude d'argento in 1'54"66 (55"65). La svedese vice campionessa olimpica Sarah Sjoestrom si arrampica fino al bronzo in 1'54"78 (55"95). Al quinto posto c'è la 17enne Junxuan Yang col record mondiale juniores di 1'55"43 (56"54).
"Non so come abbia fatto - racconta il tecnico Giunta - Appena la vedo glielo chiedo. Ho rischato l'attacco di cuore. Il suo tempo è mostruoso. Dimostra che deve fare quello che vuole e come lo vuole. A gennaio mi aveva detto che voleva nuotare i 200 e bene. Si è rimessa ad allenarsi con anima e cuore. Chiaramente in allenamento si possono fare cose bellissime, ma in gara è sempre diverso. In stagione l'ho rivista nuotare come l'anno delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, ma con un epilogo diverso. Sicura, eccezionale, non le avevo mai visto gestire la gara così dalle semifinali in poi. Credo che sia molto vicina al massimo della sua forma, condizione e qualità".
BURDISSO SFIORA L'IMPRESA e PHELPS PERDE IL RECORD DEL MONDO. Gli sono mancati 24 centesimi per salire sul podio. Federico Burdisso porta il record italiano dei 200 farfalla sull' 1'54"39 (53"23 al passaggio in terza posizione) e abbassa il precedente che aveva stabilito agli assoluti di Riccione nell'aprile scorso di 25 centesimi. Il 17enne pavese, tesserato per il Tiro a Volo, si piazza giusto alle spalle dei favoriti della vigilia. Il campione europeo ungherese Kristof Milak timbra il record del mondo in 1'50"73, infrangendo il muro dell' 1'51 che neanche il più grande di tutti, lo statunitense Michael Phelps era riuscito ad avvicinare oltre all' 1'51"51 che resisteva dai mondiali di Roma nel 2009. Al secondo posto si piazza il giapponese Daiya Seto, bronzo mondiale, in 1'53"86 e al terzo il campione olimpico del 2012 (quando battè proprio Phelps) e mondiale, il sudafricano Chad Le Clos, in 1'54"15. Solo ottavo il bronzo olimpico e vice campione mondiale, l'ungherese Tamas Kenderesi, in 1'57"10 dopo essere passato dallo spareggio-qualificazione disputato prima delle batterie di stamattina. "Non mi aspettavo questo tempo, né il quarto posto che lascia anche spazio a un pizzico di rammarico, perché nei turni precedenti avevo faticato molto - sottolinea Burdisso, bronzo europeo che studia e si allena in un college inglese coi programmi di Simone Palombi, ed è atteso dall'università di Chicago - Questo risultato mi stimola a spingere ancora più in avanti i miei obiettivi".
4X100 MISTA MIXED DA RECORD. Una volta era un gioco, adesso è gara olimpica. Non si scherza più. La mista mixed, bronzo d'Europa, migliora il record italiano, ma resta lontana dal podio. Simone Sabbioni (53"40), Fabio Scozzoli (59"70), Elena Di Liddo (unica confermata dalla batterie / 57"31) e Federica Pellegrini (52"76), di fretta e furia arrivata in camera di chiamata dopo interviste, premiazione e cambio del costume, nuotano in 3'43"27, al di sotto del precedente record italiano delle batterie: 3'44"38 con Margherita Panziera (1'00"19), Nicolò Martinenghi (59"50), Elena Di Liddo (56"83), Manuel Frigo (47"86). Non basta. Troppo lontana la zona medaglie con l'Australia che scavalca gli Stati Uniti per due centesimi (3'39"08 contro 3'39"10) e la Gran Bretagna che sale al terzo posto in 3'40"68.
"Sono contenta per il record, continua il trend positivo", dice la delfinista Di Liddo, quarta nella prova individuale. "Sottoscrivo completamente - continua Scozzoli, purtroppo squalificato per falsa partenza nella finale dei 50 - Questa staffetta piace alla gente e quindi si deve nuotare". "E' imprevedibile, spettacolare e olimpica. Dovremo imparare a nuotarla bene", conclude Sabbioni. "Avevo detto ai ragazzi che ce l'avrei messa tutta. Ma sono stata travolta da emozioni e protocollo al termine dei 200. Comunque sono felice di aver contribuito al record", conclude la Fede nazionale.
