Sette Colli Frecciarossa. Salin, Detti e Caramignoli super

“Quanto ci sei mancato, Stadio del nuoto”. Dopo sei mesi si torna a gareggiare. Il trofeo Sette Colli Frecciarossa accende di nuovo le luci sulle notti di Roma. Manca il pubblico, ma l’atmosfera di festa e la voglia di nuotare raddoppiano. Cambiano le regole, imposte dalle norme di sicurezza anti Covid, ma lo spirito è quello di sempre.
La manifestazione è valida anche come campionato italiano assoluto open 2020. Vasca sanificata. L'ultima sessione si apre con le ragazze sui blocchi dei 50 farfalla. Nella seconda serie, dalla corsia quattro, la francese Melanie Henique, bronzo ai mondiali di Shanghai 2011 e tre volte d’oro agli europei in corta (l’ultima a Glasgow 2019), perfetta fin dal tuffo, stravince in 25”77. Seconda è la campionessa italiana Silvia Di Pietro (Carabinieri/CC Aniene) con 24”46 che afferma: “Dopo la quarantena abbiamo avuto molta voglia di ricominciare. Vista la situazione non potevamo che prenderne l'aspetto positivo e ci siamo allenati con particolare attenzione. Questo lavoro ce lo ritroveremo la prossima stagione”.
Il dorso veloce se lo aggiudica il francese Mewen Tomac con 24”88. Il titolo italiano lo conquista Simone Sabbioni (Esercito/Swim Pro) secondo e primo degli azzurri in 25”13. Terzo col primato personale di 25”25 Michele Lamberti (Fiamme Gialle/GAM team Brescia), figlio del campione e primatista del mondo Giorgio e l'altra icona del nuoto azzurro Tania Vannini. Commozione per l’ultima gara in carriera di Mirko Di Tora, ex capitano azzurro. “Sono contento. E’ un momento che arriva per tutti nella vita di un atleta. Sono felice di aver terminato qui allo Stadio del Nuoto e in questa manifestazione. Lascio un mondo che mi ha dato tanto, composto di persone che mi hanno voluto bene ed a cui ne voglio altrettanto. Ringrazio le società con le quali ho nuotato: la NC Azzurra 91 di Bologna e le Fiamme Oro Roma. Mi mancherete ma vi verrò a trovare in piscina”.
Il primo record italiano è di una esordiente o quasi: certamente di un talento purissimo. Giulia Salin, tesserata con Nuoto Venezia e Fiamme Oro, allenata da Stefano Rossi, vince i 400 stile libero con il primato cadette di 4’07”70 migliorando il precedente di 4’07”03 che apparteneva a Linda Caponi dal 28 agosto del 2015 a Singapore. “Non me l’aspettavo ma ci speravo – dice Giulia, papà gondoliere, campionessa europea junior in acque libere a Piombino 2016 e Marsiglia 2017. Si tratta della mia prima gara di spessore internazionale e sono molto soddisfatta. Anche se quest’anno è stato un po’ particolare, nel quale comunque abbiamo cercato di lavorare il meglio possibile e questa è una grandissima soddisfazione”.
Straordinario Gabriele Detti (Centro Sportivo Esercito e In Sport Rane Rosse) nei sui 400 stile libero. Gara spinta e record dei campionati: 3’43”63. “Ho fatto una fatica bestiale. Sono contento, ci siamo allenati bene - commenta il primatista italiano e bronzo mondiale in carica, già olimpico e campione d'Europa, allenato dallo zio e tecnico federale Stefano Morini al Centro Federale di Ostia - Nel terzo cento forse ho esagerato un po’. L’ultima vasca è stata faticosissima, gli ultimi 15 metri non finivano mai”. Il suo record italiano era vicino (3’43”23) ma considerata la stagione particolare, il crono ottenuto è straordinario. Il record dei campionati precedente era già suo con 3’44”21 del 24 giugno 2016.
