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Europei di Roma. Team event oro storico

Tuffi
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Una pagina storica la scrive l’Italtuffi che si prende un oro mai visto nel Team Event, davanti agli occhi dell'ambassador Tania Cagnotto e di Klaus Dibiasi. Quattro giovani azzurri Chiara Pellacani, Andreas Sargent Larsen, Eduard Timbretti Gugiu e Sarah Jodoin di Maria che conquistano l’Europa con 402.55 punti, battendo la favorita Ucraina seconda con 398.55 e la Gran Bretagna bronzo con 384.70. Un successo, nella finale d'apertura dei XXXVI campionati europei di Roma, che certifica l'ottimo stato di salute dell'intero movimento e premia l'eccezionale lavoro svolto dal direttore tecnico Oscar Bertone e dalle società anche durante la difficile fase pandemica. Nel 2021 a Budapest l'Italia fu d'argento nella prova squadra: i moschettieri erano gli stessi, con il solo Giovannini al posto di Timbretti. Gara in rimonta degli azzurri, addirittura quarti dopo le tre routine dai 3 metri: la rimonta la griffano Jodoin di Maria che, malgrado un problema al polso e a bicipite del braccio destro, regala una verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo tenuta alla grande (63.00); e soprattutto Sargent Larsen che emoziona con un quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato eccezionale in tutte e tre le fasi (75.85), che fa volare l'Italia al primo posto, consolidato dallo stessa Di Maria e da Timbretti con un doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (67.20) eseguito in totale sicurezza, senza prendere inutili rischi. 

LA GARA DEGLI AZZURRI. Apre subito Chiara Pellacani con un doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato pulito e sicuro che forse avrebbe meritato qualche punto in più(58.50); Andreas Sargent Larsen piazza un doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato leggermente sporcato nel presalto ma ottimo nell'esecuzione (63.00); dopo il primo round l'Italia è quarta con 121.50. Davanti, un po' a sorpresa, c'è la Spagna con 138.80, seguita da Ucraina 132.25 e Gran Bretagna 130.70. Seconda routine e il sincro da tre metri di Chiara ed Andy, il Doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato, è praticamente perfetto: due corpi in uno (66.00): escono fuori tre sette e mezzo e un otto; gli azzurri sommano 187.50, restano quarti ma recuperano su Spagna (192.60), Germania (191.25) salita secondo posto e su Ucraina distante poco più di un decimo di punto (187.75), Subentrano i piattaformisti. Sarah Jodoin di Maria presenta la specialità della casa: una verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo tenuta alla grande, malgrado il solito problema al polso, e chiusa al momento giusto (63.00). Larsen è in ottima forma e il quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato è eccezionale in tutte le fasi (75.85). L'Italia vola in testa con 335.35 punti, alle spalle l'Ucraina con 328.55 e la Gran Bretagna con 332.30; la Spagna scivola al quarto posto con 305.20. Chiusura al doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo di Sarah Jodoin di Maria ed Eduard Timbretti Gugiu; gli azzurri sono una figura quasi unica: i 67.20 punti vanno più che bene (402.55); gli ucraini limano qualcosa, grazie a un eccezionale triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato di Bailo e Boliukh ma restano dietro e d'argento (382.55). Spendolini e Williams sporcano il triplo salto mortale e mezzo ritornato carpiato (62.40) e la Gran Bretagna è di bronzo con 384.70.

LE DICHIARAZIONI

Il direttore tecnico Oscar Bertone. "I ragazzi sono stati eccezionali e hanno meritato quest'oro dopo una rimonta bellissima. Ci siamo preparati al meglio per questi europei e un inizio così non può che far bene al gruppo. L'ambiente è ottimo e nel team c'è un clima serenissimo: quello che serve per ottenere grandi risultati".

Chiara Pellacani. "Un debutto da sogno, nella mia città, davanti ai miei genitori e ai miei amici. Eravamo convinti di poter far bene, ma forse siamo andati oltre le aspettative. Andy è stato bravissimo e i suoi tuffi sono stati fondamentali. Mi auguro che la vittoria di oggi sia da stimolo per tutta la squadra".

Andreas Sargent Larsen. "Mi sono ripreso dopo un piccolo errore dai 3 metri nel presalto: ho preso male la rincorsa ma per fortuna il tuffo non ne ha risentito troppo. Ho un calendario di gare molto fitto e sarò impegnato fino all'ultimo giorno: spero di continuare in questa maniera".

