Pilato irrefrenabile. Record nei 100 rana in 1'03"55

Continua a migliorare a suon di record Benedetta Pilato che porta il primato italiano dei 100 rana sull' 1'03"55 (30"20 e 33"35) nelle semifinali della International Swimming League, in svolgimento alla Duna Arena di Budapest in vasca da 25 metri. La 15enne tarantina del CC Aniene aveva già ritoccato il limite il 17 ottobre scorso, nuotando in 1'03"67 (passaggio ai 50 in 30"12). Ieri, invece, l'atleta guidata da Vito D'Onghia aveva portato il record italiano dei 50 rana sul 28"86, arrivando a 5 centesimi dal primato europeo detenuto dalla lituana Rute Meilutyte (28"81 del 3 dicembre 2014) e battendo la primatista mondiale della distanza, la giamaicana Alia Atkinson (28"56 del 6 ottobre 2018), che oggi l'ha preceduta in 1'02"66.
Botto anche nella gara maschile col record del mondo del britannico Adam Peaty in 55"49 (26"04 e 29"45), che cancella il 55"61 nuotato dal sudafricano Cameron Van Der Burgh il 15 novembre 2009 col costume gommato a Berlino in coppa del mondo e il primato europeo del turco Emre Sakci, autore di 55"74 cinque giorni fa. Al secondo posto il bielorusso Ilya Shymanovich (ex primatista europeo in 55"89) che arriva alle spalle di Peaty in 55"69 (!)
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Pilato al record italiano dei 50 rana in vasca corta in 28"86

Benedetta Pilato porta il record italiano dei 50 rana sul 28"86, arriva a 5 centesimi dal primato europeo detenuto dalla lituana Rute Meilutyte (28"81 del 3 dicembre 2014) e batte la primatista mondiale della distanza, la giamaicana Alia Atkinson (28"56 del 6 ottobre 2018), seconda in 29"30 (!). Il tempo della 15enne allenata da Vito D’Onghia le sarebbe valso l'oro nelle ultime due edizioni dei campionati mondiali ed è ovviamente record mondiale juniores.
La vice campionessa mondiale in vasca lunga, nonché campionessa europea e mondiale juniores, il 16 ottobre aveva già abbassato il record fino al 28"97, migliorando il precedente di 29"32 che aveva fissato a Glasgow il 4 dicembre 2019 in occasione della medaglia d'oro vinta agli europei. L'indomani l'azzurra del CC Aniene aveva portato il record italiano dei 100 rana sull' 1'03"67 (passaggio ai 50 in 30"12). La tarantina - in gara a Budapest per le semifinali della International Swimming League - al Sette Colli post lockdown, il 12 agosto scorso, aveva già migliorato il proprio record dei 50 rana in vasca lunga col tempo di 29"85.
Record mondiale nei 50 dorso dell'olandese Kira Toussaint in 25"60. Il precedente primato era stato stabilito dalla brasiliana Etienne Medeiros il 7 dicembre 2014 ai campionati iridati di Doha in 25"67; il precedente europeo era di 25"70, nuotato dalla croata Sanja Jovanovic il 12 dicembre 2009 ai campionati continentali di Istanbul.
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Pilato si migliora ancora. Record nei 100 rana in corta
Benedetta Pilato si ripete e abbassa anche il record italiano dei 100 rana in vasca corta portandolo sull' 1'03"67 (passaggio ai 50 in 30"12). Migliorato il precedente di Martina Carraro che aveva nuotato in 1'04"11 il 24 novembre 2019 a Londra. La 15enne allenata da Vito D’Onghia, tesserata per il CC Aniene, aveva un primato personale di 1'05"40 che risaliva al 9 novembre 2019, registrato al trofeo Nico Sapio di Genova. L'azzurra, così come venerdì, è stata preceduta solo dalla statunitense Lilly King , vice campionessa mondiale nel 2016 della distanza, in 1'03"16 nella seconda giornata del primo round dell’International Swimming League in svolgimento alla Duna Arena di Budapest.
Ieri la vice campionessa mondiale, europea e iridata juniores e primatista italiana dei 50 rana in vasca lunga e corta, aveva portato il record assoluto della breve distanza sul 28"97, abbassando il precedente di 29"32 che aveva fissato a Glasgow il 4 dicembre 2019 in occasione della medaglia d'oro vinta agli europei. In gara era finita seconda pagando 11 centesimi alla King, campionessa mondiale nel 2016 (nonché in vasca lunga olimpionica dei 100 e due volte iridata dei 50 di cui detiene il record mondiale in 29"40) che ai mondiali di Gwangju l'aveva preceduta in 29"84 contro 30 netto. La tarantina al Sette Colli post lockdown, il 12 agosto scorso, aveva già migliorato il proprio record dei 50 rana in vasca lunga col tempo di 29”85. Mai un'italiana aveva nuotato la rana in vasca corta sotto l'1'04 e i 30 secondi.
