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Mondiali di Fukuoka. Pedotti e Cerruti-Ruggiero in finale

Sincro
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Doppietta azzurra. Susanna Pedotti nel singolo e Linda Cerruti e Lucrezia Ruggiero nel doppio tecnico staccano il pass per le finali mondiali a Fukuoka. La finale del solo c’è sabato 15 luglio alle 12.30 italiane; quella del duo è prevista domenica 16 luglio. La diciottenne juniores del Busto Nuoto è dodicesima con il suo tech della Principessa dei draghi con 193.1283 punti. Le nuove doppiste azzurre, la ventinovenne Cerruti di Marina Militare e Rari Nantes Savona e la ventiduenne Ruggiero di Fiamme Oro e Aurelia Nuoto, le Fenici d’Italia, sono ottave con 234.2667.
Nel doppio la coppia italiana è la prima a gareggiare. Arriva in pedana con costumi gialli, raggianti, entrambe belle come il sole. La routine è Phoenix, la musica The Phoenix by Stefano Simmaco, la coreografia di Svetlana Romashina. Il preliminare tecnico prevede 38 coppie divise in due gruppi. Otto elementi, cinque obbligatori, due ibridi (movimenti di gambe) e l’acrobatico iniziale in cui Linda spinge e Lucrezia esce dall’acqua e fa la spaccata. Chiudono con il secondo pezzo di gambe dove prendono la penalità (come succederà alle greche dopo di loro). Le giurie sono severe e pagano la Fenice italiana 234.2667 punti, 136.9167 per gli elementi e 97.3500 per l’impressione artistica. Pochi minuti più tardi Evangelia Platanioti e Sofia Evangelia Mlakogeorgou fanno un pochino meglio di loro, pur sbagliando nell’ultimo ibrido, e sono subito davanti con meno di due punti (236.1667, di cui 137.1167 per gli elementi e 99.0500 per l’impressione). Davanti a tutte nel ranking provvisorio ci sono le campionesse del mondo in carica, le cinesi, Wang Liuyi e Wang Qianyi con 280.3334 (173.4834 per gli elementi e 106.8500 per l’impressione artistica).
Le azzurre ripropongono il tecnico dei Giochi Europei, ottavo ad Auschwitz (226.8250 punti) dove vinsero le austriache Anna Alexandri e Eirini Alexandri  (266.4584), con l’inserimento di nuove difficoltà.   
“Ci troviamo molto bene insieme, riusciamo a goderci la gara e l’esercizio – dice Linda, quattro medaglie mondiali e 22 europee in carriera – Questo nuovo regolamento è veramente difficile, non lascia spazio al minimo errore e noi purtroppo abbiamo preso una penalità nell’ultimo pezzo di gambe. Dopo i Giochi Europei in Polonia abbiamo deciso di stravolgere l’esercizio per renderlo ancora più competitivo; in soli dieci giorni abbiamo cambiato tantissime cose, velocizzato molto le difficoltà ma oggi non siamo riuscite ad eseguirle al meglio”.
“Penso che questo sia un doppio molto competitivo soprattutto considerando che lavoriamo insieme solo da un anno e già abbiamo raggiunto una bella sinergia nei movimenti, cosa veramente difficile perché ciascuna di noi ha un modo differente di nuotare – prosegue Lucrezia, doppia campionessa mondiale ed europea con Minisini – Con Giorgio ho avuto bisogno di molto più tempo per iniziare a muovermi; con Linda è stato più semplice e veloce”.
A marzo, nel debutto in coppa del mondo in Canada, la coppia italiana ha vinto il duet free con 321.2667 punti, davanti alle sorelle ucraine Maryna e Vladyslava Aleksiiva (291.6916). Ma quella è storia passata ormai, le routine si sono evolute e il paragone è difficile. “Da gennaio è stata una corsa da parte di tutte le nazioni ad inserire coefficienti sempre maggiori. Noi abbiamo continuato a cambiare per raggiungere una difficoltà molto alta. Gli ultimi cambiamenti dobbiamo ancora metabolizzarli completamente”.
Gareggiare per prime non le condiziona più di tanto. Sono consapevoli di aver lavorato bene con i loro allenatori Patrizia Giallombardo e Roberta Farinelli e stanno bene insieme. “Forse lo preferisco – sorride Lucrezia – non fai in tempo neanche ad aver paura della gara”. “Anch’io – prosegue Linda – perché da una parte non hai il confronto con le altre, non hai modi di vedere che penalità ha preso quella e cosa ha fatto l’altra; come gestione però è un po’ più difficile”. Cominciano con l’acrobatico ed è subito di altissima qualità. “Ci sono delle spinte codificate – spiega Lucrezia – e noi abbiamo scelto una spinta di flessibilità con rotazione a 360°. Linda spinge di gambe ed io sopra faccio una spaccata”. L’errore è arrivato alla fine, nel secondo ibrido. “Nell’ultimo pezzo di gambe – conferma Linda – ma dobbiamo rivederlo con attenzione e correggerlo, perché basta che non completi la rotazione e resti un grado indietro che subisci la penalità”.
“Il base mark è un po’ un incubo per tutti – prosegue Linda Cerruti – sicuramente stravolge le classifiche ed è tosta. Personalmente penso che questo regolamento sia ancora leggermente da modificare perché al momento non è completamente meritevole, non valuta tutte le qualità dell’atleta e basta un minimo errore per finire in fondo alla classifica. Diciamo che sono anche movimenti completamente nuovi per noi: la strada è giusta ma penso che sia un po’ troppo punitivo, in particolar modo negli esercizi tecnici dove gli ibridi sono solo due e se ne sbaglia uno sei out”.
Alla fine il pensiero va a Giorgio Minisini che le azzurre salutano con grande affetto. “Nello sport ci sono cose che possiamo controllare ed altre no – commenta Lucrezia Ruggiero - Un infortunio può capitare a chiunque e in qualsiasi momento e purtroppo Giorgio si è lesionato il menisco in allenamento una settimana prima di partire. E’ stata dura per tutti e due, questo mondiale significava la possibilità di riconfermarci campioni del mondo dopo Budapest, ma anche se la delusione è tanta per fortuna non dovremo attendere molto perché i prossimi mondiali saranno a Doha a febbraio 2024".
La Fenice è un uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri dopo la morte e, proprio per questo motivo, simboleggia la resilienza. Secondo la leggenda è originaria dell'Arabia e dopo aver vissuto per 500 anni, prima di morire, costruisce un nido sulla cima di una quercia o di una palma, accatasta le piante balsamiche e si adagia al sole, lasciandosi bruciare mentre canta una canzone di una soavità ineguagliabile.
La routine delle azzurre non poteva essere più indicata. Linda Cerruti, 29 anni savonese, allenata da Patrizia Giallombardo e Benedetta Parisella per Marina Militare e Rari Nantes Savona, 43 medaglie in 14 anni di Nazionale, tra Coppa Europa e World Series, Europei e Mondiali, Eurojunior e Giochi Europei, sta vivendo una seconda vita sportiva in doppio con una nuova compagna ed è al centro del progetto di rinnovamento della squadra Nazionale di nuoto artistico. Lucrezia Ruggiero, 22 anni romana, bicampionessa mondiale a Budapest ed europea a Roma 2022 nei mixed in coppia con Giorgio Minisini, allenata da Patrizia Giallombardo e tesserata con Fiamme Oro e Aurelia Nuoto, è protagonista di un secondo debutto mondiale e primo con il doppio tutto al femminile. Due ragazze, due atlete, due amiche che rinascono ogni giorno, pronte a nuove sfide con nuovi stimoli e obiettivi.