SCOZZOLI SQUALIFICATO. SEMIFINALI SFORTUNATE. Le ambizioni di Fabio Scozzoli si fermano sul blocco. Squalificato per falsa partenza nei 50 rana, il 31enne ranista, già d'argento ai mondiale nel 2011 a Shanghai e vicecampione d'Europa in carica, non ha potuto insidiare i favoriti forte del terzo tempo di qualificazione col record italiano di 26"70. Si conferma avanti a tutti Adam Peaty, campione olimpico, europeo dal 2014 e mondiale dal 2015 dei 50 e 100, che vince in 26"06 bissando il successo nella doppia distanza rompendo il muro dei 57 secondi in semifinale (56"88). Podio completato dai due brasiliani Felipe Lima in 26"66 e Joao Gomes Junior, vice campione del mondo, in 26"69. Nelle semifinali il campione europeo Alessandro Miressi (Fiamme Oro / CN Torino) si ferma in semifinale. Peggiora il tempo delle batterie (48"63 contro 48"57) e termina al nono posto delle semifinali con tre centesimi di ritardo dal brasiliano Breno Correia, ultimo dei qualificati. Il miglior tempo è dello statunitense Calaeb Dressel; il campione in carica, che punta a vincere otto gare dopo le sette di Budapest 2017, chiude in 47"35 (tre centesmi più delle eliminatorie). Stessa sorte per Ilaria Cusinato (Fiamme Oro / Team Veneto), che copre i 200 farfalla in 2'09"18 fermandosi a nove centesimi dalla britannica Laura Stephens, ottava. Il primo tempo è della statunitense Hali Flickinger in 2'06"25.
Risultati delle semifinali e FINALI della quarta giornata
800 STILE LIBERO M
prec. RE 7'40"77 di Gabriele Detti il 26 luglio 2017 ai mondiali di Budapest
1. Gregorio Paltrinieri 7'39"27 RE (prec. pp 7'40"81 del 5 agosto 2015 ai mondiali di Kazan)
2. Henrik Christiansen (Nor) 7'41"28
3. David Aubry (Fra) 7'42"08
5. Gabriele Detti 7'43"89
200 STILE LIBERO F
RM 1'52"98 di Federica Pellegrini il 29 luglio 2009 ai mondiali di Roma
prec. MPT 1'54"55 di Federica Pellegrini il 26 giugno 2016 al Sette Colli di Roma
1. Federica Pellegrini 1'54"22 MPT
2. Ariarne Titmus (Aus) 1'54"66
3. Sara Sjoestroem (Swe) 1'54"78
100 sl M
RI 47"92 di Alessandro Miressi il 12 agosto 2018 ai campionati di categoria di Roma
1. Cseleb Dressel (Usa) 47"35
9. Alessandro Miressi 48"63 eliminato
50 dorso F senza italiane
1. Kathleen Baker (Usa) 27"62
200 FARFALLA M
prec. RI 1'54"64 di Federico Burdisso il 2 aprile 2019 agli assoluti di Riccione
1. Krstof Milak (Hun) 1'50"73 RM RE
2. Daiya Seto (Jpn) 1'53"86
3. Chad le Clos (Saf) 1'54"15
4. Federico Burdisso 1'54"39 RI
50 RANA M
prec. RI 26"73 di Fabio Scozzoli il 14 aprile 2018 agli assoluti di Riccione
1. Adam Peaty (Gbr) 26"06
2. Felipe Lima (Bra) 26"66
3. Joao Gomes Junior (Bra) 26"69
Fabio Scozzoli squalificato
200 farfalla F
RI 2'06"50 di Caterina Giacchetti il 26 maggio 2009 ai Giochi del Mediterraneo di Pescara
MPT 2'07"49 di Alessia Polieri il 21 maggio 2016 agli europei di Londra
1. Hali Flickinger (Usa) 2'06"25
9. Ilaria Cusinato 2'09"18 (pp 2'08"78 il 13/4/2018) eliminata
200 misti M senza italiani
1. Jeremy Desplanches (Sui) 1'56"73
4X100 MIXED MISTA con l'Italia
prec. RI 3'44"38 in batteria
con Margherita Panziera (1'00"19), Nicolò Martinenghi (59"50), Elena Di Liddo (56"83), Manuel Frigo (47"86)
ulteriormente prec. RI 3'44"85 della nazionale il 6 agosto 2018 agli europei di Glasgow
con Margherita Panziera, Fabio Scozzoli, Elena Di Liddo e Alessandro Miressi
1. Australia 3'39"08
2. Stati Uniti 3'39"10
3. Gran Bretagna 3'40"68
7. Italia 3'43"27 RI
con Simone Sabbioni 53"40, Fabio Scozzoli 59"70, Elena Di Liddo 57"31, Federica Pellegrini 52"76
consulta i risultati ufficiali
TUTTE LE MEDAGLIE AI MONDIALI DEL NUOTO ITALIANO
Belgrado 1973 (1-0-2)