Calendario dell'attività 2020-21

Consultabile il calendario dell'attività agonistica del nuoto, stagione 2020-21. Tra le manifestazioni internazionali spiccano i campionati europei, in programma a Budapest dal 17 al 23 maggio. Il riferimento stagionale è ovviamente l'Olimpiade con gare in corsia dal 25 luglio al 1° agosto a Tokyo. Confermata l'attività nazionale con assoluti invernali dal 17 al 19 dicembre e primaverili dal 27 al 31 marzo con chiusura dedicata alla finale del campionato a squadre "Coppa Caduti di Brema" il 1° aprile. Fine anno con gli eventi internazionali in vasca corta: europei a Kazan dal 2 al 7 novembre e mondiali ad Abu Dhabi dal 15 al 19 dicembre.
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Calendario Stagione 2020-2021
Categoria. Classifiche per società e numeri record

Sono online le classifiche provvisorie per società dei campionati italiani di categoria su base regionale. Nelle categorie maggiori si nota una prevalenza delle società romane (CC Aniene, Aurelia Nuoto e Tiro a Volo); mentre in quelle più giovani si nota una vitalità complessiva nell'intero territorio nazionale, che fa ben sperare per il futuro, come anche sottolineato nei giorni scorsi dal direttore tecnico Cesare Butini e dal responsabile delle squadre nazionali giovanili Walter Bolognani. Numeri impressionati per i campionati di categoria fortemente voluti dalla Federazione Italiana Nuoto per rilanciare il settore giovanile che ha dovuto rinunciare in primavera anche ai Criteria: al via 8596 atleti (4324 femmine e 4272 maschi) - rispetto ai 1912 presenti ai campionati in sede unica allo Stadio del Nuoto nel 2019 - in rappresentanza di 487 società per un totale di 25305 presenze gara. Classifiche generali vinte dalla CC Aniene, sia quella maschile che quella femminile, rispettivamente con 424 e 287 punti.
E' pubblicato anche il book con il dettaglio dei risultati complessivi di ciascuna gara, delle quattro categorie dei due settori.
Classifica generale maschile (172 società a punti)
1. CC Aniene 424.00
2. Fiamme Oro 331.50
3. Aurelia Nuoto 227.00
Classifica generale femminile (163 società a punti)
1. CC Aniene 287.00
2. Fiamme Oro 226.50
3. Team Veneto 226.00
Classifica sez. seniores mas (62 società a punti)
1. CC Aniene 287.00
2. Fiamme Oro 214.50
3. In Sport Rane Rosse 129.50
Classifica sez. seniroes fem (71 società a punti)
1. CC Aniene 347.00
2. Fiamme Oro 146.50
3. In Sport Rane Rosse 115.50
Classifica sez. cadetti (68 società a punti)
1. Aurelia Nuoto 80.00
2. Tiro a Volo 76.50
3. RN Florentia 75.50
Classifica sez. cadette (64 società a punti)
1. CC Aniene 119.00
2. Fiamme Oro 80.00
3. In Sport Rane Rosse 79.00
Classifica sez. juniores mas (81 società a punti)
1. Sporting Lodi 65.00
2. Tiro a Volo Nuoto 63.00
3. Sport Management 59.00
Classifica sez. juniores fem (69 società a punti)
1. Gestisport Coop 117.00
2. Leosport 114.00
3. RN Torino 80
Classifica sez. ragazzi (72 società a punti)
1. DDS 72.00
2. Fiamme Oro 64.00
3. CN Torino 51.00
Classifica sez. ragazze (62 società a punti)
1. Team Veneto 140.50
2. RN Florentia 95.50
3. Nuovo Nuoto - Bologna 48.00
pdf Classifica per Società dei Campionati Italiani di Categoria 2020
pdf Campionati Nazionali di Categoria 2020 - risultati complessivi
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Categoria. La giovane italnuoto è più viva che mai

Nella prima settimana di agosto si sono completati i campionati italiani di categoria, organizzati quest'anno, a causa dell'emergenza Covid-19, su base regionale e fortemente voluti dalla Federazione Italiana Nuoto per rilanciare il settore giovanile che ha dovuto rinunciare in primavera anche ai Criteria. Non sono mancati, ovviamente, risultati di rilievo che confermano l'eccellente stato di salute del movimento italiano in tutte le categorie. In evidenza, oltre ai già affermati Benedetta Pilato, Federico Burdisso, Thomas Ceccon, Costanza Cocconcelli e Giulia Salin, il romano Lorenzo Galossi - tesserato per Tiro a Volo Nuoto e allenato da Simone Palombi - che ha conquistato il titolo nei 200 e 400 stile libero ragazzi stampando anche il record italiano Ragazzi 14 anni (1'52''39 e 3'57''24), i velocisti calabresi con il 14enne Davide Passafaro - tesserato per Calabria Swim Race e allenato da Vanni Celano - che lascia ottime sensazioni nei 100 stile libero e la veneta Anna Porcari - tesserata per Team Veneto - che si è presa il titolo nei 200, negli 800 e nei 1500 stile e nei 200 dorso; e tra le juniores l'emiliana Chiara Fontana - tesserata NC Azzurra 91 ed allenata da Marco Raguzzoni - prima nei 100 e 200 dorso (1'03''30 e 2'14''79) e la figlia d'arte Virgina Consiglio - tesserata per Andrea Doria e preparata da Riccardo Lanozzi e figlia di Paola Cavallino argento agli europei di Madrid 2004 nei 200 farfalla e di Antonio Consiglio campione europeo juniores nei 100 stile libero a Innsbruck 1982 - che impressiona nei 50 farfalla vinti in 28''17. Possono sorridere, insomma, il direttore tecnico Cesare Butini e il responabile tecnico delle squadre nazionali giovanili Walter Bolognani.
