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Il saluto del presidente del Salvamento FIN Giorgio Quintavalle

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Carissimi amici,

Riccione 2022: Cinquantacinque paesi in rappresentanza di tutti i continenti; il lifesaving esordisce con il primo campionato del mondo dell’era post covid19 siglando il record di nazioni partecipanti. Un motivo di fierezza per la Sezione Salvamento della Federazione Italiana Nuoto, ma soprattutto un grande stimolo per il mondo del salvamento che, con rinnovato slancio proietta la propria rafforzata immagine all’interno del panorama sportivo internazionale.

E’ oramai patrimonio consolidato della cultura mondiale che lo sport sia in grado di generare valori trasferibili nella vita quotidiana; ricordiamo insieme, per un attimo, quelli più evidenti:

Gli atleti sanno che non è possibile derogare agli impegni presi. Se la competizione è il giorno 27 settembre 2022 non vi è alcun modo per chiedere una proroga. O si è pronti quel giorno o l’occasione è persa. Nessuna scusa, nessun pretesto, nessuna possibilità

Gli atleti sanno che lo sport è meritocratico e che nulla è per sempre: esiste chi arriva primo, chi secondo e chi terzo ma l’impermanenza domina.

Gli atleti sanno che il lavoro paga: il talento è importante, fondamentale, ma non sufficiente. Senza impegno e perseveranza i risultati non arrivano.

Gli atleti sanno che l’avversario è elemento costituente della competizione. Non è un nemico, ma una presenza necessaria affinché, tramite il confronto con esso, sia possibile tendere al nostro miglioramento.

Gli atleti sanno che non esistono differenze legate all’etnia, alle opinioni politiche e alle credenze religiose: nei campi gara siamo tutti esseri umani, meravigliosamente differenti con i nostri talenti.

Ma il nuoto per salvamento, oltre a tutto questo, ha una magia in più, quella di avere come obiettivo finale della propria azione sportiva la costruzione di abilità e capacità finalizzate a soccorrere chi si trovi in difficoltà in acqua. Il fine del nostro meraviglio sport è salvare vite umane. Chiunque non sappia nuotare può imparare, chiunque sappia nuotare può diventare un atleta e diventare atleti di salvamento significa anche diventare soccorritori acquatici.

Abbiamo appena detto che lo sport è anche sana competizione: ebbene, il Salvamento è lo Sport più bello del mondo!

Foto DBM