Tempo di 100 rana. Tra le ladies svetta la svizzera Lisa Mamie con 1’06”60 ma sul podio dei campionati italiani primeggia Arianna Castiglioni (Team Insubrika/Fiamme Gialle) con 1’06”86, terzo tempo mai nuotato. “L'obiettivo era andare sotto 1'07 – spiega l’azzurra allenata dal tecnico federale Gianni Leoni – Ci sono riuscita. In acqua mi sento abbastanza bene. Non ho molti riscontri cronometrici, ho attraversato un periodo difficile in cui non avevo gare da mettere nel mirino, ma gli allenamenti sono andati molto bene”. Con lei sul podio azzurro Martina Carraro con 1’07”08 e Benedetta Pilato con 1’07”38 “E’ stato bello riprendere ad allenarsi e finalmente tornare a gareggiare – afferma la vice campionessa mondiale nei 50, allieva di Vito D’Onghia - Sono contenta del mio miglioramento. Anche ai regionali avevo fatto al stessa gara; aver nuotato questi tempi due volte e mi sta benissimo”
Tra i messieurs c’è il derby Nicolò Martinenghi (Fiamme Oro/NC Brebbia) – Fabio Scozzoli (Esercito/Imolanuoto). Gara di alto livello. Se l’aggiudica il primatista italiano in carica, allenato da Marco Pedoja, che nuota ancora sotto i 60 secondi e chiude in 59”43 (il suo record italiano è 58”75). Il capitano della Nazionale, allenato da Cesare Casella, è subito dietro con 1’00”31. “Gara sopra le mie aspettative. Sono contento. In acqua mi sentivo moto bene”, dice Nicolò. “Siamo contenti di essere qui, questa adrenalina è mancata a tutti e credo che faccia bene - continua Scazzoli - Ringrazio la Federazione per aver organizzato una manifestazione di questo livello, che in questo periodo storico non era affatto facile e scontato. In acqua mi sentivo abbastanza bene. Speravo di fare meno. Diciamo che mi do un sei”.
Silvia Scalia (Fiamme Gialle/CC Aniene) vince i 50 dorso con 28”04 e Federico Burdisso (Esercito/Tiro a Volo) fa suoi i 100 farfalla con 51”85 e batte il primatista italiano Piero Codia (Esercito/CC Aniene), che segna un decimo di ritardo (il suo record italiano è di 50”64).
Quando cala il buio e si accendono le luci arriva il momento delle star. Sul blocco 5 dei 50 stile libero sale Federica Pellegrini (CC Aniene), in corsia 4 c’è Melanie Henique e alla tre Silvia Di Pietro (Carabinieri/CC Aniene). Silvia le batte entrambe: 24”91 accarezzando l’idea di migliorare il record italiano che le appartiene con 24”84 dal 24 agosto del 2014 agli europei di Berlino. ”Sono contenta – dice - mi è piaciuto come ho nuotato. Il mio obiettivo era restare sotto i 25 e poi provare a limate il mio record italiano, che ho avvicinato di 7 centesimi. Diciamo che ho compiuto un saltino in avanti”. Soddisfatta anche Pellegrini, terza con 25”18. “Il bello di questa piscina sono sempre state anche le tribune piene. Per noi era importante tornare a gareggiare. Il cinquanta lo nuoto come step di ingresso. Sono molto soddisfatta del tempo ottenuto in una gara in cui ho avuto sempre molta difficoltà, ma che mi diverte e mi aiuta tanto nella preparazione dei 100 e dei 200. La ripresa è stata difficile soprattutto a livello fisico. In vita mia non ero mai stata ferma sei settimane. Per recuperare i tempi e i passi di allenamenti c’è voluta fatica e pazienza".
Alessandro Miressi (Fiamme Oro/CN Torino) vince il 50 stile libero con il tempo di 21”93 che gli vale il primato personale. “E’ una bellissima ripartenza - commenta il gigante torinese allenato da Antonio Satta – vincere e migliorami di un centesimo. Dopo tre mesi di stop disputare una gara così, ad alto livello, è una grande soddisfazione. Miravo al mio migliore e ci sono riuscito. Il 31 agosto toneremo a lavorare in vista della nuova stagione”.
Nei 1500 stile libero che chiudono il programma della giornata arriva la sorpresa. Ti aspetti la campionessa del mondo e invece svetta l’outsider che nuota e vince con ritrovate energie. Martina Caramignoli (Fiamme Oro/Aurelia Nuoto) stravince e all’arrivo piange di gioia. Il tabellone indica 15’56”06. Per lei, allenata da Germano Proietti, si tratta di un record personale che forse non avrebbe mai osato immaginare. Il precedente era di 16’04”62. Il suo sorriso è contagioso. ”Sono felicissima. Mi sento in continuo miglioramento. Tutti mi dicono che sto vivendo una seconda giovinezza ed è così. Sto attraversando un momento bellissimo della mia vita. Battere la campionessa del mondo in carica non è da tutti i giorni. Lei rimane la più brava e più forte ma oggi ho ottenuto un risultato eccezionale.” Simona Quadarella (CC Aniene) la prende con filosofia. “In realtà non pensavo di fare tanto meno (16'03"69, ndr). Siamo stati fermi un lungo periodo, in cui mi sono dedicata anche ad altro, come allo studio. Stiamo lavorando per l’anno prossimo”. E di Martina dice. "Sono contenta per lei, perché dopo il periodo che ha passato se lo merita. Martina ha una bella testa. Sarà di grande stimolo anche per me l’anno prossimo”.