Le parole del direttore tecnico Cesare Butini. "Il campionato italiano di categoria su base regionale è stato un forte segnale lanciato dalla FIN, per far capire che il movimento ha reagito positivamente al lockdown. Società ed atleti hanno risposto in maniera eccezionale e la parte organizzativa, gestita dai comitati regionali, è stata assolutamente impeccabile e ciò va anche oltre l'aspetto tecnico: gestire questa fase, inusuale, non era semplice. Il movimento è sano in tutta Italia: c'è voglia di nuotare e di gareggiare. Sono sicuro che questo campionato italiano di categoria rappresenti lo spartiacque tra la fine di un brutto periodo e l'inizio di uno roseo, sotto tutti i punti di vista. Auspico che tutte le società abbiano la forza, sempre con il sostegno della Federazione, di andare avanti poichè loro per noi sono indispensabili".
Le parole del responabile tecnico delle squadre nazionali giovanili Walter Bolognani. "Realizzare un campionato italiano di categoria su base regionale, è stata una grande idea della Federazione, che è servita per mantenere vivo il movimento: la FIN è stata all'avanguardia, vedendo quello che è avvenuto nel resto d'Europa anche in nazioni super potenti, che sono rimaste ferme. Voglio segnalare come il movimento, abbia retto benissimo l'urto spaventoso del lockdown e i riscontri cronometrici sono eccellenti, proprio in considerazione delle mille difficoltà affrontate in primavera. C'è fermento nella categoria Ragazzi, tra i più piccoli quindi: non posso tralasciare i segnali arrivati da Lorenzo Galossi e Anna Porcari. Ma preferirei non parlare troppo dei singoli, sono orgoglioso nel vedere che le prestazioni sono state notevoli da parte di tanti elementi e soprattutto ci sono nomi "nuovi" che scalpitano. Il mio compito adesso è stare vicino ai giovani "interessanti", andandoli a trovare di persona e confrontandomi con i rispettivi allenatori per mantenere vivo il nostro patrimonio natatorio. Mi auguro che, con un ritorno alla normalità, si possano pianificare, sempre in massima sicurezza, dei raduni; ciò rappresenterebbe un ulteriore passo in avanti".
pdf Campioni Italiani di Categoria 2020
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I vincitori del campionato italiano di categoria

Sono online i vincitori del campionato italiano di categoria su base regionale; per il titolo non sono validi i tempi ottenuti in prima frazione di staffetta. Le graduatorie per società saranno comunicate nei prossimi giorni.
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Sette Colli Frecciarossa. Il bilancio del dt Butini

"La 57^ edizione del Trofeo Sette Colli, abbinata al Campionato Italiano, ha registrato un livello tecnico oltre ogni aspettativa - sottolinea il direttore tecnico della nazionale di nuoto Cesare Butini - La manifestazione, fortemente voluta dalla nostra Federazione, è stata oltre che un successo dal punto di vista organizzativo, con la presenza di tanti atleti stranieri, un segnale importante da parte di un movimento che vuole riappropriarsi, nel rispetto delle attuali normative anti-Covid, del proprio spazio. Il movimento in generale ha risposto con entusiasmo e partecipazione, come del resto avvenuto in occasione del Campionato Italiano di Categoria organizzato su base regionale. La voglia di tornare a gareggiare manifestata dagli atleti, dai tecnici e dalle società, che rappresentano il nostro presente e futuro e che ringrazio per l'apporto fornito malgrado le enormi difficoltà derivate dalla pandemia, è stata superiore alle sofferenze gli ultimi mesi - continua Butini - Da una veloce analisi tecnica dei risultati spiccano su tutti il primato europeo di Paltrinieri nei 1500 stile libero in 14'33"10, tempo che non nuotava dal 2016; i record italiani assoluti di Pilato nei 50 rana in 29"85 e di Razzetti nei 200 misti in 1'58"01; le prestazioni di Miressi nei 100 stile libero in 48"15 e De Tullio nei 200 in 1'46"56, soprattutto funzionali alle staffette stile libero che, pur mancando di alcuni specialisti come Condorelli e Megli, confermano una dimensione mondiale; le rilevanti prestazioni di Caramignoli esemplificazione di determinazione. A questi riscontri cronometrici si aggiungono altri record di categoria. L'aspetto importante rimane la densità degli ottimi risultati in quasi tutte le discipline. La conferma, affianco a big come Detti, Pellegrini, Panziera e Martinenghi, di giovani quali De Tullio, Ceccon, Burdisso e Salin. Molti risultati cronometrici sono stati migliori rispetto a quelli ottenuti nel campionato di dicembre e circa una dozzina di atleti avrebbero ottenuto il pass olimpico individuale. Ci sono ovviamente anche specialità da incentivare e individualità da supportare che saranno oggetto di attenzione federale nei prossimi mesi di preparazione in vista degli appuntamenti agonistici del 2021. Il bilancio tecnico quindi è sicuramente positivo e ci fa essere ottimisti per la prossima stagione che sarà densa di avvenimenti agonistici internazionali. Abbiamo lanciato un segnale importante, ricevuto riconoscimenti positivi anche da tecnici stranieri e tracciato una strada che potrebbe essere un esempio anche per altre discipline sportive. Spero - conclude Butini - che tutto questo sia foriero di un graduale ritorno alla normalità e soprattutto trasmetta l'importanza sociale dello sport e la necessità di collocarlo, rivalutando anche le figure professionali che ci operano, nella giusta posizione nel mondo reale".
