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Mondiali U20M. Serbia-Italia 10-8, azzurri d'argento

Pallanuoto
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La Nazionale di Alberto Angelini sale un gradino del podio rispetto all'ultima edizione del 2019 in Kuwait (bronzo con Carlo Silipo), e conquista l'argento iridato ai mondiali under 20 di Praga, cedendo alla Serbia con l'onore delle armi. Azzurri avanti 3-2 reggono fino al 4-4 di metà gara. Poi la Serbia allunga fino al 9-6 sfruttando due superiorità e un tiro dalla lunga distanza. Ferrero, miglior azzurro con tre reti, accorcia fino al 7-9 e Tartaro ha la possibilità del meno uno a due minuti dal termine che avrebbe riaperto il match (vai al tabellino). In totale sono nove le medaglie conquistate dal 1981 in ventuno edizioni. L'ultimo oro, sono tre i totali, quella con il compianto Nando Pesci in panchina del 2013 in Ungheria a Szombathely. Per Angelini è la seconda medaglia da tecnico azzurro dopo l'oro alle Universiadi di Napoli 2019.
"Un peccato perchè a due minuti dal termine potevamo riaprire la partita - commenta a caldo il quarantasettenne savonese bronzo olimpico col Settebello ad Atlanta '96. Abbiamo giocato alla pari con la Serbia, ma voglio fare i complimenti a tutti i ragazzi per come hanno affrontato questo torneo a cominciare dalle difficoltà riscontrate già dalla preparazione. Ringrazio tutto il mio staff perchè abbiamo centrato l'obiettivo di formare un gruppo coeso e forte che ha reso di più di quello che pensavamo. In prospettiva futura non sta a me fare valutazioni. Qui c'era il CT Campagna che ha visto bene chi poter scegliere tra i più idonei al suo gioco in vista della nuova sfida olimpica. Personalmente sono soddisfatto, dopo l'oro alle Universiadi questo argento mondiale ripaga del tanto lavoro svolto soprattutto nelle tante problematiche che abbiamo dovuto affrontare". Sulla stessa linea il CT Campagna in tribuna a osservare il futuro Settebello già a partire dai quarti di finale con la Spagna: "Abbiamo fatto un mezzo miracolo. Erano programmate sei settimane e mezzo di lavoro e a stento si è riusci ad arrivare a tre senza giocare, con per di più quattro positivi al covid. La compattezza del gruppo, un bel gioco e la disciplina e voglia di stare insieme dei ragazzi hanno permesso di andare oltre l'ostacolo. Ho ricevuto grandi complimenti per come abbiamo giocato. Per arrivare in nazionale il percorso è lungo, ma questo è un punto di partenza. Davanti ci sono anche gli esclusi alle Olimpiadi, ma con grande passione e grande voglia alcuni di loro possono aspirare a fare grandi cose partendo dai piccoli passi".

Cronaca. Partenza nervosa per entrambi. Due extraman falliti poi ci pensa il triestino Mladossich che con un alzo e tiro fulmina Misovic dal perimetro dopo tre minuti (1-0). Mezzo giro di lancette e Stanojevic pareggia dai due metri dopo un recupero palla a centro vasca (1-1). L'Italia mette pressione e Mladossich raddoppia da lato corto, stavolta in extraplayer sfruttando bene l'ampiezza del campo (2-1). Al quarto tentativo la Serbia pareggia: ancora il numero tre, stavolta bianco, che sfrutta dal perimetro l'uomo in più e beffa Spinelli per il pareggio bis (2-2). Lo stesso Stanojevic, evidentemente in foga agonistica è protagonista in negativo stavolta commettendo gioco violento, e sul penalty Ferrero è chirurgico e rimette avanti azzurra di una lunghezza (3-2). La Serbia sembra sbandare e invece trova l'insperato pareggio con una bella palomba mancina di Radovic che fa 3-3 a tre secondi dal termine di una scoppiettante prima frazione. 
La Serbia ci prova due volte con l'uomo in più ma alla settima chance in totale passa in vantaggio per la prima volta. Gavrilovic sguscia al centro e fulimina Spinelli (4-3); la reazione azzurra però è immediata e Iocchi Gratta pareggia sull'altro fronte dopo in superiorità dopo una bella azione insisistita (4-4).
Si viaggia sempre sul pari: dopo due minuti e mezzo Martinovic riporta in vantaggio la Serbia con un tiro a schizzo, ma Occhione si sblocca dall'altra parte e centra il terzo gol in superiorità su sette tentativi (5-5). Gli avversari porrtano maggiore pressione in avanti e Pljevancic trova il nuovo vantaggio liberandosi della marcatura e bucando Spinelli dai due metri per il 6-5; l'Italia però reagisce ancora, trova un doppio extraman, e Iocchi Gratta da sotto pareggia (6-6) segnado il personale bis. Iocchi Gratta sbaglia la nona superiorità e dall'altra parte a un minuto dal termine il tiro veleonoso di Radulovic trova l'angolo giusto per il 7-6.
In apertura Francesco Condemi prende terzo fallo grave e Radulovic non perdona da posizione tre sparando l'8-6. Lo stesso sette azzurro commette terzo fallo grave e Brankovic trova il + 3 ancora da fuori a 3'42 dal termine. Escono per tre falli i serbi Gak e Martinovic e Ferrero accorcia sul 7-9 a tre minuti dal termine. Nell'ultimo minuto Spinelli avanza nel tentativo disperato e gli azzurri subiscono la doppietta di Brankovic per il 10-7. Ferrero in extraman, terzo fallo grave di Radulovic, limita il divario e si chiude 10-8.

