Categoria Ragazzi. Camozzi da record nei 400 misti

Seconda giornata dei campionati italiani categoria allo Stadio del Nuoto di Roma, riservata ai Ragazzi. Al via 454 atleti (269 maschi e 186 femmine), per un totale di 974 presenze gara, in rappresentanza di 194 società. Nella seconda sessione pomeridiana, dopo i 200 farfalla, si impone con il record ragazzi Andrea Camozzi (Team Trezzo Sport) che tocca in 4'24"16, primato nazionale di categoria strappato al napoletano classe 2000, Pietro Paolo Sarpe, che il 4 agosto 2016 a Roma toccò in 4'25"43.
Velocissimi i 2006 nei 50 stile libero: Davide Passafaro (Calabria Swim Race) chiude in 23"36 migliorandosi di 4 decimi, un centesimo meglio di Cristiano Boggia (Meridiano Taranto) che si migliora di mezzo secondo e chiude in 23"37. Sofia Dandrea (RN Valsugana) vince i 400 stile libero con il primato personale di 4'22"21, limiato il precedente di 4'23"71 dello scorso 17 luglio a Trento.
Nella seconda sessione pomeridiana, subito brilla Lorenzo Galossi, quindicenne romano allenato da Simone Palombi - che abbassa il personale nei 400 stile libero (3'54"20) e tocca in testa in 3'53"62. Il primatista di categoria dei 200 e 800 stile libero, aveva già conquistato i 200 stile libero. Altro primato personale per Sofia Barba (Nuotatori Pugliesi) che nei 200 dorso si migliora di un secondo e mezzo e chiude in 2'20"21. Primo gradino del podio per due nei 50 stile libero: Vittoria Becuzzi (Livorno Aquatics) e Margherita Serafin (Nottoli Nuoto) toccano parimerito in 26"66, stabilendo entrambe il personale. Infine in chiusura si impone nei 100 farfalla Lorenzo Bellavia (CC Aniene) in 55"34 limando anch'esso il personal best.
Lusinghiera sin qui l'analisi del responsabile tecnico Walter Bolognani che sottolinea come: "Analizzare le prestazioni di questa categoria è sempre fondamentale perchè è la base degli sviluppi futuri. Fin qui si è distinta Valentina Procaccini dell'Aniene nei 200 stile libero, seconda anche nei 400 sl, una ragazza molto interessante dotata anche fisicamente; poi non male Alice Bonini nei 200 farfalla e 400 misti poliedrica, una 2008 dalle enormi prospettive. La conferma di Christian Mantegazza (Team Trezzo), la stessa società della Bonini nei 100 rana e lo vedremo nei 400 misti, mentre buono anche il compagno di squadra Andrea Camozzi nei 200 delfino con un sorprendente 2'00"39 e stasera ottimo col record ragazzi nei durissimi 400 misti. Tra le top performer metterei Gaia Neideger (SSV Bruneck) che in 1'10''65 nei 100 rana si è migliorata di 4 secondi; in generale molto interessante i 200 stile libero nella categoria ragazzi che fanno ben sperare per un futuro importante in questa distanza e quindi per la staffetta: primeggia su tutti Lorenzo Galossi che si conferma bene al di sotto di 1'50 arrivando ad un decimo dal tempo fatto agli eurojunior (1'49"27), e bissa nei 400 stile libero. Da segnalare le prestazioni sui 50 stile libero dove in due Davide Passafaro e Cristiano Borgia hanno chiuso in testa con 23"36 e 23"37, due un buoni riscontri considerato che sono dei 2006. Infine Filippo Bertoni merita una una menzione per i 1500 chiusi in 15"30 migliorando di 4 secondi pure lui il personale".
Migliori tempi della mattina - seconda giornata
400 stile libero F
1. Sofia Dandrea (RN Valsugana) 4'22"21 pp
200 dorso M
1. Daniele De Matteis (Fiamme Oro) 2'06"10
400 misti F
1. Alice Bonini (Team Trezzo Sport) 4'59"13
50 stile libero M
1. Davide Passafaro (Calabria Swim Race) 23"36 pp
Migliori tempi del pomeriggio
400 stile libero M
1. Lorenzo Galossi (Aurelia Nuoto) 3'53"62 pp
200 dorso F
1. Sofia Barba (Nuotatori Pugliesi) 2'20"21 pp
400 misti M
1. Andrea Camozzi (Team Trezzo Sport) 4'24"16 RIR
prec. 4'25"43 di Pietro Paolo Sarpe il 4 agosto 2016 a Roma
50 stile libero F
1. Vittoria Becuzzi (Livorno Aquatics) 26"66 pp
Margherita Serafin (Nottoli Nuoto) 26"66 pp
100 farfalla M
1. Lorenzo Bellavia (CC Aniene) 55"34 pp
foto di Giorgio Scala - DBM / L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit
Pellegrini nuovo membro CIO. I propositi di Federica. I complimenti di Barelli

Federica Pellegrini è un nuovo membro del CIO. La campionessa azzurra è stata eletta nella Commissione atleti del Comitato Olimpico Internazionale ottenendo 1658 voti. "Questa elezione mi apre una finestra importante sul mio mondo ma con un altro ruolo. Sono molto contenta. Sarò sempre connessa alle Olimpiadi, in altre vesti ma sempre con quella da da atleta. Il futuro? Questa era la mia ultima Olimpiade: fuori mi aspetta una vita molto eccitante, forse un po' meno faticosa". Lo dice Federica Pellegrini, commentando la sua elezione. "Quello che voglio fare nel Cio è rendere sempre più facile la vita di un atleta che approccia alle Olimpiadi".
"Federica è una fuoriclasse, con un palmares eccezionale e il record di cinque finali olimpiche nei 200 stile libero in altrettante edizioni - sottolinea il presidente Paolo Barelli - Il suo valore è riconosciuto da tutti nel mondo e questa elezione premia i suoi meriti straordinari. L’elezione di Federica rende la nostra federazione e tutto il nostro movimento molto orgogliosi".
La vincitrice di tutto nei 200, nonché primatista mondiale, resterà in carica per 7 anni (non 8 a causa del differimento delle elezioni a causa del rinvio dei Giochi) ed entrerà automaticamente in Giunta e Consiglio Nazionale del CONI. Sarà tra i membri che avranno diritto al voto in occasione dell'elezione del prossimo presidente dell'Ente nel 2025.
Insieme alla Pellegrini sono stati eletti Pau Gasol (Basket), Maja Wloszczowska (Ciclismo) e Yuki Ota (Scherma). Hanno invece concluso il loro mandato Kirsty Coventry, Danka Barteková, Tony Estanguet e James Tomkins, oltre a Stefan Holm.
I quattro nuovi membri CIO sono stati scelti tra 30 candidati complessivi. Per Federica l'ennesimo trionfo sportivo, stavolta lontano dalla vasca: un successo che schiude un futuro all'altezza della sua statura agonistica.
L'unico precedente a livello italiano è quello di Manuela Di Centa.
Ai complimenti del presidente Paolo Barelli si aggiungono quelli del presidente onorario Lorenzo Ravina, del segretario generale Antonello Panza, dei vice presidenti Andrea Pieri, Giuseppe Marotta e Teresa Frassinetti, del direttore tecnico Cesare Butini, del consiglio, degli uffici federali e di tutta la Federazione Italiana Nuoto.
Olimpiadi. Sei medaglie come a Sydney 2000. Il bilancio di Barelli e Butini

L'Italnuoto lascia la 32esima edizione dei Giochi Olimpici di Tokyo aggiornando ancora una volta i suoi record con due argenti (Gregorio Paltrinieri negli 800 e la 4x100 stile libero maschile) e 4 bronzi (Nicolò Martinenghi nei 100 rana, Federico Burdisso nei 200 farfalla, Simona Quadarella negli 800 e la 4x100 mista maschile), per un totale di sei medaglie; raddoppiato il numero rispetto a Rio 2016 (1-0-2), quattro in più di Pechino 2008 (1-1-0); eguagliando lo storico medagliere di Sydney 2000 (3-1-2) che rimane l'edizione dei Giochi con più ori. Gli azzurri hanno registrato 19 presenze gara in finale e migliorato 13 primati personali e 8 record italiani. Nel medagliere si finisce all'undicesimo posto, dominano gli Stati Uniti (11-10-9), seguiti da Australia (9-3-8) e Gran Bretagna (4-3-1), ma al quarto per numero di medaglie.
Il bilancio del direttore tecnico Cesare Butini. "Una squadra perfetta. Ringrazio lo staff tecnico e sanitario per la professionalità ancora una volta dimostrata. Abbiamo fatto divertire e ci siamo divertiti. Mi sono particolarmente commosso per gli 800 di Gregorio Paltrinieri, che ha combattuto come un leone. Sono bellissime però tutte le medaglie. La mista ci porta già nel futuro, essendo composta da elementi molto giovani: due nati nel 2001 (Federico Burdisso e Thomas Ceccon), uno nel 1999 (Nicolò Martinenghi) e uno nel 1998 (Alessandro Miressi). Abbiamo iniziato e finito nel migliore dei modi con una squadra solida e trasversalmente ben preparata. Tranne rare controprestazioni, tutti hanno nuotato i personali o si sono avvicinati. Un dato significativo, considerati anche l'inversione delle sessioni mattina/sera. Abbiamo conquistato sei medaglie senza avere Paltrinieri e Quadarella nelle migliori condizioni a causa di sfortunati problemi di salute che ne hanno condizionato l'avvicinamento quando erano in piena forma. Il bilancio sarebbe potuto essere ancora più confortante; ma, a prescindere dalle medaglie, abbiamo dimostrato la solidità del movimento che ha ampie prospettive per continuare a crescere sino alle Olimpiadi di Parigi. Il prossimo anno avremo nel giro di quattro mesi i mondiali di Fukuoka e gli europei a Roma dove intendiamo essere protagonisti. Un grazie infinito a Federica (Pellegrini ndr) che, oltre a conquistare la storica quinta finale consecutiva nei 200 stile libero, ha dimostrato da capitano ancora una volta grande professionalità e spirito d sacrificio per la squadra: è un esempio per le più giovani e lo sarà anche uscita dall'acqua".
Il bilancio del presidente Paolo Barelli. "Sei medaglie erano difficili da pronosticare. Noi conoscevamo le difficoltà che avrebbero incontrato Gregorio Paltrinieri e Simona Quadarella; le loro medaglie sono un piccolo miracolo che hanno costruito con talento e personalità. Il nostro è un bilancio molto lusinghiero. Abbiamo delle punte giovani che sbocceranno definitivamente a breve, ma che già hanno mostrato cose importanti. Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso così come Benedetta Pilato sono ragazzi di gran classe, che stanno crescendo molto. Alessandro Miressi sta maturando ed è costantemente tra i migliori al mondo, senza dimenticare Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo, anche loro d'argento con la 4x100 stile libero. La Federnuoto non ha nessun segreto. Questi risultati sono il frutto del lavoro svolto dalle società e dai nostri tecnici. Noi non abbiamo tanti fenomeni come altre potenze, come Stati Uniti, Australia, Cina, Russia; ma siamo in grado di gestire al meglio i nostri talenti e la loro preparazione attraverso sinergie pianificate dallo staff tecnico-federale con allenatori e dirigenti delle società di appartenenza. La squadra ha dato dimostrazione di solidità e compattezza, peccato per qualche quarto posto di troppo, ma ci sta. Federica Pellegrini merita un capitolo a parte. E' un'atleta straordinaria che ha portato lustro al nuoto e allo sport italiano per 17 anni con prestigiosi successi che si sono trasformati in eccezionale veicolo di promozione e diffusione. A me piacerebbe che partecipasse agli Europei di Roma 2022 nel suo Stadio del Nuoto; se così non fosse la federazione sarà sempre disponibile per parlare di un futuro insieme fuori dalla piscina. Sarebbe un'ambasciatrice perfetta. Ci tengo comunque a sottolineare che questi risultati non devono e non possono coprire le enormi difficoltà che affrontano quotidianamente le società che sono artefici della pratica motoria in Italia. E' fondamentale ricordare che senza contributi veri da parte dello Stato agli impianti, alle società, queste medaglie e questi successi non si vedranno più. Negli ultimi 18 mesi le società hanno compiuto enormi sacrifici economici e organizzativi per consentire ai nostri campioni di allenarsi; ma dietro di loro ci sono milioni di italiani che non vanno più in piscina, dai bambini agli anziani. Per consentire a società e impianti di restare aperti non basterà l'elemosina. Deve esserci una strategia economica per sostenere lo Sport, perché in Italia lo sport è possibile solo grazie alle società. Stiamo rischiando di perdere una generazione di atleti e di crescere i nostri ragazzi sul divano. Senza la base non possono nascere i campioni che fanno esultare ed emozionare. In questo periodo ho ascoltato tante chiacchiere. Mi aspetto concretezza".