ORO Novella Calligaris negli 800
BRONZO Novella Calligaris nei 400 sl
BRONZO Novella Calligaris nei 400 misti
Cali 1975 (0-0-1)
BRONZO 4x100 sl con Roberto Pangaro, Paolo Barelli, Claudio Zei e Marcello Guarducci
Guayaquil 1982 (0-0-1)
BRONZO Giovanni Franceschi nei 200 misti
Madrid 1986 (0-2-0)
ARGENTO Stefano Battistelli nei 1500
ARGENTO Gianni Minervini nei 100 rana
Perth 1991 (1-1-4)
ORO Giorgio Lamberti nei 200 sl
ARGENTO Stefano Battistelli nei 200 dorso
BRONZO Giorgio Lamberti nei 100 sl
BRONZO Stefano Battistelli nei 400 misti
BRONZO Gianni Minervini nei 100 rana
BRONZO 4x200 sl con Emanuele Idini, Roberto Gleria, Stefano Battistelli e Giorgio Lamberti
Roma 1994 (0-0-1)
BRONZO Lorenza Vigarani nei 200 dorso
Perth 1998 (0-2-0)
ARGENTO Massimiliano Rosolino nei 200 sl
ARGENTO Emiliano Brembilla nei 1500
Fukuoka 2001 (2-2-2)
ORO Massimiliano Rosolino nei 200 misti
ORO Alessio Boggiatto nei 400 misti
ARGENTO Domenico Fioravanti nei 100 rana
ARGENTO 4x200 sl con Emiliano Brembilla, Andrea Beccari, Matteo Pelliciari e Massimiliano Rosolino
BRONZO Emiliano Brembilla nei 400 sl
BRONZO Domenico Fioravanti nei 50 rana
Barcellona 2003 (0-0-1)
BRONZO Massimiliano Rosolino nei 200 misti
Montreal 2005 (1-2-0)
ORO Filippo Magnini nei 100 sl
ARGENTO Federica Pellegrini nei 200 sl
ARGENTO Luca Marin nei 400 misti
Melbourne 2007 (1-1-4)
ORO Filippo Magnini nei 100 sl
ARGENTO 4x100 sl con Massimiliano Rosolino, Alessandro Calvi, Christian Galenda e Filippo Magnini
BRONZO Loris Facci nei 200 rana
BRONZO Luca Marin nei 400 misti
BRONZO Federica Pellegrini nei 200 sl
BRONZO Federico Colbertaldo negli 800
Roma 2009 (3-0-1)
ORO Federica Pellegrini nei 200 sl
ORO Federica Pellegrini nei 400 sl
ORO Alessia Filippi nei 1500
BRONZO Alessia Filippi negli 800
Shanghai 2011 (2-3-0)
ORO Federica Pellegrini nei 200 sl
ORO Federica Pellegrini nei 400 sl
ARGENTO Luca Dotto nei 50 sl
ARGENTO Fabio Scozzoli nei 50 rana
ARGENTO Fabio Scozzoli nei 100 rana
Barcellona 2013 (0-1-1)
ARGENTO Federica Pellegrini nei 200 sl
BRONZO Gregorio Paltrinieri nei 1500
Kazan 2015 (1-3-1)
ORO Gregorio Paltrinieri nel 1500
ARGENTO Federica Pellegrini nei 200 sl
ARGENTO Gregorio Paltrinieri negli 800
ARGENTO 4x200 sl con Alice Mizzau, Erica Musso, Chiara Masini Luccetti e Federica Pellegrini
BRONZO 4x100 sl con Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci e Filippo Magnini
Budapest 2017 (3-0-3)
ORO Gabriele Detti negli 800 sl
ORO Federica Pellegrini nei 200 sl
ORO Gregorio Paltrinieri nei 1500
BRONZO Gabriele Detti nei 400 sl
BRONZO Simona Quadarella nei 1500
BRONZO Gregorio Paltrinieri negli 800
Gwangju (3-0-2)
ORO Simona Quadarella nei 1500
ORO Gregorio Paltrinieri negli 800
ORO Federica Pellegrini nei 200 sl
BRONZO Gabriele Detti nei 400 sl
BRONZO Martina Carraro nei 100 rana
Foto Deepbluemedia.eu



































Mondiali. Le 8 meraviglie di Pellegrini

Con la medaglia d'oro di oggi a Gwangju Federica Pellegrini dà seguito alla sua carriera internazionale dei 200 stile libero - l'epopea di una gara che un giorno racconteremo ai nostri nipotini... c'era una volta un'atleta italiana che ha scritto la storia del nuoto... - con un oro e un argento olimpico; quattro ori, tre argenti e un bronzo mondiali, quattro ori europei. Nessun atleta prima di lei era salita per otto edizioni iridate consecutive sul podio di una specialità. Un'impresa che nasce a Montreal 14 anni fa e che le consente di staccare ulteriormente - nella speciale classifica - lo statunitense prulicampione olimpico e mondiale Ryan Lochte nei 200 misti (tre ori, un argento ed un bronzo dal 2005 al 2015).
