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Olimpiadi. Martinenghi record, Detti 6°, Razzetti e Cusinato ottavi

Nuoto
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Nicolò Martinenghi in versione extra lusso si qualifica alla finale dei 100 rana con il record italiano e illumina la prima sessione del mattino della 32esima edizione dei Giochi Olimpici di Tokyo, che non riserva medaglie agli azzurre, ma apre prospettive da oscar. 

400 STILE LIBERO TUNISINI. Lasciano un po' d'amaro in bocca i 400 stile libero. Si piazza sesto Gabriele Detti, nipote del suo allenatore Stefano Morini, responsabile tecnico del centro federale di Ostia dove si allena dal 2011 e bronzo olimpico uscente. La finale la vince il tunisino Ahmed Hafnaoui, che sorprende tutti dalla corsia 8, in 3'43''36, precedendo l'australiano Jack McLoughlin in 3'43''52 e lo statunitense Kieran Smith in 3'43''94. Il primatista italiano (3'43''23) - campione mondiale negli 800 stile libero a Budapest 2017 - non va oltre il 3'44''88 e un briciolo di delusione che dovrà trasformare in energia in vista degli 800. "Ero troppo teso ed è un peccato: ho interpretato male la gara. Il 3'43''3 con cui si sarebbe vinto era oggettivamente alla mia portata, ma in acqua ero macchinoso - racconta il 27enne livornese, tesserato per Esercito e In Sport Rane Rosse -  Ho provato ad accelerare alla fine (come in occasione dei bronzi mondiali del 2017 e 2019), ma evidentemente gli altri ne avevano di più. Era una buona occasione, ma stamattina valevo questo tempo. Forse la disabitudine a gareggiare tanto a causa del Covid, e c'ho messo tanto a recuperare, e tirare sin dal mattino mi ha condizionato. Non cerco scusanti, non è da me. Ho ambizioni sempre alte: prendo questo risultato e adesso aspetto gli 800; poi faremo delle valutazioni".

400 MISTI PER CRESCERE. Alberto Razzetti è ottavo nei 400 misti alla prima finale olimpica della carriera, nonché secondo evento internazionale cui partecipa. Il primo oro olimpico, in ordine cronologico, lo mette al collo lo statunitense Chase Kalisz, già argento a Rio nel 2016, in 4'09''42; con lui sul podio il compagno di squadra Jay Litherland in 4'10''28 e l'australiano Brendon Smith di bronzo in 4'10''38. Il 22enne ligure - allenato dal tecnico federale Stefano Franceschi - chiude in 4'11''32, dopo aver nuotato in batteria il personale in 4'09''91, a soli tre centesimi dal record italiano di 4'09''88 per il bronzo iridato a Melbourne 2007 di Luca Marin, abbassando il 4'11''17 siglato a Budapest lo scorso 23 maggio per l'argento europeo. "Non sono soddisfatto della mia gara. Ho fatto tanta fatica già nella farfalla e poi mi è mancata l'accelerazione nella rana. Speravo di fare meglio rispetto alle batterie ma non è andata così - spiega "Razzo", tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport - Sono comunque contento di questi 400 misti che ho inventato solamente due mesi fa, prima degli Europei di Budapest. Fino all'anno scorso neanche pensavo di essere protagonista alle Olimpiadi. La finale al mattino un po' mi ha condizionato: ero ingolfato, ma è così per tutti. A prescindere da come andranno, questi Giochi mi aiuteranno a maturare".

400 MISTI DEL RILANCIO. Ottava anche una ritrovata Ilaria Cusinato che si rilancia definitivamente a grandi livelli. La 21enne di Cittadella - tesserata per Fiamme Oro e Team Veneto, bronzo europeo a Glasgow 2018 dove arrivò terza anche nei 200 - chiude in 4'40''65. Sul gradino più alto del podio, regalando il primo oro al proprio Paese, sale la giapponese e bronzo iridato a Gwangjiu 2019 Yui Ohashi in 4'32''08; le fanno compagnia le statunitensi Emma Weyant e Hali Flickinger rispettivamente seconda in 4'32''76 e terza in 4'34''90. "Una finale al mattino è molto particolare e bisogna adattarsi. Sono comunque felice di esserci stata e segna la mia rinascita - dichiara la veneta, tornata da allenarsi con Moreno Daga - Questo per me è un grandissimo risultato se ripenso a come mi sentivo due anni fa".

