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Olimpiadi. Paltrinieri argento da fenomeno. Dt Butini: "Grande Italia. Complimenti ad atleti e tecnici"

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Leggenda. Gregorio Paltrinieri, dopo il terzo posto negli 800, è argento nei 1500 e tinge d'azzurro anche l'ultima giornata delle Olimpiadi di Parigi alla Defense Arena. Una medaglia storica, la quinta personale come nessun nuotatore in tre edizioni consecutive a cinque cerchi. 
L'Italnuoto chiude con due ori, un argento e due bronzi, tre quarti posti e la conferma di essere tra le nazioni più forti e vincenti al mondo.

Sorridente e sfacciato. Semplicemente immenso. Un fenomeno capace di schernire il destino e battere generazioni che si alternano. Gregorio Paltrinieri, dopo il terzo posto negli 800, si prende l'argento nei 1500 stile libero in attesa di essere tra i protagonisti della dieci chilometri. Non si molla niente. E' straordinaria l'azione dell'azzurro cresciuto al centro federale di Ostia. Regolare tra i 100 e i 500 metri; arrembante tra i 600 e i 1000 e poi favoloso e commovente fino al traguardo, quando le energie lasciano spazio all'orgoglio e al carattere. Una finale di livello mai visto. Lo batte solamente il pazzesco americano Bobby Finke, che accende il turbo dall'inizio e trionfa con il record del mondo in 14'30"67 che abbassa il 14'31"02 siglato dal cinese Sun Yang per il titolo olimpico a Londra 2012.
Il campione olimpico, trimondiale e trieuropeo - tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto, allenato da Fabrizio Antonelli - nuota un clamoroso 14'34"55, trenta vasche a 29"1/29"2 di media, quarta prestazione all time italiana a meno di due secondi dal suo record europeo di 14'32"80.
Di bronzo l'irlandese Daniel Wiffen - oro negli 800 - con in tempo di 14'30"63 e mai sul corpo di Paltrinieri e Finke.
Questi i passaggi del vincitore di tutto ogni cento metri: 56"02, 1'54"95, 2'35"52, 3'52"05, 4'50"37, 5'48"55, 6'47"19, 7'45"72, 8'44"34, 9'43"02, 10'41"43, 11'39"68, 12'38"05, 13'36"49.
Nell’occasione il ventinovenne carpigiano ha collezionato due podi nel nuoto in vasca nella stessa edizione olimpica: impresa realizzata da Domenico Fioravanti (oro nei 100 e 200 rana) e Massimiliano Rosolino a Sydney 2000 e Novella Caligaris a Monaco 1972 (rispettivamente oro nei 200 misti, argento nei 400 stile libero e bronzo nei 200 stile libero; argento nei 400 stile libero, bronzo nei 400 misti e negli 800).
Paltrinieri è, inoltre, diventato il secondo italiano dopo Rosolino a collezionare quattro podi nel nuoto in vasca, ma allargando il campo al nuoto in acque libere è l’unico ad avere toccato quota cinque; diventando il secondo italiano, dopo Klaus Dibiasi, a conquistare medaglie in tre edizioni consecutive delle Olimpiadi (il tuffatore in quattro).
 