Prima dello start, in una sorta di pre-show, sono stati consegnati i premi Confsport Italia dalla giornalista Rai Elisabetta Caporale e dal campione olimpico di Sydney 2000 Massimiliano Rosolino a Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri per la categoria Top, a Chiara Pellacani per la categoria Giovani donne e a Oxana Corso per la categoria Rivelazione donne. Dedicato anche un commosso tributo a Fabio Lombini e Gioele Rossetti, che ci hanno prematuramente lasciato nel maggio scorso. Una profonda ferita nel cuore del nuoto italiano.
foto DBM
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57° Settecolli Frecciarossa. Gli azzurri convocati

Si accendono i riflettori sullo Stadio del Nuoto. Dopo circa due mesi di ritardo causa covid-19, si torna a nuotare nello splendito scenario del Foro Italico di Roma. Trentaquattro gli azzurri ai blocchi (22 maschi e 12 femmine) che gareggeranno per disputare il 57° trofeo Settecolli Frecciarossa, valido come Campionato Italiano Assoluto Open 2020. Tutte le gare si svolgeranno a serie con al mattino quelle lente e al pomeriggio quelle veloci dall'11 al 13 agosoto. Il clou a partire dalle 19.00 con diretta su Rai Sport HD. Sono state pubblicate anche le linee guida della manifestazione e il programma ufficiale. Questi i convocati dal Direttore Tecnico Cesare Butini:
Domenico Acerenza (Fiamme Oro / CC Napoli), Stafano Ballo (Time Limit), Federico Burdisso (Esercito / Tiro a Volo), Alessandro Bori (Fiamme Gialle / In Sport), Thomas Ceccon (Fiamme Oro / Leosport), Matteo Ciampi (Esercito), Piero Codia (Esercito / CC Aniene), Marco De Tullio (Fiamme Oro / Swim Project), Gabriele Detti (Esercito / In Sport), Stefano Di Cola (Marina Militare / CC Aniene), Luca Dotto (Carabinieri / Larus Nuoto), Manuel Frigo (Team Veneto), Nicolò Martinenghi (Fiamme Oro / CN Brebbia), Alessandro Miressi (Fiamme Oro / CN Torino), Luca Pizzini (Carabinieri / IC Bentegodi), Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro / Coopernuoto), Alessio Proietti Colonna (Marina Militare / Aurelia Nuoto), Matteo Restivo (Carabinieri / RN Florentia), Simone Sabbioni (Esercito / Swimpro SS9), Fabio Scozzoli (Esercito / Imolanuoto), Andrea Vergani (Nuotatori Milanesi), Mattia Zuin (Fiamme Oro / Nottoli Nuoto); Ilaria Bianchi e Martina Carraro (Fiamme Azzurre / Azzurra 91), Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle / Team Insubrika), Ilaria Cusinato (Fiamme Oro / Team Veneto), Elena Di Liddo (Carabinieri / CC Aniene), Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro / Nuotatori Pistoiesi), Margherita Panziera (Fiamme Oro / CC Aniene), Federica Pellegrini, Benedetta Pilato e Simona Quadarella (CC Aniene), Silvia Scalia (Fiamme Gialle / CC Aniene), Carlotta Zofkova (Carabinieri / Imolanuoto).
Nello staff il consigliere federale Roberto Del Bianco, il coordinatore tecnico scientifico dei settori agonostici Marco Bonifazi, il direttore tecnico Cesare Butini, il tecnico responsabile delle squadre giovanili Walter Bolognani, i tecnici federali Fabrizio Bastelli, Stefano Franceschi, Gianni Leoni, Stefano Morini, Matteo Giunta e Claudio Rossetto, il medico federale Lorenzo Marugo, i fisioterapisti Stefano Amirante e Alessandro Del Piero, il il videoanalista Ivo Ferretti e il preparatore atletico Marco Lancissi.
Verso il Settecolli. Il punto del DT Butini

Dopo le riaperture del 18 maggio scorso e a circa un mese dal Settecolli (11-13 agosto) il DT Butini traccia il bilancio della ripresa e fa il punto verso il principale appuntamento agonistico della stagione: "L’attività natatoria di preparazione, pur confrontandosi con le enormi difficoltà del momento, ha ripreso quasi a pieno regime. Va dato merito che, pur in mancanza di obiettivi internazionali a breve termine, gli atleti stanno affrontando, grazie al supporto dei tecnici, gli allenamenti quotidiani con un alto livello motivazionale. A circa sei settimane dalla riapertura, l’attività di preparazione è ripresa in tutta Italia. Dobbiamo purtroppo lamentare la chiusura ancora di alcune realtà importanti del nostro movimento come Livorno e Busto Arsizio, dove ancora le piscine olimpioniche non hanno ripreso l’attività. Il settore squadre nazionali, oltre al mantenimento dei vari programmi presso i Centri Federali ad Ostia, Verona e Roma, ha attivato attraverso l’organizzazione di raduni presso i centri stessi, un progetto mirato al supporto per gli atleti che avevano difficoltà nello svolgere con regolarità i propri allenamenti (Ostia 24 giugno/2 luglio - 8/18 luglio). Oltre a queste iniziative sono stati organizzati vari raduni; uno dedicato ai velocisti (Cittadella 13/18 luglio) sotto la guida del tecnico federale Claudio Rossetto, dove sono state attivate sinergie con il settore giovanile favorendo la partecipazione agli allenamenti di alcuni atleti della categoria juniores. Un altro sarà svolto a Merano (19 luglio - 1 agosto) e riguarderà il gruppo del tecnico federale Stefano Morini.