LE OTTO MERAVIGLIE DI FEDERICA PELLEGRINI (4-3-1)
Gwangju 2019
1. Federica Pellegrini 1'54"22 MPT
2. Ariarne Titmus (Aus) 1'54"66
3. Sara Sjoestroem (Swe) 1'54"78
Budapest 2017
1. Federica Pellegrini (Ita) 1'54"73
2. Katie Ledecky (USA) 1'55"18
2. Emma McKeon (Aus) 1'55"18
Kazan 2015
1. Katie Ledecky (USA) 1'55"16
2. Federica Pellegrini (Ita) 1'55"32
3. Missy Frankyn (USA) 1'55"49
Barcellona 2013
1. Missy Franklyn (USA) 1'54"81
2. Federica Pellegrini (Ita) 1'55"14
3. Camille Muffat (Fra) 1'55"72
Shanghai 2011
1. Federica Pellegrini (Ita) 1'55"48
2. Kylie Palmer (Aus) 1'56"04
3. Camille Muffat (Fra) 1'56"10
Roma 2009
1. Federica Pellegrini (Ita)* 1'52"98 RM
2. Allison Schmitt (USA) 1'54"96
3. Dana Vollmer (USA) 1'55"64
* in semifinale record mondiale in 1'53"67
Melbourne 2007
1. Laure Manaudou (Fra) 1'55"52 RM
2. Annika Lurz (Ger) 1'55"68
3. Federica Pellegrini** (Ita) 1'56"97
** in semifinale record del mondo in 1'56"47
Montreal 2005
1. Solenne Figues (Fra) 1'58"60
2. Federica Pellegrini (Ita) 1'58"73
3. Yang Yu (Chn) 1'59"08
Mondiali. Quadarella 1500 d'oro. Carraro rana di bronzo

Simona Quadarella è campionessa del mondo. Vince i 1500 stile libero dieci anni dopo un'altra romana, Alessia Filippi, cui chiedeva autografi al Foro Italico durante il mondiale nella capitale e cui ora sottrae anche il record italiano. Ne sono passati di avversarie lungo il cammino verso il titolo iridato, cominciato sgambettando alla piscina della Polisportiva Delta nella borgata Ottavia e superando la sorella più grande Erika che andava forte, ma ancora di più sui libri di scuola. A 14 anni era già sul podio italiano della sua categoria, due anni dopo su quello dei grandi e vinceva pure l'oro olimpico giovanile a Nanchino. Da lì è stata una rapida escalation. Cresce con il tecnico Christian Minotti al Circolo Canottieri Aniene, diventa pompiere e si scopre al mondo: col terzo posto iridato a Budapest si fa conoscere a livello planetario, l'anno scorso domina 400, 800 e 1500 agli europei di Glasgow e adesso si prende tutto. Le manca la medaglia olimpica che potrebbe arrivare tra 12 mesi, poi si porranno altri obiettivi perché Quadarella è ambiziosa e deliziosa con quel sorriso timido ed educato che che fa empatia e quegli occhioni grandi che sanno di amicizia. Si presenta in zona mista ancora coi lacrimoni di gioia e incoscienza, consapevole di aver raggiunto l'obiettivo e quasi rammaricata dall'assenza di Katie Ledecky perché in cuor suo, anche se non lo dice apertamente, pensava di poterla pure battere, ma tanto ci sarà tempo e modo.
Le lacrime le aveva già cominciate a versare sul bordo vasca, ma prima i baci dedicati dopo il tocco e la visione celestiale del tabellone e un attimo che ha dedicato a se stessa, distesa sul pelo dell'acqua con gli occhi chiusi. Però non le trattiene, continuano a scendere, piena di gioia: "Neanche me la ricordo la gara, non ci sto capendo niente - ammette candidamente prima di ritrovare lucidità - Quando ho saputo che Ledecky non avrebbe gareggiato sapevo che avrei potuto vincere, di essere la favorita, però immaginarlo è una cosa e riuscirci ben altra. Abbiamo deciso di fare la gara su di noi. Se non c'era vuole dire che non era in grado di gareggiare". Poche parole prima della cerimonia di premiazione con lei che intona l'inno di Mameli e porta la medaglia al petto per le foto che la ritraggono in cima al mondo. "Sto provando delle sensazioni pazzesche difficili da descrivere - continua successivamente - Ho sempre sognato di diventare la numero uno al mondo. E' quello che volevo e mi sembra incredibile che ci sia riuscita, che sia vero, che non sia un sogno. Durante la gara pensavo che non vedevo l'ora che finisse. Sapevo che stavo vincendo e quindi i 1500 metri mi sono sembrati molto di più, lunghissimi. Ma a tratti me la sono pure goduta, soprattutto verso la fine, quando ho acquisito pieno di consapevolezza della vittoria. Questa medaglia d'oro la dedico a me, a Christian (Minotti, ndr), alla mia squadra e alla mia famiglia che mi ha sempre supportato e creduto in me".
La 20enne romana si era qualificata alla finale col secondo tempo della carriera in 15'51"59, due centesimi oltre il crono con cui aveva vinto gli europei di Glasgow un anno fa. S'impone in 15'40"89 (4'06"62 ai 400, 8'17"95 agli 800, 12'31"84 ai 1200) dopo aver preso la testa della gara nella terza vasca. Sbriciolati il precedente record italiano stabilito da Alessia Filippi il 28 luglio 2009 per l'oro mondiale al Foro Italico in 15'44"93 e il precedente personale, nonché migliore prestazione italiana in tessuto di 15'48"84 che aveva nuotato il 21 giugno scorso al Sette Colli, nel tempio del nuoto di casa sua. Demolite le avversarie. La tedesca Sarah Kohler - fidanzata di Florian Wellbrock, campione della 10 chilometri e d'Europa del 1500 col quarto tempo all time di 14'36"15 - seconda in 15'48"83; la cinese Jianjiahe Wang terza in 15'51"00.
