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Mondiali. Team free in crescita. Pelati sesto e alle 12.30 Piccoli in finale

Artistico
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IN AGGIORNAMENTO - Le nostre “Angeli e demoni”, vicecampionesse europee, aprono la seconda giornata del mondiale di artistico a Singapore, la città-stato che si appresta a festeggiare i sessant’anni di indipedenza dalla Malesia. Dopo il preminare sono seste e seconde europee con 304.5067 punti, di cui 173.6067 con gli elemeni (6 ibridi e 3 acro) e 130.9000 per limressione artistica, lasciando quasi sette punti per gli errori sincro. Molto meglio di Funchal, dove avevano ottenuto 277.7194 ma poi hanno cambiato un po’ di cose. “Potevamo fare meglio la seconda e terza spinta – spiega il tecnico responsabile degli esercizi di squadra Roberta Farinelli, che le allena tutti i giorni e ha seguito le ragazze a bordo campo insieme ad Anna Volosyna – Le avevo viste molto meglio in allenamento. Gli ibridi, invece, sono stati molto buoni. Abbiamo parlato subito dopo la gara e cerchiamo di migliorare queste due cose per la finale. E’ comunque la seconda vota che portiamo questo esercizio, che abbiamo alzato di cinque punti da Funchal, quindi è abbastanza intenso. Diciamo che oggi abbiamo rotto il ghiaccio”.
Costumi divisi a metà, tra bene e male, con Alessia Macchi a fare il demone e Marta Iacoacci a vestire i panni dell’angelo. “Dall’interno ce la siamo sentita molto bene – dice Alessia – Squadra compatta e unita. Purtroppo ci sono state delle imperfezioni e si sono viste: una è stata la spinta e questo ci dispiace e in finale cercheremo sicuramente di migliorare. Per i pezzi di gambe e gli ibridi siamo contente”. “Era la prima gara e per alcune di noi il primo mondiale – aggiunge Marta – Bisognava rompere il ghiaccio ma sicuramente domani sarà tutto un altro spirito. Entreremo con l grinta e la voglia di far vedere quello che sappiamo fare”.
La più giovane delle otto è Valentina Bisi (18) e la più grande è Iacoacci (24). A guardarle nuotare e ballare si percepisce il momento in cui l'angelo si trasforma in demone. Si avverte la tensione durante la battaglia e alla fine si scopre che la pace non deriva dalla vittoria di una parte ma dall'accettazione reciproca di entrambe. Tante gambe e 3’31”2 di routine.
Anche la Spagna ha alzato l’asticella ripetto agli europei in Portogallo, che ha vinto con 320.1147 punti, e nella classifica provvisoria è seconda (329.4288) alle spalle della Cina che appare ingiocabile (338.2187). La finale del team free è prevista domenica 20 luglio alle 12:30.

E’ GIA’ TEMPO DI FINALI. Le prime due finali del programma artistico sono quelle dei singoli tecnici: maschile con Filippo Pelati e femminile con Enrica Piccoli alle 12:32 che nel preliminare di venerdì s era classificata ottava con 237.0000 punti, 98.3500 per l’impressione e 138.6500 con gli elementi. Enrica esprime tutto il proprio entusiasmo in “Don't Rain on My Parade” con la coreografia di Simona Ricotta.

Filippo Pelati, all’esordio mondiale tra i grandi (dopo i successi mondiali ed europei nella categoria juniores due anni fa), è sesto con 228.0800 punti a pochissimo dal britannico Ranujo Tomblin ma con un DD più basso. Per l’azzurro 134.5300 con gli elementi e 93.5500 di impressione, nessun errore grave ma qualche piccola imprecisione dovuta forse dall’emozione. Filippo interpreta lo squalo sulla colonna sonora di John Williams, coreografato da Anastasia Ermakova. Slanciato ed elegante, sorriso contagioso, 18 anni da poco compiuti, è il volto nuovo dell’artistico maschile italiano. Nato a Lagosanto (40 chilometri da Ferrara) è allenato da Beatrice Casalini per Fiamme Oro e Uisp Bologna e dal direttore tecnico Patrizia Giallombardo per la nazionale. Nella routine interpreta la potenza silenziosa dello squalo che prende forma. Accompagnato dalla colonna sonora del celebre film, Filippo incarna il predatore perfetto: calmo, preciso e letale. “Sono entrato in vasca pensando alle correzioni di tutti questi mesi, di stamattina durante l’allenamento, cercando di mostrare al meglio il mio gesto tecnico. Come voto mi darei un 7, quindi un discreto; sono soddisfatto della difficoltà che sono riuscito completare senza errori e mi sono piaciuto anche per l’impressione artistica. Ho sentito bene la musica dentro di me e ho cercato di trasmetterla il più possibile. Sicuramente posso migliorare ancora molto dal punto di vista tecnico”. Al suo fianco c’è il direttore tecnico Patrizia Giallombardo che oggi festeggia il suo compleanno (auguri) e gli fa i complimenti. “Sono molto soddisfatta di come ha nuotato Filippo. Per lui è la prima gara a livello mondiale e si è comportato molto bene. Dagli europei di Funchal a qui, in meno di un mese, ha migliorato tantissimo l’esecuzione degli elementi tecnici. L’impressione artistica è andata molto bene, ci manca solamente di alzare leggermente il DD per essere a pari degli atleti sul podio. Mi aspettavo qualcosa di più sull’esecuzione perché devo dire che ha nuotato molto bene gli elementi”.
Vince Aleksandr Maltsev, trentenne di San Pietroburgo, che gareggia con la squadra degli atleti neutrali, già quattro volte campione del mondo e sei campione d’Europa di nuoto artistico. E’ il primo ad entare in acqua e con la sua routine resta davanti fino alla fine. I suoi 251.7133 punti sono irraggiungibili per tutti; a cominciare dal campione del mondo di Fukuoka 2023 e argento a Doha 2024, lo spagnolo Dennis Gonzales Boneu (241.167), che piange di gioia per la medaglia d’argento conquistata e il talento messicano Diego Carrillo Villalabos (235.0775) che festeggia la medaglia di bronzo..




Team free preliminary

1. Cina 338.2167 (190.4667 EL – 147.7500 AI)
2. Spagna 329.4288 (180.8288 EL – 148.6000 AI)
3. Giappone 327.9186 (187.5686 EL – 240.3500 AI)
6. Italia 304.5067 (173.6067 EL – 130.9000 AI)
Valentina Bisi, Betrice Esegio, Marta Iacoacci, Alessia Macchi, Sofia Mastroianni, Susanna Pedotti, Sophie Tabbiani e Giulia Vernice.

Solo men final

1. Aleksandr Maltsev (NAB) 251.7133 (145.1133 EL – 106.6000 AI)
2. Dennis Gonzalez Boneu (ESP) 241.1667 (133.3167 EL – 107-8500 AI)
3. Diego Villalobos Carrillo (MEX) 235.0725 (138.4600 EL – 99.7000 AI)
6. Filippo Pelati (ITA) 228.0800 (134.5300 EL – 93.5500 AI)

Foto di Andrea Staccioli / DBM
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