Prosegue inoltre la preparazione del gruppo che fa riferimento al tecnico federale Fabrizio Antonelli che, dopo un periodo trascorso a Poggio all’Agnello, è attualmente in raduno a Roma presso il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti; gli stessi partiranno la prossima settima per un periodo di preparazione in altura a Livigno dove ci sarà una breve concomitanza con il gruppo del Centro Federale di Verona guidato dal tecnico federale Matteo Giunta. La FIN, con l’intento di dare motivazioni tecnico agonistiche all’intero movimento, ha indetto due manifestazioni una giovanile a carattere regionale, dalla quale verrà comunque stilata una classifica nazionale la cui organizzazione è affidata ai Comitati Regionali e una indirizzata al settore assoluto. Quest’ultima, in calendario dal 11 al 13 agosto a Roma accorperà la 57^ edizione del Trofeo Sette Colli e l’edizione 2020 dei Campionati Assoluti Italiani.
La manifestazione, alla quale parteciperanno atleti stranieri, sarà disputata a serie e rappresenterà un’ottima occasione per finalizzare la preparazione. Sarà inoltre il modo migliore per terminare il percorso tecnico dell’attuale stagione e ripartire con il giusto entusiasmo per una stagione densa di impegni internazionali dove i Giochi Olimpici di Tokyo che rappresentano l’obiettivo tecnico principale".
Miressi diventa un cartoon. Nuoto in sicurezza a fumetti

Il cartoon di Sveva Gerevini continua la sua esplorazione nel mondo dello sport per divertire i grandi e rinfrancare i più piccoli in questo particolare momento storico. Il nuotatore italiano, campione europeo dei 100 stile, è il protagonista del fumetto di Sveva Gerevini dedicato alla riapertura delle piscine: una striscia per spiegare a grandi e piccoli come nuotare in sicurezza. Sveva si tuffa in piscina alla scoperta delle nuove regole di sicurezza decise e diffuse dalla Federazione Italiana Nuoto per la riapertura degli impianti. In questo nuovo fumetto, Sveva viene accolta in piscina da Alessandro, che illustra in otto vignette come comportarsi nel pieno rispetto delle direttive di sicurezza. In questa fase, tutto il mondo dello sport deve diffondere un messaggio immediato e divertente: il sorriso di Sveva e la sua attenzione verso le novità sono il modo più idoneo per rassicurare il pubblico e tornare ad allenarsi anche in questo fantastico sport che è il Nuoto.
Alessandro Miressi è allenato da Antonio Satta appartiene al gruppo sportivo Fiamme Oro e CN Torino. Nato a Torino il 2 ottobre 1998, Miressi alto 202 per 94 kg è campione europeo di Glasgow 2018 e detentore del record italiano (47”92) nei 100 metri stile libero.
Sveva Gerevini, nata a Cremona il 31 maggio 1996, è un’atleta multiplista italiana, che vanta tre titoli assoluti consecutivi nella disciplina olimpica dell’eptathlon (2017,2018 e 2019) e due titoli nel pentathlon indoor (2019 e 2020).
fonte Adn Kronos
Barelli ricorda Fabio e Gioele a Sport Mediaset

Il presidente Paolo Barelli ricorda i giovani Fabio Lombini e Gioele Rossetti per il telegiornale di Sport Mediaset. Doveva essere una domenica di festa; un volo di gioia che invece si è trasformato in tragedia, lasciando afflitti il mondo del nuoto e dello sport italiano. "Siamo tutti attoniti per questa disgrazia che colpisce due ragazzi esemplari, generosi, che conducevano una vita regolare, coniugando 4 ore di allenamento di nuoto al giorno all'interesse per lo studio. Erano gioiosi e amici di tutti", dichiara il presidente Barelli. "Due ragazzi molto giovani, di 22 e 23 anni. Fabio Lombini, tesserato per una società lombarda, la In Sport, e per il gruppo sportivo dei Vigili del Fuoco, e Gioele Rossetti, atleta dell'Aurelia Nuoto, una società storica, gloriosa, di Roma. Amavano il nuoto e la vita. Ahimè domenica mattina, giorno di pausa degli allenamenti settimanali, hanno avuto l'idea di provare l'ebbrezza del volo. Gioele era un pilota esperto se pur giovane, con tante ore di volo, ma il dramma era alle porte. Ora non ci sono più. Siamo veramente sconvolti e addolorati".