Raggiante Christian Minotti: "Oro inaspettato alla vigilia perché si sono incastrate una serie di situazioni che è inutile negare. Ledecky non era in condizione, ha rinunciato alla finale e noi ne abbiamo approfittato. L'avversario più temibile era proprio la pressione perché avendo davanti la statunitense avremmo impostato una gara in scia fino agli 800-1000 metri per poi provare a prenderla. Invece saremmo dovuti essere noi a dettare i tempi e impostarla e abbiamo dimostrato di essere i più forti. Simona ha voluto subito imporre un ritmo elevato, è stata brava; le avevo detto che ci sarebbe voluto almeno 15'40 per vincere e lei mi ha seguito alla lettera. Godiamoci il momento, poi penseremo agli 800 e da settembre alle Olimpiadi. Siamo tra i più forti al mondo, in questo momento siamo i migliori, ma bisogna continuare a lavorare con serietà, restare coi piedi per terra perché ci aspetteranno tutti a Tokyo".
CARRARO DI BRONZO NEI 100 RANA. "Sapevo che sarebbe stato difficile, ma possibile". Martina Carraro sale sul podio dei 100 rana portando il record italiano che deteneva con Arianna Castiglioni sull' 1'06"36 (31"59, settima ai 50), tre centesimi meno del tempo di qualificazione. Impossibile ottenere di più con le dominatrici della specialità che si sono contese il successo. Vince la campionessa olimpica e mondiale, la statunitense Lilly King, in 1'04"93, con 56 centesimi di vantaggio sulla vice campionessa olimpica e mondiale, nonché regina d'Europa di tutte e tre le distanze della rana, la russa Yuliya Efimova. "Sono contentissima - asserisce la 26enne genovese allenata dal 2018 dal tecnico Cesare Casella a Imola insieme al compagno Fabio Scozzoli - E' stato difficile rimanere concentrata perché l'attesa è stata snervante. E' stato un pomeriggio lungo, lunghissimo. Fabio mi ha aiutato molto a restare calma. Ad un certo punto mi è venuta anche fame, del resto sono le 22! Poi è avvenuto tutto velocemente. Sono contenta di avere migliorato ancora il personale anche in finale perché non è per niente scontato. Al podio ho cominciato a pensarci dopo le semifinali. Sapevo che sarebbe stato molto difficile, ma anche che tolte King ed Efimova eravamo tutte lì. Sono stata proprio brava", conclude smagliante l'atleta di Fiamme Azzurre e Azzurra 91, che proprio a Gwangju conquistò il bronzo nei 50 rana alle Universiadi del 2015 prima di esplodere la scorsa stagione con l'argento ai Giochi del Mediterraneo e il bronzo ai mondiali in vasca corta nella breve distanza diventando, peraltro, la prima italiana a nuotarla sotto i 30 secondi (29"59). Peraltro Carraro diventa la prima italiana a conquistare una medaglia mondiale nella rana.
Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle / Insubrika) conclude all'ottavo posto in 1'07"06, molto lontana dal precedente record italiano che aveva stabilito nello spareggio per l'accesso alla finale. La quasi 22enne varesina di Busto Arsizio, allenata dal tecnico federale Gianni Leoni, era alla seconda finale iridata dopo l'ottavo posto di Kazan, nel 2015, e le medaglie di bronzo europee conquistate a Berlino nel 2014 e lo scorso anno a Glasgow.
MEGLI A MEZZO DITO DAL PODIO. Filippo Megli termina al quinto posto la finale dei 200 stile libero portando il record italiano sull' 1'45"67 (passaggio 51"75, in semifinale 5 centesimi più veloce), 9 centesimi in meno del primato precedentemente stabilito nel turno precedente. Vincerebbe il lituano Danas Rapsys (domenica quarto nei 400) in 1'44"69, ma viene squalificato e il campione olimpico e mondiale cinese Sun Yang (domenica oro per la quarta edizione consecutiva nei 400 della polemica) si tiene la corona in 1'44"93. Salgono sul podio il giapponese Katsuhiro Matsumoto (corsia 2) in 1'45"25 e in ex aequo il russo Martin Malyutin (corsia 1) e il campione europeo britannico Duncan Scott in 1'45"63, 4 centesimi avanti all'azzurro.
"E' mancato veramente poco, mezzo dito per raggiungere il podio e una medaglia inattesa. Sono strafelice per il risultato, per la mia gara, per come l'ho impostata e condotta - racconta il 22enne fiorentino - Non sono stato con gli altri perché ero in corsia esterna. Ho percepito che sono passati molto più forte di me. Ma il ritorno è andato alla grande. Del resto gli altri sono più veloci di base, quindi ho cercato di non lasciarmi prendere dalla foga e di sviluppare i miei passi gara. Ringrazio tutto il team di Firenze e il mio allenatore Paolo Palchetti per questo bellissimo risultato", conclude il 22 tesserato per Carabinieri e FiorentinaNC, alla prima finale mondiale e l'anno scorso quinto agli europei dopo l'argento ai Giochi del Mediterraneo.