MEDAGLIERE (0 - 2 - 4)
FINALISTI (19)
6. Gabriele Detti nei 400 stile libero in 3'44"88 il 25/7
8. Alberto Razzetti nei 400 misti in 4'11"32 il 25/7
8. Ilaria Cusinato nei 400 misti in 4'40"65 il 25/7
BRONZO Nicolò Martinenghi nei 100 rana in 58"33 il 26/6
ARGENTO 4x100 stile libero maschile in 3'10"11 RI il 26/7
con Alessandro Miressi (47"72), Thomas Ceccon (47"45), Lorenzo Zazzeri (47"31), Manuel Frigo (47"63)
4. Thomas Ceccon nei 100 dorso in 52"30 RI il 27/7
7. Martina Carraro nei 100 rana in 1'06"19 il 27/7
7. Federica Pellegrini nei 200 stile libero in 1'55"91 il 28/7
BRONZO Federico Burdisso nei 200 farfalla in 1'54"45 il 28/7
5. Simona Quadarella nei 1500 in 15'53"97 il 28/7
5. 4x200 stile libero maschile in 7'03"24
con Stefano Ballo (1'45"77 pp), Matteo Ciampi (1'45"88), Filippo Megli (1'45"33), Stefano Di Cola (1'46"26)
ARGENTO Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero in 7'42"11 il 29/7
6. Alessandro Miressi nei 100 stile libero in 47"86 il 29/7
BRONZO Simona Quadarella negli 800 stile libero in 8'18"35 il 31/7
4. Staffetta 4x100 mista mixed in 3'39"28 RI il 31/7
con Thomas Ceccon (52"23), Nicolò Martinenghi (57"73), Elena Di Liddo (56"62), Federica Pellegrini (52"70)
7. Lorenzo Zazzeri nei 50 stile libero in 21"78 l'1/8
4. Gregorio Paltrinieri nei 1500 in 14'45"01 l'1/8
6. Staffetta 4x100 mista femminile in 3'56"68 l'1/8
con Margherita Panziera (1'00"03), Martina Carraro (1'05"88), Elena Di Liddo (56"96) e Federica Pellegrini (53"81)
BRONZO Staffetta 4x100 mista maschile in 3'29"17 RI l'1/8
con Thomas Ceccon (52"52), Nicolò Martinenghi (58"11), Federico Burdisso (51"07) e Alessandro Miressi (47"47)
RECORD ITALIANI (8)
Nicolò Martinenghi nei 100 rana in 58"28 in semifinale il 25/7
Thomas Ceccon nei 100 dorso in 52"49 in batteria il 25/7 e in 52"30 in finale il 27/7
Staffetta 4x100 stile libero maschile in 3'10"29 in batteria il 25/7
con Alessandro Miressi (47"46), Santo Yukio Condorelli (47"90), Lorenzo Zazzeri (47"29) e Manuel Frigo (47"64)
Staffetta 4x100 stile libero maschile in 3'10"11 in finale il 26/6
con Alessandro Miressi (47"72), Thomas Ceccon (47"45), Lorenzo Zazzeri (47"31), Manuel Frigo (47"63)
Staffetta 4x100 mista femminile in 3'55"79 in batteria il 30/7
con Margherita Panziera (1'00"55), Arianna Castiglioni (1'05"26), Elena Di Liddo (56"74), Federica Pellegrini (53"24)
Staffetta 4x100 mista mixed in 3'39"28 in finale il 31/7
con Thomas Ceccon (52"23), Nicolò Martinenghi (57"73), Elena Di Liddo (56"62), Federica Pellegrini (52"70)
Staffetta 4x100 mista maschile in 3'29"17 l'1/8
con Thomas Ceccon (52"52), Nicolò Martinenghi (58"11), Federico Burdisso (51"07) e Alessandro Miressi (47"47)
PRIMATI PERSONALI (13)
Federico Poggio nei 100 rana in 59"33 in batteria il 24/7
Alberto Razzetti nei 400 misti in 4'09"91 in batteria il 24/7
RI Nicolò Martinenghi nei 100 rana in 58"28 in semifinale il 25/7
Stefano Ballo nei 200 stile libero in 1'45"80 in batteria il 25/7 e nella prima frazione di staffetta in 1'45"77 in finale il 28/7
Stefano Di Cola nei 200 stile libero in 1'46"67 in batteria il 25/7
Martina Carraro nei 100 rana in 1'05"85 in batteria il 25/7
RI Thomas Ceccon nei 100 dorso in 52"49 in batteria il 25/7 e in 52"30 in finale il 27/7
Giacomo Carini nei 200 farfalla in 1'55"33 in batteria il 26/7
Thomas Ceccon nei 100 stile libero in 47"71 in batteria il 27/7
Lorenzo Zazzeri nei 50 stile libero in 21"86 =pp in batteria il 30/7 e in 21"75 in semifinale il 31/7
Olimpiadi. Mista maschile di bronzo, Italia con 6 medaglie
Quattro facce di bronzo. All'ultima curva l'Olimpiade di Tokyo si tinge ancora di azzurro con la staffetta 4x100 mista che conquista il bronzo come mai nella storia. E' la sesta medaglia del nuoto italiano con due argenti e quattro bronzi: eguagliato il primato di Sydney 2000 per numero di metalli.
Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi portano sul 3'29"17 il primato italiano che in 3'29"93 valse il il bronzo europeo. La finale è dominata in corsia otto dai campioni uscenti degli Stati Uniti (Ryan Murphy, Micheal Andrew, Caeleb Dressel, Zach Apple) con il record del mondo di 3'26"78 che butta giù il primato gommato che risaliva ai mondiali di Roma 2009 (3'27"28). A secondo posto i campioni del mondo e d'Europa della Gran Bretagna (Luke Greenbank, Adam Peaty, James Guy, Duncan Scott) con il record europeo di 3'27"51 (precedente 4'28"10 del 28 luglio 2019 a Gwangju). Bruciata la Russia, che ci precedette a Budapest, di cinque centesimi (3'29"22).
Apre il libro dei sogni uno stratosferico Thomas Ceccon, ormai giunto alla piena maturazione agonistica, che non trema davanti ai giganti e chiude il dorso in 52"52; davanti a lui solo il bronzo olimpico Ryan Murphy (52"31). Nicolò Martinenghi, esordiente e già bronzo dei 100 rana che compie 22 anni oggi, si regala un 58"11 dietro sua maestà Adam Peaty che nuota la frazione lanciata più veloce di sempre in 56"53. Terzi gli Usa con Michael Andrew che in 58"49 dà il cambio a Caeleb Dressel: l'uomo dei Giochi vola verso il quinto oro olimpico (58"49). Federico Burdisso, già bronzo nei 100 farfalla, consolida la posizione e vira terzo in 51"07, lasciando alle braccia veloci e sapienti di Alessandro Miressi la possibilità di portare la staffetta mista per la prima volta nella storia sul podio, come fu per la 4x100 stile libero. Mirex, sesto nella gara individuale, non cede mentalmente, rintuzza il ritorno di uno scatenato russo Kliment Kolesnikov (47"03 per il campione europeo) e chiude in 47"47 bruciando di cinque centesimi i vicecampioni europei. "Siamo un grande gruppo perché, tranne Miressi, in tre veniamo dalle giovanili e nuotiamo fianco a fianco da anni - spiega Thomas Ceccon, 20enne di Schio seguito di Alberto Burlina per Fiamme Oro e Leosport, esploso con tre medaglie in staffetta ai recenti europei di Budapest e già argento con la 4x100 stile libero - Sapevamo che le prime due erano irraggiungili, ma ce l'abbiamo fatta contro la Russia che in Europa ci aveva battuto e questo ci rende orgogliosi". Seconda medaglia di bronzo per Federico Burdisso che chiude un'olimpiade da protagonista: "Nuotare queste staffette è sempre emozionante - spiega il 19enne pavese allenato da Simone Palombi, quarto ai Mondiali di Gwangju e vice campione europeo in carica, tesserato per Esercito e Aurelia Nuoto - essere terzi è un ottimo risultato ed è una base di partenza solida per il futuro". Secondo bronzo e ciliegina sulla torta di compleanno per Nicolò Martinenghi che brinda finalmente al suo talento esploso definitivamente: "Abbiamo dimostrato di esser un gran gruppo, ci conosciamo da anni e conosciamo le nostre potenzialità. Questa medaglia me la volevo regalare per il compleanno, sono al settimo cielo" chiosa "Tete" talento allenato da Marco Pedoja che dopo 21 anni ha riportato sul podio olimpico la rana azzurra. Un raggiante Alessandro Miressi si scrolla di dosso la delusione della gara individuale: "Siamo veramente felici di come abbiamo concluso queste olimpiadi - dichiara il 22enne torinese seguito da Antonio Satta, campione ueropeo tre anni fa, argento nel maggio scorso e già argento con la 4x100 sl - Questo è un bronzo per il futuro, abbiamo gettato le basi per delle staffette che possono crescere molto. Siamo già in due sotto i 48 da fermi. Ho acquisito esperienza. Conquistare due medaglie alla prima olimpiade è molto bello e la prossima volta non mi farò condizionare dalla tensione nella gara individuale. L'importante ora è lavorare bene nei tre anni che ci separano dai Giochi di Parigi".
SUPERGREG NON SI RIPETE. I miracoli avvengono una volta sola. Dopo l'argento da sogno degli 800 stile libero, cuore, testa e determinazione non bastano a Gregorio Paltrinieri per salire sul podio dei 1500 dove l'allenamento perso per la mononucleosi gli sottrare forze e secondi decisivi. L'olimpionico cede il titolo a Robert Fink che dopo trentasette anni, da Michael Jon O'Brien a Los Angeles '84, riporta l'oro a stelle strisce nella gara più lunga dopo aver vinto anche gli 800. Il bicampione mondiale e trieuropeo dimostra di essere umano e, dopo un inizio da protagonista. cede vasca ai tre favoriti chiudendo in 14'45"01, un tempo che potrebbe essere considerato perfino modesto, ma non nelle sue condizioni. Davanti a tutti proprio l'americano ventunenne di Tampa che sfrutta la scia del tedesco campione del mondo Florian Wellbrock (14'40"91) e dell'ucraino campione europeo e vice campione mondiale Mykhailo Romanchuk (14'40"66) e vince in 14"39"66.
"I miei avversari hanno disputato una grande gara e meritano il podio. Ho provato a partire forte, ma nel mezzo, che è la mia fase migliore, non avevo energia - ammette il 26enne di Carpi, primatista europeo della distanza in 14'33"10, allenato dal tecnico Fabrizio Antonelli - Purtroppo ho avvertito delle sensazioni di stanchezza eccessiva. Però non ho nulla da recriminare, il tempo non mi appartiene ed è frutto dell'allenamento perso. I Giochi e lo sport sono anche questo. Io ho dato il massimo. Mi dispiace non essere al cento per cento della forma. Certamente non valgo questo tempo, avrò altre occasioni per il futuro. Ora non mi tiro indietro per le acque libere, sono qui per gareggiare. Sarà difficile. L'intensità è sicuramente più bassa fino agli ultimi due chilometri, ma poi devi spingere e nel mezzo ci sono stati contrasti fisici. Non è proprio il massimo per chi esce dalla mononucleosi. Ma ci proverò" tuona battagliero l'azzurro che ha vinto cinque medaglie di cui tre ori nel fondo agli Europei di Budapest. La gara vede un lento scivolare del superman azzurro - trentuno medaglie internazioniali in carriera tra vasca lunga e corta - che parte in testa e poi fatica a tenere il ritmo soprattutto di Wellbrock che martella a colpi di 29.5 ogni 50 metri. Questi i passaggi: 55"92 (1), 1'54"75 (1), 2'54"45 (2), 400m 2'54"45 (2), 4'53.34 (3), (3), 5'53"06 (4), 6'52"47 (4), 800m 7'51"78 (4), 8'50"95 (4), 1000m 9'50"13 (4), 10'49"26 (4), 12'47.86 (4), 13'46"58 (4), 14'45"01 (4).
STAFFETTA MISTA FEMMINILE SESTA. La 4x100 mista femminile chiude al sesto posto in 3'56"68, senza riuscire ad abbassare il tempo di qualificazione peraltro record italiano. La formazione - bronzo europeo in carica dietro Gran Bretagna e Russia - è la stessa del quarto posto mondiale a Gwangju, ma purtroppo Margherita Panziera è già ottava in 1'00"03 dopo la prima frazione. Risalgono di un paio di posizioni Martina Carraro con la rana da 1'05"88, Elena Di Liddo con la farfalla da 56"96 e Federica Pellegrini che chiude in 53"81 la sua carriera olimpica. Davanti la sorpresa sono le australiane, che si prendono il titolo olimpico degli Usa, già campioni del mondo, in 3'51"60 contro 3'51"73; terzo il Canada in 3'52"60. "Peccato, ce l'abbiamo messa tutta, ma la mattina non è facile andar forte, anche col record italiano il risultato non sarebbe cambiato; personalmente sono calata di mezzo secondo e ho dato il 100%" sottolinea Panziera, 25enne di Montebelluna, allenata dall'ex farfallista e stileliberista Gianluca Belfiore, che fu vicecampionessa europea nella finale bis di Budapest. "Si chiude una buona Olimpiade - racconta Martina Carraro, ventisettenne genovese allenata da Cesare Casella, settima nei 100 rana alla sua prima finale olimpica. Siamo cresciute molto e possiamo ritenerci soddisfatte. L'unico rammarico è che non avrò più Federica Pellegrini come compagna di stanza", dice ridendo. "E stata una settimana lunga e piena di emozioni; questa staffetta è sempre bella, abbiamo peggiorato rispetto alle batterie, ma bisognava azzeccare la gara perfetta come avvenuto con la mista mixed per ambire a qualcosa in più. Le staffette possono crescere ancora. Io mi sento ancora in gioco e dovrò metabolizzare tutto a bocce ferme. Ora sono molto serena e non non vedo l'ora che si concretizzi il post attività agonistica. Lascio dopo diciotto anni ad alti livelli. Resterò in acqua solo per la Isl di novembre e per chi volesse ci saluteremo a Napoli" conclude Federica Pellegrini. Infine per Elena Di Liddo "si chiude qui la nostra olimpiade, ma per il podio era difficile. Abbiamo disputato una buona finale olimpica, peccato perché ho iniziato a prendere il ritmo alla fine delle gare. La prossima stagione sarà molto lunga; ci impegneremo per migliorarci" chiude la 27enne pugliese e primatista italiana seguita da Raffaele Girardi e quarta ai mondiali di Gwangju 2019.