PEDOTTI ESORDIO DA SOGNO. “E’ stato un grande onore aprire il mondiale azzurro del nuoto artistico e una grande emozione debuttare da singolista a livello assoluto”. Susanna Pedotti, nata a Milano il 13 settembre di 18 anni fa, si tuffa nella piscina Marine Messe Hall A di Fukuoka e presenta il suo nuovo tecnico sulle note di The dragon Princess by Epic Chinese Orchestra con la coreografia della sua stessa allenatrice, Stefania Speroni. Sono da poco trascorse le nove del mattino in Giappone, mentre in Italia è notte fonda, Susanna è sveglia dalle sei. E’ la sesta in ordine di apparizione, dopo la greca Evangelia Platanioti, bronzo ai Mondiali di Budapest e quarta agli Europei di Roma 2022, che ha appena ricevuto 262.2400 punti. La avvolge un costume velato con intarsi viola e gialli, l’ombretto dorato esalta i suoi occhi, il rossetto rosso le incornicia il sorriso. Sembra sciolta, si muove con disinvoltura e prende subito confidenza con l’acqua e con il pubblico (centinaia di ragazzi tutti in maglia bianca ad applaudire e incitare le trenta protagoniste del preliminare del singolo tecnico). Nasconde bene l’emozione della prima volta.
“E’ un’emozione diversa da quelle precedenti – spiega Susanna che agli Europei juniores della scorsa estate ad Alicante ha conquistato l’argento col free e il bronzo col tecnico - A livello assoluto il singolo era sempre stato eseguito da Linda Cerruti da tantissimi anni e per me è un grande onore e una grande soddisfazione essere stata scelta per rappresentare l’Italia in questo mondiale. La gara è volata, è passata velocissima e mi sono divertita. Prima di entrare in acqua ero più agitata del solito, poi però sono riuscita a gestirla e mi sono sentita bene. Questo nuovo regolamento non mi piace molto, però sono soddisfatta, anche se ho sbagliato qualcosa”.   
Dalle giurie riceve 193.1283 punti, 99.3283 per gli elementi, 93.8000 per l’impressione artistica e 19.9500 per le difficoltà. La “Principessa dei Draghi” riesce a raggiungere l’obiettivo e a qualificarsi alla finale. E’ dodicesima e felice. Davanti a tutte c’è la giapponese campionessa del mondo Inui Yukiko con 273.2700, seconda del preliminare la Platanioti.
“Il singolo tecnico consiste nell’eseguire cinque elementi tecnici in base alla difficoltà che si sceglie di dichiarare ed eseguire due ibridi, che sarebbero due pezzi di gambe, in cui puoi aggiungere più difficoltà – spiega la campionessa italiana juniores allenata da Stefania Speroni per il Busto Nuoto –  L’obiettivo è riuscire ad eseguirle tutte le sequenze senza prendere le penalità. Il tema del mio esercizio è la “Principessa dei Draghi” che rende onore anche alla mia società che ha come simbolo i draghi. La Platanioti non l’ho vista perché ha nuotato subito prima di me. Essere tra le prime a partite dal punto di vista della concentrazione è meglio, perché ti tuffi subito ed eviti di perdere la concentrazione col passare del tempo, però è anche vero che partendo dopo riesci a vedere l’andamento della gara e a tranquillizzarti un pochino. Ci sono i pro e i contro in entrambi i casi”.