LA FINA AMMONISCE SUN YANG E DUNCAN SCOTT. Ancora una premiazione tumultuosa. Ancora un atto di ribellione. Nel corso della cerimonia dei 200 stile libero Sun Yang si gira verso sinistra per stringere la mano a Duncan Scott che risponde mettendo le braccia dietro la schiena in segno di rifiuto. Il cinese non la prende bene e rivolge due "fuck" molto chiari all'atleta britannico. La FINA prende nota e invia un warning ad entrambi. L'avvenimento segue il rifiuto di salire sul podio dei 400 stile libero, vinti da Sun Yang, dell'australiano Mack Horton che riceve la medaglia dal presidente Barelli restando alle spalle della pedana, ma non la mascotte che la responsabile della commissione tecnica, l'americana Zaleski, decide di non dargli. In conseguenza l'esecutivo della FINA, riunitosi l'indomani, invia alla federazione oceanica una nota di ammonimento, ma in serata gli atleti avevano già preso posizione rivolgendo un solidale e spontaneo applauso ad Horton quanto aveva varcato l'ingresso della mensa del villaggio per cenare. Secondo una relazione firmata da un medico della WADA Sun Yang avrebbe distrutto le provette di un controllo antidoping a sorpresa del sangue il 4 settembre scorso. Il caso sarà discusso al TAS nel settembre prossimo dopo il ricorso della WADA contro la decisione della FINA che ha solo ammonito l'atleta cinese già al centro di controversi episodi di doping in passato.
PELLEGRINI INSEGUITA DAL MONDO. Ottava finale mondiale consecutiva con vista almeno sul podio, sull'immenso. La divina Pellegrini si prende la finale dei 200 stile libero col migliore tempo: 1'55"14 (passaggio ai 100 in 56"01), ottavo riscontro della carriera pari al centesimo a quello del 31 luglio 2013 quando le valse la medaglia d'argento ai mondiali di Barcellona dietro la statunitense Missy Franklin, intanto ritiratasi. Nuota affianco alla svedese vice campionessa olimpica Sarah Sjoestrom, che tocca col quarto tempo di 1'55"70 e che la separa dall'australiana Ariarne Titmus, che segna il secondo tempo in 1'55"36. La 18enne atleta della Tasmania ha già vinto l'oro nei 400 e detiene il miglior tempo stagionale in 1'54"30. Terzo crono per Siobhan Haughey di Hong Kong in 1'55"38; quinto per la 17enne cinese Junxuan Yang col record mondiale juniores di 1'55"99. Oltre l' 1'56 la campionessa europa francese Charlotte Bonnet (1'56"19), la campionessa olimpica dei 100, la canadese Penelope "Penny" Oleksiak (1'56"41) e la giapponese Rio Shirai (1'56"82).
"Non ho dato proprio tutto tutto, ma molto - racconta l'azzurra di Spinea che compirà 31 anni il 5 agosto - Forse sono anche passata troppo forte ai 100 (56"63 a Barcellona nel 2013, ndr). Ho voluto comunque spingere e già che stavo davanti sono andata. Bisogna cercare di limare qualcosa nella seconda parte, però è andata molto bene. In previsione della finale non so le altre quanto margine abbiano, ma secondo me si viaggerà intorno a 1'54"5 o alto - continua miss 50 medaglie internazionali, tesserata per il CC Aniene ed allenata al centro federale di Verona da Matteo Giunta - Ripartire dalla corsia 4 è un'emozione che non ho provato neanche a Budapest quando ho battuto Ledecky. Farà strano, ma sono contenta perché starò nel mezzo e potrò controllare più facilmente la gara. Non abbiamo lavorato sul passaggio; è venuto tutto naturale grazie all'anno in cui abbiamo ci siamo dedicati alla velocità. Bisogna vedere se riuscirò a tenere nella seconda parte. Complimenti a Quadarella. E' stata bravissima. Mi sto un po' preoccupando perché pian piano cadono tutti i record di Roma 2009", conclude con un sorriso l'azzurra che ha vinto quell'oro con lo straordinario record del mondo di 1'52"98 tuttora imbattuto.
IL RUGGITO DEL LEONE. Ambivano alla finale nei 100 e sono rimasti fuori Fabio Scozzoli (Esercito ed Imolanuoto) per un centesimo e Nicolò Martinenghi (Fiamme Oro ed NC Brebbia) per una doppia gambata fuorilegge. Ma il capitano aveva detto di provare buone sensazioni e si sono tutte trasformate in uno splendido record italiano nei 50 per il terzo tempo delle semifinali in 26"70, tre centesimi in meno di quello stabilito agli assoluti di Riccione il 14 aprile 2018. "Sto bene, non mi aspettavo il migliore 50 della carriera perché quest'anno non ero mai riuscito a nuotarlo bene. Al Sette Colli sono stato addirittura imbarazzante, però quando si chiude il ciclo di lavoro che seguo con il tecnico Cesare Casella divento esplosivo, efficace - spiega il 31enne ranista, già d'argento ai mondiale nel 2011 a Shanghai e vicecampione d'Europa in carica - In acqua mi sento bene e in finale ogni dettaglio sarà determinante". Non riesce a riprendersi, invece, il giovane "Tete", che compirà 20 anni il prossimo primo agosto, e peggiora di 31 centesimi il tempo delle batterie per un deludente 27"31 che lo relega al 14esimo posto. Si conferma avanti a tutti Adam Peaty, campione olimpico, europeo dal 2014 e mondiale dal 2015 dei 50 e 100, che già ha vinto nella doppia distanza rompendo il muro dei 57 secondi in semifinale (56"88). Il britannico nuota uno sciolto 26"11, avvicinando il suo record del mondo di 16 centesimi. Lo segue il brasiliano Felipe Lima in 26"62. Dopo l'azzurro si piazzano il bielorusso Ilya Shymanovich in 26"77 e l'altro brasiliano Joao Gomes Junior, vice campione del mondo, in 26"84. Ovvero gli artefici dei migliori tempi stagionali con Scozzoli a sparigliare le carte.