consulta i risultati ufficiali della 57esima edizione del trofeo Sette Colli Frecciarossa
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Sette Colli Frecciarossa. SuperGreg sinfonia europea

L’apertura è stata da applausi, la chiusura è da standing ovation. Il 57° trofeo Sette Colli Frecciarossa, campionato assoluto open, si conclude con i fuochi d’artificio innescati da Gregorio Paltrinieri e Alberto Razzetti. Nella gara conclusiva SuperGreg migliora se stesso e stabilisce il record europeo dei 1500 stile libero con 14’33”10. Una gara maestosa, anche e soprattutto in considerazione del periodo storico che stiamo attraversando. Poco prima di lui “Razzo” diventava il nuovo padrone dei 200 misti: stabilisce il record italiano con 1’58”09 ma ciò che fa ben sperare per il futuro è che cancella lo storico limite in gommato imposto da Alessio Boggiatto con 1’58”33 che durava dal 29 luglio 2009. Ad illuminare la sera dell’ultima giornata allo Stadio del Nuoto contribuiscono anche Federica Pellegrini che si conferma regina dei 200 stile libero e Marco De Tullio che batte il compagno d’allenamenti Gabriele Detti nei 200 stile libero.
Si comincia e Matteo Restivo (Carabinieri/RN Florentia) si stacca subito dagli altri. L’allievo di Paolo Palchetti va subito a cercare la prestazione e passa ai cento in maniera propulsiva. Luca Mencarini (Fiamme Oro/CC Aniene), inizialmente in ritardo, guadagna metri nella terza vasca ed è un falco, negli ultimi dieci raggiungendo il compagno. I due toccano insieme e vincono ex aequo in 1’57”98. “Gara più sentimentale che tecnica – dice Restivo, bronzo europeo a Glasgow 2018 – Rimettersi in carreggiata dopo un periodo di stop così lungo e anomalo è stata dura. Ci sono riuscito e sono abbastanza soddisfatto”. “Mi sono divertito – continua Mencarini – E’ stata una buona gara ed arrivare primi a pari merito è comunque una vittoria. Peccato non vedere il pubblico riempire le tribune e fare il tifo ma il trofeo Sette Colli conserva sempre il suo fascino”.
Doppio impegno per Margherita Panziera (Fiamme Oro/CC Aniene) e Thomas Ceccon (Fiamme Oro/Leopsort). Panziera vince i 200 dorso con 2’08”29 e poi è sesta (2’00”16) nei 200 stile libero di Federica Pellegrini. “L’obiettivo era finire la stagione nel miglior modo possibile” Ceccon migliora il primato personale di otto centesimi, stabilisce il record italiano cadetti dei 50 farfalla con 23”29 (precedente già suo con 23”37 che aveva nuotato il 24 agosto 2019 a Budapest per l’oro ai campionati mondiali juniores) e vede non troppo lontano, ad appena otto centesimi, il record assoluto di Piero Codia.“Il cinquanta per me è un po’ un gioco – spiega l’allievo di Alberto Burlina - ma sono contento”. Nei 200 misti record di Razzetti finisce quarto (2’02”30) dopo un ottimo avvio di gara.
La “nuova” Ilaria Cusinato (Fiamme Oro/Team Veneto), allenata da Moreno Daga, vince Sette Colli e titolo italiano open dei 200 farfalla con 2’10”53. “Dal 2018 il trofeo Sette Colli è diventata una gara speciale per me e ci tengo ad onorarla sempre nel modo migliore. I duecento farfalla li faccio soprattutto in preparazione dei misti. Questo è il tempo che mi aspettavo. Ho nuotato tranquilla. Sono soddisfatta”. Lo è un po’ meno al termine dei 200 misti chiusi al quarto posto con 2’15”84.