I COMPLIMENTI DI BARELLI. Complimenti a questi fantastici ragazzi che ci hanno regalato una settimana di emozioni forti, al tecnico Alberto Angelini e tutto lo staff azzurro per il traguardo raggiunto. La pallanuoto italiana continua ad essere un esempio per il movimento internazionale grazie al lavoro piramidale e progettuale, che coinvolge la base quanto il vertice, pianificato in sinergia con le società prima e durante la pandemia. Un argento mondiale, peraltro al cospetto della Serbia, di straordinario valore nel solco e nella tradizione del Settebello azzurro e che rappresenta la base di partenza verso i prossimi impegni agonistici che culmineranno fra tre anni con le Olimpiadi di Parigi, dove l'Italia oggi più che mai ha bisogno di linfa vitale per ritornare alle posizioni che gli competono. Colgo l'occasione per rivolgere un sentito ringraziamento a tutto il movimento della pallanuoto che ha affrontato con entusiasmo, idee e sacrifici le difficoltà che ci hanno investito negli ultimi 18 mesi. Questi risultati sono il plauso al coraggio e alla determinazione di un movimento che si è dimostrato unito e più forte della pandemia. 

Regolamento. Partecipano diciotto squadre divise in due gironi da cinque (A e B) e due da quattro squadre (C e D).  Le prime classificate accedono direttamente ai quarti (3 settembre);  le seconde e le terze si incrociano agli ottavi di finale (2 settembre); le quarte e le quinte si sfideranno per le posizioni che vanno dalla 13esima alla 18esima. Semifinali il 4 settembre e finali il giorno successivo.

Prima fase

Girone A: Italia, Croazia, Uzbekistan, Russia, Argentina
Girone B: Spagna, Serbia, Usa, Slovacchia, Repubblica Ceca
Girone C: Brasile, Ungheria, Germania, Egitto
Girone D: Grecia, Sud Africa, Montenegro, Kazakistan

Le partite del girone A

28 agosto
Uzbekistan-Russia 1-38
Croazia-Argentina 20-7

29 agosto
Argentina-Uzbekistan 30-7
Italia-Croazia 12-13 (2-3, 3-2, 5-2, 2-6)

30 agosto
Russia-Argentina 12-5
Uzbekistan-Italia 1-40 (0-9, 0-7, 1-13, 0-13)

31 agosto
Italia-Russia 9-9 (1-2, 2-4, 4-0, 2-3)
Croazia-Uzbekistan 31-1

1 settembre
Russia-Croazia 5-13
Argentina-Italia 8-15 (2-4, 3-2, 1-5, 2-4)

Classifica: Croazia 8, Italia e Russia 5*, Argentina 2, Uzbekistan 0.
*azzurri secondi per miglior differenzale contro la prima

2 settembre - Ottavi di finale
Italia-Sudafrica (45) 18-3 (5-0, 3-2, 4-1, 6-0) 
Serbia-Brasile (46) 15-5
Russia-Grecia (47) 7-11
Stati Uniti-Germania (48) 10-8

3 settembre - Quarti di finale
(55) Croazia-Serbia 10-12
(56) Spagna-Italia 9-11 dtr (7-7 - 2-2, 2-1, 2-2, 1-2)
(57) Ungheria-Grecia 11-9
(58) Montenegro-Stati Uniti 17-5

4 settembre - Semifinali
Serbia-Ungheria 10-7 (1-2, 4-2, 3-2, 2-1)
Italia-Montenegro14-12 dtr (10-10 - 2-2, 4-1, 3-3, 1-4)

5 settembre - Finali
3/4 posto Ungheria-Montenegro 11-12 dtr (1-2, 2-2, 3-1, 2-3; 3-4)
Serbia-Italia 10-8 (3-3, 1-1, 3-2, 3-2)

CONVOCATI AZZURRI. Tommaso Gianazza (AN Brescia), Francesco Cassia, Francesco Condemi, Andrea Condemi, Filippo Ferrero, Lorenzo Giribaldi (CC Ortigia), Jacopo Parrella e Roberto Spinelli (CN Posillipo), Andrea Mladossich (Pallanuoto Trieste), Alessio Caldieri, Nicolò Darold, Matteo Iocchi Gratta e Andrea Patchaliev (RN Savona), Andrea Tartaro (Roma Nuoto) e Davide Occhione (Sport Telimar). Nello staff, con il tecnico responsabile Alberto Angelini, gli assistenti Alessandro Calcaterra e Daniele Cianfriglia, il fisioterapista Angelo Carbone e il medico Vincenzo Ciaccio.

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Foto Laszlo Balogh/Total Waterpolo