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Sette Colli Frecciarossa. Salin, Detti e Caramignoli super

Nuoto
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“Quanto ci sei mancato, Stadio del nuoto”. Dopo sei mesi si torna a gareggiare. Il trofeo Sette Colli Frecciarossa accende di nuovo le luci sulle notti di Roma. Manca il pubblico, ma l’atmosfera di festa e la voglia di nuotare raddoppiano. Cambiano le regole, imposte dalle norme di sicurezza anti Covid, ma lo spirito è quello di sempre.
La manifestazione è valida anche come campionato italiano assoluto open 2020. Vasca sanificata. L'ultima sessione si apre con le ragazze sui blocchi dei 50 farfalla. Nella seconda serie, dalla corsia quattro, la francese Melanie Henique, bronzo ai mondiali di Shanghai 2011 e tre volte d’oro agli europei in corta (l’ultima a Glasgow 2019), perfetta fin dal tuffo, stravince in 25”77. Seconda è la campionessa italiana Silvia Di Pietro (Carabinieri/CC Aniene) con 24”46 che afferma: “Dopo la quarantena abbiamo avuto molta voglia di ricominciare. Vista la situazione non potevamo che prenderne l'aspetto positivo e ci siamo allenati con particolare attenzione. Questo lavoro ce lo ritroveremo la prossima stagione”.
Il dorso veloce se lo aggiudica il francese Mewen Tomac con 24”88. Il titolo italiano lo conquista Simone Sabbioni (Esercito/Swim Pro) secondo e primo degli azzurri in 25”13. Terzo col primato personale di 25”25 Michele Lamberti (Fiamme Gialle/GAM team Brescia), figlio del campione e primatista del mondo Giorgio e l'altra icona del nuoto azzurro Tania Vannini. Commozione per l’ultima gara in carriera di Mirko Di Tora, ex capitano azzurro. “Sono contento. E’ un momento che arriva per tutti nella vita di un atleta. Sono felice di aver terminato qui allo Stadio del Nuoto e in questa manifestazione. Lascio un mondo che mi ha dato tanto, composto di persone che mi hanno voluto bene ed a cui ne voglio altrettanto. Ringrazio le società con le quali ho nuotato: la NC Azzurra 91 di Bologna e le Fiamme Oro Roma. Mi mancherete ma vi verrò a trovare in piscina”.
Il primo record italiano è di una esordiente o quasi: certamente di un talento purissimo. Giulia Salin, tesserata con Nuoto Venezia e Fiamme Oro, allenata da Stefano Rossi, vince i 400 stile libero con il primato cadette di 4’07”70 migliorando il precedente di 4’07”03 che apparteneva a Linda Caponi dal 28 agosto del 2015 a Singapore. “Non me l’aspettavo ma ci speravo – dice Giulia, papà gondoliere, campionessa europea junior in acque libere a Piombino 2016 e Marsiglia 2017. Si tratta della mia prima gara di spessore internazionale e sono molto soddisfatta. Anche se quest’anno è stato un po’ particolare, nel quale comunque abbiamo cercato di lavorare il meglio possibile e questa è una grandissima soddisfazione”.
Straordinario Gabriele Detti (Centro Sportivo Esercito e In Sport Rane Rosse) nei sui 400 stile libero. Gara spinta e record dei campionati: 3’43”63. “Ho fatto una fatica bestiale. Sono contento, ci siamo allenati bene - commenta il primatista italiano e bronzo mondiale in carica, già olimpico e campione d'Europa, allenato dallo zio e tecnico federale Stefano Morini al Centro Federale di Ostia - Nel terzo cento forse ho esagerato un po’. L’ultima vasca è stata faticosissima, gli ultimi 15 metri non finivano mai”. Il suo record italiano era vicino (3’43”23) ma considerata la stagione particolare, il crono ottenuto è straordinario. Il record dei campionati precedente era già suo con 3’44”21 del 24 giugno 2016.
Tempo di 100 rana. Tra le ladies svetta la svizzera Lisa Mamie con 1’06”60 ma sul podio dei campionati italiani primeggia Arianna Castiglioni (Team Insubrika/Fiamme Gialle) con 1’06”86, terzo tempo mai nuotato. “L'obiettivo era andare sotto 1'07 – spiega l’azzurra allenata dal tecnico federale Gianni Leoni – Ci sono riuscita. In acqua mi sento abbastanza bene. Non ho molti riscontri cronometrici, ho attraversato un periodo difficile in cui non avevo gare da mettere nel mirino, ma gli allenamenti sono andati molto bene”. Con lei sul podio azzurro Martina Carraro con 1’07”08 e Benedetta Pilato con 1’07”38 “E’ stato bello riprendere ad allenarsi e finalmente tornare a gareggiare – afferma la vice campionessa mondiale nei 50, allieva di Vito D’Onghia - Sono contenta del mio miglioramento. Anche ai regionali avevo fatto al stessa gara; aver nuotato questi tempi due volte e mi sta benissimo”
Tra i messieurs c’è il derby Nicolò Martinenghi (Fiamme Oro/NC Brebbia) – Fabio Scozzoli (Esercito/Imolanuoto). Gara di alto livello. Se l’aggiudica il primatista italiano in carica, allenato da Marco Pedoja, che nuota ancora sotto i 60 secondi e chiude in 59”43 (il suo record italiano è 58”75). Il capitano della Nazionale, allenato da Cesare Casella, è subito dietro con 1’00”31. “Gara sopra le mie aspettative. Sono contento. In acqua mi sentivo moto bene”, dice Nicolò. “Siamo contenti di essere qui, questa adrenalina è mancata a tutti e credo che faccia bene - continua Scazzoli -  Ringrazio la Federazione per aver organizzato una manifestazione di questo livello, che in questo periodo storico non era affatto facile e scontato. In acqua mi sentivo abbastanza bene. Speravo di fare meno. Diciamo che mi do un sei”.