ZAZZART SETTIMO. L'ultima giornata si apre con la supervelocità. Ventuno secondi per incoronare il migliore: lo statunitense Caeleb Dressel vince il quinto oro dominando al centro i 50 stile libero chiusi in in 21"07, record olimpico. Il ventiquattrenne di Green Cove Spring, Florida, già miglior performer dell'anno, precede al tocco il 31enne francesce Florent Manaudou, che in 21"55 conquista l'argento olimpico bissando quello di Rio dopo aver vinto a Londra 2012, due centesimi meglio del brasiliano Bruno Fratus, già argento iridato a Gwangju, terzo in 21"57. Tra gli uomini più veloci al mondo c'è anche un bravissimo Lorenzo Zazzeri, vice campione olimpico con la staffetta veloce, che è settimo in 21"78, a tre centesimi dal personale nuotato in semifinale. "Non mi aspettavo di essere così competitivo; sono vicino alle medaglie. Non ho nulla da recriminare. Ora inizia un nuovo quadriennio con grande motivazione - spiega con lucidità Il 27enne di Firenze allenato da Paolo Palchetti, sesto agli Europei di Budapest dov'è stato bronzo con la 4x100 sl - Non mi posso più nascondere e desidero confermarmi a livello individuale". Lorenzo Zazzeri, oltre ad essere un campione, è anche un artista: nome d'arte ZazzArt. Nel 2017 ha partecipato alla Florence Biennale d'arte contemporanea, che ogni due anni si svolge alla Fortezza da Basso.
Finali ultima sessione
50 stile libero maschile
1. Caeleb Dressel (Usa) 21"07 OR
2. Florent Manaudou (Fra) 21"55
3. Bruno Fratus (Bra) 21"57
7. Lorenzo Zazzeri 21"78
50 stile libero femminile
1. Emma McKeon (Aus) 23"81 OR
2. Sarah Sjoestroem (Swe) 24"07
3. Pernille Blume (Den) 24"21
nessuna italiana in gara
1500m sl M
1. Robert Finke (Usa) 14"39"66
2. Mykhailo Romanchuk (Ukr) 14'40"66
3. Florian Wellbrock (Ger) 14'40"91
4. Gregorio Paltrinieri 14'45"01
4x100 mista F
1. Australia (McKeown, Hodges, McKeon, C. Campbell) 3'51"60 OR
2. Stati Uniti (Smith, Jacoby, Huske, Weitzeil) 3'51"73
3. Canada (Masse, Pickrem, Macneil, Oleksiak) 3'52"60
6. Italia (Panziera 1'00"03, Carraro 1'05"88, Di Liddo 56"96, Pellegrini 53"81) 3'56"68
4x100m mista M
1. Stati Uniti (Murphy, Andrew, Dressel, Apple) 3'26"78 WR
prec. 3'27"28, Usa il 2 agosto 2009 a Roma
2. Gran Bretagna (Greenbank, Peaty, Guy, Scott) 3'27"51 ER
prec. 4'28"10, Gran Bretagna il 28 luglio 2019 a Gwangju
3. Italia (Ceccon 52"52, Martinenghi 58"11, Burdisso 51"07, Miressi 47"47) 3"29"17 RI
prec. RI 3'29"93 (Ceccon , Martinenghi, Burdisso, Miressi del 23/05/2021 a Budapest)
foto di Giorgio Scala - DBM / L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit





















Olimpiadi. Daje Quadarella. Immenso bronzo negli 800. Mista mixed da record. Zazzeri in finale
Una medaglia strappata con classe, rabbia e orgoglio, che cancella la delusione dei 1500 compromessi dalla gastrointerite, che la rendono grande tra le grandissime: la statunitense Katie Ledecky, oro per la terza olimpiade consecutiva e campionessa mondiale dal 2013, e l'australiana Ariarne Titmus, olimpionica dei 200 e 400 dove ha battuto proprio l'americana.
La regina d'Europa conquista un bronzo tutto testa e cuore. Passa in controllo, quarta ai 400 (4'08''13), senza farsi trascinare dal ritmo da kamikaze di alcune avversarie, e poi accelera chiudendo in 8'18''35. Ledecky vince in 8'12''57 (4'04"70); Titmus è seconda in 8'13''83 (4'05"92). Fuori dal podio l'altra statunitense Katie Grimes, quarta in 8'19"38 (4'08"11). La 22enne romana, campionessa del mondo dei 1500 e vice degli 800, viaggia in modo regolare: 1'00''40 (6), 2'02''86 (5), 3'05''40 (4), 4'08''13 (4), 5'10''55 (3), 6'13''44 (3), 7'16''77 (3), proteggendo la terza posizione guadagnata ai 450 metri, la chiusura in 30"31 spranga la porta a qualsiasi velleitario ritorno.
Alla fine sono solo sorrisi per l'autrice del doppio triplete continentale (400,800 e 1500 a Glasgow 2018 e Budapest 2021). "E' stato difficilissimo in un solo pomeriggio resettare quello che era successo nei 1500 e ripartire. E' una medaglia che ha un valore immenso per me - spiega la 22enne romana, tesserata con il CC Aniene e allenata da sempre da Christian Minotti, ex fondista, con il quale, oltre al nuoto, condivide anche la passione calcistica per la Roma e per Mourinho - Con Christian avevamo pianificato una gara del genere, controllata all'inizio e poi più veloce nella seconda parte. Sapevo che le altre sarebbero partite più forte. Volevo tornare a casa con il sorriso".
Simona è felice come non mai, finalmente alleggerita dai chili persi nelle scorse settimane e dalla tensione che è riuscita a trasformare in energia. Con questa medaglia diventa la terza italiana a salire sul podio olimpico nella specialità, dopo l'argento della concittadina Alessia Filippi a Pechino 2008 e il bronzo di Novella Calligaris a Monaco 1972. "Fa effetto essere virtualmente al fianco di due atlete che hanno fatto la storia del nuoto italiano, tra l'altro Alessia è sempre stata una dei miei idoli: la guardavo sempre con ammirazione, andavo a chiederle l'autografo al Sette Colli - continua Quadarella - Questa doveva essere la mia Olimpiade, quella in cui dovevo realizzare i miei sogni: i 1500 li ha demoliti in parte; questi 800 li ha realizzati".
Quadarella poi, ripercorre il percorso di riavvicinamento alle Olimpiadi, con la gastroenterite che l'ha colpita qualche giorno prima della partenza per il Giappone. "Mi ha destabilizzato l'aver dovuto posticipare la partenza. Ho avuto anche paura di non riuscire ad esserci, per fortuna ho avuto un po' di tempo per riprendermi. Non so se i 1500 sono andati così per questo motivo, forse è stata una questione di testa più che fisica. E' stato un passo falso che mi ha reso più forte e matura. Questa medaglia consolida la mia coscienza di atleta".
MISTA MIXED DA RECORD. Una magnifica staffetta 4x100 mista mixed sfiora il colpaccio; porta il limite italiano sul 3'39''28 e resta fuori dal podio per trentatrè centesimi. Un super Thomas Ceccon (52''23,sotto al record italiano ma non omologabile nella mixed), Nicolò Martinenghi (57''73), Elena Di Liddo (56''62) e Federica Pellegrini (52''70) nuotano in maniera superba, si mettono alle spalle gli Stati Uniti, vice campioni del mondo, quinti in 3'40''58; aggiornano il record italiano demolendo il 3'42''30 siglato da Margherita Panziera, Martinenghi, Di Liddo e Alessandro Miressi per il bronzo agli Europei di Budapest. L'oro è dei britannici Kathleen Dawson, Adam Peaty, James Guy e Anna Hopkin che abbassano il record del mondo fino al 3'37''58; l'argento è della Cina in 3'38''86 e il bronzo dell'Australia, trascinata in chiusura da Emma McKeon (51''73), in 3'38''95.
"Nessuno si aspettava di nuotare in questa maniera. La prima frazione di Thomas è stata eccezionale e c'ha trascinato. Più di questo non potevamo dare. E' una staffetta nuova che può solo crescere.", dichiara Martinenghi (CC Aniene), bronzo nei 100 rana. "Non mi aspettavo questo tempo. Mi accontentavo di nuotare 52''4 - prosegue Ceccon, tesserato per Fiamme Oro e Leosport, argento con la 4x100 stile libero - Quando mi sono visto vicino al cinese Xu e al campione olimpico (Rylov), mi sono detto che stavo andando forte. Il passaggio è stato simile a quello della gara individuale". "Abbiamo tutti e quattro lo stesso pensiero. Non pensavamo di arrivare a un passo dal podio. Siamo veramente contenti del record italiano: meglio di così c'era solo la medaglia" continua l'esuberante del gruppo Di Liddo (Carabinieri/CC Aniene). Chiusura, di diritto, per la vincitrice di tutto Federica Pellegrini (CC Aniene): "Più di così non potevamo fare. Tre decimi da fuori possono sembrare pochi, ma in acqua è un ciclo di bracciata: mancava un po'. E' stata una bella staffetta: Thomas c'ha trascinato. Ci abbiamo provato fino all'ultimo. Questa staffetta crescerà molto a livello di qualità, molte nazioni non l'hanno preparata al meglio. All'inizio la mista mixed non mi piaceva, ero conservatrice; poi si è rivelata inaspettatamente molto bella".
LA PENNELLATA DI ZAZZART. Lorenzo Zazzeri compie l'impresa che non t'aspetti e si qualifica per la finale dei 50 stile libero con il settimo crono. Il 27enne di Firenze - allenato da Paolo Palchetti, sesto agli Europei di Budapest dov'è stato bronzo con la 4x100 stile libero - nuota il primato personale in 21''75, abbassando il 21''86 siglato in batteria che aveva già eguagliato il personale. Il più veloce, come nella prima sessione, è lo statunitense e bicampione mondiale Caeleb Dressel - oro nei 100 farfalla, nei 100 sl e con la 4x100 stile libero - in 21''42, che precede il francese Florent Manadou - argento olimpico in carica - in 21''53. "Una ciliegina sulla torta incredibile dopo la medaglia con la staffetta che mi ha dato una carica incredibile - spiega ZazzArt, tesserato per Esercito e RN Florentia - Questa finale è il coronamento di tutti i sacrifici che ho fatto. Se mi avessero detto prima di partire per il Giappone che avrei disputato due finali e conquistato un argento non c'avrei mai creduto. Domani mi divertirò tantissimo, ma ci proverò: non ho nulla da perdere". Lorenzo Zazzeri oltre ad essere un campione olimpico è anche un artista: nome d'arte ZazzArt. Nel 2017 ha partecipato alla Florence Biennale d'arte contemporanea, che ogni due anni si svolge alla Fortezza da Basso. Il velocista gigliato si è da poco laureato in Scienze Motorie. E' la dimostrazione di come si possano coniugare sport di alto livello, studio e interessi personali. La passione trasforma i sacrifici in divertimento.
FINALI SENZA ITALIANI. 100 farfalla fantascientifici e mai nuotati prima. Li vince lo statunitense Caeleb Dressel con il record del mondo in 49''45, limando cinque centesimi al 49''50 che aveva stabilito ai mondiali di Gwangju per il titolo iridato che bissava il precedente di Budapest; alle sue spalle con il record europeo di 49''68 l'ungherese Kristof Milak, mentre il bronzo se lo prende il ticinese Noe Ponti - allenato dal italiano Massimo Meloni - in 50''74. Parlano australiano i 200 dorso. L'oro in rimonta, bissando il titolo dei 100, è di Kaylee McKeown in 2'04''68; con lei su podio la canadese Kylie Masse, argento in 2'05''42, e la compagna di squadra Emily Seebohm in 2'06''17.