Risultati della 1^ giornata

Singolo tecnico femminile - preliminari
1. Inui Yukiko (JON) 273.2700
2. Evangelia Platanioti (GRE) 262.2400
3. Vasiliki Alexandri (AUT) 232.8367
12. Susanna Pedotti (ITA) 193.1283 qualificata in finale

Singolo tecnico maschile - preliminari
1. Ferdinando Diaz Del Soto Rio (ESP) 220.4034
2. Kennet Gaudet (FRA) 214.4916
3. Gustavo Sanchez (COL) 202.2200

Doppio tecnico
1. Wang Liuyi e Wang Qianyi (CHN) 280.3334
2. Anna Alexandri e Eirini Alexandri (AUT) 275.3233
3. Maryna Aleksiiva e Vladyslava Aleksiiva (UKR) 274.1934
8. Linda Cerruti e Lucrezia Ruggiero (ITA) 234.2667

Programma della 2^ giornata - sabato 15 luglio

03.00 Acrobatic routine - preliminare - Diretta Rai2
Italia: Cerruti, Iacoacci, Piccoli, Mastroianni, Macchi, Ruggiero, Sportelli, Zunino
Tema The Dragon, musica Snap Tik.biz Rise of Elvis Flags, coreografia Staff Italia
07.00 Doppio misto tecnico - preliminare - Diretta Sport e Rai Play
12.30 Singolo tecnico F – finale - Diretta Rai Sport e Rai Play
Tema Dragon Princess, musica The dragon princess by Epic Chinese Orchestra, corografia Stefania Speroni

Risultati completi

Foto di Giorgio Scala / DBM Deepbluemedia
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