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Mondiali. Bertocchi-Pellacani none dai 3 metri sincro

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Le "Regine di Scozia", campionesse europee a Edimburgo 2018, sono none al mondo. Nel trampolino del cuore, alla prima uscita mondiale in coppia, ottengono 274.74 in finale e si fermano a 3.40 punti dalla qualificazione alle prossime World Series. "Avevo pronosticato 280 punti - dice il direttore tecnico Oscar Bertone - e con quelli saremmo finiti davanti all'Australia". Annabelle Smith e Maddison Keeney ottengono la sesta posizione con 278.13, che offre loro l'ultimo pass per le World Series. Rischiano molto le australiane con il doppio e mezzo avanti con doppio avvitamento (coefficiente 3.4) che Smith non ha ancora assimilato bene, a differenza di Keeney. "Puntano a salire il ranking mondiale - continua Bertone - ed è giusto che rischino. Anche noi stiamo crescendo e ci stiamo migliorando. Elena e Chiara saltano insieme da due anni, ultimamente hanno potuto allenarsi poco per i dolori alla schiena prima e la botta al tallone poi di Elena. L'ultimo salto, tra l'altro, è proprio quello in cui ha preso il trampolino in allenamento e in questi casi ti scatta qualcosa in testa che ti condiziona". Un po' di delusione ci stà ma c'è anche tanta consapevolezza della crescita di un doppio che due anni fa neanche immaginava di arrivare a giocarsi una finale mondiale da campione d'Europa. "Non vogliamo paragonarci a Cagnotto e Dallapè - dice Elena - ma fare il nostro percorso. Loro rimangono le più forti di tutte, le supercampionesse, noi stiamo lavorando su questa gara, come sulle altre individuali, per fare del nostro meglio". Wang Han e Shi Tingmao si laureano campionesse del mondo con 342.00: per Shi Tingmao è doppietta dopo l'oro a Budapest 2017, allora in coppia con Yani Chang. La medaglia d'argento è delle canadesi Melissa Citrini Beaulieu e Jennifer  Abel con 311.10 e il bronzo delle messicane Paola Espinosa Sanchez e Melany Hernandez Torres con 294.90. Per loro tre arriva il pass olimpico.
Elena Bertocchi e Chiara Pellacani partono dal dodicesimo posto, quindi sono le prime a saltare. Al termine dei due round obbligatori sono ottave con 91.80, a 60 centesimi di punto dalle inglesi e a meno di due punti dalle statunitensi. Nell'ordinario indietro ripetono il punteggio del preliminare, nel tuffo rovesciato partono male ma si aggiustano in volo. In media con la presentazione del mattino. Wang Han e Shi Tingmao prendono subito il largo e sono davanti a tutte con 106.20, nove di vantaggio sulle seconde, le canadesi Citrini Beaulieu e Abel. Con il doppio e mezzo avanti con un avvitamento, che questa mattina avevano eseguito male, superano la sufficienza mente Grace Reid e Katherine Torrance lo fanno molto meglio (69.30) e si avvicinano al podio. Nel triplo e mezzo avanti carpiato le azzurre alzano l'asticella e meritano almeno un mezzo voto in più di quanto ricevuto (63.40 in virtù del coefficiente 3.1) con Bertocchi che forse sporca poco, poco ma con un tuffo sincro complessivamente molto buono. Le messicane sono le più regolari, canadesi brave e anche molto ben pagate, cinesi di qualità superiore. Ma questa non è una novità. Le australiane, fino a quel momento in linea con i loro standard, rovinano il quarto salto (doppio e mezzo avanti con doppio avvitamento) e scendono in classifica. Elena e Chiara affrontano l'ultimo tuffo da settime: è il doppio e mezzo ritornato carpiato, l'altro nuovo rispetto ad un anno fa, insieme a quello d'apertura. Lo fanno un po' meglio del preliminare, oppure lo sbagliano di meno, comunque non basta per salire quell'ultimo gradino che le avrebbe qualificate alle World Series del prossimo anno. Le cinesi sono top, le messicane Paola Espinosa Sanchez e Melany Hernandez Torres sono nella media (si alza ad applaudirle il loro coach). Le vicecampionesse europee Grace Reid e Katherine Torrance, rimaste già bruciate un anno fa a Edimburgo, chiudono al quinto posto con 289.80, dietro alle russe Kristina Ilinykh e Mariia Poliakova (quarte con 292.80).
 