vedi il servizio trasmesso il 1° giugno da Sport Mediaset
Tragico incidente. Addio ai giovani Lombini e Rossetti

Una drammatica notizia. Un aereo ultrallegero è precipitato poco dopo il decollo presso la scuola di volo di Crazy Fly, a Nettuno, in via Avezzano. Morte le due persone a bordo. Si tratta del 22enne forlivese Fabio Lombini (In Sport / Vigili del Fuoco) e del 23enne romano Giole Rossetti (Aurelia Nuoto), pilota già esperto. Entrambi nuotatori. A quanto riferito dai vigili del fuoco l'aereo sarebbe caduto dopo il decollo e avrebbe preso fuoco per cause da accertare. L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un'inchiesta sull'incidente.
Lombini, argento ai campionati assoluti invernali del 2017 nei 200 stile libero in 1'44"60 dietro a Filippo Megli e avanti a Filippo Magnini, già nazionale alle Universiadi di Taipei e ai campionati europei in vasca corta di Copenhagen nel 2017 (ottavo nei 200 stile libero in 1'45"05), stava svolgendo un allenamento collegiale al centro federale di Ostia seguito dal responsabile tecnico Stefano Morini ed accompagnato dal suo allenatore Alessandro Resch.
La Federazione, sconvolta e attonita, esprime le più sentite condoglianze a familiari, amici e società di appartenenza. Giungano a tutti loro i sentimenti di cordoglio del presidente Paolo Barelli, dei presidenti onorari Lorenzo Ravina e Salvatore Montella, dei vice presidenti Andrea Pieri, Francesco Postiglione e Teresa Frassinetti, del segretario generale Antonello Panza, del consiglio e degli uffici federali, del direttore tecnico della squadra nazionale di nuoto Cesare Butini e dell'intero movimento acquatico.
Fabio Lombini
Fabio Lombini sul podio con Filippo Megli e Filippo Magnini
Gioele Rossetti
Gioele Rossetti
Europei e Mondiali in vasca corta nel 2021
I mondiali di nuoto in vasca corta slittano di un anno. Le misure di sicurezza lo impongono. Vista l'incertezza legata all'evoluzione della pandemia Covid-19 in tutto il mondo, per la salvaguardia della salute e della sicurezza degli atleti e in conformità con la richiesta delle autorità degli Emirati Arabi Uniti, la FINA ha disposto che le gare iridate da 25 metri si svolgeranno dal 13 al 18 dicembre del 2021 ad Abu Dhabi. Inizialmente erano programmate per dicembre di quest’anno. Nuove date anche per i campionati europei in vasca da 25 metri, che si disputeranno un mese prima del previsto e dei mondiali. La LEN, in accordo con la federazione russa, ha riprogrammato l'evento dal 2 al 7 novembre 2021 a Kazan, capitale della repubblica russa del Tatarstan, già sede della XXVII Universiade del 2013 e dei XVI campionati del mondo di nuoto 2015.
MONDIALI V25. Sarà la seconda volta nella storia che questi campionati si disputeranno negli Emirati Arabi Uniti, dopo l’edizione del 2010 a Dubai, in cui l'Italia conquistò la medaglia d'argento con Fabio Scozzoli nei 100 rana e quella di bronzo con Federica Pellegrini nei 400 stile libero, stabilendo inoltre 6 record italiani tutti in staffetta, 31 primati personali e ottenendo 16 qualificazioni in finale, .
Contestualmente ai mondiali di nuoto in vasca da 25 metri 2021 si svolgerà la FINA World Aquatics Convention, calendarizzata dal 10 al 12 dicembre. Inoltre, la FINA annuncia che il prossimo Congresso Generale, dove sarà eletto il Bureau per il periodo 2021-2025, avrà luogo il 5 giugno 2021 a Doha. I nuovi membri del Bureau FINA 2021-2025 inizieranno il loro mandato immediatamente dopo la conclusione dei Giochi Olimpici di Tokyo, in programma dal 23 luglio all'8 agosto 2021.