Così gli azzurri nelle semifinali e finali / Sabato 31 luglio
100 farfalla mas
1. Caeleb Dressel (Usa) 49''45 WR
2. Kritof Milak (Hun) 49"68 ER
3. Noe Ponti (Sui) 50"74
nessun italiano in gara
200 dorso fem
1. Kaylee McKeown (Aus) 2'04''68
2. Kylie Masse (Can) 2'05"42
3. Emily Seebohm (Aus) 2'06"17
nessuna italiana in gara
800 stile libero fem FINALE
RI 8'14"99 di Simona Quadarella del 27/07/2019 a Gwangju
1. Kathleen Ledecky (Usa) 8'12''57
2. Ariarne Titmus (Aus) 8'13''83
3. Simona Quadarella 8'18''35
semi 50 stile libero mas
RI 21''37 di Andrea Vergani del 08/08/2018 a Glasgow
1. Caeleb Dressel (Usa) 21''42
7. Lorenzo Zazzeri 21''75 pp
(precedente =21''86 in batteria e 21"86 del 22/05/2021 a Budapest) qualificato alla finale
semi 50 stile libero fem
1. Emma McKeon (Aus) 24"00 OR
Nessuna italiana in gara
4x100 mista mixed FINALE
1. Gran Bretagna 3'37''58 WR
Kathleen Dawson 58"80, Adam Peaty 56"78, James Guy 50"00, Anna Hopkin 52"00
2. Cina 3'38''86
Xu Jiayu 52"56, Yan Zibei 58"11, Zhang Yufei 55"48, Yang Junxuan 52"71
3. Australia 3'38''95
Kaylee McKeown 58"14, Izaac Stubblety-Cook 58"82, Matthew Temple 50"26, Emma McKeon 51"73
4. Italia 3'39''28 RI
(precedente 3'42"30 di Margherita Panziera, Nicolò Martinenghi, Elena Di Liddo e Alessandro Miressi del 20/05/2021 a Budapest)
Thomas Ceccon 52"23, Nicolò Martinenghi 57"73, Elena Di Liddo 56"62, Federica Pellegrini 52"70
foto di Giorgio Scala - DBM / L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit




















Olimpiadi. Paltrinieri clamoroso. Argento oltre la mononucleosi. Miressi sesto
Strafottente. Sfacciato. Prende a calci anche il destino. Nuota con il cuore, andando oltre i limiti del fisico con la forza della mente e della determinazione. Gregorio Paltrinieri si prende l'argento perché non è solo un campione, quello cui si chiede di vincere sempre e divertire, ma perché è un uomo con una personalità fuori dal comune e la capacità di trasformare in energia ogni ostacolo che gli presenta la vita. Anche la mononucleosi che lo ha colpito e debilitato da inizio giungno si deve arrendere, così come tutti gli avversari eccetto il debuttante statunitense Robert Finke che si ritrova una medaglia d'oro al collo in formato regalo. L'800 di Paltrinieri è strabiliante, frutto di classe, forza, caparbietà. Una gara dominante, condotta sempre in testa fino ai 700 metri con una partenza veloce che disorienta tutti. In vasca e in tribuna. Tutti a chiedersi quando crollerà, perché succederà, ai 600, al massimo ai 700. Invece non succede e il sogno diventa sempre più nitido perché Paltrinieri non crolla. Mai. Anzi. Nuota appiccicato alla corsia 8, quasi a nascondersi, e resiste, resiste, resiste fino al 7'42"11 d'argento con i seguenti i passaggi: 55"15 (1), 1'52"86 (1), 2'51"47 (1), 3'50"55 (1), 4'49"59 (1), 5'48"05 (1), 6'45"42 (2). L'americano lo passa grazie agli ultimi 50 da 26"39 contro 28"04. Il bicampione europeo Mykhaylo Romanchuk, favorito della vigilia, è terzo in 7'42"33 (1'54"88, 3'51"98, 5'48"50). Fuori dal podio il tedesco Florian Wellbrock, campione del mondo dei 1500 stile libero e della 10 chilometri, quarto in 7'42"68.
"Parlare di miracolo è poco, neanche io avrei scommesso su me stesso - ripete il ventisettenne carpigiano allenato da Fabrizio Antonelli che lo ha portato a cinque medaglie europee tra piscina e fondo nel maggio scorso a Budapest - Ero un'altra persona rispetto alla batteria, avevo un'altra voglia di gareggiare. Un mio grande amico mi ha scritto alla vigilia che queste finali si vincono con il cuore. C'ho pensato e aveva ragione. Io ho sempre programmato tutto nella vita e ci avevo messo troppa testa, troppe idee, anche confuse. Oggi ce l'ho messa tutta, gli altri potevano adottare qualsiasi strategia, ma il cuore è quello che conta. Le cinque medaglie dell'europeo testimoniano che il percorso di avvicinamento alle Olimpiadi andava benissimo. Volavo e mi sentivo in gran forma. Poi la botta della mononucleosi e i sogni che si sgretolano. Passare da sentirsi come un Dio alle retrovie è dura. Ogni giorno mi lamentavo con il mio allenatore della nuotata. Avevo tutte le sere la febbre, questa è una malattia subdola. Con l'aiuto di tutti, soprattutto della famiglia che mi è stata vicino nei momenti più difficili, e di Fabrizio (Antonelli, ndr), ne sono uscito, soprattutto mentalmente. Vedere gli altri andare forte e io a letto è stato faticoso. Ma ho tenuto duro; sono ripartito dal basso. Ho iniziato piano piano ad allenarmi con le ragazze, a rifare i tempi in scalata. Questo 7'42 è veramente una cosa incredibile, da supereroi - continua Paltrinieri, campione del mondo e primatista europeo in 7'39"27 - Ho avuto la fortuna di essere in corsia otto, dove nessuno poteva marcarmi. Così me la sono goduta perché non partire da favoriti psicologicamente aiuta. Quando so di aver dato il massimo allora sono contento".
Il fenomeno dello sport italiano difenderà il titolo olimpico nei 1500 stile libero sabato 31 luglio dalle batterie e poi si tufferà nella Tokyo Bay il 5 agosto per la dieci chilometri di fondo.
La gara di Paltrinieri è una sinfonia perfetta; spara tutto sin dall'inizio con colpi da 28"5 ogni cinquanta metri. Il gruppone è guidato da Romanchuk che si tiene a circa due secondi fino ai 300 metri. Poi comincia ad affacciarsi l'americano in corsia tre che passa a mezzo secondo dall'azzurro ai 400 metri. E' il momento più difficile per il tricampione mondiale dei 1500 stile libero che comincia a cedere alla distanza e alle scorie che la malattia ha lasciato dopo un mese di inattività. I colpi passano a 29"5 dopo metà gara, quasi da millecinquecentista. Ed è in quel momento che scatta la molla. Che la mente prende il sopravvento sul corpo. Quando il gruppone è pronto a mangiarselo, Supergreg accelera improvvisamente ai 600 metri: 28"85 ai 650, 28"52 ai 700, 28"65 ai 750, e addirittura 28"04 inaspettato per lui che sprinter non è. Vince a sorpresa il ventiduenne l'americano Finke, debuttante olimpico che ebbe un incidente grave in motorino nel 2019, e che è rientrato imponendosi ai Trials 2020. "Serviva un'iniezione di fiducia. Venire qui e potermela giocare è stato bello - spiega l'atleta di Coopernuoto e Fiamme Oro, formato dal 2010 al centro federale di Ostia dal tecnico Stefano Morini, prima di proseguire la preparazione con Fabrizio Antonelli dal maggio 2020. In queste situazioni esce fuori il vero Greg. In batteria ero un po' agitato. Avevo brutte sensazioni in nuotata. Invece questa finale è stata fantastica. Me la sono goduta. I 1500 stile libero saranno difficili. Cercherò di dare il massimo. Ma non so come risponderà il mio fisico a questo sforzo. Di certo so che la mia mente ne esce ulteriormente rinforzata. Alle Olimpiadi di Rio non sono riuscito a godermela fino in fondo perché avevo tutti gli occhi e le aspettative addosso. Qui no; non sono il favorito e posso nuotare con più leggerezza".
I 100 DI ALESSANDRO MIRESSI. Un po' di emozione per la prima finale olimpica nella gara regina limita Alessandro Miressi che nei 100 stile libero è sesto in 47"86 (22"97). Il 22enne di Torino - allenato da Antonio Satta, già campione europeo e argento in carica e vice campione olimpico con la 4x100 - peggiora il 47"52 della semifinale e resta alle spalle degli dei della velocità: vince il campione mondiale statunitense dal 2017 Caeleb Dressel in 47"03 davanti al campione olimpico australiano Kyle Chalmers (47"08) e il campione e primatista europeo russo Kliment Kolesnikov (47"44). Il podio del russo è appena ad un centesimo dal record italiano dell'azzurro: "Peccato, non ce l'ho fatta; non ho mai trovato il mio passo seppur mi sentissi bene. Pensavo di migliorare il personale, invece non è venuta la gara. Forse i migliori erano dall'altra parte della vasca e quindi non sono riuscito a valutare bene il ritmo della gara. Sono abbastanza arrabiato con me stesso", conclude Miressi (Fiamme Oro / Centro Nuoto Torino), che fa parte di una famiglia di sportivi e che nel tempo libero ama disputare partitelle a basket con gli amici (è tifoso dei Los Angeles Clippers), che dicono sia anche un ottimo calciatore (da bambino era difensore nel Moncalieri); il padre Elio giocava a baseball, la madre Piera è stata nazionale di softball e la cugina Clara Gian Pron olimpica nella canoa slalom a Londra 2012.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE BARELLI all'Adnkronos. "Paltrinieri oggi era completamente un'altra persona, un altro nuotatore, un mostro in acqua ed ha dimostrato di avere grande carattere e siamo veramente soddisfatti e impressionati dalla determinazione di come ha nuotato". E' il commento del presidente della Federnuoto Paolo Barelli all'Adnkronos, sulla medaglia d'argento di Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero. "I 1500 sono aperti, c'è qualche giorno di riposo, ma pensiamo giorno per giorno. Lui ha nuotato poco per la mononucleosi, ma ha fatto qualcosa di strepitoso con la mancanza di un mese di allenamento, che però è stata gestita molto bene. Lui è stato molto tranquillo e non ha perso la testa nel momento in cui non si sentiva bene, è stato molto calmo e determinato, tutto bene", ha aggiunto il numero uno della Fin. "Miressi? Peccato ma è la prima grande finale che fa, ha tempo ed è giovane", ha aggiunto Barelli sulla finale dei 100 stile libero di Miressi dove è giunto sesto. "Purtroppo siamo stati sfortunati, i due atleti di punta erano Paltrinieri e Quadarella. L'azzurra 10 giorni fa aveva perso 2 chili di liquidi e si sa cosa significa, ma la vita è questa, bisogna reagire. Abbiamo una squadra giovane e all'orizzonte abbiamo delle carte buone da giocare. Speriamo che non chiudano tutte le piscine d'Italia altrimenti sarebbe un fallimento totale e su questo continuo ad insistere".
SEMIFINALI. Mai in gara Francesca Fangio che chiude quindicesima la semifinale dei 200 rana in 2'27"56. La ventiseienne livornese, sesta agli europei di Budapest, aveva nuotato in 2'23"89 le batterie: "Non ero in gara, non avevo energie - ripete atleta seguita da Renzo Bonora, tesserata per In Sport Rane Rosse, che ha sottratto nel 2021 un secondo e mezzo al personale. Avevo i crampi alle gambe già dal riscaldamento dove nuotavo due secondi in più del migliore. Sono contenta dell'esperienza, non della prestazione". La sudafricana Tatjana Schoenmaker, già argento nei 100 e miglior performer mondiale dell'anno, ancora avanti a tutte, ma senza record (2'19"33).
Stavolta grinta e determinazione non bastano ad Alberto Razzetti (Fiamme Gialle / Genova Nuoto My Sport), già ottavo nei 400 misti alla prima finale olimpica della carriera, che è fuori per sei centesimi nei 200 misti in 1'57"70. L'ultimo posto in finale è dell'eterno Laszo Cseh che, alla quinta olimpiade, trova la zampata giusta in 1'57"64. In testa il cinese Shun Wang in 1'56"22. "In queste gare ci vuole un po' di fortuna - ripete il 22enne ligure allenato dal tecnico federale Stefano Franceschi, doppio bronzo europeo a Budapest - A sei centesimi dalla finale brucia. E' stata una bella esperienza. Chiudo una stagione comunque super positiva".
Risultati di semifinali e finali
800 stile libero mas
RE-RI 7'39"27 di Gregorio Paltrinieri del 24/07/2019 a Gwangju
1. Robert Finke (Usa) 7'41"87
2. Gregorio Paltrinieri 7'42"11
3. Mykhaylo Romanchuk (Ukr) 7'42"33
200 rana mas
nessun italiano in gara
semi 100 stile libero fem
nessuna italiana in gara
semi 200 dorso mas
nessuna italiano in gara
200 farfalla fem
Nessuna italiana in gara
100 stile libero mas
RI 47"45 di Alessandro Miressi del 19/05/2021 a Budapest
1. Caeleb Dressel 47"02
6. Alessandro Miressi 47"86
semi 200 rana fem
RI 2'23"06 di Francesca Fangio del 27/06/2021 a Roma
1. Tatjana Schoenmaker (Rsa) 2'19"33
15. Francesca Fangio 2'27"56 eliminata
semi 200 misti mas
RI 1'57"13 di Alberto Razzetti del 03/04/2021 a Riccione
1. Shun Wang (Cin) 1'56"22
9. Alberto Razzetti 1'57"70 eliminato
4x200 stile libero fem
Italia non qualificata
foto di Giorgio Scala - DBM / L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit



















Olimpiadi. Burdisso bronzo, Fede da applausi, Quadarella quinta con coraggio, Miressi in finale
La notte italiana è di bronzo. Alle 3.51 un giovane e sfrontato talento lombardo scuote il Tokyo Aquatics Centre, per un bronzo che piace tantissimo per coraggio ed incoscienza. Federico Burdisso tira fuori dal cilindro un altro colpo di teatro dei suoi e si prende una strepitosa medaglia nei 200 farfalla, superato solo dall'ungherese campione del mondo e d'Europa e primatista mondiale Kristof Milak imprendibile oro in 1'51''25 e dal giapponese Tomoru Honda in 1'53''73. Il primatista italiano (1'54''28) - allenato da Simone Palombi, quarto ai Mondiali di Gwangju e vice campione europeo in carica - tocca in 1'54''45, dopo essere passato secondo ai 50 in 53''42, e resistendo al ritorno negli ultimi venticinque metri dell'ungherese Tamas Kenderesi quarto in 1'54''52. Fuori dal podio, quinto in 1'54''93, anche il sudafricano Chad Le Clos, che ha battuto Michael Phelps alle Olimpiadi di Londra 2012 nei 200 farfalla gara in cui il fenomeno statunitense ha disputato cinque finali olimpiche consecutive con 4 ori e proprio quell'argento. Alla fine Federico si lascia andare alle emozioni, lui che in genere prende tutto con aplomb british e freddezza glaciale. "Non so neanche cosa dire. Mi sono divertito molto in finale, nonostante il tempo non sia dei migliori ma in queste finali non conta - racconta Burdisso, tesserato per Esercito e Aurelia Nuoto - L'argento era nelle mie corde, ma va benissimo così. Ancora devo realizzare quello che ho combinato. Mi ricordo quando tre anni fa alle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires, arrivai terzo dietro lo stesso giapponese e sono contento di essere arrivato qua ed essermi guadagnato la medaglia Ho accumulato molto stress in questo periodo. Adesso posso concentrarmi con più fiducia sui 100 e la 4x100 mista" prosegue il talento lombardo che ha studiato per due anni a Mount Kelly in Inghilterra e poi si è trasferito a Chicago (Stati Uniti) presso la Northwestern University, da cui è rientrato a causa della pandemia, ma il suo obiettivo è tornarci il prima possibile per proseguire nel suo percoro di studi in Matematica e Statistica. "Da sempre nuoto di giorno, studio di notte” conclude Burdisso che ha un fratello, Alessandro, che nuota come lui e che lo sta seguendo anche nel suo percorso didattico internazionale. Con questa medaglia l’Italia colma il gap della farfalla: mai un azzurro era salito sul podio olimpico nella specialità.
