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Mondiali Master Da Roma 1960 a Riccione

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Satoko Takeuji, bronzo nei 100 dorso ai Giochi della capitale, tra le star della rassegna iridata in corso sulla costiera romagnola. "Questi campionati sono incredibili"

RICCIONE
Con circa 250 atleti, la colonia giapponese è tra le più rappresentate ai Mondiali Master di Riccione. Dal puro amatore all'ex campione; nuotatori di ogni età. Noi abbiamo incontrato Satoko Takeuji, bronzo alle olimpiadi di Roma 1960 nei 100 dorso, quando aveva il cognome da nubile, Tanaka.
"Devo dire che sono davvero impressionata da questo mondiale - ha detto la 70enne nata nell'isola Kyushu - ci sono dei numeri incredibili eppure l'organizzazione è efficiente e curata nei dettagli".
La giapponese lavora nella federazione nipponica e si occupa in particolare dei master. "E' un movimento in grande crescita che oggi conta circa 50.000 praticanti - ha detto - la passione si spiega con manifestazioni come questa, in cui si ha la possibilità di incontrare persone da tutto il mondo, di fare squadra e di radunarsi attorno allo sport che amiamo".
Satoko Takeuji, che ha detenuto e abbassato per 10 volte il record del mondo dei 200 dorso, ha pagato l'assenza della distanza nel programma olimpico femminile dell'epoca. "Ma il bronzo nei 100 è stata una soddisfazione incredibile, giunta a coronamento di allenamenti durissimi. Ora è tutto diverso, non c'è l'obiettivo del risultato ma solo la passione. Mi alleno due volte alla settimana e mi occupo dei miei sette nipoti. E fra due anni andrò a Montreal". Intanto continua a vincere medaglie e a stabilire record.




Fabio Larosa
Nostro Inviato