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Annulliamo le distanze. Calligaris si rituffa dopo 49 anni e attraversa lo Stretto

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Cinquant'anni fa stabilì il primo record mondiale del nuoto italiano. Settantacinque anni fa nacque l'Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d'Italia di cui è presidente. Sabato Novella Calligaris onorerà la doppia ricorrenza nuotando lo Stretto di Messina in occasione dell'evento "Annulliamo le Distanze", traversata non agonistica con partenza alle 9:30 da Capo Peloro ed arrivo alla spiaggia reggina di Cannitello dopo 3,5 chilometri e corrente a favore sul tracciato pianificato dal Capitano di vascello Domenico Pellegrino. A tuffarsi nelle acque dello Stretto anche l'azzurra Martina De Memme e l'amico e olimpionico Daniele Masala, un passato nelle giovanili del nuoto prima dei successi nel pentathlon.
La data della traversata non è casuale, segna esattamente 50 anni dal 9 settembre del 1973 quando Novella Calligaris scrisse un'altra pagina storica dello sport italiano vincendo a Belgrado l'oro mondiale degli 800 stile libero col record del mondo di 8'52"973.
Allora l'azzurra, nata a Padova il 27 dicembre 1954, aveva già conquistato la prima medaglia olimpica del nuoto italiano con l'argento nei 400 stile libero a Monaco di Baviera 1972 col tempo di 4'22"44, piazzandosi alle spalle dell'australiana Shane Gould che vinse col record mondiale in 4'19"04; successivamente la giovane 17enne si sarebbe presa il bronzo nei 400 misti (5'03"99) e negli 800 stile libero (8'57"46): tre podi storici con tre record europei. In Jugoslavia invece aveva conquistato anche il bronzo nei 400 stile libero col primato continentale (4'21"798) e nei 400 misti (5'02"029).
Nel 1974, senza aver compiuto ancora 20 anni, Calligaris si ritira dall'attività agonistica con un palmares impressionante, soprattutto considerata una carriera tanto breve quanto piena di successi: l'esordio in nazionale a 13 anni, il primo dei 21 record europei stabilito a 14 anni, 71 titoli italiani individuali, tra cui tutte le distanze dello stile libero, 3 medaglie olimpiche, 3 mondiali, 3 europee, 4 ai Giochi del Mediterraneo, numerose in coppa Latina e nei vari meeting internazionali.
Piccola e leggera, in acqua era una gigante tanto da riuscire a battere perfino le valchirie dell'est vittime del doping di stato; tanto è vero che fu definita da Mr. 7 medaglie Mark Spitz la rivelazione delle Olimpiadi di Monaco 1972. Un'incoronazione che esalta con merito uno dei talenti più puri dello sport italiano di quel periodo: cresciuta nella RN Patavium e formata dal maestro Bubi Dennerlein, fece scoprire al nuoto le emozioni mai vissute di medaglie olimpiche e record del mondo e agli italiani l'importanza di saper nuotare. Risultati eccezionali, irripetuti per trent'anni fino all'avvento di Federica Pellegrini.
I ricordi superano i 50 anni, ma quelle emozioni restano intense come allora e rivederla nuotare sarà anche un messaggio per le giovani generazioni che non hanno potuto assistere ai suoi successi nel mondo.