GRAZIE DI TUTTO FEDE. Un’ultima finale, nuotata col sorriso bracciata dopo bracciata. Lunga 20 anni condensati in 1’55’’91 e poi il tocco. The end. Seppure lo show continuerà, con la ISL a Napoli, e poi un libro, un docufilm, col golden buzzer di Italia’s got talent e magari nella commissione atleti del CIO per cui è candidata. Intanto standing ovation. Dall’Italia ma anche a Tokyo, dove tutte le attenzioni sono rivolte a lei che si presta a foto, abbracci con le avversarie, selfie e interviste world wide; a lei che ha portato il nuoto e lo sport italiano in un’altra dimensione, fatta di tante pagine indimenticabili come gli undici record del mondo, le otto medaglie iridate consecutive e il primato delle cinque finali ai Giochi nella stessa specialità i suoi 200 stile libero. L’ultimo show olimpico Federica Pellegrini lo chiude al settimo posto. Sul podio coloro che proveranno a prendersi il suo regno. Vince l'australiana Ariarne Titmus, già d'oro nei 400, in 1'53''50; l'argento è dell'atleta di Hong Kong Siobhan Bernadette Haughey in 1'53''92 (record asiatico) e il bronzo della canadese Penny Oleksiak 1'54''70. Fuori dal podio anche la statunitense Kathleen Ledecky, campionessa olimpica del 2016 e già a 5 ori ai Giochi e 15 mondiali, quinta in 1'55''21. Ma alla fine i riflettori e i microfoni sono tutti rivolti verso la Divina che non riesce a trattenere la commozione perchè davanti a lei passano anni di un viaggio indimenticabile. "Me la sono goduta dall'inizio alla fine. Anni e anni di bracciate. Sono contenta anche del tempo, di essere scesa sotto l'1'56. E' stato il mio ultimo 200 a livello internazionale ed è giusto così" dichiara con un sorriso che maschera le lacrime la 32enne di Spinea, 33 il 5 agosto, tesserata col il CC Aniene ed allenata da Matteo Giunta al centro federale di Verona che porta il nome del mentore del nuoto italiano e suo allenatore "Alberto Castagnetti" scomparso nell'autunno del 2009.
Nella sua lunga carriera - che l'ha vista olimpionica a Pechino 2008, nonché argento ai Giochi ad appena 16 anni e 12 giorni ad Atene 2004 e portabandiera a Rio de Janeiro 2016, quattro volte campionessa mondiale nel decennio dal 2009 al 2019 nei 200 stile libero ed unica ad averne conquistato la medaglia iridata in otto edizioni consecutive - di emozioni ne ha vissute tante e sempre condivise con il suo pubblico, ma questa le condensa tutte. "Oggi è andata così, lo sapevo. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno tifato in questi anni; coloro che si sono svegliati questa notte, la mia famiglia e il mio staff". E la voce della vincitrice di tutto questa volta si rompe dal pianto. "Lascio una squadra ultra competitiva e in Italia ci sarà un bel nuoto nei prossimi anni".
1500 STILE LIBERO CHE NON T'ASPETTI. Il cuore non basta ma è un piccolo passaggio a vuoto che le servirà per crescere ancora, perché il futuro non può che essere ancora dalla sua parte. Simona Quadarella chiude al quinto posto la finale dei 1500 stile libero. La campionessa del mondo e primatista italiana (15'40"89 a Gwangju) - allenata da Christian Minotti, bicampionessa europea - non va oltre il 15'53''97, dopo esser passata seconda ai 900 metri (9'24''22) e terza ai 1000 (10'27''79); poi l'inaspettato cedimento con la nuotata che si è fatta pesante, favorendo il ritorno delle avversarie. L'oro, che sa di rivincità dopo il quinto posto nei 200 e l'argento nei 400, è della statunitense Kathleen Ledecky con la seconda prestazione mondiale dell'anno in 15'37''34; con lei sul podio la compagna di squadra Erica Sullivan seconda in 15'41''41 e la tedesca Sarah Kohler bronzo in 15'42''91."C'ho provato fino a 900, 1000 metri poi ad un certo punto non ho avuto più energie. Non voglio cercare scuse, ma un po' sono stata sfortunata, per la gastroenterite che mi ha colpita due settimane, facendomi perdere tre chili - spiega in lacrime Simona, tesserata per CC Aniene - In un momento d'avvicinamento avere un problema del genere non è facile da superare fisicamente e psicologicamente. I miracoli non posso farli. Mi dispiace per me, per chi si è svegliato per seguirmi: ho dato il massimo". Ma la regina del mezzofondo europeo prova a mettere da parte rabbia e delusione, per lasciare spazio alla voglia di rivincita: "Negli 800 sicuramente cercherò il riscatto. Non so cosa potrà venire fuori, non prometto nulla ma darò tutto quello che ho. Christian (Minotti ndr) mi ha detto che non mi posso rimproverare nulla, che ho un'altra gara da fare e che la prossima olimpiade non è troppo lontana".
4X200 SENZA RIMPIANTI. Una magnifica 4x200 stile libero è quinta a un secondo e mezzo dal gradino più basso del podio. Stefano Ballo (col personale di 1'45''77), Matteo Ciampi (1'45''88), Filippo Megli (1'45''33) e Stefano Di Cola (1'46''26) nuotano con il cuore e chiudono in 7'03''24, non troppo lontani dal record italiano di 7'02''01 siglato a Gwangju per il quarto posto iridato a tre centesimi dagli olimpinici Stati Uniti che questa volta finiscono fuori dalla zona medaglie. Domina la Gran Bretagna trascinata in apertura e chiusura dai protagonisti della prova individuale, dall'oro Tom Dean (1'45''72) e dall'argento Duncan Scott (chiusura imperiosa in 1'43''45), con nel mezzo James Guy (1'44"40) e Matthew Richards (1'45"01), per il record europeo sul 6'58''58; staccate di oltre tre secondi la Russia, argento in 7'01''81, e l'Australia campione del mondo, bronzo in 7'01''84. Zero rimpianti e tanti margini per la staffetta coordinata dal tecnico federale Stefano Franceschi che prosegue il cammino di crescita iniziato con il bronzo agli europei di Glasgow 2018, proseguito con il quarto posto iridato in Corea del Sud nel 2019 e il terzo posto agli europei di Budapest lo scorso maggio. Orgoglioso il primatista italiano Filippo Megli (Carabinieri / RN Florentia): "Abbiamo dato tutto. Non c'è stata la soddisfazione della medaglia, ma di più non potevamo fare. Il nostro percorso continua come gruppo e singoli. Non abbiamo paura di come si è mosso il movimento dei 200 stile libero nel mondo, perché possiamo seguirlo senza problemi. Personalmente sono contento di essere tornato a nuotare sui miei tempi". "Siamo comunque soddisfatti del quinto posto - prosegue Ciampi, tesserato per Esercito e Livorno Acquatics - Obiettivamente per il podio dovevamo sperare nel passo falso di quelli davanti a noi". Concludono all'unisono Stefano Ballo (Esercito / Time Limit) e Stefano Di Cola (Marina Militare / CC Aniene): "Abbiamo poco da recriminare. La medaglia era un sogno, ma abbiamo tutto per poter crescere e farci trovare pronti per i Giochi di Parigi. Siamo al livello delle nazioni più forti".
MIRESSI RAZZO. Un siluro azzurro brilla nella serata giapponese e illumina la notte italiana, dirigendosi verso l’atto conclusivo della gara regina. Un super Alessandro Miressi si prende la finale dei 100 stile con il terzo tempo. Il 22enne di Torino - allenato da Antonio Satta, già campione europeo e argento in carica e vice campione olimpico con la 4x100 - nuota in 47''52 (22''81) che vale la seconda prestazione personale di sempre ad appena sette centesimi dal suo record italiano di 47''45. Davanti a lui ci sono altri due califfi stratosferici: il campione europeo russo Kliment Kolesnikov che stampa il record europeo in 47''11 e il campione mondiale statunitense dal 2017 Caeleb Dressel in 47''23. Eliminato uno stanco Thomas Ceccon (Fiamme Oro/Leosport), altro alfiere della staffetta veloce e quarto con record italiano nei 100 dorso, dodicesimo in 48''05. Dentro l'olimpionico australiano Kyle Chalmers, sesto in 47"80 e il 16enne astro nascente rumeno David Popovici, quinto in 47"72. Al record asiatico Sunwoo Hwang, quarto in 47"56.
"Sono un po' acciaccato - spiega il gigante piemontese, dall'alto dei suo 2.02 metri, tesserato per Fiamme Oro e CN Torino - Negli ultimi metri mi sono scomposto per stare vicino a Dressel. Devo rimanere concentrato per la finale e non farmi condizionare dall'americano come accaduto già in due occasioni altrimenti cambio frequenza, mi accorcio e mi accartoccio: se va tutto liscio posso giocarmi una medaglia".
Una famiglia di sportivi quella del velocistà piemontese, che nel tempo libero ama disputare partitelle a basket con gli amici (è tifoso dei Los Angeles Clippers) e che dicono sia anche un ottimo calciatore (da bambino era difensore nel Moncalieri); il padre Elio giocava a baseball, la madre Piera è stata nazionale di softball e la cugina Clara Gian Pron olimpica nella canoa slalom a Londra 2012.
Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 4^ giornata
Mercoledì 28 luglio
semi 100 stile libero mas
RI 47"45 di Alessandro Miressi del 19/05/2021 a Budapest
1. Kliment Kolesnikov (Rus) 47''11 ER
3. Alessandro Miressi 47''52 qualificato alla finale
12. Thomas Ceccon 48''05 eliminato
200 stile libero fem / FINALE
RM-RE-RI 1'52"98 di Federica Pellegrini del 29/07/2009 a Roma
Migliore prestazione in tessuto 1'54"55 di Federica Pellegrini del 26/06/2016
1. Ariarne Titmus (Aus) 1'53''50 CR
2. Siobhan Bernadette Haughey (Hkg) 1'53''92 AS
3. Penny Olkesiak (Can) 1'54''70
7. Federica Pellegrini 1'55''91
200 farfalla mas / FINALE
RI 1'54"28 di Federico Burdisso del 19/05/2021 a Budapest
1. Josef Milak (Hun) 1'51''25
2. Tomoru Honda (Jap) 1'53''73
3. Federico Burdisso 1'54''45
semi 200 farfalla fem
Nessuna italiana in gara
semi 200 rana mas
Nessun italiano in gara
200 misti fem
Nessuna italiana in gara
1500 stile libero fem / FINALE
RI 15'40"89 di Simona Quadarella del 23/07/2019 a Gwangju
1. Kathleen Ledecky (Usa) 15'37''34
2. Erica Sullivan (Usa) 15'41''41
3. Sarah Kohler (Ger) 15'42''91
5. Simona Quadarella 15'53''97
4x200 stile libero mas / FINALE
RI 7'02"01 di Filippo Megli, Gabriele Detti, Stefano Ballo e Stefano Di Cola del 26/07/2019 a Gwangju
1. Gran Bretagna 6'58''58 ER
2. Russia 7'01''81
3. Australia 7'01''84
5. l'Italia 7'03''24
Stefano Ballo 1'45''77 pp, Matteo Ciampi 1'45''88, Filippo Megli 1'45''33, Stefano Di Cola 1'46''26
foto di Giorgio Scala - DBM / L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit

































Olimpiadi. Staffetta veloce d'argento, Martinenghi di bronzo
E' d'argento l'alba in Oriente. Alle 5.15 italiane quattro frecce tricolori solcano il cielo di Tokyo per un argento misto di storia e leggenda. La staffetta 4x100 stile libero per la prima volta sale sul podio olimpico, conquistando la seconda medaglia dopo il bronzo della 4x200 stile libero di Massimiliano Rosolino, Filippo, Magnini, Simone Cercato ed Emiliano Brembilla ad Atene 2004. Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo sono protagonisti di una cavalcata pazzesca, che li vede dietro solo ai mostri statunitensi, peraltro campioni uscenti. Il quartetto azzurro scende ancora sotto il recordo italiano (19 centesimi) già stabilito in batteria, con il contributo di Santo Yukio Condorelli (Aurelia Nuoto) al posto di Ceccon, e chiude in 3'10"11. Stati Uniti super in 3'08"97, Australia terza in 3'10"22.