TETE IN UNA FINALE SPAZIALE CON RECORD. Devastante, una forza della natura e un talento esploso fragorosamente in tutta la sua potenza. Nicolò Martinenghi tira fuori dal cilindro una prestazione monstre, l'ennesima di questo suo 2021, e si prende la finale dei 100 rana, che si preannuncia di livelli mai visti, con il record italiano che vale il terzo tempo. Il fenomeno azzurro di Varese - tesserato per CC Aniene, allenato da Marco Pedoja, bronzo continentale nei 50 a Budapest 2021 - nuota in 58''28 (27''38 ai 50), limando di un centesimo il 58''29 siglato lo scorso 25 giugno al Sette Colli di Roma; davanti all'enfant prodige lombardo solamente il gotha della rana mondiale, rappresentato ovviamente dal britannico, vincitore di tutto e campione olimpico uscente, Sir Adam Peaty in 57''63 e dall'olandese Arno Kamminga - argento europeo in Ungheria - in 58''28. "Sono contentissimo per il terzo posto complessivo, per una semifinale calibrata al meglio e per il record. Sono molto soddisfatto - spiega Tete, tesserato per il CC Aniene, che compirà 22 anni il primo agosto - La mattina le sensazioni sono sempre differenti rispetto alle prestazioni pomeridiane e non è mai facile adattarsi. Ieri sono andato a dormire tardi, tra scioglimento, massaggi, cena; questa mattina alle 7.00 ero sveglio. Comunque sono due anni e mezzo che mi sveglio alle 6.40 e quindi non ho particolari difficoltà a carburare. Credo che queste finali siano una prova di maturità e personalità per tutti perché in un contesto di grande difficoltà ambientale. Fino a ieri guardavo le finali su youtube, ora sono io a disputarla dopo averla sognata ad ogni allenamento. Me la godrò fino alla fine, cercherò di divertirmi e poi vedremo". Si ferma, invece, Federico Poggio, quindicesimo in 59''91.

STOP NEI 100 FARFALLA FEMMINILI. Non superano il secondo turno Elena Di Liddo (Carabinieri/CC Aniene) e Ilaria Bianchi (Fiamme Azzurre/NC Azzurra 91). La 27enne pugliese e primatista italiana (57''04) - seguita da Raffaele Girardi e quarta ai mondiali di Gwangju 2019 - è tredicesima in 57''60; la 30enne emiliana - preparata dal tecnico federale Fabrizio Bastelli - è quindicesima in 58''07. Davanti a tutte la cinese Yufei Zhang, bronzo iridato nella doppia distanza a Kazan 2015, in 55''89.

Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 1^ giornata
Domenica 25 luglio

400 misti mas / FINALE
RI 4'09"88 di Luca Marin del 01/04/2007 a Melbourne
1. Chase Kalisz (Usa) 4'09''42
2. Jay Litherland (Usa) 4'10''28
3. Brendon Smith (Aus) 4'10''38
8. Alberto Razzetti 4'11''32

semi 100 farfalla fem
RI 57"04 di Elena Di Liddo del 21/07/2019 a Gwangju
1. Yufeu Zhang (Chn) 55''89
13. Elena Di Liddo 57''60 eliminata
15. Ilaria Bianchi 58''07 eliminata

400 stile libero mas / FINALE
RI 3'43"23 di Gabriele Detti del 21/07/2019 a Gwangju
1. Ahmed Hafanoui (Tun) 3'43''36
2. Jack McLoughlin (Aus) 3'43''52
3. Kieran Smith (Usa) 3'43''94
6. Gabriele Detti 3'44''88

400 misti fem / FINALE
RI 4'34"34 di Alessia Filippi del 10/08/2008 a Pechino
Migliore prestazione in tessuto 4'34"65 di Ilaria Cusinato del 30/06/2018 a Roma
1. Yui Ohashi (Jpn) 4'32''08
2. Emma Weyant (Usa) 4'32''76
3. Hali Flickinger (Usa) 4'34''90
8. Ilaria Cusinato 4'40''65

semi 100 rana mas
1. Adam Peaty (Gbr) 57''63
3. Nicolò Martinenghi 58''28 RI (precedente 58"29 di Nicolò Martinenghi del 25/06/2021 a Roma) qual. in finale
15 Federico Poggio 59''91 eliminato

4x100 stile libero fem / FINALE
1. Australia 3'29''69 RM
2. Canada 3'32''78
3. Usa 3'32''81

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foto di Giorgio Scala - DBM / L'uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.