Nell'ultima edizione dei mondiali in vasca da 25 metri, le 14esima che si è disputata a Hangzhou, in Cina, nel dicembre 2018, gli azzurri hanno totalizzato tre argenti, quattro bronzi e dodici medagliati; sette quarti posti, 36 primati personali con 17 record italiani e 5 migliori prestazioni in tessuto. L'Italia chiuse da protagonista quella edizione con l'argento conquistato da Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero e il bronzo della 4x100 mista femminile (Panziera, Carrao, Di Liddo e Pellegrini). Le altre medaglie dell'Italia sono state quelle d'argento di Simona Quadarella negli 800 stile libero e Marco Orsi nei 100 misti, di bronzo di Gabriele Detti nei 400 stile libero, Martina Carraro nei 50 rana e la 4x50 stile libero maschile (Condorelli, Vergani, Zazzeri e Miressi).
EUROPEI V25. AZZURRI SUPERSTAR. L'Italia concluse i 20esimi campionati europei di nuoto in vasca corta, a Glasgow, a dicembre dello scorso anno, col terzo successo consecutivo nella classifica per nazioni e con 20 medaglie: 6 ori, 7 argenti e 7 bronzi, 47 primati personali e12 record assoluti. Al successo si aggiungeva lo storico record di punti: 1186 (prec. 1099 degli azzurri a Netanya) avanti a Russia (1046) e Gran Bretagna (793). Il medagliere storico degli azzurri è 68 ori, 66 argenti, 73 bronzi per un totale di 207 medaglie.
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Il DT Butini traccia la mappatura della ripresa
La ripresa è graduale. Il 18 maggio è prossimo e il ritorno alla normalità inizia a scorgersi. Gli azzurri, in conformità alle vigenti norme legislative che hanno consentito la ripresa degli allenamenti individuali degli atleti di interesse nazionale, stanno progressivamente tornando in acqua. Per il momento gli unici obiettivi sono gli allenamenti, perchè è importante ripristinare lo stato di forma, fisico e mentale. Una preparazione tecnica ancora più difficile considerato lo stop lungo e anomalo a cui tutti hanno dovuto sottostare.
Il direttore tecnico della Nazionale di nuoto Cerare Butini traccia il riepilogo dell'attuale situazione alla luce del graduale e diversificato ripristino dell'attività di preparazione degli atleti di Top Level. “La Federazione Italiana Nuoto, nel rispetto delle norme di tutela della salute e applicando le linee guida aggiornate in base a quelle disposte dagli organi competenti, ha ripreso l'attività presso i centri federali di Ostia e Verona; sono state riaperte altre strutture, tra cui quella del Centro di Preparazione Olimpica di Roma e la piscina di Milano gestita dal Comitato Regionale Lombardia, quelle di Imola e Caserta. Dovrebbe essere prossimo alla riapertura il Centro Federale di Pietralata, a Roma. Purtroppo, pur riconoscendo lo sforzo dei gestori, questi impianti non coprono le esigenze dell'intero territorio nazionale”. “Le maggiori criticità del momento, derivanti dall'emergenza sanitaria – prosegue - sono quelle della possibile non riapertura di tanti impianti e il conseguente abbandono di tante società sportive che rappresentano il motore del nostro movimento. Va, infatti, ricordato che circa il 90 % degli atleti di top level, oltre a essersi formato presso i club, si allena in strutture societarie. La Federnuoto in questo momento, oltre a farsi promotrice, attraverso il suo presidente Paolo Barelli per favorire la riapertura degli impianti attraverso l'attività di base, deve essere di supporto all'assistenza tecnica per gli atleti top che non hanno la possibilità di allenarsi. A tal proposito abbiamo monitorato, attraverso il contatto con i tecnici sociali, gli atleti di alto livello che necessitano di interventi e, compatibilmente con la possibilità di trasferimento tra regioni, con le esigenze di alloggio e vitto, abbiamo attuato soluzioni che consentano loro di riprendere l'attività di preparazione”.“Già dalla settimana prossima – aggiunge - Miressi e Bori si affiancheranno al gruppo di stanziali di Ostia; stessa soluzione abbiamo attuato su Verona con Pirozzi. Su Roma, grazie alla sinergia con i gruppi sportivi militari, abbiamo trasferito al CPO Giulio Onesti alcuni atleti d'interesse internazionale: Megli, Restivo, Zazzeri, Biagioli”.“Altra criticità programmatica – conclude Butini che lancia un segnale di speranza - è la totale assenza di manifestazioni internazionali che non permette di individuare obiettivi a breve termine. Tutte le manifestazioni internazionali del 2020 sono state posticipate al 2021. Stiamo valutando, in attesa di normative e indicazioni certe da parte degli organi competenti riguardante l'organizzazione delle manifestazioni sportive, di inserire nel calendario estivo eventi che, oltre al contenuto tecnico, rappresentino un trampolino di lancio verso la prossima stagione agonistica che sarà di nuovo olimpica”.