A livello mondiale erano tre le medaglie conquistate con il bronzo a Cali 1975 col presidente Paolo Barelli in seconda frazione e la squadra formata insieme a Roberto Pangaro, Claudio Zei e Marcello Guarducci, l'argento a Melbourne 2007 con Massimiliano Rosolino in prima, Alessandro Calvi, Christian Galenda e Filippo Magnini e il bronzo a Kazan 2015 con Re Magno ad aprire per Michele Santucci, Luca Dotto e Marzo Orsi.
Gli azzurri, bronzo europeo e quarti ai mondiali di Gwangju, restituiscono 11 dei 17 centesimi all'Australia che li aveva lasciati fuori dal podio iridato. Così come in Corea apre Alessandro Miressi. Il primatista italiano si trova vicino allo squalo Caeleb Dressel che spaventa il mondo passando in 22"24 dopo i 50; Mire controlla comunque bene con mezzo secondo di svantaggio (47"26 contro 47"72) e passa il testimone a Thomas Ceccon al quarto posto. Il ventenne veneto tiene alla grande, scala una posizione con un sontuoso 47"45 e accorcia sulla Francia appena dietro al francese Florent Manaudou (47"62). E' la volta di Lorenzo Zazzeri che mette il turbo a fa letteralmente a spallate con l'americano Browen Becker. Il fiorentino è un fulmine e sfreccia in 47"31 riportando i compagni al secondo posto. Manuel Frgio deve certificare la posizione. L'americano Zach Apple piazza una frazione da 46"69; imprendibile, gli altri gli restano ai piedi, compreso Kyle Chalmers che in 46"44 riprende tre posizioni ma non l'azzurro che in 47"63 apre le porte dell'olimpo.
"Siamo felicissimi, questa è una squadra grandiosa - sottolinea Miressi, seguito da Antonio Satta, che in batteria aveva nuotato in 47"46, a un centesimo dal suo primato italiano - L'ottima prestazione di Ceccon ci ha fatti risalire. Io ho faticato a prendere le misure di Dressel che è partito fortissimo, ma poi sono rientrato bene. Abbiamo fatto un pezzo di storia. Ho capito che è veramente dura ripetersi la mattina anche in ottica 100 stile libero", conclude il 22enne torinese tesserato per Fiamme Oro e Centro Nuoto Torino.
Poi un grande Thomas Ceccon che rappresenta pienamente la nouvelle vague del nuoto italiano: "Già ieri sapevamo che avevamo buona possibilità di medaglia - spiega il 20enne di Schio seguito di Alberto Burlina per Fiamme Oro e Leosport, esploso con tre medaglie in staffetta ai recenti europei di Budapest - Stavo bene, me lo sentivo; un argento olimpico non è da tutti i giorni. Il doppio impegno non mi è pesato (in precedenza si era qualificato alla finale dei 100 dorso col quarto tempo). Ho fatto il mio miglior tempo da lanciato. Ora ci proverò anche nei 100 dorso dove tutto è possibile".
Emozionato Lorenzo Zazzeri tornato competitivo dopo un biennio difficile. Prima il bronzo continentale e ora un sogno che sembrava irrealizzabile per lui che non c'era due anni fa a Gwangju: "Non ho parole; abbiamo scritto una pagina bellissima dello sport italiano - racconta entusista il fiorentino che compirà 27 anni il 9 agosto - Eravamo convinti prima della gara di poter far bene, ma addirittura un argento mi sembra impossibile. L'ho sempre sognato da bambino, stringere questa medaglia è qualcosa di unico. E' un sogno che diventa realtà", ricorda l'atleta di Esercito e RN Florentia.
Così anche per Frigo: "Non so cosa dire, era impensabile già stare qui, è tutto fantastico. Questa medaglia mi ripaga di tutto. Ho tagliato tutto, anche i baffi per questo podio", chiosa il 24enne di Cittadella, allenato dal tecnico federale Claudio Rossetto, tesserato per Fiamme Oro e Team Veneto, che tante staffette veloci ha visto passare partendo da Filippo Magnini.
da sx Barelli, Guarducci, Zei e Pangaro. Prima medaglia mondiale del nuoto italiano maschile
Tete da impazzire. Nicolò Martinenghi atteso nel mondo dei grandi da qualche stagione, si scrolla di dosso l'etichetta di eterna promessa ed entra nell'olimpo del nuoto conquistando il bronzo dei 100 rana in 58"33 (27"27). Ventuno anni dopo Sydney 2000, quando Domenico Fioravanti conquistò il primo oro olimpico del nuoto italiano e poi bissò il successo nei 200 con Davide Rummolo di bronzo, la rana azzurra sale di nuovo i gradini del cielo. Ci pensa il leone varesino, anche lui nato in agosto (il primo compirà ventidue anni) come Federica Pellegrini e il suo mito Fabio Scozzoli, alla prima olimpiade e finale. Vince e si conferma sua maestà Sir Adam Peaty, campione uscente e di tutto, nonché primatista mondiale, che tocca in 57"37 davanti all'olandese Arno Kamminga, argento europeo e addirittura tredicesimo agli ultimi mondiali di Gwangju, in 58"00 al tocco. "Ancora non mi rendo conto di cosa sia successo - racconta "Tete", allenato da Marco Pedoja - è una cascata di emozioni; non ci credevo troppo prima della gara, ma ho cercato e voluto da tempo questa medaglia. Ho sognato gli ultimi 15 metri tante volte in allenamento. E' favoloso". Un percorso iniziato Il 12 dicembre 2019, nel corso degli Assoluti invernali disputati a Riccione, dove vinse la finale dei 100 rana toccando in 58"75, primo italiano nella storia ad infrangere il muro dei 59 secondi e pass olimpico conquistato. Poi la delusione con il quinto posto in controprestazione a Budapest, subito lenito dai bronzi nei 50 rana, nella 4x100 mista e mista mixed. "Sono emozioni forti, un giorno lo capirò, ma ora sto su un'onda altissima e voglio surfarla fino alla fine - continua l'azzurro del CC Aniene - Ieri ho fatto fatica ad addormentarmi. Avevo tanti pensieri. Adesso riesco a comprendere le emozioni che hanno vissuto 21 anni fa Fioravanti e Rummolo. Ringrazio tantissimo anche il mio allenatore Marco Pedoja perché sapevamo entrambi da dove partivamo e qual'era il nostro obiettivo", chiosa Martinenghi che è ancora l'attuale primatista mondiale juniores dei 50 e 100 rana.
Il commento del presidente Paolo Barelli. "Oggi è una bella giornata, l'argento della staffetta 4x100 è storico e per nulla scontato, come il bronzo di Martinenghi. Tutti i ragazzi sono stati bravi. Per quanto riguarda le staffette è la prima volta che arriviamo così in alto sul podio. L'argento va bene, gli americani non erano avvicinabili. Siamo un Paese dove non abbiamo dalla parte nostra le Università che mettono a disposizione le piscine, o le scuole o i comuni, abbiamo le società che vivono un momento di difficoltà, ma tutte le carte le giocano bene. Bravi i nostri tecnici, anche se non abbiamo una quantità industriale di fuoriclasse, il nostro sistema agonistico riesce a gestirli al meglio. Ci stiamo avviando verso una strada sufficientemente positiva, ma prudenza, qui sono tutti affamati di medaglie, il nuoto è ormai un sport globale. Comunque tanti ragazzi sono andati nelle semifinali e nelle finali e abbiamo parecchie cartucce ancora da usare per migliorarci. Speriamo che tutti abbiano la possibilità di dare il meglio, qualche controprestazione arriva, ma l'importante è andare avanti".
Il commento del direttore tecnico Cesare Butini. "Conquistiamo due medaglie storiche, che rappresentano l'evoluzione e crescita della squadra, ai vertici mondiali con densità e qualità. La staffetta 4x100 stile libero ha conquistato una medaglia mai vista, frutto del lavoro sinergico di società e federazione svolto da molteplici anni e dell'impegno della selezione azzurra, qui formata da cinque atleti affidabili, entusiasti, con tanta voglia di affermarsi come Santo Yukio Condorelli, Alessandro Miressi, Lorenzo Zazzeri, Manuel Frigo e Thomas Ceccon, ma ancora più ampia e cresciuta seguendo campioni che si sono succeduti negli anni come Filippo Magnini, Luca Dotto, Marco Orsi. Sono parimenti oroglioso di Nicolò Martinenghi che nelle ultime stagioni è maturato come uomo e atleta raccogliendo i frutti di quanto seminato nell'appuntamento più importante di questi cinque anni. Tete è riuscito a trasformare in risultati il proprio talento, plasmato giorno dopo giorno con feroce determinazione ed assistito da una personalità che gli ha permesso di entrare in una dimensione di eccellenza. Sono sicuro che il bronzo sia solo l'inizio di un percorso ricco di soddisfazioni".
Semifinali. Martina Carraro e Thomas Ceccon raggiungono la finale rispettivamente col settimo e quarto tempo nei 100 rana e 100 dorso. Carraro soffre i primi cinquanta, poi rinviene in 34"73 si prende la prima finale olimpica della carriera in 1'06"50. "Obiettivo centrato - ammette con soddisfazione il bronzo mondiale ed europeo in carica - Non era facile, si sapeva. Aver raggiunto la finale mi ripaga di tutto il lavoro svolto; ora ho un giorno di riposo; la gara è aperta, me la giocherò con le altre. E' faticoso gareggiare in tempi così stretti dalla sera alla mattina; vince anche chi è più bravo a gestire emozioni, recupero mentale e fisico". Guida ancora la sudafricana Tatjana Schoenmaker, che peggiora di tre decimi rispetto alle batterie e chiude in 1'05"07 davanti alla campionessa olimpica, l'americana Lilly King, seconda in 1'05"40.
Prima dell'apoteosi in staffetta si conferma nei 100 dorso Thomas Ceccon, che peggiora tre decimi rispetto al tempo delle batterie e chiude quarto in 52"78, terzo nella semifinale vinta dal campione uscente, l'americano Ryan Murphy in 52"24. L'azzurro è a due centesimi dal terzo posto dell'australiano Mitch Larkin e non si nasconde.
Eliminati nei 200 stile libero Stefano Ballo (Esercito / Time Limit), decimo in 1'45"84, e Stefano Di Cola (Marina Militare / CC Aniene), quattordicesimo in 1'47"19. Risultati comunque positivi in vista della staffetta. Regola il gruppo il britannico Duncan Scott, miglior performer dell'anno che in 1'44"60 conferma condizione e velleità di successo individuale dopo i due argenti in staffetta a Rio de Janeiro. L'ultimo tempo utile di qualifica è del brasiliano Fernando Scheffer in 1'45"71. Esce dai 100 dorso Margherita Panziera (Fiamme Oro / CC Aniene), undicesima in 59"75. La campionessa europea dei 200 da Glasgow 2018 ha il secondo miglior tempo stagionale mondiale nella distanza doppia. I 100, seppur ne sia vice la vicecampionessa europea, le sono serviti solo per provare sensazioni e vasca. Per qualificarsi sarebbe servito nuotare sotto il 59"30; il migliore crono è dell'americana Reagan Smith in 57"86, primato olimpico.
Lunedì 26 luglio / Semifinali e finali
100 farfalla fem
1. Margaret Macneill (Can) 55"59
nessuna azzurra in gara
semi 200 stile libero mas
1. Duncan Scott (Gbr) 1'44"60
10. Stefano Ballo 1'45"84 eliminato
14. Stefano Di Cola 1'47"19 eliminato
semi 100 rana fem
1. Tatjana Schoenmaker (Rsa) 1'05"07
7. Martina Carraro 1'06"50 qualificata in finale
100 rana mas
1. Adam Peaty (Gbr) 57"37
2. Arno Kamminga (Ned) 58"00
3. Nicolò Martinenghi 58"33
400 stile libero fem
1. Ariarne Titmus (Aus) 3'56"69
2. Kathleen Ledecky (Usa) 3'57"36
nessuna azzurra in gara
semi 100 dorso mas
RI 52"49 Thomas Ceccon in batteria
1. Ryan Murphy (Usa) 52"24
4. Thomas Ceccon 52"78 qualificato in finale
semi 100 dorso fem
RI 58"92 di Margherita Panziera del 04/04/2019 a Riccione
1. Regan Smith (Usa) 57"86 R.O.
11. Margherita Panziera 59"75 eliminata
4x100 stile libero mas
1. Stati Uniti 3'08"97
- Caeleb Dressel 47"26, Blake Pieroni 47"58, Browen Becker 47"44, Zach Apple 46"69
2. Italia 3'10"11 R.I.
- Alessandro Miressi 47"72, Thoms Ceccon 47"45, Lorenzo Zazzeri 47"31, Manuel Frigo 47"63
RI 3'10"29 in batteria (Miressi, Santo Yukio Condorelli, Zazzeri, Frigo)
3. Australia
- Matthew Temple 48"07, Zac Incerti 47"55, Alexander Graham 48"16, Kyle Chalmers 46"44
foto di Giorgio Scala - DBM / L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.