PRELIMINARE. Elena Bertocchi e Chiara Pellecani sono dodicesime nel preliminare dei tre metri sincro con 257.37. Con loro ci sono anche le inglesi Grace Reid e Katherine Torrance, battute all'ultimo salto il 12 agosto 2018 nella finale continentale. Nel mirino c'è la medaglia, perchè per volare in Giappone si deve andare sul podio. Difficile ma non impossibile per due ragazze che 11 mesi fa vincevano l'oro all'esordio in coppia. Certo, allora era delle outsider mentre oggi hanno gli occhi addosso, ma "noi pensiamo soltanto a fare bene i nostri tuffi". Sono dentro col brivido. Ma non era facile e sono rimaste fuori in tante, anche le tedesche Lena Hentschell e Tina Punzel (in lacrime) e le giapponesi Haruka Enmoto e Hazuki Miyamoto. "Eravamo agitate e tese, ma non per la pressione dell'oro europeo - racconta Elena - bensì perchè con 23 coppie la finale non era scontata. Questa mattina mi sono svegliata pensando solo a questo. L'importante era qualificarci ed anche se abbiamo fatto la peggiore gara della stagione siamo contente. Adesso mangiamo, ci riposiamo un po' e proviamo di nuovo la serie prima della finale". Dopo Edimburgo hanno cambiato due tuffi: il 201B al posto del 205B e il 405B al posto del 401B. "E' soltanto una questione pratica - continua Elena - il ritornato è più sicuro, anche se oggi non è andato bene. Lo avevamo fatto molto meglio a Bolzano. I coefficienti di difficoltà non cambiano". Per Chiara, invece, tre su cinque sono gli stessi che fa con Noemi  Batki dalla piattaforma. I due differenti sono il 5152B e il 405B. "Farli da tre anzichè da dieci metri è più difficile - spiega Chiara - perchè hai il presalto e cambiano le prospettive. Io mi trovo bene in entrambi. Per me che ho soltanto 16 anni è un sogno partecipare a una finale mondiale". E' sempre lei a contare e dare i via all'azione, come in Scozia. "Lascio a lei questo compito - sorride Elena - io ho già una certa età e due cose insieme non riesco a farle". In cima alla classifica provvisoria ci sono già le cinesi Wang Han e Shi Tingmao con 309.90 e le britannche Grace Reid e Katherine Torrance sono quarte con 280.53.    

Cosi le azzurre in finale trampolino 3m sincro

9. Bertocchi-Pellacani 274.74
201B ordinario indietro carpiato 46.80
301B tuffo rovesciato carpiato 45.00
5152B doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 60.30
107B triplo e mezzo avanti carpiato 63.40
405B doppio e mezzo ritornato carpiato 59.40

Cosi le azzurre nel preliminare trampolino 3m sincro

Bertocchi-Pellacani 257.37
201B ordinario indietro carpiato 46.80
301B tuffo rovesciato carpiato 43.20
5152B doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 61.20
107B triplo e mezzo avanti carpiato 54.87
405B doppio e mezzo ritornato carpiato 51.30

Cosi le azzurre nella finale europea a Edimburgo 2018

1. Bertocchi-Pellacani 289.26
401B tuffo ritornato carpiato 42.60
301B tuffo rovesciato carpiato 47.40
5152B doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 69.30
107B triplo e mezzo avanti carpiato 66.96
205B doppio e mezzo indietro carpiato 59.40

Foto Andrea Staccioli/Deepbluemedia.eu