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Olimpiadi di Londra Cagnotto quarta dai 3 metri

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Sfuma per soli 20 centesimi il sogno della medaglia olimpica. Bronzo alla messicana Sanchez con 362.40 punti. Doppietta cinese con Wu Minxia (414) ed He Zi (379.20). Cronaca e dichiarazioni

LONDRA
Venti maledetti centesimi separano Tania Cagnotto dalla sua prima medaglia olimpica. La Regina dei tuffi d'Italia e d'Europa si ferma ai piedi del podio dei 3 metri migliorando il punteggio record di ieri di dieci centesimi e chiudendo con 362.20 punti. Davanti a lei l'outsider messicana Lura Sanchez Soto che fa la gara della vita e vince il bronzo in 362.40 punti. Su tutte le cinesi Wu Minxia (414.00, al suo primo oro individuale olimpico), e He Zi (379.20). "Due punti nel sincro, oggi venti centesimi nel singolo, sembra maledetta questa piscina - afferma visibilmente commossa la ventisettenne bolzanina - adesso staccherò e deciderò con calma. Sono contenta della mia carriera, ho avuto tantissime soddisfazioni. Non è il momento di pensare al futuro". Le fa eco suo padre-allenatore e Cittì Giorgio Cagnotto: "E' un'altra beffa dopo il sincro - dichiara - non posso rimproverare nulla a Tania, ha fatto la sua gara sulla falsariga di ieri. Non sono deluso, ma arrabbiato. Perdere per soli venti centesimi fa malissimo. C'eravamo preparati bene tutto l'anno con continuità per fare questa prestazione. Purtroppo non è bastato per un soffio. Adesso le consiglierò di ragionare a mente fredda e staccare la spina prima di decidere il futuro".
     
LA FINALE OLIMPIICA. Tania esegue lo stesso programma di ieri, tutti i tuffi con la carpiatura. Esordisce col doppio e mezzo indietro 76.50 (come ieri, secondo posto con He Zi), poi doppio e mezzo avanti con un avvitamento leggermente sporcato e chiuso in 69.00 (ieri 72.00, terza dietro le cinesi), il triplo e mezzo suo tallone d'achille che invece la premia con 68.20 punti (ieri 65.10 ed è quarta dietro la statunitense Krug di due punti); il doppio e mezzo ritornato ridà fiducia con i suoi 72 punti, ma la Sanchez si esalta e fa un triplo e mezzo da 74.40 che la fa balzare sul podio mentre Tania è quinta anche dietro la Krug; è l'ultimo salto: la statunitense sbaglia il doppio e mezzo con avvitamento ed è fuori dalle medaglie, la Sanchez c'è e chiude lo stesso tuffo con 75 punti; per Tania il cavallo di battaglia, quel doppio e mezzo rovesciato chiuso in 76.50 (media dell'8 e mezzo) che le regala il personale di 362.20 ma non il tanto sospirato bronzo olimpico.
 
CARRIERA. La ventisettenne bolzanina esordisce poco più che quindicenne alle Olimpiadi di Sydney 2000, dove non va oltre il diciottesimo posto. Una carriera ancora da sbocciare che la porterà a vincere ventuno medaglie internazionali: cinque medaglie iridate dopo il bronzo dal trampolino 3m a Montreal 2005, a Melbourne 2007 e a Roma 2009, dove conquistò anche l'argento in coppia con Francesca Dallapè nel sincro trampolino. Infine il bronzo da un metro lo scorso anno a Shanghai. Record che neanche il papà cittì Giorgio, cinque olimpiadi come il pallanostista Gianni de Magistris e quattro medaglie, e addirittura il campionissimo Klaus Dibiasi, tre ori e un argento olimpico in quattro edizioni, hanno raggiunto nella storia iridata. Sedici titoli europei (10 ori, 2 argenti e quattro bronzi) da Berlino 2002 (argento dalla piattaforma e bronzo nei 3 metrio sincro) a Eindhoven 2012 (oro nel sincro e argento dai 3 metri) in dieci anni sempre sul podio.
 
LE CINQUE MEDAGLIE DAI TRE METRI. Tania è la prima atleta azzurra a vincere una medaglia ai mondiali che coincide con la sua prima affermazione dai 3 metri: è bronzo a Montreal 2005 (356.82 punti) dietro le cinesi Guo Jingjing e Wu Minxia. Si ripete il podio e il colore nel 2007 a Melbourne: la bolzanina è bronzo iridato in 341.70 punti. Quindi i mondiali a Roma 2009: ancora bronzo in 341.25 punti proprio davanti alla cinese He Zi (quarta in 336.65) e dietro alla Guo Jingjing (che si ritirerà lo stesso anno). Lo stesso anno si impone per la prima volta agli Europei: a Torino è oro in 345.85 punti. Infine il terzo posto e bronzo sempre a Torino ma due anni più tardi: 324.25. Un metro e sessanta centrimetri fatti di energia, stile, eleganza, forza e bellezza che stupisce oggi, come dieci anni fa. Sempre in prima linea, sempre sul podio. Ventuno volte. Storie di sport e di vita animate dal fuoco sacro di Olimpia che brucia dentro Tania, giunta alla sua quarta olimpiade per coronare l'ultimo sogno rimasto in quel cassetto da dove sono uscite 5 perle mondiali e sedici europee.
   
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Valerio Salvati