ANCHE I 200 FARFALLA SARANNO AZZURRI. Federico Burdisso porta l'Italia in finale col sesto tempo di 1'55"92 (54"06 al passaggio) e il primato personale (1'54"64) ancora lontano che induce due riflessioni raccontate proprio dal protagonista. Versione pessimista: "Ho forzato troppo il passaggio per un 54"0. Mi aspettavo tre decimi in meno e il terzo 50 sono stato lento: 30"27 è da finale regionale. Mi sento proprio pesante". Versione ottimista: "Per fortuna sono entrato in finale. Domani la gara devo farla con un'altra testa. Avvicinando il mio migliore potrebbe addirittura scapparci qualcosa di importante", anche perché escluso il campione europeo ungherese Kristof Milak, che viaggia in 1'52"96, tutti gli altri sono oltre l'1'55: il giapponese Daiya Seto, bronzo mondiale, sull' 1'55"33; il campione olimpico del 2012 (quando battè Michael Phelps) e mondiale, il sudafricano Chad Le Clos, sull' 1'55"88 per citare i più accreditati, ma anche lo statunitense Zach Harting che ha il secondo tempo in 1'55"26 e il brasiliano Leonardo de Deus che ha il quarto in 1'55"71; addirittura il bronzo olimpico e vice campione mondiale, l'ungherese Tamas Kenderesi, costretto allo spareggio prima delle batterie di mercoledì. Il 17enne pavese Federico Burdisso (Tiro a Volo, Simone Palombi), che si allena in Inghilterra (dove studia matematica, economia e fisica; l'aspetta l'università di Chicago) secondo i programmi di Simone Palombi, ha conquistato il bronzo europeo a Glasgow da ripescato dalle semifinali. Le occasioni sa sfruttarle.
Risultati delle semifinali e delle FINALI
200 STILE LIBERO M
prec. RI 1'45"76 di Filippo Megli in semifinale
prec. RI 1'46"29 di Emiliano Brembilla il 31 luglio 2009 ai mondiali di Roma
prec. MPT 1'46"38 di Gabriele Detti l' 8/4/2017 agli assoluti di Riccione
1. Sun Yang (Chn) 1'44"93
2. Katsushiro Matsumoto (Jpn) 1'45"25
3. Martin Malyutin (Rus) e Duncan Scott (Gbr) 1'45"63
5. Filippo Megli 1'45"67 RI (pp alla vigilia del mondiale 1'46"56 il 5/4/2019)
1500 STILE LIBERO F
prec. RI 15'44"93 di Alessia Filippi il 28 luglio 2009 ai mondiali di Roma
prec. MPT 15'48"84 di Simona Quadarella il 21 giugno 2019 al Sette Colli di Roma
1. Simona Quadarella 15'40"89 RI
2. Sarah Kohler (Ger) 15'48"83
3. Jianjiahe Wang (Chn) 15'51"00
50 rana M
prec. RI 26"73 di Fabio Scozzoli il 14 aprile 2018 agli assoluti di Riccione
1. Adam Peaty (Gbr) 26"11
2. Felipe Lima (Bra) 26"62
3. Fabio Scozzoli 26"70 RI qualificato alla finale
14. Niccolò Martinenghi 27"31 (pp 26"85 il 22/6/2019) in ex aequo col croato Nikola Obrovac / eliminato
100 DORSO F
Nessun'italiana qualificata
1. Kylie Masse (Can) 58"60
100 DORSO M
Nessun italiano qualificato
1. Xu Jiayu (Chn) 52"43
200 sl F
RM 1'52"98 di Federica Pellegrini il 29 luglio 2009 ai mondiali di Roma
MPT 1'54"55 di Federica Pellegrini il 26 giugno 2016 al Sette Colli di Roma
1. Federica Pellegrini 1'55"14 qualificata alla finale
2. Ariarne Titmus (Aus) 1'55"36
3. Siobhan Haughey (Hkg) 1'55"58
4. sarah Sjoestroem (Swe) 1'55"70
5. Junxuan Yang (Chn) 1'55"99 WRJ
6. Charlotte Bonnet (Fra) 1'56"19
7. Penny Oleksiak (Can) 1'56"41
8. Rio Shirai (Jpn) 1'56"82
200 farfalla M
RI 1'54"64 di Federico Burdisso il 2 aprile 2019 agli assoluti di Riccione
1. Kristof Milak (Hun) 1'52"96