Olimpiadi. Martinenghi record, Detti 6°, Razzetti e Cusinato ottavi
Nicolò Martinenghi in versione extra lusso si qualifica alla finale dei 100 rana con il record italiano e illumina la prima sessione del mattino della 32esima edizione dei Giochi Olimpici di Tokyo, che non riserva medaglie agli azzurre, ma apre prospettive da oscar.
400 STILE LIBERO TUNISINI. Lasciano un po' d'amaro in bocca i 400 stile libero. Si piazza sesto Gabriele Detti, nipote del suo allenatore Stefano Morini, responsabile tecnico del centro federale di Ostia dove si allena dal 2011 e bronzo olimpico uscente. La finale la vince il tunisino Ahmed Hafnaoui, che sorprende tutti dalla corsia 8, in 3'43''36, precedendo l'australiano Jack McLoughlin in 3'43''52 e lo statunitense Kieran Smith in 3'43''94. Il primatista italiano (3'43''23) - campione mondiale negli 800 stile libero a Budapest 2017 - non va oltre il 3'44''88 e un briciolo di delusione che dovrà trasformare in energia in vista degli 800. "Ero troppo teso ed è un peccato: ho interpretato male la gara. Il 3'43''3 con cui si sarebbe vinto era oggettivamente alla mia portata, ma in acqua ero macchinoso - racconta il 27enne livornese, tesserato per Esercito e In Sport Rane Rosse - Ho provato ad accelerare alla fine (come in occasione dei bronzi mondiali del 2017 e 2019), ma evidentemente gli altri ne avevano di più. Era una buona occasione, ma stamattina valevo questo tempo. Forse la disabitudine a gareggiare tanto a causa del Covid, e c'ho messo tanto a recuperare, e tirare sin dal mattino mi ha condizionato. Non cerco scusanti, non è da me. Ho ambizioni sempre alte: prendo questo risultato e adesso aspetto gli 800; poi faremo delle valutazioni".
400 MISTI PER CRESCERE. Alberto Razzetti è ottavo nei 400 misti alla prima finale olimpica della carriera, nonché secondo evento internazionale cui partecipa. Il primo oro olimpico, in ordine cronologico, lo mette al collo lo statunitense Chase Kalisz, già argento a Rio nel 2016, in 4'09''42; con lui sul podio il compagno di squadra Jay Litherland in 4'10''28 e l'australiano Brendon Smith di bronzo in 4'10''38. Il 22enne ligure - allenato dal tecnico federale Stefano Franceschi - chiude in 4'11''32, dopo aver nuotato in batteria il personale in 4'09''91, a soli tre centesimi dal record italiano di 4'09''88 per il bronzo iridato a Melbourne 2007 di Luca Marin, abbassando il 4'11''17 siglato a Budapest lo scorso 23 maggio per l'argento europeo. "Non sono soddisfatto della mia gara. Ho fatto tanta fatica già nella farfalla e poi mi è mancata l'accelerazione nella rana. Speravo di fare meglio rispetto alle batterie ma non è andata così - spiega "Razzo", tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport - Sono comunque contento di questi 400 misti che ho inventato solamente due mesi fa, prima degli Europei di Budapest. Fino all'anno scorso neanche pensavo di essere protagonista alle Olimpiadi. La finale al mattino un po' mi ha condizionato: ero ingolfato, ma è così per tutti. A prescindere da come andranno, questi Giochi mi aiuteranno a maturare".
400 MISTI DEL RILANCIO. Ottava anche una ritrovata Ilaria Cusinato che si rilancia definitivamente a grandi livelli. La 21enne di Cittadella - tesserata per Fiamme Oro e Team Veneto, bronzo europeo a Glasgow 2018 dove arrivò terza anche nei 200 - chiude in 4'40''65. Sul gradino più alto del podio, regalando il primo oro al proprio Paese, sale la giapponese e bronzo iridato a Gwangjiu 2019 Yui Ohashi in 4'32''08; le fanno compagnia le statunitensi Emma Weyant e Hali Flickinger rispettivamente seconda in 4'32''76 e terza in 4'34''90. "Una finale al mattino è molto particolare e bisogna adattarsi. Sono comunque felice di esserci stata e segna la mia rinascita - dichiara la veneta, tornata da allenarsi con Moreno Daga - Questo per me è un grandissimo risultato se ripenso a come mi sentivo due anni fa".
TETE IN UNA FINALE SPAZIALE CON RECORD. Devastante, una forza della natura e un talento esploso fragorosamente in tutta la sua potenza. Nicolò Martinenghi tira fuori dal cilindro una prestazione monstre, l'ennesima di questo suo 2021, e si prende la finale dei 100 rana, che si preannuncia di livelli mai visti, con il record italiano che vale il terzo tempo. Il fenomeno azzurro di Varese - tesserato per CC Aniene, allenato da Marco Pedoja, bronzo continentale nei 50 a Budapest 2021 - nuota in 58''28 (27''38 ai 50), limando di un centesimo il 58''29 siglato lo scorso 25 giugno al Sette Colli di Roma; davanti all'enfant prodige lombardo solamente il gotha della rana mondiale, rappresentato ovviamente dal britannico, vincitore di tutto e campione olimpico uscente, Sir Adam Peaty in 57''63 e dall'olandese Arno Kamminga - argento europeo in Ungheria - in 58''28. "Sono contentissimo per il terzo posto complessivo, per una semifinale calibrata al meglio e per il record. Sono molto soddisfatto - spiega Tete, tesserato per il CC Aniene, che compirà 22 anni il primo agosto - La mattina le sensazioni sono sempre differenti rispetto alle prestazioni pomeridiane e non è mai facile adattarsi. Ieri sono andato a dormire tardi, tra scioglimento, massaggi, cena; questa mattina alle 7.00 ero sveglio. Comunque sono due anni e mezzo che mi sveglio alle 6.40 e quindi non ho particolari difficoltà a carburare. Credo che queste finali siano una prova di maturità e personalità per tutti perché in un contesto di grande difficoltà ambientale. Fino a ieri guardavo le finali su youtube, ora sono io a disputarla dopo averla sognata ad ogni allenamento. Me la godrò fino alla fine, cercherò di divertirmi e poi vedremo". Si ferma, invece, Federico Poggio, quindicesimo in 59''91.
STOP NEI 100 FARFALLA FEMMINILI. Non superano il secondo turno Elena Di Liddo (Carabinieri/CC Aniene) e Ilaria Bianchi (Fiamme Azzurre/NC Azzurra 91). La 27enne pugliese e primatista italiana (57''04) - seguita da Raffaele Girardi e quarta ai mondiali di Gwangju 2019 - è tredicesima in 57''60; la 30enne emiliana - preparata dal tecnico federale Fabrizio Bastelli - è quindicesima in 58''07. Davanti a tutte la cinese Yufei Zhang, bronzo iridato nella doppia distanza a Kazan 2015, in 55''89.
Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 1^ giornata
Domenica 25 luglio
400 misti mas / FINALE
RI 4'09"88 di Luca Marin del 01/04/2007 a Melbourne
1. Chase Kalisz (Usa) 4'09''42
2. Jay Litherland (Usa) 4'10''28
3. Brendon Smith (Aus) 4'10''38
8. Alberto Razzetti 4'11''32
semi 100 farfalla fem
RI 57"04 di Elena Di Liddo del 21/07/2019 a Gwangju
1. Yufeu Zhang (Chn) 55''89
13. Elena Di Liddo 57''60 eliminata
15. Ilaria Bianchi 58''07 eliminata
400 stile libero mas / FINALE
RI 3'43"23 di Gabriele Detti del 21/07/2019 a Gwangju
1. Ahmed Hafanoui (Tun) 3'43''36
2. Jack McLoughlin (Aus) 3'43''52
3. Kieran Smith (Usa) 3'43''94
6. Gabriele Detti 3'44''88
400 misti fem / FINALE
RI 4'34"34 di Alessia Filippi del 10/08/2008 a Pechino
Migliore prestazione in tessuto 4'34"65 di Ilaria Cusinato del 30/06/2018 a Roma
1. Yui Ohashi (Jpn) 4'32''08
2. Emma Weyant (Usa) 4'32''76
3. Hali Flickinger (Usa) 4'34''90
8. Ilaria Cusinato 4'40''65
semi 100 rana mas
1. Adam Peaty (Gbr) 57''63
3. Nicolò Martinenghi 58''28 RI (precedente 58"29 di Nicolò Martinenghi del 25/06/2021 a Roma) qual. in finale
15 Federico Poggio 59''91 eliminato
4x100 stile libero fem / FINALE
1. Australia 3'29''69 RM
2. Canada 3'32''78
3. Usa 3'32''81
foto di Giorgio Scala - DBM / L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.











Olimpiadi. Butini: "Ragazzi pronti a migliorarsi". Azzurri in gara

La lunga attesa è quasi finita. Sabato, alle 12 italiane, le 19 locali, comincerà l'Olimpiade per il nuoto italiano. Venerdì il primo breve allenamento nelle corsie del Tokyo Aquatics Centre poco dopo l'arrivo al villaggio della squadra giunta dal ritiro tenuto all'Università di Waseda, nel distretto di Tokorozawa, dal 12 luglio.
I primi azzurri in gara saranno Alberto Razzetti e Pier Andrea Matteazzi nelle batterie dei 400 misti, a seguire Ilaria Bianchi ed Elena Di Liddo nei 100 farfalla, Gabriele Detti e Marco De Tullio nei 400 stile libero, Ilaria Cusinato e sara Franceschi nei 400 misti, Nicolò Martinenghi e Federico Poggio nei 100 rana.
In riunione tecnica sono state confermate tutte le iscrizioni gara eccetto la presenza di Alessandro Miressi nei 50 stile libero per Santo Yukio Condorelli e Simona Quadarella che non nuoterà i 400 stile libero. "Abbiamo svolto il collegiale preolimpico nello stesso sito che ci aveva avvicinato ai mondiali di Gwangju - dichiara il direttore tecnico Cesare Butini - Cordialità, assistenza e competenza hanno reso il soggiorno ottimo dal punto di vista lavorativo e ambientale. I ragazzi sono determinati e ben preparati. Ci sono grande entusiasmo e voglia di cominciare. La squadra è unita e composta per metà da esordienti alle Olimpiadi e per l'altra metà da atleti che desiderano confermare i risultati prestigiosi ottenuti dai Giochi di Rio de Janeiro".
La più giovane del gruppo e dell'intera delegazione italiana è Giulia Vetrano, 15 anni e doppia medaglia di bronzo ai campionati europei juniores nei 400 e 800 stile libero disputati allo Stadio del Nuoto di Roma dal 6 all'11 luglio. Il capitano è Federica Pellegrini, 33 anni il 5 agosto, unico atleta italiano a partecipare a cinque rassegne olimpiche nel nuoto, nonché oro nei 200 stile libero nel 2008 e argento nel 2004 - quando divenne la più giovane italiana di sempre a conquistare una medaglia olimpica individuale a 16 anni e 12 giorni - e primatista mondiale dei 200 stile libero con l' 1'52"98 nuotato il 29 luglio 2009 a Roma per l'oro mondiale, una delle undici medaglie irididate conquistate (8 nei 200 stile libero in altrettante edizioni consecutive coi successi nel 2009, 2011, 2017 e 2019 e le doppiette 200-400 del 2009 e 2011). "Sarà un'Olimpiade diversa dalle precedenti a causa delle precauzioni poste in atto per prevenire il contagio del Covid - continua Butini - Abbiamo illustrato ai ragazzi tutte le difficoltà che potrebbero incontrare; li abbiamo invitati ad isolarsi il più possibile, concentrarsi esclusivamente sulle gare ed evitare distrazioni".
L'Italia viene dal brillante campionato europeo disputato a Budapest nel maggio scorso: 5 ori - tre di Simona Quadarella che si è confermata campionessa del mezzofondo come a Glasgow 2018, Margherita Panziera bis nei 200 dorso e nei 50 rana della 16enne Benedetta Pilato che è diventata anche la più giovane primatista mondiale italiana della storia - più 9 argenti e 13 bronzi per un totale di 27 medaglie; 52 presenze-gara in finale e il successo nella classifica per nazioni. "L'Europeo di Budapest ci ha dato un'ulteriore spinta per continuare ad allenarci con determinazione, consapevoli che il percorso svolto fino a quel momento era giusto - prosegue Butini - Gli atleti sono tornati a confrontarsi ad alto livello, hanno ben gestito la vita "in bolla" e hanno misurato la loro preparazione condizionata dal coronavirus e dai problemi legati all'utilizzo delle piscine. Dobbiamo solo ringraziare le società per gli sforzi compiuti e per aver sempre cercato di mettere in pratica le indicazioni federali malgrado le enormi difficoltà organizzative ed economiche. Ma adesso siamo alle Olimpiadi; entrano in gioco Stati Uniti, Australia, Cina e altri paesi leader del nuoto. Sarebbe inutile proiettarsi in lusinghiere aspettative. Pochi centesimi faranno la differenza tra il podio e un piazzamento in finale che sarebbe molto prestigioso. Tengo a sottolinearlo, perché il valore di una squadra non è dettato dalle medaglie, ma dalle prestazioni. Proprio questo chiediamo a tutti i ragazzi. Nuotare al massimo delle loro possibilità, provare a migliorarsi; se poi questo basterà per una medaglia o una finale saremo felicissimi".
