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Europei di Roma. Minisini e Sacripante oltre le barriere

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Sono i protagonisti del Gala Event, la festa di chiusura degli Europei di nuoto artistico al Parco del Foro Italico. Lui bicampione mondiale e quadricampione europeo, sei medaglie d’oro in due mesi, due a Budapest in coppia con Lucrezia Ruggiero e quattro agli Europei di Roma, due nel singolo e altrettante nel duet mixed sempre con Ruggiero; lei nuotatrice artistica con sindrome di down, medaglia d’oro ai Trisome Games nel 2016.
Giorgio Minisini e Arianna Sacripante si conoscono da molti anni, lei in questi giorni ha seguito tutte le gare della Nazionale di sincro, condividono la passione per questa disciplina e si sono posti un obiettivo, quello di gareggiare insieme. Farlo in una competizione ufficiale però, viste le regole attuali, non è possibile. La Federazione Italiana Nuoto, in occasione degli Europei di Roma, ha voluto comunque dargli la possibilità di esibirsi in una vetrina internazionale di grande spessore mediatico e culturale.
Presentano un esercizio originale sulle note di “Imagine”, composta da John Lennon nel 1971. Il tema è quello dell’unione dei popoli, dell’uguaglianza e dei diritti dell’uomo, dell’accoglienza e della condivisione. Un esercizio che fa riflettere e richiama l’attenzione al covid, al lockdown e al conflitto in Ucraina. Una bellissima storia di umanità e di sport, di amicizia e di speranze, di inclusione e superamento delle barriere. Durante la routine i movimenti si fondono in un mix perfetto. Delicati e gentili, puri, come gli occhi di Arianna.
“Lo abbiamo pensato all’inizio di quest’anno – spiega Giorgio - e lo abbiamo allenato principalmente la settimana dopo i Mondiali e riprovato un’ora dopo la mia finale di oggi nel mixed. Arianna ha una caparbietà tale da averlo reso possibile”. “Visto il periodo che stiamo attraversando – conclude – vogliamo richiamare l’attenzione verso il sogno di un mondo più pulito, più inclusivo e che pensi un po’ di più ai deboli”.
In questi anni Giorgio e Arianna si sono esibiti più volte, incontrando sempre risposte entusiastiche del pubblico, riuscendo a trasmettere quelle emozioni e quella tenerezza che loro stessi provano durante la performance. C’erano riusciti anche il 12 e 13 maggio 2018, a Kyoto, in Giappone, quando presero parte al 27° Para Syncronized Swimming Festival, allora sulle note di “Volare” di Domenico Modugno, sempre grazie alla Federazione Italiana Nuoto e al Progetto Filippide, Associazione Nazionale che ha ideato un programma sportivo rivolto a ragazzi con sindrome autistica e che dal 2016 ha aperto una accademia di nuoto sincronizzato per atlete con la sindrome di down.
Giorgio e Arianna hanno anche il sogno di poter un giorno avere l’opportunità di gareggiare in una competizione ufficiale, in cui atleti normodotati e con disabilità possano competere insieme per abbattere le barriere che ostacolano l’inclusività.

Foto di Pasquale Mesiano / DBM