La gara successiva, i 200 rana uomini, se l’aggiudica il tedesco Marco Koch con 2’10”95 e il titolo italiano se lo prende Edoardo Giorgetti (Fiamme Oro/CC Aniene) che si esprime in 2’11”05. Peccato per il trofeo mancato di pochissimo. “Ho visto il tabellone e ci sono rimasto male – commenta Edo - In allenamento mi ero detto che dovevo fare la gara per andare in testa. Non ce l’ ho fatta, mi dispiace però mi sono divertito. Ho fatto molti progressi e questo anno volevo raggiungere quello che non sono riuscito nel mio periodo di crisi. Il lockdown mi ha un po’ frenato ma non mi ha tolto la voglia di continuare a lavorare ed allenarmi per raggiungere il mio obiettivo”.
La ventiduenne svizzera Lisa Mamie vince il trofeo dei 200 rana con 2’24”27 mentre il bronzo iridato dei 100 Martina Carraro (Fiamme Azzurre/NC Azzurra 91), di cinque anni più grande, allenata da Cesare Casella, conquista il titolo assoluto con 2’25”67 che vale il primato personale (precedente 2’25”96) e il quarto posto delle performer italiane. “Questo duecento mi sorprende ogni volta. Sono sempre molto gasata quando mi iscrivo. Avevo detto di voler preparare sia il 100 che il 200 per portarlo alle Olimpiadi. Avrò un anno in più per farlo”.
Neri 200 stile libero si fa largo un altro millennial di talento, Marco De Tullio (Fiamme Oro/Sport Project) che va ad inserirsi di prepotenza nelle primissime posizioni. Tanta densità per il primo titolo assoluto in carriera, record dei campionati e record nazionale cadetti e quinto tempo all time. Il precedente del Sette Colli era 1’46”78 di Gabriele Detti siglato il 25 giugno 2018 e il “vecchio” primato cadetti 1’46”69 di “un certo” Giorgio Lamberti del 15 agosto 1989. L’allievo del tecnico federale Stefano Morini cresce velocemente. “Avevo iniziato bene con il quattrocento, pur non avendolo gestito al meglio. Questo 200 è un po’ inaspettato ma sapevo di stare bene. Dai grandi campioni come Detti imparo sempre molto ogni giorno. Soprattutto lavorare a testa bassa”. Gabriele Detti (Esercito/In Sport Rane Rosse), suo nuovo compagno di allenamenti al Centro Federale di Ostia, è secondo con 1’46”69. “I giovani crescono e sono difficili da contenere. Marco ha fatto una gran bella gara. Anche io bene alla fine. Inizialmente eravamo un po’ dubbiosi dopo ieri. Abbiamo scelto di farla, mi sono divertito ed è venuto fuori un buon tempo. Con Marco abbiamo una freccia nuova nella 4x200 e possiamo continuare a fare un buon lavoro anche li”.
I 200 stile libero femminile sono indiscutibilmente di Federica Pellegrini (CC Aniene) anche se oggi Valentine Dumont le ha messo un po’ di pressione. La campionessa del mondo vince in rimonta e batte la belga con 1’57”80. Dumont finisce dietro con 1’58”29. La differenza la fanno gli ultimi 50 metri: 29”45 per l’azzurra e 30”12 per Valentine. Gara gestita. Nuota 27”91 i primi cinquanta metri, si porta dietro le altre e prova a distendersi. Ai 100 e ai 150 però passa davanti la belga. C’è la reazione di Federica negli ultimi cinquanta metri dove sembra volare: ricuce lo strappo e chiude in 29”45. “Non un grandissimo tempo. -commenta la pluricampionessa di tutto, allenata dal tecnico federale Matteo Giunta - E’ logico che i due mesi di stop hanno influito. E’ un buon inizio. Sentivo la bracciata un po’ vuota. Sapevo che lei era in una forma migliore. Ora due settimane di vacanze e poi si riparte a tutta. A settembre dobbiamo recuperare la forma fisica e mettere dentro un po’ di chilometri. Bilancio? Sono molto soddisfatta del cinquanta, che non mi aspettavo così, un po’ meno dei cento e duecento. Mi è piaciuta la chiusura di oggi”.
