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Mondiali. Bruni 5^ e Gabbrielleschi 6^ nella 5 Km

Fondo
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La cinque chilometri delle rivincite. Le mancate protagoniste della distanza olimpica affondano i colpi nella gara più veloce e griffano il podio mondiale nella rada dell'area portuale dell'Expo Ocean Park di Yeosu. Vince la brasiliana Ana Marcela Cunha, quinta e fuori dal podio nella distanza doppia e alla decima medaglia iridata ma mai d'oro nei 5000 metri, col tempo di 57'56"0. La verdeoro scarica tutta la sua rabbia cantando l'inno col saluto militare. Al secondo posto la francese Aurelie Muller, grande delusa della 10 chilometri conclusa all'undicesimo posto: prima delle escluse dalle Olimpiadi di Tokyo malgrado il doppio successo mondiale al lago Balaton nel 2017 e nel fiume Kazanka nel 2015. La francese visibilmente commossa sul podio, che nel finale strappa gli occhiali della Bruni impedendone un arrivo migliore, chiude ad un secondo dalla brasiliana in 57'57"00. Terzo posto ex aequo per alla statunitense Hannah Moore e dalla tedesca Leonie Beck in 57'58"00.
Rachele Bruni nel finale concitato è quinta. La 28enne fiorentina - bronzo nella 10 chilometri col pass olimpico - copre la distanza con 7 decimi di ritardo dal podio (57'58"7). Sesta Giulia Gabbrielleschi, a tre decimi dalla compagna di nazionale (57'59"00). Una gara sempre da protagoniste per le azzurre che hanno nuotato gomito a gomito con le favorite fino alla fine. Forse la rabbia e la maggior determinazione delle mancate protagoniste della dieci chilometri, ha fatto la differenza in una gara che ha visto tante atlete alternarsi al comando alimentando incertezza e un finale ancora una volta concitato. Giovedì 18 luglio alle 8.00, l'una italiana in diretta su Raidue, la staffetta 4x1.250 metri. Ufficializzata la formazione con Gregorio Paltrinieri, Domenico Acerenza e proprio le due protagoniste di oggi Rachele Bruni e Giulia Gabbrielleschi.
"Come nella dieci chilometri la gara si è risolta negli ultimi trecento metri e con bagarre finale - ripete racconta la vice campionessa olimpica in carica, tesserata per Esercito e Aurelia Nuoto ed allenata dal tecnico federale Fabrizio Antonelli - alla fine c'è stato uno scontro con la francese (Muller ndr), lei mi ha tolto l'occhialino, ma questo è il nuoto di fondo e non cerco scuse. Penso di aver fatto un'ottima gara, forse sono partita un po' presto a 600 metri dall'arrivo. La tattica è stata quella giusta, nella 5 km non ci sono pause bisogna stare sempre attaccati alle prime posizioni per evitare qualche fuga pericolosa. Dopo il bronzo dell'altro ieri ho resettato le emozioni ed ero pronta ad un'altra battaglia e fino alla fine, nonostante qualche contrattempo, ho cercato di lottare con la francese per il podio. Domani concluderò con la staffetta. Anche Paltrinieri è carico  da ieri ci sta trasmettendo la sua voglia ancora di più; magari un po' di rabbia e prestazioni da "piscina" potranno fare la differenza in acqua. In fondo sono solo 1250 metri a testa".
Sulla stessa linea anche l'altra toscana di Pistoia, iscritta anche negli 800 e 1500 stile libero in piscina, Giulia Gabbrielleschi: "Ero comunque alla ricerca di un podio. E' stata una bella gara, tirata, con tante protagoniste. Nello sprint finale ho cercato di dare tutto ma non è il mio pezzo forte - ripete la ventitreenne che studia criminologia all'Università di Pesaro-Urbino, allenata da Massimiliano Lombardi e tesserata Nuotatori Pistoiesi e Fiamme Oro - alla fine siamo rimaste nel mucchione, dove volavano molti cartellini e fischi dei giudici. Questo fa parte del gioco e bisogna saper gestire la situazione. Magari servirà un po' d'esperienza in più. Ho cercato di fare un gara sempre d'attacco, ma delle volte non sono riuscita a fare quello che m'ero prefissata. Devo rimanere concentrata per la staffetta e le gare in piscina della prossima settimana. Magari questo risultato mi darà un po' di cattiveria in più per il proseguio" conclude con un pizzico di delusione la toscana già bronzo nella 5 km mixed sul lago Balaton due anni fa, e che lo scorso anno fu argento europeo sul Loch Lomond.
Sempre lucida e puntuale l'analisi del Cittì Giuliani: "La Bruni è sempre una combattente che sa sfruttare ogni minima opportunità, risalendo dalle posizioni di fondo e sfiorando il podio per pochissimo. La Gabbrielleschi invece c'ha provato prima, è andata in testa ma poi nel rush finale ha pagato forse un po' d'esperienza. Il rammarico della medaglia c'è, perchè era alla nostra portata. Invece è stata la gara delle rivincite con Cunha e Muller, deluse della dieci chilometri, felici e vincenti oggi. Non solo preoccupato ma insoddisfatto si. Abbiamo una squadra pronta, che combatte, che è protagonista ma che a questo punto sta raccogliendo qualcosa in meno. Controprestazioni non ci sono. Gli arrivi sono al fotofinish, magari la tattica giusta è di partire prima per cercare l'arrivo in solitario. Nelle volatone per ora siamo penalizzati".

LA GARA. Tre giri del quadrilatero di 1666 metri. Condizioni meteo leggermente turbolente con 15 nodi di vento e leggera ondina in rada. Tedesca Wunram avanti nel primo con le francesi Grongeon e Muller a stretto giro, e le azzurre ben coperte (Bruni ottava a 9 secondi, Gabbrielleschi tredicesima a 11"4). Secondo giro appannaggio delle francesi che accelerano con Grangeon, che passa al comando davanti alla compagna, terza l'olimpionica Van Roowendal, poi Cunha e le due azzurre attaccate a quattro secondi e mezzo. A 700 metri dall'arrivo passa in testa la Gabbrielleschi proprio davanti alla Cunha che schiuma rabbia e sgomita dietro l'azzurra. La Bruni è a undici secondi appena dietro la Muller, cavallo di razza scelto dall'azzurra per la scia nella volata finale. Il gruppo si spacca in due nell'imbuto finale con la brasiliana decisa negli ultimi 500 metri a lasciare tutte sul posto. Muller, che oggi sfrutta la scia a differenza di domenica scorsa, è l’unica a resistere all’accelerazione dell' atleta verdeoro. Bruni sgomita con la francese che gli toglie l'occhialino disturbandola, mentre Gabbrielleschi è a ruota. L'azzurra ha forse un attimo di esitazione nel contatto con la transalpina, e all'arrivo viene sorpassata da Beck e Moore che si spartiscono l’ultimo gradino del podio. Bruni è fuori dal podio per 7 decimi, Gabbrielleschi appena dietro sesta. Il podio era alla portata, la lotta è stata feroce ma il tabellone resta impietoso.

Classifica 5 Km femminile
1. Ana Marcela Cunha (Bra) 57'56"0
2. Aurelie Muller (Fra) 57'57"0
3. Hannah Moore (Usa) e Leonie Beck (Ger) 57'58"0
5. Rachele Bruni (Ita) 57'58"7
6. Giulia Gabbrielleschi (Ita) 57'59"0

foto Andrea Masini deepbluemedia.eu