Chi l'ha seguita in allenamento assicura che la classe della bracciata e la determinazione non sono cambiate e che sia pronta per affrontare distanza, correnti e meduse. "Per il 75esimo anniversario dell' ANAOAI abbiamo organizzato una staffetta da Cortina a Milano trasportando una copia della fiaccola delle Olimpiadi del 1956 riprodotta dalla stessa fonderia dell'epoca - racconta Novella Calligaris che nel 1986 è stata inserita nella International Swimming Hall of Fame - Abbiamo percorso 1.000 chilometri passando per 12 comuni senza l'ausilio di mezzi a motore, coinvolgendo circa 600 atleti azzurri normodotati e diversamente abili. Tra loro Oscar De Pellegrin, sindaco di Belluno; Damiano Tommasi, sindaco di Verona; Stefania Costantini, Elia Viviani, Antonio Rossi, sono stati tantissimi i campioni a partecipare con canoa, in bicicletta, correndo, camminando, spostandosi in carrozzina, con qualunque mezzo il percorso necessitasse. Volevo quindi bissare l'iniziativa al sud". E così nasce l'idea della traversata. "Sì, all'insegna dello slogan Annulliamo le distanze. Tutte: quelle sociali, generazionali, di abilità. Prima avevo pensato ad uno staffettone. Poi ho lanciato la sfida a me stessa. Coprire l'intera distanza. Rimettermi in gioco non in piscina, ma in mare". Quindi la telefonata a Fabrizio Antonelli "che è stato molto gentile e disponibile ad alimentare la mia pazza idea - continua Calligaris - A fine aprile l'ho raggiunto al centro federale di Ostia. Mi ha messo in acqua e mi ha detto: sei perfetta, cominciamo con un allenamento a settimana. Il mio corpo ha risposto bene. Ho seguito la tabella di allenamento senza dolori, con confidenza e ottime sensazioni. Pure Antonelli era contento dei miglioramenti ed ogni tanto mostrava i video ai ragazzi della nazionale come sprone. Quando li incontravo gli dicevo di non guardare per la vergogna". Con l'arrivo del caldo gli allenamenti si sono alternati con qualche seduta nel mare di Ostia che ha ospitato i mondiali del 2009 e gli europei del 2022. Poi la finalizzazione è avvenuta ad Ischia. "Dove ho casa e ho passato il mese di agosto. Antonelli mi aveva detto di allenarmi un giorno ogni tre. Invece io c'ho preso sempre più gusto e mi sono allenata quasi tutti i giorni, con le onde alte con maggiore divertimento e qualche rimbrotto che forse ho meritato. Un giorno nuotavo 3 chilometri e gli altri due tra mille e millecinquecento metri. Del resto sono un diesel e ho bisogno di continuità per rendere al meglio. In questo lungo periodo ho capito perché Gregorio Paltrinieri ha scelto il mare: ti offre sfide continue, avventure in ambienti meravigliosi". E imprevisti. "Come quando ho sbagliato muta imbarcando troppo acqua e provocandomi una forte nevralgia, oppure quando ho nuotato in costume incontrando un branco di meduse. Ne sono uscita malconcia, con ustioni ad ascelle e braccia. Ancora adesso sono piena di ferite di battaglia, ma ho imparato a proteggermi. Prima della traversata metterò vasellina sul volto e ho un farmaco pronto all'uso da tenere sulla barca di appoggio dove ci sarà il compagno (Renzo Musumeci Greco, presidente dell'omonima Accademia d'Armi, con cui ha condiviso l'idea della traversata. Ad assistere all'impresa anche il figlio Luca, la nuora, i due nipotini e le figlie di Bubi Dennerlein, ndr). La traversata sarà una passeggiata nel mare. L'idea è partire e arrivare tutti insieme. "Proprio per annullare le distanze anche in senso figurato - sottolinea Calligaris - Nuoterò al fianco di Martina De Memme, il mio angelo custode. Mi ha seguito lungo tutto il percorso di preparazione e sarà la mia bussola in mare. Abbiamo appena terminato un allenamento a Messina. L'obiettivo è coprire la distanza in 1h30'-1h40'.  Sabato spero di non incontrare meduse. Con la muta sono a posto. Me l'ha inviata Domenico Fioravanti con un messaggio che ho apprezzato moltissimo. Sono in forma e felice. Spero che questa iniziativa accresca la visibilità dell'Associazione e alimenti la notorietà dei campioni azzurri nelle nuove generazioni. Lo sport produce benessere ed è una rete che aiuta con sincerità e lealtà senza tempo".
A quasi settanta anni la Lieta Novella è pronta ad una nuova sfida agli occhi di Scilla e Cariddi. La sua traversata potrebbe addirittura diventare materiale per un docufilm, di certo sarà divulgato quale materiale didattico perché "nuotare fa bene al fisico e alla mente e si può sempre iniziare o ricominciare come me, dopo 49 anni", conclude Calligaris sostenuta anche dal presidente della commissione medico-scientifica della Federazione Italiana Nuoto, il prof. Marco Bonifazi (peraltro anche responsabile del centro studi e dei settori agonistici): “Praticare il nuoto da giovani consente di costruire una memoria motoria e adattamento all’ambiente acquatico che rimangono tutta la vita e possono essere recuperati velocemente a qualsiasi età. Il nuoto è uno sport straordinariamente efficace perché non ha carico sulle articolazioni, stimola i muscoli respiratori, migliora l’efficienza cardio-circolatoria; non è traumatico. I benefici del nuoto sono molteplici e conosciuti. Tutto ciò lo dimostra Novella che era un'eccezionale nuotatrice, ma compatibilmente con il livello di ciascuno la memoria la possiamo formare tutti e praticare il nuoto apporta evidenti benefici per la salute e per la prevenzione delle malattie non trasmissibili”.