Capitolo a parte per i 200 misti maschili. Alberto Razzetti (Fiamme Gialle/Genova Nuoto My Sport), allenato dal tecnico federale Stefano Franceschi, che sbaraglia tutti e con una prestazione strepitosa sbriciola il vecchio record di Boggiatto, stravincendo con il record italiano assoluto di 1’58”09. Cade lo storico primato di Alessio Boggiatto che ai campionati del mondo di Roma 2009, il 29 luglio, aveva fissato il limite in 1’58’’33. Razzetti ha fatto molto meglio e lo ha fatto con il costume in tessuto. La precedente migliore prestazione italiana in tessuto era di Federico Turrini con 1’58”86 del 12 aprile 2013. “Non so cosa dire. Non mi aspettavo sinceramente un tempo del genere. E’ un orgoglio e un onore averlo ottenuto. Avevo immaginato così la gara, con Thomas avanti all’inizio ed il a spingere di più nella rana”. I 200 misti femminili sono di Anna Pirovano (Fiamme Azzurre/In Sport rane Rosse) che si impone in 2’14”21. “Son contenta perché finalmente ho fatto un arrivo decente -sorride - Ero un po’ nervosa dopo i 200 delfino, poi in gara mi sono sciolta. L’emozione di un titolo è molto, molto bella”.
L’ultima gara è tra le più attese e Gregorio Paltrinieri le ricambia alla grande, come solo i fuoriclasse sanno fare. Il campione del mondo degli 800 e bronzo iridato dei 1500 a Gwangju 2019 sfodera la sua prestazione migliore e timbra il record europeo dei 1500 stile libero con 14’33”10. Per l’alfiere azzurro, tesserato con Fiamme Oro e Coopernuoto ed allenato da Fabrizio Antonelli è una vittoria che premia anche il coraggio di cambiare. “E’ troppo bello – confessa SuperGreg - non sapevo quanto stavo facendo. Si, mi rendevo conto che stavo ottenendo un buon tempo, perché sentivo la nuotata, ma fino a questo punto non me lo aspettavo. Ho tirato fortissimo”. E sulle scelte aggiunge. “Credo di essere stato sempre coraggioso negli anni nel fare le mie scelte. Questa mi è piaciuta da subito. Prendo anche le gare in modo diverso”. La prossima settimana sarà impegnato negli assoluti in acque libere a Piombino e Grosseto. “Mi mancano 17 chilometri e mezzo di gare perché le farò tutte e tre. La bracciata è buona, il ritmo è quello che mi fa andare, nuotare in mare mi piace”. Paltrinieri ha migliorato se stesso: il precedente record d’Europa già gli apparteneva con 1’34”04 che aveva stabilito il 18 giugno del 2016 a Londra. Era suo anche il precedente primato del Sette Colli con 1’49”06 del 24 giugno 2017. Questi i passaggi del precedente record di Paltrinieri: 3’52’’02 ai 400, 7’46’’24 agli 800, 11’40’’57 ai 1200, chiusura in 29’’15 e 29’’03. Questi i passaggi del nuovo record europeo di SuperGreg: 3'51''81 ai 400, 7'45''41 agli 800, 11'39''49 ai 1200, ultimi due 50 in 29''26 e 28''82.
Le parole del presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli a fine manifestazione sono piene di orgoglio e soddisfazione. "E' stata un'edizione del Sette Colli di livello elevatissimo: è caduto un record europeo, diversi primati italiani e stabilite molte prestazioni di livello mondiale. Il merito va alle società e agli atleti che si sono allenati in maniera strepitosa, nonostante l'emergenza Covid-19 e tutte le limitazioni del caso. Mi auguro, quindi, che tutto questo mondo sia aiutato dalle istituzioni, e per questo mi sto battendo, perché altrimenti parecchie realtà rischieranno di scomparire: non possiamo permetterci di perdere tutto questo patrimonio".
Classifica per società vinta tra le femmine dalla CC Aniene con 339 punti e tra i maschi dalle Fiamme Oro con 175.50. Trofeo Mario Saini dominato dall'Italia con 85 punti, poi Belgio con 18 e Svizzera terza con 17.
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Sette Colli Frecciarossa. Benny da record, Greg da urlo, Martina bis

Come nella saga di Star Wars. Spettacolo, emozioni improvvise, sotto il cielo di Roma e nella cornice dello Stadio del Nuoto. Azzurri stellari nella seconda giornata del 57° trofeo Sette Colli Frecciarossa, valido come campionato italiano assoluto open. In copertina Benedetta Pilato con lo straordinario record italiano assoluto dei 50 rana di 29”85, che polverizza il 29”88 con il quale aveva conquistato la medaglia d’argento ai campionati del mondo in Corea del Sud e Gregorio Paltrinieri che ruggisce e domina gli 800 stile libero con la seconda prestazione italiana all time di 7’40”22, record del Sette Colli. Il tempo con cui SuperGreg ha vinto il mondiale a Gwangju è 7’39”27; oggi ha nuotato la prima metà di gara più velocemente (1’52”10 contro 1’53”36 ai 200; 3’47”14 contro 3’48”92 ai 400). Ma non sono gli unici protagonisti di una serata da grandi tempi.
Pronti, via e IIaria Bianchi (Fiamme Azzurre/NC Azzurra 91) vince il titolo dei 100 farfalla con 58”73, in rimonta su Elena Di Liddo (Carabinieri/CC Aniene), avanti fino agli ultimi 25 metri (58”89). “Come ripresa va bene – dice Ilaria allenata dal tecnico federale Fabrizio Bastelli - Volevo nuotare sotto i 59’’ e ci sono riuscita”. “E’ ricominciata la stagione – afferma invece Elena – Non vedevamo l’ora. Io ho nuotato in mare in questo periodo e adesso per fortuna da settembre si riparte”.