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Paltrinieri cambia guida tecnica dopo 9 anni di successi
La virata più coraggiosa della carriera. Gregorio Paltrinieri sfonda gli argini di timori e riserve e sposta al centro del progetto tecnico anche la 10 chilometri di nuoto in acque libere, finora mai prevalente su 800 e 1500 in cui ha vinto il titolo olimpico, tre volte mondiale e cinque volte europeo in vasca lunga.
Inseguire l'ambizioso traguardo ai Giochi di Tokyo - spostato un anno più in là - induce evidenti scelte: ponderate, meditate e sostenute da lucidità, determinazione e responsabilità.
Ecco, dunque, che si rende necessario un cambio dettato esclusivamente da logiche tecniche; naturale passaggio nell'ambito di un percorso di crescita compiuto da un ragazzo di 16 anni e belle speranze arrivato al centro federale di Ostia e diventato un uomo di 25 anni ed altrettante medaglie internazionali tra olimpiadi, mondiali ed europei.
Dopo nove stagioni di successi, condivise con il coach federale Stefano Morini e compagni di vita e allenamenti come Gabriele Detti, Paltrinieri sente la necessità di cambiare guida tecnica.
La decisione - presa in accordo con federazione e società (Fiamme Oro e Coopernuoto) - non mina in alcun modo lo speciale rapporto costruito negli anni con Morini, che ovviamente continuerà a dirigere il centro federale di Ostia e i suoi campioni con particolare attenzione al mezzo fondo.
Paltrinieri - che durante il lock down ha continuato a vivere nella sua abitazione di Ostia nuotando in mare appena è stato possibile - tiene a sottolineare la stima che lo lega a Morini, peraltro "allenatore dell'anno" dal 2014 al 2017 e finalista nelle ultime due edizioni grazie ai prestigiosi risultati ottenuti insieme. "Senza il Moro non sarei mai diventato un campione - asserisce commosso il nuotatore di Carpi, tra i protagonisti del nuoto di ogni tempo - Non vorresti mai che certe storie finissero; Morini è stato molto più di un semplice allenatore. Sono arrivato al centro federale con sogni, speranze e obiettivi che abbiamo centrato praticamente tutti. Ero un ragazzino e sono un uomo. Basti pensare che quando sono arrivato dividevo la stanza con Detti, eravamo degli adolescenti. Nel frattempo ci siamo diplomati, siamo cresciuti medaglia dopo medaglia. Abbiamo conquistato la stanza singola e adesso vivo in una mia casa, a pochi metri dal centro con la mia compagna, Letizia. Morini è il migliore allenatore che potesse formarmi, crescermi, seguirmi nella vita come a bordo vasca. Il nostro rapporto va ben oltre la piscina, è uno di famiglia. Anche per questo motivo ritengo giusto compiere questa scelta. E' come se un figlio comunicasse alla famiglia che va a vivere fuori casa, con tutte le responsabilità che ne conseguono. E' un ulteriore momento di crescita. Nel contempo provo anche eccitazione perché mi immergo totalmente in un altro tipo di progetto, con enormi stimoli e pari ambizioni. Sento la necessità di confrontarmi con un tecnico che sia maggiormente specializzato nel nuoto di fondo. Disciplina che amo da quando sono ragazzino e in cui credo fortemente. Pertanto ho individuato insieme allo staff tecnico-dirigenziale della federazione Fabrizio Antonelli".
La base di allenamento di Paltrinieri resterà Roma; il centro federale non sarà più la sede di lavoro abituale. "Lascio il centro federale, però sono sicuro di trovare sempre una stanza all'occorrenza - continua Paltrinieri - Sarà difficile varcare quel cancello con la sensazione di non tornarci l'indomani per l'allenamento, anche solo per fare colazione e salutare gli amici. Desidero ringraziare il presidente Paolo Barelli che mi è sempre stato vicino da quando ha offerto a me, ed altri promettenti atleti, questa opportunità fantastica puntando sui centri federali per l'alto livello; lo staff tecnico-fisioterapico che mi ha seguito negli anni; il direttore Pino Castellucci e tutti i collaboratori del centro federale di Ostia che mi hanno coccolato e aiutato".
Il nuovo progetto tecnico sarà a breve approfondito dalla Federazione Italiana Nuoto con Antonelli, che ha manifestato una disponibilità di massima, e coinvolgerà anche Domenico Acerenza, con cui Paltrinieri ha conquistato nella 5 chilometri a squadre l'argento mondiale nell'area portuale dell'Expo Ocean Park di Yeosu il 18 luglio scorso, dove ha anche ottenuto il pass olimpico piazzandosi al sesto posto nella gara individuale. La staffetta era completata da Giulia Gabbrielleschi e dalla vice campionessa olimpica, nonché plurimedagliata internazionale Rachele Bruni, seguita dal tecnico federale Antonelli insieme ad Arianna Bridi.