6. Federico Burdisso 1'55"92 qualificato alla finale
100 RANA F
prec. RI 1'06"39 di Martina Carraro in semifinale e di Arianna Castiglioni nello spareggio per l'accesso alla finale
prec. RI 1'06"41 di Martina Carraro il 23 aprile 2016 agli assoluti di Riccione
1. Lilly King (Usa) 1'04"93
2. Yuliya Efimova (Rus) 1'05"49
3. Martina Carraro 1'06"36 RI
8. Arianna Castiglioni 1'07"06 (pp prima del mondiale 1'06"54 il 5/8/2018)
TUTTE LE MEDAGLIE AI MONDIALI DEL NUOTO ITALIANO
Belgrado 1973 (1-0-2)
ORO Novella Calligaris negli 800
BRONZO Novella Calligaris nei 400 sl
BRONZO Novella Calligaris nei 400 misti
Cali 1975 (0-0-1)
BRONZO 4x100 sl con Roberto Pangaro, Paolo Barelli, Claudio Zei e Marcello Guarducci
Guayaquil 1982 (0-0-1)
BRONZO Giovanni Franceschi nei 200 misti
Madrid 1986 (0-2-0)
ARGENTO Stefano Battistelli nei 1500
ARGENTO Gianni Minervini nei 100 rana
Perth 1991 (1-1-4)
ORO Giorgio Lamberti nei 200 sl
ARGENTO Stefano Battistelli nei 200 dorso
BRONZO Giorgio Lamberti nei 100 sl
BRONZO Stefano Battistelli nei 400 misti
BRONZO Gianni Minervini nei 100 rana
BRONZO 4x200 sl con Emanuele Idini, Roberto Gleria, Stefano Battistelli e Giorgio Lamberti
Roma 1994 (0-0-1)
BRONZO Lorenza Vigarani nei 200 dorso
Perth 1998 (0-2-0)
ARGENTO Massimiliano Rosolino nei 200 sl
ARGENTO Emiliano Brembilla nei 1500
Fukuoka 2001 (2-2-2)
ORO Massimiliano Rosolino nei 200 misti
ORO Alessio Boggiatto nei 400 misti
ARGENTO Domenico Fioravanti nei 100 rana
ARGENTO 4x200 sl con Emiliano Brembilla, Andrea Beccari, Matteo Pelliciari e Massimiliano Rosolino
BRONZO Emiliano Brembilla nei 400 sl
BRONZO Domenico Fioravanti nei 50 rana
Barcellona 2003 (0-0-1)
BRONZO Massimiliano Rosolino nei 200 misti
Montreal 2005 (1-2-0)
ORO Filippo Magnini nei 100 sl
ARGENTO Federica Pellegrini nei 200 sl
ARGENTO Luca Marin nei 400 misti
Melbourne 2007 (1-1-4)
ORO Filippo Magnini nei 100 sl
ARGENTO 4x100 sl con Massimiliano Rosolino, Alessandro Calvi, Christian Galenda e Filippo Magnini
BRONZO Loris Facci nei 200 rana
BRONZO Luca Marin nei 400 misti
BRONZO Federica Pellegrini nei 200 sl
BRONZO Federico Colbertaldo negli 800
Roma 2009 (3-0-1)
ORO Federica Pellegrini nei 200 sl
ORO Federica Pellegrini nei 400 sl
ORO Alessia Filippi nei 1500
BRONZO Alessia Filippi negli 800
Shanghai 2011 (2-3-0)
ORO Federica Pellegrini nei 200 sl
ORO Federica Pellegrini nei 400 sl
ARGENTO Luca Dotto nei 50 sl
ARGENTO Fabio Scozzoli nei 50 rana
ARGENTO Fabio Scozzoli nei 100 rana
Barcellona 2013 (0-1-1)
ARGENTO Federica Pellegrini nei 200 sl
BRONZO Gregorio Paltrinieri nei 1500
Kazan 2015 (1-3-1)
ORO Gregorio Paltrinieri nel 1500
ARGENTO Federica Pellegrini nei 200 sl
ARGENTO Gregorio Paltrinieri negli 800
ARGENTO 4x200 sl con Alice Mizzau, Erica Musso, Chiara Masini Luccetti e Federica Pellegrini
BRONZO 4x100 sl con Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci e Filippo Magnini
Budapest 2017 (3-0-3)
ORO Gabriele Detti negli 800 sl
ORO Federica Pellegrini nei 200 sl
ORO Gregorio Paltrinieri nei 1500
BRONZO Gabriele Detti nei 400 sl
BRONZO Simona Quadarella nei 1500
BRONZO Gregorio Paltrinieri negli 800
Gwangju (1-0-2)
ORO Simona Quadarella nei 1500
BRONZO Gabriele Detti nei 400 sl
BRONZO Martina Carraro nei 100 rana
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