Nei 200 farfalla Federico Burdisso (Esercito/Tiro a Volo Nuoto) cerca la prestazione e spinge fin dall’inizio. Quarto l’anno scorso ai mondiali e bronzo agli Europei di Glasgow 2018 l’allievo di Simone Palombi vuole ribadire la sua leadership nazionale. Chiude con 1’54”83, a quattro decimi dal suo record italiano (1’54”39 del 24 luglio 2019 a Gwangju). Calo fisiologico nel finale di gara ma comunque la sua terza migliore prestazione personale. “Sono abbastanza soddisfatto per questo duecento - commenta- Potevo fare meglio, valgo di meno ma va bene ugualmente. L’ultima vasca è sempre più faticosa per me. Ci sto lavorando”
Margherita Panziera (Fiamme Oro/CC Aniene) si fa il regalo per il suo 25° compleanno e vince Sette Colli e titolo italiano dei 100 dorso. L’azzurra allenata da Gianluca Belfiore mette la mano davanti e ferma il cronometro dopo 59”69. “Devo confessare che sono stanca. E’ stato parecchio difficile. Sapevo che la forma era questa. La condizione è comunque buona. Vediamo domani nei duecento cosa succede”.
Show nei 100 dorso maschili. Il francese Mewen Tomac stabilisce il record dei campionati con 53”29 e cancella il precedente dell’americano Michael Andrew (53”40 del 22 giugno scorso). Thomas Ceccon (Fiamme Oro/Leosport) è secondo e primo degli italiani e chiude a sei centesimi dal record italiano di Simone Sabbioni (53”34 datato 2016) con un ottimo 53”40 che, però, non è il suo personale; aveva già nuotato 53”37. “Sono contento – commenta l’allievo di Alberto Burlina– anche se era meglio fare qualche centesimo in meno. Dopo tutto quello che è successo, comunque, nuotare 53” 4 è buono. Io mi ritengo fortunato perché sono stato fermo soltanto un mese.” Simone Sabbioni (Esercito/Swim Pro SS9) è dietro di lui in 57”71 e il figlio d’arte Michele Lamberti (Fiamme Gialle/GAM Team Brescia), allenato da papà Giorgio, è terzo sul podio degli assoluti open con 54”43. Un Lamberti sul podio mancava da quasi 30 anni.
Spazio ai 400 misti. Luisa Trombetti (Fiamme Oro/RN Torino) torna combattiva e, sebbene all’80% di forma, vince in 4’45”24, davanti a Sara Franceschi (Fiamme Gialle/Nuoto Livorno Sport management) e Alessia Polieri (Fiamme Gialle/Imolanuoto). “Ho provato a fare una gara intelligente. Mi sentivo come una ragazzina alle prime armi. Dopo la quarantena, che io ho sofferto particolarmente a Torino, era difficile e allo stesso tempo molto stimolante pensare di riprendere. Sono soddisfatta. Ho nuotato meglio che a dicembre”.
L’ungherese David Verraszto, avversario ideale per essere seguito, chiude in 4’12”66. Sul podio degli assoluti, cosa a dir poso inusuale per il nuoto due fratelli: Pier Andrea Matteazzi (Esercito/In Sport Rane Rosse) secondo con il record personale di 4’15”03 e Massimiliano (In Sport Rane Rosse) terzo con 4’20”86 Molto soddisfatto Pier Andrea, allenato insieme al fratello da Federico Benda, che si è migliorato di sette decimi. “L’obiettivo era quello di avvicinarmi il più possibile al mio personale. Ho commesso qualche errorino ma ci sino riuscito e sono contento”.
E arrivano i 100 stile libero di Federica Pellegrini (CC Aniene) che deve vedersela con Silvia Di Pietro (Carabinieri/CC Aniene) e Valentine Dumont La Fede nazionale vince senza straripare e conquista Sette Colli e titolo italiano assoluto con 54”33. “Onestamente non è un grandissimo tempo, Dopo i cinquanta di ieri mi aspettavo di andare sotto – spiega la vincitrice di tutto, seguita dal tecnico federale Matteo Giunta - Il secondo step verso i duecento di domani mi lascia una incognita. Ieri il cinquanta è stato più veloce, il cento di oggi non mi ha soddisfatta in pieno. Vedremo cosa succederà”. La belga Dumont è seconda con 54”91 e Di Pietro terza con 54”96.