"Lascio il centro di Ostia per seguire un nuovo percorso - evidenzia Mimmo Acerenza, 25enne di Potenza, tesserato per Fiamme Oro e Circolo Canottieri Napoli - Ringrazio il Moro per il lavoro svolto in quest'anno e mezzo che mi ha accresciuto come atleta e a livello esperenziale. Adesso mi piacerebbe provare con maggiore convinzione il percorso nel nuoto di fondo e il progetto che sta maturando è l'ideale per me in questo momento".
"Non nascondo il dispiacere per questa scelta - commenta Morini, 64enne livornese - Pur comprendendo le ragioni, avrei preferito completare il ciclo olimpico; portare Paltrinieri sino a Tokyo curando il lavoro in corsia e quello in acque libere in sinergia allo staff tecnico della nazionale di fondo. Gli obiettivi erano chiari: difendere l’oro olimpico conquistato nei 1500 a Rio de Janeiro, provare a vincere quello degli 800 di cui è campione del mondo ed essere il più competitivo possibile nella 10 chilometri. Però Gregorio ha bisogno di un contributo diverso, che preveda maggiore spazio e incidenza del fondo nei programmi di allenamento e gare. Ovviamente resterò sempre a disposizione per eventuali necessità. Come ha detto, il nostro rapporto va oltre quello tra allenatore e atleta e la sua scelta non pregiudica il nostro legame tecnico ed affettivo. Spero che trovi ciò che cerca. Gregorio è un campione in allenamento, in gara e nella vita. Abbiamo vissuto insieme nove anni di grandi trionfi che continuano ad emozionarmi; proseguiremo a scriverne altri distanti, ma uniti. Slogan che in questo periodo ci sta proprio bene".
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"La resistenza dell'acqua". Magnini si racconta

Quattro volte campione del mondo di nuoto, due in vasca lunga a Montreal 2005 e a Melbourne 2007 sempre nei 100 stile libero e due in vasca corta a Shanghai 2006 con le staffette 4x100 e 4x200 stile libero. Diciassette medaglie d’oro europee complessive (9 in lunga e 8 in corta), il bronzo olimpico ad Atene 2004 con la 4x200 con cui vince i Giochi del Mediterraneo nel 2009 a Pescara. Nato a Pesaro il 2 febbraio 1982, ha annunciato da pochi giorni la paternità con la compagna Giorgia Palmas.
Alle ultime bracciate di una carriera esemplare, durante la quale ha promosso l'associazione "I'm doping free" ed è stato capitano della Nazionale, arrivano le accuse di tentato uso e somministrazione di doping e la lunga battaglia a difesa della propria innocenza, fino al TAS. Un’altra vittoria, questa volta fuori dall’acqua, forse la più difficile della sua carriera, che rende giustizia all’uomo prima ancora che al campione.
Filippo Magnini racconta la sua storia nel libro 'La resistenza dell'acqua'. “Sono molto emozionato – commenta Filo – perché ho lavorato tanto su questo libro e ho messo tutto me stesso per raccontare la mia storia. Una lunga storia fatta di tante vittorie ma anche di tanti alti e bassi. Stringere questo libro tra le mani è un sogno che si realizza e sono molto curioso di sapere cosa ne penseranno le persone”.
Ecco qualche goccia de “La Resistenza dell’Acqua”, edito da Sperling & Kupfer (17,90 €).
"Sono nato a Pesaro, città di mare, sotto il segno dell’Acquario – spiega l’ex nuotatore – Come tutti i bambini italiani, avrei voluto fare il calciatore, ma poi ho cominciato a nuotare e non mi sono più fermato. Sono stato quattro volte campione del mondo, ho partecipato a quattro Olimpiadi, ho vinto 55 medaglie tra Olimpiadi campionati mondiali ed europei, sono stato incoronato ‘Re Magno’. Ho una famiglia formidabile, che ha creduto in me e mi ha accompagnato in ogni tappa della mia carriera. E ho avuto grandi allenatori, come Claudio Rossetto, che è stato per me come un padre e un fratello maggiore".
"Ho perduto il sonno e la serenità, ho speso energie e rabbia per riuscire a dimostrare un fatto del tutto evidente: non ho mai tentato di doparmi, e infatti non esiste alcuna prova in questo senso. È stata una battaglia difficile e dolorosa. Ma per fortuna, a un certo punto ho avuto accanto Giorgia, una donna favolosa, che mi ha ridato la voglia di vivere e il sorriso. In questo libro racconto la mia vita, la mia storia e i miei progetti futuri. La fatica di essere campioni e la gioia che provo quando sono in acqua".