PALTRINIERI BARELLI PARIGI 2024

Il capitano, Gregorio Paltrinieri, che fin dal primo cinquanta, ha nuotato sempre in zona medaglia e nella seconda parte sotto il record del mondo; venerdì 9 agosto alle 7:30 è atteso dalla dieci chilometri. “Sono contentissimo, perché essere a podio di nuovo nei 1500, la gara che ho sempre sentito più mia, è stupendo - racconta - Ho ottenuto, tra l’altro, lo stesso tempo con cui avevo vinto a Rio de Janeiro otto anni fa e anche questo è incredibile. All’inizio mi sono trovato un po’ impreparato. Non mi aspettavo che Bobby partisse così forte, mi aspettavo più Daniel. Poi ho cercato di stare al suo ritmo e credo di esserci riuscito fino all’ultimo cinquanta in cui lui va fortissimo”. “E’ la quinta medaglia olimpica - continua - ed è incredibile. L’ho già detto più volte, ma non ci avrei mai scommesso. Ogni volta che finisce una Olimpiade penso che a quella successiva non ci arriverò: lo avevo pensato a Rio, lo avevo pensato a Tokyo e invece sono qui. Sono senza parole”.
Tanto allenamento, grande determinazione, tanta concentrazione ogni giorno. “Quello fa la differenza. Sono sempre stato molto costante, anche in quest’ultimo periodo; ci sono stati i momenti difficili, ma ho sempre continuato a credere in me stesso e nelle mie potenzialità”. E non è finita qui. “Non è finita affatto. Manca la dieci chilometri. Ora qualche giorno di riposo. Sono stati giorni super impegnativi mentalmente e fisicamente. Ho decimi di febbre da tre giorni, credo da stress e da energie nervose consumate. Ho misurato la temperatura fino ad un’ora prima di entrare in acqua. Devo un attimo riprendermi. E’ stato tutto veramente difficile: dal giorno dopo Tokyo a dieci minuti prima della gara”. 
"Gregorio ha compiuto un capolavoro - spiega l'allenatore Antonelli - In questi quattro anni si è rimesso in discussione, cercando di cambiare riadattarsi ai cambiamento del suo fisico e agli avversari. Adesso è più freddo, accetta tutte le situazioni di gara: da questo punto di vista è maturato tantissimo. Questa sera ha disputato una gara fantastica e Finke è stato eccezionale: l'americano si è scatenato dopo aver disputato una batteria in modalità eco. Oggi staccarlo era impossibile e l'abbiamo capito dai 1300. Io sono onorato di allenare Gregorio: prima della partenza gli ho detto che è un genio, un fuoriclasse. Ora aspettiamo le acque libere e poi avrà diritto a una vacanza vera al termine della quale deciderà il suo futuro".

IL BILANCIO DEL DT BUTINI. L'Italia chiude l'Olimpiade del nuoto con due ori, un argento e due bronzi, tre quarti posti e altre sei finali; il tutto con sei primati personali, tra cui il record italiano di Simona Quadarella negli 800. Un bilancio strapositivo, come sottolinea il direttore tecnico Cesare Butini: "Al di là delle medaglie, che ovviamente sono sempre un buon termometro, abbiamo ottenuto tre quarti posti e qualche nono posto che ci fanno rammaricare. La squadra si è comportata benissimo, lo staff si è rivelato una risorsa fondamentale per guidare la squadra. Abbiamo chiuso con un grande Gregorio Paltrinieri, il nostro capitano che ha costretto Finke a stabilire il record del mondo per batterlo. Non abbiamo avuto controprestazioni eclatanti se non l'eliminazione della staffetta mista maschile in cui i campioni olimpici Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi non hanno brillato, così come Alessandro Miressi, tra gli sfortunati fermati al nono posto per un centesimo nei 100 stile libero. Complimenti anche a Benedetta Pilato, che ha nuotato un'ottima rana dimostrando di avere un grande futuro anche nella distanza olimpica, e a Simona Quadarella, che forse avrebbe potuto ottenere qualcosa in più nei 1500 con una gestione più oculata nella prima parte alla luce degli 800. Ma è stata bravissima, per continuità ed impegno, e ci sono anche gli avversari da applaudire. Sono sicuro che i ragazzi e le ragazze hanno dato il massimo. Stanno crescendo pure gli atleti più giovani, che cominceranno il nuovo quadriennio con esperienza ed entusiasmo. Desidero rivolgere un plauso ai tecnici che hanno dimostrato ancora una volta il valore degli allenatori italiani, che formano, seguono e preparano dalla base all'alto livello gli atleti che poi arrivano in nazionale, assicurando con il supporto delle società ciclicità di risultati. E’ stata sicuramente un’Olimpiade difficile – conclude Butini -Non soltanto sotto l’aspetto tecnico e prestativo, ma anche e soprattutto logistico. Tra gli aspetti negativi i trasporti sicuramente sono stati i peggiori. Non avevano l'aria condizionata e spesso non erano in numero adeguato per garantire posti a sedere per tutti. Avevamo mediamente tre ore e mezza di pullman al giorno. Questo rappresenta certamente una difficoltà per tutti ma qualcuno ne ha risentito di più degli altri”.

Così gli azzurri nelle finali della 9^ giornata
Domenica 4 agosto

50 stile libero fem
1. Sarah Sjoestroem (Swe) 23"71
2. Meg Harris (Aus) 23"97
3. Zhang Yufei (Chn) 24"20

1500 stile libero mas
1. Bobby Finke (Usa) 14"30"67 WR (precedente 14'31"02 di Sun Yang del 04/08/2012 a Londra)
2. Gregorio Paltrinieri 14'34"55
3. Daniel Wiffen (Irl) 14'39"63

4x100 mista fem
Italia non qualificata

4x100 mista mas
Italia non qualificata

Foto Giorgio Scala, Andrea Masini e Andrea Staccioli / DBM
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