Eduard Timbretti Gugiu. "Ho aspettato tanto prima di poter gareggiare per l'Italia. Per me è motivo d'orgoglio essere qui e aver vinto in casa una medaglia d'oro. Sono ancora giovane, posso crescere molto e certi successi sono uno stimolo. Sono contento di far parte di questo gruppo: siamo tutti amici e ci sosteniamo a vicenda".

Sarah Jodoin Di Maria. "Devo dire che sto piuttosto bene: il problema al polso e al braccio per il momento non mi impedisce di tuffarmi. La verticale oggi è venuta molto bene e mi fa ben sperare anche in vista della prova individuale dalla piattaforma. Oggi siamo stati tutti bravissimi: i debutti non sono mai facili".

I quattro azzurri

L'italodanese Andreas Sargent Larsen - tesserato per Fiamme Oro e CC Aniene e allenato da Benedetta Molaioli - è nato a Copenhagen il 24 aprile 1999. E' stato argento agli Europei di Budapest 2021 nella prova a squadre. Nato in Danimarca da madre italiana, d'origine africa, e da papà danese; si è trasferito in Italia a Roma nel 2018 e dal 2019 veste i colori azzurri, indossandoli per la prima volta agli Europei di Kiev 2019 con un settimo posto nella prova a squadre; Dal corso di italiano al dialetto romanesco è stato un attimo, grazie anche alla frequentazione della Curva Sud: è diventato romanista sin dal primo momento. Grande appassionato di sport, segue tutto, dal tennis alla formula uno, passando per il curling. Consumatore professionista di gelato e di pizza. Adora Roma ma ha in Montecarlo il suo buen ritiro.

La 22enne italocanadese Sarah Jodoin di Maria - tesserata per Marina Militare ed MR Sport F.lli e seguita da Tommaso Marconi - è nata a Montreal il 30 gennaio del 2000. E' stata settima nella finale dalla piattaforma, miglior piazzamento di sempre di un azzurra, ai recenti mondiali di Budapest. nata a Monteral da papà calabrese e madre canadese. Ha parenti sparsi in giro per l'Italia tra Guidonia e Bologna. Studia economia all'Università. Molto timida e intervorsa al suo arrivo, la città di Roma l'ha resa estroversa ed estremamente simpatica. E' fidanzata con un atleta della nazionale italiana di Taekwondo. Ama mangiare il sushi, la cucina e i vini italiani. Racconta sempre che "l'Italia è il suo Paese e quello della sua famiglia, per questo adora scoprirla quando ha un po' di tempo libero".

Eduard Timbretti Gugiu - tesserato per Esercito e Blu 2006, cresciuto ed allenato da Claudio Leone - è il più timido del quartetto. Nato a Cuneo il 18 giugno del 2002 da genitori romeni arrivati in Italia negli anni ottanta; ha acquisito la cittadinanza italiana a 17 anni nel 2019, dopo il giuramento del padre Sandro, e nel 2020 ha ottenuto la cittadinanza sportiva italiana. Lui però si è sempre sentito italiano e piemontese doc al 100%. Diplomato al liceo scientifico "Peano-Pellico" di Cuneo. A settembre proverà il test di ingresso per la Facoltà di Medicina e Chirurgia. E' un ragazzo d'altri tempi: timido, educato e sempre sorridente. Nel tempo libero gli piace risolvere i cubi di Rubik ed è un grande appasionato di magia.

Vent'anni ancora da compiere per la campionessa romana Chiara Pellacani allenata da Tommaso Marconi e da Domenico Rinaldi e tesserata per Fiamme Gialle ed MR Sport F.lli Marconi. Protagonista indiscussa degli europei di Budapest 2021 dove ha conquistato cinque medaglie (oro nel sincro mixed 3 mt con Matteo Santoro; argento con il team event, nel sincro 3 mt con Elena Bertocchi, e dai 3 mt; bronzo dal metro); agli Europei di Kiev 2019 è stata d'oro dalla piattaforma sincro in coppia con Noemi Batki; vice campionessa iridata dal sincro mixed 3 metri, sempre in coppia con Matteo Santoro, a Budapest 2022. E' il talento per eccellenza dei tuffi italiani, sulle orme di Tania Cagnotto. A dicembre 2021 si è trasferita negli States per studiare alla Louisiana State University. Su Instagram ha oltre 16.500 follower. E’ appassionata di serie TV, tra le sue preferite c’è Prison Break. E fino a un po' di tempo fa aveva paura di volare.