Silvia Scalia (Fiamme Gialle/CC Aniene) vince i 50 dorso con 28”04 e Federico Burdisso (Esercito/Tiro a Volo) fa suoi i 100 farfalla con 51”85 e batte il primatista italiano Piero Codia (Esercito/CC Aniene), che segna un decimo di ritardo (il suo record italiano è di 50”64).
Quando cala il buio e si accendono le luci arriva il momento delle star. Sul blocco 5 dei 50 stile libero sale Federica Pellegrini (CC Aniene), in corsia 4 c’è Melanie Henique e alla tre Silvia Di Pietro (Carabinieri/CC Aniene). Silvia le batte entrambe: 24”91 accarezzando l’idea di migliorare il record italiano che le appartiene con 24”84 dal 24 agosto del 2014 agli europei di Berlino. ”Sono contenta – dice - mi è piaciuto come ho nuotato. Il mio obiettivo era restare sotto i 25 e poi provare a limate il mio record italiano, che ho avvicinato di 7 centesimi. Diciamo che ho compiuto un saltino in avanti”. Soddisfatta anche Pellegrini, terza con 25”18. “Il bello di questa piscina sono sempre state anche le tribune piene. Per noi era importante tornare a gareggiare. Il cinquanta lo nuoto come step di ingresso. Sono molto soddisfatta del tempo ottenuto in una gara in cui ho avuto sempre molta difficoltà, ma che mi diverte e mi aiuta tanto nella preparazione dei 100 e dei 200. La ripresa è stata difficile soprattutto a livello fisico. In vita mia non ero mai stata ferma sei settimane. Per recuperare i tempi e i passi di allenamenti c’è voluta fatica e pazienza".
Alessandro Miressi (Fiamme Oro/CN Torino) vince il 50 stile libero con il tempo di 21”93 che gli vale il primato personale. “E’ una bellissima ripartenza - commenta il gigante torinese allenato da Antonio Satta – vincere e migliorami di un centesimo. Dopo tre mesi di stop disputare una gara così, ad alto livello, è una grande soddisfazione. Miravo al mio migliore e ci sono riuscito. Il 31 agosto toneremo a lavorare in vista della nuova stagione”. 
Nei 1500 stile libero che chiudono il programma della giornata arriva la sorpresa. Ti aspetti la campionessa del mondo e invece svetta l’outsider che nuota e vince con ritrovate energie. Martina Caramignoli (Fiamme Oro/Aurelia Nuoto) stravince e all’arrivo piange di gioia. Il tabellone indica 15’56”06. Per lei, allenata da Germano Proietti, si tratta di un record personale che forse non avrebbe mai osato immaginare. Il precedente era di 16’04”62. Il suo sorriso è contagioso. ”Sono felicissima. Mi sento in continuo miglioramento. Tutti mi dicono che sto vivendo una seconda giovinezza ed è così. Sto attraversando un momento bellissimo della mia vita. Battere la campionessa del mondo in carica non è da tutti i giorni. Lei rimane la più brava e più forte ma oggi ho ottenuto un risultato eccezionale.” Simona Quadarella (CC Aniene) la prende con filosofia. “In realtà non pensavo di fare tanto meno (16'03"69, ndr). Siamo stati fermi un lungo periodo, in cui mi sono dedicata anche ad altro, come allo studio. Stiamo lavorando per l’anno prossimo”. E di Martina dice. "Sono contenta per lei, perché dopo il periodo che ha passato se lo merita. Martina ha una bella testa. Sarà di grande stimolo anche per me l’anno prossimo”.
Prima dello start, in una sorta di pre-show, sono stati consegnati i premi Confsport Italia dalla giornalista Rai Elisabetta Caporale e dal campione olimpico di Sydney 2000 Massimiliano Rosolino a Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri per la categoria Top, a Chiara Pellacani per la categoria Giovani donne e a Oxana Corso per la categoria Rivelazione donne. Dedicato anche un commosso tributo a Fabio Lombini e Gioele Rossetti, che ci hanno prematuramente lasciato nel maggio scorso. Una profonda ferita nel cuore del nuoto italiano. 

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