Il format prevede batterie il tardo pomeriggio (alle 19 locali); semifinali e finali al mattino (le 10:30). "Molti atleti dovranno modulare gli sforzi perché si troveranno a gestire nella stessa giornata più impegni. Ai fini del risultato sarà molto importante anche la capacità di ambientamento. Non escludo, quindi, risultati a sorpresa".
In chiusura Paltrinieri. "Gregorio arriverà al villaggio il 24 luglio insieme al compagno di allenamenti Domenico Acerenza e al suo tecnico Fabrizio Antonelli. Migliora di giorno in giorno ed è confermata la sua partecipazione a 800, 1500 e 10 chilometri. Siamo fiduciosi", conclude Butini.
foto di Giorgio Scala - DBM / L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.
Iscrizioni gara degli Azzurri
Domenico Acerenza (Fiamme Oro / CC Napoli) 1500 sl
Stefano Ballo (Esercito / Time Limit) 200 sl
Federico Burdisso (Esercito / Aurelia Nuoto) 100 e 200 farfalla
Giacomo Carini (Fiamme Gialle / Can. Vittorino da Feltre) 200 farfalla
Thomas Ceccon (Fiamme Oro / Leosport) 100 sl, 100 dorso
Matteo Ciampi (Esercito / Livorno Aquatics) 200 sl (solo staffetta)
Santo Yukio Condorelli (Aurelia Nuoto) 50 stile libero e 100 farfalla
Marco De Tullio (Fiamme Oro / Sport Project) 400 sl
Gabriele Detti (Esercito / In Sport Rane Rosse) 400 e 800 sl
Stefano Di Cola (Marina Militare / CC Aniene) 200 sl
Manuel Frigo (Fiamme Oro / Team Veneto) 100 sl (solo staffetta)
Nicolò Martinenghi (CC Aniene) 100 rana
Pier Andrea Matteazzi (Esercito / In Sport Rane Rosse) 400 misti
Filippo Megli (Carabinieri / RN Florentia) 200 sl (solo staffetta)
Alessandro Miressi (Fiamme Oro / CN Torino) 100 sl
Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro / Coopernuoto) 800 e 1500 sl
Federico Poggio (Fiamme Azzurre / Imolanuoto) 100 rana
Alberto Razzetti (Fiamme Gialle / Genova Nuoto My Sport) 200 e 400 misti
Matteo Restivo (Carabinieri / RN Florentia) 200 dorso
Simone Sabbioni (Esercito / Vis Sauro) 100 dorso
Lorenzo Zazzeri (Esercito / RN Florentia) 50 sl
Ilaria Bianchi (Fiamme Azzurre / NC Azzurra 91) 100 farfalla
Martina Rita Caramignoli (Fiamme Oro / Aurelia Nuoto) 800 e 1500 sl
Martina Carraro (Fiamme Azzurre / NC Azzurra 91) 100 e 200 rana
Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle / Team Insubrika) 100 rana (solo staffetta)
Ilaria Cusinato (Fiamme Oro / Team Veneto) 200 e 400 misti
Elena Di Liddo (Carabinieri / CC Aniene) 100 farfalla
Francesca Fangio (In Sport Rane Rosse) 200 rana
Sara Franceschi (Fiamme Gialle / Livorno Aquatics) 200 e 400 misti
Anna Chiara Mascolo (Hidron Sport Firenze) 200 sl (solo staffetta)
Margherita Panziera (Fiamme Oro / CC Aniene) 100 e 200 dorso
Federica Pellegrini (CC Aniene) 100 e 200 sl
Benedetta Pilato (CC Aniene) 100 rana
Stefania Pirozzi (Fiamme Oro / CC Napoli) 200 sl (solo staffetta)
Simona Quadarella (CC Aniene) 800 e 1500 sl
Giulia Vetrano (CN Nichelino) 200 sl (solo staffetta)
CALENDARIO E RIFERIMENTI CRONOMETRICI
Gare al Tokyo Aquatics Centre
Sabato 24 luglio
Batterie dalle 12:00 italiane, le 19:00 in Giappone
400 misti mas
RI 4'09"88 di Luca Marin del 01/04/2007 a Melbourne
Alberto Razzetti pp 4'11"17 del 23/05/2021 a Budapest
Pier Andrea Matteazzi pp 4'12"79 del 23/05/2021 a Budapest
100 farfalla fem
RI 57"04 di Elena Di Liddo del 21/07/2019 a Gwangju
Ilaria Bianchi pp 57"22 del 12/08/2018 a Roma
Elena Di Liddo
400 stile libero mas
RI 3'43"23 di Gabriele Detti del 21/07/2019 a Gwangju
Gabriele Detti
Marco De Tullio pp 3'44"74 del 31/03/2021 a Riccione
400 misti fem
RI 4'34"34 di Alessia Filippi del 10/08/2008 a Pechino
Migliore prestazione in tessuto 4'34"65 di Ilaria Cusinato del 30/06/2018 a Roma
Ilaria Cusinato
Sara Franceschi pp 4'37"06 del 31/03/2021 a Riccione
100 rana mas
RI 58"29 di Nicolò Martinenghi del 25/06/2021 a Roma
Nicolò Martinenghi
Federico Poggio pp 59"39 del 25/06/06/2021 a Roma
4x100 stile libero fem
Staffetta non iscritta
Domenica 25 luglio
Semifinali e finali 1^ giornata dalle 3:30 italiane, le 10:30 in Giappone
400 misti mas
semi 100 farfalla fem
400 stile libero mas
400 misti fem
semi 100 rana mas
4x100 stile libero fem
Batterie dalle 12:00 italiane, le 19:00 in Giappone
100 dorso fem
RI 58"92 di Margherita Panziera del 04/04/2019 a Riccione
Margherita Panziera
200 stile libero mas
RI 1'45"67 di Filippo Megli del 23/07/2019 a Gwangju
Stefano Ballo pp 1'46"76 del 02/04/2021 a Riccione
Stefano Di Cola pp 1'46"84 del 27/06/2021 a Roma
100 rana fem
RI 1'05"67 di Arianna Castiglioni del 25/06/2021 a Roma
Martina Carraro pp 1'05"86 del 02/04/2021 a Riccione
Benedetta Pilato pp 1'05"84 del 25/06/2021 a Roma
100 dorso mas
RI 52"84 di Thomas Ceccon del 17/12/2020 a Riccione
Thomas Ceccon
Simone Sabbioni pp 53"34 del 19/04/2019 a Riccione
400 stile libero fem
nessun'italiana iscritta
4x100 stile libero mas
RI 3'11"39 di Santo Yukio Condorelli, Manuel Frigo, Luca Dotto e Alessandro Miressi del 21/07/2019 a Gwangju
Italia
Lunedì 26 luglio
Semifinali e finali della 2^ giornata dalle 3:30 italiane, le 10:30 in Giappone
100 farfalla fem
semi 200 stile libero mas
semi 100 rana fem
100 rana mas
400 stile libero fem
semi 100 dorso mas
semi 100 dorso fem
4x100 stile libero mas
Batterie dalle 12:00 italiane, le 19:00 in Giappone
200 stile libero fem
RM-RE-RI 1'52"98 di Federica Pellegrini del 29/07/2009 a Roma
Migliore prestazione in tessuto 1'54"55 di Federica Pellegrini del 26/06/2016
Federica Pellegrini
200 farfalla mas
RI 1'54"28 di Federico Burdisso del 19/05/2021 a Budapest
Federico Burdisso
Giacomo Carini pp 1'55"40 del 08/04/2017 a Riccione
200 misti fem
RI 2'10"25 di Ilaria Cusinato del 08/08/2018 a Glasgow
Ilaria Cusinato
Sara Franceschi pp 2'10"26 del 27/06/2021 a Roma
1500 stile libero fem
RI 15'40"89 di Simona Quadarella del 23/07/2019 a Gwangju
Simona Quadarella
Martina Rita Caramignoli pp 15'56"06 del 11/08/2020 a Roma
Martedì 27 luglio
Semifinali e finali della 3^ giornata dalle 3:30 italiane, le 10:30 in Giappone
semi 200 stile libero fem
200 stile libero mas
100 dorso fem
100 dorso mas
100 rana fem
semi 200 farfalla mas
semi 200 misti fem
Batterie dalle 12:00 italiane, le 19:00 in Giappone
100 stile libero mas
RI 47"45 di Alessandro Miressi del 19/05/2021 a Budapest
Alessandro Miressi
Thomas Ceccon pp 48"14 del 25/06/2021 a Roma
200 farfalla fem
Nessun'italiana iscritta
200 rana mas
Nessun italiano iscritto
4x200 stile libero mas
RI 7'02"01 di Filippo Megli, Gabriele Detti, Stefano Ballo e Stefano Di Cola del 26/07/2019 a Gwangju
Italia
800 stile libero mas
RE-RI 7'39"27 di Gregorio Paltrinieri del 24/07/2019 a Gwangju
Gregorio Paltrinieri
Gabriele Detti pp 7'40"77 del 26/07/2017 a Budapest
Mercoledì 28 luglio
Semifinali e finali della 4^ giornata dalle 3:30 italiane, le 10:30 in Giappone
semi 100 stile libero mas
200 stile libero fem
200 farfalla mas
semi 200 farfalla fem
semi 200 rana mas
200 misti fem
1500 stile libero fem
4x200 stile libero mas
Batterie dalle 12:00 italiane, le 19:00 in Giappone
100 stile libero fem
RI 53"18 di Federica Pellegrini del 25/06/2016 a Roma
Federica Pellegrini
200 dorso mas
RI 1'56"29 di Matteo Restivo del 08/08/2019 a Gwangju
Matteo Restivo
200 rana fem
RI 2'23"06 di Francesca Fangio del 27/06/2021 a Roma
Martina Carraro pp 2'24"24 del 27/06//2021 a Roma
Francesca Fangio
200 misti mas
RI 1'57"13 di Alberto Razzetti del 03/04/2021 a Riccione
Alberto Razzetti
4x200 stile libero fem
RI 7'46"57 di Renata Fabiola Spagnolo, Alessia Filippi, Alice Carpanese e Federica Pellegrini del 30/07/2009 a Roma
Italia
Giovedì 29 luglio
Semifinali e finali della 5^ giornata dalle 3:30 italiane, le 10:30 in Giappone
800 stile libero mas
200 rana mas
semi 100 stile libero fem
semi 200 dorso mas
200 farfalla fem
100 stile libero mas
semi 200 rana fem
semi 200 misti mas
4x200 stile libero fem
Batterie dalle 12:00 italiane, le 19:00 in Giappone
800 stile libero fem
RI 8'14"99 di Simona Quadarella del 27/07/2019 a Gwangju
Simona Quadarella
Martina Rita Caramignoli pp 8'24"16 del 12/08/2020 a Roma
100 farfalla mas
RI 50"64 di Piero Codia del 09/08/2018 a Glasgow
Federico Burdisso pp 51"39 del 23/05/2021 a Budapest
Santo Yukio Condorelli pp 51"62 del 25/06/2021 a Roma
200 dorso fem
RI 2'05"56 di Margherita Panziera del 31/03/2021 a Riccione
Margherita Panziera
4x100 mista mixed
RI 3'42"30 di Margherita Panziera, Nicolò Martinenghi, Elena Di Liddo e Alessandro Miressi del 20/05/2021 a Budapest
Italia
Venerdì 30 luglio
Semifinali e finali della 6^ giornata dalle 3:30 italiane, le 10:30 in Giappone
semi 100 farfalla mas
200 rana fem
200 dorso mas
100 stile libero fem
semi 200 dorso fem
Batterie dalle 12:00 italiane, le 19:00 in Giappone
50 stile libero mas
RI 21''37 di Andrea Vergani del 08/08/2018 a Glasgow
Santo Yukio Condorelli 22"00 del 25/06/2021 a Roma
Lorenzo Zazzeri pp 21"86 del 22/05/2021 a Budapest
50 stile libero fem
Nessuna italiana in gara
1500 stile libero mas
RE-RI 14'33"10 di Gregorio Paltrinieri del 13/08/2020 a Roma
Domenico Acerenza pp 14'49"98 del 13/08/2020 a Roma
Gregorio Paltrinieri
4x100 mista fem
RI 3'56"30 di Margherita Panziera, Arianna Castiglioni, Elena Di Liddo, Federica Pellegrini del 25/05/2021 a Budapest
Italia
4x100 mista mas
RI 3'29"93 di Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso, Alessandro Miressi del 25/05/2021 a Budapest
Italia
31 luglio
Semifinali e finali dalle 3:30 italiane, le 10:30 in Giappone
100 farfalla mas
200 dorso fem
800 stile libero fem
semi 50 stile libero mas
semi 50 stile libero fem
4x100 mista mixed
Domenica 1 agosto
Finali dalle 3:30 italiane, le 10:30 in Giappone
50 stile libero mas
50 stile libero fem
1500 stile libero mas
4x100 mista fem
4x100 mista mas