TEAM EVENT. Da nuovo regolamento Len prevede che le squadre siano composte da un minimo di 2 ad un massimo di 4 componenti, almeno un maschio ed una femmina, che devono eseguire due tuffi individuali ed uno sincronizzato misto, sia dal trampolino che dalla piattaforma, per un totale di sei tuffi in cui dovranno essere presenti tutti e sei i gruppi delle rotazioni.

REGOLAMENTO. Finale diretta per le gare sincro e il team event. Si qualificano per la finale dal metro, dai 3 metri e dalla piattaforma i migliori dodici punteggi delle eliminatorie. 

I tuffi dell'Italia 402.55 punti - primo posto

Chiara Pellacani
405B 3m Doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato 58.50

Andreas Sargent Larsen
307C 3m Doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato 63.00 (4)

Chiara Pellacani-Andreas Sargent Larsen
205B 3m Doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 66.00 (4)

Sarah Jodoin di Maria
6243D 10m Verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo 63.00

Andreas Sargent Larsen
109C 10m Quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 75.85 (1)

Sarah Jodoin di Maria-Eduard Timbretti Gugiu
5253B 10m Doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 67.20 (1)

GLI AZZURRI A ROMA. Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro), Sarah Jodoin Di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi), Andreas Sargent Larsen (Fiamme Oro/CC Aniene), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Chiara Pellacani (MR Sport F.lli Marconi), Elettra Neroni (Carlo Dibiasi), Giovanni Tocci (Esercito/Cosenza  Nuoto), Gugiu Eduard Timbretti (Blu 2006), Elisa Pizzini (Bergamo Tuffi), Matteo Santoro (MR Sport F.lli Marconi). Nello staff il direttore tecnico Oscar Bertone, i tecnici Dario Scola, Tommaso Marconi, Francesco Dell'Uomo, Claudio Leone, Benedetta Molaioli, Lyubov Barsukova e Alice Palmieri, il preparatore atletico Fabrizio Mezzetti, la fisioterapista Valentina Tisci e il medico Matteo Catananti. 

COSI' L'ITALTUFFI AGLI ULTMI TRE EUROPEI. Budapest 2021. L'edizione europea dei record con l'Italtuffi che ha conqustato sette medaglie (2-3-2) e chiuso la classifica per nazioni al quarto posto con 197, preceduta da Russia a 267, Germania a 219 e Gran Bretagna a 209. Le medaglie dell'Italia: ori Matteo Santoro-Chiara Pellacani nel sincro 3 metri e di Elena Bertocchi dal metro; gli argenti del Team Event (Chiara Pellacani, Andreas Sargent Larsen, Riccardo Giovannini, Sarah Jodoin di Maria) e di Pellacani-Bertocchi nel sincro 3 metri e della stessa Pellacani dai 3 metri;  i bronzi di Giovanni Tocci e Chiara Pellacani dal metro.

Kiev 2019. Ai campionati europei disputati nel 2019 l'Italia si classificò al quinto posto sia nella classifica per nazioni (17 a punti) con 155 punti sia nel medagliere con un oro e un bronzo. Prima nella graduatoria chiuse la Russia con 258 punti, seguita dalla Germania con 215 e dalla Gran Bretagna terza a quota 189. Russia avanti a tutte anche nel medagliere con 6 ori, 2 argenti e 4 bronzi, seconda l'Ucraina (3-3-1) seguita dalla Germania (2-4-2). Le medaglie dell'Italtuffi: oro di Noemi Batki e Chiara Pellacani dalla piattaforma sincro; bronzo di Lorenzo Marsaglia dal metro. Nel 2018 a Glasgow l'Italia si classificò al quarto posto nella classifica per nazioni (19 a punti) con 163 punti e nel medagliere con un oro, 2 argenti, e un bronzo. Prima nella graduatoria chiuse la Gran Bretagna con 252 punti, seguita dalla Russia a quota 236 e dalla Germania a 200. Avanti a tutte nel medagliere la Russia con 5 ori, 4 argenti e 3 bronzi, seconda la Gran Bretagna con 4 ori, 5 argenti e un bronzo e terza la Germiania con un oro, 2 argenti e 5 bronzi. Le medaglie azzurre: oro di Elena Bertocchi, che poi fu di bronzo dal metro, e Chiara Pellacani dal sincro 3 metri; argenti di Noemi Batki dalla piattaforma e di Giovanni Tocci dal metro

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Foto di Andrea Staccioli e Andrea Masini / DBM
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