Un super Alessandro Miressi (Fiamme Oro/CN Torino) domina la velocità maschile. Il gigante del nuoto azzurro (202 cm di altezza), allenato da Antonio Satta, mostra una condizione ottimale che per il post lockdown è quasi eccezionale. Chiude in 48”15 con il record dei campionati. Era già suo anche il precedente di 48”25 del Sette Colli 2018. “Avevo fatto un test tre settimane fa con un discreto 49”3. Ero ancora in fase di carico. Prima di venire a Roma, invece, avevo scaricato un minimo. Sono felice del risultato anche perché sono andato a tre decimi dal mio migliore e ho stabilito il record del Sette Colli. Adesso due settimane di vacanza e poi si riprende con la nuova stagione”.
Cala la sera e il programma continua con altre quattro gare tutte da seguire Nei 50 rana Benedetta Pilato (CC Aniene), vice campionessa del mondo e già primatista italiana con il 29”98 di Gwangju, è una freccia troppo veloce per le altre. L’allieva di Vito D’Onghia tira fuori una grandissima gara, potente e sconvolgente, stabilisce il record italiano e mondiale juniores con 29”85 e cancella il suo precedente. E’ il sesto tempo mondiale all time, record italiano assoluto, cadette e juniores, ad un centesimo dal tempo con cui la statunitense Lilly King ha vinto il mondiale sud coreano. “L’obiettivo era provare a tornare sotto i trenta – afferma la pugliese DOP - Sono soddisfatta, il record del mondo junior lo stavo puntando da un po’, poi la stagione è andata come è andata. Ammetto che le aspettative su di me sono aumentate da parte di tutti ma io rimango tranquillissima. Anche ieri speravo di migliorare il personale dei 100 ma sono comunque soddisfatta”.
Dopo i 100, Nicolò Martinenghi (Fiamme Oro/Nuoto Club Brebbia) vince anche il derby dei 50 con Fabio Scozzoli (Esercito/Imolanuoto).Il campione del mondo junior 2017, allenato da Marco Giovanni Pedoja, tocca per primo in 26”94, terzo tempo mai nuotato in carriera. “Torno a casa con valigia piena di medaglie pesanti e risposte importanti. La gara non era cominciata bene; forse è stata la partenza peggiore di sempre. Alla fine è venuto fuori un buon cinquanta. Questa la considero la prima fatica di inizio stagione. Tra poco, infatti, riprenderemo ad allenarci”.
Gran chiusura con gli 800 stile libero. Al femminile manca la campionessa europea e vice campionessa del mondo Simona Quadarella (CC Aniene) ma ci sono Martina Rita Caramignoli (Fiamme Oro/Aurelia Nuoto) e Giulia Salin (Fiamme Oro/Nuoto Venezia) pronte a raccoglierne il testimone nel trofeo Sette Colli. La condizione della romana però è esageratamente superiore e la veneta alla fine deve cedere, anche se di poco, ma si “consola” con il record italiano cadette. Entrambe fissano il personale. Martina Caramignoli vince in 8’24”16, lima in maniera importante il personale (precedente 8’27”92 del 13 dicembre scorso agli assoluti di Riccione) e diventa la terza italiana di sempre scavalcando nel ranking Federica Pellegrini (8’24”99).
“Oggi ero particolarmente stanca dopo i 1500 di ieri. Per l’adrenalina ho dormito poco più di due ore stanotte. Ci tenevo a vincere. Mi sono allenata tanto. Ho fatto molti sacrifici e credo di meritarmi queste vittorie”. Può ritenersi soddisfatta anche Giulia Salin che con 8’26”81 è seconda ma stabilisce il record italiano cadette e cancella il precedente di Simona Quadarella (8’28”06 del 20 aprile 2016). Il precedente record personale, invece, era di 8’28”99.
Super gara gli 800 stile libero con Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuto), Gabriele Detti (Esercito/In Sport Rane Rosse) e Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli). Greg è enorme. Ruggisce ad ogni virata, spinge in ogni vasca. Batte il “gemello diverso” e amico di sempre Gabriele Detti vincendo in 7’40”22 che rappresenta il record del Sette Colli ed il secondo tempo italiano all time. “Non stavo aspettando le gare per valutare il programma di lavoro che stiamo facendo – dice Greg, allenato dal tecnico federale Fabrizio Antonelli - perché ero sicuro che stava andando bene. Oggi è venuta fuori una bella gara: 7’ 40” è un tempo importante. Tra una settimana ho anche il fondo a Piombino quindi la preparazione doveva tenere conto di entrambe. Sono arrivato qui tranquillissimo. Non pensavo a niente. Mi sono tuffato in acqua ed è venuta fuori una bella gara. Al Sette Colli mi diverto sempre”.
Gabriele Detti è alle sue spalle con 7’46”04. “Una sensazione completamente diversa da ieri nei 400. Non ho avuto modo di recuperare in pieno. Tre mesi di fermo si fanno sentire. Ci sta a perdere con Greg. Torneremo a duellare. Non allenarci più insieme mi manca ma come amico non è cambiato nulla. Siamo gli stessi di prima e continuiamo a sentirci sempre”. Terzo Domenico Acerenza con 7’48”74. Il mezzo fondo azzurro è un gran bel vedere.



























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